Perché l’Eurolega non è mai stata allo stesso livello dell’NBA

Il basket europeo ha creato alcuni dei migliori campioni di sempre: Dirk Nowitzki, Tony Parker e i fratelli Gasol che dopo aver conquistato l’Europa sono partiti per prendere d’assalto l’NBA..

Ancora oggi, l’Europa continua a sfornare stelle del basket del calibro di Kristaps Porzingis, Giannis Antetokounmpo e Luka Doncic,.

In questo articolo, scopriremo perché l’abisso tra Eurolega e NBA resta più profondo che mai. Elenchiamo, intanto, i motivi principali:

L’onnipresente calcio

In Europa, il calcio interessa sempre e a tutti. Dagli spettatori della domenica alle scuole di calcio che forgiano potenziali campioncini sin dalla tenera età, lo spazio dedicato agli altri sport è ben poco. Appena un bambino dimostra una qualsiasi propensione per lo sport, è probabile che il talent-scout di calcio ci abbia già messo gli occhi sopra, decidendo così il suo futuro sportivo.

Il calcio scorre nel sangue degli europei, domina i giornali, le conversazioni e le aspirazioni di generazioni di bambini che sognano di emulare le star della televisione.

È un colosso culturale che rimane immobile e che è stato ben descritto dal leggendario allenatore del Liverpool, Bill Shankly: “Alcuni credono che il calcio sia questione di vita o di morte. Questa definizione mi delude. Vi posso assicurare che è molto, molto più importante.”

Il calcio utilizza risorse finanziarie, energia emotiva e talento fisico, lasciando ben poco da investire nella pallacanestro.

Il Manchester City!

Mentre, gli Stati Uniti si sono da sempre concentrati su tre o quattro sport principali: il baseball, l’hockey su ghiaccio, il football americano e il basket. Quindi, invece di crescere con un pallone tra i piedi come la maggior parte degli europei, gli statunitensi crescono con una palla tra le mani e il sogno dell’NBA in testa. Nessuno sport è più importante degli altri, come succede in Europa, e per questo il basket ha più spazio per crescere negli Stati Uniti.

Stati Uniti: la culla del basket moderno

Nato da due immigrati scozzesi in Canada, James Naismith, inventò il basket nell’America del Nord, rendendola così la patria di questo sport. Nato nel college di Springfield nel 1891, questo colosso sportivo americano è stato da sempre inseguito dal cugino europeo.

L’Eurolega, chiamata originariamente FIBA European Champions Cup, fu infatti fondata nel 1958, ovvero 67 anni dopo che Dr. Naismith introdusse il gioco ai suoi studenti. La qualità del basket europeo potrebbe non essere all’altezza dell’NBA, tuttavia il massimo torneo cestistico del Vecchio Continente rappresenta l’unico vero sfidante presente nel resto del mondo.

D’altro canto, dipende dagli investimenti, come tutto nello sport. Il denaro che circola nell’NBA non ha rivali nelle altre leghe, e solo l’NBA ha la capacità di attrarre o respingere talenti di un certo calibro. Il Nord America richiede un basket d’élite, mentre l’Europa si accontenta.

 

La fuga dei talenti verso la NBA

Gli allenamenti dell’Eurolega mantengono un livello molto alto: gli allenatori rinnovano costantemente il gioco e i diversi stili, concentrandosi su movimenti di palla rapidi e taglienti per stracciare gli avversari e portarsi a casa canestri facili. Molte di queste giocate finiscono all’NBA, come anche i giocatori straordinari.

C’è qualcosa di magnetico che attira i migliori giocatori europei verso l’Atlantico. Anche se sei uno dei migliori in Eurolega, non raggiungerai mai il livello di fama dei calciatori top, ma se giochi in NBA, potresti raggiungere quel successo stellare che, sfortunatamente, in Europa viene dedicato solo al calcio.

Il Gallo contro i Bulls!

Ciò vale anche al contrario. Un calciatore statunitense potrebbe sognare di giocare in Europa, ovvero un posto in cui la domanda per giocatori di qualità è infinita e dove è possibile fare fortuna con le squadre migliori. Come il Nord America è la patria del basket, l’Europa è quella del calcio.

Il problema del basket europeo è di riuscire a trattenere i talenti, ma la fortuna promessa dall’NBA non ha paragoni. Anche se ci sono delle eccezioni che confermano la regola, ovvero Nikos Galis, Theodoros Papaloukas e infine Sergio Llull che ha recentemente rifiutato più volte l’NBA per restare al Real Madrid.

La competizione infinita della NBA

Pur essendo una nazione così capitalista, gli sport americani dimostrano una struttura per certi versi "socialista" che istiga costantemente la competizione e quindi genera interesse. In parole povere, se le squadre che si trovano in fondo alla classifica riusciranno ad accaparrarsi dei giocatori davvero importanti, sfruttando al meglio le prime scelte in sede di draft, avranno l’opportunità di crescere nel medio periodo!  

Avere un talento generazionale in squadra potrebbe trasformare un team debole, in vincente.Mentre, nel basket dell’Eurolega se fai... schifo, fai schifo! Per una squadra di NBA il sogno di scalare le classifiche e portarsi a casa il titolo è una possibilità reale che crea un gran seguito. Tuttavia, per esempio in Europa, le possibilità che il Budućnost VOLI riesca a prevalere sul Real Madrid sono molto scarse.

NBA vs Eurolega

Negli anni, queste due organizzazioni si sono scontrate in più competizioni, la prima delle quali vide i campioni dell’NBA, Washington Bullets e i Maccabi "Elite" Tel Aviv scontrarsi nel 1978. Gli israeliani ebbero la meglio.

Da allora, le squadre dell’NBA hanno dominato le competizioni, grazie a vittorie spettacolari e prestazioni qualitative che hanno evidenziato l’abisso che c’è tra le due leghe, sebbene gli statunitensi abbiano considerato tali partite come delle amichevoli pre-stagione. Degli ultimi otto incontri, gli europei ne hanno vinti tre. Probabilmente il gap qualitativo si sta chiudendo, o piuttosto, potrebbe essere che le squadre di NBA non stiano prendendo così seriamente queste partite.

Beli con la canotta di Chicago!

Ragioni per sperare

La situazione non è poi così nera per il basket dell’Eurolega. È chiaro che l’NBA sia anni luce avanti in termini di entrate e talento, ma ciò non vuol dire che la pallacanestro europea sia allo stremo, anzi.

L’Eurolega continua a rafforzarsi e sembra avere un futuro roseo: oggi è seguita in 213 Paesi in tutto il mondo, 245 milioni di persone alla settimana ne guardano le partite in Cina ed è trasmessa su NBA TV in America ed in Canada. Gli stadi europei sono pieni di fan accaniti e chiunque abbia mai assistito a una partita di Eurolega saprà bene che l’atmosfera è uguale se non migliore di quella di tanti altri sport nel mondo.

La maggiore esposizione mediatica e gli investimenti in Eurolega aumentano le speranze di non far scappare i talenti della pallacanestro europea in USA; inoltre ora le squadre sono in grado di offrire contratti multimilionari ai giocatori. Per esempio, il giocatore Alexey Shved, della squadra russa BC Khimki, quotata a 11, secondo 888sport, per finire tra le prime tre di questa sessione di Eurolega, guadagna 4 milioni di dollari all’anno.

Negli ultimi anni, una nuova tendenza ha preso piede, ovvero quella di far saltare un anno di basket non pagato ai giocatori universitari per farli giocare da professionisti all’estero. Cina, Australia ed ora l’Europa sono le destinazioni preferite in cui questi giovani possono cominciare a capire cosa vuol dire “fare gli adulti” e giocare ad un livello professionistico, mentre cominciano ad essere pagati un anno prima dei loro colleghi.

Se questo trend continua, l’Europa continuerà ad avere spettatori e quindi ricevere investimenti. Ciò potrebbe dunque evitare questa fuga di talenti dall’Europa riducendo così il distacco tra NBA e Eurolega, anche se ad oggi nulla è cambiato.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione dell'articolo, 5 novembre 2018.

October 22, 2021
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Guida alle scommesse sul rugby: quattro consigli per scommettere sul rugby a 15 e a 13

Fatta eccezione per il calcio, il rugby è uno degli sport più seguiti nel Regno Unito, sia a livello di scommesse che di intrattenimento. Che tu sia un fan di rugby a 15 o a 13, il tuo weekend sportivo includerà comunque una qualche forma di rugby.

Il rugby a 15 è molto più seguito e giocato nell’emisfero settentrionale, mentre il rugby a 13 è giocato principalmente in Australia. Tuttavia, in questa parte del mondo la Super League è in continua crescita ed ora è potenzialmente la seconda maggiore divisione competitiva dopo la National Rugby League.

Ai fini della presente guida, ci concentreremo principalmente sul rugby a 15. Parlando del Regno Unito, si tratta della disciplina dominante, che sta comunque diventando uno degli sport più seguiti al mondo. E con la Coppa del Mondo di Rugby 2019 dietro l’angolo, non c’è momento migliore per concentrarsi su questo sport.

Quali sono i mercati sul vincitore finale del rugby?

Senza alcun dubbio, il modo più comune per scommettere su qualsiasi competizione di rugby è fare una puntata sul vincitore. Che si voglia puntare sul Sei Nazioni o sulla English Premiership, gli scommettitori potranno trovare molti tornei annuali e altrettante competizioni, come ad esempio la Coppa del Mondo, che si svolge a cicli regolari.

La Coppa del Mondo di Rugby 2019 che avrà luogo in Giappone, si tiene ogni quattro anni. I fan internazionali dunque tengono d’occhio le partite estive e quelle autunnali, tuttavia il Sei Nazioni è l’evento principale in mancanza della Coppa del Mondo.

Queste competizioni attraggono la maggior parte degli scommettitori, dato che coloro che posseggono una televisione possono seguire da vicino i risultati e restare sempre aggiornati sulle scommesse. È possibile quindi scommettere sul vincitore finale di tornei imminenti, ma anche di eventi futuri, come il prossimo tour dei British & Irish Lions.

Nell’ultimo viaggio, la squadra di Warren Gatland ha pareggiato la serie in Nuova Zelanda. Come succede per la English Premiership e il Sei Nazioni, questi eventi sono i più seguiti, e le scommesse sui vincitori finali sono disponibili per tutti.

Scommettere sul vincitore finale è semplice: basta solo prevedere chi vincerà una specifica competizione. In sostanza, la propria squadra dovrà avanzare nel torneo e uscirne vittoriosa al fine di far vincere lo scommettitore. Solitamente, una delle squadre si fa largo nelle competizioni internazionali come la favorita assoluta, ma considerando che entrambe queste discipline stanno diventando sempre più competitive, sarà possibile trarre guadagni anche grazie ai meno favoriti.

Cos’è la scommessa each-way?

Per i tornei principali, come la Coppa del Mondo di Rugby, verranno rese disponibili scommesse each way per le prime due squadre qualificate. Perciò, se scommetti che l’anno prossimo l’Inghilterra vinca la competizione e che la squadra di Eddie Jones arrivi in finale, trarrai comunque un guadagno sulla tua scommessa iniziale.

Se l’Inghilterra vince, riceverai l’intero ammontare della vincita. Se l’Inghilterra perde in finale, riceverai l’equivalente di 1,5 delle quote scommesse. Praticamente, una scommessa con una quota di 25 sul vincitore finale, verrà ripagata a 13, nel caso in cui la tua squadra perda l’evento principale.

Come ricercare i mercati delle scommesse sul rugby

L’aspetto più importante dietro a ogni scommessa è la ricerca. Quando si piazza una scommessa sul vincitore finale, bisognerebbe essere sicuri della propria scelta. Al momento, la Nuova Zelanda è quotata a 2,1 per vincere la Coppa del Mondo di Rugby l’anno prossimo, e dato che ha vinto le ultime due edizioni della competizione, molti scommettitori potrebbero essere propensi per puntare sugli All Blacks.

Tuttavia, la squadra di Steve Hansen è stata da poco battuta dagli Springboks, che si sono anche assicurati una serie di vittorie contro l’Inghilterra questa estate, e ciò potrebbe indurre gli scommettitori a guardare ad altre squadre.
Ci sono molti fattori da considerare al momento di scommettere sul vincitore finale. Come nella maggior parte degli sport di squadra, gli infortuni e la selezione della squadra sono tra gli aspetti più importanti. Il fatto che alcuni giocatori non vengano convocati e che dei nuovi talenti si facciano avanti, potrebbero fare davvero la differenza.

Per esempio, un infortunio al mediano d’apertura dell’Irlanda, Jonathan Sexton sarebbe devastante per le speranze di questa squadra di portarsi a casa anche la Coppa del Mondo 2019, dopo il Grand Slam del Sei Nazioni. Assicurati di dedicare tempo e impegno per ricercare i dati relativi a una scommessa così avanti nel tempo.

Inoltre, i pareggi e i gruppi di alcuni tornei possono influenzare i risultati delle scommesse. Mentre, le quote riguardanti i vincitori del Sei Nazioni variano ogni anno in base ai risultati delle partite.
Nel 2019, il Galles giocherà in casa contro l’Inghilterra e l’Irlanda, ma andrà in trasferta per le altre tre partite più “facili” contro la Francia, la Scozia e l’Italia. Battere l’Inghilterra e l’Irlanda in casa non sarà facile, ma qualsiasi fan del Galles sarà d’accordo sul fatto che affrontare queste due squadre al Principality Stadium piuttosto che in trasferta sia l’opzione migliore.

Su quali altri mercati di rugby possono scommettere su 888?

Quando si parla di rugby, non gira tutto intorno alle scommesse sul vincitore finale. È infatti disponibile una varietà di mercati relativi a certe partite e tornei nella sezione rugby del sito.

Scommesse con handicap

Tra le scommesse più comuni, troviamo le scommesse con handicap. L’esito delle partite che si tengono in casa può essere già dato per scontato a volte e gli scommettitori possono trarre un maggior guadagno, puntando sulle scommesse relative al punteggio (ovvero i punti di vantaggio della squadra vincitrice).

Per esempio, il Sud Africa è quotato a 9,5 con handicap per vincere sull’Australia nella prossima partita di Rugby Championship. Ciò significa che lo scommettitore si aggiudicherà una vincita se il Sud Africa batterà i Wallabies con un vantaggio di almeno 10 punti.

Le scommesse con handicap funzionano anche al contrario. Se gli scommettitori volessero puntare sul fatto che l’Australia vinca o che perda di poco, ma non sono abbastanza convinti della squadra di Micheal Cheika, possono scegliere di puntare una scommessa con + 9,5 di handicap. Se l’Australia vince, pareggia o perde di meno di 10 punti, la scommessa sarà comunque vincente. Semplice!

Scommesse half-time (dell’intervallo)

Questo è un altro mercato relativamente semplice per gli scommettitori. Se vuoi puntare sul fatto che la squadra per cui tifi inizi la partita in modo veloce, puoi scommettere sul risultato della partita dopo il primo tempo. Inoltre, di solito è possibile scommettere su quante mete (più o meno) saranno state fatte durante il primo tempo, e piazzare delle scommesse con handicap sia per il punteggio a metà partita che per quello finale.

Scommesse live sul rugby

La maggior parte degli scommettitori si sono cimentati nelle scommesse live ed hanno riscontrato la loro popolarità dilagante. Il fatto di avere l’opportunità di giudicare una determinata partita prima di piazzare una scommessa è molto interessante per alcuni scommettitori e nel caso del rugby è possibile scommettere live in modi diversi.

Come scommettere live?

Cliccando il pulsante “Live Betting” (scommesse live) all’inizio della pagina, appariranno gli eventi sportivi sui quali sarà possibile scommettere live. Clicca su “rugby” e dai un’occhiata alle ultime quote disponibili; clicca su una partita specifica per scoprirne le quote.

La maggior parte dei mercati saranno relativi ai punteggi, al numero di mete e ai vincitori finali, ma vedrai che alcuni eventi sportivi forniranno diverse quote. Per esempio, le partite internazionali principali potrebbero fornire la possibilità di scommettere sui cartellini, sui marcatori o su chi farà la prossima meta.

Come sempre, le scommesse live con handicap sono le più comuni nei mercati di rugby. Dopo aver deciso chi vincerà la partita e di quanto, potrai fare la tua scelta e decidere come piazzare l’handicap.

Le differenze da considerare tra rugby a 15 e a 13

La differenza principale è il numero di punti segnati nelle due discipline. Nel rugby a 13, una meta vale quattro punti, la trasformazione ne vale due e il drop ne vale uno. Nel rugby a 15, una meta vale cinque punti, la trasformazione ne vale due e il drop e la punizione ne valgono tre. Ciò può influenzare considerevolmente il punteggio totale, le scommesse sul vantaggio e quelle con handicap.

Inoltre, nel rugby a 15 ci sono 15 giocatori, mentre nel rugby a 13 ce ne sono, evidentemente, 13. Il maggiore spazio disponibile in campo fa sì che i giocatori possano battere più facilmente la difesa per riuscire quindi a fare più punti nelle partite di rugby a 13. Nel rugby a 15, il gioco richiede l’utilizzo della forza bruta cercando di macinare punto dopo punto, arrivando quindi ad avere punteggi che non prevedono vantaggi strabilianti.

November 5, 2018
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I giganti caduti del calcio europeo

Con l’aumento dell’aspetto economico nel calcio europeo, bisogna essere davvero incompetenti o incapaci per far sprofondare una squadra dalle stelle alle stalle. Anche il periodo relativamente nero del Manchester United dopo la partenza di Sir Alex Ferguson ha portato ad un settimo posto finale, nemmeno così disastroso alla fine dei conti.

Esistono, infatti, squadre che possono davvero sostenere di rimpiangere i giorni di gloria, squadre che sono sprofondate di categoria in categoria dopo aver assaporato il successo. Queste sono le squadre che dimostrano come un passato di successi abbia ben poca influenza sul presente della società.

Dai trofei europei alla seconda divisione inglese 

Forse dovremmo cominciare con il dire che nessuna squadra ha il diritto di militare nella massima serie. Negli ultimi anni sembra esserci una porta girevole alle estremità della seconda categoria. Al momento, troviamo diversi grandi nomi nella classifica della serie B inglese: Leeds United, Nottingham Forest e Aston Villa vantano un passato importante, ma in tempi più recenti le squadre non si sono dimostrate all’altezza in campo. 

Il sostegno che i tifosi hanno continuato a mostrare al Leeds United dal momento della retrocessione dalla Premier League nel 2004 è innegabilmente a dir poco impressionante, sia in termini di qualità che quantità. Purtroppo però non è stato sufficiente per far risalire la squadra alla massima divisione. I tifosi sono stati testimoni della vita in League One, terza divisione della federazione inglese, passando dal proprio stadio da 40 mila posti di Elland Road a quello di Victoria Park da 8 mila spettatori contro l’Hartlepool nello spazio di soli sette giorni.

Il tifo lodevole che il Leeds riceve ancora è ulteriore riprova della disastrosa gestione della società. Con un pubblico di questo livello avrebbe dovuto saper rialzarsi e passare in seconda categoria immediatamente, ma il Leeds è rimasto per ben tre anni nella terza divisione. La bancarotta del 2007 fu l’apice della gestione allo sbaraglio, mentre il regno di follia di Massimo Cellino tra il 2014 e il 2017 portò all’ingaggio di Dave Hockaday, tecnico che aveva appena concluso una prestazione negativa con il Forest Green, squadra di quinta categoria. 

Il Leeds non è di certo stato fortunato in termini di presidenti ma il karma potrebbe avere in serbo delle sorprese per la squadra, grazie all’arrivo di Marcelo Bielsa come allenatore. Aver ingaggiato l’uomo che ha ispirato Pep Guardiola non è cosa da poco per una squadra di seconda categoria ed evidenzia l’alone di romanticismo nostalgico che ancora circonda la squadra. Lo stile idiosincratico di Bielsa ha riportato felicità in città, anche se non si è ritornati di certo ai livelli della finale di Champions del 1975, ma bisogna dare al tecnico argentino un po’ di tempo. Con il Leeds secondo favorito alla vittoria della seconda divisione a quota 5,25, le cose stanno andando finalmente nel verso giusto.

L’Aston Villa e il Nottingham Forest hanno meno probabilità di risalire la china. I tifosi del Villa stanno iniziando a stancarsi delle tattiche di Steve Bruce, completamente agli antipodi di quelle di Bielsa. Il Forest ha invece copiato la tattica del Wolverhampton, iniziando ad ingaggiare giocatori portoghesi, ma purtroppo nessuno di questi si chiama Ruben Neves. Di tutte le società inglesi che hanno vinto trofei internazionali, solo quattro non militano in Premier al momento. L’Aston Villa e il Forest hanno vinto la Coppa dei Campioni, mentre la leggendaria formazione dell’Ipswich Town guidata da Bobby Robson prese d’assalto la Coppa UEFA. Il Leeds invece ha vinto la Coppa delle Fiere, titolo che sembra uscito direttamente da PES o FIFA. 

I tifosi che hanno ammirato le proprie squadre durante questi successi potrebbero avere difficoltà ad abituarsi alle categorie più basse, mentre i nuovi affezionati si dovranno accontentare solo della mediocrità. Questi giganti addormentati possono sì essere tra le società più importanti dell’Inghilterra, ma questo non gli dà il diritto di essere in Premier più del Bournemouth solo perché hanno uno stadio più grande. Il Leeds sembra finalmente pronto a porre fine al dibattito acceso da chi crede che la Premier sia migliore quando tutte le squadre tradizionalmente importanti sono presenti. Che la si pensi così o meno, sembra impossibile fermare la squadra di Bielsa nella sua corsa verso la promozione. 

I risorti della Serie A

La Serie A del 2018 sembra essere pensata per i nostalgici: l’Inter e il Milan stanno effettivamente facendo uno sforzo per ritornare ai livelli di una volta, mentre il ritorno del Parma fa venire le lacrime agli occhi ai più romantici. Tra il 1992 e il 2002 la società appena tornata in serie A ha vinto ben 8 trofei, un successo senza precedenti. 

I tifosi del Leeds simpatizzeranno per il Parma, sull’orlo della bancarotta tra il 2004 e il 2007. Il peso delle preoccupazioni finanziarie ha portato alla retrocessione della squadra nel 2008, ma Francesco Guidolin (vecchia conoscenza dello Swansea City) riportò immediatamente la squadra nella massima serie. Il peggio sembrava essere passato, ma il vero incubo stava aspettando il Parma dietro l’angolo: la bancarotta del 2015 vide la nuova società ripartire dalla D, quarta categoria italiana.

Eppure, come una fenice risorge dalle sue ceneri, il Parma è ritornato in Serie A dopo la serie di promozioni consecutive, categoria dopo categoria. La squadra continua ad essere amata ed evocare romanticismo. Nel 1999, il Parma vinse la Coppa UEFA con una rosa di nomi impressionanti: Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Lilian Thuram e Hernan Crespo, campioni che hanno utilizzato il Parma come piattaforma di lancio per diventare talenti mondiali. Le punte di diamante del Parma di oggi sono Bruno Alves e Gervinho, ma corrono tempi molto diversi per la squadra, con solo il Frosinone meno quotato a terminare la stagione nelle prime quattro posizioni della Serie A. Siamo sicuri che ai tifosi del Parma tutto ciò non importa: dopo anni d’inferno, essere ritornati nella massima serie del calcio italiano con una dirigenza sana ed il buon avvio in Serie A è già un successo.

Il declino del Deportivo

Il Deportivo La Coruña potrebbe non iscriversi nel firmamento del calcio globale, ma per tutti i tifosi di calcio è stato difficile assistere alla trasformazione subita negli ultimi vent’anni che da guastafeste dell’elite calcistica l’ha reso l’equivalente spagnolo del Benevento. In Spagna, il 21° secolo è appartenuto per alcuni mesi proprio al Deportivo, con la vittoria del primo titolo da parte dei galiziani nella stagione 1999/2000, in cui Sevilla, Real Betis e Atletico Madrid furono retrocessi. Questo campionato fu anche il 5 anno di fila in cui il Barcellona non riuscì a portarsi a casa il titolo nazionale. Se non altro, tutto questo serve a ricordarci quanto tempo sia trascorso dal 2000.

Con Roy Makaay e Diego Tristan all’apice della forma proprio mentre il Deportivo iniziava la volata verso il titolo, la vittoria finale si trattava solo di una formalità. Vincendo la 100° Copa del Rey nel 2002, il Deportivo impedì al Real Madrid dei Galacticos di fare proprio un prestigioso trofeo. Due anni dopo, la squadra continuava a stupire sul palcoscenico più importante, eliminando a sorpresa il Milan, campione in carica dalla Champions League.

Il risultato fu già di per sé incredibile, ma il modo in cui il Deportivo vinse lo fu ancora di più. Il mitico Milan di allora aveva vinto la partita d’andata dei quarti di finale per 4-1 ma, senza che nessuno potesse minimamente immaginarlo, il Deportivo riuscì a fare poker al ritorno. Fu Alber Luque ad andare a segno quella notte, anche se il Deportivo perse poi in semifinale contro il Porto allora allenato da un certo Jose Mourinho, vincitore finale della Champions di quella stagione. L’anno successivo le cose iniziarono però a cambiare drasticamente per Luque e per il Deportivo. La squadra iniziò a vivacchiare a metà classifica fino alla retrocessione avvenuta nel 2011, mentre Luque passò poi al Newcastle.

Il Deportivo risalì subito la classifica per poi mandare all’aria tutti gli sforzi compiuti con un’altra retrocessione. Ancora una volta la squadra seppe rifarsi immediatamente, ma dopo tre deludenti stagioni in Liga, la retrocessione la stagione scorsa era inevitabile. Il Deportivo sta facendo del suo meglio per ritornare immediatamente nella massima categoria e sono i favoriti alla promozione a quota 9. Quanto meno, i tifosi hanno dei bei ricordi di un passato recente a fargli compagnia durante la permanenza in seconda categoria.

November 5, 2018
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Premier: Arsenal-Liverpool è il big match della settimana

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BOURNEMOUTH-MAN UNITED

Al Vitality Stadium inizia l’undicesima giornata della Premier League con una sfida dal sapore europeo. Il Bournemouth di Eddie Howe è la sorpresa di questa stagione in Inghilterra ed affronta il Manchester United, favorita @1.98 per i bookmakers di 888sport, di José Mourinho, reduce da sette punti nelle ultime tre sfide in Premier.

Il successo convincente contro l’Everton ha dato fiducia agli uomini dello Special One, che ora vogliono risalire la classifica per cercare di rientrare in zona Champions League. Le Cherries invece sono reduci da dieci punti nelle ultime quattro comprese le due roboanti vittorie in trasferta contro Watford e Fulham.

La sfida del Vitality Stadium può essere il punto di svolta della stagione di una delle due squadre. 
 

CARDIFF-LEICESTER

Dopo la tragedia che ha colpito sabato sera tutto l’ambiente del Leicester, le Foxes tornano in campo a Cardiff e andranno a caccia di una vittoria da dedicare alla memoria del Presidente Vichai Srivaddhanaprabha. Dall’altra parte i gallesi hanno trovato la loro prima vittoria stagionale nell’ultima gara giocata in casa contro il Fulham, vero e proprio scontro diretto per la lotta salvezza. Il Cardiff sa di dover lottare fino alla fine per non retrocedere e il Cardiff City Stadium deve diventare un fortino dove ottenere i punti salvezza. 

EVERTON-BRIGHTON 

A Goodison Park l’Everton di Marco Silva ospita il Brighton, reduce da ben tre vittorie consecutive in Premier League. I Toffies hanno interrotto la loro striscia di successi in fila con la sconfitta di domenica scorsa ad Old Trafford contro lo United. L’Everton vuole fare il salto di qualità, l’obiettivo da due anni a questa parte è quello di entrare nel gruppo delle Fab Six per conquistare un posto europeo. Nelle ultime stagioni però sono arrivate più delusioni che successi per i tifosi dell’Everton e qualora non dovesse arrivare un successo contro il Brighton potrebbe sfuggire quasi definitivamente il treno europeo. 

NEWCASTLE-WATFORD

Il match tra Newcastle e Watford è probabilmente l’ultima chiamata per Rafa Benitez, il cui futuro sulla panchina dei Magpies è a rischio. L’inizio di stagione dei bianconeri è disastroso, solo tre punti in queste prime dieci giornate e ultimo posto condiviso con l’Huddersfield. I Magpies stanno facendo una fatica enorme a segnare e vanno a caccia del primo successo in stagione. Di fronte troveranno il Watford di Javi Gracia che ha iniziato alla grande la sua prima avventura su una panchina di Premier League. Ben 19 punti in dieci giornate sono un bottino importantissimo per il Watford, che vincendo a Newcastle si candiderebbe addirittura per un posto europeo. 

WEST HAM-BURNLEY

Due delle squadre più enigmatiche di questo inizio di stagione in Premier si affrontano all’Olympic Stadium di Londra. Il West Ham ospita il Burnley in una sfida salvezza tra due deluse, con gli Hammers che speravano in tutt’altro inizio dopo lo scoppiettante mercato estivo. Una squadra che sulla carta ha grande qualità offensiva, ma sta facendo tantissima fatica a trovare la rete con continuità (solo nove gol in stagione). Dall’altra parte c’è il Burnley che è reduce dai nove gol subiti nelle ultime due partite contro Manchester City e Chelsea. 

ARSENAL-LIVERPOOL

Il big match dell’undicesima giornata di Premier si giocherà sabato alle 18.30 all’Emirates Stadium, dove l’Arsenal di Unai Emery ospita il Liverpool di Jurgen Klopp. I Reds comandano la classifica con 26 punti mentre i Gunners sono al quarto posto con 4 punti di distacco. Dopo le prime due sconfitte contro City e Chelsea l’Arsenal è stato praticamente perfetto, sette vittorie di fila prima del pareggio nell’ultimo weekend contro il Crystal Palace. A guidare i Gunners è stato Pierre-Emerick Aubameyang, favorito numero uno per il titolo di Player Of The Month grazie ai suoi cinque gol nelle tre sfide giocate ad ottobre. Dall’altra parte la solidissima difesa del Liverpool (solo 4 reti subite) cercherà di evidenziare il principale problema di questo Arsenal, ovvero l’incapacità di vincere i big match. La sfida di sabato è un banco di prova importantissimo per i Gunners, che devono dimostrare di esser pronti per lottare fino in fondo per grandi obiettivi in questa stagione. 

WOLVES-TOTTENHAM 

Il sabato di Premier si chiude con il posticipo delle 20.45 tra Wolverhampton e Tottenham. Gli Spurs dopo la sconfitta contro il City di lunedì sera non possono permettersi altri passi falsi per cercare di tenere il passo delle big. Dall’altra parte il Wolverhampton di Nuno Espirito Santo viene da due sconfitte consecutive dopo un grande inizio di stagione. Solo nove gol subiti in questo inizio di stagione per i Wolves, che ora però hanno bisogno di punti per rimanere in zona europea. La squadra di Nuno Espirito Santo ha dimostrato di saper mettere in difficoltà le big pareggiando con entrambe le squadre di Manchester. Dopo i tantissimi infortuni di questo inizio di stagione il Tottenham ha ritrovato tutti i suoi big e deve assolutamente aumentare il numero di gol segnati (solo sedici in dieci giornate). 

November 3, 2018
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Serie A: in vista della Champions, il Napoli apre gli anticipi. Sabato Inter, Roma e Juventus. 

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NAPOLI-EMPOLI (venerdì 2 novembre 20.30)
L’undicesima giornata di Serie A si apre venerdì sera alle ore 20.30 con la sfida al San Paolo tra il Napoli di Ancelotti e l’Empoli di Aurelio Andreazzoli. Dopo il pareggio in extremis con la Roma grazie al gol di Dries Mertens i partenopei vogliono assolutamente riprendere la marcia per cercare di rimanere in scia della Juventus. I sei punti di differenza rispetto alla squadra di Massimiliano Allegri sono già tanti, per questo il Napoli non può permettersi passi falsi. Con la rete ai giallorossi, “Ciro”, ha raggiunto i 95 gol in maglia azzurra, ad una sola unità di distanza dal mito Antonio Careca. Nel video i primo 50 gol del belga in a.

Di fronte si troverà un Empoli che in questa stagione ha saputo giocare bene contro le grandi, anche se ha raccolto solamente un punto con il Milan. Buona anche l’ultima prestazione contro la Juve sabato scorso, tanto che i bianconeri si sono salvati solamente grazie a una prodezza di Cristiano Ronaldo per il definitivo 1-2. La grossa incognita per il Napoli, favorito @1.26, oltre al gioco dei toscani, è indubbiamente la Champions League, visto che martedì gli azzurri si giocheranno la qualificazione nella sfida interna contro il Paris Saint Germain dopo il pari beffa del 2-2 nella gara d’andata al Parco dei Principi. 
Ancelotti potrebbe optare per un turno di riposo per Lorenzo Insigne, scegliendo, al centro dell’attacco, l’inedito tandem offensivo Milik e Mertens.

INTER-GENOA (sabato ore 15)
Quasi sessantacinque mila spettatori e una cornice di pubblico straordinaria per la sfida di San Siro tra Inter e Genoa. Il successo della squadra di Spalletti per 0-3 all’Olimpico contro la Lazio ha dato morale e fiducia a tutto l’ambiente nerazzurro, con i tifosi che hanno risposto ancora una volta presente in vista della sfida di sabato pomeriggio alle ore 15. Inter favorita @1.37, secondo i bookmakers di 888sport.it

Di fronte l’Inter troverà un Genoa che viene da due pareggi e una sconfitta dopo l’arrivo di Ivan Juric sulla panchina rossoblu. Il Grifone è reduce dalla sconfitta nei minuti finali  contro il Milan nel recupero della prima giornata di campionato e vorrà rifarsi, anche se di fronte troverà un avversario in grande fiducia. Anche l’Inter come il Napoli avrà distrazioni da Champions, visto che martedì a San Siro arriva il Barcellona e per i nerazzurri un eventuale risultato positivo contro i blaugrana potrebbe voler dire quasi sicuramente accesso agli ottavi di finale. 
Per questo motivo Spalletti sembra intenzionato a fare turnover, con Mauro Icardi che potrebbe partire dalla panchina e lasciare spazio a Lautaro Martinez al centro dell’attacco. Rispetto alla squadra che ha vinto a Roma, potrebbe beneficiare di un turno di riposo anche Politano. Sono in ballottaggio per una maglia da intermedio di centrocampo Borja Valero e Joao Mario, dopo l’esordio di qualità in campionato di lunedì scorso.
Il Genoa ha bisogno del ritorno al gol del bomber polacco Piatek, sorpresa assoluta della prima parte del campionato, dopo 3 turni di digiuno.

Tra le quote pubblicate da 888sport, interessante è quella sopra la pari, della “Squadra di casa a segno in entrambi i tempi”, @2.06.

JUVENTUS-CAGLIARI
Dopo la doppietta straordinaria contro l’Empoli i riflettori saranno ancora una volta puntati su Cristiano Ronaldo nella sfida di sabato sera allo Stadium tra Juventus e Cagliari. I bianconeri in casa sono reduci dal pareggio contro il Genoa e vogliono “riscattarsi” dopo qualche partita non perfetta in campionato. Le difficoltà viste anche al Castellani non hanno però scalfito le sicurezze di una squadra che viaggia a ritmi spaventosi in questo inizio di stagione. 
Di fronte si troverà un Cagliari che fuori casa non sta trovando grande continuità, solamente quattro punti anche se ottenuti a Firenze e a Bergamo (unica vittoria all’Atleti Azzurri d’Italia grazie a Barella). Possibile turnover per Max Allegri in vista della sfida europea di mercoledì contro il Manchester United, anche se certamente ci sarà ancora una volta Cristiano Ronaldo a guidare l’attacco bianconero. Ai suoi lati dovrebbero iniziare l’incontro Douglas Costa e Mandzukic, con Dybala pronto ad un’altra serata d’autore contro lo United in Champions!
Sfida nella sfida quella tra Super Mario ed il suo compagno di Nazionale Darijo Srna, primatista di presenze con la maglia croata!
Scommessa consigliata: squadra di casa vince entrambi i tempi SI @2.10


 

November 2, 2018
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Serie B: l’Hellas Verona deve decollare, gol in vista tra Foggia e Brescia

TUTTE LE QUOTE DELLA SERIE B PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Hellas Verona-Cremonese (venerdì ore 21.00)
Molti i motivi di interesse al centro della sfida in programma al Bentegodi venerdì sera: il primo è il ritorno da avversario di Andrea Mandorlini in quella Verona che l’ha visto conquistare due promozioni in Serie A (unico allenatore nella storia degli scaligeri a riuscire nell’impresa). Il secondo è vedere se e quando la squadra che ha il miglior centravanti del campionato cadetto (Giampaolo Pazzini) ingranerà la marcia per scalare un campionato in cui, sulla carta, è una delle due o tre favorite per la promozione diretta. La Cremonese sta vivendo un momento difficile, con la vittoria che manca da quattro partite, ma i segnali di miglioramento iniziano a vedersi, con i due pareggi consecutivi ottenuti dopo le altrettante sconfitte subite.

Probabili formazioni
Hellas Verona (4-3-3): Silvestri; Almici, Caracciolo, Marrone, Balkovec; Zaccagni, Dawidowicz, Henderson; Matos, Pazzini, Ragusa. Allenatore: Grosso.
Cremonese (4-3-3): Radunovic; Mogos, Kresic, Claiton, Renzetti; Arini, Castagnetti, Emmers; Castrovilli, Brighenti, Perrulli. Allenatore: Mandorlini.

Scommessa consigliata: Hellas Verona-Cremonese 1 @1.88

Foggia-Brescia (sabato ore 15.00)
Se non fosse per la penalizzazione di 8 punti inflitta ai pugliesi, Foggia e Brescia si troverebbero alla pari in classifica, anche se le Rondinelle hanno disputato una partita in meno. Nelle ultime cinque giornate, il Brescia è imbattuto con tre vittorie e due pareggi all’attivo grazie alla cura Corini che sta dando i suoi frutti, mentre il Foggia ha ottenuto una sconfitta, due vittorie e altrettanti pareggi. Il Foggia con una vittoria, che manca dal 3-2 contro l’Ascoli del 6 ottobre, potrebbe uscire dalla zona retrocessione; il Brescia, invece, cerca punti importanti per rilanciarsi in zona playoff.

Probabili formazioni
Foggia (3-5-1-1): Bizzarri; Tonucci, Camporese, Martinelli; Zambelli, Busellato, Carraro, Deli, Kragl; Galano; Mazzeo. Allenatore: Grassadonia.
Brescia (4-3-1-2): Alfonso; Sabelli, Gastaldello, Romagnoli, Curcio; Martinelli, Tonali, Dall’Oglio; Bisoli; Donnarumma, Allenatore: Corini.
Scommessa consigliata: Foggia-Brescia Gol @1.58

Padova-Cittadella (sabato ore 15.00)
Torna in Serie B il derby di Padova, giunto alla sua trentaduesima edizione: i precedenti vedono in vantaggio il Cittadella con 11 successi, tanti quanti i pareggi, contro i 9 dei biancoscudati. Nel video l’ultimo, clamoroso, precedente in Serie B.

Il Padova è al sedicesimo posto in classifica con 7 punti in dieci partite, mentre il Cittadella è in piena corsa playoff con 15 punti in nove gare disputate. Il nostro consiglio è di scommettere sull’opzione Under 2.5 @1.58; vale la pena prendere in considerazione anche il pareggio, con il segno X su 888sport.it @2.85.

Probabili formazioni
Padova (4-3-3): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan, Mazzocco; Salviato, Della Rocca, Cappelletti; Clemenza, Bonazzoli, Capello. Allenatore: Bisoli.
Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Frare, Drudi, Benedetti; Proia, Iori, Branca; Schenetti; Scappini, Strizzolo. Allenatore: Venturato.
Scommessa consigliata: Padova-Cittadella Under 2.5 @1.58


 

November 2, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Fiorentina-Roma è già uno spareggio. Rebus sulla fascia sinistra per i giallorossi 

 

TUTTE LE QUOTE DI FIORENTINA-ROMA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Piatto ricco in Serie A nel sabato dopo la festività di Ognissanti: alle ore 18.00 all’Artemio Franchi di Firenze si affrontano la Fiorentina di Stefano Pioli e la Roma di Eusebio Di Francesco. Le due formazioni si trovano appaiate in classifica al sesto punto (in coabitazione con Sassuolo e Sampdoria) con 15 punti in 10 partite, a 3 punti dalla quarta piazza, l’ultima disponibile per un posto nella prossima Champions League. 

Ma, se per la Fiorentina il piazzamento attuale è di tutto rispetto, per la Roma è una delusione: le aspettative estive erano decisamente superiori, vista la semifinale raggiunta lo scorso anno nella massima competizione continentale contro il Liverpool. I giallorossi hanno bisogno di risultati importanti e di punti preziosi per rilanciare le proprie ambizioni in un campionato che, altrimenti, rischia di vederli sempre più anonimi comprimari.

 
Nella Fiorentina, dovrebbero ritrovare posto tra i titolari l'ex di turno Gerson, che dovrebbe essere preferito rispetto a Fernandes per una maglia a centrocampo, Simeone e Pjaca in attacco. L'esterno croato, tuttavia, rimane insidiato dal belga Mirallas e da Eysseric: Pioli scioglierà il dubbio all’ultimo momento, per non dare vantaggi all’avversario.


La situazione a Trigoria è critica per quanto riguarda la fascia sinistra: l’infortunio a Luca Pellegrini, occorso in settimana, va ad aggiungersi alle precarie condizioni di Kolarov che ne mettono in dubbio la presenza. Qualora il serbo non dovesse farcela per la sfida di Firenze, pronta la soluzione con Florenzi a destra e Santon dirottato sulla fascia opposta. Fuori De Rossi e Manolas, spazio a Marcano al centro della difesa.


Le probabili formazioni 
FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Vitor Hugo, Pezzella, Biraghi; Benassi, Veretout, Gerson (Fernandes); Chiesa, Simeone, Pjaca (Mirallas). Allenatore: Pioli.
ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Fazio, Marcano (Juan Jesus), Kolarov (Santon); Lo. Pellegrini, Nzonzi; Under, Cristante, El Shaarawy; Dzeko. Allenatore: Di Francesco.

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Registrati e scommetti con le Super Quote di 888sport per il match di Firenze!

Equilibrio nelle quote disponibili su 888sport.it per Fiorentina-Roma. La vittoria dei giallorossi in trasferta, con il segno 2, è in lavagna @2.60, quella dei viola, con il segno 1, si può giocare @2.70. Il pareggio, risultato da prendere in considerazione, mancando dalla stagione 2014-15, è quotato @3.40. L’anno scorso la sfida del Franchi terminò con un rocambolesco 4-2 per la Roma: anche sabato pomeriggio la sfida sembra orientata verso un andamento da Gol @1.58 (contro il No Gol @2.30). L’Over 2.5 @1.76, di conseguenza, si lascia preferire al relativo Under @2.05. Si può tentare un risultato esatto 1-1 @6.50 o 2-2 @11.50.

November 3, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Quali saranno gli effetti della Nations League sulle competizioni internazionali?

Le richieste di porre fine alle partite amichevoli tra le nazionali europee senza alcuno scopo si sono ripetute per molti anni prima che la UEFA finalmente creasse la Nations League.

È da tempo che nel mondo del calcio le amichevoli tra nazionali vengono considerate partite pressoché inutili, che hanno insegnato ben poco agli allenatori e che lasciano i tifosi con un sapore amaro in bocca. Sulla carta, partite tra Inghilterra, Spagna, Francia, Germania e Italia potrebbero sembrare ottime, ma in realtà non danno tutto lo spettacolo promesso, senza alcun premio in palio e con i giocatori più preoccupati di terminare la partita senza infortuni e ritornare velocemente alle rispettive squadre di club.

Meno partite amichevoli senza alcuno scopo

Il problema principale delle amichevoli risiede nel fatto che si può concludere ben poco dalle prestazioni delle squadre e non aiutano a prepararsi a sufficienza per le partite dei torneo internazionali. Le nazionali hanno poco tempo per imparare a conoscersi: sprecare tempo per preparare l’incontro contro per esempio le riserve della Germania o della Spagna che si stanno conservando per la partita successiva contro la Svezia o l’Italia serve a ben poco. Inoltre, in questo modo viene limitato il tempo in cui la nazionale può provare nuove formazioni e schemi tattici sul campo.

Con così poco tempo a disposizione da passare con gli altri membri della nazionale, la maggior parte dei CT preferirebbe rimanere in raduno per perfezionare i dettagli prima del torneo, o quanto meno giocare una partita dove ci sia in palio qualcosa.

Verso la fine degli anni ‘90, l’ex allenatore delle giovanili del Manchester United, Eric Harrison, aveva già suggerito l’idea di eliminare le amichevoli per dedicare tempo a raduni specifici, opzione abbandonata perché considerata all’epoca troppo radicale. La creazione della Nations League offre una soluzione migliore a tutto campo, in quanto coinvolge i tifosi e li avvicina alla nazionale anche tra una competizione e l’altra, dando comunque alle squadre la possibilità di scendere in campo per vincere qualcosa.

Più competizione per le nazionali di tutti i livelli

Le partite iniziali della Nations League potrebbero sembrare ancora come le vecchie amichevoli, in quanto le squadre si devono ancora abituare all’idea di avere pause tra i tornei internazionali in cui la competizione è comunque presente. Dando, però, importanza a partite che sarebbero altrimenti considerate inutili, la situazione dovrebbe cambiare. La maggior parte degli operatori concordano sul fatto che il nuovo sistema fornirà una competizione sportiva migliore, con obiettivo finale quello di migliorare la qualità del calcio internazionale e alzare l’asticella per le nazionali minori. La competizione riempirà il vuoto estivo tra le competizioni internazionali, permettendo alle nazionali che hanno fatto meglio di accedere alle finali della Nations League con in palio un trofeo importante.

Per le altre nazionali, la Nations League offre un percorso di qualificazione alternativo agli Europei, garantendo a ciascuna Lega una wildcard per la partecipazione al successivo Europeo in cui si sfidano 24 squadre.

Il processo di consultazioni per la creazione del torneo iniziò ad un incontro in quel di Cipro nel 2011 e il formato della nuova competizione venne sanzionato alla conferenza di Astana tre anni dopo.

Le uniche figure a cui la Nations League potrebbe non andare a genio sono gli allenatori delle squadre di club, che vedranno i propri giocatori impegnati in partite competitive durante le pause internazionali. Ciò potrebbe aumentare il rischio di infortuni e avere un impatto sul livello della forma fisica dei giocatori. D’altro canto, la maggior parte degli allenatori concorda sul fatto che il sistema attuale non funzioni.

Verrà diminuita l’importanza delle competizioni internazionali?

Un maggior numero di nazionali minori avrà la possibilità di partecipare all’Europeo grazie alla distribuzione su un periodo più lungo delle partite. La struttura della Nations League comporterà inoltre che tali squadre potranno giocare più partite contro avversari dello stesso calibro. Si viene così a creare un ambiente competitivo migliore che aiuterà queste nazionali a migliorare rispetto il livello al quale sono purtroppo ferme da anni.

In precedenza, infatti, disputavano quasi esclusivamente partite in cui non avevano la minima possibilità di vincere, o di pareggiare, senza possibilità di imparare e migliorare. Con questo nuovo formato, le squadre avranno una chance reale di poter essere competitivi e vincere la partite. Di conseguenza, potranno scendere in campo con un approccio diverso, più positivo, e liberi di sperimentare tatticamente. Oltre che alle capacità tecniche, questo stimolerà anche la fiducia che le squadre hanno in loro stesse. Grazie alla crescita delle nazionali migliori, migliorerà anche il livello complessivo del calcio internazionale.

I vantaggi del nuovo sistema sono apparsi chiari fin dal turno di debutto: l’Armenia e il Lichtenstein hanno vinto, la piccola Andorra è riuscita a portare a casa un inaspettato pareggio contro il Kazakistan, il nuovo arrivato Kosovo ha vinto e pareggiato nelle sue partite di debutto e Malta ha portato a casa un punto contro l’Azerbaijan.

Inoltre, il nuovo torneo lavora in sinergia con competizioni già esistenti quindi è improbabile che ne diminuisca l’importanza. Gli Europei e il Mondiale continueranno ad essere considerati eventi prestigiosi, mentre la Nations League offrirà un ulteriore trofeo da aggiungere in bacheca.

Tutte le squadre coinvolte possono trarre vantaggio dal programma prefissato e sia i giocatori che gli allenatori potranno avere un obiettivo positivo su cui concentrarsi durante le pause internazionali. LaNations farà inoltre da ponte tra gli eventi calcistici principali, mantenendo l’interesse per la competizione e generando maggiori introiti grazie ai premi e ai bonus previsti per i partecipanti.

È mai stato provato prima?

Dal 1996, la Oceania Football Confederation organizza la Coppa delle Nazioni OFC. Iniziata come un evento a cadenza biennale, la Coppa si disputa ora ogni quattro anni e dal 2010 conta come metodo di qualifica al Mondiale per la regione dell’Oceania. Data l’assenza di nazionali di un certo calibro, quelle più forti devono comunque organizzare amichevoli con avversarie dello stesso livello per testare il proprio gioco. Vista la diversa struttura e il numero inferiore di squadre coinvolte, è difficile prendere la Coppa delle Nazioni dell’OFC come indicatore del possibile successo della Nations League.

Le altre federazioni stanno facendo lo stesso?

Nel 2017, la CONCACAF, ovvero l’associazione che rappresenta l’America del Nord, quella Centrale e le isole caraibiche, ha avviato il progetto della Nations League CONCACAF. Il torneo, a cui prenderanno parte 40 nazionali, è strutturato in maniera simile al torneo della UEFA. Il torneo varrà come qualificazione alla Gold Cup della CONCACAF.

Il fatto che anche le altre federazioni stiano copiando la mossa della UEFA rende quest’approccio lo standard applicato d’ora in avanti.

Non ci saranno più partite amichevoli?

Dato che alcune delle nazionali più forti sono raggruppate assieme e che le partite avverranno luogo in un lasso di tempo relativamente breve, ci sarà sicuramente spazio per alcune amichevoli. I CT potranno utilizzare queste partite per testare i propri giocatori contro nazionali di altri continenti o per prepararsi alle partite proprio della Nations League.

Ciononostante, le amichevoli non ricopriranno più il ruolo centrale nella formazione e nello sviluppo della squadra nazionale e nessuno si aspetterà molto da questi incontri.

Con la prossima partita sempre dietro l'angolo, le pause internazionali non verranno percepite come un’interruzione così brusca dei campionati nazionali.

Un incentivo per i CT delle nazionali

Per i CT delle nazionali, avere delle partite extra a disposizione significa avere più opportunità per lasciare il proprio segno sulla squadra. Giocando contro avversari dello stesso livello, potranno mettere in campo formazioni e schemi tattici come farebbero durante i tornei internazionali. Questo significa che l’identità e la filosofia di una nazionale possono essere consolidate tra una competizione internazionale e l’altra, in modo da arrivare al top della forma agli eventi più importanti.

October 30, 2018
888sport
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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La guida alle scommesse sugli sport motoristici: come scommettere su F1, MotoGP, Nascar e Speedway

Il mondo degli sport motoristici è vario ed emozionante, e come per ogni sport, sono disponibili diversi mercati delle scommesse per chi volesse fare un po’ di soldi. Che si tratti di Formula Uno, MotoGP, Nascar, rally, speedway o supercar, i mercati delle scommesse sono davvero variegati e offrono a qualsiasi fan la possibilità di tentare la fortuna.

In questa guida, spiegheremo tutti i modi per piazzare delle scommesse sui tanti sport motoristici provenienti da tutto il mondo. Che si voglia puntare sul vincitore finale della stagione o sui particolari di una gara specifica, ti mostreremo come spremere al massimo le tue meningi per avere successo nel mondo dei motori.

Su cosa scommettere in Formula Uno?

Per quanto riguarda la Formula Uno, sono disponibili diversi mercati delle scommesse su cui puntare. Le scommesse più seguite riguardano il vincitore del Campionato Piloti. È possibile vincere puntando sul pilota che vincerà il campionato a fine stagione. Per il 2019, il favorito sembra essere Lewis Hamilton con una quota di 1,75, seguito da Sebastian Vettel, quotato a 2,5.

Poi chiaramente troviamo l’altro campionato che viene deciso in base ai punti accumulati dalle scuderie durante la stagione di Formula Uno, ovvero il Campionato Costruttori. Dato che l’auto ha chiaramente un impatto considerevole sulla vittoria del Campionato Piloti, è giusto che i fan possano avere l’opportunità di scommettere sul costruttore che si posizionerà primo a fine stagione. Tra le quote per il vincitore del Campionato Costruttori, troviamo in testa la Mercedes con una quota di 1,25 e alle sue spalle la Ferrari quotata 3,75.

Grazie alla popolarità della Formula Uno, hanno guadagnato seguito anche altri mercati relativi alle scommesse sui vincitori finali nel corso dei vari eventi della stagione. Nei mercati speciali della stagione, gli scommettitori possono puntare su chi guadagnerà più punti tra Charles Leclerc e Kimi Raikkonen, ma anche su chi dei due vincerà la gara o finirà sul podio prima della fine della stagione.

Sebbene le scommesse riguardanti la fine del campionati siano molto seguite, sono le scommesse piazzate durante i giorni di gara che attirano l’attenzione degli habitué.

Quali sono i mercati disponibili durante i giorni delle gare di F1?

Nei giorni precedenti il giorno della gara, i fan provenienti da tutto il mondo cominceranno a discutere su chi arriverà primo. Ci sono due opzioni nel caso in cui si voglia scommettere il giorno stesso della gara. La prima prevede che lo scommettitore punti sul vincitore della gara, come ad esempio puntare sul fatto che Hamilton vinca il Gran Premio di Russia con una quota a 2,00.

In alternativa, gli scommettitori degli sport motoristici possono  scommettere che uno degli sfavoriti arrivi sul podio grazie alle quote winner 1-3 che garantiscono la vincita della puntata nel caso il pilota su cui si ha scommesso arrivi primo, secondo o terzo. Parlando più in concreto, se Max Verstappen arriva primo, secondo o terzo e tu hai scommesso sul mercato 1-3, riceverai un guadagno pari a 2,5 sulla tua puntata.

Man mano che il giorno del Gran Premio si avvicina, verranno resi disponibili più mercati, come ad esempio quello per il pilota più veloce durante le prove e in gara. Nel giorno della gara, sarà poi possibile trovare delle quote riguardanti le posizioni d’arrivo e altri mercati più particolari.

Su cosa scommettere in MotoGP?

Il numero di fan di motociclismo continua a crescere e così cresce anche il numero di persone interessate a scommettere sulle gare e i campionati di questo sport a due ruote.

Per quanto riguarda le scommesse sul vincitore finale, non è disponibile soltanto il campionato di MotoGP, ma anche i mercati riguardanti i campionati di Moto2 e la Moto3.

In Moto3 è possibile puntare sul pilota che si posizionerà più in alto a fine stagione, per questo mercato vediamo Jorge Martin in testa con una quota di 1,16. Mentre in Moto2 e MotoGP sarà possibile puntare anche su quale dei piloti selezionati farà meglio in campionato; al momento Andrea Dovizioso si trova in testa con una quota pari a 1,4, contro Jorge Lorenzo quotato 2,75 per il piazzamento migliore nel Campionato di MotoGP 2018.

Tuttavia, se si vuole affrontare il campionato una gara alla volta, sarà possibile puntare sui Gran Premi individuali.

Quali sono i mercati disponibili durante i giorni delle gare di MotoGP?

Se pensi di sapere chi vincerà il prossimo Gran Premio di MotoGP, lanciati sul mercato delle scommesse riguardanti le gare singole. Qui potrai trovare la lunga lista di piloti che gareggeranno per vincere la gara e delle quote intriganti.

Prendi per esempio il caso del Gran Premio di Aragona, sebbene le quote per il vincitore finale del Campionato MotoGP 2018 diano Dovizioso come il favorito su Lorenzo, per questo gran premio, Lorenzo sembra essere il favorito con una quota di 3,00, contro quella di 4,5 di Dovizioso.

Su cosa scommettere nella Nascar?

Grazie a piloti e auto davvero competitivi, per la Nascar il mercato delle scommesse sul vincitore finale sta diventando sempre più seguito dai fan di questo sport. Puntando sul mercato del Vincitore (Monster Energy Nascar Cup Championship 2018) sarai in grado di scommettere su chi si piazzerà primo a fine stagione.

Con i favoriti Kevin Harvick, Kyle Busch, Brad Keselowski e Martin Truex Jr rispettivamente quotati a 3,5; 4; 5,25 e 5,25, gli insider potranno certamente trarre il massimo dal campionato grazie alle quote sfavorevoli a disposizione.
Tuttavia, se non riesci ad aspettare di poter scommettere sul vincitore della prossima gara, perché non dare un’occhiata ai mercati riguardanti le gare singole.

Quali sono i mercati disponibili durante i giorni delle gare di Nascar?

Come succede per le scommesse di Formula Uno, i fan della Nascar possono scommettere su chi vincerà la gara, ma anche su chi si posizionerà tra i primi tre.

Sulle pagine relative alle gare di Nascar, gli scommettitori troveranno due colonne, la prima chiamata “Winner” (Vincitore) e la seconda detta “(1-3)” (dal primo al terzo). Se sei convinto che uno dei piloti arriverà primo, punta sulla sua vittoria. Ma, dato che tutto è possibile durante le gare, a volte è meglio utilizzare le quote 1-3 per restare sul sicuro. Come mostrano le quote per il Federated Auto Parts 400, Kevin Harvick era il secondo favorito con una quota di 5,00 per vincere la gara, ma per lui erano disponibili anche delle buone quote 1-3, pari a 1,75.

Su cosa scommettere alle gare di rally?

Nel rally, gli sguardi dei fan sono puntati sull’evento motoristico principale, ovvero il Campionato del Mondo di Rally. Dunque, per accrescere il brivido della stagione, i fan si rivolgono al mercato delle scommesse sui vincitori finali per puntare sul possibile vincitore del Campionato del Mondo di Rally.

Questa stagione vede come il favorito a vincere il WRC 2018, Thierry Nwuville, con una quota di 1,85 per portarsi a casa tutto il campionato. Ma ciò non toglie che anche Ott Tanak abbia l’opportunità di aggiudicarsi la vittoria con una quota pari a 3,00.

Su cosa scommettere alle gare di speedway?

Da non confondere con le gare singole, il Grand Premio di Speedway 2018 è un campionato molto seguito. È possibile trovare le quote per tutti i potenziali vincitori del campionato di quest’anno, in cui Tai Woffinden pare essersi già portato a casa il titolo con una quota di 1,4.

In ogni caso, puoi anche prenderti in anticipo e trarre il meglio dalle prime quote disponibili per il Grand Premio di Speedway del 2019. Ad oggi, è possibile scommettere che Janusz Kolodziej si posizioni davanti a Antonio Lindback e Niels Kristian Iversen alla fine della prossima stagione.

Da non dimenticare che sono anche disponibili le quote della bramata stagione svedese di Elisterien 2018. Considerando i risultati delle eliminatorie, la squadra Eskilstuna Smederna quotata a 1,85 prevarrà sulla squadra Dackarna che al momento ha una quota di 1,90.

Oltretutto, i fan di speedway potranno aggiungere un’altra dose di divertimento grazie al Campionato Mondiale Under 21 per vedere gareggiare le stelle emergenti di questo sport e puntare su di loro. Il Campionato 2018 ha già un chiaro favorito secondo le quote, ovvero Maksym Drabik con 1,14.

Come di norma negli sport motoristici, sarà anche possibile scommettere sulle quote delle gare singole.

Quali sono i mercati disponibili durante i giorni delle gare di speedway?

Le gare che si tengono durante la stagione del Gran Premio di Speedway hanno il loro mercato dedicato, in modo che i fan possano testare le loro conoscenze in merito. Considerando la competitività delle gare, le quote disponibili sono molto vantaggiose. Per il Gran Premio di Germania, sia Jason Doyle che Bartosz Zmarzlik erano i favoriti con una quota sfavorevole di 6,00.

Su cosa scommettere alle gare delle supercar?

In Australia, le supercar sono uno degli sport motoristici più seguiti e il V8 Supercars è il campionato turismo australiano di punta. I fan australiani, ma anche quelli provenienti dal resto del mondo, si riversano sul mercato delle scommesse per chi vincerà il titolo piloti del V8 Supercars: Shane van Gisbergen sembra essere il super favorito della stagione con una quota di 1,5.

Inoltre, chi scommette sulle supercar può puntare sui primi due qualificati della Enduro Cup, ovvero la gara endurance delle supercar. La coppia Van Gisbergen e Bamber è in lizza con una quota pari a 2,75 per vincere la Enduro Cup in 2018, ma in testa troviamo Whincup e Dumbrell quotati a 2,25.

La Enduro Cup prevede anche dei mercati delle scommesse disponibili per le gare singole in modo che i fan possano seguire e scommettere sulla stagione passo passo.

Quali sono i mercati disponibili durante i giorni delle gare di supercar?

Come succede per i calendari di gara di Formula Uno e Nascar, i giorni di gara della Enduro Cup offrono due tipi di quote per scommettere sui vincitori. 

Innanzitutto c’è il mercato sul vincitore finale, con delle quote piuttosto sfavorevoli, ma sono disponibili anche le quote 1-3. Queste quote sono più favorevoli, come vediamo nei mercati disponibili per il Bathurst 1000, in cui anche i favoriti Whincup e Dumbrell sono quotati a 1,85 per piazzarsi tra i primi tre.

Ci sono così tanti sport motoristici su cui scommettere

Come vedi, per tutti gli sport motoristici più seguiti e per gli eventi sportivi principali sono disponibili dei mercati delle scommesse sui vincitori finali dei campionati. Molti sport offrono la possibilità ai fan di poter scommettere sui vincitori delle gare o anche su chi finirà sul podio.
Scopri altri sport su cui scommettere e le scommesse disponibili!

Guida alle scommesse sui cavalli
Glossario delle scommesse: i tipi di scommessa
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October 30, 2018
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I peggiori inizi di stagione nel calcio europeo

Può capitare: a volte la stagione parte con il piede sbagliato. In questo articolo, 888Sport analizza alcuni dei peggior debutti stagionali nei campionai europei.

1. Napoli (1997/98 - Serie A)

Nessuno si aspettava molto dal Napoli nella stagione in 1997/98, squadra allora da metà classifica e oggi una delle  favorite della Serie A. La sconfitta per 2 a 0 contro la Lazio e una vittoria in casa contro l’Empoli non avevano dunque insospettito nessuno: i primi segnali di un problema più grave iniziarono a manifestarsi il 20 settembre 1997, quando il Vicenza costrinse i partenopei ad un deludente pareggio. Fu l’inizio di una serie di risultati negativi che i tifosi del Napoli non avrebbero potuto immaginare nemmeno nei propri incubi peggiori.

Dei successivi 48 punti disponibili, i partenopei riuscirono a strapparne solo tre, grazie ad altrettanti pareggi. Lungo il cammino, il Napoli perse di almeno 3 goal in sei occasioni e non riuscì a vincere di nuovo fino al 10 febbraio 1998. Ancora più sorprendentemente, fu proprio questa l’ultima vittoria in campionato degli azzurri, capaci di assicurarsi solo 4 punti nella seconda metà del campionato, per un misero totale finale di 14 punti.

I giocatori più anziani in rosa avevano perso totalmente la condizione durante l’estate del 1997 e fu proprio questo uno dai fattori a fare la differenza tra il 13° posto ottenuto nella stagione precedente e l’incubo dell’annata 1997/1998. A peggiorare le cose fu certamente l’andirivieni sulla panchina della squadra: ben quattro allenatori presero il timone del Napoli, senza però riuscire a compiere il miracolo.

2. Grenoble (2009/10 - Ligue 1)

Se le ultime due stagioni di Ligue 1 (2017/2018 e 2018/2019) hanno visto almeno una squadra non riuscire a infilare un risultato positivo nelle prime cinque giornate, si è trattata comunque di una passeggiata in confronto all’inizio di campionato del Grenoble nel 2009/2010.

L’inizio dell'ascesa del Grenoble avviene nel 2004, quando la società passò sotto la gestione del gruppo Inditex. Con i fondi messi a disposizione dalla proprietà venne costruito un nuovo stadio, inaugurato nel 2008, e venne completamente riformata la rosa della squadra. Il progetto prese subito piede con la promozione in Ligue 1 raggiunta alla fine del 2007/2008.

Anche nella massima serie, il Grenoble raggiunse un rispettabile 13esimo posto. Dietro le quinte però, i problemi finanziari iniziavano a farsi più seri, aggravati dalla recessione a livello globale che stava attanagliando l’economia in quel periodo. La partenza di molti giocatori verso situazioni più favorevoli diede il via al rapido declino della squadra.

Il Grenoble Foot 38, questo il nome attuale della squadra, rimane l’unica società di Ligue 1 ad aver perso le prime 12 partite stagionali, grazie al triste record stabilito nel 09/10. La cosa ancora forse più frustrante è stata che l’unica sconfitta netta fu quella subita in casa contro il Rennes per 4 a 0, mentre la maggior parte delle altre partite furono perse per 1 a 0, risultato facilmente rimediabile con un minimo di sforzo in più.

Ovviamente, però, il Grenoble non era minimamente in condizione di farlo: la situazione era già irrimediabile alla pausa natalizia, anche se la squadra riuscì a portare a casa 5 vittorie e 23 punti in totale. Due anni dopo, nel 2011, la società venne liquidata e fu retrocessa alla quinta categoria prendendo il nome attuale.

3. Borussia Dortmund (2014/2015 - Bundesliga)

Questa non è stata decisamente la partenza peggiore in Bundesliga: l’infame record appartiene alla squadra di Saarbrucken nella stagione 1963/1964, ma visti gli standard a cui il Borussia aveva abituato, l’inizio dell’annata 2014/2015 è stato davvero negativo.

Con Jurgen Klopp al timone, il Borussia era di nuovo capace di tener testa ai rivali del Bayern Monaco: lo stile dell’allenatore si mostrò tutto d’un colpo, con la vittoria di un titolo dopo l’altro da parte del Dortmund nel 2011 e 2012. Klopp riuscì a portare la squadra alla finale di Champions League del 2013 e il Dortmund iniziò il campionato 2014/2015 dopo essersi classificato secondo in più occasioni, il che aveva fomentato le speranze di un ritorno del titolo nazionale al Signal Iduna Park.

Il tutto ebbe inizio quasi innocentemente, con due vittorie nelle prime tre uscite della squadra in Bundesliga. Iniziò poi la scia negativa che vide il Dortmund guadagnarsi un punto sui 21 disponibili, colando a picco come il Titanic. La sconfitta per 2 a 1 contro il Bayern Monaco il 1 novembre 2017 condannò la squadra alla zona retrocessione.

Con solo due vittorie fino al 4 febbraio, la squadra continuò ad entrare ed uscire dalla zona pericolosa di fondo classifica. Le voci di corridoio si sprecavano e volevano esonerato proprio colui che aveva riportato in auge il club. In qualsiasi altro campionato Klopp se la sarebbe vista brutta, ma la squadra continuò a dargli fiducia e venne ben presto ripagata.

Tra l’inizio di febbraio e la fine di marzo 2015 la forma della squadra raggiunse il picco: con una condizione fisica nettamente superiore rispetto agli avversari, il Dortmund si accaparrò 17 punti su 21, mettendo distanza tra la propria posizione in classifica e la zona retrocessione, per terminare la stagione con un rispettabile settimo posto.

4. Granada CF (2016/17 - La Liga)

Fino alla retrocessione dalla Liga, avvenuta nel 2017, il Granada era una delle squadre meno pretenziose del campionato spagnolo. All’inizio del decennio, il Granada si era classificato più volte al diciassettesimo posto, facendo il minimo indispensabile per sopravvivere. Un progressivo miglioramento nei piazzamenti finali e un 12 posto nel 2016 portarono molti a pensare che la squadra fosse pronta ad infastidire la prima metà della classifica del campionato forse più competitivo d’Europa.

Tutto il contrario: la squadra fu costretta ad ingaggiare un numero altissimo di giocatori in prestito, con un risultato disastroso. Il Granada che scese in campo nel 2016/2017 era praticamente un gruppo che non si conosceva affatto e anche il gioco ne risentì, nonostante al debutto gli undici sconosciuti riuscirono a pareggiare in casa contro il Villarreal. A parte questo primo risultato però, la stagione prese presto una brutta piega.

Una serie di sconfitte imbarazzanti, tra cui l’impressionante 7-1 rimediato contro l’Atletico Madrid, fecero sì che il Granada racimolò quattro miseri punti sui 42 disponibili. La prima partita di dicembre segnò anche la prima vittoria stagionale, ma il morale non rimase alto a lungo: le tre vittorie casalinghe di febbraio furono il canto del cigno di un oramai condannato Granada e l’unico punto raccolto sui 39 ancora disponibili fu il colpo di grazia.

5. Crystal Palace (2017/18 - Premier League)

Sotto questo aspetto, la Premier League offre numerosi esempi. Se si analizza la questione solo dal punto di vista dei numeri, il premio per il peggior debutto stagionale in Premier League va però al Cristal Palace del 2017/2018.

L’ingaggio di Frank de Boer come allenatore della squadre nell'estate del 2017 aveva sorpreso molti: l’idea di un calcio totale e rivoluzionario dopo una miriade di prestazioni opache da parte dei precedenti mister era più che benvenuta in casa Palace. Quattro sconfitte e zero goal segnati dopo, l’olandese venne cacciato senza troppe cerimonie da Selhurst Park per non far mai più ritorno.

Il testimone passò a Roy Hodgson, che dovette partire in salita. Giunti ad ottobre, i numeri del Palace non lasciavano scampo: sette partite disputate, sette sconfitte, zero goal segnati. Solo poche settimane dopo, a sorpresa, la squadra riuscì a battere in casa per 2 a 1 i campioni in carica del Chelsea, grazie ad una galoppata in solitaria di Wilfred Zaha terminata in goal.

Nonostante il risultato quasi storico, la squadra riuscì a trovare la quadratura del cerchio solo verso dicembre, infilando poi una vittoria dietro l'altra appena prima di Natale e allontanandosi sempre di più dal fondo classifica. L’aver terminato la stagione all’undicesimo posto può essere considerato un miracolo a tutti gli effetti vista la disastrosa partenza degli uomini di Hodgson. Quantomeno, l’esperienza del Crystal Palace può ridare speranza ad ogni squadra che sembra averla perduta per sempre.
 

October 30, 2018
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