Con la fine della stagione regolare di Serie B arriva il secondo verdetto per quanto riguarda le promozioni in A. A volare nella massima serie senza dover passare attraverso i play-off è il Como, che accompagna il Parma nella stagione di Serie A 2024/25.

Si tratta di una vera e propria impresa da parte dei lariani, che nel campionato appena concluso hanno avuto quattro tecnici per la B, con Moreno Longo, Cesc Fabregas, Marco Cassetti e Osian Roberts che si sono alternati sulla panchina del club.

Ed è proprio sotto la guida dell'esperto manager gallese che la squadra, spinta dalle giocate di Patrick Cutrone, ha dato l’accelerazione decisiva nelle ultime giornate del torneo, andando così a prendere di forza il biglietto per la Serie A.

Una grande soddisfazione per i tifosi e anche per la società, con i fratelli Hartono che hanno rilevato il club nel 2019 proprio puntando a riportare la squadra sui palcoscenici più importanti grazie al know-how di leggende come Dennis Wise e lo stesso Fabregas.

Fabregas sulla panchina del Como

14 stagioni in Serie A per il Como

E quindi è arrivato il momento del grande ritorno del Como, assente dalla massima categoria dalla stagione 2002/03.

Dopo oltre due decenni, i lariani possono così giocare la loro annata numero 14 in Serie A, in seguito alla promozione, con un giro di ritorno sontuoso e tante partite vinte da sfavoriti per le scommesse calcio, numero 6 della loro storia.

Lo spettacolo dei tifosi del Como

La prima volta del Como tra i grandi arriva a seguito della promozione nel campionato di B 1948/49, vinto dai lombardi sotto la guida di Mario Varglien.

L’esperienza in A dura quattro stagioni consecutive, la prima delle quali vede la squadra arrivare al sesto posto. Nell’autunno 1951 arriva anche la soddisfazione del primato in solitaria, quando il Como rimane l’unico club a punteggio pieno dopo la terza giornata di campionato.

Dopo la retrocessione in B al termine del campionato 1952/53 la società lombarda ci mette un bel po’ per tornare tra i grandi, retrocedendo nel frattempo anche in Serie C.

Quanti talenti lanciati dai lariani

Nella stagione 1974/75 la squadra allenata da Pippo Marchioro, che schiera in campo anche un giovane Marco Tardelli, ottiene la promozione in Serie A arrivando seconda nel campionato cadetto. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo sogno, ma diventa subito un incubo: il Como retrocede subito e nel 1978 sprofonda addirittura di nuovo in C.

Al capezzale dei lariani torna Marchioro, che guida il club a un clamoroso doppio salto, con vittoria del campionato di C1 e di quello di B nell’estate del 1980. La stagione 1980/81 vede i lombardi ottenere la salvezza, salvo poi retrocedere in quella successiva anche in seguito alla cessione del futuro campione del mondo Pietro Vierchowod.

Gli anni Ottanta però si riveleranno il miglior periodo del Como in Serie A. Dopo aver fallito il rimbalzo diretto, perdendo gli spareggi per la promozione, i lariani tornano tra i grandi al termine della stagione 1983/84.

Alla guida dei lombardi c’è Tarcisio Burgnich, che firma la quarta promozione comasca centrando il secondo posto nel campionato di Serie B. È l’inizio di cinque stagioni consecutive in Serie A.

La prima, quella 1984/85, vede in panchina Ottavio Bianchi, che porta il Como a una salvezza conquistata con tre giornate d’anticipo e all’undicesimo posto in classifica. Va addirittura meglio l’anno dopo, quando i lombardi (stavolta con alla guida Roberto Clagluna e poi Rino Marchesi) arrivano noni, anche grazie ai gol di un prodotto del vivaio come Stefano Borgonovo.

La stagione 1986/87 porta l’ennesimo cambio in panchina, dove si siede Emiliano Mondonico, che ottiene un altro ottimo nono posto. L’annata 1987/88 inizia con allenatore Aldo Agroppi, ma un girone d’andata non molto convincente porta al suo esonero e al ritorno di Burgnich, che porta la squadra alla salvezza chiudendo all’undicesimo posto.

I lariani a San Siro

La retrocessione arriva infine nella stagione 1988/89, dove prima Rino Marchesi e poi Angelo Pereni non riescono a mantenere la categoria, nonostante le ottime prestazioni di un altro elemento uscito dalle giovanili e destinato a un’ottima carriera, Marco Simone. Il Como chiude ultimo e saluta la A dopo un quinquennio ad alti livelli.

Nel 1990 arriva addirittura la retrocessione in C1, aprendo un decennio non semplice per i lariani, che tornano in B solo nel 1995 vincendo i play-off con in panchina Tardelli, salvo poi tornare nella terza serie dopo appena una stagione.

La stagione 2002/03 era stata l'ultima del Como in A

Per rivedere la serie cadetta bisogna aspettare il 2001, ma è un passaggio temporaneo, perché la squadra guidata in panchina da Loris Dominissini e in campo da Luis Oliveira fa il doppio salto, vincendo il campionato 2001/02 con il belga capocannoniere e opzione straordinaria di primo marcatore per le scommesse.

Con il suo addio, però, il Como non riesce a salvarsi in quella che era finora la sua ultima stagione in A, terminata con in panchina Eugenio Fascetti e con il penultimo posto in classifica.

Un finale che ora però sembra dimenticato, con i lariani che sognano di scrivere nuove grandi pagine di calcio nella massima serie!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.