Quando Victor Osimhen ha lasciato intendere che con tutta probabilità non sarà un calciatore del Napoli nella prossima stagione, la sorpresa è stata relativa.

Del resto, la storia recente della Serie A spiega abbastanza bene che chi è o diventa fuori categoria sembra destinato a fare il grande salto in altri campionati, spesso la Premier League, ma anche la Liga, la Bundesliga o la Ligue 1 se decide di muoversi il Paris Saint-Germain.

I campioni che hanno già salutato la Serie A

Gli esempi negli ultimi anni sono parecchi e vanno dal duo composto da Momo Salah e Alisson, volati entrambi dalla Roma al Liverpool, a Romelu Lukaku, tornato al Chelsea (anche se poi ripartito ben due volte), per finire con un altro calciatore che ha fatto le fortune del Napoli, il sudcoreano Kim Jae-Min, acquistato dal Bayern Monaco. 

E che il centravanti nigeriano sia un calciatore capace di spostare gli equilibri lo dicono i numeri. Vero, il Napoli lo ha pagato molto, visto che ha dovuto versare circa 70 milioni di euro al Lille per il suo cartellino, ma il suo approdo in riva al Golfo è stato uno dei passi che ha reso possibile la vittoria dello Scudetto da parte della squadra all’epoca di Luciano Spalletti.

Dopo due stagioni (2020/21 e 2021/22) complicate dagli infortuni e terminate rispettivamente con 10 e 18 reti all’attivo, Osimhen ha trascinato i partenopei al titolo di campioni d’Italia grazie all’incredibile score di 31 gol in 39 partite in tutte le competizioni, 26 dei quali in Serie A, che gli sono anche valsi il titolo di capocannoniere 2023.

La rovesciata di Osimhen!

La clausola rescissoria di Victor Osimhen

Dunque, il centravanti la differenza la fa eccome e la volontà di aumentare la posta in palio (e anche lo stipendio…) mettendosi in gioco in quello che lui stesso ha definito il suo “next step” è comprensibile.

E, purtroppo per Aurelio De Laurentiis, non ci sarà neanche la possibilità di creare un’asta attorno al cartellino del nigeriano.

Il rinnovo firmato in questa stagione è valido fino al 2026, ma mette anche in chiaro per quale cifra il calciatore può lasciare Napoli, che si aggira sui 130 milioni di euro.

Ma del resto, al club va anche bene così, sia perché il presidente sembrava già ben conscio di come sarebbe finita la questione, ma soprattutto perché se il rinnovo non fosse arrivato il Napoli avrebbe rischiato di perdere in futuro il suo calciatore a zero, un bruttissimo colpo sia a livello di bilancio (minusvalenza completa) che di possibilità di spendere il ricavato dalla cessione per rinforzare la squadra.

Dunque ben venga la clausola rescissoria, perché le pretendenti a pagarla sembrano parecchie.

Parecchie, ma non tantissime, soprattutto in virtù del fatto che 130 milioni sono tanti anche per molte big. Alcune delle quali, tra le altre cose, sono molto coperte nel ruolo di centravanti e difficilmente, a meno di rivoluzioni al momento inattese, spenderanno così tanto per procurarsi un’alternativa a un calciatore già di altissimo livello.

Osimhen salta Cragno in uscita!

A questo punto, per capire quale potrà essere la prossima squadra di Osimhen bisogna fare l’elenco di quelle che se lo possono permettere (e che possono offrirgli ben più dei 10 milioni di stipendio pattuiti nel rinnovo, che lo rendono il giocatore più pagato della Serie A) e poi vedere se effettivamente ne hanno davvero bisogno.

La lista delle candidate, almeno potenziali, è dunque presto fatta: nessuna squadra in Italia, anche perché difficile immaginare che il calciatore voglia andare via da Napoli per rimanere in Serie A, Real Madrid in Spagna, Bayern Monaco in Germania, Paris Saint-Germain in Francia e almeno sei-sette squadre in Premier League: Manchester City, Arsenal, Liverpool, Tottenham, Chelsea, Manchester United e Newcastle.

Insomma, le favorite per la vittoria in Champions secondo le quote delle scommesse calcio!

I top team che hanno già un... top centravanti

Meglio partire da chi sembra già molto ben attrezzato in avanti, o almeno abbastanza da non inserire nella lista delle sue priorità un centravanti da 130 milioni di euro. La prima della lista è il Bayern Monaco, che ha fatto da poco un investimento monstre su Harry Kane e che quindi non ha bisogno di Osimhen.

Stesso ragionamento per il Manchester City, che con Haaland nel motore rischia di stare a posto come bomber per i prossimi 10 anni.

Tra le squadre che invece potrebbero interessarsi al nigeriano oppure no c’è il Liverpool, che ha Darwin Nunez, ma che a giugno cambierà allenatore dopo quasi un decennio. E non è detto che il nuovo tecnico dei Reds non preferisca un attaccante con le caratteristiche del bomber del Napoli a quelle dell’uruguaiano.

Alla finestra anche il Real Madrid, che di centravanti vero ha solo Joselu, ma che se dovesse portare al Santiago Bernabeu Kylian Mbappè finirebbe decisamente i posti disponibili in attacco, vista la presenza anche di Vinicius Junior, la poliedricità di Jude Bellingham e l’arrivo anche del giovane Endrick, a completare il roster con Rodrygo.

Mistero, infine, in casa Manchester United. I Reds hanno acquistato Rasmus Hojlund per 70 milioni più 10 di bonus, ma al momento il danese non è esattamente una macchina da gol. E magari l’ingresso di Sir Jim Ratcliffe, l’uomo più ricco del Regno Unito, tra i soci del club porterà alla volontà di acquistare un nome di peso nel reparto offensivo.

A Londra o Parigi il next step di Osigol?!

E poi ci sono le squadre che di un centravanti del genere hanno bisogno eccome. A partire dall’Arsenal, che in rosa ha Gabriel Jesus ed Eddie Nketiah e che ha trovato soluzioni estemporanee con altri calciatori non proprio di ruolo in avanti (Kai Havertz, Gabriel Martinelli o Martin Odegaard), ma a cui un bomber di sicuro affidamento farebbe assai comodo.

Osimhen in azione con la sua Nazionale!

Nel gruppo c’è anche il Chelsea, che nella continua rivoluzione seguita all’arrivo di Todd Boehly ha puntato su giovani come Nicolas Jackson o su centravanti non proprio di ruolo come Mykhaylo Mudryk e Christopher Nkunku.

Uno come Osimhen a chi come Pochettino ha lavorato per anni con Kane sembra servire come il pane. A proposito di Kane, con il suo addio il Tottenham ha spostato fisso come centravanti Richarlison (che non è un cecchino) e ha preso Timo Werner in prestito dal Lipsia, dunque è lecito immaginare che anche Postecoglou accoglierebbe il nigeriano a braccia aperte.

In Premier League si chiude con il Newcastle, che ha Aleksander Isak e Callum Wilson, con lo svedese che è talentuoso ma un po’ fragile e l’inglese che è, probabilmente, in una fase da ottimo super sub, nel finale delle partite.

Quindi anche St James’ Park è una possibile destinazione, anche se il blasone delle Magpies è inferiore a quello delle altre contendenti inglesi. Nella lista resta infine solo il PSG, che a meno di sconvolgimenti perderà Mbappè e che davanti ha solo Randal Kolo Muani e Goncalo Ramos.

In più Osimhen è già rodato in Francia, vista l’esperienza in Ligue 1 ed i 18 centri con il Lille, molti da primo marcatore per le scommesse live, dunque sarebbe perfetto per i parigini. A conti fatti, quindi, la favorita per blasone e possibilità sembra essere l’Arsenal, ma non è il caso di scartare a priori il Paris.

E, più in generale, sapere che i pronostici lasciano il tempo che trovano nel pazzo mondo del calciomercato…

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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.