Quanti sono stati i cambi di panchina nel corso della Serie A 2019-2020 con tutte le sue anomalie? In realtà di anomalo, in questa particolare sfaccettatura, non evidenziamo proprio nulla: 13, in linea con le stagioni precedenti, anche se in leggerissima crescita.

 

Ovvero, uno in più dell'annata 2018-2019, che ne aveva registrati una dozzina e 3 in più della 2017-2018, che ne aveva contati 10.

Senza citare la Juve che allontana Sarri a campionato terminato, dopo il venerdì nerissimo della sfida di Coppa con il Lione, ecco tutte le dieci società che hanno cambiato tecnico, il Genoa ed il Brescia più di una volta:

 

Sampdoria

Il primo a pagare pegno è stato Eusebio Di Francesco alla Sampdoria: la sua nomina in estate da parte di patron Massimo Ferrero aveva fatto presagire fuoco e fiamme con tanto di bonus per la valorizzazione dei talenti e invece, l'esperienza in blucerchiato dell'ex allenatore di Sassuolo e Roma, si è rivelata un autentico flop con una vittoria e sei sconfitte nelle prime sette giornate di campionato e la squadra ancorata a fondo classifica a 3 punti.

Difesa poco protetta, troppe idee da infondere a un gruppo dalla qualità in costante ribasso rispetto alle stagioni precedenti e corto circuito inevitabile. Ferrero si è quindi affidato alle sapienti ed esperti mani di Claudio Ranieri, che ha riportato il club ligure a lidi sicuri in graduatoria generale con una salvezza finale piuttosto tranquilla.

Milan

Proprio la pausa delle nazionali, a ottobre, appena dopo la settima di campionato, ha portato al licenziamento in tronco anche di Marco Giampaolo al Milan. Il suo esonero è stato simile a quello di Gigi Simoni all'Inter nella stagione 1998-99, per un motivo principale: è avvenuto non dopo una sconfitta, né un pareggio, bensì una vittoria, 1-2 in rimonta contro il Genoa, esattamente come quando i nerazzurri ribaltarono l'iniziale gol di David Di Michele, che a San Siro aveva portato avanti la Salernitana, prima dei gol di Diego Pablo Simeone e Javier Zanetti.

Ad ogni buon conto, anche Giampaolo non è riuscito a imporre il proprio credo ad un gruppo certamente più qualitativo di quello della Samp per Di Francesco. Il bilancio rossonero del tecnico di Giulianova (ora al Torino) parla di 3 vittorie e 4 sconfitte, una media di 1,29 punti a partita.

Troppo poco per il Milan, che si affida così a  mister Stefano Pioli - che inizialmente sembrava dovesse interpretare la figura del traghettatore - e, soprattutto, a gennaio, alla stella Zlatan Ibrahimovic. Ingredienti che hanno letteralmente svoltato la stagione dei rossoneri, poi qualificatisi per i preliminari di Europa League al sesto posto.

Genoa

Capitolo Genoa, da trattare in un unico capoverso. Che, di fatto, "assorbe" due avvicendamenti in panchina. Il primo vede l'esonero dell'ex Empoli, Aurelio Andreazzoli: con lui, appena 5 punti per i rossoblù e decisiva la sconfitta per 5-1 subita a Parma. Al suo posto, ecco Thiago Motta, che però non mangerà neanche il panettone, esonerato alla 17esima giornata dopo un bilancio personale di una vittoria, 3 pareggi e 5 sconfitte.

Un gol della Lazio al Genoa!

Le note liete, nel suo "futuristico 2-7-2", la valorizzazione dei giovani Agudelo, Cleonise e Rovella. Per ottenere la - soffertissima - salvezza, Enrico Preziosi ha dovuto "citofonare" a un altro cuore genoano, il ben più concreto Davide Nicola, autore qualche tempo prima - lo ricordiamo - del miracolo Crotone.

Udinese

Tre vittorie, un pareggio e sei sconfitte. Questo il bilancio di Igor Tudor con l'Udinese nelle prime 10 partite di campionato. Il tecnico croato è quindi tornato in patria alla guida dell'Hajduk Spalato prima di essere chiamato da Pirlo, in agosto, nello staff della "sua" Juventus. Arriva Luca Gotti, un allievo di Ezio Glerean: eleganza, educazione, idee chiare e mai urlate. Salvezza garantita.

Brescia

Le esperienze più disastrose sulle panchine di Serie A sono state senz'altro quelle di Eugenio Corini e, soprattutto, quella di Fabio Grosso sulla panchina del Brescia (che "colleziona" ben 3 alternanze in panchina), resa rovente dal presidente Massimo Cellino. Il primo, Corini, è stato prima esonerato dopo 7 punti, ottenuti in 11 partite disputate.

Grosso - nell'arco dei 27 giorni al "Rigamonti" - si siede per tre volte sulla panchina delle Rondinelle ottenendo 0 punti e 10 reti subite contro Torino, Roma e Atalanta. Torna Corini, ma ormai la frittata è fatta e nemmeno Diego Lopez (fido di Cellino), assoldato a inizio febbraio, riesce a rianimare la squadra, che resta mestamente al 19° posto.

Napoli

Carlo Ancelotti, al Napoli, viene "esonerato" addirittura dopo una vittoria per 4-0 in Champions League contro il Genk. In realtà, il tempo di Carletto sulla panchina dei partenopei era finito da un pezzo: brutto rapporto con Lorenzo Insigne, squadra ammutinata contro la dirigenza, scarsissimi risultati in campionato (appena 21 punti in 15 giornate) e stimoli che non erano più quelli di partenza, forse perché la testa era già tornata a guardare la Premier League.

Ancelotti ed il Napoli, un rapporto tormentato!

Al suo posto arriva l'allievo Gennaro Gattuso, che riporta serenità ed entusiasmo agli azzurri. Com'è andata lo sappiamo tutti, con quella Coppa Italia alzata al cielo dell'Olimpico in faccia alla Juventus.

Fiorentina

Su 17 partite, ben 8 sconfitte. Anche per un presidente "garantista" (per quanto esuberante) come Rocco Commisso. Vincenzo Montella viene destituito dalla panchina viola con un bottino davvero magro e dopo la sconfitta interna per 4-1 rimediata contro la Roma. Al suo posto, a inizio 2020, arriva Beppe Iachini, che "normalizzerà" la situazione rendendosi protagonista di un finale di stagione rimarchevole. Il che gli frutta la riconferma.

Torino

Arriva quindi, il 4 febbraio 2020, il "turno" di Walter Mazzarri, esonerato da Cairo a gran voce dalla piazza granata, che gli rimprovera - oltreché un insipido dodicesimo posto e pessime figure tipo la sconfitta casalinga per 0-7 contro l'Atalanta, dubbie dichiarazioni pubbliche non propriamente da "cuore Toro".

Come lo è, invece, Moreno Longo, il cui approdo, come si suol dire, è "come l'acqua imperiale: non fa né bene, né male". Salvezza misera misera e tanti rimpianti, specie ripensando a quando a inizio stagione (ancora sotto la stagione Mazzarri) il Torino era impegnato nei preliminari di Europa League, in un confronto davvero complicato, anche per i pronostici delle scommesse calcio, contro i Wolves inglesi.
 

SPAL

Gli ultimi due cambi in panchina riguardano SPAL e Cagliari. Sono stati ben 1890 i giorni in carica di mister Leonardo Semplici, subentrato l'8 dicembre 2014 sulla panchina dei ferraresi, guidati dalla Lega Pro alla Serie A. Alla 23esima giornata, la compagine del "Mazza", dopo aver raggiunto due stupende salvezze, si trova al 20esimo posto ormai condannata alla retrocessione in Serie B. E mister Luigi Di Biagio, non riuscirà in particolari imprese di sorta, anzi...

Cagliari

A, marzo, quindi, appena prima della lunga interruzione, Walter Zenga prende il posto di Rolando Maran che, dopo un inizio a ritmi europei, aveva completamente perso il bandolo della matassa al Cagliari. Una parentesi non particolarmente entusiasmante, che vede però l'ex portiere dell'Inter sconfiggere 2-0 una Juventus ormai già scudettata nella penultima giornata di campionato.

Strana legge del calcio: subito dopo la fine del torneo, patron Giulini assolda... Di Francesco, il primissimo tecnico "esonerato" della Serie A 2019-2020. Per le quote delle scommesse Serie A, grande equilibrio sui nomi del primo cambio di panchina nella nuova stagione!

*Le immagini dell'articolo, tutte distribuite da AP Photo, sono, in ordine di pubblicazione, di Fabrizio Giovannozzi, Andrew Medichini e Kerstin Joensson.

Stefano collabora da anni come giornalista freelance per il portale web di Eurosport Italia, per il quotidiano La Stampa e con la casa editrice NuiNui per la quale è stato coautore dei libri "I 100 momenti magici del calcio" e "I 100 momenti magici delle Olimpiadi".

E' amante delle storie, dei reportage e del giornalismo documentaristico, ma il suo "pallino" resta, su tutti, il calcio d'Oltremanica.