Se si dovesse fare una classifica dei calciatori più sottovalutati dell’ultimo decennio, a vincere a mani basse potrebbe essere Antoine Griezmann.
Il francese, nato a Macon (Borgogna) il 21 marzo 1991, ha vinto meno di quanto avrebbe potuto a livello di club, ma ha scritto pagine importantissime sia nella storia dell’Atletico Madrid che della nazionale transalpina. I numeri, poi, parlano per lui.
Pur non essendo un centravanti, il Piccolo Diavolo è un attaccante molto prolifico, come testimoniano 272 reti in 710 partite con i club e le 44 in 137 presenze con la Francia, ben 34 tra le fasi finali di Europei e Mondiali!
A fare la parte del leone sono ovviamente i gol segnati in maglia biancorossa, 186, inclusa le due reti nella Champions 2024/2025, che lo rendono il miglior marcatore di sempre della storia del club madrileno!
Dopo aver dato i primi calci nella squadra della sua città, il giovanissimo Griezmann comincia una serie di provini in cui viene sempre respinto a causa di una struttura fisica considerata troppo gracile.
Griezmann inizia alla Real Sociedad
A cambiargli la vita c’è un’amichevole giocata a 14 anni mentre è in prova al Montpellier. In quel match viene notato dalla Real Sociedad, che gli offre la possibilità di volare in Spagna e di entrare a far parte delle giovanili del club. La carriera professionistica del ragazzo di Macon parte dunque proprio da San Sebastian, con l’esordio che arriva nel 2009, quando i biancoblù sono in Segunda Division.
Griezmann con il club basco ha segnato 52 reti
Nella sua prima stagione il francese è subito protagonista, giocando ben 40 partite e mettendo a referto 6 reti, contribuendo al ritorno in Liga della squadra basca. L’impatto con la categoria superiore non crea problemi al Piccolo Diavolo, che nel primo anno nella massima serie gioca un totale di 39 partite con 7 gol.
I suoi numeri vanno continuamente migliorando, con gli 8 gol in 38 partite nella stagione 2011/12, che in quella successiva diventano 11 reti in 35 incontri, uno score che aiuta la Real Sociedad ad arrivare, a sorpresa per le scommesse calcio, quarta e ad accedere alla Champions.
Nella sua ultima stagione a San Sebastian Griezmann fa registrare ben 20 marcature in 50 partite, compresa la prima della sua carriera in Europa, chiudendo l’esperienza con il club basco con 202 presenze e 52 reti.
Dal 2014 AG7 è all'Atleti
Non sorprende dunque che nell’estate del 2014 se lo aggiudichi l’Atletico Madrid campione di Spagna in carica, che spende i 30 milioni di euro della sua clausola rescissoria per metterlo a disposizione di Diego Pablo Simeone.
Soldi decisamente ben spesi, perché Griezmann è immediatamente protagonista con la maglia dei Colchoneros. La prima stagione termina con ben 25 gol in 53 partite, anche grazie alla prima tripletta della sua carriera, contro l’Athletic.
Va anche meglio nell’annata 2015/16, in cui il francese trascina quasi a forza l’Atletico alla finale di Champions League, poi persa ai calci di rigore contro il Real. Per lui al termine della stagione i gol sono addirittura 32 in 54 presenze, con i 22 realizzati in Liga che gli permettono di essere votato come miglior giocatore del campionato secondo i colleghi.
Anche grazie a una scarsa propensione agli infortuni, che gli permette di rispondere sempre presente a Simeone, nelle sue prime cinque stagioni al Metropolitano Griezmann non scende mai sotto i 20 gol.
Nell’annata 2016/17 ne realizza 26 in 53 partite, che diventano 29 in 49 incontri in quella successiva e “appena” 21 in 48 presenze nella stagione 2018/19.
Griezmann e la clausola record pagata dal Barcellona
Ma nel luglio 2019 si concretizza un divorzio di cui si parlava da tempo. Il Barcellona paga infatti la clausola rescissoria da 120 milioni all’Atletico e porta il transalpino al Camp Nou.
Si tratta di un trasferimento assai discusso, anche perché i Colchoneros sostengono che i blaugrana dovrebbero pagare 200 milioni e non 120, con i catalani che invece ritengono di aver concretizzato l’accordo con il calciatore prima che l’importo previsto dal contratto aumentasse.
Alla fine verrà riconosciuto un ulteriore indennizzo all’Atletico, ma quello che conta è che Griezmann è un calciatore del Barcellona. Ma il tanto agognato approdo in blaugrana si rivela una delusione fortissima, tanto per il francese quanto per il club. Griezou gioca al Barça appena due stagioni e una manciata di partite all’inizio della terza, non giustificando mai del tutto i soldi spesi per il suo cartellino.
Vuoi per la difficile convivenza con Messi, vuoi per le polemiche attorno al suo trasferimento o per il periodo complicatissimo a livello societario dei catalani, i numeri del transalpino sono buoni ma non si concretizzano in vittorie per il Barça.
La prima stagione è molto al di sotto dei suoi livelli, con 15 gol in 48 presenze, mentre la seconda va un po’ meglio, con 20 marcature in 51 partite. Ma l’amore tra il Piccolo Diavolo e il mondo blaugrana non sboccia mai e l’avventura si conclude nel settembre 2021 dopo 102 partite e 35 gol.
Il ritorno di Griezmann all'Atletico del Cholo
Per sua fortuna, ad attenderlo c’è di nuovo l’Atletico Madrid, che nonostante qualche remora da parte della tifoseria riaccoglie il figliol prodigo, che prima arriva in prestito e poi viene riscattato per appena 20 milioni.
Il francese però sembra provato dall’esperienza a Barcellona e chiude la prima stagione di ritorno a Madrid con appena 8 reti in 36 match, venendo spesso escluso da Simeone dall’undici titolare.
La stagione 2022/23 si conclude con 16 gol in 48 partite, ma Griezmann si rimbocca le maniche e torna quello di un tempo; nell'anno successivo sono 22 marcature in 46 presenze, con un assist clamoroso all'andata contro il Borussia.
La stagione 2024/2025 inizia con un assist sul campo del Vilarreal ed una rete alla seconda giornata al Getafe.
Dopo la pausa per la data FIFA, il 15 settembre va a segno anche contro il Valencia ed il 19 in Champions contro il Lipsia! Al termine del successivo stop per le nazionali, AG7 segna anche al Laganes.
I record di Antoine Griezmann con la Francia
C’è poi da considerare la nazionale francese, con cui l’attaccante ha vinto una Coppa del Mondo da protagonista (con 4 marcature, compresa una in finale) e ne ha sfiorata un’altra, tra l’altro giocando egregiamente nel ruolo non propriamente a lui consono di regista nei tre di centrocampo.
Con i suoi 44 gol in 137 presenze con i Bleus è il quarto marcatore di sempre della Francia, dietro a Olivier Giroud, Thierry Henry e Kylian Mbappe, con tutta la possibilità di raggiungere perlomeno la leggenda dell’Arsenal, attualmente secondo a quota 51.
Griezmann è il miglior assist man di sempre della selezione transalpina, è l’unico calciatore ad aver vinto il titolo di capocannoniere e di miglior giocatore nella stessa edizione degli Europei (2016), in cui tra l’altro ha segnato ben 6 reti senza però riuscire a vincere la competizione.
Insomma, tra Atletico e Francia, la carriera del Piccolo Diavolo è stata assolutamente pazzesca. Peccato solo per il trasferimento al Barcellona, che gli ha impedito di vincere, a sorpresa per le scommesse sportive, il titolo 2020/21 con i Colchoneros.
E forse, anche per la scelta di assegnare il Pallone d’Oro 2018 a Luka Modric. Perché il croato sicuramente il premio lo ha meritato, ma anche consegnarlo nelle mani del Duca di Borgogna non sarebbe stato male…
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