Nel calcio del passato, i soldi del proprietario di una squadra di calcio facevano eccome la felicità dei tifosi. Basterebbe pensare all’arrivo di Abramovich al Chelsea, che nel 2004 ha sconvolto il mondo del pallone. L’oligarca russo poteva comprare calciatori a cifre impressionanti e i prezzi si sono gonfiati, fino a costringere la UEFA a regolamentare la questione.

Zhang compra l'Inter nel 2016

Zhang il proprietario più ricco nel calcio

Il gruppo Suning e l'Inter

La Suning Sports International

Suning tra Cina ed Italia

Non contano più i bilanci del proprietario, ma della società stessa. Gli investimenti a fondo perduto non sono più giustificabili. Un sistema che ora come ora certamente fa poco piacere ai tifosi del Paris Saint-Germain e del Manchester City, di proprietà dei fondi sovrani del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti. Ma che ha anche tarpato le ali all’Inter, almeno nel periodo fino a quando il governo cinese non aveva ancora decretato lo stop agli investimenti nel pallone.

Zhang compra l'Inter nel 2016

Nel 2016 il gruppo Suning ha acquistato da Erick Thohir le quote di maggioranza dell’Inter. Il proprietario nerazzurro è quindi diventato Zhang Jindong, imprenditore cinese, classe 1963, fondatore dell’azienda privata più ricca di Cina.

E basterebbe fare un salto nel Paese del Dragone per rendersi conto che la holding, nata nel 1990 per la vendita al dettaglio di elettrodomestici e di materiale elettronico, sia parte integrante del tessuto culturale cinese.

Zhang il proprietario più ricco nel calcio

Il leone, simbolo di Suning, è ovunque e nel corso degli anni Zhang Jindong si è espanso in altri settori, fino alla creazione di una società di capitali, la Suning Holdings, che controlla diverse imprese che in totale fatturano circa 85 miliardi di euro.

La proprietà cinese dell'Inter

Non stupisce dunque che il numero uno nerazzurro, che pure ha lasciato la presidenza a suo figlio Steven, oltreché a quella della Serie A per le scommesse Italia, sia saldamente in cima alla classifica stilata da Forbes sui proprietari più ricchi del calcio mondiale, con un patrimonio personale stimato di circa 7,2 miliardi di dollari.

Il gruppo Suning e l'Inter

Del resto, il gruppo Suning si occupa di tantissime cose attraverso le sue controllate e le sue consociate. La più importante è Suning.com, che si occupa di commercio al dettaglio e ha una piattaforma di e-commerce con oltre 600 milioni di utenti registrati, ma anche più di 10000 negozi fisici tra Cina, Giappone e Hong Kong.

Strettamente legata c’è anche Suning Real Estate, che come indica il nome si occupa di immobiliare e nel corso degli anni ha costruito diversi centri commerciali (chiamati Suning Plaza) che incorporano non solo i negozi della catena, ma anche hotel e ristoranti di lusso, oltre a uffici e agli store delle più grandi firme della moda, con marchi italiani e francesi a farla da padrone.

Non mancano ovviamente anche edifici strettamente residenziali, ma anche l’idea di costruire delle vere e proprie New Town a scopi turistici o sportivi.

La Suning Sports International

Una delle aziende del gruppo Suning più celebre è poi ovviamente la Suning Sports International, che possiede l’Inter favorita anche per il prossimo campionato per le quote Serie A  ma che fino al 2021 era anche proprietaria dello Jiangsu Suning e dello Jiangsu Suning Ladies, di cui però il gruppo ha annunciato la chiusura al termine della scorsa stagione del campionato cinese, vinto proprio dalla squadra di cui faceva parte l’ex Azzurro Eder.

Strettamente legata agli investimenti nel calcio c’è la Suning Media & Entertainment, che si occupa di intrattenimento, in particolare di home-video e di spettacoli dal vivo.

La creazione di PPTV, sito di live streaming, ha portato all’acquisto dei diritti per la trasmissione in Cina da parte della sezione sportiva di International Champions Cup, Champions League, Europa League e altre competizioni UEFA, oltre che della Bundesliga, della Premier League, della FA Cup e della Serie A.

La maggior parte dei contratti però è stata terminata in anticipo a febbraio 2021, al momento dell’interruzione degli investimenti calcistici da parte del governo cinese e, di conseguenza, anche del gruppo Suning.

Suning tra Cina ed Italia

In pratica, non c’è praticamente nulla di cui Suning non si occupi. Servizi finanziari attraverso Suning Financial Service, logistica al dettaglio grazie a Suning Logistics (che sta sviluppando addirittura autocarri pesanti a guida autonoma), persino la diffusione della cultura cinese in Italia attraverso Suning International, che qualche anno fa ha firmato un accordo con la camera di commercio per migliorare la conoscenza e il consumo dei prodotti tricolori in Cina e viceversa,.

L'accordo ha anche lo scopo di sviluppare strategie per migliorare la penetrazione del mercato cinese da parte dei marchi di lusso provenienti dall’Italia e da tutta l’Europa.

E poi ancora, investimenti su veicoli elettrici, aziende che gestiscono enormi car sharing e partnership con le più grandi compagnie alberghiere del mondo per la creazione di hotel a tema (uno dei più celebri è il Suning Venice Water City).

Insomma, se si guarda a Zhang Jindong e alle sue capacità economiche, l’Inter è certamente in buone mani. Peccato che, tra fair play finanziario e lo stop agli investimenti nel calcio, i nerazzurri non abbiano mai potuto sfruttare a pieno la potenza del gruppo Suning…

*La foto centrale dell'articolo è di Luca Bruno (AP Photo).

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.