Se una squadra fondata nel 1990 ha in bacheca sette scudetti, vuol dire che ha vinto il campionato, in media, quasi una volta ogni quattro partecipazioni.

E considerando che la Volley Lube è quarta nell’albo d’oro del volley italiano, dietro a società leggendarie come Modena, Treviso e Parma, si può ben dire che il progetto della società marchigiana è decisamente riuscito. A confermarlo ci sono gli ultimi anni della pallavolo tricolore, in cui la Cucine Lube Civitanova ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere.

Nel 1990 la la Cucine Lube entra nel mondo del volley

La storia della Lube inizia a Treia nel 1990 ed è legata indissolubilmente all’azienda da cui prende il nome, la Cucine Lube. Nel momento del boom del volley tricolore e seguendo l’esempio della Benetton Treviso, la Lube decide di creare una squadra di pallavolo a cui associare il proprio nome.

La sinergia magica tra Lube e Macerata

Gli uffici e le strutture della società si spostano quasi immediatamente a Macerata, città a cui la squadra si legherà per quasi 25 anni.

Dopo le prime stagioni nelle serie minori e ben tre promozioni consecutive, la Lube approda in A2 nell’annata 1993/94 e ci rimane per due anni, prima di essere ripescata in Serie A1 a causa del fallimento di diversi club.

Da quel momento, i marchigiani saranno sempre grandi protagonisti, con ben 28 stagioni (consecutive) nella massima serie, arrivando al secondo posto nella classifica di sempre del campionato italiano dietro soltanto a Modena.

Le prime vittorie della storia della Lube

Anche grazie all’approdo di grandi campioni come Andrea Zorzi e Nalbert Bitencourt, i successi cominciano ad arrivare relativamente presto, anche se più di frequente nelle coppe europee che in patria.

Nella stagione 2000/01 la Lube si aggiudica la Coppa Italia e anche la Coppa CEV, ma è in quella successiva che iscrive il suo nome nella leggenda della pallavolo italiana, andando a vincere la Champions League nella finale contro i greci dell’Olympiakos, trascinata da alcune delle stelle azzurre dell’epoca, come Marco Bracci, Marco Meoni e Mirko Corsano.

Nella stagione 2002/03 arriva di nuovo la Coppa Italia, mentre in quella 2004/05 la Lube conquista la sua seconda Coppa CEV, con in rosa una leggenda come Lorenzo Bernardi e in regia il brasiliano Mauricio de Lima.

Nel 2006 Macerata vince lo Scudetto

Si tratta del preludio al primo trionfo tricolore, quello della stagione 2005/06, accompagnato dal secondo successo consecutivo in Coppa CEV, il terzo in totale.

Tra estate 2006 e 2009 i marchigiani vincono altre due volte la Coppa Italia e due volte la Supercoppa Italiana, per poi fare poker nella Coppa CEV (che però era già stata rinominata Challenge Cup) nella stagione 2010/11. Questo è solo l’inizio di un decennio che vede la Lube protagonista assoluta della pallavolo italiana, europea e mondiale.

Si comincia nella stagione 2011/12, con lo scudetto e la successiva Supercoppa. Il tricolore torna a Macerata anche al termine dell’annata 2013/14, l’ultima in cui la società è basata nel capoluogo.

In quello stesso anno, infatti, la Lube torna ad avere le attività amministrative a Treia per una stagione, durante la quale mette in bacheca la quarta Supercoppa, da favorita per le scommesse Italia.

Un'immagine di squadra della Lube

Il trasferimento a Civitanova Marche

All’inizio della stagione 2015/16 arriva un altro trasferimento, stavolta a Civitanova Marche, dove si apre l’ennesimo ciclo vincente della storia della società.

La stagione 2016/17 vede la Lube portare a casa il double domestico, mentre quella 2017/18 è particolarmente dolorosa, con i marchigiani che arrivano in finale in tutte le competizioni possibili, ma rimangono all’asciutto.

Ma c’è modo di rifarsi, perché la stagione 2018/19 termina con la Lube campione d’Italia e per la seconda volta anche campione d’Europa, andando poi a prendersi persino il Mondiale per club, con una rimonta incredibile anche per le scommesse live, nell’annata successiva. Il dominio di Civitanova continua, con scudetto e Coppa Italia nel 2020/21 e un altro titolo, il settimo, nella stagione 2021/22.

La rosa della Lube 2023/2024

 Adis Lagumdzija straordinario colpo della Lube

E la Lube non è assolutamente stanca di vincere, perché anche la rosa della stagione 2023/24 è piena di campioni. C’è da “vendicare” l’annata scorsa, in cui ai marchigiani è andato tutto storto, con la finale scudetto persa contro Trento e la delusione in Champions League, con l’eliminazione ai quarti di finale per mano dei turchi dell’Halkbank.

Per questo la società ha messo a disposizione del tecnico Gianlorenzo Blengini, tornato nel 2021 dopo una prima esperienza già vincente a Civitanova, una squadra fatta di grandi nomi.

L’acquisto di grido è quello di Adis Lagumdzija, opposto bosniaco naturalizzato turco, che nella scorsa stagione è stato il miglior marcatore della Superlega.

Il nome più altisonante, però, resta, naturalmente, quello di Ivan Zaytsev.

Ivan Zaytsev in battuta!

Nonostante i suoi 35 anni lo Zar, tornato anche lui alla Lube nel 2021 dopo le due stagioni tra 2012 e 2014, è uno degli elementi principali della squadra, come dimostra il suo stipendio: l’opposto nato a Spoleto è infatti accreditato di un contratto da 500mila euro a stagione, leggermente di meno di quanto guadagnato nell’esperienza fatta in Siberia, nel Kuzbass Kemerovo, tra 2020 e 2021, in cui aveva un accordo da 600mila euro.

Quanto guadagnano i giocatori top di volley

Tra i grandi nomi non si possono poi non citare due degli azzurri campioni del mondo nel 2022, ovvero Simone Anzani e Fabio Balaso.

Per loro due non sono emerse cifre riguardanti lo stipendio, ma considerando che nella top 10 dei più pagati in Italia la media è di circa 300mila euro, non è difficile immaginare che le stelle della nazionale di Fefè De Giorgi siano a quel livello di retribuzione.

La straordinaria Academy di Macerata

Ma siccome le grandi squadre non si fanno solo di grandi nomi, la Lube, sin dai tempi della permanenza a Macerata, ha sempre lavorato anche sul vivaio, mettendo su una Academy che nel corso degli anni ha prodotto giocatori che poi sono approdati nella massima serie e squadre che si sono aggiudicate con frequenza i titoli nazionali di categoria.

Tra i protagonisti attuali cresciuti in casa, la Lube ha Enrico Diamantini, vincitore di tre scudetti con la prima squadra partendo dalle giovanili. Insomma, Civitanova (e per estensione tutte quante le Marche) può stare tranquilla: grazie all’apporto del gruppo Lube, la squadra locale continuerà a lungo a essere grande protagonista della pallavolo italiana e mondiale.

E a riempire i 4200 posti del PalaCivitanova, che non saranno i quasi 12mila dei tempi della prima finale scudetto a Macerata, ma che rappresentano comunque un seguito importante per uno sport amatissimo in tutta la regione.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.