I Mondiali in Qatar rappresentano una serie di prime volte per il calcio: la prima Coppa del Mondo che si disputa nel Golfo Persico, ma anche la prima a giocarsi in mesi diversi da quelli estivi.

Ma come si è arrivati alla decisione di assegnare l’evento al Qatar, una di quelle scommesse calcio davvero con quota ambiziosa?!... Considerando che la scelta è stata fatta con quasi dodici anni di anticipo rispetto al calcio di inizio, vale la pena di ripercorrere le strade che hanno portato all’edizione 2022 della manifestazione sportiva più seguita al mondo.

Le regole per ospitare la Coppa del Mondo di calcio

La candidature per i Mondiali 2022

Gli ostacoli per la scelta del Qatar

Le votazioni del comitato esecutivo

La scelta di giocare nella stagione invernale

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Le regole per ospitare la Coppa del Mondo di calcio

Il percorso verso l’assegnazione dei mondiali del 2022 è iniziato a marzo 2009, con la presentazione delle candidature dei diversi stati (o, in alcuni casi, delle proposte congiunte di nazioni separate).

Tra i paesi candidati mancavano sia quelli sudamericani che quelli africani, perchè la FIFA aveva fatto passare una riforma che prevede la rotazione dell’assegnazione della Coppa del Mondo, specificando che paesi delle confederazioni che avrebbero ospitato le due edizioni precedenti (dunque Sudafrica 2010 e Brasile 2014) non avrebbero potuto candidarsi.

La meravigliosa Coppa del Mondo di calcio

Allo stesso modo, le candidature per le edizioni 2018 e 2022 si sono riassestate, con tutti quanti i paesi europei che hanno spostato la loro proposta per il 2018 (corsa poi vinta dalla Russia), mentre le altre nazioni hanno riposto le loro speranze per il 2022.

La candidature per i Mondiali 2022

Dunque, al momento di presentarsi davanti al comitato esecutivo della FIFA nel novembre 2010, erano cinque le candidature per la Coppa del Mondo 2022: Australia, Corea del Sud, Giappone, Qatar e Stati Uniti.

Ogni candidatura presentava alcuni punti di forza e alcuni problemi da risolvere. Quella australiana, per esempio, avrebbe visto la sovrapposizione dei Mondiali con la stagione regolare degli altri sport nazionali (il rugby, o il football australiano). Un doppio problema, sia per la logica diminuzione dell’interesse nelle altre discipline, che per il fatto che gli stadi selezionati per i mondiali sono utilizzati anche per quegli eventi.

Giappone e Corea del Sud si sono invece trovati di fronte a un ragionamento strettamente temporale: avendo ospitato assieme l’edizione 2002, i due paesi dell’estremo Oriente si sono trovati svantaggiati rispetto alle altre candidature. I due paesi favoriti, dunque, rimanevano gli Stati Uniti e il Qatar.

Gli ostacoli per la scelta del Qatar

Qatar che però aveva una difficoltà ulteriore da affrontare: il periodo di svolgimento della manifestazione.

L’idea di giocare tra giugno e luglio nel Golfo Persico sembrava di difficile attuazione, ma il comitato organizzatore della candidatura, per bocca del presidente, lo sceicco Mohammed bin Hamad bin Khalifa al-Thani, ha spiegato che attraverso l’ausilio della tecnologia sarebbe stato possibile creare all’interno degli stadi le temperature necessarie per far giocare la Coppa del Mondo nei mesi estivi.

Infantino con lo sceicco

A favore della candidatura qatariota si sono espressi sia l’allora presidente della FIFA Sepp Blatter, che ha spiegato che il mondo arabo meritava l’occasione di organizzare i mondiali dopo le tante candidature bocciate, che del numero uno della AFC, che ha annunciato che avrebbe votato per il Qatar nonostante la presenza di altre tre possibilità (Australia, Corea del Sud e Giappone) per la sua confederazione.

Le votazioni del comitato esecutivo

Le votazioni si sono svolte a inizio dicembre, con la necessità di una maggioranza di 12 voti sui 22 del comitato esecutivo. Come sempre, in caso di mancato 50+1% raggiunto, le candidature con meno voti sono state eliminate a ogni votazione. Il primo giro di voti ha visto l’eliminazione dell’Australia, con il Qatar già molto vicino all’assegnazione diretta (11 voti). Nel turno successivo ha salutato il Giappone, ma il Qatar ha perso un voto (10).

Al terzo scrutinio il Qatar ha di nuovo ottenuto il 50% delle preferenze, con le restanti 11 divise quasi equamente tra Stati Uniti (6) e Corea del Sud (5). Nel testa a testa finale, la candidatura qatariota ha avuto la meglio con 14 voti, rispetto agli 8 di quella statunitense che è stata scellta, comunque tra le tre sedi dei Mondiali 2026.

La scelta di giocare nella stagione invernale

Dunque, a inizio dicembre 2010 la Coppa del Mondo 2022 è stata assegnata al Qatar, con l’idea di giocarla comunque in estate. Ma alla fine, nel 2015, la decisione della FIFA è stata quella di spostarla a novembre e dicembre, con il Brasile in ogni caso favorito per i pronostici calcio.

Un'esultanza carioca!

La task force che si è occupata di stabilire le date ha escluso i mesi estivi, sostenendo che l’aria condizionata negli stadi non avrebbe comunque reso praticabile l’evento per i tifosi e per le squadre nei momenti in cui non si sarebbe giocato.

Impossibile giocare a gennaio e febbraio per sovrapposizione con i Giochi Olimpici Invernali di Pechino. E anche la proposta di prevedere il torneo tra aprile e maggio, per preservare i calendari comprimendo le stagioni invece di interromperle, è stata bocciata, perchè avrebbe cozzato con il mese del Ramadan.

Dunque, ecco il motivo dell’organizzazione tra novembre e dicembre, che tanto ha fatto arrabbiare gli organizzatori dei campionati. E alla fine, i tifosi di tutto il mondo si preparano a vivere il primo…mondiale autunnale della storia del calcio!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.