Cala mestamente il sipario sulla Golden Generation belga. I Diavoli Rossi, che per parecchio sono stati al primo posto del ranking FIFA e per un decennio hanno avuto una rosa infarcita di calciatori di livello mondiale hanno chiuso la Coppa del Mondo 2022 in Qatar con una incredibile eliminazione al primo turno.

Abbiamo già affrontato l'argomento dei fallimenti sportivi, in questo contenuto approfondiamo quali sono state le Nazionali a mancare costantemente l'appuntamento con la vittoria finale!

BELGIO 2016 - 2022

OLANDA 1974 - 1980

INGHILTERRA 2002 - 2012

ARGENTINA 1998 - 2006

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BELGIO 2016 - 2022

Nel loro girone, che includeva Croazia, Marocco e Canada, gli uomini di Roberto Martinez hanno raccolto appena una vittoria striminzita contro i canadesi, prima di perdere contro i nordafricani e dell’inutile pareggio con i balcanici. E riecheggiano le parole del tuttocampista Kevin de Bruyne, che prima dell’eliminazione aveva spiegato che la squadra era “troppo vecchia”. 

KDB7 con Capitan Hazard!

Del resto, il CT si è affidato per l’ultima volta al centrocampista del Manchester City, ma anche ad altri calciatori di una generazione eccezionale, che però ha raccolto molto meno del previsto. I vari Hazard (ovviamente Eden), Vertonghen, Witsel, Mertens, Alderweireld difficilmente giocheranno di nuovo un Mondiale per problemi di età e anche quelli un po’ meno anziani (Lukaku, Courtois, Carrasco) arriveranno al 2026 parecchio avanti con gli anni.

E si chiude così un’era che sembrava promettere molto, ma che alla fine ha solo portato un terzo posto mondiale in Russia nel 2018 e tante delusioni. A livello iridato sono arrivati i quarti di finale nel 2014 e l’eliminazione precoce in Qatar, agli Europei i belgi si sono fermati ai quarti sia nel 2016 che nel 2020 e persino in Nations League non sono mai andati oltre il quarto posto.

Abbastanza per far entrare questo Belgio, seppur non tra le prime favorite per le scommesse Mondiali, nel novero degli splendidi perdenti, quelle nazionali che avevano tutto per vincere, ma che per qualche motivo non lo hanno mai fatto.

OLANDA 1974 - 1980

Ed è impossibile, anche per prossimità geografica, non pensare ai vicini di casa dei Paesi Bassi. L’Arancia Meccanica degli anni Settanta, la squadra di Johan Cruijff, Neeskens e di tanti altri campionissimi è andata molto vicina alla gloria in due occasioni, ma non è mai riuscita a imporsi. Certo, il marchio che il calcio totale degli Oranje ha impresso sul calcio a livello globale è indelebile, ma come si suol dire, non fa palmarès.

E gli albi d’oro non menzioneranno mai quella nazionale olandese, che pure sia nel 1974 che nel 1978 sembrava parecchio attrezzata per sollevare la Coppa del Mondo. In entrambi i casi, però, l’Olanda ha la sfortuna di trovarsi davanti all’ultimo atto i padroni di casa.

In Germania la finalissima inizia bene con il rigore trasformato da Neeskens al secondo minuto, ma poi ci pensano Breitner e Gerd Müller a dare la vittoria alla Mannschaft. Va peggio in Argentina, perchè in quel caso gli olandesi vanno davvero a pochi centimetri dalla gloria. Con il parziale in parità, Rensenbrink colpisce il palo all’ultimo minuto e la partita termina ai supplementari con la vittoria dell’Argentina.

E agli Europei, come va a quell’Olanda? Nel 1972 non si qualifica alla fase finale, nel 1976 arriva terza e nel 1980 si ferma al primo turno.

Per vedere i Paesi Bassi sollevare il loro unico trofeo a livello internazionale bisognerà aspettare un’altra grande generazione, quella di Van Basten, Gullit, Rijkaard, Koeman e compagnia bella, che si impone negli Europei del 1988 ma che comunque cade vittima della maledizione a livello mondiale, non riuscendo mai ad avvicinarsi alla gloria.

INGHILTERRA 2002 - 2012

Mal comune mezzo gaudio, ma il fatto che la Golden Generation belga non abbia ottenuto risultati non rende meno indigesto agli inglesi il fatto che anche la loro non sia riuscita a lasciare un segno nella storia del calcio.

E dire che ai Tre Leoni per almeno un decennio non sono mica mancati i campionissimi: Beckham, Rooney, Lampard, Gerrard, Scholes, Owen, Ferdinand, tutti calciatori che hanno aiutato i loro club a scrivere la storia del calcio, ma che quando si sono trovati a giocare in nazionale hanno avuto grossi problemi.

Nel periodo di maggior splendore di questa generazione, quello che va dai Mondiali 2002 agli Europei 2012, le delusioni si sono accumulate senza sosta.

Lo Starting Eleven inglese

In Giappone e Corea del Sud l’Inghilterra si ferma ai quarti di finale, così come a Euro 2004. Stesso risultato ai mondiali tedeschi del 2006, quelli a cui l’Inghilterra si presenta con lo status di favorita, salvo poi uscire ai calci di rigore contro il Portogallo.

Ma si può fare peggio: agli Europei 2008, quelli di Austria e Svizzera, i Tre Leoni riescono nell’impresa di non qualificarsi neanche. Il momentaccio continua nel 2010 in Sudafrica, con i sogni inglesi che si infrangono sulla Germania e su un netto 4-1 che lascia senza parole gli esperti di scommesse sportive!

Il canto del cigno di quella generazione arriva nel 2012, con l’ennesimo stop ai quarti di finale, stavolta per mano dell’Italia di Prandelli. Il rischio concreto è che la situazione si ripeta anche con la generazione attuale, perchè il quarto posto ai Mondiali 2018 e il secondo a Euro 2021 stanno facendo pensare ai tifosi di Sua Maestà che la storia si possa ripetere…

ARGENTINA 1998 - 2006

Non che accada solo alle squadre europee, perchè anche in Sudamerica c’è un esempio da non sottovalutare. Quello dell’Argentina a cavallo tra i due millenni. L'assenza di Maradona si rflette sull’Albiceleste delle edizioni successiva, che dopo l’addio del Diez non riesce a vincere nulla nonostante una rosa strapiena di campioni (Batistuta, Crespo, Veron, Samuel, Cambiasso, Riquelme, giusto per menzionarne qualcuno).

Veron

Già nel 1998 non va benissimo, con l’eliminazione ai quarti di finale, ma il momento peggiore arriva nel 2002, quando la squadra, guidata in panchina da Marcelo Bielsa, viene eliminata al primo turno, cosa che non succedeva da 40 anni.

E anche nel 2006 le cose non vanno bene, con la generazione di campioni al passo d’addio che saluta perdendo ai quarti di finale contro la Germania ai calci di rigore. Nello stesso periodo, zero soddisfazioni anche in Copa America, con un secondo posto e tante eliminazioni cocenti.

E i problemi per gli argentini sono continuati anche con la generazione successiva, quella di Messi, Mascherano, Higuain, Di Maria, che hanno visto la Coppa del Mondo da vicino nel 2014, fermandosi però sul secondo gradino del podio. Alcuni di loro sono riusciti a rompere la maledizione con la vittoria della Copa America nel 2021, ma per altri rimarrà per sempre l’etichetta…di splendidi perdenti.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.