Se qualcuno a inizio 2023 avesse detto a Matteo Arnaldi che sarebbe passato dal numero 131 al numero 41 del ranking ATP, che avrebbe raggiunto gli ottavi di finale agli US Open e soprattutto che avrebbe vinto da protagonista la Coppa Davis, il classe 2001 di Sanremo si sarebbe certamente fatto una risata.

L'anno magico di Matteo Arnaldi

Del resto, considerando che il suo esordio nel circuito ATP è datato maggio 2022, con la partecipazione agli Internazionali d’Italia, anche solo pensare di entrare nei primi 50 tennisti del mondo poteva sembrare un eccesso di ottimismo.

E invece il ligure ha terminato quello che per lui (e per tutta l’Italia del tennis) è stato un anno magico, che lo ha visto acquisire parecchia notorietà e inserirsi in pieno nel momento d’oro della racchetta tricolore.

Arnaldi atleta polivalente

E dire che quando era poco più che un ragazzino Arnaldi… ha dovuto scegliere su quale sport puntare, perché fino ai 12 anni oltre al tennis praticava anche nuoto, sci, calcio e judo.

Un vero talento polivalente, che poi però si è dedicato solamente alla racchetta, crescendo sportivamente nella sua Sanremo, dove è tornato ad allenarsi poi nel 2021 dopo un periodo in cui si è diviso tra il circolo federale di Tirrenia e Milano. Come già detto, Arnaldi ha cominciato il suo percorso nel circuito ATP relativamente di recente, con la sconfitta al Foro Italico al primo turno per mano di Marin Cilic.

Un bel battesimo del fuoco per chi comunque fino a quel momento aveva vinto solamente due Futures. Da quel momento il ligure ha continuato il suo percorso nei Challenger, vincendone ben 4 tra 2022 e 2023, ma si è anche spinto sempre più avanti nel tennis che conta, partecipando anche alle Next Generation Finals del 2022, dove però si è fermato al girone perdendo tutti e tre i match disputati.

L'incredibile stagione 2023 di Arnaldi

Il 2023 di Arnaldi è cominciato con l’eliminazione nelle qualificazioni degli Australian Open, che restano l’unico Slam in cui il sanremese non è entrato nel tabellone principale.

Risultato raggiunto invece al Roland Garros, dove si è arreso al secondo turno al canadese Denis Shapovalov, a Wimbledon, perdendo però subito contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena, ma soprattutto agli US Open.

Sui campi di Flushing Meadows Arnaldi, che pure è maggiormente specializzato sulla terra rossa, ha fatto un vero e proprio capolavoro. Al primo turno ha battuto l’australiano Jason Kubler e al secondo il francese Arthur Fils. Il colpo grosso però è arrivato al terzo turno, quando l’azzurro si è ritrovato davanti il britannico Cameron Norrie, testa di serie numero 16 del torneo statunitense. 

Arnaldi in azione in Davis

Poco male, perché il ragazzino terribile ha avuto la meglio sul ben più considerato per le quote tennis avversario in tre set, prima di arrendersi agli ottavi di fronte alla testa di serie numero 1, lo spagnolo Carlos Alcaraz.

Tra gli altri risultati ottenuti nella stagione da poco terminata, Arnaldi può vantare due terzi turni in altrettanti tornei Masters 1000. In primavera ha fatto bene a Madrid, battendo il francese Benoit Paire, ma soprattutto il numero 3 del seed, il norvegese Casper Ruud, mentre a ottobre si è distinto a Shanghai, eliminando l’australiano Alexei Popyrin e il tedesco Jan-Lennard Struff.

La semifinale di Arnaldi nell'ATP 250 di Umago

Il miglior percorso stagionale in singolare è certamente quello che lo ha portato alla semifinale del torneo ATP 250 di Umago, in Croazia, dove si è arreso a Popyrin dopo aver avuto la meglio sull’olandese Jesper de Jong, sull’altro azzurro Flavio Cobolli e, a sorpresa per il sito scommesse, sulla testa di serie numero 1, il ceco Jiří Lehečka.

Il ranking di Arnaldi ed il prize money

Proprio grazie ai punti conquistati sulla terra rossa in Croazia, il ligure ha raggiunto il suo best ranking, il numero 41, terminando poi la stagione alla quarantaquattresima posizione, con quindici tornei ATP disputati.

Il 2023 è anche la sua miglior stagione a livello economico, considerando che ha incassato quasi un milione di euro in prize money, che è la maggior parte del milione e duecentomila euro vinto in carriera.

Il ruolo di Arnaldi nella Davis 2023

E poi…beh, poi c’è la Coppa Davis. Arnaldi è stato la grande sorpresa italiana dell’edizione 2023, dando ragione al capitano Filippo Volandri che ha deciso di convocarlo a scapito di connazionali più esperti (vedi Fognini) quando è stato evidente che Matteo Berrettini non sarebbe stato in grado di dire la sua nel torneo.

Il carattere di Arnaldi

Arnaldi ha esordito nella fase di qualificazione in doppio con Simone Bolelli perdendo contro il Canada, per poi rifarsi battendo il cileno Christian Garin e lo svedese Leo Borg in singolare, contribuendo in maniera decisiva al passaggio alla fase finale.

Ai quarti il sanremese perde il suo match contro l’olandese Botic van de Zandschulp, sprecando tre match point, mentre non prende parte alla semifinale contro la Serbia. A sorpresa però Volandri lo schiera nel primo incontro della finale contro l’Australia, di fronte a un avversario che ormai conosce bene come Popyrin.

Arnaldi vince in tre set, soffrendo parecchio ma strappando il punto che risulterà decisivo, visto che poi permette a Sinner di chiudere i giochi senza dover passare dal doppio e di e far tornare in Italia la celeberrima “insalatiera” 47 anni dopo la squadra di Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli, guidata da Nicola Pietrangeli.

Arnaldi veste Le Coq Sportif

Per quanto riguarda le sponsorizzazioni a livello sportivo, Arnaldi è da qualche anno testimonial dell’azienda francese Le Coq Sportif, anche se già dopo le ottime prestazioni agli US Open non sono mancate le offerte da parte di altri brand.

Arnaldi negli States

La Head, fondata negli Stati Uniti ma con sede in Austria ha fornito ad Arnaldi…gli strumenti del mestiere da quando ha esordito nel circuito e considerando quanto la racchetta sia fondamentale ci vorrà una mega offerta per far sì che il sanremese decida di correre questo rischio.

Ma dato il 2023 eccezionale di Arnaldi e un futuro che sembra più che roseo, chissà che qualche offerta irrinunciabile non arrivi davvero!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.