Il Rinascimento del calcio italiano a livello di nazionali, sottolineato persino da una maglia che richiamava addirittura alle novità architettoniche del nostro secolo d’oro, ha un nome e un cognome, quello di Roberto Mancini. Il Commissario Tecnico azzurro ha preso una squadra a pezzi, reduce dalla clamorosa esclusione dalla Coppa del Mondo 2018 dopo il doppio spareggio contro la Svezia.

Il CT azzurro più pagato di sempre

I contratti del Mancio con Lazio ed Inter

L'ingaggio di Roberto Mancini al Manchester City

L'accordo con Thohir e lo Zenit

Spot e sponsorizzazioni di Mancini

Il CT azzurro più pagato di sempre

Dalle macerie, però, Mancio è riuscito a ricostruire un gruppo unito, convinto dei propri mezzi, che non solo ha vinto Euro 2020 a dispetto delle previsioni di (quasi) tutti, ma che è anche riuscito a portare avanti una striscia di imbattibilità da record, durata ben 37 partite. Logico dunque che il CT abbia ottenuto un meritatissimo rinnovo da parte della FIGC ancora prima di portare a termine l’impresa continentale.

Il nuovo contratto di Roberto Mancini, firmato a maggio del 2021, parla di 4 milioni di euro all’anno fino al 2026, a fronte dell’ingaggio precedente da 2,5 milioni di euro. Con questo accordo Mancio diventa il CT azzurro più pagato di sempre, considerando che se è vero che Antonio Conte percepiva più o meno la stessa cifra, per l’attuale allenatore del Tottenham si parlava di 1,6 milioni pagati dalla Federcalcio e il resto dagli sponsor, in particolare da quello tecnico degli Azzurri.

Roberto Mancini con l'Italia

Dunque, Mancini ha un mandato particolarmente lungo, che dovrebbe portarlo, a meno di altri clamorosi tonfi nelle qualificazioni, a guidare la Nazionale in Germania nel 2024 e al mondiale nordamericano (USA, Canada e Messico) nel 2026, il primo per gli Azzurri dal gol di Godin per la diretta scommesse a Natal...

Considerando che è dai tempi di Arrigo Sacchi che un CT non dura più di cinque anni e che portando a termine il contratto Mancini arriverebbe a otto, un bel cambiamento di rotta per la nostra selezione.

Per quanto riguarda gli stipendi in carriera, però, il contratto rinnovato lo scorso anno non è assolutamente quello più redditizio per il Mancio. Che fin da quando ha cominciato la sua esperienza in panchina non si è mai fatto mancare accordi che gli hanno permesso di guadagnare molto bene.

I contratti del Mancio con Lazio ed Inter

Basterebbe pensare che, dopo l’esperienza alla Fiorentina, la “sua” Lazio lo ha ingaggiato con uno stipendio di 1,5 miliardi di lire, ma che già nella stagione successiva il corrispettivo passa a 7 miliardi (circa 3,5 milioni di euro).

Mancini con Sven Goran Eriksson

Anche l’Inter, che lo sceglie nel 2004, non gli fa certo mancare un bonifico importante e quando nel 2008 viene lasciato andare, dopo tre scudetti consecutivi, il suo stipendio annuale è di 5 milioni di euro. La situazione con i nerazzurri però non termina così facilmente, perchè nel 2007 il tecnico aveva firmato un contratto da quattro anni con un’ulteriore opzione, che lo avrebbe legato all’Inter fino al 2012.

Ecco perchè nel 2009 le due parti arrivano a un accordo, che prevede una corposa buonuscita per l’allenatore, che incassa 8 milioni accettando però di chiudere definitivamente il suo rapporto con il club.

L'ingaggio di Roberto Mancini al Manchester City

Sempre nel 2009 comincia la straordinaria avventura di Mancini al Manchester City, appena rilevato da un fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti. All’inizio il contratto del tecnico non è esattamente…roba da sceicchi, considerando che arriva a 3,5 milioni di euro a stagione, ma la vittoria, non da favoritissimi per le scommesse calcio, della Premier League all’ultimo secondo con il celebre gol di Aguero nell’annata 2011/12 cambia tutto.

Mancini nel giorno della presentazione con il City!

Mansour approva un aumento di stipendio per Mancini, che si ritrova a guadagnare 6 milioni di euro all’anno e firma un contratto fino al 2016. Anche qui però l’idillio dura poco, perchè al termine della stagione successiva arriva l’esonero.

Non può mancare la buonuscita, di 8,5 milioni di euro, ma soprattutto un accordo che prevede la possibilità di firmare immediatamente per un’altra squadra. L’altra squadra è il Galatasaray, che offre a Mancini un triennale da 3,5 per la prima stagione e 4,5 milioni per quelle successive. 

L'accordo con Thohir e lo Zenit

A cui però il tecnico non arriverà mai, perchè nell’estate 2014 sfrutta la sua clausola per liberarsi dal contratto. Qualche mese dopo Mancini è di ritorno all’Inter, che gli fa firmare un contratto da 3,5 milioni di euro per due stagioni e mezza. Il cambio di proprietà nerazzurra, da Thohir a Suning, crea però una frizione tra il tecnico e la società e a luglio 2016 arriva un accordo tra le parti per una rescissione consensuale del rapporto di lavoro.

L’ultima esperienza prima di quella sulla panchina della nazionale è in Russia, alla guida dello Zenit San Pietroburgo. Per allenare in riva alla Neva, Mancio ottiene una cifra enorme, circa 12 milioni di euro a stagione, a cui però rinuncia rescindendo il contratto nel 2018 per prendere la guida degli Azzurri.

Un bel colpo per le casse del CT, che però ha molti altri modi di incrementare il suo patrimonio. Ottimo imprenditore di se stesso, il selezionatore azzurro è sempre stato molto richiesto dalle aziende come testimonial.

Spot e sponsorizzazioni di Mancini

E non sorprende che, soprattutto durante gli Europei vinti, il volto di Roberto Mancini sia comparso con una certa frequenza sulle TV degli italiani anche durante gli stacchi pubblicitari. Per quanto riguarda le sue partnership, però, bisogna fare una distinzione.

Gli spot in cui Mancini è…Mancini, come quelli della regione Marche, portano entrate direttamente al commissario tecnico. A tal proposito, il presidente regionale Acquaroli si è detto molto soddisfatto dell’immagine delle Marche data da Mancini ed ecco perchè anche nel 2022 è stata rinnovata la collaborazione tra le due parti.

Roberto Mancini esulta con Bonucci

Quando invece Mancini viene presentato come CT della nazionale e prende parte a spot degli sponsor azzurri come nel caso di Poste Italiane (assieme all’intera squadra), allora è un altro paio di maniche.

In questi casi, infatti, il compenso del tecnico viene calcolato in base a quanto stabilito dal suo contratto con la Federcalcio per quello che riguarda lo sfruttamento dei diritti di immagine.

Menzione d’onore anche allo spot istituzionale per la vaccinazione, a cui il CT ha preso parte assieme a tante altre personalità tricolori.

Anche da giocatore, comunque, Mancini non si è fatto mancare alcuni spot che hanno segnato un’epoca, come quello in cui assieme a Walter Zenga pubblicizzava il SEGA Mega Drive, o quella mista Lazio/Roma per la promozione della Banca di Roma assieme a Totti e Batistuta.

Insomma, Mancini è un numero uno in campo…e anche di fronte alle telecamere.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.