Stipendi Italia basket: la storia della nazionale italiana di basket ai campionati Europei è decisamente importante. La nostra selezione è infatti seconda solo alla Spagna per numero di medaglie conquistate, avendo vinto il torneo in due occasioni (1983 e 1999), con quattro secondi e altrettanti terzi posti. 

L'Italia agli Europei di basket

Certo, dal bronzo del 2003 le cose non sono andate benissimo, non solo con la clamorosa assenza del 2009, ma anche con partecipazioni non memorabili. L’ultima edizione disputata, quella del 2022, ha visto l’Italia basket arrivare all’ottavo posto. Un risultato che il CT Gianmarco Pozzecco vuole assolutamente migliorare nell’edizione 2025, che si disputa in quattro paesi (Lettonia, Cipro, Finlandia e Polonia), con fase a eliminazione diretta a Riga. 

Agli azzurri è però arrivata da poco una pessima notizia per quanto riguarda il roster per gli Europei. Donte Divincenzo, la guardia dei Minnesota Timberwolves che aveva accettato con gioia la convocazione del Poz, ha dovuto rinunciare alla competizione per la necessità di riprendersi da un infortunio al piede che lo ha colpito in post-season NBA. 

Unita allo shock per Achille Polonara, un’altra assenza inattesa, sia per il movimento intero, già scottato dal dietrofront di Paolo Banchero di qualche anno fa, che per la stessa federazione, che sul “Michael Jordan del Delaware” voleva costruire la squadra per gli Europei.

Il CT, fedele al suo stile, ha comunque spiegato che non serve piangere sul latte versato e che le sue scelte, i 15 uomini della lista finale che verrà diramata a breve, cercheranno di colmare il vuoto lasciato dal giocatore NBA.

Il contratto di Divincenzo con i Timberwolves

Ma quanto guadagnano i giocatori che sono stati convocati da Pozzecco per gli Europei 2025? L’assenza di Divincenzo non solo toglie un elemento di assoluto valore agli azzurri, ma porta anche a riscrivere la lista dei paperoni della nazionale di basket. “Big Ragù” infatti ha firmato nel 2023 un contratto quadriennale con i New York Knicks e se lo è portato in Minnesota con il trasferimento ai Timberwolves. 

Il suo accordo, che nella scorsa stagione gli ha permesso di guadagnare circa 11 milioni di dollari, che in totale gliene garantisce 50. Per le scommesse NBA, Minnesota, a Natale 2025 sarà protagonista di una complicata trasferta a Denver!

Fontecchio il più pagato tra gli Azzurri

Tolta la guardia di Minnesota, logico dunque che il giocatore più pagato della rosa sia l’altro protagonista NBA, ovvero Simone Fontecchio. 

L’ala pescarese, dopo un biennio agli Utah Jazz, è passato per i Detroit Pistons e sta per iniziare la sua quarta stagione nella lega, l’ultima prima della free agency, con il contratto in procinto di terminare che gli garantisce 8,3 milioni di dollari all’anno.

Stipendi Italia basket

A seguire Fontecchio nella lista dei più pagati c’è Darius Thompson. Il playmaker, che ha ricevuto la cittadinanza italiana nel 2024, ha da poco terminato la sua esperienza in Turchia all’Anadolu Efes e si è trasferito nel campionato spagnolo, al Valencia. 

Un cambio di squadra che gli ha anche portato un certo miglioramento dello stipendio. A Istanbul percepiva infatti 2,3 milioni netti, che sono diventati 3 milioni in Spagna. La colonia italiana nel campionato iberico è comunque molto ampia.

Dalla stagione 2023/24 a Saragozza c’è Marco Spissu, che in Aragona dovrebbe guadagnare una cifra di poco superiore ai 500mila euro a stagione. Separazione, ma ricongiungimento (almeno nello stesso campionato) per la coppia azzurra che giocava all’Alba Berlino. 

Sia Matteo Spagnolo che Gabriele Procida hanno infatti lasciato la Germania, accasandosi in due delle big della Liga, rispettivamente il Saski Baskonia e il Real Madrid.

E sebbene non ci siano indicazioni ben precise sui nuovi stipendi, certamente dovrebbero essere più alti di quelli tedeschi, considerando che il basket teutonico sta subendo una fuga di talenti proprio a causa di un abbassamento del monte ingaggi medio.

Quanto guadagnano Melli e Gallinari

Restano due altri azzurri che attualmente non giocano nel campionato italiano. Il primo è Niccolò Melli, che dopo un triennio trionfale con l’Olimpia Milano ha optato per un romantico ritorno al Fenerbahce. In Turchia il lungo azzurro ha accettato anche un contratto al ribasso, 1,4 milioni contro gli 1,6 del triennio milanese, ma a 34 anni l’emiliano ha voluto ringraziare in questa maniera il club di Istanbul, con cui si è messo in mostra anni fa, guadagnandosi la possibilità di giocare in NBA. 

A proposito di NBA, un ragionamento decisamente a parte va fatto per Danilo Gallinari. Anche il Gallo, dopo una carriera nella Lega durata 16 anni, ha fatto una scelta di vita decisamente particolare. A 37 anni, il numero 8 è volato a Porto Rico per indossare la maglia dei Vaqueros de Bayamón, anche se non soprattutto proprio per prepararsi al meglio agli Europei. 

Non ci sono indicazioni sul suo ingaggio, ma considerando che a Porto Rico il salary cap è di 1,5 milioni di dollari, impossibile che la sesta scelta dei Knicks nel Draft 2008 guadagni di più. Ma non dovrebbe essere un problema per il giocatore italiano più pagato di sempre, che ha raccolto oltre 200 milioni di dollari in tre lustri passati negli USA.

Per Pajola ingaggio da top con la Virtus

E poi ci sono i giocatori convocati da Pozzecco che giocano in Serie A. Le situazioni degli azzurri del campionato italiano sono abbastanza diverse, nonchè in alcuni casi assai particolari. Quello che al momento guadagna di più è certamente Alessandro Pajola. Il playmaker e capitano della Virtus Bologna ha con le V nere un contratto da 1,6 milioni di euro all’anno. 

Stipendi Italia basket

Tra i suoi compagni di club ci sono altri tre convocati, ovvero Nikola Alele, Saliou Niang e Momo Diouf.

Del loro stipendi si sa poco, ma per Niang e Diouf vanno fatte considerazioni diverse. Niang infatti è stato da poco draftato al secondo giro dai Cleveland Cavaliers e se dovesse trasferirsi negli USA ha la possibilità di negoziare un contratto two-ways (potendo così giocare anche in G-League) o un accordo che parta dal minimo salariale per i rookie, di circa 1 milione di dollari. 

Diouf invece è stato scelto dai San Antonio Spurs per la Summer League e cercherà quindi di farsi notare una volta terminati gli Europei (o magari per l’Italia, anche durante!). 

Chiudono la lista il duo dell’Olimpia Milano composto da Stefano Tonut e Giampaolo “Pippo” Ricci, che con le Scarpette Rosse guadagnano circa 500mila euro a stagione, il play dei Trapani Shark Riccardo Rossato e il lungo Luca Severini, appena passato da Derthona alla Reggiana, a completare una squadra che sogna di ripetere i fasti di qualche decennio fa…
 

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.