Viaggiare per turismo e seguire o praticare uno sport sono due dei passatempi preferiti degli esseri umani, a tutte le latitudini del mondo.

E non sorprende dunque che spesso e volentieri queste due cose abbiano un rapporto molto stretto. In una società iperconnessa e grazie alla relativa facilità di spostamento, alle tante tipologie di turismo esistenti si è infatti aggiunto il turismo sportivo, quello che lega il visitare una città o un paese alla presenza di uno o più eventi sportive, a cui assistere o anche a cui partecipare.

Gli eventi sportivi che meritano un viaggio

Le occasioni che vengono in mente più di frequenti sono i grandi eventi: i Giochi Olimpici, la Coppa del Mondo di calcio, la Ryder Cup di golf (solo per menzionare i tre con il maggior bacino di utenza) sono delle vere e proprie miniere d’oro per le città e per le nazioni che organizzano l’evento.

La Ryder romana esempio top di turismo sportivo

Basterebbe calcolare (e a breve sarà fatto) l’indotto per la città di Roma dalla Ryder Cup 2023 di Marco Simone vinta da favoriti per le scommesse sportive dal Team Europa, considerando comunque che a Parigi nel 2018 lo stesso evento ha portato oltre 200 milioni di euro provenienti dal turismo.

Se poi si parla di eventi che durano settimane, come i Giochi o i Mondiali, il numero delle presenze è moltiplicato, soprattutto quando si parla di città che hanno da offrire anche parecchio interesse turistico, permettendo agli appassionati di sport di unire l’utile al dilettevole.

Si tratta chiaramente degli esempi più caratteristici, visto che la durata offre la possibilità di programmare anche viaggi relativamente lunghi, in cui mescolare le attività turistiche vere e proprie e quelle legate agli eventi sportivi.

Quando gli sport americani sono ospitati in Europa

Poi c’è la categoria dell’evento one-shot, come possono essere le finali delle coppe europee o il SuperBowl di football americano. In quel caso si creano anche situazioni molto particolari a livello turistico, perché succede spesso che, per mantenere bassi i costi, qualcuno prenoti sia il viaggio che l’albergo con molto anticipo, senza avere la certezza (ma solo la speranza) che la propria squadra sarà lì a giocarsi la vittoria.

E quando questo non accade, beh, ci sono due tipologie di reazioni: c’è chi cancella la visita e chi invece va comunque a godersi una città in una giornata decisamente particolare, soprattutto se c’è altro da fare a livello di attrattive oltre che andare a vedere la partita in questione.

Nella categoria rientrano anche eventi particolari, come le partite che si giocano in Europa e che prevedono la presenza di franchigie NBA o NFL. In quel caso gli appassionati degli sport americani possono prendere la palla al balzo e andare ad assistere a uno spettacolo ed alle relative sempre appassionanti scommesse live che altrimenti dovrebbero andarsi a cercare dall’altra parte dell’oceano.

NFL a Londra

Che pienoni a Monza e al Mugello

Discorso diverso per gli eventi itineranti, come possono essere il campionato del mondo di Formula 1 o il Motomondiale, oppure la Coppa del Mondo di sci o la Diamond League di atletica leggera.

Questa tipologia di eventi sportivi permette al turista sia di scegliere una delle date del calendario stabilendo dove si vuole essere presenti che, avendo i mezzi economici a disposizione, di seguire gli spostamenti degli atleti, un po’ come se fosse la tournée di un cantante.

Di certo, volendo ragionare sull’Italia, la data del GP di Monza o quella del Mugello sono segnate in rosso da parte di albergatori e di ristoratori, che possono essere certi che in quei giorni si riverseranno in zona moltissimi turisti dello sport, molti provenienti dall’Italia ma anche che arrivano dall’estero e inseriscono la gara di auto o di moto all’interno del loro viaggio nel Belpaese. 

Altroché ciclista della domenica

A questa categoria di eventi vanno associate anche le Granfondo, ovvero quelle gare ciclistiche di lunga durata (oltre 120 km) che si disputano in giro per l’Italia e per l’Europa, in particolare nei paesi del nord come il Belgio, a cui possono partecipare anche i non professionisti.

Il calendario annuale è pieno di competizioni storiche, come la Nove Colli o la Maratona delle Dolomiti, che si tengono di domenica e che permettono dunque agli atleti e alle loro famiglie di organizzarsi per godersi la zona dove si tiene l’evento nei giorni precedenti, per poi partecipare al momento della partenza. Una situazione simile a quella degli appassionati di maratone.

New York val bene una maratona

Quasi ogni domenica dell’anno le città italiane ospitano diverse maratone o gare di fondo che coinvolgono tantissime persone. E chi è particolarmente attivo può ritrovarsi ogni weekend in una regione diversa, per un po’ di turismo e per una quarantina di chilometri di corsa.

Un'immagine dall'alto della Maratona di New York!

Senza contare che di grandi maratone ce ne sono in tutto il mondo e che una partecipazione a quella celeberrima di New York prevede immancabilmente anche un viaggio da turisti nel cuore della Grande Mela…

Le città del calcio

E poi c’è un turismo sportivo di un altro genere, non strettamente legato al singolo evento o alla serie di competizioni che si tengono.

È decisamente il caso del turismo calcistico, in particolare nelle città come Londra, Buenos Aires e Rio de Janeiro, Glasgow,  che vedono un proliferare di squadre importanti. In questo caso si tratta di un turismo più diluito, che può aumentare in caso di partite di cartello, ma che di base è abbastanza costante nell’arco di un intero anno.

La magia del derby di Glasgow!

Del resto, basta ragionare sul fatto che chiunque si rechi in una delle tre città citate durante un weekend in cui si gioca ha la possibilità non solo di organizzarsi per vedere una partita, ma addirittura di scegliere a quale assistere o, se gli orari coadiuvano, di fare un bis o un tris.

Avete mai sentito parlare di groundhopping

Il fenomeno del groundhopping, ovvero l’hobby che prevede di assistere al maggior numero di partite di calcio possibili, rende le città con tanti club (professionistici e non) un vero e proprio paradiso per gli appassionati.

Insomma, il connubio tra lo sport, visto o praticato, e il turismo è davvero forte. Al punto che si è sviluppata di recente anche una certa produzione editoriale al riguardo, con volumi che descrivono le città proprio dal punto di vista delle possibilità di assistere o di prendere parte a eventi sportivi.

Del resto, si parla pur sempre di due delle cose che uomini, donne e bambini fanno con più soddisfazione!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.