Ci sono calciatori che definire dei predestinati rischia di essere un eufemismo. E, forse per la bontà della struttura della Masia, la cantera del Barcellona, ma molti di quelli che ottengono questa “etichetta” arrivano proprio dalla squadra blaugrana.

Senza dover scomodare Leo Messi, che comunque è il prodotto più luminoso della storia delle giovanili catalane, si possono (anzi, si devono) ricordare anche campioni come Don Andrès Iniesta e Xavi Hernandez, che attualmente è anche il tecnico del Barça.

Tra le nuove generazioni il nome che brilla è quello di Gavi, mentre…non vale Pedri, che non è cresciuto alla Masia (come molti erroneamente pensano), ma al Las Palmas. A insediare la fama di Gavi e, già che c’era, anche a rubargli parecchi primati ora arriva Lamine Yamal, la nuova stella del calcio blaugrana, spagnolo e, probabilmente, anche mondiale.

Yamala nella cantera del Barcellona a 7 anni

Yamal, figlio di padre marocchino e madre della Guinea Equatoriale, è nato a Esplugues de Llobregat (pochi chilometri dal Camp Nou) nel 2007 e già nel 2014 è stato inserito nella cantera del Barcellona, ottenendo una certa fama come uno dei migliori talenti emergenti della Masia.

A lanciarlo nel calcio che conta è stato proprio Xavi, molto attento ai giovani del vivaio, che già nel settembre 2022 lo ha convocato per una serie di allenamenti con la prima squadra prima ancora che arrivasse la firma su un contratto da professionista.

Yamal è il più giovane esordiente della storia

E prima del termine della stagione, il tecnico lo ha anche fatto esordire ad appena 15 anni e 290 giorni nel match vinto dai blaugrana contro il Betis. Si tratta del più giovane esordiente della storia del Barça, anche se non ha potuto battere il record assoluto della Liga, stabilito da Luka Romero qualche anno fa con la prima presenza a 15 anni e 219 giorni.

La qualità di Yamal

In compenso, Yamal è riuscito a esordire prima con la prima squadra che con il Barcellona B, con cui ha giocato una settimana dopo, diventando il più giovane esordiente anche della seconda squadra dei catalani.

Tutti i record di Yamal

Si può fare meglio?

Certo, perchè la presenza contro il Betis ha permesso a Yamal di fregiarsi già del suo primo titolo, la Liga vinta dai blaugrana. E quindi il “piccolo Messi”, come lo hanno già soprannominato negli ultimi anni nella Cantera, è diventato il più giovane vincitore della Liga di tutti i tempi, prendendosi la sua medaglia ad appena 15 anni e 305 giorni. Tra l'altro per le quote antepost delle scommesse sportive era favorito il Real per il titolo.

E se era logico aspettarsi che Xavi si sarebbe affidato a lui anche nella stagione 2023/24, forse non era così prevedibile che il tecnico catalano avrebbe messo…le chiavi della squadra in mano a un ragazzo di 16 anni. E invece già nell’agosto 2023 è arrivata la prima presenza da titolare, nel match contro il Cadice.

Il sinistro vellutato di Yamal

Dunque, a 16 anni e 38 giorni, Yamal è anche diventato il calciatore più giovane a partire dal primo minuto in un match del campionato spagnolo. Cosa manca a questo filotto di record?

Semplice, quello per il più giovane marcatore di sempre. Nessun problema, perchè con la rete segnata nella partita contro il Granada a 16 anni e 87 giorni Yamal non è solo diventato il giocatore più precoce a segnare con la maglia del Barça, ma anche in generale nella storia della Liga.

Ma non di solo campionato vive il Barcellona e anche la Champions League ha la sua porzione di primati.

Lo spagnolo non è riuscito a togliere a Youssoufa Moukoko il record di giocatore più giovane della storia della competizione (16 anni e 18 giorni), ma in compenso partendo dall’inizio nella partita contro il Porto a 16 anni e 83 giorni si è perlomeno preso quello di titolare più precoce di sempre, battendo Celestine Babayaro di appena tre giorni.

I record che Yamal può battere

In Champions, poi, c’è un primato che può essere ancora battuto e che appartiene a un altro talento blaugrana (anche se attualmente è in prestito). Il calciatore più giovane ad aver mai segnato in Champions League è infatti Ansu Fati, che ha trovato la rete a 17 anni e 40 giorni nella partita contro l’Inter nel dicembre 2019, terminata con un chiaro Over per le scommesse calcio.

Considerando che Yamal 17 anni li compie a luglio 2024, qualsiasi sua eventuale marcatura in questa edizione della massima competizione continentale risulterà in un nuovo record. Tra i primati che il classe 2007 può prendersi a Barcellona c’è anche quello per la tripletta più giovane, che appartiene ancora a Giovani Dos Santos, con i suoi tre gol al Murcia segnati nel 2008 a 19 anni e 6 giorni. 

L'esordio di Yamal a 16 anni con la Spagna

E la nazionale spagnola? Calma, perchè Yamal si è preso già entrambi i primati di precocità disponibili. Con il suo esordio a 16 anni e 57 giorni nella partita contro la Georgia, vinta 1-7 dalle Furie Rosse, il calciatore del Barça è diventato contemporaneamente il più giovane debuttante della storia della selezione iberica e anche il più giovane marcatore, visto che ha contribuito alla goleada della sua squadra.

Yamal con la nazionale giovanile iberica

E di questo non sarà molto felice un compagno di squadra, visto che entrambi i record appartenevano a Gavi, che aveva debuttato a 17 anni e 2 mesi e segnato a 17 anni e 304 giorni, togliendo a sua volta il primato ad Ansu Fati. 

Quello che Yamal, se non altro per tempistiche, non potrà togliere al centrocampista blaugrana è il primato di più giovane spagnolo a segnare in un Mondiale, dato che il prossimo si disputerà quando la nuova stellina del Barça avrà da parecchio superato i 18 anni e 110 giorni.

In compenso c’è la possibilità di battere quello per la tripletta più giovane, attualmente detenuto da Juan Errazquin che nel 1925 ha realizzato tre reti nella vittoria della Spagna contro la Svizzera a Berna a 18 anni e 344 giorni. Dunque, Yamal ha quasi tre anni per batterlo.

La clausola di Yamal vale 1 miliardo di euro

Di fronte a questa sfilza di primati ottenuti e che può ancora ottenere, non stupisce dunque che il Barcellona creda molto nel suo giovane fenomeno, al punto che il suo contratto ora parla di una clausola rescissoria astronomica, da un miliardo di euro, e che per lui c’è già uno stipendio da due milioni di euro tra parte fissa e possibili bonus.

Il che, per un ragazzo di 16 anni compiuti da poco, è un altro record!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.