Tra le cinque squadre africane che hanno staccato il biglietto per Qatar 2022, il Senegal è certamente quella che ha avuto lo spareggio finale più complicato. Dopo aver vinto facilmente il loro girone, in cui erano stati sorteggiati con Togo, Namibia e Repubblica del Congo, i Leoni della Teranga hanno dovuto sfidare l’Egitto per un posto alla Coppa del Mondo, in un remake della finale dell’ultima Coppa d’Africa.

Anche in questo caso ha vinto il Senegal, che però, dopo un doppio 1-0, ha avuto bisogno dei calci di rigore per poter gioire.

La storia del Senegal ai Mondiali di calcio

Il Senegal nella Coppa del Mondo 2018

La Puma veste anche il Senegal

I Leoni della Teranga

I record calcistici del Senegal

Il sistema di gioco tra 4-3-3 e 4-4-2

La stella indiscussa Sadio Manè è fuori dai convocati

Il talento di Papà Matar Sarr

Kalidou Koulibaly la roccia del Senegal

La leggenda Aliou Cissè in panchina

Il girone inedito del Senegal al Mondiale 2022 

Le quote Mondiali 2022 di 888sport per il Senegal
 

La storia del Senegal ai Mondiali di calcio

Tutto pronto quindi per il terzo mondiale della storia della nazionale senegalese, che ha esordito nel 2002 e ha partecipato anche all’edizione del 2018. La prima, però, è quella che è entrata nella leggenda, quando Aliou Cissè, El Hadji Diouf, Papa Buba Diop e compagni si sono arrampicati fino ai quarti di finale.

Il meraviglioso Senegal edizione 2002

Nel suo girone il Senegal batte, a sorpresa per le scommesse sportive, Francia campione in carica e pareggia con Danimarca e Uruguay, passando il turno. Agli ottavi gli africani eliminano la Svezia con il golden gol, prima di arrendersi, sempre via golden gol, alla Turchia nel turno successivo.

Il Senegal nella Coppa del Mondo 2018

Una storia abbastanza diversa rispetto a quella vista nell’ultimo mondiale. In Russia il Senegal si è presentato con una squadra molto competitiva, piena di calciatori che stavano facendo bene in Europa, ma le prestazioni non sono state quelle che ci si aspettava.

In un girone equilibrato da prevedere anche godendo di un bonus scommesse, contro Polonia, Colombia e Giappone, i Leoni della Teranga arrivano secondi a pari merito con il Giappone, perdendo la partita con la Colombia che li avrebbe qualificati anche con un pareggio. E alla fine escono perchè rispetto ai giapponesi hanno accumulato più cartellini, a parità di punti, differenza reti e gol fatti.

La Puma veste anche il Senegal

Per Qatar 2022 la Puma ha prodotto divise per il Senegal in pieno rispetto della tradizione. La prima maglia è bianca, con una striscia a V sul petto con i colori nazionali (verde, rosso e giallo) e i dettagli in verde, come il logo dello sponsor e la stella della bandiera, oltre al tricolore anche sulle maniche.

In linea con la produzione dell’azienda tedesca, la seconda maglia è verde, con al centro del petto lo spazio per il numero in uno scudo bordato in giallo e con una parte superiore rossa in cui inserire loghi e stemmi.

I Leoni della Teranga

Il soprannome della nazionale senegalese è certamente particolare: la selezione è conosciuta come I Leoni della Teranga, ma non si tratta di una denominazione geografica, come invece si potrebbe pensare.

“Teranga” in lingua Wolof significa infatti “ospitalità”, ma anche solidarietà e rispetto per la comunità. Tutti tratti che i senegalesi mostrano anche in campo tra di loro, ma attenzione: sono pur sempre Leoni, dunque quando c’è da vincere sanno ruggire.

Il bonus di benvenuto di 888sport

I record calcistici del Senegal

La vittoria più netta della storia del Senegal è abbastanza recente, un 7-0 inflitto alle Mauritius nel 2010. Parecchio più vecchia la sconfitta più pesante, l’11-0 subito a Praga dall’allora Cecolslovacchia nel 1966.

Il recordman di presenze nella storia della selezione è Henri Camara, che si è fermato a 99 partite con la nazionale, a un passo dalla cifra tonda. In continuo aggiornamento invece il primato delle reti, visto che il capocannoniere di sempre è Sadio Manè.

Sadio Manè trasforma il rigore che porta il Senegal in Qatar

Il sistema di gioco tra 4-3-3 e 4-4-2

Aliou Cissè si affida costantemente a un 4-3-3, pur non disdegnando il 4-4-2 in caso di assenze in attacco.

La formazione titolare è composta da Edouard Mendy in posta, Bouna Sarr, Koulibaly, Diallo e Ciss in difesa, Namplays Mendy, Kouyatè e Gueye a centrocampo e in avanti Ismaila Sarr a lanciare Dia. Grande curiosità, naturalmente, intorno al nome di chi sostituirà Sadio Manè.

La stella indiscussa Sadio Manè è fuori dai convocati

La stella del Senegal che tutti aspettavano in campo era Sadio Manè. L’attaccante, che dopo anni passati a Liverpool si è trasferito al Bayern Monaco per 30 milioni di euro, è da parecchio un top player e anche con il passaggio in Bundesliga non ha smesso di stupire, arrivando anche secondo al Pallone d’Oro.

Il Bayern lo ha subito inserito tra i suoi giocatori più pagati, facendogli firmare un contratto da 20 milioni di euro a stagione. Per lui, vero e proprio simbolo nazionale, nel 2022 la gioia di aver contribuito alla vittoria in Coppa d’Africa, nonché di aver vinto due volte la sfida personale con l’ex compagno di squadra Salah.

A causa dell'infortunio subito l'8 novembre contro il Werder, Sadio Manè dovrà operarsi ed è fuori dalla lista dei convocati.

Il talento di Papà Matar Sarr

Il giovane senegalese da tenere d’occhio in Qatar sarà invece Papà Matar Sarr, centrocampista classe 2002 di proprietà del Tottenham. Gli Spurs lo hanno acquistato nell’agosto 2021 dal Metz, dove si era messo in luce nella sua prima stagione in Europa, salvo lasciarlo per un altro anno ai francesi per permettergli di giocare con continuità.

Per lui un futuro radioso e anche un buono stipendio per un ragazzo di vent’anni: 1,2 milioni di euro a stagione fino al 2026. 

Kalidou Koulibaly la roccia del Senegal

Il capitano e leader del Senegal è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Kalidou Koulibaly. Il difensore centrale si è trasferito al Chelsea per quasi 40 milioni di euro dopo che per anni è stato la colonna del Napoli che ha sognato lo Scudetto.

KK26 svetta contro la Colombia

E nonostante abbia già compiuto 31 anni, i Blues hanno fatto firmare al calciatore un contratto che lo terrà a Stamford Bridge fino al 2027, con un ingaggio di circa 12 milioni di euro a stagione. È stato lui a sollevare la Coppa d’Africa vinta a inizio anno e sarà lui il terzo capitano mondiale della sua nazionale, succedendo al CT Cissè e a Cheikhou Kouyate.

La leggenda Aliou Cissè in panchina

Da leggenda in campo a leggenda in panchina il passo è stato breve per Aliou Cissè. Il CT del Senegal è stato anche il capitano della squadra che ha fatto benissimo ai Mondiali del 2002 e la scelta di dargli la guida della nazionale nel 2015 ha pagato.

Da quando è arrivato, Cissè ha portato i Leoni della Teranga a due edizioni della Coppa del Mondo e a due finali di Coppa d’Africa, quella vinta nel 2022 ma anche quella persa nel 2019. Il che però non gli permette di certo di avere uno stipendio pazzesco, visto che è tra i selezionatori meno pagati del torneo con i suoi 310mila euro all’anno.

Il girone inedito del Senegal al Mondiale 2022 

Il sorteggio ha regalato al Senegal un girone che potrebbe favorire il passaggio del turno degli africani. Se l’Olanda sembra inarrivabile, non si può certo dire lo stesso del Qatar e dell’Ecuador.

Una bella esultanza degli attaccanti del Senegal

Si tratterà comunque di tre match inediti nella storia dei mondiali. Sia contro i tulipani che contro i padroni di casa sarà una prima assoluta, visto che le squadre non si sono mai affrontate. Due precedenti invece contro i sudamericani, ma mai a livello di Coppa del Mondo.

Le quote Mondiali 2022 di 888sport per il Senegal

I I Leoni della Teranga, quota 5, sono considerati i secondi favoriti nel girone A, dopo l'Olanda. Proprio contro i Paesi Bass, KK26 (KK3 in Nazionale) e soci di minoranza esordiranno nella Coppa del Mondo invernale per poi giocarsi, secondo i pronostici Mondiali, la qualificazione agli ottavi di finale nelle due sfide successive contro i padroni di casa del Qatar e l'Ecuador.

Il girone che rappresenta ben 4 continenti ci sembra davvero insidioso, considerate la tecnica degli olandesi, il coraggio dei sudamericani e l'incognita assoluta Qatar.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. La prima pubblicazione del contenuto è del 21 ottobre 2022. 

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.