Nel mese di febbraio 2024 ha fatto parecchio rumore un episodio accaduto nella massima serie del campionato di calcio sloveno. La squadra del Rogaška ha infatti sostituito il suo portiere titolare dopo appena 20 secondi di gioco, tra l’altro calciando fuori il pallone affinché si potesse fare immediatamente il cambio. Verrebbe facile pensare che si potesse trattare di un infortunio, ma la scelta era già concordata per problemi di regolamento.

Dovendo schierare obbligatoriamente almeno un Under 21 in campo da titolare, la squadra ha fatto cominciare la partita al diciassettenne Zan Lorber, per poi far continuare il resto del match al vero numero uno, il ventinovenne Adjin Mulalic.

In una Nazione che ha dato i natali a straordinari interpreti del ruolo come Handanovic  e, soprattutto, Jan Oblak, probabilmente il portiere più forte del Mondo, l’idea venuta al tecnico della squadra slovena, semplicemente per bypassare una regola che gli rendeva complicata le scelte di formazione, è assolutamente inaccettabile!

Oblak capitano della Slovenia

Nella nostra Serie A non c’è questa necessità, ma schierare in campo obbligatoriamente dei calciatori Under è parte integrante delle regole della Serie D ed ha una sua logica, in termini di minutaggio complessivo, anche per la C.

Nella D italiana si gioca con il portiere Under

Una regola che è appena stata ammorbidita, passando da 4 Under in campo a 3 per le stagioni 2024/25 e 2025/26, ma che comunque c’è. E considerando che il caso limite sloveno non è applicabile, perchè nella D ci devono essere sempre almeno quei giocatori effettivamente in campo e non solo nell’undici titolare, succede spesso che uno degli Under scelti per prendersi la scena sia proprio il portiere.

Oltre alla preferenza, quasi unanime, di schierare calciatori navigati in mezzo al campo, il motivo è abbastanza semplice ed è legato anche a una situazione a livello nazionale: la scuola italiana dei portieri continua a essere molto florida, come dimostra anche l’abbondanza che si ritrova Luciano Spalletti in nazionale nella scelta tra i portieri azzurri!

E le carriere di tanti campioni come Gianluigi Buffon o lo stesso Gigio Donnarumma raccontano anche che spesso chi è destinato al successo tra i pali non si fa troppo influenzare dall’età, diventando subito decisivo anche se magari non ha ancora preso il diploma liceale.

Dunque, ci sta eccome che uno degli Under sia il portiere, anche perchè si parla pur sempre di un ruolo particolare, in cui la fiducia può fungere da spartiacque.

E se nell’undici titolare succede con costanza di cambiare interpreti, di solito l’estremo difensore è quello e quello rimane, a meno ovviamente di prestazioni troppo al di sotto degli standard.

Insomma, la Serie D è spesso e volentieri il primo banco di prova per molti portieri, che dal basso cominciano la loro scalata.

Uno degli esempi più celebri è Guglielmo Vicario, attualmente estremo difensore del Tottenham e secondo di Donnarumma in nazionale.

Per lui, cresciuto nell’Udinese, c’è stata prima l’esperienza al Fontanafredda e poi quella al Venezia, entrambe nella quarta serie tricolore. Ma anche nella Serie D attuale non mancano per nulla i giovani di valore.

I portieri del selezionatore Giannichedda

Il che rende un po’ più semplice il compito del selezionatore della rappresentativa di categoria, Giuliano Giannichedda. Nella rosa dell’ex centrocampista di Udinese e Lazio ci sono infatti tre portieri classe 2006.

Giannichedda in Europa con la Lazio

Il primo è Domiziano Tirelli, estremo difensore dell’Atletico Uri. La squadra della provincia di Sassari ha puntato su di lui, cresciuto nelle giovanili del Cagliari e passato per il Sant’Elena, e il ragazzo sta mantenendo le promesse, con parecchi clean sheet in campionato e anche un solo gol subito in quattro partite nella partecipazione della Rappresentativa di D alla Viareggio Cup.

Dietro di lui c’è un rappresentante della scuola romana, ovvero il capitolino Francesco Corriere. Cresciuto nel sempre florido vivaio della Vigor Perconti, Corriere è da questa stagione il portiere della Boreale e si sta distinguendo con ottime prestazioni nel girone D.

Stesso raggruppamento in cui gioca anche Otello Antolini da Tivoli, portiere della Romana FC, che, anche grazie alla straordinaria difesa a 3 guidata dal fortissimo Marco Sfanò, nelle partite di campionato giocate finora ha raccolto addirittura 9 clean sheet

Oltre a Tirelli, tra i portieri che si stanno facendo notare in Sardegna ci sono anche Michele Marano, classe 2004 in forza al Budoni, o Davide Congiunti, classe 2003 prodotto del settore giovanile del Sassari Latte Dolce che ora è titolare in prima squadra.

Tra gli estremi difensori di prospettiva ci sono anche calciatori che giocano in altre categorie, come Gabriele Gentile, che difende i pali della LUISS nell’Eccellenza Laziale, e soprattutto Gregorio Salvati, nato nel 2005, protagonista nella straordinaria cavalcata della Boreale di Mister Granieri verso una clamorosa promozione in D, prima di approdare nella Primavera della Salernitana di Alessandro Boccolini, uno che di portieri se ne intende!

Meglio la D che la Primavera

A proposito della Primavera, ma per un giovane portiere è meglio giocare nel campionato riservato agli Under-20 o approfittare delle regole della Serie D e andarsi a cercare un posto da titolare per fare esperienza in una categoria minore?

Ancora una volta, Vicario è l’esempio perfetto per rispondere a questo quesito. Meglio la Serie D, per una serie di motivi.

Il primo è che i valori della Primavera non preparano necessariamente alle serie maggiori. Sono tanti i giocatori che nelle formazioni giovanili sembravano destinati a fare fuoco e fiamme, per poi perdersi una volta lanciati tra i grandi.

Vicario con Donnarumma

Persino nei vivai storici della Serie A, come quelli della Roma, dell’Atalanta o dell’Inter, sempre favorita per le scommesse in campionato, sono pochi quelli che sono stati in grado di imporsi facendo il grande salto immediatamente.

Insomma, i Donnarumma sono l’eccezione, mentre storie come quella di Ivan Provedel, altro straordinario esempio della scuola di portieri friulana, che ha cominciato dalle serie professionistiche inferiori, è decisamente più frequente|

Ma perchè allora proprio la D? Un motivo abbastanza semplice c’è: la regola degli Under. Se altrove, tra B e quote serie C, l’utilizzo dei giovani è semplicemente incentivato, nella prima serie non professionistica è obbligatorio.

Dunque, se un portiere viene prestato da una squadra di A a un club di D, è molto probabile che la società in questione abbia concordato il trasferimento proprio per assegnare uno degli slot degli Under a un talento di provenienza “sicura”.

Di conseguenza, se il posto da titolare non può chiaramente mai essere certo, è almeno probabile.

E poi come ci insegnano gli straordinari esempi di Gatti, Cambiaso e Valeri, ragazzi formati da una sana gavetta calcistica, la Serie D è decisamente una categoria formativa. I calciatori dei settori giovanili dei grandi club arrivano all’età in cui affrontano il campionato Primavera conoscendo un calcio giovanile di alto livello, ma non avendo più affrontato quello “reale” da un bel po’.

E quindi può succedere che calciatori molto tecnici si trovino in difficoltà di fronte a marcatori arcigni, oppure che chi non ha un fisico molto sviluppato si ritrovi “schiacciato” dalla strapotenza di avversari di parecchi anni più grandi.

Da questo punto di vista, ritrovarsi a 18 anni ad affrontare un campionato…”brutto, sporco e cattivo” come la Serie D può essere un’esperienza decisamente arricchente: si gioca punto a punto, domenica dopo domenica e nessun risultato può essere considerato scontato.

Anche per i portieri, che imparano a gestire la partita e apprendere parecchi trucchetti che sicuramente poi gli saranno utili in categorie diverse!

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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.