Atletico Madrid-Barcellona sfida al vertice della Liga, con il Gol nell’aria

Le Super Quote di Lazio-Milan!

TUTTE LE QUOTE DI ATLETICO MADRID-BARCELLONA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Alla vigilia della tredicesima giornata, dopo la sosta per gli impegni delle nazionali tra Nations League e amichevoli, la classifica della Liga nelle posizioni di vertice è corta: quattro squadre sono racchiuse nel giro di un punto, con il Barcellona a quota 24 inseguito dal terzetto formato da Siviglia, Atletico Madrid e Deportivo La Coruña con 23 punti. 

La partita tra i colchoneros di Diego Simeone e i blaugrana di Ernesto Valverde in programma al Wanda, prossimo teatro della finale di Champions, sabato sera alle 20.45 non è solo una delle classiche del campionato spagnolo, ma è una vera e propria sfida tra due delle maggiori favorite per la vittoria della Liga, con il Real Madrid al momento distanziato di 4 lunghezze con 20 punti in 12 partite, ma in netta crescita dopo la sostituzione in panchina di Lopetegui con l’ex interista Santiago Solari.

I padroni di casa dell’Atletico Madrid si presentano alla ripresa del campionato con una serie di nove risultati utili consecutivi alle spalle e una sola sconfitta (a Vigo il primo settembre per 2-0); il Barcellona, invece, è reduce dalla clamorosa sconfitta subita in casa per mano del Betis Siviglia con un rocambolesco 3-4 che ha consentito alle inseguitrici di avvicinarsi in classifica. 

Le probabili formazioni:
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Arias, Gimenez, Lucas Hernandez, Filipe Luis; Koke, Thomas, Rodri, Saul; Diego Costa, Griezmann. Allenatore: Simeone.
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Vidal, Sergio Busquets, Arthur; Messi, Suarez, Coutinho. Allenatore: Valverde.

 

TUTTE LE QUOTE DI ATLETICO MADRID-BARCELLONA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Per i bookmakers di 888sport.it il Barcellona, in trasferta, è favorito per la vittoria @2.35, mentre l’Atletico Madrid di Diego Simeone è quotato @3.10; il pareggio è in lavagna @3.20. Lo scorso anno la sfida del Calderon si concluse proprio in parità, con l-1-1 finale firmato da Saul Niguez e Luis Suarez. Nel video, il gol a Wembley con le furie Rosse del gioiello del centrocampo del Cholo.


Il Gol, altamente probabile visto il livello delle bocche da fuoco in campo per entrambe le formazioni, si può giocare @1.71, mentre il No Gol è @2.10. Nel valutare la scelta tra Under o Over 2.5, per chi ama questo tipo di scommessa, c’è da tenere in considerazione il fatto che l’Atletico Madrid è la miglior difesa del campionato, con 8 reti subite in 12 partite; dall’altra parte, il Barcellona è di gran lunga il miglior attacco della Liga, con 34 reti e una media di 2.83 reti a partita. La squadra che, dopo i catalani, ha messo a segno il maggior numero di gol fino a questo punto della stagione è il Siviglia con 24 reti, ben 10 in meno rispetto ai blaugrana. 

Un risultato esatto? La vittoria in trasferta del Barcellona, 1-2 @9.00 o 1-3 @17.00. 

 

Le Super Quote di Lazio-Milan!

 
November 23, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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La guida alle scommesse su NFL e NCAA

L’NFL è uno degli sport più diffusi e seguiti negli Stati Uniti e il numero di spettatori aumenta sempre di più anno dopo anno. La sua fama ha inoltre attraversato l’oceano ed è arrivata a diffondersi anche negli altri continenti, in particolar modo nel Regno Unito, dove ogni anno si giocano ben tre partite di campionato.

Con l’arrivo di questo sport nel vecchio continente, è giunto il momento di conoscere meglio le scommesse che si possono piazzare se già non si conoscono nel dettaglio. Che siate tifosi appassionati, pronti davanti alla TV ogni domenica, o spettatori interessati solo in occasione del Super Bowl, vale sempre la pena di sapere quali sono le scommesse convenienti. Oltre che per l’NFL, è aumentato l’interesse anche per l’NCAAF, ovvero il campionato collegiale di football americano. Le squadre dei college americani si sfidano un giorno prima delle partite del campionato professionista e regalano altrettanto spettacolo. Le regole del gioco sono pressoché le stesse, tranne le differenze più ovvie come per esempio quelle riguardanti i puntI, ovvero i calci di ritorno.

Andiamo ora a scoprire su cosa e come si può scommettere su una partita di football americano.

Quali sono i tipi di scommesse disponibili?

Scommesse sul vincitore

Si tratta della forma di scommessa più semplice: basterà decidere il vincitore dell’evento, così come si farebbe per una partita di calcio, cricket, tennis o un incontro di boxe. La squadra favorita sarà quella con le quote più basse, rappresentate da un numero intero o decimale. Per scommettere online basta selezionare le quote della squadra prescelta e immettere la somma che si vuole puntare. Nell’NFL è difficile trovare scommesse di questo tipo convenienti, a meno che non si decida di puntare sulla squadra sfavorita. È anche possibile che in alcune partite le quote delle due squadre siano simili e sarà quindi necessario prendere un rischio più alto per generare un profitto con questa tipologia di scommesse.

Handicap

È questa puntata a fare la fortuna degli scommettitori. Per avere successo però, è fondamentale avere una conoscenza consolidata delle squadre su cui si vuole puntare. Il bookmaker determinerà un numero, conosciuto come “spread”, che dipenderà dalle due squadre che si affrontano: le favorite avranno un numero negativo, in quanto ci si aspetta che vincano la partita. Per esempio, se ai New England Patriots viene assegnato un handicap di -6.5 significa che ci si aspetta una vittoria di almeno sette punti, ovvero con un touchdown di differenza. La scommessa su New England risulterà vincente se i Pats riusciranno a sconfiggere i propri avversari con almeno 7 punti di vantaggio. Dall’altro lato della medaglia troviamo un handicap di +6.5 per gli avversari.

Ci si aspetta dunque che finiscano la partita sotto di un touchdown e dunque una scommessa sui Miami Dolphins con un handicap di +6.5 risulterà vincente se dovessero perdere di meno di sei punti, o se dovessero vincere. Il risultato finale di 21 a 17 per i Dolphins assegnerebbe le vincite a chi ha scommesso sulla squadra di Miami, traendo vantaggio dallo spread, ma il punteggio di 31 a 17 andrebbe a favore di chi ha scommesso sui Patriots. I punti sono una componente cruciale delle scommesse con handicap, il che rende preziosissimi touchdown o field goal segnati all’ultimo secondo.

Conoscere le statistiche delle squadre con e senza spread è dunque importantissimo se si vuole puntare su questo tipo di scommesse. Queste possono assegnare vincite maggiori perché sfruttano l’imprevedibilità del gioco, in cui è possibile segnare punti in qualsiasi modo e in ogni momento. Se utilizzate correttamente, sono scommesse dai profitti generosi soprattutto se inserite in multiple, proprio come si farebbe per una serie di partite di calcio. Il mercato offre diverse opzioni che permettono di personalizzare la scommessa e se si ha il presentimento giusto per una partita in particolare i profitti sono considerevoli, soprattutto se si è disposti ad andare controcorrente.

Totale punti

L’ultimo grande mercato di scommesse che analizziamo è quello del totale dei punti segnati in una partita. La stagione 2018/2019 è partita in quarta, con un numero record di punti realizzati in ogni partita, in quanto le difese avversarie poco o nulla possono di fronte alla bravura dimostrata dai quarterback in questa prima parte di campionato. Inoltre, molte regole sono state modificate in favore dell’attacco, fattore che ha contribuito a punteggi finali esorbitanti. Anche in questo caso, i bookmaker forniranno il numero di punti totale che ci si aspetta le due squadre segnino durante i quattro quarti. Gli scommettitori potranno poi decidere se la somma dei punti realizzati dalla squadra di casa e di quelli della squadra in trasferta sarà superiore o inferiore al numero stabilito dal bookmaker.

Nel caso scendano in campo due attacchi di qualità è meglio optare per l’over: nell’NFL non è raro assistere ad animati testa a testa tra quarterback, soprattutto quando si tratta dei nomi più importanti del campionato. Se, invece, sono le difese a farla da padrone in campo e i quarterback non sono di prima scelta, risulta saggio optare per l’under. Questo mercato è adatto a scommettitori più esperti, in quanto richiede una conoscenza approfondita delle squadre e dei giocatori in rosa.

Come piazzare una scommessa sul vincitore con 888Sport

Scommettere su 888sport è un gioco da ragazzi: basta recarsi sul sito e selezionare “Football americano” sulla parte sinistra dello schermo. Qui si troveranno tutte le partite disponibili sia per il campionato collegiale che professionistico. Basterà poi cliccare le quote prescelte e premere “Scommetti” una volta fatte le proprie scelte. Per aggiungere più partite alla propria schedina basta selezionare più scommesse singole per piazzare una multipla.

Quali sono le scommesse e le strategie avanzate?

Per gli esperti di football americano, 888 offre quote speciali su partite singole basate sulla presenza di determinati giocatori in campo. Spiegheremo ora brevemente alcune di queste scommesse, che si riveleranno proficue per gli scommettitori pronti a mettere alla prova la propria conoscenza del gioco.

Realizzatore del touchdown

888Sport offre scommesse su chi sarà il primo o l’ultimo marcatore del touchdown di entrambe le squadre, con l’opzione “in qualsiasi momento”. Se si conosce la strategia della squadra, consigliamo vivamente di puntare su questa scommessa. Per esempio, se una squadra ha un ottimo running back, come nel caso dei New York Giants, la strategia potrebbe essere quella di puntare su giocate di corsa verso l’inizio della partita. Saquon Barkley è un’ottima opzione su cui scommettere in questo mercato.

Se stiamo invece parlando di una squadra che lancia la palla molto più spesso, come i Patriots, sarà consigliabile puntare su Rob Gronkowski come primo marcatore. Alcuni giocatori sono più avvezzi ad andare a meta rispetto ad altri e Gronkowski rappresenta l’esempio perfetto in questo caso. Per questo, le quote su di lui saranno estremamente basse. Nel caso di uno specifico testa a testa a favore di una squadra che ha dei ricevitori profondi molto forti a cui si oppongono dei cornerback di poco spessore, puntare sul quarto giocatore della lista come vincente nel confronto potrebbe rivelarsi proficuo.

Passaggi/Ricezioni/Corse del giocatore

Anche in questo caso bisogna conoscere i giocatori e le squadre coinvolte nell’incontro. 888Sport fornisce le soglie per il numero di yards lanciate, ricevute e corse, impostando le selezioni per ciascun giocatore individualmente. La soglia terrà conto della qualità degli avversari contro cui si scontra il giocatore. Per esempio, il quarterback dei Patriots Tom Brady ha una media di 280 yards lanciate a partita. La soglia verrà quindi fissata a 280.5 iarde lanciate e chi scommette deve decidere se Brady lancerà per più o meno iarde, come avviene per le scommesse sui punti realizzati.

Chi scommette deve tenere conto sia del giocatore che degli avversari: contro una squadra debole, è molto probabile che Brady riuscirà a sorpassare quota 280,5, ma ovviamente ciò si rifletterà sulle quote. Al contrario, contro un’avversaria di un certo calibro, il quarterback potrebbe far fatica a realizzare lanci lunghi verso fondo campo, il che ancora una volta si rifletterà sulle quote. Se si vogliono profitti considerevoli a volte è necessario andare controtendenza. Lo stesso ragionamento vale per le iarde ricevute e corse, dove il valore delle quote e il risultato dipenderanno in gran parte dall’avversaria. Se si ha il giusto presentimento, questa può rivelarsi un tipo di scommessa dal grande potenziale.

Per scoprire di più sulle scommesse sul football americano

Se si vogliono esplorare altre opzioni di scommessa per il football americano e ricevere ulteriori consigli, ecco alcuni articoli utili:

NFL: i giocatori da tenere d’occhio e le migliori scommesse per la stagione 2018/2019
La guida al Super Bowl
La guida definitiva alle scommesse sportive

November 19, 2018
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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A muso duro: le animosità calcistiche più famose

Quando i giocatori si esibiscono in ridicoli tentativi di simulazione o cercano di dar contro alla tecnologia della linea di porta viene da chiedersi se si stiano dimenticando di essere osservati da tutto il pubblico allo stadio e dalle telecamere televisive. Allo stesso modo, quando gli allenatori protestano contro gli arbitri o giocatori scatenano risse in campo, è difficile capire cosa pensino di poter ottenere con un comportamento del genere. Calciatori e allenatori sono certamente figure passionali: andiamo a vedere alcuni degli episodi in cui questa passione è stata incanalata nel modo sbagliato e ha portato a scintille ed attriti dentro e fuori dal campo.

Dyer contro Bowyer

Kieron Dyer contro Lee Bowyer è l’esempio classico di due giocatori incapaci di coesistere. La coppia ha deciso che il modo migliore di gestire la tensione fosse quella di fare a cazzotti davanti alla basita platea del St. James Park. Con il Newcastle già sotto per 3 a 0 contro l’Aston Villa, l’improvvisata scazzottata non è stata di certo il modo migliore di riportare il pubblico dalla propria parte. Dyer ha recentemente rivelato il motivo della rissa con il compatriota: il calciatore aveva appena detto al compagno che stava scegliendo altre opzioni per passare la palla perché Bowyer, per usare una parafrasi, era scarso. Fu così che iniziarono a volare cazzotti e un alquanto confuso arbitro li espulse entrambi.

Dyer ha sostenuto di non sapere che litigare con un compagno di squadra fosse un’infrazione punibile con un cartellino rosso e che, se non altro, quest’episodio era stata una scoperta utile per altri giocatori dal temperamento difficile. Il problema delle teste calde è che imparano davvero raramente: due giocatori del Blackpool sono infatti recentemente stati espulsi per un acceso diverbio in campo, anche se uno dei due cartellini è stato poi revocato in quella che si può considerare una buona notizia per la squadra che vuole risalire in seconda categoria

Roy Keane

Keane è stato un centrocampista fenomenale, capace di imporre il proprio volere in qualsiasi posizione del campo tra le due aree di rigore, un giocatore dinamico e dal carattere dominante che ha scritto gli anni di gloria in Premier League del Manchester United. Roy non risparmiava nulla mentre era in campo, e con la sua incredibile resistenza sapeva infastidire gli avversari dal primo all’ultimo minuto. L’indole belligerante di Keane è paragonabile alla dedizione alla teatralità di Elio: quale modo migliore di assicurare di giocare sul filo del rasoio se non vivere sempre al limite? Non c’è stata esemplificazione migliore di ciò dell’incidente di Saipan, uno scandalo tale da avere la propria pagina su Wikipedia.

L’alta tensione tra Keane e il CT dell’Irlanda Mick McCarthy, anche lui non proprio un agnellino, arrivò al culmine appena prima del Mondiale del 2002. McCarthy mise in dubbio la fedeltà di Keane alla squadra, accusandolo di aver indebolito la propria compagine con le dichiarazioni rilasciate alla stampa e di aver finto un infortunio. Keane la prese esattamente come ci si aspetterebbe da lui, lanciandosi in un vituperioso monologo contro il proprio allenatore.

Keane venne rispedito a casa e saltò l’intero Mondiale, un colpo fatale per la nazionale irlandese che contava sul proprio capitano e centrocampista. Keane non ha abbandonato quest’atteggiamento a dir poco diretto dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e Jon Walters ne sa qualcosa. Obbligato a fotografare il proprio vomito per dimostrare all’allora allenatore dell’Ipswich che era davvero malato, Walters ha sostenuto che i giocatori fossero terrorizzati da Keane. Il calciatore ha poi scatenato l’ira del proprio allenatore per aver avuto l’audacia di infortunarsi mentre era convocato in nazionale. Keane rimane il secondo allenatore della nazionale irlandese, di certo non per la sua bravura nelle relazioni interpersonali con i giocatori. 

L’incapacità di gestire le proprie emozioni

Uno dei punti cardine della figura dell’allenatore è che si tratti di una persona più esperta e saggia dei propri giocatori. Allo stesso tempo, anche loro sono esseri umani e non c’è nulla di più umano di voler tirare un calcio nel didietro dell’avversario. Nel 2007, l’allenatore del Catania Silvio Baldini era particolarmente infastidito con la sua controparte al timone del Parma, Domenico Di Carlo, e decise così di rimediare assestandogli un calcio là dove non batte il sole. È bene sottolineare che ciò sia avvenuto a bordo campo durante la partita, anche se Baldini avrebbe potuto tirare un calcio a Di Carlo in qualsiasi momento e luogo senza che la sostanza cambiasse di una virgola. Inoltre, Baldini si rifiutò categoricamente di scusarsi a fine partita, affermando testardamente che Di Carlo se lo fosse meritato. In confronto ad altre partite d’esodio nei campionati maggiori, quella di Baldini è stata una prima uscita se non altro d’impatto. 

Sebbene litigare con l’allenatore avversario non sia mai consigliato, almeno rafforza la rivalità tra il “noi” e il “loro”. Litigare con uno dei propri giocatori ha delle conseguenze sul morale della propria squadra decisamente più negative, per non parlare di quelle sul proprio stipendio a fine mese: Delio Rossi l’ha provato sulla propria pelle. Essere sostituiti durante il primo tempo non è mai una bella cosa e quando il giocatore della Fiorentina Adem Ljajic venne sostituito da Rossi solo dopo 32 minuti dall’inizio nella partita contro il Novara nel 2012, non nascose la propria disapprovazione, provocando l’allenatore che gli si scagliò contro. Senza molte sorprese, la Fiorentina esonerò Rossi a fine partita. 

Quello che mancò a Rossi fu la discrezione di Alex Ferguson: il leggendario scozzese non perse mai la pazienza nei confronti di David Beckham in pubblico. Nello spogliatoio, invece, fu tutta un’altra storia: Ferguson sfruttò l’eloquenza di uno scarpino ben lanciato per far capire alla leggenda il proprio punto di vista sull’impegno dimostrato. Beckham riemerse con un sopracciglio rotto che scatenò la curiosità dei giornalisti e Ferguson confermò il tanto discusso retroscena della vicenda nella sua autobiografia.

Quando le stelle non furono a favore della Francia

Il bacino di talenti a cui la Francia può attingere è tale che la nazionale dei bleus dovrebbe essere sempre considerata come favorita prima di un torneo principale qualsiasi. Tuttavia, l’amore per il dramma tipicamente francese ha fatto sì che la squadra passasse da vincitrice di mondiali ed europei ad uno spreco di talento. L’apice della delusione arrivò con il mondiale del 2010. La tendenza dell’allenatore Raymond Domenech di basarsi sui segni zodiacali al momento di decidere le convocazioni non lo aveva reso di certo il candidato più adatto a sedare gli animi nel crescente clima di malcontento tra le fila francesi.

Nicolas Anelka si fece portavoce dell’irrequietezza della squadra, lamentandosi dell’allenatore, durante la sconfitta contro il Messico. Seguendo il cammino tracciato da Mick McCarthy, Domenech fece fare i bagagli all’ammutinatore, il che servì solo ad inasprire ulteriormente la situazione con il resto della squadra. Il capitano Patrice Evra fu al centro del boicottaggio degli allenamenti, suscitando peraltro dubbi sul suo amore per il calcio.

È facile dimenticare che tutto ciò stesse accadendo durante il mondiale. In confronto, l’imbarazzante sconfitta dell’Italia contro la Slovacchia durante lo stesso mondiale può sembra un’eliminazione più degna. Non contento, Domenech concluse con un teatrino non indifferente, rifiutandosi di stringere la mano a Carlos Alberto Perreira dopo che la Francia perse contro il Sudafrica. In patria, Domenech e i suoi uomini vennero tacciati di essere arroganti e distaccati dalla tifoseria nazionale. Di nuovo campioni del mondo dopo la vittoria in Russia, i francesi sono i favoriti al titolo europeo del 2020 a quota 6 e sembrano essersi lasciati alle spalle la disastrosa spedizione in Sudafrica.

Arbitraggi e punizioni

Gli arbitri dovrebbero essere la figura mediatrice in campo, ma troppo spesso diventano l’obiettivo ingiustificato della rabbia di giocatori ed allenatori. La mancanza di rispetto nei confronti dell’arbitro è una delle piaghe peggiori di questo sport. Tutti ricordiamo Alan Pardew spingere un guardalinee per lamentarsi di qualcosa tanto banale quanto una rimessa laterale e Paolo Di Canio ripetere questo gesto contro l’arbitro Paul Alcock ricevendo poi 11 giornate di squalifica. L’unica lontanamente buona notizia per arbitri ed assistenti è che queste sono state le espressioni di dissenso nei confronti delle decisioni prese più veementi.

Anche Pep Guardiola si è recentemente macchiato di questo crimine, andando a confrontarsi con l’arbitro durante l’intervallo del ritorno dei quarti di finale di Champions League tra Manchester City e Liverpool. Sono perdonati quanti si aspettavano che uno degli allenatori più meticolosi e razionali del panorama calcistico fosse superiore a futili schermaglie con arbitro e assistenti durante le partite, ma il malcontento di Guardiola per l’inevitabile eliminazione della competizione gli ha probabilmente fatto perdere i lumi della ragione. L’espulsione dal campo ricevuta non gli ha inoltre permesso di incidere positivamente la propria squadra durante la sconfitta subita per mano del Lione, ma con il City ancora favorito alla vittoria del titolo europeo a quota 6, il morale di Guardiola dovrebbe essere ancora molto alto.

Steve Harmison può certamente simpatizzare con la situazione di Guardiola quando si tratta di espulsioni. Nonostante sia meglio conosciuto come uno dei giocatori di cricket più famosi d’Inghilterra, Harmison ha preso il timone dell’Ashington, squadra del campionato amatoriale dell’Inghilterra del nord, dichiarando che non avrebbe “perso la pazienza” nel nuovo ruolo di allenatore. Dodici mesi dopo Harmison era già passato al lato oscuro, guadagnandosi una squalifica di 12 giornate per aver discusso con l’arbitro.

In uno sport in cui la posta in palio è sempre altissima e ci si sente sempre sotto giudizio, non c’è da stupirsi che la miccia scoppi di frequente, causando sceneggiate dentro e fuori dal campo. Con l'avvento dei social media poi, i giocatori hanno a disposizione una piattaforma di portata mondiale su cui trasmettere le proprie opinioni pochi secondi dopo la fine della partita: siamo certi che nel mondo del calcio sarà sempre più difficile andare d’accordo.

November 19, 2018
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I pugili più sopra e sottovalutati dall’inizio del millennio

I pugili non sono considerati dei veterani e di certo non invecchiano bene come il vino.

Sebbene alcuni pugili godano del privilegio di potersi ritirare ad un’età ormai avanzata, potendo così ricordare delle carriere stellari, altri devono ritirarsi prima del previsto e non senza rammarico. Ancora oggi, alcuni pugili in attività sembrano voler lasciare quest’industria prima del previsto, a meno che non accada qualcosa di drastico.

In quest’articolo poseremo lo sguardo su alcuni dei pugili che non sono riusciti a tradurre in titoli le loro abilità (o viceversa) e che quindi sono rimasti nella categoria “sottovalutati”, e su altri che sono stati sopravvalutati prima ancora in entrare nel ring.

Ward: cosa avrebbe potuto fare?

È raro assistere ad una scalata di carriera come quella che Ward ha vissuto attraverso le varie divisioni.

Oggi, in primo piano vediamo i nomi di alcune probabili stelle del pugilato, come ad esempio il campione dei pesi leggeri Vasyl Lomachenko che affronterà Jose Pedraza da favorito a dicembre 2018. Sebbene si tratti di uno dei molti pugili che potrebbero avere successo nei prossimi anni, potrebbe volerci un’intera generazione prima di scovare dei veri campioni.

Nel 2017 il pugile “modello”, Andre Ward si è ritirato da campione mondiale Pound for Pound all’età di 33 anni. Aveva ottenuto ben tre titoli ed aveva tutto il potenziale per creare il caos tra i campioni indiscussi che regnavano le divisioni. Ward aveva, inoltre, un record di 32-0, e sebbene si sia ritirato da campione imbattuto, si tratta di un record che è stato ormai eclissato dai pugili che hanno vinto i titoli dei pesi massimi durante la stagione 2018/19.

Fury

Invece di essere comparato a dei grandi del pugilato come Sugar Ray Leonard e Oscar De La Hoya, Ward sarà sempre visto come un “quasi uomo”. Tra il 2007 e il 2017, Floyd Mayweather è senza dubbio stato l’attrazione principale degli eventi pay-per-view, oltre ad essere una star ormai navigata. Tuttavia, anche se Mayweather è stato forse avvantaggiato dal suo status di peso massimo, la commerciabilità di Ward, soprattutto considerando la copertina di Ring Magazine in cui è apparso come “Rientro dell’anno” per il 2016, non è stata sufficientemente sfruttata.

La vittoria in cui è riuscito a mettere Sergey Kovalev KO potrebbe mantenere in qualche modo quel che resta della sua fama e battere un uomo che fino ad allora aveva dominato la divisione dei pesi medi è stato un bel finale di carriera per Ward. Tuttavia, il fatto che Ward abbia pensato che entrare nella divisione dei pesi massimi potesse essere un passo più lungo della gamba indica sicuramente che ha dato più importanza a mantenere la sua immagine piuttosto che ottenere ulteriori riconoscimenti.

Sebbene le opinioni a riguardo siano divise, i fans accaniti di Ward sostengono che il campione non volesse creare il caos nella divisione top (o almeno questo è ciò che afferma Adonis Stevenson) e che questa decisione lo abbia esonerato dal portarsi a casa lo status di G.O.A.T., che era indubbiamente alla sua portata.

Saul Alvarez - la definizione di sopravvalutato?

Dal punto di vista della popolarità, il pugile messicano Alvarez è sempre stato svantaggiato nei ring americani. Nonostante sia considerato quasi come un eroe nazionale in patria, con un record di 50-1-2 e ben 44 KO, alcuni credono che Alvarez abbia tenuto in caldo il suo momento di gloria per troppo a lungo.

Anche se la sconfitta di Gennady Golovkin  (a “Canelo v GGG 2”) durante il mese di settembre del 2018 gli abbia fatto portare a casa ben due titoli, il fatto che abbia vinto ai punti e che la decisione non sia stata unanime, fa parlare agli scettici. Infatti, è stata la seconda volta di seguito, esattamente un anno dopo il primo match, che Alvarez ha vinto per decisione arbitrale contro Golovkin. Nella prima occasione infatti, molti esperti hanno considerato l’esito del match più a favore di Golovkin che come il pareggio che pareva essere.

Facendo un passo indietro, la sua lista di performance mediocri include la vittoria per decisione arbitrale contro l’inferiore Julio Cesar Chavez Jr, una sconfitta troppo facile contro Floyd Mayweather e una faticosa vittoria per KO contro Amir Khan. C’è ancora qualche bagliore di speranza perché riesca a far fronte alla lotta per il titolo dei pesi supermedi WBA contro Rocky Fielding (che si terrà nel mese di dicembre del 2018) e che questa occasione possa diventare il culmine della sua carriera, anche se le quote contro Fielding nel mercato del pugilato sono molto sfavorevoli.

Parlando di Chavez...

Non è mai facile avere un padre dalla fama leggendaria e si sa che i paragoni tra padre e figlio non mancano mai. Nonostante il suo record sia 50-3-1, i problemi di peso e lo stile di vita hanno fatto sì che Chavez Jr non sia all’altezza del padre.

Si tratta di una vittima delle circostanze, ma anche di un pugile che pare essere nemico di sé stesso. Le connessioni familiari all’interno di questo sport hanno fatto sì che venisse allenato dai suoi zii che apparentemente gli hanno inculcato più il desiderio di vincere che la voglia di lottare. 

Affidarsi a Freddie Roach nel 2010 è stato sicuramente un passo verso la direzione giusta; infatti dopo solo un anno è arrivato il suo primo titolo importante, ovvero la cintura WBC dei pesi medi, grazie ad una decisione di maggioranza contro Sebastian Zbik.

In generale, pare anche che la sua etica del lavoro sia piuttosto deplorevole; alcuni sostengono che proprio il suo cognome abbia influenzato i giudici facendoli votare per lui nel match contro Sebastian Zbik e nei primi due match contro Brian Vera (nel 2013).

Per quanto il peso e l’autodisciplina siano dei fattori che stanno fuori dal ring, le dimensioni, o la mancanza di queste ultime tra gli avversari di Chavez, sono invece entrate nel quadrato. Dopo aver perso contro Andrzej Fonfara, si è dimostrato incapace di farsi strada tra le divisioni.

Non c’è posto per Tyson?

In termini di risultati tangibili, chi riesce a conquistare tre titoli dei pesi massimi, non fa certamente parte della categoria dei sopravvalutati e scarsi. Tuttavia, molti credono che la vittoria contro Wladimir Klitschko da parte di Tyson Fury sia stata molto più che un passaggio di testimone, dato che un uomo molto più giovane ha rivendicato una vittoria già decisa contro un avversario molto più vecchio e letargico.

Qualsiasi siano le opinioni sulla vittoria di Fury, è chiaro che il combattimento sia stato uno spettacolo piuttosto mediocre che non giustifica tutta la pubblicità fatta e le cifre pay per view.  La sua personalità enigmatica, inoltre, non gli ha permesso di incanalare la voglia necessaria per lottare.

Fury

Con una portata non indifferente e una presenza dominante contro tutti gli avversari, potrebbe volerci qualcosa di frivolo come ingaggiare un nuovo allenatore per dare a Fury l’opportunità di prendere il posto di Wilder come campione in carica dei pesi massimi WBC. In effetti, i pugili “classici” non aspettano altro che approfittarsi del suo tallone d’Achille e per trovare un allenatore che gli faccia cambiare questo tipo di mentalità ci vorrà molto più ingegno che denaro.

Solo delle vittorie per KO impensabili su Deontay Wilder e Anthony Joshua potrebbero farlo cambiare. Infatti, Wilder è favorito per battere Fury in qualsiasi posto e in qualsiasi momento, e assieme a Joshua, sembra essere imbattibile nel breve termine. Ciò lascia quindi Fury sulla soglia della lista A, ma senza mezzi apparenti per poter effettivamente emergere.

November 19, 2018
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Qual è l’impatto dei prezzi dei biglietti sulle presenze alle partite di calcio?

Qual è l’impatto dei prezzi dei biglietti sulle presenze alle partite di calcio?

Bundesliga: prezzo medio per partite di lega per l’anno 2016 33,29 €; Presenza media: dal 2008 al 2016 +1,73%, dal 2016 al 2018 +3,11%; variazione della partecipazione totale negli ultimi dieci anni: +4,89%.

La Liga: prezzo medio per partite di lega per l’anno 2016 35,92 €; Presenza media: dal 2008 al 2016 +1,03%, dal 2016 al 2018 -5,70%; variazione della partecipazione totale negli ultimi dieci anni: -4,73%.

Serie A: prezzo medio per partite di lega per l’anno 2016 22,42 €; Presenza media: dal 2008 al 2016 -11,51%, dal 2016 al 2018 +11,75%; variazione della partecipazione totale negli ultimi dieci anni: +1,11%.

Ligue 1: prezzo medio per partite di lega per l’anno 2016 19,79 €; Presenza media: dal 2008 al 2016 -0,73%, dal 2016 al 2018 +7,80%; variazione della partecipazione totale negli ultimi dieci anni: +7,01%.

Premier League: prezzo medio per partite di lega per l’anno 2016 50,91 €; Presenza media: dal 2008 al 2016 +5,14%, dal 2016 al 2018 +5,04%; variazione della partecipazione totale negli ultimi dieci anni: +7,49%.

Negli ultimi dieci anni, si è parlato molto dell’incremento dei prezzi, senza parlare dei prezzi stessi dei biglietti.
Quindi, analizzando la partecipazione media agli eventi più importanti delle leghe europee principali, capiremo se il prezzo dei biglietti ha avuto un impatto sui dati riguardanti la partecipazione. Inoltre, compareremo i prezzi dei biglietti inglesi con quelli dei Paesi del resto d’Europa.

Bundesliga

La divisione sportiva tedesca più importante vanta delle squadre di rilievo, come il Bayern Monaco, il Borussia Dortmund e la squadra emergente proveniente dall’est della Germania, il RB Leipzig. Solitamente la partecipazione alla Bundesliga è maggiore rispetto ai fan che si recano a guardare le partite di Premier League, o di qualsiasi altra lega europea. Dal 2016, i biglietti della Bundesliga si posizionano solamente al terzo posto nella classifica dei biglietti più costosi in Europa, ed è forse per questo che la partecipazione dei fan alle loro partite è così alta e in continua crescita,

La Liga

Molte persone credono che La Liga sia la lega calcistica migliore d’Europa per due ragioni: il Barcellona e il Real Madrid. Queste due potenze del calcio anno dopo anno sono state in grado di fare delle manovre finanziarie considerevoli nel mercato degli acquisti tanto da far impallidire le squadre della Premier League.
Tuttavia, questi due brand mondiali hanno tratto vantaggio dagli incassi ricavati dai diritti televisivi sulle partite della lega per anni, a tal punto da ricevere un terzo degli incassi televisivi totali del Paese. E ciò ha avuto ripercussioni sul prezzo dei biglietti de La Liga, pari a 35,92 €, e secondo nella classifica dei biglietti più costosi. Tuttavia, anche la disparità tra le squadre potrebbe aver avuto degli effetti sul numero di spettatori.

Serie A

Considerando i dati di partecipazione alle partite di Serie A nei primi otto anni presi in considerazione, è possibile notare un calo considerevole nel numero di spettatori. Ma nelle ultime due stagioni, i dati mostrano una ripresa probabilmente dovuta al basso prezzo dei biglietti.

Ligue 1

Quasi come la Serie A, ma in modo meno estremo, la Ligue 1 ha sofferto un calo di presenze nel periodo che va dal 2008 al 2016. Ciò nonostante, nelle ultime due stagioni abbiamo visto un rialzo notevole. Prendendo in considerazione i prezzi dei biglietti in Inghilterra, Spagna, Germania, Svizzera, Turchia, Italia, Scozia, Belgio e Francia, la Ligue 1 sembra offrire i biglietti meno costosi per un prezzo di 19,79 €.

Premier League

È chiaro che i biglietti della Premier League siano i più costosi di tutti, ad un prezzo di 50,91 €. Ciò nonostante, i numeri di partecipazione a questa lega sono cresciuti sensibilmente. Partendo da un dato di partecipazione media ad ogni partita del 2008 pari a 35.630, nella stagione 2017/18 ben 38.297 a partita hanno assistito agli eventi sportivi di questa lega. La Premier League, con una percentuale di 7,49%, infatti vanta l’incremento maggiore nel numero di spettatori  negli ultimi dieci anni.

Quindi, è probabile che il divertimento, gli investimenti fatti dalle squadre inglesi della Premier League e la cultura del calcio nel Regno Unito prevalgano sul prezzo altissimo dei biglietti. I dati di partecipazione non sono così alti come quelli della Bundesliga, con 44.646 persone, ma il numero di fan che partecipano alle partite sta continuando a crescere sebbene il prezzo dei biglietti rimanga stellare.

November 19, 2018
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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Nations League: l’Olanda per il sogno, la Germania per l’onore

TUTTE LE QUOTE DI GERMANIA-OLANDA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

“Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince”: chissà se Gary Lineker, glorioso attaccante della nazionale inglese a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, avrebbe mai immaginato che nel secondo decennio del nuovo secolo la sua definizione di football sarebbe stata clamorosamente rovesciata. Ma tant’è.

La formazione tedesca è uscita, da campione del mondo in carica, al primo turno di Russia 2018 e nella neonata Nations League ha già subito l’onta della retrocessione in Lega B, con una partita d’anticipo. Fatale è stata, per la squadra di Joachim Löw, la sconfitta per 2-1 in Francia, dopo il sonoro 3-0 subito contro l’Olanda a Rotterdam. Nel video le immagini dell'incontro di andata.

La nazionale Oranje è la vera rivelazione del gruppo 1 di Lega A: con la vittoria 2-0 nell’ultimo turno contro la Francia, infatti, la squadra di Koeman può superare proprio i campioni del mondo in classifica e guadagnare l’accesso alla Final Four del prossimo giugno. Di fronte, stasera all’Auf Schalke Arena di Gelsenkirchen, troverà proprio la Germania: all’Olanda basterà un punto per agganciare la Francia e passare il turno in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti. I tedeschi hanno un duplice obiettivo, dopo la matematica retrocessione: evitare l’esonero di Löw e, soprattutto, salvare l’onore di una squadra che sembra davvero aver toccato il fondo, dopo i fasti di quattro anni fa in Brasile.

Le probabili formazioni di Germania-Olanda (lunedì ore 20.45)

Germania (3-4-3): Neuer; Ginter, Hummels, Süle; Kehrer, Kroos, Kimmich, Schulz; Gnabry, Werner, Sané. C.T. Löw.
Olanda (4-3-3): Cillessen; Dumfries, Van Dijk, De Ligt, Blind; F. De Jong, Wijnaldum, De Roon; Bergwijn, Depay, Babel. C.T. Koeman.


TUTTE LE QUOTE DI GERMANIA-OLANDA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

L’Olanda dovrà fare molta attenzione a non sottovalutare una Germania, sì retrocessa, ma ferita e arrabbiata. Ne sa qualcosa la Russia che è stata travolta con un netto 3-0 nell’amichevole disputata giovedì scorso alla Red Bull Arena di Lipsia. D’altra parte, è vero che alla squadra di Koeman basta un pareggio per strappare il biglietto per la fase finale; ma l’Olanda non è tradizionalmente una squadra che sa speculare e, quindi, giocherà comunque per vincere. 

Germania-Olanda è, quindi, una sfida che promette spettacolo, come evidente dalle quote di 888sport.it: la quota del Gol è @1.63 (con il No Gol @2.20) ed è, secondo noi, un’opzione di scommessa da tenere in considerazione; l’Over 2.5 è quotato @1.76, con il relativo Under @2.08.

Per quanto riguarda le scommesse sull’esito finale, Germania favorita @1.89, con il pareggio @3.60 e la vittoria dell’Olanda @4.10. La doppia chance X2 che combina i due risultati che porterebbero gli olandesi alla fase finale è quotata @1.93 su 888sport.it
 

November 19, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Nations League: Inghilterra-Croazia alle 15 tra Final Four e retrocessione

TUTTE LE QUOTE DI INGHILTERRA-CROAZIA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Grazie alla clamorosa vittoria a tempo scaduto, conseguita al Maksimir di Zagabria per 3-2 con la doppietta dell’ex romanista Tin Jedvaj nell’ultimo turno contro la favorita Spagna di Luis Enrique, la Croazia è tornata prepotentemente in corsa per la vittoria del gruppo 4 di Lega A della Nations League. L’ultima partita del raggruppamento, in programma domenica sera a Wembley tra la formazione vicecampione del mondo guidata da Dalic e l’Inghilterra di Gareth Southgate è tanto affascinante quanto drammatica. Entrambe le squadre, infatti, vincendo si aggiudicherebbero anche il primo posto in classifica e passerebbero alle Final Four in programma tra il 5 e il 9 giugno 2019, ma, perdendo, retrocederebbero nella Lega B. 


Spettatrice interessata, la Spagna di Luis Enrique tiferà per il pareggio, unico risultato con cui le Furie Rosse potrebbero concludere la fase eliminatoria al primo posto e passare alla fase finale. Con lo 0-0 nella partita d’andata del 12 ottobre a Fiume, un pareggio con gol condannerebbe gli inglesi alla retrocessione, grazie alla regola che, a parità di punti, premia i gol in trasferta negli scontri diretti. Nel video, le immagini del pareggio dell'andata.

Per l’Inghilterra, la partita sarà una sorta di rivincita per la sconfitta subita nella semifinale mondiale in Russia, con il gol di Mandzukic nei tempi supplementari che ha regalato alla Croazia il passaggio alla finale di Mosca, persa poi contro la Francia.


Le probabili formazioni di Inghilterra-Croazia (domenica ore 15)

Inghilterra (4-3-1-2): Pickford; Trippier, Stones, Gomez, Walker; Barkley, Dier, Winks; Sterling; Rashford, Kane. Allenatore: Southgate.
Croazia (4-2-3-1): Kalinic; Jedvaj, Vida, Lovren, Vrsaljko; Rakitic, Brozovic; Rebic, Modric, Perisic; Kramaric. Allenatore: Dalic

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La vittoria per 3-2 in Spagna e il successo per 3-0 nell’amichevole per l’addio alla nazionale di Wayne Rooney contro gli USA hanno alzato le quotazioni della giovane Inghilterra di Southgate che è favorita nelle quote di 888sport.it per la vittoria nella partita di domenica sera @1.82. Il successo della Croazia, che condannerebbe i britannici alla retrocessione e regalerebbe ai biancorossi la qualificazione alla fase finale, è in lavagna @4.20. Il pareggio, che qualificherebbe la Spagna, è in lavagna @3.80. 

L’Over 2.5 @1.82, vista l’attitudine al gol di entrambe le nazionali, evidente dalle ultime partite disputate, può essere un’opzione interessante da prendere in considerazione; il relativo Under si può giocare, invece, @2. Di conseguenza, Gol @1.73 e No Gol @2.06.

 

November 17, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Nations League: Olanda-Francia, sfida tra opposti al De Kuip

 

TUTTE LE QUOTE DI OLANDA-FRANCIA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Non c’è dubbio che Olanda-Francia sia una delle sfide più affascinanti dell’intero programma della fase a gironi della prima edizione di Nations League: a Rotterdam, venerdì sera, si affrontano due scuole di calcio che stanno vivendo momenti opposti. L’Olanda di Rambo Koeman è in pieno ricambio generazionale, una rivoluzione resasi necessaria dopo aver mancato la partecipazione a Europei e Mondiali nel giro di due anni.

La Francia, invece, arriva alla sfida da Campione del Mondo: in Russia, la squadra di Deschamps ha messo in mostra una generazione d’oro che può ricalcare le orme di quella, di cui lo stesso Didier ha fatto parte, dell’incredibile biennio di successo a cavallo tra il 1998 e il 2000, al punto che non sembrano azzardati i paragoni dell’ultimo periodo tra Griezmann e Zidane o tra Mbappé ed Henry.

Dopo aver mandato al tappeto con un netto 3-0 la Germania di Low nell’ultimo impegno di Nations League, l’Olanda al De Kuip di Rotterdam proverà a fare lo sgambetto anche ai transalpini. Già nella sfida d’andata, nell’ambito del gruppo 1 di Lega A, allo Stade de France, la squadra guidata dall’ex difensore del Barcellona ha perso 2-1, ma ha messo in seria difficoltà Pogba e i suoi compagni, dimostrando che i suoi giovani potranno presto riportare la nazionale Oranje ai vertici che le competono. Nel video, gli highlights della partita di andata.

La Francia è imbattuta nel girone, avendo ottenuto sette punti in tre partite con il pareggio iniziale contro la Germania e le due vittorie successive. I transalpini non perdono una sfida ufficiale da quasi un anno e mezzo, da quel gol di Ola Toivonen quasi a tempo scaduto con l'impresa della Svezia a Stoccolma. In Olanda, insomma, si prevede una serata di grande spettacolo.

Le probabili formazioni di Olanda-Francia (venerdì ore 20.45)
OLANDA (4-3-3): Cillessen; Dumfries, Van Dijk, De Ligt, Blind; Strootman, De Jong, Wijnaldum; Bergwijn, Depay, Babel. Commissario tecnico: Ronald Koeman.
FRANCIA (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Kimpembe, Varane, Digne; Nzonzi, Kanté; Mbappé, Griezmann, Matuidi; Giroud. Commissario tecnico: Didier Deschamps.

TUTTE LE QUOTE DI OLANDA-FRANCIA PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Lo spettacolo che abbiamo annunciato in fase di presentazione dell’incontro è lo stesso che prevedono anche i bookmakers di 888sport.it. Quota bassa, infatti, per l’opzione Gol @1.65, con il No Gol che vale più del raddoppio, @2.18; Over 2.5 @1.84 e il relativo Under @1.98.

Per quanto riguarda le scommesse sul risultato dell’incontro, la Francia campione del mondo è favorita per la vittoria a Rotterdam @2.28, mentre la quota del successo casalingo dell’Olanda è @3.10. Pareggio in lavagna @3.45.

 

November 16, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Nations League: l’Italia di Mancini all’attacco del Portogallo per un posto in Final Four

 

La Super Quota degli Azzurri!

TUTTE LE QUOTE DI ITALIA-PORTOGALLO PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

L’Italia torna a San Siro per affrontare il Portogallo, un anno dopo lo 0-0 contro la Svezia che escluse gli Azzurri dalla fase finale della Coppa del Mondo per la seconda nella storia dopo la mancata partecipazione all’edizione del 1958. Roberto Mancini ha già ottenuto un ottimo risultato, per certi versi insperato: anche senza Cristiano Ronaldo, la partita Italia-Portogallo ha entusiasmato Milano e sono stati già venduti oltre 60.000 biglietti per la partita in programma sabato. Un entusiasmo che nemmeno la Federcalcio s’aspettava. Il terzo anello, che doveva restare chiuso, ora verrà aperto, segno che c’è un rinnovato interesse per la Nazionale, nonostante la sconfitta subita a Lisbona a settembre quando André Silva regalò ai lusitani l’1-0 e il primo posto nel gruppo 3 della Lega A di Nations League.


Dopo quella sconfitta, arrivata dopo l’1-1 del Dall’Ara ottenuto contro la Polonia all’esordio nella neonata competizione continentale, la stampa italiana stava già preconizzando un futuro nero per l’Italia di Mancini, con previsioni di retrocessione nella Lega B e i forti timori di proseguire nella maledizione delle mancate qualificazioni alle grandi competizioni continentali e mondiali, iniziata da Ventura e da esorcizzare al più presto. La vittoria in extremis contro la Polonia nella terza giornata, con le mani al cielo di Biraghi diventate il simbolo di una squadra che vuole tornare al più presto nel posto che le compete, tra le grandi d’Europa e del Mondo, non solo ha scacciato il timore di una retrocessione, ma ha regalato all’Italia una speranza, seppur piccola, di vincere il girone e qualificarsi alla Final Four della Nations League.


La situazione nel gruppo 3 della Lega A di Nations League


Alla vigilia di Italia-Portogallo, ultimo impegno degli azzurri nella fase a gironi della prima edizione della competizione continentale voluta dall’UEFA per ridurre le numerose amichevoli che frammentavano troppo i calendari dei singoli campionati nazionali, la situazione del gruppo 3 della Lega A vede in testa proprio i prossimi avversari della nazionale di Mancini con 6 punti in 2 partite. Al secondo posto ci sono gli azzurri con 4 punti, che hanno disputato, però, una gara in più rispetto al Portogallo; dietro l’Italia c’è la Polonia di Lewandowski, Milik e Piatek, già matematicamente retrocessa con 1 punto in 3 giornate.

Per ottenere il primo posto nel girone e qualificarsi, quindi, la squadra di Roberto Mancini deve scavalcare il Portogallo. Le combinazioni a disposizione della squadra di Mancini sono due:


•    Batte il Portogallo a San Siro il 17 novembre con un solo gol di scarto e, tre giorni dopo, i lusitani perdono contro la Polonia.
•    Batte il Portogallo con almeno due gol di scarto e il Portogallo pareggia o perde contro la Polonia.


Le parole di Roberto Mancini: “Abbiamo la chance di poterli battere a San Siro”
Roberto Mancini ha parlato della sfida contro il Portogallo e delle prospettive di qualificazione azzurre in un’intervista pubblicata sugli account social della Federcalcio. "A inizio torneo il nostro obiettivo era cercare di arrivare alla fase finale della Nations League – ha detto Mancini -. Abbiamo perso in Portogallo facendo giocare una squadra molto giovane, una sconfitta che ci poteva anche stare, ma ora abbiamo la chance di poterli battere a San Siro, dobbiamo pensare a questo, poi vedremo quello che accadrà in Portogallo-Polonia. Il nostro primo obiettivo è quello di fare un’ottima gara, di giocare bene come abbiamo fatto negli ultimi due match. Voglio vedere una squadra che attacca soprattutto per il pubblico di San Siro, uno stadio che si riempie ogni volta che arriva l’Italia e questa è una cosa importante". Nel video un precedente, proprio a San Siro, risolto da Dino Baggio, lanciato in contropiede da un chirurgico esterno destro dell'attuale CT!

 


Le probabili formazioni di Italia-Portogallo (sabato ore 20.45)


Roberto Mancini quasi sicuramente schiererà il 4-3-3, indicato dal tecnico jesino come marchio di fabbrica della sua gestione. Nei progetti iniziali, in fase di convocazioni, il terzo attaccante a sostegno di Insigne ed Immobile avrebbe dovuto essere Bernardeschi, ma il bianconero è rientrato a Torino per un problema alla caviglia: al suo posto dovrebbe giocare Chiesa. A centrocampo, le chiavi del gioco saranno affidate a Jorginho con la qualità di Verratti e Barella sulle mezze ali. Difesa con Florenzi e Biraghi terzini e la coppia centrale formata dal duo bianconero Bonucci-Chiellini.


Italia (4-3-3): G.Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Verratti, Jorginho, Barella; F.Chiesa, Immobile, Insigne. Ct: Roberto Mancini.
Portogallo (4-3-2-1): Rui Patricio; João Cancelo, Rúben Dias, Pepe, Mário Rui; Rúben Neves, William Carvalho, Rafa Silva; Pizzi, Bernardo Silvia; André Silva. Ct: Fernando Silva.


TUTTE LE QUOTE DI ITALIA-PORTOGALLO PER SCOMMETTERE CON 888SPORT.IT

Per l'ultimo impegno dell'Italia in Nations, 888sport offre un'incredibile Super Quota: per i neo registrati, la vittoria degli Azzurri vale quota 12 con la massima puntata di 5 euro!
I bookmakers di 888sport.it credono nelle possibilità dell’Italia, con la squadra azzurra favorita per la vittoria a San Siro: il segno 1 è quotato @2.20, mentre il Portogallo, con il segno 2, è @3.50. Il pareggio, risultato inutile per l’Italia, è in lavagna @3.20. 

Quando c’è di mezzo la squadra portoghese, l’Under 2.5 è spesso più probabile, quotato @1.60, rispetto all’Over 2.5, che si può giocare @2.35. Di conseguenza, Gol @2.00 e No Gol @1.78.

 


La Super Quota degli Azzurri!

November 16, 2018
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


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Esports: le semifinali del Major di Kuala Lumpur

LE QUOTE DELLE SEMIFINALI SU 888SPORT.IT

Quello dell'eSport, è un fenomeno di intrattenimento internazionale riferito al mercato dei videogiochi competitivi. 
Si gioca in piattaforme virtuali fondate in ogni loro fase sull’interazione uomo-computer. L’elemento competitivo sta alla base della stessa definizione di eSport: la sfida può avvenire tra un giocatore e un software o tra semplici giocatori, disposti in singolo o schierati in squadre alla conquista di un obiettivo comune. Ad oggi esistono molte tipologie di videogiochi riuniti sotto apposite macrocategorie che semplificano e danno ordine ad un panorama variegato e complesso. 

I dati riportati da studi di settore delineano che in Italia abbiamo circa 2,5 milioni di giocatori attivi e che gli introiti relativi al mercato dei videogiochi ammontano a circa 2 miliardi di dollari,  posizionandoci quindi al decimo posto tra i mercati più grandi al mondo. 
Da tali dati emerge anche negli Stati Uniti, fra i millennials il numero di tifosi dei campioni di videogame ha quasi raggiunto quello dei fan del tradizionale hockey su ghiaccio e si avvicina a quello del baseball.
Mentre è certo che gli eSports saranno specialità da medaglia ai Giochi Olimipici Asiatici ad Hangzhou nel 2022, in Italia il Coni dopo un primo parere positivo, a inizio 2017 non ha invece incluso gli sport elettronici nel folto elenco delle discipline sportive riconosciute, adeguandosi alla linea di diniego tracciata a più riprese dal CIO.

Come detto, i videogiochi che ne fanno parte sono tendenzialmente multiplayer (ossia multigiocatore), ma è possibile competere anche in modalità single player su piattaforme basate sull’accumulo di punti.

Le principali categorie di eSport sono; RTS (Real Time Strategy), vale a dire i Videogiochi Strategici in Tempo Reale; i Picchiaduro (in inglese fighting game o, nel caso di molti nemici insieme, beat ‘em up – dal verbo battere, picchiare) ovvero i videogiochi il cui obiettivo è la lotta di vario genere, mediante specifiche arti di combattimento o attraverso l’utilizzo di armi; FPS (First-person shooter) o sparatutto in prima persona & TPS (Third-person shooter) o sparatutto in terza persona; Simulatori di guida e di discipline sportive, che sono giochi dotati di software in grado di replicare fedelmente su una piattaforma virtuale tutte la variabili della competizione (PES e FIFA sono tra gli esempi più celebri del genere).  Gli MMO (Massively Multiplayer Online) chiudono il cerchio. Sono una tipologia di giochi per computer multigiocatore dotati di appositi server che favoriscono il gioco online di milioni di utenti collegati da ogni parte del mondo. Sono ambientati in un mondo virtuale persistente in cui bisogna sfidarsi per scalare le classifiche che di volta in volta si definiscono a livello mondiale, evento per evento, campionato per campionato. Nel video, le migliori giocate del quinto giorno di sfide in Malesia.

All’interno degli MMOG esistono tante altre sottocategorie, fra queste i MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) come League of Legends (LOL), il videogioco più diffuso e praticato al mondo con quasi 30 milioni di utenti connessi ogni giorno di cui 50 mila mensili solo in Italia. DOTA 2, al pari di LOL, rientra in questo genere di disciplina, e proprio in questi giorni a Kuala Lumpur va in scena uno degli 11 Major del Dota Pro Circuit, la cui prima edizione ha preso il via otto mesi fa dando vita ad una miriade di tornei in giro per il mondo con lo scopo di ottenere ambiti Qualifying Points da distribuire tra competizioni Minors e Majors finalizzate alla qualificazione dell'ambitissimo  torneo TI - The International.

Tra i vari team si stanno distinguendo, e cercheranno in DOTA 2 di distruggere la fortezza avversaria, il PSG-LGD Gaming (il team eSport di proprietà del principale club di calcio francese) - dopo aver raggiunto il secondo posto al The International 2018 di Vancouver (20-25 agosto)  - sfida da leggero favorito secondo le quote dei bookmakers di 888sport, il Team Secret, ovvero il cosiddetto Team Europa; i due team si contenderanno l'accesso al rush finale per la vittoria di un montepremi di 350.000$ destinato alla squadra vincitrice.
Dovrebbe essere meno in bilico, invece, l’incontro tra i russi della Virtus.pro e gli svedesi della Ninjas in Pyjamas, con i primi nettamente favoriti a @1.27 sugli avversari 
Anche al termine dell’happening malesiano varrà la pena seguire con costanza questo mondo degli Esports effervescente ed in continua evoluzione che offrirà delle nuove e stimolanti opportunità di betting su 888sport

November 15, 2018
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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