Quando si gioca un torneo internazionale di basket, la squadra da battere è sempre quella degli Stati Uniti.

Del resto, la pallacanestro è nata a Springfield, nel Massachusetts, da quelle parti si gioca l’NBA e i più grandi campioni di ogni tempo sono stati a stelle e strisce. Ma se gli USA non ci sono, perchè magari si parla di Europei, la squadra da battere negli ultimi quindici anni è stata la Spagna.

Come hanno fatto le Furie Rosse a diventare la nazionale più forte del Vecchio Continente, portando a casa tutti e quattro gli ori continentali della loro storia tra il 2009 e il 2022 e vincendo anche i Mondiali nel 2006 e nel 2019? La risposta, in gran parte, ha un nome tutto italiano: quello di Sergio Scariolo.

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Il primo successo di Scariolo a Pesaro

L’allenatore bresciano, classe 1961, è infatti il tecnico della Virtus Bologna, ma anche della nazionale spagnola, un doppio incarico che Scariolo porta avanti dal 2021, quando è tornato in Italia dopo quasi dieci anni.

La sua carriera da allenatore comincia nella sua città, prima di guidare qualche rappresentativa federale.

La gloria Scariolo la conquista già da giovanissimo, visto che nel 1990 porta la Scavolini Pesaro alla vittoria del tricolore ad appena 29 anni.

Dopo un’esperienza a Desio, diventa l’allenatore della Fortitudo Bologna, che porta a una finale scudetto persa.

Le esperienze di Scariolo all'estero

Nel 1997 c’è l’approdo in quello che diventerà il suo secondo paese, la Spagna, per guidare il Saski Baskonia alla vittoria della Copa del Rey, per poi prendere le redini del Real Madrid (con cui vincerà il campionato) e successivamente quelle del Malaga, portando a casa, non da favorito per le scommesse sportive un altro campionato e un’altra coppa nazionale.

Nel 2008 Scariolo si trasferisce in Russia, al Khimki Mosca ma nel 2009 ottiene il primo dei suoi doppi incarichi, quando la federazione spagnola gli offre la panchina delle Furie Rosse.

Il tecnico italiano arriva dopo l’era Pepu Hernandez, con la vittoria di un Mondiale e un argento europeo, ma anche in seguito a un altro argento, quello olimpico, vinto dalla Spagna sotto la guida di Alejandro Garcia Reneses.

Scariolo e la sua famosa lavagna con gli schemi!

Scariolo però non delude per nulla, perchè la sua squadra si impone in due edizioni consecutive degli Europei (quelle 2009 e 2011) e conferma l’argento olimpico a Londra, inchinandosi solo agli Stati Uniti di Kobe Bryant e LeBron James.

È la Spagna di Pau e Marc Gasol, ma anche di Rudy Fernandez, di Chacho Rodriguez, di Juan Carlos Navarro, di Josè Calderon, Marc Llull e Serge Ibaka, una squadra in grado di essere dominante in Europa e che a conti fatti sbaglia solo il Mondiale 2010, in cui esce ai quarti di finale per mano della Serbia.

Il doppio incarico di Scariolo

Nel frattempo Scariolo lascia il Khimki nel 2010 e nel 2011 diventa tecnico dell’Olimpia Milano, mantenendo il doppio incarico fino all’ottobre 2012, quando lascia la panchina della Spagna.

All’Olimpia resta invece fino al 2013, quando abbandona la panchina dopo l’eliminazione nei playoff scudetto contro Siena.

Scariolo alla guida dell'Olimpia!

La Spagna però rimane nel cuore di Scariolo, così come il Saski Baskonia, al punto che l’allenatore lombardo decide di tornare nei Paesi Baschi nella stagione 2013/14. È il preludio al secondo grande ritorno, quello sulla panchina delle Furie Rosse.

Il periodo sotto la guida di Juan Antonio Orenga non convince la federazione iberica, che nel 2015 richiama Scariolo.

È l’inizio di un secondo grande ciclo, non ancora terminato, in cui la Spagna porta a casa altri due Europei (quello del 2015 e quello del 2022), arriva terza alle Olimpiadi a Londra e soprattutto vince il Mondiale 2019 battendo in finale l’Argentina, permettendo al tecnico di aggiungere alla sua bacheca anche il campionato del Mondo. 

Scariolo Campione del Mondo!

Scariolo in NBA

Ma questo, evidentemente, a Scariolo sembra non bastare, perchè ricominciano i doppi incarichi. Il primo è tanto affascinante quanto vincente, ovvero il posto da vice-allenatore dei Toronto Raptors accanto a Nick Nurse. La prima stagione (2018/19) è quella in cui i canadesi fanno la storia, vincendo il loro primo e finora unico titolo NBA grazie alle prestazioni di Kawhi Leonard e di Pascal Siakam.

Nel roster di Toronto quell’anno c’è anche una faccia molto conosciuta da Scariolo, ovvero Marc Gasol, che diventa assieme a suo fratello Pau parte della prima coppia di fratelli in grado di vincere l’anello, poche settimane prima di giocare i trionfali mondiali 2019 (senza Pau, che salta il torneo poiché infortunato).

La stagione successiva è comunque molto positiva per Toronto, ma i Raptors, che pure fanno il record di percentuale di vittorie, si fermano alle semifinali di conference.

Scariolo Coach della Virtus Bologna

Scariolo lascia Toronto nel 2021 per tornare in Italia, alla guida della Virtus Bologna. Con le V nere il tecnico ricomincia immediatamente a vincere, conquistando due supercoppe italiane e una Eurocup, confermando un periodo davvero importante coronato dal quarto europeo personale con la Spagna.

Verrebbe da pensare che un tecnico così di successo possa chiedere stipendi pazzeschi, ma nel mondo del basket non funziona esattamente così.

E persino nella dorata NBA, le cifre che circolano per chi siede in panchina sono più basse, per fare un esempio, di quelle del calcio. Dunque, pensando a Toronto, Nick Nurse ha uno stipendio da 8 milioni con la franchigia canadese.

Non male per nulla, ma gli assistenti da quelle parti sono tanti (ogni squadra ne ha più di uno) e non troppo ben pagati: le cifre medie per il periodo in cui Scariolo è stato in Canada si aggirano tra i 200 e i 400mila dollari. Non esattamente un ingaggio di quelli incredibili.

Quanto guadagna Scariolo

Cifre simili Scariolo le ha guadagnate anche in Russia, perchè il triennale con il Khimki (poi ridotto a due sole stagioni con rescissione consensuale) parlava di 350mila euro. 

E anche chi pensa che con lo stipendio che gli versa la Spagna Scariolo possa entrare nella lista dei nababbi, ha capito male. Certo, le cifre attuali per il tecnico, dopo quattro europei e un mondiale, non possono essere simili a quelle del primo contratto del 2009, ovvero 100mila euro l’anno, ma non ci sono da attendersi chissà quali emolumenti.

Resta soltanto da risolvere il mistero dello stipendio di Scariolo in Emilia. Il monte ingaggi della Virtus Bologna è notevole: le V Nere spendono, infatti, 16 milioni per gli ingaggi dei giocatori, con Teodosic e Shengelia che arrivano a 2 milioni.

Si può dunque immaginare che un tecnico così decorato superi il milione. Ma comunque, per tutto quello che ha vinto, sembra anche poco E come dicono molti tifosi spagnoli, sarebbe quasi il caso che almeno la federazione iberica per Scariolo… pensi a un bel vitalizio!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.