Da quando è nata nel 1946, la nazionale di calcio dell’Albania non ha quasi mai preso parte a tornei internazionali, vuoi perchè in certe occasioni ha deciso di non partecipare neanche alle qualificazioni, vuoi perchè quando lo ha fatto non è riuscita a strappare il biglietto per la fase finale.

Logico dunque che quando nel 2016 le Aquile, con in panchina Gianni De Biasi, hanno staccato il pass per gli Europei la gioia sia stata enorme in tutto il paese.

In quell’edizione del torneo continentale l’Albania ha fatto una signora figura, perdendo la prima contro la Svizzera, costringendo la Francia a segnare dopo il 90’ per avere la meglio sui balcanici e poi, da assoluti sfavoriti per le scommesse europei, portando a casa la prima vittoria di sempre nella competizione battendo la Romania.

L'Albania nel 2024 di nuovo agli Europei

Otto anni dopo, la selezione albanese torna agli Europei e si ritrova di nuovo in un girone complicato. Le Aquile, almeno in teoria, dovrebbero essere il vaso di coccio circondato da tre vasi di ferro, ovvero Italia, Spagna e Croazia.

Non una buona notizia, ma l’Albania si è conquistata la presenza in Germania in un girone di qualificazione altrettanto complicato, avendo vinto, anche in questo casa a dispetto dei pronostici delle scommesse calcio, il proprio raggruppamento davanti alla Repubblica Ceca e costringendo la Polonia ad andare agli spareggi.

Insomma, le sfide sono il pane di Sylvinho e del suo staff. L’ex collaboratore di Roberto Mancini ha sostituito un altro italiano, Edy Reja, a inizio 2023 e ha messo su una squadra di collaboratori molto agguerrita, considerando che il suo numero due è l’ex compagno di squadra al Manchester City Pablo Zabaleta.

Nel contratto firmato oltre un anno fa, la federazione ha proposto un totale di 2 milioni di euro da dividere tra CT e staff, con l’obiettivo che la squadra si qualificasse per Germania 2024. Detto fatto e ora viene il bello.

Visti gli stretti rapporti tra Italia e Albania, non sorprende che nella rosa di Sylvinho ci siano molti calciatori che giocano o hanno giocato in Serie A, ma anche talenti che si stanno facendo un nome in tante altre parti d’Europa.

Quanti calciatori della Serie A con l'Albania

La porta, per esempio, è tutta una questione tricolore o quasi visto che ci sono l’ex laziale Thomas Strakosha, che attualmente gioca in Inghilterra al Brentford, Etrit Berisha dell'Empoli e di Elhan Kastrati del Cittadella.

Thomas Strakosha, portiere titolare della nazionale albanese

Per il portiere delle Bees ci sono oltre 1,5 milioni di euro in Premier, per quello dei toscani si parla di 750mila euro a stagione più bonus e per quello che gioca in B si scende a circa 450mila euro l’anno.

Djimsiti, Kumbulla e Hysaj formano la difesa albanese

Stesso discorso per la difesa, a partire dal capitano, Berat Djimsiti. Il centrale dell’Atalanta è da parecchio protagonista con la Dea e guadagna 1,5 milioni a stagione al Gewiss Stadium. Stipendio più alto (oltre 3 milioni) per Marash Kumbulla, che dopo un grave infortunio ha lasciato la Roma in prestito per provare a ripartire da Sassuolo.

Cifre ancora maggiori, anche se di poco, per Elseid Hysaj, che con la Lazio ha firmato un contratto da 3,7 milioni di euro. Altro calciatore di Serie A è Ardian Ismajli, che all’Empoli guadagna 900mila euro, ma anche Arlind Ajeti, attualmente al Cluj, ha una lunga carriera nel Belpaese passata per Frosinone, Reggio Emilia e Pordenone.

Asllani e Bajrami per un centrocampo di qualità

Rimanendo ai calciatori della Serie A, nel centrocampo dell’Albania spicca il talento di Kristjan Asllani, che ha appena dato il suo contributo alla vittoria dello Scudetto della seconda stella dell’Inter. In nerazzurro, il calciatore ex Empoli guadagna relativamente bene, come dimostra il suo contratto da 1 milione di euro a stagione, ma soprattutto ha avuto la possibilità di giocare per il titolo e di arrivare a prendere parte a una finale di Champions League.

La parte di centrocampo made in Italy della nazionale albanese continua con Ylber Ramadani e Nedim Bajrami, rispettivamente in forza a Lecce e Sassuolo. Il calciatore dei pugliesi ha un accordo da circa 600mila euro con il club giallorosso, mentre il trequartista neroverde guadagna 1,5 milioni di euro all’anno.

Nedim Bajrami, talento, spesso inespresso, del calcio albanese

Il reparto vede anche la presenza di due calciatori che stanno facendo bene in altri campionati. Il primo è Keidi Bare, passato dall’Atletico Madrid e attualmente all’Espanyol con uno stipendio da 450mila euro. E poi c’è Ernest Muci, centrocampista o attaccante classe 2003 che è una delle stelle del Besiktas e ha un contratto molto importante in riva al Bosforo da 3 milioni di euro all’anno.

Davanti spazio a Broja cresciuto nel Chelsea

In attacco la stella è certamente Armando Broja. Il centravanti è un prodotto del vivaio del Chelsea, dove ha giocato oltre 10 anni nelle giovanili e segnato, come ricorderanno gli appassionati di scommesse sportive relative alla Premier, 2 gol in campionato con la maglia dei Blues.

È stabilmente in prima squadra dal 2022, ma dopo un grave infortunio ha trovato poco spazio e adesso è stato prestato al Fulham, che paga il suo stipendio da 2,3 milioni di euro.

Armando Broja target player dell'Albania ad Euro 2024

In avanti c’è anche Marvin Cuni, sotto contratto con il Frosinone per meno di 300mila euro, con un altro ex Serie A come Rey Manaj. L’attaccante, cresciuto nel Piacenza e passato anche dall’Inter, ora gioca in Turchia, al Sivasspor, e guadagna 1,5 milioni di euro.

Per Sylvinho le altre opzioni offensive si chiamano infine Myrto Uzuni, sotto contratto con il Granada per 700mila euro a stagione, e Taulant Seferi, che si è fatto irretire dalle sirene del club di Abu Dhabi Baniyas.

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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.