Dopo aver dedicato un contenuto ai portieri polacchi, dedichiamoci alla fortuna scuola portoghese di estremi difensori!

Maximiano

Rui Patricio

Vitor Baia

Costa Pereira

Hilario

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Maximiano

Quando la Lazio ha acquistato dal Granada Luís Manuel Arantes Maximiano, molti si sono chiesti chi fosse il nuovo portiere biancoceleste. Maximiano, classe 1999, è cresciuto nel settore giovanile dello Sporting Lisbona, prendendosi la maglia da titolare nella stagione 2020/21 e attirando anche l’attenzione del Milan per il dopo Donnarumma. Poi lo ha acquistato il club spagnolo, con cui ha disputato una buona Liga, non riuscendo però a impedire che gli andalusi tornassero in Segunda Division.

Questo non ha comunque fatto desistere la Lazio, che è volata in Spagna con un assegno da 10 milioni di euro e si è assicurata il calciatore nella sua opera di ricostruzione del reparto dopo l’addio sia di Reina che di Strakosha.

Tra i dubbi che hanno accompagnato il suo acquisto, ce n’è stato uno del tutto infondato: “ma da quando i portoghesi sfornano buoni portieri?”. Praticamente…da sempre.

Clamoroso, anche per le quote calcio oggi , il debutto di Maximiano con la maglia fosforescente Mizuno: cartellino rosso per aver bloccato il pallone con le mani fuori dall'area di rigore... 

Rui Patricio

E per dimostrarlo, basta guardare dall’altro lato del Tevere, in casa Roma. I pali dei giallorossi sono difesi dalla stagione 2021/22 da Rui Patricio, uno che in patria è semplicemente una leggenda.

Come Maximiano, anche l’estremo difensore giallorosso è cresciuto nello Sporting, anzi, ha difeso la porta del club biancoverde per oltre dieci anni, prima di passare al Wolverhampton e poi alla Roma, con cui ha vinto da protagonista la Conference League, anche grazie ad alcuni interventi miracolosi durante la finale di Tirana contro il Feyenoord.

In Portogallo, però, lo amano davvero tutti, anche chi non tifa Sporting: il portiere ha superato le 100 partite con la maglia della nazionale ed è stato fondamentale nei due trofei conquistati dalla selezione lusitana, da sfavoriti per le scommesse sportive Euro 2016 in Francia e la prima Nations League, nel 2019, con la fase finale in casa.

Rui Patricio baluardo della sua nazionale!

La sua continuità tra i pali del Portogallo gli è valsa il grado di vice capitano, quando manca CR7 e soprattutto gli ha fatto… guadagnare addirittura una statua a Leiria che lo immortala mentre impedisce a Griezmann di segnare nella finale di Euro 2020.

Vitor Baia

In nazionale, per presenze e per palmarès, Rui Patricio ha superato un’altra leggenda del calcio portoghese come Vitor Baia. Il portiere classe 1969 però può vantare una bacheca molto più piena rispetto al suo successore tra i pali del Portogallo.

Tra Porto e Barcellona, Vitor Baia in carriera ha vinto ben 33 trofei, piazzandosi nella classifica dei calciatori più vincenti di sempre. La maggior parte dei trionfi è arrivata in Portogallo, con 10 campionati, 5 coppe nazionali, 8 supercoppe, ma soprattutto la doppietta Coppa UEFA e Champions League come portiere titolare del Porto di Mourinho, oltre alla vittoria della Coppa Intercontinentale.

Non male anche il periodo al Camp Nou, che gli ha portato un titolo spagnolo, due Coppe del Re, una Supercoppa spagnola, oltre alla Coppa delle Coppe, tanto per completare…il tris continentale. La pazzesca stagione con il Porto di Mou gli è valsa anche il titolo di miglior portiere dell’anno da parte della UEFA, che si aggiunge a quello come calciatore portoghese dell’anno vinto sia nel 1991 che nel 1992. Insomma, un vero e proprio mito da quelle parti.

Costa Pereira

Così come è un mito Alberto da Costa Pereira, che invece ha passato tutta la sua carriera difendendo i pali dell’ultima big portoghese rimasta, ovvero il Benfica. Costa Pereira era l’estremo difensore della squadra guidata da Bela Guttmann, quella capace a inizio anni Sessanta di interrompere l’egemonia del Real Madrid nella Coppa dei Campioni.

Per lui la porta del Benfica si apre nel 1954, anno in cui emigra in Portogallo dal natio Mozambico e con le Aquile di Lisbona porta a casa 8 volte il campionato, 5 volte la coppa nazionale e in due occasioni la Taça Ribeiro dos Reis.

La sua celebrità è però dovuta ovviamente alle due Coppe dei Campioni vinte consecutivamente, nel 1961 e nel 1962, prima difendendo il suo club dal Barcellona di Luis Suarez e Sandor Kocsis e poi dal Real Madrid di Puskas (che comunque di gol ne fa tre), Di Stefano e Gento. Per lui, però, soltanto 22 presenze con la nazionale, con un infortunio che nel 1966 non gli permette di prendere parte ai Mondiali in Inghilterra, in cui il Portogallo arriva terzo.

Hilario

Tra gli altri portieri portoghesi c’è un altro vincente…seriale come Hilario, che tra Porto e Chelsea porta a casa una serie impressionante di trofei, anche se a Londra…fa la riserva. Per lui in carriera due campionati portoghesi, tre coppe nazionali, una supercoppa portoghese, una Premier League, quattro FA Cup, una Coppa di Lega, una Communìty Shield e soprattutto una Champions League e un’Europa League…consecutive.

Hilario in una seduta con i Blues!

E in Italia, come sono andati i portieri portoghesi? Escludendo Rui Patricio e Maximiano c’è stato Eduardo, che  una decina di anni fa era l’estremo difensore del Genoa e anche della nazionale, poi sostituito proprio dall’attuale portiere della Roma.

E che non si dica che i portoghesi…non sanno stare in porta!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.