Oltre al numero dei centrali, insito nella sua definizione, l’elemento che spicca più agli occhi nelle squadre che applicano la difesa a tre è la presenza degli esterni di centrocampo.

Che si giochi con una mediana a 4 (3-4-1-2 e simili) o che si opti per rafforzare la parte centrale del campo (3-5-2), i calciatori che giocano nella parte esterna di campo hanno compiti molto particolari. La frequenza con cui le squadre giocano con tre centrocampisti ha portato alla nascita della definizione di “quinto” di centrocampo, un ruolo che fa ormai storia a sé quando si parla di tattica. 

Di base, gli esterni delle squadre che giocano a tre sono fondamentali per gli equilibri, in quanto permettono di passare rapidamente da un 5-3-2 in fase di non possesso di palla a un 3-3-4 quando invece si ha il pallone tra i piedi, diventando all’occorrenza terzini o attaccanti esterni aggiunti.

Prima di andare più a fondo, alcune indicazioni: c'è grande curiosità per le prestazioni del capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, "promosso" a quinto, sotto la direzione tecnica di Walter Mazzarri; Destiny Udogie al primo anno di Premier, sta giocando alla grande in questo ruolo, con gli Spurs e rappresenterà un'opzione in più per Spalletti sulla sinistra.

Ancora, Theo Hernandez sarebbe straordinario a tutta fascia, protetto da una difesa con 3 difensori puri alle sue spalle...

Ultima premessa; per l'enorme porzione di campo che devono coprire nelle due fasi, i quinti sono spesso sostituiti, dopo una ventina di minuti dall'inizio del secondo tempo!

L'azione gol da quinto a quinto

A differenza di entrambe le categorie, però, sono gli unici calciatori deputati a lavorare sulla loro fascia, dovendo dunque collaborare con il braccetto della difesa e, sulla stessa catena, con uno dei due attaccanti.

Uno degli elementi caratteristici dei quinti di centrocampo è il movimento a chiudere verso la porta quando il collega dall’altro lato del terreno di gioco è in procinto di crossare, con quell’azione che ormai viene definita “da quinto a quinto” che ha fatto le fortune di molte squadre come l’Atalanta di Gian Piero Gasperini o la Juventus di Antonio Conte e Massimiliano Allegri.

La presenza degli esterni di centrocampo è anche un enorme grattacapo per le squadre che hanno due calciatori sulla stessa fascia (ovvero, quasi tutte quelle che utilizzano la linea difensiva a quattro), perché di base i quinti occupano la porzione di campo tra terzini e centrocampisti/attaccanti esterni, creando problemi per marcature e raddoppi.

Da terzini o laterali bassi a quinti di centrocampo

Dato lo sviluppo recente della posizione del quinto come ruolo vero e proprio, molti calciatori hanno vissuto e vivono tuttora un adattamento ai nuovi compiti.

Ed è quindi abbastanza logico poter suddividere gli esterni di centrocampo tra quelli che una volta erano terzini e quelli che invece nascono centravanti esterni con qualche gol tra i piedi, buoni anche come opzioni di marcatori per le scommesse sportive!

Della prima categoria fanno parte entrambi gli esterni titolari dell’Inter di Simone Inzaghi, ovvero Federico Dimarco e Denzel Dumfries, così come il sostituto a sinistra Carlos Augusto.

Alla Juventus è un ex terzino Andrea Cambiaso e anche l’intera batteria di quinti dell’Atalanta è composta da calciatori nati qualche metro più indietro come Davide Zappacosta, Hans Hateboer, Matteo Ruggeri ed il fortissimo Emil Holm.

Zappacosta sulla fascia destra dell'Atalanta

Nella Roma di Josè Mourinho hanno giocato da quinti terzini come Leonardo Spinazzola o Rick Karsdorp, ma anche il passato recente di molte squadre vede esterni di difesa trasformati in quinti, come Achraf Hakimi all’Inter o lo stesso Matteo Darmian, prima di trasformarsi in braccetto difensivo.

È però anche molto comune schierare dal lato opposto a un quinto nato terzino uno che invece si sposta qualche metro più indietro dopo aver fatto l’attaccante esterno.

All’Inter è il caso di Juan Cuadrado, che lo ha fatto anche alla Juventus, mentre in bianconero sia Timothy Weah che Filip Kostic sono attaccanti, come testimonia la rete dello statunitense, primo marcatore per le scommesse calcio, ai Mondiali 2022 contro il Galles, prestati al centrocampo a cinque.

Per non parlare poi di Federico Chiesa, che di tanto in tanto Allegri ha utilizzato sulla fascia destra. Sempre Mourinho, nei due anni e mezzo alla Roma, ha trasformato in quinto due giocatori molto offensivi come Stephan El Shaarawy e Nicola Zalewski, mentre a Verona l’ex attaccante Darko Lazovic è ormai esterno di centrocampo da oltre un lustro.

Federico Dimarco è il miglior quinto della Serie A

Alcuni di questi calciatori stanno trovando nella nuova posizione anche una certa notorietà a livello internazionale. È decisamente il caso di Dimarco, che si è preso la “sua” Inter, è da sempre tifoso giocatore,  proprio grazie alle sue prestazioni da quinto.

Dimarco in Nazionale

Cresciuto nel vivaio interista, si è messo in luce come terzino al Parma, per poi tornare in nerazzurro al primo anno di Antonio Conte.

Fondamentale però è stata la “scuola” da quinto all’Hellas Verona, che ha restituito a Simone Inzaghi un calciatore che per caratteristiche sembra nato per ricoprire quel ruolo, essendo sempre molto attento in fase difensiva (ha giocato spesso anche come braccetto a sinistra), ma potenzialmente devastante col pallone tra i piedi, tra cross precisi e gol da centrocampo.

E non sorprende che Dimarco sia attualmente uno degli elementi chiavi dell’Inter e potrebbe essere il calciatore di movimento più forte anche nell'Italia di Spalletti, anche per gli inserimenti senza palla!

L'evoluzione di Cambiaso esterno 2.0

Percorso abbastanza simile quello di Cambiaso, che si sta prendendo la Juventus anche grazie alla sua duttilità tattica.

Nato terzino sinistro, il classe 2000 che è emerso dalla gavetta calcistica può giocare da intermedio e su entrambe le fasce, ma soprattutto rappresenta la chiave che Allegri utilizza per sfruttare al meglio la seconda punta del suo 3-5-2, ovvero Chiesa, oppure lo straordinario talento turco Kenan Yildiz.

Cambiaso in azione contro il Milan

I movimenti dell’ex Genoa, ambidestro naturale, sono infatti molto simili a quelli che fa Joao Cancelo, ovvero accentrarsi quando la seconda punta va a cercare spazio sulla fascia, evitando così di pestarsi i piedi e offrendo altre opzioni ai compagni di squadra.

Una caratteristica che gli sta permettendo di trovare molto spazio e di avere sempre più considerazione. E aver tolto spesso il posto ad altri compagni di squadra, la dice lunga sulla bontà del lavoro di Cambiaso!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.