Il percorso che ha portato la Tunisia a staccare il biglietto per i mondiali in Qatar è iniziato nella seconda fase delle qualificazioni africane, in un girone che comprendeva anche Guinea Equatoriale, Zambia e Mauritania. I tunisini lo hanno vinto non senza qualche difficoltà, raccogliendo quattro vittorie, un pareggio e la sconfitta contro la Guinea Equatoriale che ha tenuto in bilico la qualificazione fino all’ultima giornata.

Negli spareggi andata e ritorno che assegnavano i cinque posti per la Coppa del Mondo, la Tunisia è poi stata sorteggiata contro il Mali ed è bastata la vittoria esterna per 0-1, accompagnata dal pareggio casalingo, per aggiudicarsi il posto in Qatar.

La storia della Tunisia ai Mondiali di calcio

Che bella Tunisia nel 2018 contro l'Inghilterra

La Kappa è presente ai Mondiali con la Tunisia

Le Aquile di Cartagine

I primati del calcio tunisino

La Tunisia parte dalla difesa a 4

La stella Ellyes Skhiri gioca in Germania

Hannibal Mejbri trequartista di talento dello United

Il capitano della Tunisia è Youssef Msakni

Jalel Kadri è l'allenatore meno pagato del Mondiale 2022

Il girone della Tunisia al Mondiale 2022 senza precedenti

Le quote Mondiali 2022 di 888sport per la Tunisia

La storia della Tunisia ai Mondiali di calcio

Quello nel Golfo Persico sarà dunque il sesto Mondiale nella storia della nazionale tunisina, che però non è mai riuscita a giocare più di tre partite. L’esordio è arrivato nel 1978, seguito da altre partecipazioni nel 1998, nel 2002, nel 2006 e nel 2018, tutte terminate con l’eliminazione al primo turno.

La gioia di Khazri dopo la rete al Panama!

C’è però da notare che in un paio di occasioni, sia in Argentina che in Russia. la Tunisia non ha fatto così male, avendo portato a casa almeno una vittoria, aggiungendo anche che i nordafricani non hanno mai terminato una Coppa del Mondo senza fare neanche un punto.

Che bella Tunisia nel 2018 contro l'Inghilterra

E l’ultima esperienza, quella in Russia nel 2018, non è andata benissimo per il risultato, ma sicuramente per la prestazione è apprezzabile.

La Tunisia si è infatti classificata terza in un girone complicato, vista la presenza di Belgio e Inghilterra. E se la vittoria dei Diavoli Rossi è stata netta (5-2), ai Tre Leoni è servito il gol del 2-1 nel recupero di Harry Kane che ha bloccato anche le scommesse calcio per avere la meglio. Nell’ultima partita del girone, poi, i biancorossi hanno battuto 2-1 Panama per lasciare la Russia con una vittoria e due sconfitte.

La Kappa è presente ai Mondiali con la Tunisia

Ci è voluto un po’, ma finalmente la Kappa ha presentato le divise che accompagneranno la Tunisia in Qatar.

La prima maglia sarà come sempre rossa, con i dettagli (logo dello sponsor, colletto interno e bordi delle maniche) bianchi e con un disegno che riproduce l’”Armatura di Annibale”, ritrovata nel 1909 e che si dice sia appartenuta al grande generale cartaginese. Stesso disegno anche sulla seconda maglia, che è identica alla prima con lo schema di colori ribaltato, fondo bianco e dettagli in rosso.

Le Aquile di Cartagine

Storia e tradizione sono inscindibili nel soprannome della nazionale tunisina, ovvero le Aquile di Cartagine.

L’aquila calva è infatti l’animale scelto come simbolo da parte della federazione, considerando che è uno degli uccelli tipici del paese. E il riferimento a Cartagine serve a ricordare che i territori tunisini erano il cuore dello stato cartaginese, che oltre due millenni fa ha conteso a Roma il dominio del mar Mediterraneo.

Il bonus di benvenuto di 888sport

I primati del calcio tunisino

La miglior vittoria di tutti i tempi della nazionale tunisina risale al 2005, quando il malcapitato Malawi è tornato a casa con sul groppone un clamoroso 13-0. Bisogna invece guardare più indietro, al 1960, per trovare la sconfitta più pesante dei biancorossi, il 10-1 subito dall’Ungheria.

Il pratista Issam Jemâa alle prese con VK4!

Il primatista di presenze della selezione è l’ex portiere Sadok Sassi, con 116 gettoni tra anni Sessanta e Settanta. Più recente il record di gol, perchè il capocannoniere di sempre della Tunisia è Issam Jemâa, classe 1984, autore di 36 reti tra il 2005 e il 2014.

La Tunisia parte dalla difesa a 4

La Tunisia alterna parecchi moduli a seconda dei calciatori schierati e dell’avversario, prediligendo però la difesa a 4 e un gioco sugli esterni (4-3-3 o 4-2-3-1).

I titolari dovrebbero essere in porta Ben Said, in difesa Drager, Taibi, Ghandri e Maaloul, a centrocampo Laidouni, Skhiri e Chaaleli, sugli esterni Msakni e Siiti e al centro dell’attacco Jaziri.

L'esultanza dei calciatori della Tunisia!


La stella Ellyes Skhiri gioca in Germania

La stella della squadra senza dubbio è il centrocampista Ellyes Skhiri, classe 1995, attualmente al Colonia.

Prima di trasferirsi in Germania nel 2019 per 12 milioni, il mediano è cresciuto nel florido vivaio del Montpellier, che lo ha fatto esordire tra i grandi nella stagione 2015/16.

Con il club tedesco per lui oltre 100 presenze e anche una manciata di gol, che giustificano il suo status di titolare inamovibile per Steffen Baumgart e anche il buono stipendio ricevuto, 1,6 milioni di euro a stagione fino al 2023.

Hannibal Mejbri trequartista di talento dello United

La sorpresa, ma non troppo, è destinata a essere Hannibal Mejbri, trequartista classe 2003, di proprietà del Manchester United. I Red Devils lo hanno portato a Old Trafford nel 2019, strappando alle giovanili del Monaco per 10 milioni di euro.

Mejbri ha svolto tutta la trafila nel vivaio e ha esordito nel 2021 con la prima squadra. Attualmente il calciatore è in prestito al Birmingham City, in Championship, ma lo United punta parecchio su di lui, come dimostra il recente rinnovo di contratto, fino al 2026 e con uno stipendio da circa un milione di euro a stagione.

Il capitano della Tunisia è Youssef Msakni

Il capitano e leader della squadra è il classe 1990 Youssef Msakni, di proprietà dell’Al-Duhail ma attualmente in prestito all’Al-Arabi. La carriera dell’ala sinistra si è prevalentemente svolta proprio in Qatar, visto che ha raggiunto il paese del Golfo Persico nel 2013 e non si è più mosso, escluso un breve periodo in prestito in Belgio nel 2019.

Dunque, la Tunisia avrà in campo qualcuno che certamente conosce bene il paese e che sarà utilissimo anche…nell’organizzazione, tra spostamenti, alloggi e magari anche qualche posto in cui rilassarsi!

Jalel Kadri è l'allenatore meno pagato del Mondiale 2022

Il commissario tecnico Jalel Kadri è un vero giramondo del calcio, visto che nella sua ormai ventennale carriera ha allenato tantissime squadre tra Nord Africa e Golfo Persico.

Il CT Jalel Kadri

La nazionale tunisina, poi, la conosce bene, perchè è stato CT dell’under-20 ma anche per due volte vice allenatore della selezione maggiore, che ha preso in carico definitivamente nel gennaio 2022.

Peccato che il contratto sia ancora…da numero due, perchè con appena 130mila euro all’anno Kadri è il tecnico meno pagato di tutto il mondiale!

Il girone della Tunisia al Mondiale 2022 senza precedenti

In Qatar la Tunisia affronterà di nuovo un girone complicato, con Francia, Danimarca e Australia, che regala per le scommesse Italia alle Aquile di Cartagine tre partite che sono tutte una novità a livello iridato.

Con i transalpini solo quattro amichevoli, ma mai un incrocio mondiale. Anche con gli scandinavi l’unico precedente riguarda un’amichevole, mentre con i Socceroos c’è un incroci ufficiale, ma non in Coppa del Mondo, bensì in Confederations Cup.

Le quote Mondiali 2022 di 888sport per la Tunisia

Come dimostrano le quote la Tunisia non è assolutamente considerata la squadra materasso del gruppo. Nel gruppo D esordirà contro l'ottima Danimarca e già il valore della vittoria di Eriksen e compagni conferma che i bookmakers rispettano eccome la solidità delle Aquile di Cartagine.

Difficile ipotizzare per i pronostici Coppa del Mondo il passaggio del turno, ma la Tunisia potrebbe perdere anche un solo match o al massimo due nella sua partecipazione all'inedito Mondiale invernale...

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.