Sono ormai finiti i tempi in cui la gestione di un club poteva essere di tipo…familiare. Una volta (e neanche troppo tempo fa) bastavano un presidente, che si occupava di tutto quello che concerne l’area amministrativa, un allenatore, che invece dedicava tutta la sua attenzione a quello che succede in campo, e al massimo un direttore sportivo, magari per evitare che presidenza e guida tecnica dovessero scontrarsi sul mercato per divergenze di opinioni.

Oggi tutto questo è pressoché impossibile, almeno a livello professionistico. Le squadre di calcio sono sempre più simili ad aziende e proprio per questo si stanno imponendo figure dirigenziali che non sono specifiche del calcio, ma che applicano al pallone concetti che chi si occupa di ingegneria gestionale e soprattutto di management conoscono ormai da tempo.

Ed ecco perchè nel calcio, non solo in quello italiano, ci sono sempre più direttori generali.

Il ruolo del Direttore Generale

Marotta il DG più pagato

Tiago Pinto lo stratega per Mou

Il General Manager all'estero

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Il ruolo del Direttore Generale

Cosa fa un direttore generale? Si occupa di…tutto quello che concerne la gestione della società, a volte soltanto dal punto di vista sportivo, in altre anche da quello finanziario. In pratica, è l’uomo di fiducia della dirigenza, quello che mette a punto il budget per il mercato, gestisce le negoziazioni per i rinnovi o delinea la strategia quando si tratta di decidere il nome dell’allenatore.

Spesso e volentieri poi è anche il volto del club, quello che si presenta davanti alle telecamere o in conferenza stampa quando la situazione non è rosea o se c’è da comunicare qualcosa di importante, nel bene e nel male. Come suggerisce il nome stesso della posizione, il direttore generale si occupa un po’ di tutto ed è una figura che trascende la sottile (ma non troppo) differenza tra figura amministrativa e figura di campo.

Quando poi gli vengono assegnate anche competenze da amministratore delegato, come il potere di firma in assenza della proprietà, allora si può parlare del vero e proprio deus ex machina di un club, che gestisce tutta l’ordinaria amministrazione con il completo appoggio di chi è al vertice della gerarchia.

Un lavoro non semplice, anche perchè spesso porta a svolgere più ruoli allo stesso tempo, vista la commistione tra campo e scrivania. E che però proprio per questo viene ben retribuito, considerando che si parla ormai della figura chiave per la gestione di tantissime società.

Rappresentano, quindi, scommesse vincenti in partenza investire su queste figure che possono fare la differenza, in alcuni casi, ben più di un allenatore!

Marotta il DG più pagato

In Italia l’esempio migliore è naturalmente quello di Giuseppe Marotta, che per un decennio è stato Direttore Generale alla Juventus, ma che adesso all’Inter ha assunto un ruolo che lo slega un po’ da quella che è l’amministrazione economica vera e propria, diventando Amministratore Delegato per l’Area Sportiva.

Marotta è uno dei dirigenti più pagati del calcio italiano, considerato che tra stipendio fisso (1,5 milioni di euro, sia alla Juventus che all’Inter) e bonus concordati è riuscito a raggiungere cifre ragguardevoli. 

Volendo fare un esempio, l’ultima stagione passata a Torino, quella 2017/18, gli ha portato ben 5 milioni di euro, visto che allo stipendio si sono aggiunti i premi per la stagione precedente, in cui i bianconeri avevano vinto, da strafavoriti per le scommesse Serie A, campionato e Coppa Italia ed erano arrivati in finale di Champions League, ma anche quelli del piano a lungo termine della società piemontese.

Alla Juventus, poi, Marotta riceveva il suo compenso in virtù delle differenti mansioni che confluivano nella sua figura, ovvero amministratore (dunque membro del CDA), amministratore delegato e direttore generale dell’area sportiva, ovvero il ruolo che poi ha ceduto a Paratici, che dunque non ha avuto tutte le prerogative del suo predecessore.

Tiago Pinto lo stratega per Mou

Se da una parte c’è un accentramento di competenze, ci sono anche casi in cui invece di uno stipendio unico si arriva a pagarne…diversi, come l’Atalanta, che non solo ha in Umberto Marino il suo direttore generale, ma ha anche un amministratore delegato (Luca Percassi) e un direttore tecnico dell’area sportiva, ovvero Sartori.

Alla Roma invece è arrivato il portoghese Tiago Pinto, che in teoria avrebbe dovuto sostituire Petrachi come Direttore Sportivo, ma è invece diventato Direttore Generale. Per l’ex Benfica, che nel corso degli anni a Lisbona ha portato a termine operazioni importantissime sia in entrata (Darwin Nunez) che in uscita, lo stipendio annuale è di circa 1,2 milioni di euro.

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Alla Juventus invece, dopo l’addio di Paratici, al suo posto è stato promosso Federico Cherubini, di cui però non è nota la retribuzione. Considerando che il suo predecessore nella sua ultima stagione ha incassato oltre 2 milioni, ma che la crisi ha colpito duro anche alla Continassa, ci sono forse da immaginarsi cifre più basse.

Il General Manager all'estero

E all’estero, come vanno le cose? Anche altrove la figura del direttore generale si è imposta, soprattutto in club che sono controllati da proprietà che per diversi motivi non possono essere troppo presenti. L’esempio più celebre è quello del Chelsea, che come Direttore Generale ha la Lady di Ferro, Marina Granovskaia.

Il numero due del proprietario Abramovich è la figura con cui tutto ciò che ha a che fare con il lato sportivo deve confrontarsi: mercato, rinnovi contrattuali, persino la ricerca degli sponsor, la business woman russo-canadese è il vero collante dei Blues. Per lei il Daily Mail parlava di uno stipendio da 1,6 milioni di sterline, ma…nel 2016.

Considerando che nel frattempo il club londinese ha vinto di nuovo la Champions League e anche un’altra Premier, molto probabile che il compenso della manager sia ampiamente aumentato. 

In un altro club controllato…a distanza come il Paris Saint-Germain c’è invece una vecchia conoscenza del calcio italiano, ovvero Jean-Claude Blanc, dirigente della prima Juventus post-Calciopoli. Per lui si sono aperte le porte del Parco dei Principi, e visto che il suo ruolo è decisamente importante, lo stipendio è assolutamente al pari di quello dei colleghi più celebri. Blanc guadagna infatti circa 800mila euro a stagione, ma per sua scelta.

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Il contratto firmato ormai nel 2011 parla infatti di 1,2 milioni di euro, ma nel 2020 il dirigente ha optato per ridursi lo stipendio di circa il 30%. In ogni caso, per lui si parla di un salario di un terzo rispetto a quello di chi, come Leonardo, in teoria come direttore sportivo è un suo sottoposto.

Ma la figura del Direttore Generale è talmente sfaccettata che…succede anche questo!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.