Under 21, al via l’Europeo italiano: i sogni degli Azzurrini di Di Biagio

 

Spettacolo garantito in Italia per la fase finale dell’Europeo Under 21, con dodici squadre protagoniste e pronte anche a staccare il pass per l’Olimpiade di Tokyo: ultima medaglia olimpica degli Azzurri del calcio, il sudato bronzo conquistato ad Atene in un'edizione dominata dall'Argentina.

Rispetto all’ultima edizione disputata in Polonia ci sono quattro novità, che sono Francia, Croazia, Belgio e Romania. Presenti tutte le big protagoniste del precedente Campionato Europeo, con la Germania campione in carica che cercherà di bissare il successo ottenuto due anni fa in finale contro la Spagna. Per le scommesse calcio, favorita l'Inghilterra!

Le furie rosse sono inserite nel Gruppo A insieme all’Italia di Gigi Di Biagio, girone molto interessante così come il Gruppo C dove l’Inghilterra se la vedrà con Francia, Croazia e Romania. Gli azzurri oltre alla Spagna dovranno affrontare anche Polonia e Belgio, mentre nel Gruppo B la Germania campione in carica giocherà contro Danimarca, Serbia e Austria.

Le stelle - Saranno tante le stelle protagoniste di questo europeo, a cominciare dai tanti talenti azzurri che il CT della Nazionale meggiore metterà a disposizione di Gigi Di Biagio: da Barella a Chiesa, da Kean a Zaniolo, molti italiani impegnati contro Grecia e Bosnia, giocheranno anche per la Under per inseguire il sogno europeo.

La Spagna punta su tre campioncini del Real Madrid come Vallejo, Ceballos e Borya Mayoral; attenzione al talento del centrocampo spagnolo vista la presenza del napoletano Fabian Ruiz, anche lui protagonista con la Nazionale A nella vittoria per 3-0 contro la Svezia e di altri talenti come Soler, Oyarzabal e Pablo Fornals. Punto debole la difesa, dove ad eccezione dell’esterno del Betis Junior Firpo manca la solidità che invece è presente negli altri reparti.

Per le scommesse sportive Polonia e Belgio partono come “under-dog” in questo girone, ma attenzione al capitano e centravanti polacco di proprietà della Samp, Dawid Kownacki e alla vena realizzativa del belga Lukebakio, protagonista di una buona stagione in Bundesliga.

Per difendere il titolo di due anni fa la Germania si presenta con talenti come Jonathan Tah e Klostermann in difesa, la qualità di Dahoud e Amiri a centrocampo mentre in attacco forse manca una stella di riferimento.

Situazione opposta per la Serbia, che schiera il pezzo da novanta Luka Jovic, neo acquisto del Real Madrid per circa 65 milioni di euro. Oltre al nuovo Galactico, i serbi avranno a disposizione anche il talento di Zivkovic e l'esperienza di Nikola Milenkovic, difensore della Fiorentina che sarà il perno della linea difensiva.

Altro talento interessante da seguire è il danese Robert Skov, che insieme al difensore della Samp Joachim Andersen sarà la stella della Danimarca.

Il Gruppo C - Nel Gruppo C la sfida di fantasia al potere tra Inghilterra e Francia si fa addirittura esaltante. I britannici puntano sull’astro nascente del Manchester City Phil Foden e sulla coppia offensiva del Leicester Grey-Maddison. Per i transalpini tanto talento a centrocampo, dove il duo titolare del Lione Tousart-Aouar sarà fondamentale per il gioco francese, che punterà sull’altra stella dell’OL, Moussa Dembélé al centro dell’attacco. 

Italia - Spagna - La prima sfida, domenica alle 21 allo Stadio Renato Dall'Ara, per l’Italia di Gigi Di Biagio sarà subito una prova del nove contro la Spagna vice-campione d’Europa in carica, seguila anche con le scommesse live di 888sport! Nonostante l’assenza nel ritiro pre-Europeo, i calciatori che arriveranno a Bologna dalla Nazionale maggiore saranno subito impiegati contro gli iberici. Nel video una meravigliosa sfida tra le due nazionali U21 nella finale di andata al Flaminio di Roma!

 

In porta il titolare è Alex Meret del Napoli, con Emil Audero pronto a mettersi a disposizione qualora dovesse esser chiamato in causa.

L’assenza di Davide Calabria sulla destra dovrebbe essere coperta da Davide Calabresi del Bologna, al centro della difesa ci sarà Gianluca Mancini con Kevin Bonifazi. Il centrale dell’Atalanta dopo la gara da titolare con la Nazionale maggiore contro la Bosnia sarà subito protagonista anche con l’Under 21, mentre a sinistra ci sarà Di Marco.

Sono due i dubbi che accompagneranno Di Biagio fino al fischio d’inizio, il primo è in cabina di regia dove Mandragora sembra favorito su Sandro Tonali con Lorenzo Pellegrini e Barella a lavorare da interni di centrocampo.

Tridente tutto “in prestito” dalla Nazionale maggiore con Kean e Chiesa sicuri di una maglia da titolare, mentre è ballottaggio Zaniolo-Orsolini con il talento della Roma favorito sull’esterno appena riscattato dal Bologna.

Sarà invece 4-2-3-1 per gli spagnoli con la linea difensiva davanti al portiere Sivera che sarà composta da Caricol, Vallejo, Torres e Firpo. In cabina di regia ci saranno Fabian Ruiz e Merino, mentre alle spalle del centravanti Brahim Diaz ci saranno Dani Olmo, Dani Ceballos e Oyarzabal. 
 

June 11, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Golf: Molinari cerca il riscatto agli US Open

È tutto pronto sui campi del Pebble Beach Golf Links, in California, per l’edizione numero 119 degli US Open, terza prova Major del circuito 2019, che si svolgerà dal 13 al 16 giugno.

L’italiano Federico Molinari è atteso da un pronto riscatto, dopo la delusione patita al PGA Championship, concluso al quarantottesimo posto in graduatoria; così come nel Major di Bethpage Black Course a Long Island, New York, Molinari disputerà i primi due round al fianco dell’americano Brooks Koepka, campione in carica e leader della classifica mondiale, che vuole portare a casa il terzo trofeo consecutivo nel prestigioso torneo: per le scommesse golf, il golfista della Florida è uno dei tre favoriti del torneo @8! Al loro fianco ci sarà il ventunenne amatore norvegese Viktor Hovland che gioca attualmente per l'Oklahoma State University.

L’azzurro, fresco di ritorno al sesto posto della graduatoria mondiale (un gradino sotto Tiger Woods), si presenterà sul tee del round 1 alle 22.47 ora italiana, mentre il 2° giro (che inizierà dalla buca 10) prenderà il via alle 17.02. Ricordiamo che il fuso orario rispetto a Pebble Beache è di +9 ore.

Per quanto riguarda un altro dei favoriti d’obbligo, Tiger Woods, che si è aggiudicato gli US Open tre volte (l’ultimo successo nel 2008), dovrà vedersela con il campione olimpico di Rio de Janeiro 2016, Justin Rose, e Jordan Spieth, che hanno vinto il torneo rispettivamente nel 2013 e nel 2015. Per le scommesse sportive, il quarto successo di Tiger, ad oltre due lustri di distanza vale 10 sulla lavagna di 888sport!

Dustin Johnson, vincitore degli US Open 2016, invece, sfiderà Phil Mickelson e il nordirlandese Graeme McDowell; da tener d’occhio anche la sfida tra il britannico Rory McIlroy, l’iberico Jon Rahm e l’australiano Marc Leishman.

Debutto assoluto in un Major per il secondo italiano iscritto, il ventiduenne Renato Paratore, testimonial della Ryder Cup di Roma 2020: per lui il sorteggio ha riservato le sfide con Lee Slattey e Nate Lashley. Paratore è riuscito nell’impresa di qualificarsi all’US Open avendo concluso nelle prime quattordici posizioni il torneo del Walton Heath Golf Club nel Surrey, in Inghilterra.

Le quote di 888sport.it – Dopo la quota più bassa che spetta all’opzione “Altro risultato” @3.00, tre sono i favoriti, alla pari, per la conquista dell’US Open: Dustin Johnson, Brooks Koepka, come sopra indicato e Rory McIlroy @8.00; dietro di loro troviamo Tiger Woods, ribadiamo @10.00, seguito da Jordan Spieth @17.00 e da Patrick Cantlay @19.00. 
Il successo di Federico Molinari è in lavagna @31.00, stessa quota del nipponico Hideki Matsuyama e di “Lefty” Phil Mickelson.

Segui il torneo californiano anche con le scommesse live di 888sport!

 
June 10, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Basket: Venezia sfida Sassari in finale



Toccherà alla Reyer Venezia sfidare il Banco Sardegna Sassari nella finale per lo scudetto del massimo campionato italiano di basket.

L’Umana ha avuto la meglio in gara 5 delle semifinali, al PalaRadi, sulla Vanoli Cremona, che ha lottato con tutte le sue forze fino ad arrivare a un passo da una storica finale, ma nulla ha potuto di fronte all’ottima prova di squadra del quintetto allenato da Walter De Raffaele che si è imposto 79-69 nel confronto decisivo.


Lunedì, quindi, si apre la finale scudetto del campionato 2018-19, con una sfida inedita a questo livello dei playoff, che sarà interessante seguire anche con le scommesse live, tra l’Umana Reyer Venezia e il Banco di Sardegna Sassari: per Venezia si tratta della seconda finale negli ultimi tre anni, dopo quella che l’ha vista trionfare nel 2017: Sassari è arrivata all’ultimo atto, dopo un clamoroso percorso netto completato con due vittoria per 3-0 contro Brindisi e Milano, ed è imbattuta da 22 partite tra campionato e coppa.

Venezia, però, è l’ultima squadra in Italia ad aver battuto i sardi di Gianmarco Pozzecco e una delle poche in grado di espugnare, in questa stagione, il fortino del Palasport Roberta Serradimigni. Per le scommesse basket serie A, c’è equilibrio per quanto riguarda le quote sulla Vincente Lega A 2018-19, con Venezia @1.80 contro Sassari @1.90.

L’Umana avrà anche il vantaggio di iniziare la serie in casa: niente, quindi, è da dare per scontato in questa finale, con i giocatori di Sassari, trascinati dalla passione e dall’affetto dell’intera Sardegna, come in occasione della tripletta del 2015.

Gianmarco Pozzecco, vero e proprio artefice della cavalcata sassarese che ha già portato in bacheca la Fiba Europe Cup, ha raccontato così l’impresa completata con l’approdo in finale, dopo la vittoria in gara 3 contro Milano: “Quando sono arrivato non potevamo più perdere e non abbiamo più perso.  A Sassari è una favola impensabile e vogliamo viverla al meglio. Andando in giro per Sassari ti rendi conto che è successo davvero, c’è entusiasmo e questo mi rende orgoglioso”.

Le quote di 888sport.it – Per le scommesse sportive di gara 1, che si disputerà lunedì alle 20.45 a Venezia, sono favoriti i padroni di casa dell’Umana Reyer @1.62 (supplementari inclusi), con il Banco di Sardegna Sassari @2.30; con l’handicap fissato a 2.5, le quote diventano Umana Reyer Venezia (-3.5) @1.91, Banco di Sardegna Sassari (+2.5) @1.88. 

 

 
June 10, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Le stelle degli eSport abbattono gli stereotipi per performare al massimo: vediamo come

 

Poche cose al mondo riescono a risvegliare un senso di nostalgia come sono in grado di fare i videogame. In molti ricordano infatti i tempi in cui, seduti in camera propria o di amici, si giocava con le ultime console uscite, vantandosi dei propri progressi con un gioco piuttosto che con un altro.

Che si trattasse di Sensible Soccer, FIFA o Goldeneye, le sensazioni provate durante una vittoria erano incomparabili. Ma vi è mai venuto in mente che un passatempo del genere sarebbe potuto diventare un’industria miliardaria dello sport?

Una crescita inarrestabile - I videogame hanno fatto molta strada negli ultimi vent’anni, il mondo degli eSport ha in particolar modo attratto un livello di interesse e ha raggiunto un profilo senza precedenti. Se consideriamo i dati forniti dalle ricerche di mercato di Newzoo, il 2019 dovrebbe rappresentare un traguardo importante per questo settore: ci si aspetta infatti che oltrepassi il miliardo di dollari per la prima volta.

Si tratta, quindi, di un fenomeno molto lucrativo il cui numero di fan è in crescita. Secondo il Corriere dello Sport, circa 330 milioni di persone in tutto il mondo ora assistono agli eventi di eSport e si prevede che entro il 2020 ben 70 milioni di persone guarderanno la finale di un determinato evento di questo settore ed anche il settore delle relative scommesse sportive è in crescita.

Non era mai stata registrata un’attenzione simile. Inoltre, molti personaggi famosi stanno investendo in questo sport: Drake è diventato co-proprietario di 100 Thieves e anche personalità che non sono particolarmente legate all’industria, come Jennifer Lopez, si stanno avvicinando agli eSport.

Nell’ultimo periodo, ci sono stati anche dei progressi importanti sul fronte delle squadre degli sport più “tradizionali”: il Manchester City e il West Ham hanno firmato dei contratti con i campioni degli eSport per essere rappresentati agli eventi di FIFA. Tutto ciò ha fatto sì che molti siti di scommesse ora offrano anche le quote relative alle competizioni di eSport, oltre alle scommesse disponibili per gli sport classici, come il calcio, il golf o il rugby.

Una posta in ballo non indifferente - Oltre all’entusiasmo e all’interesse, un altro aspetto degli eSport che ha visto una crescita esponenziale sono i premi in palio. I gamer che competono agli eventi principali ora gareggiano per vincere premi in denaro sostanziali che possono veramente cambiargli a vita. Ciò significa che solo la crème de la crème ha l’opportunità di dare una svolta al proprio stile di vita.

Ad esempio, il montepremi totale di The International dell’anno scorso, il torneo di Dota 2, era pari a 25 milioni di dollari: il team vincente, OG, ha dunque portato a casa la somma di 11,2 milioni di dollari. Inoltre, il Campionato Mondiale di League of Legends del 2018 metteva in palio 6,4 milioni di dollari, mentre le Fortnite Fall Skirmish Series ne offrivano 4 milioni. Diciamo che si tratta di qualcosa di più rispetto al semplice vantarsi con gli amici ed anche le scommesse live sugli eventi sono davvero avvincenti!

Detto ciò, non sorprende che oggi gli eSport siano considerati molto seriamente. Le competizioni principali potrebbero essere molto divertenti per i fan, ma dietro le quinte, i giocatori migliori devono darsi da fare per rimanere al top.

Mettere da parte gli stereotipi - Negli anni, il settore del gaming ha chiaramente attratto degli stereotipi ben definiti. L’immagine comune di un gamer, secondo i più, è di una persona non molto salutare, dunque non uno sportivo o qualcuno che esce molto. Tuttavia, se parliamo di eSport, quell’idea non potrebbe essere più lontana dalla verità.

Oggigiorno il prestigio che circonda gli eSport significa che i giocatori migliori devono impegnarsi a restare in forma al fine di presentarsi al meglio alle diverse competizioni. In sostanza, dietro al gaming professionale si cela una preparazione molto più sostanziale rispetto alla semplice intelligenza e alle varie ore passate a giocare al videogioco in questione. Il tempo speso davanti allo schermo è chiaramente importante, ma anche le altre attività non sono da meno.

In effetti, competere a livello di eSport potrà anche non richiedere un particolare sforzo fisico, ma è sicuramente stancante mentalmente. Ed è per questo che è importante dormire con regolarità e fare sport per aiutare la memoria, l’umore e garantire un’adeguata salute mentale dei giocatori. Ma c’è di più, l’alimentazione è un altro fattore chiave per questo tipo di sportivi e ciò fa sì che chi gareggia ad alti livelli consulti un nutrizionista o un dietologo.

Performance d’élite - Ma qual è l’approccio che adottano le squadre principali degli eSport in merito? Durante un’intervista rilasciata al giornale The Guardian alla fine dello scorso anno, Carl Hagberg Flink del team Fnatic ha rivelato che le organizzazioni di eSport offrono supporto ai giocatori per assicurarsi che siano sempre al top della forma.

Oltre ad offrire ai giocatori l’accesso in palestra e ai servizi di fisioterapia, ha affermato che il team esamina le prestazioni dei giocatori durante le sessioni di allenamento, assicura che i gamer facciano gli esercizi adeguati a prevenire gli infortuni e mette a disposizione dei cuochi appositi. Ha inoltre aggiunto che non esclude che in futuro le squadre degli eSport non saranno troppo dissimili dall’impostazione dei club di calcio.

In termini di routine adottate dai giocatori, Filip “SmX” Liljestrom, parte del team Fnatic e nuovo team manager della squadra Apex EU, l’anno scorso ha condiviso il suo regime di allenamento. Lo svedese ha rivelato che, durante certe settimane, va in palestra tutti i giorni alternando l’utilizzo di macchinari per l’allenamento dei muscoli di braccia e gambe al tapis roulant.

Poiché nella comunità degli eSport la salute e il fitness stanno prendendo sempre più piede, non sorprende che siano sempre più comuni i prodotti formulati appositamente per gli atleti di questa industria. Runtime GG è un esempio di azienda dedicata alla produzione di prodotti creati specificatamente per gli eSport. Il CEO dell’azienda, Alexander Zavoloka ha infatti spiegato come i prodotti della gamma abbiano lo scopo di bilanciare i livelli di glicemia nel sangue al fine di favorire la concentrazione durante il gioco, un aspetto essenziale per i professionisti degli eSport.

Diventare il/la migliore - Quanto discusso ci dà dunque un’idea su come il ruolo della salute e della nutrizione siano completamente cambiati nella sfera dei videogiochi. Sebbene l’idea di giocare ai videogiochi per mantenersi possa sembrare solo un sogno da adolescenti, questo concetto è diventato realtà per i giocatori più dotati.

È anche chiaro che le doti innate porteranno solo a un certo livello, ma ciò che conta nel mondo degli eSport odierno è il mantenere un livello di prestazioni alto e consistente. La prossima volta che qualcuno girerà gli occhi dicendo che gli eSport non sono un vero sport, forse sarà il caso di ricordargli ciò a cui si sottopongono questi atleti per rimanere in gioco.
 

June 10, 2019
888sport
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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Guida per principianti alle scommesse pari-mutuel

 

Secondo la tradizione delle scommesse sportive, le puntate vengono effettuate utilizzando le quote messe a disposizione dai bookmaker.

Tuttavia, le scommesse pari-mutuel danno la possibilità di fare una puntata senza utilizzare i servizi di scommessa.

Si tratta di un sistema di scommesse che utilizza un fondo premi: sono infatti disponibili vincite di dimensioni diverse in base alla correttezza della propria selezione.

Cosa sono le scommesse pari-mutuel? - Tutte le scommesse sportive di un sistema pari-mutuel vengono aggiunte allo stesso fondo premi, dunque l’importo totale viene già reso noto prima che si svolga l’evento.

Le scommesse vincenti vengono pagate col denaro proveniente dal fondo premi; le quote e le vincite vengono calcolate in base alla puntata e ai fondi disponibili.

Uno dei tipi più famosi di scommessa pari-mutuel è la “tote” in cui gli scommettitori devono indovinare i cavalli vincenti o piazzati in un determinato numero di gare.

Oggigiorno sempre più servizi di scommessa mettono a disposizione i fondi premi pari-mutuel, tra questi anche 888sport.

Perché le scommesse pari-mutuel sono diverse? - Quando effettui una puntata tramite un bookmaker, sai esattamente quanto potresti vincere poiché ti basi su due fattori: l’importo della puntata e le quote disponibili.

Con la scommessa pari-mutuel, l’importo della vincita dipende da diversi fattori. L’importo che scegli di puntare è molto importante, tuttavia la vincita verrà determinata da quante altre schedine vincenti verranno registrate per un certo evento sportivo.

Il concetto è lo stesso: scegli chi secondo te vincerà (o in alcuni casi quali cavalli o cani si piazzeranno), ma l’importo della vincita dipenderà da altri fattori che saranno al di fuori del tuo controllo.

Potresti vincere meno di quanto sperato oppure portarti a casa una somma importante, dipenderà da quante persone vinceranno.

Come funzionano le scommesse pari-mutuel? - Le forme più comuni di scommessa sportive pari-mutuel prevedono un meccanismo di riscatto della vincita.

Facciamo un esempio: l’importo totale delle scommesse piazzate su un determinato evento, diciamo al Festival di Cheltenham, è pari a un milione di euro. Dunque, questo importo sarà considerato il fondo premi.
Ogni scommettitore sceglie i cavalli che secondo lui o lei vinceranno nelle sei gare specificate e il processo comincia con la prima gara.

Nella gara di apertura, i cavalli avranno sulle spalle le speranze e i sogni degli scommettitori; ciò nonostante, con i fondi premi che pagano solo i primi arrivati, solamente chi ha scommesso sui cavalli vincenti potrà procedere con le gare successive.
Al termine del programma di gara, saranno rimasti in gara un numero diverso di scommettitori. Solitamente, quando a vincere sono gli sfavoriti, meno scommettitori arrivano al termine.

Alla fine, le vincite verranno determinate dividendo il fondo premi per il numero di schedine vincenti. Dunque, se il fondo premi era di un milione di euro e ci sono stati 10.000 vincitori, ognuno si sarà aggiudicato 100 euro, avendo inizialmente scommesso solo un euro. Se ci fosse stata una sola schedina vincente, il proprietario si sarebbe portato a casa l’intero fondo premi.

Le scommesse pari-mutuel con placepot sono leggermente diverse poiché è possibile scommettere solo che i cavalli finiscano la corsa in determinate posizioni e ciò è definito dalla grandezza della pista. Le vincite disponibili con le scommesse placepot tendono ad essere inferiori rispetto agli eventi in cui si scommette solo sul vincitore, tuttavia possono comunque offrire delle somme dignitose.

Le scommesse pari-mutuel pagano di più rispetto alle quote fisse? - Non c’è una risposta giusta o sbagliata a questa domanda.
A volte, scommettere in modo tradizionale, utilizzando i servizi di scommessa e piazzando puntate singole, o multiple, pagherà di più rispetto alle scommesse pari-mutuel.

Tuttavia, ci sono stati molti casi in cui gli scommettitori hanno vinto con queste scommesse a fondo premi.
Solitamente, le vincite delle scommesse pari-mutuel sono inferiori quando un gran numero di favoriti vince o si piazza alle corse di un evento. Se scegli di puntare sugli sfavoriti, e questi riescono a fare bene in gara, chiaramente ci saranno meno schedine vincenti e dunque le vincite saranno maggiori.

Le scommesse pari-mutuel sono migliori delle scommesse sportive standard? - Dipende da quanto ti piacciono le scommesse sportive.
Alcuni scommettitori preferiscono la certezza delle scommesse a quota fissa, in particolar modo coloro che prendono lo scommettere molto seriamente.

Le scommesse pari-mutuel sono divertenti e nel caso ci siano diversi fondi premi a disposizione possono offrire delle vincite grandiose.

Ma fai attenzione: i fondi premi delle competizioni secondarie tendono ad essere di dimensioni ridotte, dunque a volte le quote fisse potrebbero offrire vincite migliori sul proprio investimento.


Per quali sport sono disponibili le scommesse pari-mutuel? - Le scommesse pari-mutuel di solito sono disponibili per gli sport che prevedono delle classifiche dei partecipanti.
Per esempio, sia le corse dei cavalli che quelle dei cani offrono un risultato definitivo e quindi sono perfette per i fondi premi delle pari-mutuel.
Le scommesse pari-mutuel sono legali?
Sì, le scommesse sportive pari-mutuel sono completamente legali e sono regolate dall’AAMS, o dalle autorità competenti degli altri stati.
Potrai scommettere sulle scommesse pari-mutuel offerte da 888sport senza preoccupazioni.

Le scommesse pari-mutuel con 888 - Ci sono molti tipi di scommesse pari-mutuel disponibili; potrai accedere all’apposita selezione su 888sport.

Si possono distinguere in due tipi: corsa singola o programmi di gara multipli.

I primi tre tipi di scommessa a fondo premi su gara singola saranno sicuramente già noti agli scommettitori: Vincente, Piazzato, Vincente-piazzato. Per i primi due tipi non c’è bisogno di spiegazioni, mentre il terzo richiede che gli scommettitori piazzino due scommesse: una sul fatto che il cavallo vinca e una sul fatto che il cavallo si piazzi.

Tra le altre scommesse su gara singola troviamo l’Accoppiata in ordine (scegliere i cavalli che arriveranno primo e secondo nell’ordine corretto), Trio (primo, secondo e terzo nell’ordine corretto) e Accoppiata piazzata, o Swinger, in cui si scommette che due cavalli si piazzeranno in qualsiasi ordine.

Sono disponibili anche diverse scommesse su gare multiple con fondo premi. La più importante è la Jackpot che prevede delle vincite fantastiche quando si indovinano i vincitori di sei o più gare sulla schedina.

Il Placepot richiede di scegliere i cavalli che si piazzeranno nelle gare disponibili, mentre il Quadpot di solito richiede agli scommettitori di selezionare i cavalli che si piazzeranno nella terza, quarta, quinta e sesta corsa.

Molti altri operatori del settore offrono un fondo premi aggiuntivo, ovvero lo Scoop6. Quest’ultimo combina la vincita ai fondi premi per offrire agli scommettitori modi diversi di guadagnare.

Le scommesse pari-mutuel sono semplicemente un modo diverso di scommettere sullo sport. Il concetto è lo stesso: bisogna puntare sui cavalli vincenti o piazzati, ma il pagamento della vincita è diverso.

I migliori siti di scommesse, come 888sport, offrono diversi tipi di scommesse sportive pari-mutuel da provare, inclusi quelli descritti in questo articolo.

Chiaramente, se preferisci scommettere sui cavalli o sui cani in modo tradizionale, mettiamo comunque a disposizione le quote degli eventi più importanti in tutto il mondo. Puoi sempre utilizzare le scommesse ante-post o provare le scommesse live.

I premi che puoi vincere con le scommesse pari-mutuel sono noti a tutti, quindi perché non provarle?
 

June 10, 2019
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Le grandi dinastie della Formula Uno

 

La storia della Formula Uno è intrisa di lascito e tradizioni. Gli eroi di questo sport vengono infatti lodati a lungo per le loro gesta in pista, anche quando ormai non sono più al volante.
Si tratta di uno sport tradizionalista, la cui eredità viene tramandata di generazione in generazione, forse di più che negli altri panorami sportivi. La famiglia è al centro della Formula Uno: padri, figli, fratelli, zii e nipoti sono tutti legati da storie di successo.

Dunque, oggi vedremo le dinastie più di successo di questo sport, andando a scoprire se i tratti vincenti sono riusciti ad essere trasmessi attraverso le diverse generazioni.

Graham e Damon Hill - Graham debuttò in Formula Uno nel 1958, all’età di 29 anni, solo cinque anni dopo aver preso la patente di guida. Gareggiò per la Lotus Racing durante la dodicesima stagione della F1, senza però farsi troppo notare. L’anno successivo fu piuttosto simile, sebbene la transizione verso la Owen Racing Organisation rimise in moto la sua carriera nel 1960.

Due anni dopo, Hill conquistò il Campionato Piloti, trionfando al Gran Premio del Sudafrica e guadagnandosi il titolo. Dopo la sua vittoria, però, Hill terminò i tre campionati successivi al secondo posto, incluso il Campionato Piloti del 1964. Nel 1967 fece ritorno al Team Lotus gareggiando per la corsa al titolo nel 1968, in cui riuscì ad arrivare primo per ben tre volte.

Graham creò poi il suo team, l’Embassy Racing, nel 1973. Tuttavia, poiché morì in un incidente aereo nel 1976, all’età di 45 anni, il team non riuscì a prosperare.

Dunque, Damon seguì le orme del padre e cominciò la sua carriera nella Formula 3000 Internazionale in cui gareggiò per quattro stagioni, prima di fare il salto di qualità per approdare alla Formula Uno nel 1992. Non ebbe molto successo durante la sua prima stagione con la Motor Racing Developments, quindi nel 1993 si spostò alla Williams. In questa scuderia trovò la forma perfetta posizionandosi terzo nel Campionato Piloti e portandosi a casa la sua prima vittoria al Gran Premio di Ungheria.

Nel 1994, Hill lottò contro Michael Schumacher per il titolo durante l’ultima gara di stagione. Arrivando al Gran Premio d’Australia con solo un punto di distacco, ci sarebbe voluto un calcolatore di scommesse sportive per capire le loro quote. L’incidente del tedesco sembrava aver lasciato il titolo a Hill, ma Schumacher entrò in collisione con il britannico per cercare di restare in pista. Dunque, entrambi finirono fuori e il titolo andò a Schumacher, sebbene le controversie non tardarono ad arrivare.

Nel video, le immagini dell'incidente.

 

Il tedesco andò a vincere anche nell’anno successivo, nel 1995, ma Hill rimase comunque secondo in classifica. Il britannico riuscì finalmente ad avere un vantaggio sull’avversario andando a trionfare nel 1996 e vincendo otto dei 16 gran premi della stagione per conquistare il tanto meritato titolo. Dopo quel successo, prese parte solo ad altre tre stagioni prima di ritirarsi all’età di 39 anni.

Gilles e Jacques Villeneuve - Gilles entrò in Formula Uno nel 1977 con la McLaren, dopo aver attirato l’attenzione di James Hunt.

Prima di spostarsi alla Ferrari, gareggiò solo per una gara con la McLaren, al Gran Premio del Canada, l’ultimo della stagione, arrivando dodicesimo in casa. Il canadese ottenne il primo podio al Gran Premio d’Austria, prima di dare una svolta sensazionale alla sua carriera in patria.

Villeneuve mise a punto un’ottima performance, riuscendo a scalare la classifica e ad utilizzare gli errori degli avversari a suo vantaggio fino ad ottenere la vittoria. Utilizzò la stessa tattica durante il 1979, anno che poi fu la stagione migliore della sua carriera. Il canadese vinse tre gare su 15, non abbastanza per guadagnarsi il Campionato Piloti, e si vide sorpassare dal suo compagno di squadra alla Ferrari, Jody Schetckter. Nell’ultima gara prima della sua morte, Gilles finì secondo al Gran Premio di San Marino. Come ben noto, morì all’età di 32 anni a causa di un incidente durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio nel 1982.

Svariati anni dopo, Jacques entrò in Formula Uno nella stagione del 1996, unendosi a Damon Hill alla Williams. Ebbe un sorprendente inizio di carriera, posizionandosi secondo per ben due volte nelle prime tre gare di stagione per poi ottenere il trionfo inaugurale della sua carriera nel Gran Premio d’Europa. Continuò a vincere in Gran Bretagna, Ungheria e Portogallo, sebbene non riuscì a sottrarre il titolo al suo compagno di squadra alla Williams.

Dopo aver mancato il titolo per così poco, la maggior parte dei siti di scommesse motori lo avrebbero dato per spacciato. Ma nella stagione successiva il canadese tornò a vincere, duellando con Schumacher fino all’ultima gara per poi aggiudicarsi il titolo del Gran Premio d’Europa.

Poiché arrivò terzo alla gara e Schumacher venne trovato colpevole di guida pericolosa, riuscì a battere il tedesco per tre punti in classifica. Villeneuve fu il primo canadese a vincere il Campionato Piloti e sebbene la sua carriera non riuscì ad essere all’altezza del suo trionfo iniziale, avrà sempre un posto speciale nella storia di questo sport.

Keke e Nico Rosberg - Keke arrivò in Formula Uno prendendo la strada più lunga, infatti gareggiò in Formula Due per quattro anni prima di cambiare categoria. Ebbe la sua prima opportunità al top di questo sport nel 1978 quando si divise tra Theodore Racing Hong Kong e ATS Racing. Il finlandese fece colpo e l’anno successivo gli venne offerta una possibilità con la Wolf Racing, sebbene poi non sia stato in grado di lasciare il segno. Keke continuò a spostarsi da un team all’altro nelle realtà secondarie della Formula Uno finché non riuscì a guadagnarsi un posto alla Williams per la stagione del 1982.

Trasse il meglio da quest’opportunità andando a portarsi a casa il titolo del Campionato Piloti a tre gare dalla fine. Il suo primo trionfo venne registrato al Gran Premio di Svizzera, facendolo balzare davanti a Didier Pironi e ad Alain Prost. Keke chiuse la stagione con due ottime performance e ottenendo finalmente il titolo. Nell’era di Niki Lauda e Prost, vincere il Campionato fu senza dubbio un grande risultato per il finlandese, sebbene non sia poi stato in grado di ripetersi.

La carriera di Nico cominciò in modo simile rispetto al padre: scalò le classifiche di Formula 3 e di GP2 finché non gli venne offerto un posto in Williams nel 2006. Con questa scuderia gareggiò per quattro stagioni non proprio emozionanti finendo sul podio solo due volte nel 2008. Lo spostamento in Mercedes ravvivò la sua carriera: riuscì a sfondare nel 2012, vincendo il Gran Premio di Cina.

Il tedesco si trovò infatti nel posto giusto al momento giusto poiché nel 2014 la Mercedes rialzò finalmente la testa. Fece da secondo al suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, nel 2014 e nel 2015, sebbene riuscì ad arrivare secondo nel Campionato Piloti. Il 2016 si dimostrò essere il suo anno d’oro: Rosberg ottenne un vantaggio sul compagno di squadra, andando contro le previsioni anche  delle scommesse live per poi finire col prendersi il titolo alla gara finale di Abu Dhabi.

Fu l’ultima gara della sua carriera, ma in futuro potremmo ancora vedere una terza generazione di Rosberg, non si sa mai.
 

 
June 9, 2019
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Tre storie di eroi dello sport che vi motiveranno

Abbiamo visto eroi dello sport provenienti da tutto il mondo, alcuni sono stati in grado di rimanere al top durante tutta la loro carriera, mentre altri si sono dovuti rimboccare le maniche. Questa volta daremo un’occhiata a tre dei migliori clamorosi ritorni sportivi individuali della nostra generazione..

Calcio: Joe Thompson

Pugilato: Tyson Fury

Golf: Tiger Woods

Calcio: Joe Thompson

Probabilmente, uno dei ritorni in scena più sottovalutati del calcio è quello di Joe Thompson al Rochdale. All’ex calciatore delle giovanili del Manchester United era stato diagnosticato il cancro non una, ma ben due volte. Dopo aver fatto il suo ritorno, in seguito ad aver sconfitto il cancro per la seconda volta nel dicembre del 2017, il ventinovenne segnò il goal che permise alla sua squadra di salvarsi e restare nella League One nel 2018, nonostante le indicazioni diverse rispetto alle scommesse calcio.

Sorprende ancora di più che fossero passati solamente 336 giorni da quando il calciatore aveva cominciato il trapianto di cellule staminali.

Joe non divenne solo un eroe locale, ma riuscì anche a coronare il sogno di giocare a Wembley. Infatti, in questo stadio, il Rochdale pareggiò contro il Tottenham Hotspur durante la FA Cup e Thompson scese in campo durante la seconda metà della partita, rendendola così un momento da ricordare per la sua famiglia.

A febbraio del 2019, il centrocampista, che conta più di 200 presenze con il Rochdale, sì è ritirato: chi più di lui ha dato tutto a questo sport.

Rivolgendosi ai media, Thompson ha affermato: “Penso che la mia storia sia in grado di aiutare chiunque a superare i momenti difficili e che possa dare forza alle persone perché possano mettere a frutto il loro potenziale”.
Forse Thompson non sarà entrato nell’élite della Premier League e non sarà stato un calciatore di fama mondiale, ma la sua storia ha lasciato il segno e ha toccato tutti gli appassionati di calcio e non solo i tifosi del Rochdale.

Pugilato: Tyson Fury

Un altro eroe dello sport da non dimenticare è sicuramente Tyson Fury, ritornato sul ring dopo aver affrontato diverse problematiche relative alla salute mentale.

Nel 2015, Fury sconvolse Wladimir Klitschko, diventando quindi il campione mondiale dei pesi massimi. In seguito, però, il Gipsy King attraversò un periodo molto buio. Dopo l’incontro, Fury toccò il fondo. Annunciò che non avrebbe più lottato e cadde in una profonda depressione.

Dopo aver cancellato un incontro e non aver passato due test antidroga, Fury restituì la sua cintura e nell’ottobre del 2016 la sua licenza venne sospesa.

Mentre la vita sfuggiva di mano a questa montagna di due metri, Fury si dedicò al cibo, all’alcol e alle droghe. I suoi amici fecero trapelare ai media che non era strano che l’ex campione dei pesi massimi facesse fuori 18 pinte di birra in una serata.

Fury ammise di aver pensato al suicidio e quasi ci provò. Disse che in uno dei momenti peggiori, tentò quasi di gettarsi da un ponte con la sua Ferrari.
“Arriva un momento in cui tutto ti sfugge di mano e non lo capisci finché non oltrepassi il limite. Pensi di potertene liberare in qualsiasi momento, ma non puoi”.

Dopo un viaggio in Spagna per assistere a un match di Billy Joe Saunders, Tyson disse di essere tornato a casa e di essersi rivolto alla religione per trovare la via. Malato e con un peso di circa 180 kg, Fury ne aveva avuto abbastanza di quella vita. Cancellò i suoi profili social e cominciò a concentrarsi su se stesso, iniziò a camminare la sera e a scrivere un’autobiografia.

Fury tornò al punto di partenza. Riprese ad allenarsi, a seguire una dieta e a ritornare ad essere il campione dei pesi massimi che era stato. In poco più di 12 mesi, Tyson Fury era tornato sul ring per battersi contro l’imbattuto Deontay Wilder. Sembrò quasi un miracolo che Fury fosse stato in grado di riprendersi in così poco tempo.

Sfortunatamente, non fu in grado di riportare a casa la cintura, sebbene sia sceso sul ring per tutti i 12 round. Fu messo al tappeto ben due volte, ma riuscì a rialzarsi in entrambe le occasioni, sorprendendo sia Wilder che gli spettatori che avevano puntato diversamente nelle scommesse sportive.

Nonostante perse l’incontro, ci fu un lieto fine. Tyson Fury era arrivato al limite, riuscendo però a fare un passo indietro e a tornare in sé. Si discute ancora sul fatto che Fury sia il miglior pugile dei pesi massimi al mondo. Certo, c’è da dire che non si è mai battuto contro l’attuale campione dei pesi massimi Anthony Joshua, che si scontrerà contro Andy Ruiz Jr. il prossimo mese.

Dopo l’incontro contro Wilder, Fury disse ai suoi fan: “Se sono riuscito ad affrontare ciò che ho passato, potete farlo anche voi.”
Il suo ritorno è da considerare uno dei migliori di sempre, non solo nel mondo del pugilato, ma dello sport in genere.

Golf: Tiger Woods

Un altro ritorno sulle scene di cui tutti hanno parlato, è stato quello di un certo Tiger Woods. La sua storia è simile a quella di Fury, e di certo è anch'essa da evidenziare.

In molti hanno dubitato di Woods: era infatti uno degli sfavoriti ai Masters, sebbene la sua forma fosse stata impeccabile nel 2018. Tuttavia, erano passati undici anni dall’ultimo titolo di rilievo che aveva vinto e in questo periodo, Woods aveva dovuto fare fronte a dei momenti difficili.

Prima del successo ai Masters, ci si aspettava che Tiger Woods si sarebbe ritirato e che non sarebbe mai riuscito ad indossare la giacca verde per la quinta volta. Quattro operazioni alla schiena fecero cadere Woods in depressione: riusciva a mala pena a beccare la pallina sul green, figuriamoci giocare su un campo da 18 buche.

Fuori dal campo, Woods non ha sempre avuto un comportamento esemplare: è stato curato per dipendenza dal sesso dopo diverse relazioni extraconiugali durante il suo matrimonio. Non gli era sfuggita di mano solo la sua vita, ma anche il volante e per ben due volte. Pareva che Woods avrebbe passato il resto della vita in una cella e non su un campo da golf.

Ed è questo che rende il suo ritorno ancora più incredibile.

Woods arrivò ad Augusta e batté i migliori golfisti al mondo con relativa facilità. Non appena Tiger ottenne un vantaggio di due punti alla buca nove, nessuno riuscì più a riprenderlo. In quell’occasione sembrava che fosse posseduto, voleva solo provare a tutti di potercela fare.

Per molti golfisti di oggi, crescendo, Tiger Woods era stato un idolo irraggiungibile, quindi quando mandò la palla nella buca numero 18, in pochi riuscirono a non commuoversi.

Nel 2018, Tiger disse: “Non pensavo di ritornare a giocare a golf. Mi sono solo detto, come faccio a scappare da questo dolore? Come posso vivere di nuovo al massimo? Mi sembrava di non fare parte della mia vita”.

Dal sentirsi così al camminare sul campo di Augusta come se fosse casa sua, si tratta di molto di più di un semplice torneo di golf. Il golfista più grande di sempre ha toccato il fondo ed è riuscito a tornare in superficie per mostrare al mondo e ai suoi fan perché si merita il loro rispetto.

Tiger Woods è l’attuale favorito, con una quota di 10, per la vittoria degli US Masters del 2020; i bookmaker sembrano comunque non voler correre nessun rischio, neanche con le scommesse live sul torneo.

Queste tre stelle dello sport hanno origini molto diverse, ma ognuna di loro ha dimostrato di avere abbastanza forza mentale da poter ritornare a performare al massimo nel proprio sport. Tutti e tre ci hanno ispirati e hanno dimostrato coraggio e forza ai loro avversari e fan.
 

*Immagine di Isaac Brekken (AP Photo). Prima pubblicazione 9 giugno 2019.

August 18, 2020
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Tutto quello che devi sapere sulla storia delle scarpe da calcio

Una guida storica agli scarpini da calcio!

 


Raramente pensiamo all’impatto che le scarpe da calcio possono avere sulle scommesse live, in quanto diamo per scontato che i professionisti indossino quanto di meglio il mercato ha da offrire.

Non è stato però sempre così: nel 19° secolo i calciatori sfoggiavano sul campo dei pesanti stivali da lavoro. Questi stivali non avevano tacchetti e le punte erano in acciaio, ragione per cui vennero presto create scarpe pensate appositamente per giocare a calcio: essere presi a calci da una punta d’acciaio non era di certo il passatempo preferito da tutti...

Alla creazione della prima lega calcistica nel 1888, i giocatori indossavano pesanti scarponcini di pelle che fasciavano il piede fino alla caviglia, a cui presto vennero aggiunti tacchetti, anch’essi di pelle.

L’industria delle scarpe da calcio decollò negli anni ’50 del 20° secolo grazie ai fratelli Dassler. Rudolf Dassler fu infatti il fondatore della Puma e sostenne di essere stato il primo al mondo ad introdurre i tacchetti rimovibili con il modello Puma Super Atoms, molto più simile alle scarpe da calcio a cui siamo abituati oggi rispetto ai vecchi modelli in pelle. Il fratello di Rudolf, Adi, fondò, invece, l’Adidas. Anche lui sostenne di essere stato il primo ad inventare i tacchetti rimuovibili: ad ogni modo, i calciatori dei giorni nostri hanno molto di cui essere grati alla coppia di fratelli.

Le scommesse sportive d’oggi non saprebbero come reagire se un’intera squadra si presentasse in campo indossando un modello di scarpa completamente diverso, come di fatto successe al Mondiale del 1954. I tacchetti rimuovibili hanno dato alla Germania dell’Ovest la presa sul campo necessaria per battere l’Ungheria 3 a 2 su un terreno reso praticamente paludoso dalla pioggia.

L’importanza del marchio e della sponsorizzazione da parte dei calciatori è aumentata durante tutto il 20° secolo, come testimonia la fama di cui ancora oggi gode il modello Copa Mundial dell’Adidas, indossato da fenomeni come Diego Maradona e Zinedine Zidane.

I DC United di Wayne Rooney saranno anche la squadra favorita alla vittoria della MLS di questa stagione delle scommesse sul calcio, ma le vere magie Rooney le faceva al Manchester United con indosso le famose Nike Total 90 Laser. Il punto di bilanciamento nella parte anteriore della scarpa ha aiutato moltissimo i calciatori più tecnici, alla ricerca del punto perfetto per conferire curvatura ed effetto ai propri tiri.

Le scarpe da calcio esistono ora in moltissimi modelli e colori. Le Adidas Nemeziz, uno degli ultimi modelli del mercato, non sono purtroppo state utili a Messi e al suo Barcellona durante l’epica sconfitta contro il Liverpool nella Champions di quest'anno, nonostante i blaugrana fossero i principali favoriti dei siti di scommesse. Ciò non toglie che questo modello senza stringhe offra un livello di comfort e controllo di lunga superiore rispetto ai primi scarponi in pelle.
 

June 9, 2019
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Italia-Bosnia: “Il risultato dipenderà dalla prima mezz’ora”


L’Italia è chiamata alla conferma dopo l’ottima prova di sabato contro la Grecia nella partita di martedì sera all’Allianz Stadium dove sarà di scena la Bosnia Erzegovina di Dzeko e Pjanic, sulla carta la seconda forza del gruppo J di qualificazione a Euro 2020.

La formazione balcanica, in realtà, sta avendo più difficoltà del previsto nel suo cammino nelle eliminatorie, avendo raccolto solamente 4 punti in tre partite ed è reduce dall’inaspettata sconfitta per 2-0 di Tampere contro la Finlandia, arrivata dopo il deludente 2-2 casalingo con la Grecia.

La squadra di Mancini, che ha mostrato un atteggiamento decisamente offensivo e un calcio propositivo ad Atene, sta invece rispettando i pronostici della vigilia ed è prima nel raggruppamento a punteggio pieno dopo tre gare disputate: per le scommesse Euro 2020, gli Azzurri sono favoritissimi @1.15 per la vittoria del Gruppo J!

Abbiamo parlato della partita con il giornalista bosniaco Haris Mrkonja del network televisivo N1 e punto di riferimento in Italia per tutte le notizie che arrivano dal Paese balcanico.


Come ti spieghi la sconfitta inaspettata della Bosnia in Finlandia? 

“Più del risultato negativo, credo che la sorpresa maggiore sia stata l’incapacità di creare gioco della nazionale bosniaca che nei 90 minuti a Tampere ha creato poco o nulla. Le assenze di Pjanic per squalifica e Kolasinac per infortunio sono state più pesanti di quanto la squadra si aspettasse.

Il CT Prosinecki non è stato in grado di trovare un giocatore con fantasia e visione di gioco per colmare l'assenza di Mire che, a mio avviso, è più importante di Dzeko in questa squadra. Cimirot, Besic e Saric, schierati a centrocampo non hanno avuto punti di riferimento a parte Dzeko, al quale mancavano palloni sfruttabili in zona gol. Dobbiamo, comunque, riconoscere anche i giusti meriti alla Finlandia, squadra tosta, disciplinata e ben organizzata. Teemu Pukki quest'anno ha segnato più di 30 reti, ed è stato bravo a sfruttare al massimo i limiti difensivi della Bosnia”.

Si stanno modificando le gerarchie del gruppo o Italia e Bosnia sono ancora le favorite per qualificarsi a Euro 2020?

“La sconfitta in Finlandia è sicuramente uno schiaffo a Prosinecki e ai suoi ragazzi, ma non credo che la Bosnia debba temere di non qualificarsi direttamente. Deve, invece, imparare il più possibile da questa sconfitta, la prima dell'era Prosinecki in partite ufficiali. Quindi, credo che la Bosnia ci sia ancora. Ora, però, è tutto un po' più complicato. Credo che l'Italia non avrà problemi a qualificarsi come prima del gruppo”.
 

Parliamo di Italia-Bosnia: che partita ti aspetti martedì?


“Mi aspetto una partita molto interessante, forse non bellissima. La Bosnia è costretta a rifarsi dopo la figuraccia rimediata a Tempere. Pjanic è tornato in squadra e il resto della formazione avrà qualcosa da provare a sé stessa. Credo che alla Bosnia le motivazioni non manchino, ma è difficile dire se saranno sufficienti per tornare in patria con un risultato positivo”. Per le scommesse calcio, il pari all'intervallo della sfida di Torino si gioca @2.88!

Cosa pensi della nuova Italia di Mancini, che sta mostrando un gioco d'attacco come non si vedeva da troppo tempo?

“L'Italia mi piace molto. Una squadra che è molto attenta dietro e altrettanto pericolosa quando si propone in avanti. Mancini ha trovato la formula giusta per una squadra molto bilanciata. Contro la Grecia, a parte un paio di sbavature, Chiellini e Bonucci hanno fatto un gran lavoro in difesa. In avanti, Insigne e Belotti fanno molta paura e credo che un giocatore veloce e agile come Insigne può rappresentare il maggior pericolo per la lenta difesa bosniaca. Il gioco offensivo che propone Mancini non è solo bello, ma è anche efficace.

Da tifoso (anche) dell'Italia, mi fa molto piacere vedere gli Azzurri giocare all’attacco”. Segui la prova dei ragazzi del Mancio anche con le scommesse live!

Il nuovo corso della Bosnia non sta portando i frutti sperati. Perché?


“Non credo sia completamente vero. La Bosnia ha sprecato una grande opportunità contro la Grecia, facendosi rimontare da 2-0 a 2-2 dopo un rigore subito e l'espulsione di Pjanic. Però, come ho detto già prima, è la prima sconfitta nell'era del tecnico Prosinecki e la vittoria dell'Italia in Grecia ci ha anche aiutati. Il problema della Bosnia potrebbero essere situazioni simili a quanto accaduto con Pjanic, in cui Prosinecki potrebbe perdere i suoi giocatori migliori, non avendo riserve adatte. La Bosnia è un Paese con una base molto piccola e giocatori della qualità di Dzeko o Pjanic non si trovano dappertutto”.

Le quote di 888sport.it vedono Italia @1.42 Bosnia @8.00 e pareggio @4.80. Ti sembrano rispecchiare i valori in campo?

“Credo proprio di sì. L'Italia sta tornando una superpotenza del calcio europeo. La Bosnia attuale, al suo meglio, può essere una nazionale un po' sopra la media. Bisogna considerare anche che si giocherà in Italia e che la Bosnia non potrà contare su Kolasinac dell'Arsenal. L’Italia è giustamente favorita. Attenti, però, a non sottovalutare i bosniaci che quando si trovano con le spalle al muro spesso sono in grado di tirar fuori la propria fierezza e gli ‘attributi’”.

Qual è il tuo pronostico per Italia-Bosnia?


“Tutto dipenderà dal primo terzo della partita. Se la Bosnia riuscirà ad arginare i tentativi dell'Italia nella prima mezz'ora, sarà dura per gli Azzurri. La Bosnia si affiderà, probabilmente, a un gioco di possesso palla e se sarà in grado di segnare per prima, sarà dura per gli Azzurri. Credo che un pareggio 1-1 farebbe tutti contenti”.

Le quote di 888sport.it – Come già visto con Haris Mrkonja, per le scommesse sportive, l’Italia è favorita @1.42, mentre il pareggio è in lavagna @4.80 e il successo esterno della Bosnia @8.00. L’Under 2.5, per la qualità della difesa azzurra, è @1.82, quota inferiore al @2.00 dell’Over 2.5. Ancora più evidente la fiducia nella linea arretrata dell’Italia di Mancini nella tipologia di scommesse Entrambe le squadre a segno: il No Gol, infatti, è quotato @1.57, contro il Gol @2.35.
 

June 9, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Vettel parte dalla pole: la Ferrari in Canada per vincere


La stagione iridata in Formula 1 ha visto, finora, un dominio pressoché totale della Mercedes, capace di conquistare tutte e sei i gran premi disputati, con cinque doppiette: solamente il secondo posto di Sebastian Vettel ottenuto nell’ultimo appuntamento a Monte Carlo ha evitato alle Frecce di Stoccarda di completare un umiliante en plein per le avversarie.

Dalle parti di Maranello, però, si respira un’aria di rinnovata fiducia nelle potenzialità della SF90 e dei due alfieri, Vettel e Leclerc, che hanno ancora 15 gare per rimettersi in corsa verso il titolo mondiale, iniziando prima di tutto dal ridurre il gap (di prestazioni e di classifica) con la Mercedes e i suoi piloti, Hamilton e Bottas. Per le scommesse motori, Vettel favorito in Canada @2!

La prima occasione che il calendario mette a disposizione della Ferrari per tornare a mettersi davanti agli anglotedeschi è il Gran Premio del Canada che si correrà domenica 9 giugno a Montreal, nel Quebec, sul circuito dedicato proprio all’ex ferrarista Gilles Villeneuve. Il tracciato semipermanente di Montreal, il primo nella storia del circus iridato costruito su un’isola artificiale, quella di Notre-Dame realizzata per le Olimpiadi del 1976, si sviluppa lungo 4.361 metri ed è caratterizzato da lunghi rettilinei e forti frenate/accelerazioni che condizionano il set-up delle monoposto in gara. 

Lo scorso anno, il primo a tagliare il traguardo in Canada fu proprio Vettel su Ferrari, davanti a Bottas su Mercedes e Verstappen a bordo della sua Red Bull; anche quest’anno le prime prove hanno evidenziato una particolare affinità tra le monoposto di Maranello e la pista di Montreal. Le prime libere, infatti, si sono concluse con Leclerc davanti a tutti, seguito da Vettel e da Bottas, con Hamilton che ha rotto la posteriore destra contro un muretto; la seconda sessione ha visto ripetersi lo stesso risultato, con il monegasco che ha preceduto il compagno di scuderia, con Bottas terzo e Hamilton, in difficoltà, in sesta posizione. Pole, quindi, per Vettel con Lecrerc ottimo terzo!


Le quote di 888sport.it – Per le scommesse sportive, il campione del mondo Lewis Hamilton, nonostante i problemi riscontrati nelle libere, è il secondo favorito per la vittoria del GP del Canada @2.25; terza quota per Lecrerc @5.75. Dietro il solito duopolio targato Mercedes e Ferrari, c’è Max Verstappen @41.00 che precede Pierre Gasly @201.00!

Verstappen, che partirà dalla sesta fila, è il logico favorito, @6.75, per il mercato relativo al giro più veloce! Segui il GP canadese anche con le scommesse live di 888sport!

 
June 8, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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