La nazionale della Turchia, soprattutto negli ultimi decenni, ha alternato momenti importanti ad anni complicati. Andando a vedere le partecipazioni ai grandi tornei, i turchi solitamente non hanno mezze misure: o fanno bene o…non si qualificano.

Due terzi posti per la Turchia nel 2002 e 2008

Il miglior risultato a livello mondiale è chiaramente il terzo posto dell’edizione 2002. Nel torneo in Giappone e Corea del Sud la squadra, guidata in panchina da Senol Gunes e con in campo calciatori del livello di Hakan Sukur, Emre Belözoğlu e Umit Davala (passati tutti in Italia), si arrende solo in semifinale al Brasile e conquista il terzo posto finale.

Dopo quell’esperienza, però, la selezione non è più riuscita a qualificarsi per le edizioni successive. Anche agli Europei la miglior prestazione è un terzo posto, fatto registrare nell’edizione 2008, quella che si è disputata in Austria e Svizzera.

In quel caso il CT era un mito come Fatih Terim e la rosa comprendeva alcuni degli eroi del 2002 ma anche nuove leve come Arda Turan o Hamit Altintop, che hanno sognato di arrivare all’ultimo atto prima di subire il che ha deciso la semifinale in favore della Germania a tempo scaduto.

La Turchia si è presentata anche alle ultime due edizioni della manifestazione continentale, non superando mai il primo turno. E anche per il 2024 la selezione ha staccato il pass, anche grazie all’approdo di un tecnico arrivato dritto, dritto dal Belpaese.

Quanto guadagna Montella per guidare la Turchia

Il CT della Turchia è infatti Vincenzo Montella, che aveva già allenato in Super Lig guidando per due stagioni l’Adana Demirspor e che è stato messo sotto contratto dalla Federcalcio turca nel settembre 2023.

Vincenzo Montella ad EURO 2024 con la Turchia

Grazie a due vittorie e un pareggio nelle ultime tre partite del girone, la Turchia si è prenotata il posto in Germania, vincendo il suo raggruppamento, da outsider per le scommesse sportive, davanti a Croazia e Galles.

Una bella soddisfazione per l’Aeroplanino, che ha già fatto bene con l’Adana (portato al quarto posto nella stagione 2022/23) e che ha già giustificato il contratto fino al 2026 che gli fa guadagnare 1,8 milioni di euro all’anno.

Secondo le quote delle scommesse europei, Montella può passare il girone F: con Georgia, Portogallo e Repubblica Ceca, infatti, il raggruppamento, soprattutto in ottica secondo posto, sembra equilibrato, ma non impossibile...

Il contratto rinnovato di Calhanoglu

La rosa della Turchia che si appresta a giocare gli Europei è piena di calciatori di talento, molti dei quali giocano o hanno giocato in Serie A. A partire da quello che è il leader e capitano della squadra, nonché il calciatore con il valore di mercato più alto (40 milioni di euro): Hakan Calhanoglu.

Hakan Calhanoglu rigorista infallibile

Il centrocampista, neo campione d’Italia con la maglia dell’Inter e rigorista praticamente infallibile anche per le scommesse calcio, è stato uno dei principali sponsor di Montella (anche visti i pessimi rapporti con il suo predecessore Stefan Kuntz) e ha ritrovato la sua centralità in nazionale.

Calha è anche uno dei più pagati della rosa, con lo stipendio di 6,5 milioni di euro che l’Inter gli versa dopo l’ultimo rinnovo.

Il nerazzurro, assoluto protagonista della Seconda Stella Inter, però non è l’unico a essere attualmente in Serie A.

Per Kenan Yildiz il futuro è da campione

Le speranze della nazionale turca sono anche sulle spalle dello juventino Kenan Yildiz. L’attaccante bianconero, arrivato a Torino nel 2022 dopo una crescita decennale nel settore giovanile del Bayern Monaco, ha già fatto vedere di avere colpi importanti, convincendo Max Allegri a schierarlo con continuità e Montella a dargli spazio anche con la selezione.

Kenan Yildiz, straordinario talento classe 2005

Per lui in bianconero si parla della possibilità di vestire la 10 che è stata di Alex Del Piero e Michel Platini e anche a livello di stipendio è previsto un bell’adeguamento rispetto a quello attuale, che è di 300mila euro fino al 2027.

Chiude il contingente italiano Zeki Celik. Il terzino destro della Roma, protagonista di una ripresa importante dopo l’arrivo di De Rossi sulla panchina giallorossa, ha un contratto con il club capitolino fino al 2026 e guadagna 2 milioni a stagione.

Merih Demiral è il calciatore turco più pagato

Sono poi parecchi quelli che hanno lasciato l’Italia, ma che comunque sono ancora nel giro della nazionale. Tra questi c’è il più pagato dell’intera rosa della Turchia, ovvero Merih Demiral.

Il difensore centrale, ex Sassuolo, Juventus e Atalanta, ha accettato le lusinghe saudite e ha firmato un contratto da 13 milioni di euro a stagione con l’Al-Ahli. Gli altri due con esperienze in A giocano invece al Fenerbahce, che ha riaccolto sia Cengiz Under che Mert Muldur.

Quello che guadagna di più è l’ex romanista, con un quadriennale da 4 milioni, uno degli ingaggi più importanti tra gli stipendi del campionato turco, mentre il difensore ex Sassuolo si deve "accontentare" di un accordo da 2 milioni a stagione.

Il contratto del gioiello Arda Guler con il Madrid

E gli altri? Sono parecchi gli elementi interessanti a disposizione di Montella, a partire da Arda Guler. Il giovanissimo centrocampista classe 2005 è stato al centro di una lotta di mercato tra Real Madrid e Barcellona e alla fine l’hanno spuntata le Merengues, che lo pagano, nel monte ingaggi Real Madrid, 2,5 milioni di euro a stagione.

Più esperto ma comunque giovane è Orkun Kocku, che dopo parecchi anni al Feyenoord ora guida la mediana del Benfica. Il centrocampista classe 2000 ha firmato con i portoghesi un contratto da 1,5 milioni di euro all’anno.

Altri da tenere d’occhio sono Enes Unal, centravanti del Getafe in prestito al Bournemouth (1 milione a stagione), il centrale Caglar Soyuncu e il terzino Ferdi Kadioglu, entrambi al Fenerbahce con circa 3 milioni di stipendio, e Can Uzun, diciottenne esploso nel Norimberga, che per non perderlo dovrà certamente aumentare il suo stipendio attuale da…calciatore delle giovanili da circa 200mila euro all’anno!

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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.