Quando si parla dei Giochi Olimpici, sono tantissime le gare che sono in grado di appassionare gli spettatori. Ce n’è davvero per tutti i gusti, perché le discipline sono in continuo aumento, come dimostra l’inserimento degli “sport giovani” nell’edizione di Tokyo.

Che record da juniores per Bromell

9.77 con vento a favore

Bronzo ai Mondiali di Pechino 2015

Rio, Olimpiade amara per Trayvon Bromell

Il favorito per Tokyo 2021

Ma inutile girarci attorno, perché c’è qualche evento che è sempre più importante e interessante degli altri. Le cosiddette “gare regine”, quelle di cui tutti o quasi ricordano i vincitori. E se uno dei simboli dei Giochi è la maratona, la corsa in onore del messaggero Fidippide, l’altro è certamente il suo opposto: i 100 metri piani.

L’essenza della velocità, i dieci secondi in cui l’essere umano si trasforma in proiettile e cerca di diventare il più veloce della Terra. Il tris di Bolt, la vittoria di Owens davanti agli increduli tedeschi, il trionfo falsato di Ben Johnson a Seul, tutte scene che sono entrate nella leggenda dei Giochi Olimpici. Il che è quello che sogna di fare Trayvon Bromell.

Che record da juniores per Bromell

In realtà, lo statunitense classe 1995 un posto nella storia dell’atletica leggera e della velocità ce l’ha già. Nel 2014 è infatti diventato il primo atleta della categoria juniores a scendere sotto il muro dei 10 secondi nei 100m con il tempo di 9.97, tuttora primato mondiale di categoria. Che prima o poi ci sarebbe riuscito era nell’aria, perché già un anno prima l’atleta nato in Florida aveva dimostrato di essere il nuovo grande talento della velocità mondiale.

Nel 2013 aveva infatti già fatto segnare un tempo inferiore ai 10 secondi, un 9.99 non omologato per troppo vento (+4.0 m/s). In compenso Bromell nello stesso anno ha vinto l’oro nella staffetta 4x100m ai Giochi Panamericani, piazzandosi anche terzo nella gara individuale.

9.77 con vento a favore

E, tornando al 2014, i segnali che sarebbe stato un grande anno c’erano già. A maggio aveva corso i 100 metri in un tempo clamoroso, 9.77, aiutato però sia da un vento generoso (+4.2 m/s) che dalla leggera altitudine della cittadina del Texas in cui si svolgeva il meeting. Nonostante questo, quella performance è comunque nella top 10 di sempre dei tempi non omologati.

E anche il giorno prima di stabilire il mondiale juniores, nelle semifinali dei campionati universitari, era sceso anche al di sotto del tempo che gli sarebbe valso il primato correndo in 9.92, ma anche in quel caso il vento non gli ha permesso di prendersi il record.

Bronzo ai Mondiali di Pechino 2015

Insomma, un vero e proprio predestinato, che l’anno successivo ha messo ulteriormente le carte in tavola. Ai campionati NCAA ha migliorato il suo personale correndo in 9.90 e ai campionati statunitensi ha vinto la sua batteria con il tempo di 9.84 e la semifinale con un 9.76 ventoso (3,6 m/s) che è ancora il suo miglior risultato di sempre indipendentemente dalle condizioni.

E nonostante in finale sia arrivato secondo dietro Tyson Gay, Bromell si è comunque qualificato per i Mondiali 2015 a Pechino.

All’appuntamento iridato ottiene il pass per la finale solo come ripescato ma sorprende tutti arrivando terzo, con il tempo di 9.92, a pari merito con il canadese Bromell. E avrebbe anche vinto l’argento nella staffetta, se la squadra statunitense non fosse stata squalificata per cambio irregolare. Questa è l’ultima stagione da universitario, perché in seguito alla laurea il classe 1995 diventa professionista.

Rio, Olimpiade amara per Trayvon Bromell

Il 2016 dovrebbe essere l’anno del destino per Bromell, che per preparare al meglio i Giochi di Rio si dà anche alle corse indoor, vincendo tra l’altro il titolo dei 60m ai Mondiali. Un infortunio al tendine di Achille però gli crea qualche problema e lo costringe a riposarsi per presentarsi al meglio ai Trials, in cui arriva secondo in finale dietro a Gatlin, ma facendo segnare in semifinale un altro 9.84 e ottenendo tranquillamente il pass.

Bromell con la bandiera USA!

L’infortunio però non gli dà tregua e non gli permette di preparare al meglio le gare in Brasile. Nei 100m finisce ultimo in finale e nella staffetta arriva un’altra delusione anche per chi ha puntato sul ragazzo della Florida per le scommesse live. Dopo la sua frazione, lo statunitense cade a terra per una lacerazione del tendine di Achille e i festeggiamenti per il bronzo olimpico vengono di nuovo spenti da una squalifica per cambio irregolare.

Il favorito per Tokyo 2021

Gli anni successivi sono stati complicati per il classe 1995. A Bromell ci è voluto parecchio per tornare ai suoi livelli, ma nel 2020 si è rimesso in pista ed è tornato a macinare tempi importanti: ha fatto registrare la seconda miglior prestazione stagionale, un 9.90 a Clermont in Florida.

Ma soprattutto lo statunitense si presenta a Tokyo da grande favorito per le scommesse sportive e con il miglior tempo stagionale, un 9.77 che gli vale il primato in carriera e che è stato confermato anche dall’ottimo 9.80 fatto registrare nella finale dei Trials.

E ora che il cannibale Bolt non c’è più e che la velocità mondiale cerca un nuovo re, potrebbe averlo trovato. Con qualche anno di ritardo, Trayvon Bromell vuole dimostrare che il teenager più veloce di sempre può tranquillamente diventare anche l’uomo più veloce sulla faccia della Terra.

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono, in ordine di pubblicazione, di Elaine Thompson e Rick Bowmer.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.