La maratona come competizione sportiva nasce per commemorare l’impresa dell’ateniese Filippide (o Fidippide), leggendario emerodromo. Si trattava di una tipologia di soldato specializzato nel percorrere lunghe distanze di corsa per portare messaggi importanti nel più breve tempo possibile.

E Filippide nel 490 a.C. avrebbe percorso i circa 42 chilometri la città di Maratona, dove si era svolta una battaglia tra i greci e i persiani, e Atene per annunciare la vittoria greca. Ed ecco quindi che il Barone Pierre De Coubertin decide di inserirla nel programma dei primi Giochi moderni, quelli di Atene del 1896. E nel corso dei decenni è diventata una delle gare simbolo della manifestazione.

Ma il fascino della maratona è enorme anche al di fuori delle competizioni a cinque cerchi, come dimostra l’enorme numero di competizioni del genere che si tengono in giro per il mondo. E nessuno si arrabbierà se il titolo di maratona più celebre del pianeta se lo prende quello di New York.

Nel 1970 la prima Maratona a New York

La storia della Maratona di New York comincia nel 1970 e gli esordi non sono esattamente quelli che ci si aspettano per un evento destinato a diventare di livello mondiale. I primi iscritti sono 127, ad arrivare al traguardo sono in 55 e gli spettatori che assistono all’arrivo sono un centinaio.

Nel 1976, per festeggiare i 200 anni dell’indipendenza degli Stati Uniti, il percorso della maratona include tutti e cinque i borough della città e quell’edizione ha talmente successo che quel percorso che doveva essere disputato una tantum diventa quello tradizionale.

Il Ponte

Il percorso della Maratona di New York

Si parte da Staten Island, vicino al ponte di Verrazzano, dove i partecipanti si radunano molto presto, perchè l’isola a un certo punto viene chiusa e diventa raggiungibile solo via nave. Prima del celebre sparo di partenza viene eseguito l’inno nazionale e i primi passi degli atleti vengono accompagnati dalle note di New York, New York.

Una volta partiti, i corridori cominciano un percorso che li porta ad attraversare gli altri quattro borough, ognuno dei quali li accoglie con tifo e intrattenimento musicale. Si passa per Brooklyn, il Queens, Manhattan, il Bronx e si chiude rientrando di nuovo nel cuore di Manhattan, con l’iconico viale che costeggia Central Park e l’arrivo tradizionalmente posto all’altezza del ristorante Tavern on the Green.

Un'immagine dall'alto della Maratona

La partenza è prevista alle ore 10:10 di mattina e i corridori hanno esattamente otto ore e mezza per portare a termine, come tempo massimo, i 42,195 km previsti.

All'edizione 2023 hanno preso parte 51.933 persone

Il numero di partecipanti è altissimo, con quasi ogni edizione che si prende il record di maratona più grande del mondo. L’edizione 2023 ha visto alla partenza 51.933 persone, di cui 51402 hanno terminato la corsa nel tempo previsto.

Questi numeri hanno permesso alla maratona di 2023 di prendersi il terzo posto nella classifica di quelle con più partecipanti nella storia dell’evento, guidata dall’edizione 2019, in cui sono arrivati al traguardo oltre 53.600 atleti.

Naturalmente, esiste una divisione tra i top runner e i…comuni mortali. Il primo gruppo comunque è parecchio ristretto, si tratta di poche centinaia di corridori che partecipano per invito e che fanno decisamente corsa a sé. E per il resto c’è una maratona prima della maratona, perchè per partecipare bisogna accaparrarsi uno dei circa 50mila pettorali previsti.

Come si prenota il pettorale della Maratona

Il pettorale in sé non costa troppo, nel 2023 era listato a 295 dollari per chi risiede negli USA e 360 per chi arriva dall’estero. E l’acquisto garantisce anche una serie di servizi non indifferenti, a partire dal villaggio maratona che parte dai giorni precedenti e prevede parecchie iniziative, per continuare con l’appoggio offerto durante la gara da parte dei tantissimi, straordinari, volontari che dedicano il loro tempo alla maratona.

I volontari a New York

Insomma, per quello che si ha in cambio, il prezzo del pettorale è onesto. Quello che è davvero complicato è ottenere il diritto ad averlo, perchè ci sono diversi modi per entrarne in possesso. Il primo è quello dei meriti sportivi: chi dimostra di avere tempi certificati di un certo livello può richiedere il pettorale e partecipare.

Il metodo più caratteristico è quello del sorteggio, una formula che richiama l’assegnazione dei biglietti per gli eventi più richiesti del mondo, come il torneo di Wimbledon o le finali del SuperBowl o della Champions League, con il Bayern favorito per il sito scommesse. Come funziona? Beh, ci si iscrive alla riffa sul dominio web ufficiale della maratona e si spera di essere molto fortunati.

Un altro modo per ottenere il pettorale è quello di puntare sulla beneficenza. L’organizzazione mette a disposizione un buon numero di pettorali a chi si prodiga per buone cause e non è raro vedere alla partenza dirigenti di azienda che hanno unito l’utile al dilettevole per prendere parte all’evento.

I pacchetti turistici per correre a New York

E infine, a livello di turismo sportivo, c’è la formula più utilizzata da chi viene dall’estero, ovvero quella del tour operator. Sono parecchie infatti le formule diverse (volo+pettorale, albergo+pettorale, volo+albergo+pettorale) che vengono offerte a chi sogna di partecipare alla manifestazione.

Per il pacchetto più classico, quello che include il volo, 3 o 4 notti in hotel, pettorale e spostamenti per arrivare alla partenza, il costo si aggira sui 2.000 euro a persona. In compenso, la maratona di New York non pone ulteriori limiti come invece avviene altrove: per partecipare a quella di Boston, ad esempio, bisogna anche dimostrare di poter correre i 42,195km in un determinato tempo.

Insomma, come ci si può immaginare le richieste di partecipazione sono tante, tantissime, al punto che è praticamente impossibile riuscire a soddisfarle tutte. Considerando che si corre a novembre e che la macchina organizzativa si mette in modo già a febbraio, arrivare già ad aprile significa rischiare di trovare il tutto esaurito.

La tradizione italiana nella maratona newyorkese

Soprattutto in Italia, perchè il nostro paese ha una grandissima tradizione quando si parla di maratona di New York. Sarà che nella Grande Mela sono tanti gli italo-americani, oppure è il fascino della città che non dorme mai, fatto sta che l’Italia è costantemente il secondo paese più rappresentato alla partenza, seguendo ovviamente i padroni di casa che arrivano da ogni parte degli USA.

Nel nuovo millennio la partecipazione italiana ha raggiunto cifre importantissime, con 2.800 corridori azzurri nel 2019 e oltre 3.000 in diverse altre edizioni.

E pazienza se a livello di top runner a imporsi sono costantemente corridori come l’etiope Tamirat Tola che ha vinto l’edizione 2023 con il nuovo primato, anche per le scommesse live, del percorso, 2 ore, 4 minuti e 58 secondi: tra le strade di New York, sono tanti i tricolori per una maratona che da queste parti sentiamo anche un po’ nostra.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.