L’Italia e il Tour de France


Ottavio Bottecchia e la prima vittoria - “Il Tourmalet è un colle cattivo: lungo il suo cammino allinea gli sconfitti. Uno stradista piange, con i piedi in un piccolo torrente. Un chilometro più in alto, ecco la statua della disperazione. Sono quelli per cui il Tour de France è come un bambino per cui non si può più fare niente, ma che ci si ostina a non abbandonare. Ciò nonostante un uomo si è salvato: è Bottecchia, la maglia gialla. È talmente in alto che nessuno sa dove sia”. (Le Petit Parisien, 3 luglio 1924).

Questo è il modo di raccontare il ciclismo sulla stampa, nell’anno in cui Ottavio Bottecchia conquista il primo Tour de France per un ciclista italiano. I toni sono quelli dell’epica che ben si addicono alla grande vittoria di quello che i francesi chiamano Botescià storpiandone la pronuncia. 

Gino Bartali, dieci anni tra due vittorie - Bartali prende parte per la prima volta al Tour de France nel 1937, ma si ritira a Montpellier, dopo che, in maglia gialla, era rovinosamente caduto nella tappa Grenoble-Briançon; l’anno successivo, il corridore toscano iscrive per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della Grande Boucle, sovvertendo i pronostici della vigilia che vedevano favoriti i due belgi Felicien Vervaecke e Sylvère Maes.

Ma il successo che è entrato nella Storia d’Italia, quella con la S maiuscola, è di dieci anni dopo: è il 1948, l’Italia si presenta al Tour senza Coppi e Magni, con Bartali unico uomo di punta. Belgi e francesi attaccano a ripetizione per mettere definitivamente fuori gioco l’atleta di Ponte a Ema, che infatti 13 luglio, praticamente a metà corsa, si ritrova con 21′ di ritardo da Bobet in classifica generale.

Piovono critiche dalla stampa su un Bartali che a 34 anni viene reputato troppo vecchio per competere a quei livelli; il 14 luglio, festa nazionale francese e giorno di riposo al Tour, l’Italia è scossa dalla notizia dell’attentato a Palmiro Togliatti e sembra precipitare verso una guerra civile.

La sera stessa, il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi telefona ai ciclisti italiani, pregando Bartali di vincere “perché qua c’è una grande confusione”. E Bartali obbedisce: cambia marcia e inanella una serie di successi che lo portano a vincere il Tour e, allo stesso tempo, consentono di creare un clima di distensione in Italia che porterà a una riappacificazione nazionale. Per le scommesse sportive, attuale leader della classifica a squadra sono gli olandesi del Team Jumbo - Visma!

Coppi-Bartali e la rivalità del 1949 - Il veterano Bartali si presenta alla partenza del Tour de France 1949 da campione in carica, ma Fausto Coppi è la stella nascente, avendo appena vinto Milano-Sanremo e il Giro d'Italia. Per gran parte della gara Coppi è stato perseguitato dalla sfortuna, ha perso quasi mezz'ora per incidenti e problemi meccanici. Ma ha mostrato la sua superiorità in salita sulle Alpi. Nella tappa epica di Briançon, Coppi e Bartali vanno in fuga in una prima salita.

Ma nell'ultima ascesa verso l’Izoard, Bartali inizia a soffrire. Coppi gli dice: "Adesso Gino, me ne vado". Bartali però lo implora: "Finiamo insieme. Lasciami vincere la tappa. Domani vincerai il Tour". E così è andata.

Felice Gimondi e la vittoria al debutto - Felice Gimondi riesce inaspettatamente a vincere il Tour de France al suo primo anno da professionista, nel 1965 appena ventitreenne. Un trionfo ancora più inaspettato, perché chiamato a sostituire il capitano della formazione, Vittorio Adorni, maturato infliggendo una cocente sconfitta al favorito francese Poulidor. 


Il Diablo Chiappucci che non ha vinto il Tour - Quattro ciclisti hanno conquistato un vantaggio di 10 minuti nella prima tappa del Tour del 1990. Il meno conosciuto tra loro, l'italiano Claudio Chiappucci, è quasi riuscito nell’impresa di vincere la Grande Boucle. Con la maglia gialla sulle spalle, il Diablo mantiene un vantaggio di sette minuti sul campione in carica LeMond al termine delle tappe sulle Alpi. Chiappucci rimane leader della corsa fino alla penultima tappa, la cronometro di Lac de Vassiviere, dove LeMond gli strappa la maglia gialla, andando a vincere il suo terzo Tour.

Il lungo periodo di Chiappucci in giallo, tuttavia, lo ha reso uno dei ciclisti più popolari della sua generazione e, con il secondo posto finale, ha riportato l’Italia sul podio di Parigi 18 anni dopo la piazza d’onore conquistata da Felice Gimondi. Segui l'edizione 2019 anche con le scommesse live!

Marco Pantani: il trionfo del 1998 - Nel 1998 le cronache del Tour de France sono funestate da uno scandalo doping che infiamma il dibattito sulla manifestazione e sul ciclismo in generale; la conseguenza sportiva è l’esclusione dell’intera squadra della Festina. Il dominatore della corsa sembra essere il tedesco Jan Ulrich, ma il 27 luglio, alla quindicesima tappa, Marco Pantani compie una grande impresa a Les Deux Alps e conquista la maglia gialla, con quasi 4 minuti di vantaggio sull’americano Bobby Julich, secondo: non se la toglierà più fino alla sfilata sugli Champs-Élysées del 2 agosto. 

Dopo i fatti di Madonna di Campiglio, la sospensione e la rinuncia al Tour del 1999, Pantani ritorna a correre la corsa a tappe francese nel 2000, ma si ritirerà dopo aver ottenuto una bella vittoria nella tappa del Mont Ventoux, sconfiggendo Armstrong.

Vincenzo Nibali e l’ultimo trionfo azzurro - Sedici anni dopo Marco Pantani, nel 2014 è Vincenzo Nibali a regalare all’Italia la vittoria del Tour de France, il settimo dei nostri ciclisti a riuscire nell’impresa. Nibali diventa, inoltre, il sesto ciclista della storia ad aggiudicarsi la cosiddetta Tripla Corona, ovvero la vittoria in almeno un'edizione di tutti e tre i grandi Giri, e il secondo, dopo Bernard Hinault, ad esservi salito sul podio almeno due volte. per le scommesse ciclismo, il successo di Vincenzo Nibali al Tour de France 2019 è quotato @23.00 su 888sport.it

 
July 11, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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K2: una montagna da scalare!

Il Napoli, con il pagamento della clausola rescissoria, si è assicurato per i prossimi 5 anni, le prestazioni di Manolas. Sulla destra del nuovo compagno di squadra Koulibaly, la coppia formerà un K2 (Kostas e Kalidou) veramente complicato da scalare per gli attaccanti avversari. Difficile trovare una dupla di difensori così ben assortita, in A, ma anche nell’Europa che conta: fisicità, velocità, tecnica, ma anche gol nelle proiezioni offensive a disposizione di Carlo Ancelotti! Per le scommesse calcio, lo Scudetto ai partenopei vale 7.50!

La Juventus ha, naturalmente, un parco di centrali clamoroso, a livello di qualità, ma anche di quantità, se consideriamo che Rugani, che, attualmente sembra la terza scelta, tendente alla quarta nel caso del probabile arrivo del nuovo baby fenomeno del calcio mondiale Matthijs de Ligt, ha disputato con Sarri alla guida, una stagione eccezionale all’Empoli: al termine del campionato 2014-2015, infatti, il centrale di Lucca ha ricevuto il premio come miglior difensore del campionato con un rendimento stratosferico ed il record, probabilmente ineguagliabile, di non aver ricevuto neanche un cartellino giallo in tutta la stagione!

Anche l’Inter si è mossa alla grande sul mercato dei difensori, riuscendo a convincere, da svincolato, a far scegliere i colori nerazzurri al capitano della Celeste, Diego Godin. Antonio Conte dovrebbe optare per la difesa a 3 con il neoacquisto, “centrale dei centrali” tra De Vrij e Skriniar.

In Europa - In Europa, partiamo dal Liverpool, campione in carica della Champions, che con Virgil van Dijk e Matip ha nella solidità difensiva uno dei nuovi punti di forza della squadra di Klopp, come dimostrato dal cleen sheet di Alisson Becker nella finale del Wanda Metropolitano: l’ultimo portiere a non subire reti nell’atto conclusivo della Coppa dalle grandi orecchie era stato il connazionale Julio Cesar ben 9 anni prima!

Il Tottenham, l’altra finalista di Madrid, si è affidata contro il tridente delle meraviglie dei Reds, all’esperienza di Vertonghen e Alderweireld; nella stagione che ripartirà ad agosto contro l’Aston Villa al Tottenham Stadium, si attende la definitiva consacrazione  in mezzo del colombiano Davinson Sanchez: attenzione anche alla rapida ascesa dell’argentino Juan Foyth, schierato da Scaloni in Copa America anche sulla fascia in Copa America.

Il Manchester City saluta il suo leggendario Capitano Vincent Kompany e riparte da Laporte e Stones: in uno Starting Eleven eccezionale, proprio la coppia difensiva ha rappresentato una criticità tattica, soprattutto nella doppia vista dei quarti di Champions contro il Tottenham. Per le scommesse sportive, City favorito per la Champions 2020 @ 5!

Nel video, l'omaggio al campione belga, autore del "gol Premier" al Leicester!


Il Chelsea con Lampard nuovo manager affiderà le chiavi del reparto arretrato a David Luiz, coperto dalla velocità di Antonio Rudiger, che rientrerà dall'operazione al menisco.  

Il PSG ha cercato sul mercato Bonucci e punterà sull’incredibile affiatamento di Marquinhos e Thiago Silva, con Kehrer titolare aggiunto.

Il Bayern punta sulla linea verde con il doppio acquisto Pavard e Lucas Hernandez: ceduto Hummels al Borussia, si riparte da Niklas Süle!

Spagna - Il Real alla collaudata coppia di vincitori seriali Sergio Ramos e Raphael Varane, aggiunge Eder Militao, utile, come dimostra la prima esperienza europea vissuta dal brasiliano al Porto, sia come esterno basso di destra che come centrale.Ottimo colpo in entrata anche del Barcellona che ha acquistato dal Siviglia Clément Lenglet. L'Atletico, orfano di Godin, si affiderà al connazionale Gimenez.

Dal quadro delineato, possiamo affermare che i nuovi standard difensivi di Napoli e Juventus raggiungano, con le rispettive campagne acquisti, quelli dei top club europei! Nel ritorno dei quarti di finale con l'Ajax ai bianconeri è mancata proprio quella solidità del pacchetto arretrato che ha fatto le fortune del club bianconero negli ultimi anni. Segui la nuova Champions anche con le scommesse live!

July 9, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Wimbledon: i grandi protagonisti dell’Era Open


Martina Navratilova (9 titoli) - Con nove successi, la tennista ceca naturalizzata statunitense vanta il record di vittorie del torneo londinese. Il suo primo successo a Wimbledon è datato 1978: a 22 anni sconfigge in finale Chris Evert dopo tre set e conquista il primo dei suoi 59 successi nei tornei del Grande Slam (18 in singolare, 31 in doppio e 10 in doppio misto), oltre al numero uno nella classifica mondiale. Nel 1990, a quasi 34 anni, liquida con un netto 6-4 6-1 la connazionale Zina Garrison in finale e conquista il suo ultimo titolo in singolare sul prato dell’All England Club.

Bjorn Borg (5 titoli) - La sua carriera sull’erba di Wimbledon è stata tanto rapida quando vincente: nelle prime tre partecipazioni, tra il 1973 e il 1975, viene eliminato due volte al terzo turno e una ai quarti di finale. Nel 1976, in finale contro Ilie Nastase, il primo dei suoi cinque successi consecutivi (record eguagliato poi da Federer); la sua ultima apparizione sull’erba londinese è la finale del 1981, persa contro John McEnroe in un ideale passaggio di consegne, con un combattuto 4-6, 7-6, 7-6, 6-4.

Potrebbe arrivare al quinto successo anche Novak Djokovic, favorito per le scommesse online @1.65 per l'edizione 2019!
 

Boris Becker (3 titoli) - Nel 1985 il tedesco stupisce l’intero mondo del tennis, quando nella finale di Wimbledon sconfigge Kevin Curren diventando, a 17 anni e 227 giorni, il più giovane vincitore di un torneo del Grande Slam nella storia (il record sarà battuto da Michael Chang che si aggiudicherà l'Open di Francia 1989 all'età di 17 anni e 110 giorni). Becker ha disputato sette finali (tre vinte e quattro perse). 
 

Steffi Graf (7 titoli) - Un’altra tedesca ha lasciato il segno nell’albo d’oro del torneo dello Slam sull’erba: Steffi Graf, nata a Mannheim nel 1969, ha portato a casa sette successi, il primo dei quali ottenuto nel 1988. Wimbledon, in quegli anni, è il regno incontrastato di Martina Navratilova che ha vinto le ultime sei edizioni: Steffi Graf la sconfigge in finale 5-7, 6-2, 6-1 ponendo fine al suo dominio. La stessa situazione si ripresenterà in finale l’anno successivo, con lo stesso esito. L’ultima vittoria di Steffi Graf a Wimbledon è datata 1996, contro la spagnola Arantxa Sanchez.

Segui Wimbledon anche con le scommesse live di 888sport!

Pete Sampras (7 titoli) - L’americano di origine greca ha ottenuto ben sette successi nel torneo di Wimbledon, record prima dell’arrivo del ciclone Federer sui campi londinesi: dal 1993 al 1995 e dal 1997 al 2000, in altrettante finali giocate. Detiene il primato del numero di avversari superati in finale, sei: l’unico sconfitto due volte da Sampras è stato Ivanisevic, nel 1994 e nel 1998. La serie di vittorie è stata interrotta solamente da Richard Krajicek, che l’ha eliminato ai quarti di finale del 1996.

Nelle immagini, la finale con Agassi del 1999.

 

Roger Federer (8 titoli) - Gli otto titoli, record assoluto in campo maschile, sono un dato parziale o, per lo meno, non definitivo, visto che l’elvetico è tutt’ora in attività ed è fresco di qualificazione ai quarti di finale, dopo la lezione di tennis impartita al giovane talento italiano Matteo Berrettini. Per le scommesse tennis, la vittoria di Federer a Wimbledon si può giocare su 888sport.it @4.25

July 9, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Juventus Fan Zone - Tutto quello che c’è da sapere sulla Juventus

 

Il profilo del club Juventus
Sito ufficiale: https://www.juventus.com/it/ TITOLI PRINCIPALI
Pagina ufficiale Facebook: https://www.facebook.com/Juventusfcita (38.7M Likes)  Serie A: 35 Scudetti
Pagina ufficiale Twitter: https://twitter.com/juventusfc (7M Follower) Coppe Italia: 13 titoli
Pagina ufficiale Instagram: https://www.instagram.com/juventus/ (28.4M Follower)    Champions League: 2 (1984-85, 1995-96)
Data di fondazione: 1897  

Coppe Uefa: 3

(1976-77, 1989-1990, 1992-1993)

 


SUGGERIMENTI PER LE SCOMMESSE SULLA JUVENTUS, PRONOSTICI E QUOTA SCUDETTO

La Juventus dopo i cinque anni leggendari di Massimiliano Allegri ha deciso di puntare su Maurizio Sarri e ripartirà con i favori del pronostico anche la prossima stagione. Attualmente la quota per le scommesse calcio della Juventus Campione d’Italia paga 1.45 volte la posta, e le ultime notizie relative a tutte le scommesse che riguardano la Juventus saranno disponibili sul blog di 888sport,  gratuitamente grazie al nostro team di esperti. Rivale principale per quello che sarebbe il nono scudetto principale sembra ancorauna volta il Napoli (https://www.sscnapoli.it) di Carlo Ancelotti!

ROSA JUVENTUS 2019/20

Con l’arrivo di Maurizio Sarri cambiano diversi scenari in casa bianconera, ma si ripartirà sempre da CR7 (https://www.cristianoronaldo.com/). Il portoghese sarà il centro del mondo bianconero anche la prossima stagione, con i tifosi juventini felici per il ritorno alla base di Buffon e i clamorosi arrivi a parametro zero di centrocampisti del calibro di Ramsey e Rabiot.  

Per le scommesse sportive, la Juve vincente nella finale 2020 di Champions ad Istanbul vale 9!

CHI SONO STATI I MIGLIORI MARCATORI DELLA JUVENTUS LA SCORSA STAGIONE? 

1. Cristiano Ronaldo - 28 goal

2. Paulo Dybala - 10 goal

3. Mario Mandzukic - 10 goal

4. Moise Kean - 4 goal

5. Emre Can - 4 goal

CHI SONO I MIGLIORI MARCATORI DELLA STORIA DELLA JUVENTUS? 

1. Alessandro Del Piero - 290 goal

2. Giampiero Boniperti - 182 goal

3. Roberto Bettega - 178 goal

4. David Trezeguet - 171 goal

5. Omar Sivori - 167 goal

CHI È IL PROPRIETARIO DELLA JUVENTUS? 

La Juventus appartiene da sempre al gruppo Fiat. Dal 2010 la Presidenza della società bianconera è stata affidata ad Andrea Agnelli.

QUALI SONO LE GRANDI RIVALI DELLA JUVENTUS? 

La Juventus è una delle rivali storiche di quasi tutte le squadre italiane, viste le continue vittorie dei bianconeri in Italia. Su tutte, le due grandi rivalità sono quella cittadina contro il Torino (http://torinofc.it/) quella storica contro l’Inter. (https://www.inter.it/). Contro i granata si gioca il famoso Derby della Mole, mentre con i nerazzurri c’è il Derby d’Italia, diventato infuocato dopo la controversa sfida del ’98 che decise lo Scudetto a favore della Juve. 

CHI SONO I GIOCATORI MAGGIORMENTE PAGATI? QUANTO VALE LA JUVENTUS? 

Secondo il sito di riferimento transfermarkt.it l’attuale rosa della Juve vale circa 870 milioni di euro e nella stagione scorsa i giocatori più pagati sono stati Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Leonardo Bonucci.

La Juventus ha affidato il proprio materiale tecnico all’Adidas (https://www.adidas.it/juventus) fino al 2027, un accordo da top team, che frutta addirittura 51 milioni a stagione alla società bianconera. 

QUALI SONO I MOMENTI STORICI E I PIÙ GRANDI TRAGUARDI DELLA JUVENTUS? 

Difficile individuare un semplice momento storico della Juve, vista la straordinaria capacità di vincere trofei della società bianconera. Sicuramente il primo grande periodo coincide con i cinque Scudetti consecutivi dal 1931 al 1935.

Le vittorie in Europa del 1985 e del 1996 sono due momenti sicuramente storici, così come gli otto Scudetti consecutivi vinti dal 2012 ad oggi che rappresentano un unicum nella storia del calcio italiano. 

 

I TIFOSI DELLA JUVENTUS

Vista la sua grandissima capacità di vincere, la Juventus è la squadra più tifata e allo stesso tempo odiata d’Italia. O la tifi, o la odi. Non ci sono mezze misure con la società bianconera, che però vanta oltre 15 milioni di tifosi in Italia e molti altri in tutto il mondo, grazie anche all’arrivo di Cristiano Ronaldo la scorsa estate. Tra i gruppi presenti nella curva dedicata a Gaetano Scirea, citiamo i Drughi ed i Viking.

ALLIANZ STADIUM

L’emblema del ciclo straordinario della Juventus partito nella stagione 2011-12 è proprio l’Allianz Stadium. L’impianto sorge sull’area precedente occupata dal vecchio Stadio Delle Alpi ed è uno dei pochi impianti di proprietà in Italia.

Ha una capienza di 41.507 e la Juventus ha registrato quasi solo sold-out al botteghino la passata stagione. Con il gioco di Sarri sempre propositivo anche in situazione di vantaggio di risultato, è lecito aspettarsi per le scommesse live, tanti gol nella partite casalinghe!

LE PIÙ GRANDI LEGGENDE DELLA JUVENTUS

Sono tantissimi i giocatori che hanno scritto la storia della Juventus. Uno dei più grandi di tutti i tempi è senza dubbio Giampiero Boniperti, prima straordinario attaccante poi iconico Presidente della Juventus. Dopo il compianto Gaetano Scirea, chi si è avvicinato a Boniperti nel cuore dei tifosi juventini è stato sicuramente Alex Del Piero, capitano e bandiera della Juve anche dopo le vicende di Calciopoli e la retrocessione dei bianconeri in Serie B.

L’ultima grande leggenda bianconera ha deciso di tornare a Torino dopo un anno a Parigi: parliamo naturalmente di Gigi Buffon che a 41 anni è nuovamente pronto a difendere i pali bianconeri insieme a Szczesny.

*La foto di apertura del profilo è di Bernat Armangue (AP Photo); la seconda AP Photo; l'ultima Massimo Pinca (AP Photo).

July 6, 2019
888sport
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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Berrettini miglior italiano a Wimbledon | Berrettini finale Wimbledon | Berrettini record

Berrettini riscrive la storia e supera anche la semifinale di Wimbledon contro il polacco il polacco Hurkacz: domenica 11 luglio ha perso, lottando alla pari per 4 set contro il favoritissimo, per i pronostici tennis, Novak Djokovic.

Gli albori e Panatta

Gli anni ’80: Nargiso unica speranza

Sanguinetti e Bracciali

La finale di Berrettini nel 2021

“Erba di casa mia” cantava Massimo Ranieri nel 1972 quando vinse Canzonissima; l’erba di Wimbledon non è stata mai particolarmente congeniale per i tennisti italiani, né tantomeno vincente. Ripercorriamo le partecipazioni dei nostri tennisti allo Slam di Londra, con un occhio di riguardo alle speranze per l’edizione in corso.

Gli albori e Panatta

Il 13.43 del 28 aprile 1968 segna la rivoluzione copernicana per la storia del tennis: l'australiano Owen Davidson e lo scozzese John Clifton, nel primo turno dei British Hard Court Championships di Bournemouth, giocano il primo punto dell’era Open: da quel momento non è più esistita la distinzione tra tornei per professionisti e per amatori.

Nelle prime tre edizioni di Wimbledon della nuova era, i tennisti italiani hanno raccolto solamente sconfitte: tra il 1968 e il 1970 si fermano sempre al 1T Nicola Pietrangeli (tre volte, Merlo e di Maso nel 1968, Castigliano nel 1969 e un giovane Adriano Panatta nel 1970.

Adriano Panatta

Proprio Panatta è il protagonista dei risultati migliori della pattuglia azzurra a Wimbledon negli anni ’70: a 21 anni, nel 1971, raggiunge il 3T, che sarà il miglior risultato per l’intero decennio degli italiani. Si ripete nel 1972 (sfiorando il quinto set contro Jimmy Connors), nel 1974 (altra sconfitta da Connors), nel 1975 (fuori in tre set contro Ramirez) e nel 1976 (fuori al quinto set con Charles Pasarell). Anche Pietrangeli arriva al 3T nel 1972, perdendo nettamente contro Orantes 6-2, 6-2, 6-1. 

Il capolavoro azzurro, però, è datato 1979: nell’edizione di fine decennio, infatti, Panatta supera, nell’ordine, Gimenez, Smith, Bengtson e Mayer prima di arrendersi, dopo cinque set combattuti, allo statunitense Pat Du Pré nei quarti di finale. Ci vorranno altri diciannove anni prima che un tennista italiano raggiunga la seconda settimana a Wimbledon.

Gli anni ’80: Nargiso unica speranza

Panatta chiude la sua esperienza a Wimbledon con il 3T raggiunto nel 1980 e rimane, ancora oggi, l’italiano che con 16 successi ha vinto più incontri nello Slam londinese.

Il resto del decennio è segnato da qualche risultato discreto, con il 2T raggiunto da Claudio Panatta (1982, 1983 e 1987), Barazzutti (1980), Ocleppo (1984 e 1987), Canè (1987) e Camporese (1989), ma anche da brutti fallimenti. Nel 1986, infatti, nessun italiano riesce ad accedere al tabellone principale di Wimbledon.

Risolleva le sorti azzurre Diego Nargiso che, nel 1988, partendo dalle qualificazioni, arriva al 3T, fermato solamente da Mark Woodforde, forte doppista australiano.

Per le scommesse tennis, gli altri due favoriti sono Roger Federer @4.00 e Rafael Nadal @5.50.

Sanguinetti e Bracciali

Sono gli anni delle partecipazioni massicce dei tennisti azzurri a Wimbledon: nel 1991, nel 1994 e nel 1996 troviamo sette italiani nel tabellone principale, nel 1992, nel 1995 e nel 1999 cinque, come quest’anno. In nessuna di queste edizioni, però, si registrano risultati degni di nota, a parte il 3T raggiunto da Omar Camporese nel 1991 (eliminato dal futuro campione Stich) e dai qualificati Tieleman, Navarra e Bracciali rispettivamente nel 1993, nel 1996 e nel 1999. 

Quella di Laurence Tieleman è una storia curiosa: nato nel 1972 in Belgio da padre olandese e madre romana, ha il doppio passaporto, ma gareggia come italiano. Nel 1993, entrato in tabellone principale dalle qualificazioni, stupisce l’Italia intera battendo Schaller, Simian e fermandosi solamente di fronte a Krajicek, vincitore due anni prima, al quale strappa un set. Nel 1998 raggiunge la finale del torneo sull’erba del Queen’s di Londra.

Davide Sanguinetti riesce a eguagliare, quasi due decenni dopo, il miglior risultato di Adriano Panatta e raggiunge i quarti di finale nel 1998, dove esce, come Tieleman l’anno prima, per mano dell’olandese Richard Krajicek. 

Davide Sanguinetti

Pochi sono i risultati memorabili degli italiani nel decennio di inizio XXI secolo: oltre al 3T di Nicola Pozzi nel 2000, ci rimangono negli occhi solamente i due memorabili incontri disputati da Daniele Bracciali, più forte in doppio che nel singolare, nel 2005. Vince contro Ivo Karlovic per 12-10 al quinto set e, sempre al quinto, si arrende a Andy Roddick, che quell’anno perderà in finale contro Roger Federer.

Bracciali è stato purtroppo radiato a vita e multato di 219mila euro il 21 novembre 2018: il 40enne è stato trovato colpevole dalla Tennis Integrity Unit di aver “aggiustato” alcuni incontri del torneo Atp di Barcellona nell’aprile 2011.

La finale di Berrettini nel 2021

Il vento sta cambiando per il tennis azzurro a Wimbledon, Negli ultimi anni, infatti, tre dei nostri tennisti si sono distinti per i buoni risultati e per un nuovo feeling con la superficie. Andreas Seppi, che sull’erba ha vinto a Eastbourne nel 2011, è stato cinque volte testa di serie nel tabellone principale e si è spinto ino al 4T nel 2013; Simone Bolelli ha raggiunto per tre volte il 3T (due delle quali da lucky loser) su 8 partecipazioni.

Matteo Berrettini con il trofeo per il secondo classificato

Poi c'è Matteo Berrettini che merita, naturalmente, un capitolo a parte, sempre in corsa nel tabellone principale. Seguilo sulle scommesse live di 888sport!

Quella di Wimbledon è sempre più erba sempre di casa nostra, insomma.

*Le immagini sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 6 luglio 2019

October 10, 2021
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Marc Marquez in Germania corre in casa


Il Gran Premio di Germania della MotoGP arriva dopo la gara di Assen che ha visto trionfare Maverick Vinales davanti al connazionale, e leader della classifica iridata, Marc Marquez; il campione del mondo in carica ha attualmente 44 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso e 52 sull’altro italiano, Danilo Petrucci, entrambi su Ducati. La moto di Borgo Panigale è attualmente seconda nel Mondiale costruttori con 144 punti dietro la Honda a 160 e davanti all’altra nipponica, la Yamaha a quota 133. Segui la Moto GP anche con le scommesse live!


Marquez ha dominato le prime due sessioni di prove del venerdì ed ha ottenuto una pole da record il sabato: “Siamo partiti forte, il passo è stato buono fin da subito e questo è importante. Una volta capito che avevamo una buona base abbiamo cominciato a lavorare sui dettagli della moto. Abbiamo anche fatto un lavoro comparativo tra due telai per cercare di capire qual è la moto migliore per la gara.Ognuno dei due ha i suoi pro e i suoi contro. Le Yamaha comunque sono vicine e qui la gara è molto lunga, ci sono i primi 15 giri che sono una cosa e poi gli altri 15 che sono un'altra. Bisogna lavorare bene sul consumo gomme, ma per il momento è tutto a posto”, ha dichiarato il campione del mondo.

Non è soddisfatto, invece, il suo diretto rivale in classifica Andrea Dovizioso: “Siamo riusciti a migliorare progressivamente le nostre prestazioni, ma al momento non abbiamo ancora raggiunto il livello che volevamo – ha dichiarato. - Dobbiamo semplicemente restare concentrati e continuare a lavorare, sulla costanza prima ancora che sulla velocità pura, perché la gara ha 30 giri ed è molto lunga”.


Corre in casa - Marc Marquez, favorito per le scommesse motori @1.30, ha vinto le ultime sei edizioni del GP di Germania in MotoGP; i suoi successi consecutivi, in realtà, sono nove, se consideriamo che nel 2010 ha vinto nella 125, per poi passare per primo sotto la bandiera a scacchi nelle due edizioni successive nella categoria Moto2. Il record di vittorie del GP di Germania appartiene, però, all’italiano Giacomo Agostini con 13 successi, il primo nel 1967 a bordo della MV Agusta.
 

L’incidente - Nel 2017, Marquez e Vinales, secondo nelle quote per le scommesse sportive @7, si sono resi protagonisti di uno spettacolare incidente in qualifica al Sachsenring, fortunatamente senza conseguenze per entrambi. 
 

Curiosità – Dal 1958 al 1977, il Gran Premio della Germania Ovest è stato affiancato da una gara disputata in Germania Orientale, il Gran Premio motociclistico della Germania Est, disputato proprio sul circuito del Sachsenring. La nuova gara è entrata nel calendario del motomondiale a partire dal 1961.

 

 
July 6, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Il profilo del club Roma
Sito ufficiale: https://www.asroma.com/ TITOLI
Pagina ufficiale Facebook: https://www.facebook.com/officialasroma/ (9.5M Likes) Serie A: 3 (1941/42, 1982/83, 2000/01)

Pagina ufficiale Twitter: https://twitter.com/OfficialASRoma

(1.8M Follower)

Coppa Italia: 9 (1963/64, 1968/69, 1979/80, 1980/81, 1983/84, 1985/86, 1990/91, 2006/07, 2007/08)
Pagina ufficiale Instagram: https://twitter.com/OfficialASRoma (2.6M Follower)  Supercoppa Italiana: 2 (2001, 2007)
Data di fondazione: 1927 Finale di Coppa Campioni: 1984



 

SUGGERIMENTI PER LE SCOMMESSE SULLA ROMA, PRONOSTICI E QUOTA SCUDETTO

La Roma è reduce da una stagione negativa, chiusa al sesto posto alle spalle di Inter (https://www.inter.it/it/hp) e Milan (https://www.acmilan.com/it), che ha portato a una rivoluzione con l’esonero di Di Francesco e l’addio di De Rossi; si riparte da Fonseca in panchina e da Petrachi come nuovo direttore sportivo.

Per le scommesse calcio attualmente la quota della Roma Campione d’Italia paga 41 volte la posta, e le ultime notizie relative a tutte le opzioni di quote che riguardano la Roma saranno disponibili sul blog di 888sport, gratuitamente grazie al nostro team di esperti. 

Il successo in Europa League del club giallorosso vale 15 per le scommesse sportive!

 

ROSA ROMA 2019/20

La rosa giallorossa in estate ha subito una vera e propria rivoluzione, con l’addio di Manolas direzione Napoli (https://www.sscnapoli.it) e la partenza quasi scontata di Edin Dzeko verso l’Inter. Si ripartirà dalla freschezza e il talento di Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo, con la società che ha deciso di puntare anche su Spinazzola e Diawara, nuovi acquisti arrivati dalla Juventus (https://www.juventus.com/it/) e dal Napoli. 

Per le scommesse live, sarà davvero curioso seguire le prime partite dei giallorossi: in una situazione simile, nel 2013/2014 la Roma vinse le prime dieci partite stagionali!

CHI SONO STATI I MIGLIORI MARCATORI DELLA ROMA LA SCORSA STAGIONE? 

1. Edin Dzeko - 14 goal

2. Stephan El Shaarawy - 11 goal

3. Aleksandar Kolarov - 9 goal

4. Nicolò Zaniolo - 6 goal

5. Cengiz Under - 6 goal

CHI SONO I MIGLIORI MARCATORI DELLA STORIA DELLA ROMA? 

1. Francesco Totti - 307 goal

2. Roberto Pruzzo - 138 goal

3. Amedeo Amadei - 111 goal

4. Rodolfo Volk - 106 goal

5. Pedro Manfredini - 104 goal

 

CHI È IL PROPRIETARIO DELLA ROMA? 

Dopo diciotto anni di gestione della famiglia Sensi, dal 2011 la Roma è diventata americana e dal 2012 la gestione della società è affidata a James Pallotta.

QUALI SONO LE GRANDI RIVALI DELLA ROMA? 

Ovviamente si parte dal derby capitolino. La stracittadina contro la Lazio (http://www.sslazio.it/it/) è uno dei match più spettacolari e caldi di tutto il campionato italiano.

Altre grandi rivalità nate sul campo sono quelle con la Juventus e l’Inter. I bianconeri erano infatti i grandi concorrenti dei giallorossi negli Anni Ottanta quando la Roma di Falcao, Pruzzo e Liedholm dava spettacolo e vinse lo Scudetto nel 1983. I nerazzurri invece hanno spento i sogni della Roma di Spalletti dal 2006 al 2008, e della gestione Ranieri nel 2010, quando i giallorossi furono veramente a un passo dallo Scudetto, prima della rocambolesca sconfitta casalinga con la Sampdoria (https://www.sampdoria.it/). 

CHI SONO I GIOCATORI MAGGIORMENTE PAGATI? QUANTO VALE LA ROMA? 

Secondo il sito di riferimento transfermarkt.it l’attuale rosa della Roma vale circa 400 milioni di euro e nella stagione scorsa i giocatori più pagati sono stati Edin Dzeko, Javier Pastore e Steven N’Zonzi. La Roma ha affidato il proprio materiale tecnico alla Nike, un accordo che porta nelle casse giallorosse circa cinque milioni di euro all’anno. 

QUALI SONO I MOMENTI STORICI E I PIÙ GRANDI TRAGUARDI DELLA ROMA? 

Anni Ottanta e nuovo millennio. Questi i due momenti più alti della storia giallorossa, a cominciare da quella squadra costruita da Dino Viola capace di vincere lo Scudetto nel 1982/83 e quattro edizioni della Coppa Italia dal 1980 al 1986. Quel gruppo arrivò a un passo dal successo europeo perdendo la finale di Champions League nel 1984 in casa contro il Liverpool ai calci di rigore.

Altro momento storico sicuramente la stagione 2000/01, quando la Roma riesce a vincere il suo terzo Scudetto guidata da Fabio Capello in panchina e dal talento del tridente delle meraviglie Totti-Montella-Batistuta sul rettangolo verde! 

I TIFOSI DELLA ROMA

A Roma il calcio è un qualcosa che va oltre la passione. I giallorossi sono sempre pronti a spingere la squadra, come fatto in alcune grandi occasioni: la clamorosa rimonta all’Olimpico contro il Barcellona, nell'edizione 2017-2018 della Champions League parte proprio dall'affetto e dalla fede dei sostenitori romanisti!

I cori della Curva Sud  rendono uniche ed emozionanti tutte le partite dello Stadio Olimpico.   

STADIO OLIMPICO

Inaugurato nel 1953, lo Stadio Olimpico di Roma all’inizio era conosciuto come lo stadio dei Centomila per via della sua capienza. Durante i Giochi Olimpici del 1960 lo stadio fu definitivamente rinominato “Olimpico” e furono eliminati i posti in piedi, portando così la capienza a 65.000 spettatori. 

Lo stadio ha cambiato faccia in occasione dei Mondiali di calcio del 1990 con la copertura degli spalti e l’ampliamento della capienza fino a oltre 82 mila spettatori. L’ultima ristrutturazione, datata 2008 in vista della finale di Champions come host city, ha portato la capienza definitiva dello stadio a poco più di 70 mila spettatori.

La Roma che nell’ultima stagione ha avuto un’affluenza media di poco superiore ai 38mila spettatori. 

LE PIÙ GRANDI LEGGENDE DELLA ROMA

Si parte da un nome e un cognome: Francesco Totti. Il numero dieci giallorosso è stato una delle più grande bandiere della storia del calcio italiano, capace di dire no alle lusinghe anche del Real dei Galacticos pur di rimanere nella sua Roma. Con la maglia giallorossa Totti è sceso in campo 786 volte realizzando 307 gol essendo il protagonista assoluto dell’ultimo Scudetto romanista del 2001.

Al secondo posto della classifica di presenze c’è un’altra bandiera come Daniele De Rossi, che da poco ha dato l’addio ai giallorossi non senza polemiche per il mancato rinnovo di contratto. Nei cuori dei tifosi romanisti c’è e ci sarà sempre anche Agostino Di Bartolomei, capitano del secondo Scudetto giallorosso nel 1983.



*La foto di apertura del profilo è di Andrew Medichini (AP Photo); la seconda di Fabrizio Giovannozzi (AP Photo); l'ultima di Luis Vieira (AP Photo).

 
July 5, 2019
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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Il Perù torna in finale dopo 44 anni e sfida il Brasile

 

Era il 1975 quando il Perù del tecnico Marcos Calderon e del grande Teofilo Cubillas si aggiudicò la prima edizione della nuova Copa America che aveva preso il posto del Campeonato Sudamericano de Fútbol (disputatosi dal 1916) battendo la Colombia allo spareggio.

Quarantaquattro anni dopo quel successo, il secondo nella massima competizione continentale considerando anche quello nel Sudamericano del 1939, il Perù torna in finale di Copa America, dopo aver schiantato, con un tanto netto quanto inaspettato 3-0 in semifinale, i campioni in carica del Cile. La formazione guidata da Ricardo Gareca si troverà di fronte, domenica al Maracanà di Rio de Janeiro, i padroni di casa del Brasile, che hanno avuto la meglio sull’Argentina per 2-0.

Per le scommesse calcio, il Brasile è favorito per la conquista della Copa America 2019 su 888sport.it @1.15, contro il Perù @5.50. Nonostante le quote li dipingano come vittime sacrificali designate, tra i giocatori del Perù c’è grande entusiasmo; “Quando conquisti la finale, resta solo una cosa da fare: vincere”, ha dichiarato il tecnico Ricardo Gareca a Mundo Deportivo. “Oltre alla forza ben nota del Brasile, le finali sono partite a sé. Però noi vogliamo dire la nostra. Non dobbiamo ricordarci del duro ko che abbiamo subito nel girone”.

Paradossalmente, proprio quella sconfitta per 5-0 subita nella terza giornata del gruppo A, ha segnato un punto di svolta per Guerrero, Farfan, Gallese e gli altri giocatori peruviani: “Abbiamo dovuto superare quel momento. E ai miei giocatori devo dire che sono stati bravi ad andare avanti. La forza del gruppo è quella di parlare poco e saper reagire” ha spiegato Gareca. Segui la finalissima anche con le scommesse live!

Curiosità - L’argentino Ricardo Gareca è noto a tutti come “El Tigre”.

 

Da calciatore, nel 1985 passa dal Boca Juniors al River Plate insieme a Oscar Ruggeri, per problemi di stipendi non pagati: un gesto rivoluzionario che gli procurerà non poche inimicizie. Un altro nemico di un certo livello se lo farà in Colombia: la sua colpa è quella di giocare con l’America de Calì e Pablo Escobar, nella guerra tra il “suo” cartello di Medellin e quello rivale di Calì che ha un forte controllo sul club, prende di mira proprio Gareca: l’amore per il calcio di Escobar, come rivelato da uno dei suoi fedelissimi, gli impedirà di far saltare in aria tutti i giocatori dell’America, compreso El Tigre, con un’autobomba, come era stato pianificato.

Le quote di 888sport.it – Per le scommesse sportive, il successo del Brasile nei novanta minuti regolamentari è quotato @1.30, con il pareggio @5.10 e la vittoria del Perù @10.00. L’Under 2.5 @1.81 ha una quota inferiore rispetto all’Over 2.5 che si può giocare @2.00; per chi crede nelle possibilità dei peruviani di giocarsela fino in fondo contro i verdeoro, la doppia chance in loro favore X2 è in lavagna @3.60. Bassa la quota del No Gol @1.44, contro quella del Gol @2.70.

July 5, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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L’Olanda vuole sorprendere gli USA: “Alex Morgan non segnerà contro di noi”

Domenica 7 luglio al Parc Olympique di Lione l’Olanda campione d’Europa giocherà contro le campionesse del mondo in carica degli Stati Uniti per strappare loro il titolo che detengono dalla vittoria in Canada del 2015. Non sarà facile per le Leeuwinnen (Leonesse) impedire ad Alex Morgan & co. di portare a casa la loro quarta Coppa del Mondo; ma sicuramente l’Olanda si presenterà in campo senza alcun timore reverenziale: segui la finalissima anche con le scommesse live!

Daniëlle van de Donk, una delle quattro Oranje che hanno vinto la Super League inglese con la maglia dell’Arsenal Women, è convinta che gli Stati Uniti sottovaluteranno la sua squadra nella finale di Coppa del Mondo e apprezza lo status di underdog: "Penso sia il miglior ruolo che possiamo avere", ha dichiarato alla stampa. "Credo che non ci considerino abbastanza brave e questo potrà essere un vantaggio per noi".

Per le scommesse calcio anche i bookmakers di 888sport.it non sembrano credere molto nelle possibilità di vittoria dell’Olanda: nella tipologia di scommessa Vincente per il titolo mondiale, infatti, gli USA si possono giocare @1.20, l’Olanda @4.60. Per quanto riguarda i novanta minuti regolamentari della finale di Lione, il successo degli USA è quotato @1.44, il pareggio @4.40 e la vittoria dell’Olanda @7.50.

“Non siamo una squadra qualsiasi – ha continuato van de Donk -, siamo le campionesse d’Europa. Sono molto orgogliosa della nostra nazionale e di tutta l’Olanda: sono convinta che, se siamo riuscite ad arrivare così lontano, è grazie a un fantastico supporto che abbiamo avuto in ogni momento”.

Quando il The Guardian chiede a van de Donk cosa pensi dell’esultanza provocatoria di Alex Morgan che, dopo aver segnato contro l’Inghilterra in semifinale ha mimato il gesto di bere un tè rivolta verso i tifosi britannici, la giocatrice dell’Arsenal risponde ridendo: “Non credo che segnerà contro di noi. Questa sfida ci metterà alla prova e mostreremo agli Stati Uniti cosa siamo in grado di fare. Possiamo sorprenderle”.

Alex Morgan è in testa alla classifica cannonieri del Mondiale con 6 reti, appaiata alla britannica Ellen White: con attaccanti come lei e Megan Rapinoe (a quota 5) la quota per le scommesse sportive dell’Over 2.5 su 888sport.it è @1.86, contro l’Under 2.5 @1.90. L’Over 1.5 per i gol realizzati dagli USA è quotato @1.58.

Curiosità – L’Olanda ha faticato a qualificarsi al torneo, passando attraverso i playoff: è la seconda finale consecutiva in un torneo principale, alla seconda partecipazione a una Coppa del Mondo. Una crescita incredibile, se si pensa che nei Paesi Bassi il campionato nazionale femminile è stato disputato per la prima volta solamente nel 2007. Gli Stati Uniti sono alla quinta finale su otto edizioni del Mondiale femminile: tre le vittorie (1991, 1999, 2015) e una sconfitta (nel 2011 contro il Giappone dopo i calci di rigore). Il peggior risultato delle americane nella competizione è il terzo posto, raggiunto in tre edizioni (1995, 2003, 2007).

July 5, 2019
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Brescia Fan Zone - Tutto quello che c’è da sapere sul Brescia

Il profilo del club Brescia
Sito ufficiale: https://www.bresciacalcio.it/ TITOLI
Pagina ufficiale Facebook: https://www.facebook.com/BresciaCalcioSocial/ (75 mila Likes)

Serie B: 3

(1991-92, 1996-97, 2018-19)

Pagina ufficiale Twitter: https://twitter.com/BresciaOfficial (24 mila Follower) Miglior piazzamento in A: ottavo posto (2000-01)
Pagina ufficiale Instagram: https://www.instagram.com/brescia_calcio/ (57 mila Follower)     Semifinalista in Coppa Italia (2001-02)
Data di fondazione: 1911 Finalista di Intertoto (2001-2002)

 


SUGGERIMENTI PER LE SCOMMESSE SUL BRESCIA, PRONOSTICI E QUOTA SCUDETTO

Dopo otto anni di Serie B, il Brescia di Eugenio Corini è riuscito a tornare in Serie A al termine di una grandissima stagione che ha visto le Rondinelle vincere il campionato cadetto. Dopo la sconfitta di Verona, a Corini è subentrato Fabio Grosso, esordiente su una panchina di A! I due tecnici si sono dati nuovamente il cambio sulla panchina bresciana ed il 5 febbraio Corini è stato definitivamente esonerato per dar spazio all'uruguaiano Diego Lopez.

Attualmente per le scommesse calcio il Brescia Campione d’Italia paga 2501 volte la posta, e le ultime notizie relative a tutte le opzioni di quote che riguardano il Brescia saranno disponibili sul blog di 888sport, gratuitamente grazie al nostro team di esperti. 

ROSA BRESCIA 2019/20

Il Brescia vuole mantenere la categoria e per farlo punterà sullo zoccolo duro della passata stagione. La società è stata chiara, i gioielli non sono in vendita a cominciare da Sandro Tonali, cercato con insistenza dal Milan (http://acmilan.it/) fiore all’occhiello del settore giovanile delle Rondinelle e già convocato in Nazionale.

Incedibile anche Alfredo Donnarumma, che dopo aver segnato valanghe di gol con il Brescia e con l'Empoli (https://empolifc.com/) negli ultimi campionati in Serie B, avrà finalmente la possibilità di giocare da protagonista anche nella massima serie. Di valore, l'innesto di Super Mario Balotelli!  

Per le scommesse sportive, ricordiamo che, seppur in cadetteria, il Brescia tra settembre 2018 e febbraio 2019 ha perso un solo incontro.

CHI SONO STATI I MIGLIORI MARCATORI DEL BRESCIA LA SCORSA STAGIONE? 

1. Alfredo Donnarumma - 27 goal

2. Ernesto Torregrossa - 13 goal

3. Dimitri Bisoli - 6 goal

4. Leonardo Morosini - 4 goal

5. Luca Tremolada - 4 goal

CHI SONO I MIGLIORI MARCATORI DELLA STORIA DEL BRESCIA? 

1. Andrea Caracciolo - 170 goal

2. Virginio De Paoli - 102 goal

3. Luigi Giuseppe Giuliani - 84 goal

4. Dario Hubner - 75 goal

5. Tullio Gritti - 71 goal

CHI È IL PROPRIETARIO DEL BRESCIA? 

Dopo 22 anni a Cagliari (https://www.cagliaricalcio.com/) e tre in Inghilterra alla guida del Leeds (https://www.leedsunited.com/), dall’agosto del 2017 Massimo Cellino è proprietario del Brescia.

QUALI SONO LE GRANDI RIVALI DEL BRESCIA? 

Il grande derby per la tifoseria bresciana è senza dubbio quello con l’Atalanta (https://www.atalanta.it/). Il ritorno delle Rondinelle in Serie A riporta nella massima serie uno dei derby più caldi ed emozionanti d’Italia. Oltre alla forte rivalità con i nerazzurri, nella massima serie i tifosi del Brescia sentono molto le sfide con Inter (https://www.inter.it/it/hp) e Bologna (https://www.bolognafc.it/). 

CHI SONO I GIOCATORI MAGGIORMENTE PAGATI? QUANTO VALE IL BRESCIA? 

Secondo il sito di riferimento transfermarkt.it l’attuale rosa del Brescia vale circa 52 milioni di euro e nella stagione scorsa il monte ingaggi dei salentini era di poco superiore ai 7.5 milioni di euro.

Dalla prossima stagione il Brescia affiderà il proprio materiale tecnico all’azienda torinese Kappa (https://www.robedikappa.com/).   

QUALI SONO I MOMENTI STORICI E I PIÙ GRANDI TRAGUARDI DEL BRESCIA? 

La storia del Brescia vive di alti e bassi tra Serie A e Serie B, il punto più alto è stato senza dubbio quello vissuto nei primi Anni 2000. Con l’arrivo di Carlo Mazzone in panchina, l’allora Presidente Corioni portò a Brescia anche Roberto Baggio.

Con il Divin Codino a illuminare il gioco delle Rondinelle, il Brescia ottenne il suo miglior piazzamento di sempre in Serie A nella stagione 2000/01 chiudendo all’ottavo posto il campionato, portando il Brescia a disputare la stagione successiva la Coppa Intertoto dove perse la finale contro il Paris Saint Germain. 

 

I TIFOSI DEL BRESCIA

Le Rondinelle in quel di Brescia sono seguite con grande affetto da tutta la città. La tifoseria bresciana è molto calda, gli Ultras Curva Nord Brescia rendono il Rigamonti uno degli stadi più difficili da espugnare. Soprattutto nelle annate con Mazzone e Baggio, vincere nel capoluogo lombardo era considerata un’impresa.

Come ripetuto quest’anno, i tifosi del Brescia festeggiano le imprese della squadra in Piazza Repubblica, nel centro della città.   

STADIO MARIO RIGAMONTI

Inaugurato nel 1959, lo Stadio Mario Rigamonti ha da sempre ospitato le partite casalinghe del Brescia. Dal 2014 al 2017, lo stadio è stato messo a disposizione anche del Brescia femminile per le partite di Champions League.

Con l’arrivo del Presidente Cellino sono stati subito progettati dei lavori di ristrutturazione dello stadio, che passerà dai quasi 17mila spettatori di capienza a 19.500. L’obiettivo della società è trasformare il Rigamonti in uno stadio “all’inglese”, con un progetto che dovrebbe essere completato entro l’inizio del campionato. 

Segui la stagione da neopromossa con le scommesse live di 888sport!

LE PIÙ GRANDI LEGGENDE DEL BRESCIA

Se si parla di leggende del Brescia, qualsiasi tifoso delle Rondinelle farà il nome di Andrea Caracciolo. L’airone ha infatti collezionato 389 presenze in campionato con la maglia del Brescia realizzando 170 gol. Il recordman di presenze nella storia del club è Stefano Bonometti con 421 gare di campionato giocate con la maglia del Brescia. Chi però è stato il simbolo del miglior momento della storia delle Rondinelle è senza dubbio Roberto Baggio, che in quattro stagioni dal 2000 al 2004 ha totalizzato 95 presenze in Serie A realizzando 45 gol regalando perle assolute ai tifosi del Brescia. 

*La foto di apertura del profilo è di Luca Bruno (AP Photo); la seconda di Felice Calabrò (AP Photo).
 

July 4, 2019
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