La scelta di Ancelotti
Brasile di Ancelotti: dopo 353 panchine 15 titoli vinti, Ancelotti ha salutato i tifosi del Madrid, battendo il Real Sociedad nel nuovo Santiago Bernabeu il 24 maggio 2025. La scelta di accettare, finalmente, il corteggiamento della CBF, la potente federazione calcistica brasiliana, probabilmente è figlia anche di una stagione non travolgente.
Il Real Campione d'Europa 2024 e rinforzato con l'ingaggio del miglior giocatore del Mondo, Mbappé, ha vinto solo la Coppa Intercontinentale in stagione, lasciando strada in Spagna al meraviglioso triplete iberico del Barcellona dei record, mentre in Europa non è stato competitivo nei 180' contro l'Arsenal di Rice.
Forse, Carlinho, come lo hanno iniziato a chiamare tra Rio e San Paolo, vuole trovare un modo diverso di chiudere la carriera, alla ricerca del trofeo numero 31 che da fuoriclasse lo trasformerebbe in leggenda!
La corsa contro il tempo di Carlinho Ancelotti
Dal primissimo allenamento effettuato nel magnifico centro sportivo del Corinthians martedì 3 giugno 2025, Il tempo a disposizione di Carlinho è davvero poco: praticamente 12 mesi ed una manciata di giorni prima dell'inizio della Coppa del Mondo.
In questo anno, Ancelotti non solo dovrà affrontare le 4 partite finali di qualificazione nel maxigirone sudamericano, ma creare un gruppo solido, con un paio di punti di riferimento importanti, soprattutto per i talentuosi, ma bizzosi calciatori della nuova generazione.
Il modulo del Brasile di Ancelotti
Da un punto di vista tattico, Ancelotti ripartirà dalla difesa a 4, sistema difensivo da sempre preferito nella Selecao, e da un centrocampo più equilibrato, rispetto alle ultime uscite del Brasile in campo internazionale.
Il modulo sarà assolutamente flessibile e passerà, nel corso di ogni jogo, dal 1-4-3-3 all'1-4-2-3-1 a seconda dell'avversario e delle peculiarità tattiche del centrocampista più offensivo.
Torna la Serie A con Ancelotti CT
Negli ultimi anni i selezionatori verdeoro, con i migliori calciatori brasiliani che erano costantemente di casa in Spagna ed Inghilterra, hanno snobbato, senza alcun tipo di logica il nostro campionato. Due esempi su tutti: Bremer, fortissimo centrale dalle caratteristiche poco carioca e molto europee, poteva tornare utile già ai tempi del Torino, per dare fisicità ad un reparto, spesso, troppo fragile.
Di ritorno dall'infortunio, il leader bianconero, inoltre, magari in coppia con il mancino dei Gunners, Gabriel Magalhaes, formerebbe un duo di saltatori nell'area avversaria, davvero unico sul palcoscenico internazionale.
Altro giocatore sottovalutatissimo è Ederson, incredibile tuttocampista dell'Atalanta: se esiste un centrocampista in grado di portare i propri compagni ad accorciare le distanze tra i reparti ed attuare una tattica collettiva di pressing è proprio l'ex Salernitana, scoperto da Walter Sabatini. Con Casemiro a protezione del pacchetto arretrato, Ederson è il secondo volante perfetto!
La coesistenza tra Vini e Rapinha
I due fenomeni della squadra sono, per distacco, Vini Jr e Raphinha. Nei rispettivi club, entrambi partono da sinistra, mentre quando giocano insieme con la Canarinho, il mancino più chirurgico della Champions League, parte largo da destra.

Dalla coesistenza dei due attaccanti dipenderà la fortuna del Brasile di Ancelotti che non rinuncerà mai ad uno dei due: più alto sarà il livello dell'avversario, più determinante sarà il contributo delle due gemme, che adorano, come testimoniano i due gol decisivi di Vini in altrettante finali di Coppa dalle Grandi Orecchie, le serata di gala calcistico!
Altro attaccante assolutamente indispensabile è Rodrygo, tecnicamente perfetto e, rispetto agli altri, pronto a sacrificarsi anche tatticamente, per consentire l'impiego di un tridente da sogno!
Pronostici sul Brasile di Ancelotti
Il Brasile parte molto dietro, per le brutte prestazioni degli ultimi anni ed il poco tempo a disposizione del nuovo CT. Nello stesso arco temporale, ad esempio, i tanti successi di Argentina e Spagna, favorite di diritto per le quote calcio dei Mondiali 2026, sono travolgenti, per numero di tornei vinti e qualità del calcio espresso.
La Scaloneta, in particolare, che giocherà tra USA, Messico e Canada, da Campione molto in carica e poco uscente, per quasi tutto il girone di qualificazione ha fatto a meno di Messi, amplificando il concetto di squadra: a parte la Pulce e Julian Alvarez non ci sono campionissimi nella Seleccion, ma quando vestono la camicia albiceleste i giocatori rendono sempre al 110%.
I Mondiali, lo sappiamo, si vincono e perdono su piccoli particolari e nessuno è in grado di provocare e cavalcare episodi favorevoli come Ancelotti: aggiungete Alisson, uno dei portieri più forti di sempre, forse inferiore solo a Donnarumma, e la coppia di platino che incanta ogni fine settimana in Liga ed il Brasile diventa subito la squadra che nessun CT vuole incontrare sulla propria squadra in una gara ad eliminazione diretta!
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