Lunedì 28 ottobre sul veloce del Palais Omnisports de Paris-Bercy prenderà il via il Rolex Paris Masters, ultima prova stagionale dell’ATP World Tour Masters 1000 prima delle Finals in programma a Londra dal 10 novembre. 

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Per presentare il prestigioso torneo parigino, abbiamo intervistato in esclusiva Alessandro Nizegorodcew, telecronista di Super Tennis TV e direttore responsabile della testata Sportface.

“Mi aspetto il solito Parigi-Bercy delle sorprese – ha detto il giornalista -. Molti top players hanno già la testa alle Atp Finals, altri giocatori sono ‘cotti’ dopo una stagione estenuante e i tennisti carichi fisicamente e mentalmente possono avere una grande chance.

Non è un caso che nelle ultime stagioni abbiano trionfato Sock e Khachanov e che abbiano raggiunto la finale Krajinovic e, qualche anno fa, il polacco Janowicz. I tennisti da tenere d’occhio a Parigi sono quelli che possono ancora qualificarsi per le Atp Finals come Berrettini, Bautista, Goffin e Monfils”.

La entry list del torneo quest’anno è eccezionale, a livelli di uno Slam. Chi sono i favoriti secondo lei?

“A Bercy non ci sono mai favoriti poiché, come spiegavo prima, le motivazioni e lo stato di forma contano tantissimo. E attenzione, perché i giocatori in lizza per le Finals potrebbero improvvisamente crollare se qualificati/eliminati matematicamente a torneo in corso. Federer e Djokovic comunque non possono non essere considerati favoriti, così come Medvedev. Ma lo stesso concetto di ‘favorito’, a Bercy, lascia il tempo che trova”.

A proposito di favoriti, per le nostre scommesse tennis la quota più bassa per la vittoria dell’ATP di Parigi è di Novak Djokovic @2.40, seguito da Roger Federer @3.75. Il serbo ha conquistato il torneo quattro volte, con il suo ultimo successo datato 2015; l’elvetico ha trionfato solamente nel 2011, superando in finale il beniamino di casa Tsonga.

A parte i magnifici tre del ranking mondiale, ai quali ormai dobbiamo aggiungere il quarto, Medvedev, chi può puntare al titolo a Parigi?

“Tanti possono puntare al titolo. Zverev, nonostante la precoce eliminazione di questa settimana, sembra tornato in discreta condizione. Possibili outsider? Occhio a Shapovalov e ovviamente ai francesi, che in casa sanno esaltarsi”.

L’ultimo francese a trionfare nell’open di Bercy è stato Jo-Wilfred Tsonga nel 2008, che si è imposto in finale sull’argentino Nalbandian. Per le le nostre scommesse online, i francesi che hanno più possibilità di aggiudicarsi il torneo sono Gael Monfils e lo stesso Tsonga, quotati @91.00.

Matteo Berrettini si può già considerare virtualmente alle Finals londinesi?

“Purtroppo, Berrettini non è affatto già a Londra. Si deciderà tutto a Bercy e affrontare uno tra Rublev e Tsonga è esordio complicato. Bautista, per me vero grande avversario per l’ottavo posto, non ha un cattivo draw ed è un cagnaccio. Goffin e Monfils non sono tagliati fuori, anzi. Occhio a Schwartzman che sta giocando benissimo e a Parigi ci sono in palio tantissimi punti”.

In campo maschile, comunque vada, è ormai grande Italia. Come si spiega questo exploit?

“Nel tennis maschile italiano vi è stato un traino incredibile. Fognini è sempre stato visto come il talento cristallino impossibile da imitare, mentre Seppi era il giocatore solido per eccellenza e abile su tutte le superfici. I giovani hanno fatto fatica a ispirarsi a loro perché li vedevano troppo lontani.

La semifinale di Cecchinato a Parigi ha invece fatto capire ai vari Berrettini, Sonego, Fabbiano, Caruso, che avrebbero potuto farcela anche loro. Ora i ragazzi si trainano, grazie a una sana e bella competizione. Sinner non ha bisogno di traino invece: è semplicemente un fenomeno seguito da un team stellare. Potenzialmente, può diventare l’italiano più forte di sempre”.

Berrettini può durare nei top ten? Dove può arrivare? Ha margini di miglioramento?

“Matteo Berrettini ha una grande testa, una infinita voglia di migliorarsi (perché è un ragazzo molto intelligente ancor prima che un ottimo tennista) e un team straordinario. Dal preparatore fisico Squadrone al mental coach Massari, passando ovviamente per i coach Vincenzo Santopadre e Umberto Rianna, tutti svolgono il lavoro con passione e grande professionalità.

Tutto questo, unito a una bellissima famiglia, mi portano a dire che potrà durare in alto. Difficile dire quanto rimarrà nei 10, ma di certo non sarà ‘toccata e fuga’. Ritengo possa stare nei primi 15 a lungo, sperando di lavorare bene sulla prevenzione degli infortuni, che negli anni hanno sempre rallentato la sua crescita.

I margini di miglioramento ci sono sempre: nella risposta, già molto migliorato, così come nel rovescio coperto. I grandi campioni come Federer e Nadal, ma anche Djokovic, continuano a lavorare ancora oggi sui difetti. Figuriamoci se non può farlo Matteo”.

Berrettini per le scommesse online è quotato @51.00 per il successo nel torneo, alla pari con John Isner.

Un possibile quarto di finale con Nadal ed un’eventuale semifinale con Federer per Berrettini: tabellone proibitivo per lui?

“Matteo ha già un primo match molto complicato. Sarà un torneo ricco di pressioni per l’occasione Atp Finals a un passo. Sarà fondamentale pensare partita dopo partita. Anzi punto dopo punto. Il tabellone è molto difficile, ma Berrettini ci ha abituato a sorprendere di continuo. Se arriverà a Londra sarà un’impresa, non dovesse riuscirsi rimarrà una stagione memorabile e l’assalto si proverà nei prossimi anni. Non è e non sarà la sua unica chance”.

Fognini è dalla stessa parte di tabellone di Medvedev e Djokovic. Dove può arrivare? Ha ancora speranze per Londra?

“Fognini sta giocando con un problema fisico piuttosto importante da parecchi mesi ormai. Le possibilità le avrebbe, perché il suo talento è sconfinato, anche se a Parigi non ha mai incantato. È parso un po’ stanco anche dal punto di vista mentale. Non mi aspetto un super torneo da lui, ma spero di essere smentito”.

L’eventuale successo di Fabio Fognini all’ATP Paris 2019 pagherebbe 126 volte la posta per le nostre scommesse tennis.

*La foto di apertura dell'articolo è di Thibault Camus (AP Photo).

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.