Il calcio è lo sport più amato d’Italia e forse non c’è luogo comune più realistico di quello che descrive gli italiani come sessanta milioni di allenatori. Ecco perché non sorprende per nulla che oltre al calcio giocato, anche il fantacalcio sia una vera e propria passione di tantissime persone, che si dilettano a giocare contro amici, parenti o anche contro dei semplici sconosciuti.

LE FASCE DEL FANTACALCIO

L'ODIATO 65,5 AL FANTA

LE DEROGHE ALLE FASCE DEI 6 PUNTI

IL FANTA CON LA CLASSIFICA GENERALE

FANTA... PRESSIONE!

Del resto, tutto quello che c’è nel fantacalcio è fatto apposta per replicare le emozioni del pallone. 

LE FASCE DEL FANTACALCIO

A partire dall’asta, con Ciro Immobile oggetto dei desideri nella griglia attaccanti, in cui ci si trasforma in geniali direttori sportivi capaci di strappare un campione inatteso a due spiccioli, oppure a prendere il più classico dei bidoni, strapagandolo. Ma non c’è dubbio che il momento clou della settimana fantacalcistica sia la partita.

Ciro Immobile trasforma un rigore!

E come quelli da 90’, il match si vince facendo un gol più degli altri. Già, ma come si contano i gol al fantacalcio? Se dovessero contare soltanto le reti effettivamente segnate dai calciatori, si perderebbe l’utilità del voto, dei malus e dei bonus scommesse. Ecco perché il sistema di “marcature” del fantacalcio è basato su delle fasce. A seconda del punteggio della squadra, si ottiene un determinato numero di gol nella partita.

E il numero magico, quello per cui si può cominciare perlomeno a esultare, è 66. Logico, considerando che si gioca in undici. E quindi l’idea che di media tutta la squadra abbia preso una sufficienza è premiata con un gol.

Dopodiché, la regola più comune prevede che si assegni un’ulteriore rete ogni sei punti in più. Quindi una squadra avrà segnato due gol quando raggiungerà quota 72, tre a 78, quattro a 84, cinque a 90, sei a 96, per poi arrivare a improbabili goleade con squadre che grazie a prestazioni monstre dei calciatori selezionati accumulano 102, 108 o 114 punti.

L'ODIATO 65,5 AL FANTA

Attenzione, però, perché questo sistema è la croce e la delizia dei fantallenatori, perché basta mezzo punto in più o in meno per cambiare interamente le sorti di una partita.

E quindi un elemento che può sembrare superfluo come un’ammonizione (che per l’appunto, toglie 0,5 punti al voto del calciatore che la subisce) è in grado di determinare il risultato. Non per nulla il numero più odiato dai fantallenatori è 65,5, perché significa essere arrivati a un passo dal gol, ma non esserci riusciti per il minor scarto possibile.

Figurarsi poi se invece il proprio avversario ha raggiunto quota 66 per miracolo… Ma non è solo questa la frustrazione del fantallenatore, perché esistono anche casi inversi. Come quelli in cui le due squadre sono ai limiti estremi della propria fascia, ma finiscono comunque per pareggiare. Non è facile accettare di portare a casa un solo punto in classifica quando la differenza di punteggio si avvicina ai sei fatidici punti.

Un 2-2 tra un undici che totalizza 72 punti e uno che invece si ferma a 77,5 magari non rifletterà perfettamente i valori delle scelte dei due allenatori, ma del resto nel calcio “vero” succede anche che una squadra meriti ampiamente di vincere, per poi finire a maledire gli dei del pallone per un pareggio!

LE DEROGHE ALLE FASCE DEI 6 PUNTI

Non in tutti le leghe, però, utilizzano queste fasce. Del resto, come avviene per tante altre attività ludiche, basta organizzarsi e, previo accordo dei partecipanti, le regole possono cambiare eccome. La necessità di fasce di diverso tipo diventa per esempio pressante anche quando la lega è composta da parecchie squadre. Naturalmente, più partecipanti ci sono, più la qualità media delle rose si abbassa.

Non tutti hanno la fortuna di avere in rosa uno specialista dal dischetto come Mimmo Criscito e considerando che a volte non si riescono neanche a schierare gli undici titolari, le possibilità di andare “in gol” si abbassano drasticamente.

Il capitano del Genoa, Criscito!

Di conseguenza non tutti usano i sei punti, ma preferiscono optare per scarti minori. Una soluzione che però piace poco ai puristi, che ritengono le fasce classiche quelle più in grado di rispecchiare l’andamento di una vera partita, non rendendo né troppo semplice né praticamente impossibile riuscire a fare un gol in più dell’avversario.

Ma visto che di regole universali non ce ne sono, la fantasia di chi organizza il fantacalcio non ha praticamente limiti. E infatti alcune leghe arrivano addirittura a utilizzare delle fasce progressive, che rendono abbastanza più semplice “dilagare”. Queste ultime cominciano a 66 come quelle classiche, ma che poi dopo aver assegnato due reti a 72 cominciano a diminuire i punti necessari per realizzare quelle successive.

Quindi il terzo gol sarà a quota 77 (5 punti di distacco), mentre dal quarto in poi bastano quattro punti in più per assicurarsi la rete successiva. E per chi odia i pareggi con troppo distacco, ci sono anche leghe che quando le due squadre sono nella stessa fascia ma con un divario ampio, assegnano un gol in più…a tavolino a quella ha il punteggio più alto! 

IL FANTA CON LA CLASSIFICA GENERALE

Il fantacalcio nel mondo non è solo fatto da fantasiosi giuristi, capaci di inventare nuovi sistemi di punteggio e cavilli vari. C’è addirittura chi per evitare la frustrazione del mezzo punto preferisce non assegnare gol e giocare partite, per poi conteggiare i punti in una mega-classifica generale che si aggiorna di giornata in giornata.

Questo sistema però non piace a molti, in quanto la mancanza degli scontri diretti toglie pepe alla competizione. Più in generale, la classifica generale tende a favorire squadre che magari avrebbero perso questa o quella partita vista la giornataccia dei propri calciatori, ma che con un’ottima prestazione nella giornata successiva recuperano in graduatoria senza pagare pegno per quella che in un fantacalcio “classico” sarebbe stata una sconfitta senza attenuanti.

FANTA... PRESSIONE!

Insomma, visti i tanti e diversi modi di approcciare ai gol al fantacalcio, sembra quasi strano che il classico mezzo punto possa continuare a fare la differenza, ma è evidente che in qualsiasi caso può essere lo spartiacque tra un’ottima giornata e un fine settimana catastrofico. Il che spiega (ma di certo non giustifica) l’enorme pressione che alcuni fantallenatori decidono di mettere sulle spalle dei “loro” giocatori, magari dopo averli riscoperti come nel caso di Giovanni Simeone, opzione di marcato perfetta per le scommesse online da quando al Verona c'è Tudor!

Giovanni Simeone con la maglia dell'Argentina!

Da quando i social sono diventati parte integrante del quotidiano, infatti, non è raro vedere calciatori postare infastiditi i messaggi privati e i commenti in cui (spesso con modi e con parole censurabili) si chiede loro di segnare o di giocare meglio non tanto per la propria squadra, ma perché qualcuno li ha comprati al fantacalcio.

Certo, poi ci sono anche molti protagonisti del pallone che invece si divertono anche loro a giocare e a fare la formazione, magari comprandosi e schierandosi. E in quel caso, forse, a non perdere il famoso mezzo punto ci pensa direttamente chi scende in campo!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. 

 

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.