Le strategie e i sistemi di scommesse funzionano veramente per le scommesse sportive?

Alcuni scommettitori si affidano all’istinto, altri fanno delle ricerche statistiche, mentre altri ancora optano per degli elaborati sistemi di scommessa per riuscire a vincere. Molte di queste strategie furono inizialmente sviluppate per gestire l’importo che gli scommettitori potevano puntare al casinò, tuttavia ora vengono applicate anche alle scommesse sportive disponibili per una serie di eventi e competizioni. Lo scopo principale della maggior parte di queste strategie e sistemi è quello di coprire le perdite e di guadagnare un vantaggio sui bookmaker. Funzionano veramente?

La teoria del caos applicata alle scommesse

Cominciamo con la strategia di scommesse più semplice. In mancanza di un termine più adeguato, la considereremo la strategia associata al caos, ovvero quella che può garantire delle vincite mostruose.

La teoria del caos è stata applicata ai giochi da casinò in modi diversi: nell’esempio della roulette, il giocatore sceglie un determinato numero di puntate e sceglie le caselle della roulette senza seguire un ordine preciso. Questa strategia non migliora il vantaggio del giocatore, ma replica il caos e la natura casuale del gioco.

Si tratta di una strategia ormai popolare tra i fan del calcio, i quali scommettono sulle loro squadre di casa durante il weekend, sebbene le partite si tengano nello stesso momento. Utilizzando la varietà di quote calcistiche disponibili, gli scommettitori possono determinare un numero preciso di selezioni, come le vittorie in casa, i pareggi e le vittorie in trasferta, nell’attesa dell’esito dei vari eventi. Tuttavia, poiché il calcio non è tanto caotico quanto la roulette, è bene limitare il numero di selezioni casuali tenendo a mente che le squadre migliori batteranno molto probabilmente quelle più scarse. Ma in ogni caso, è comunque possibile anche che le squadre più temute vengano battute da quelle sulla carta più deboli.

Le scommesse “caotiche” sono inaffidabili anche a causa della mancanza della gestione di un importo disponibile che possa coprire le perdite, ma quando si dimostrano vincenti possono offrire dei guadagni sostanziosi, dato che molto probabilmente comprenderanno delle scommesse multiple e delle quote favorevoli. Dunque, anche se possono offrire delle vincite discrete, la mancanza di premeditazione o di un qualche sistema, le rende tanto casuali quanto le vincite che possono offrire.

Il metodo Fibonacci

Il sistema di scommesse Fibonacci è stato applicato a tutte le puntate possibili grazie all’utilizzo della successione di Fibonacci come guida su quanto scommettere. La successione di Fibonacci prevede la seguente progressione: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 e 34.

La strategia prevede che la prima puntata corrisponda all’1 della progressione sopracitata. Se si perde, si punta lo stesso valore per un numero di volte pari a quelle dettate dalla successione. Quindi, se cominci con una puntata di 3 euro e perdi, scommetti di nuovo altri 3 euro, dato che la progressione a questo punto è 1, 1. Tuttavia, se anche la seconda puntata non è vincente, sali a 6 euro, dato che il numero successivo, essendo 2, prevede di raddoppiare. Se continui a perdere, dovrai puntare 6, 15, 24 e poi 39 euro. Quando riuscirai a vincere, la vittoria coprirà tutte le perdite, se le probabilità di vincita sono superiori a 2,6.

Che si tratti di scommesse sull’hockey sul ghiaccio, sul calcio, o su qualsiasi altro sport che preveda dei tempi regolamentari, gli scommettitori vorranno concentrarsi sulle quote relative ai pareggi, dato che sembrano essere quelle più difficili da azzeccare per i bookmaker. Inoltre, le quote in ballo durante un tempo completo tendono ad essere pari o superiori a 2,6, permettendo così l’utilizzo del metodo Fibonacci.

Il lato negativo di questo metodo è che il costo delle puntate continua a salire, causando quindi delle perdite davvero ingenti nel caso in cui le puntate siano sfortunate. Dunque, per garantire delle vincite che coprano le perdite delle puntate precedenti, è necessario disporre di un importo di denaro da poter scommettere praticamente illimitato.

Il metodo martingala

Il metodo martingala è una delle strategie più famose grazie alla sua semplicità e al fatto che non richiede l’applicazione di sistemi o di sequenze specifiche. In questo caso, infatti, gli scommettitori si limitano a duplicare la loro puntata dopo aver perso. L’obiettivo di questa strategia è di coprire una perdita con una vincita maggiore. Raddoppiando ogni volta l’importo delle scommesse superiori a quota due, prima o poi le puntate precedenti verranno rese con tanto di guadagno aggiuntivo.

Nel caso delle scommesse sportive, questo metodo si applica alle scommesse singole con quote a sfavore, come ad esempio nel caso delle scommesse sul basket, si può scommettere che una partita finisca entro il tempo regolamentare e in pareggio. Tuttavia, altri scommettitori preferiscono puntare sulle squadre favorite utilizzando una scommessa multipla, giocando le quote cumulative solamente sulle scommesse appena sopra quota due, per poi fare uso del metodo martingala.

In teoria, è un metodo sicuro che prima o poi dovrebbe ripagare, ma, anche in questo caso, fa affidamento sulla disponibilità di denaro da scommettere praticamente illimitato. Dato che è un sistema le cui cifre scommesse aumentano rapidamente, basterebbe solo qualche perdita per mandare in rosso il conto di un qualsiasi scommettitore, senza che riesca poi a continuare a giocare per coprire le perdite accumulate da questo metodo.

Il metodo Paroli

Il metodo Paroli non si concentra tanto sul coprire le perdite, ma ha come obiettivo lo sfruttare al meglio un momento fortunato. Qualsiasi scommettitore ha avuto delle settimane in cui tutte le selezioni fatte sembravano trasformarsi in oro. Questo metodo, dunque, si focalizza sul momento della vittoria, che a propria volta, servirà a coprire le eventuali perdite riscontrate in precedenza o durante la messa a punto di questo sistema.

Il metodo Paroli è molto semplice, basta scommettere la stessa cifra finché non si vince, per poi raddoppiare la puntata successiva. Se si vince ancora, allora bisognerà raddoppiare ancora la nuova scommessa. La maggior parte degli scommettitori smette di usare il metodo Paroli dopo aver vinto per tre volte di seguito. Dato che la strategia si basa sull’ottenere una serie di vittorie di seguito, non è necessario utilizzarla con la stessa frequenza degli altri metodi e ciò permette ai giocatori di aspettare i mercati che più gradiscono. Ad esempio, un esperto di scommesse sulle corse dei cavalli, potrà decidere di puntare su un cavallo per poi aspettare che corra un altro dei suoi cavalli preferiti, magari dopo qualche giorno.

Il metodo Paroli prevede un approccio molto più positivo verso le scommesse, sebbene una serie di perdite, seguite da una vittoria singola che poi viene raddoppiata, potrebbero mandare in rosso il conto dello scommettitore. Provare il metodo Paroli dopo una vincita per cercare di guadagnare di più e riuscire ad ottenere una serie di altre vincite potrebbe rivelarsi una buona idea.

I sistemi e le strategie di scommesse funzionano?

Sfortunatamente non c’è una risposta definitiva e tutto dipende dai risultati dello sport in questione, di conseguenza è meglio non puntare sempre sulle quote favorite poiché tutto può succedere. Disporre di un metodo per coprire le perdite potrà essere d’aiuto a molti scommettitori, tuttavia a causa delle possibili scommesse sfortunate, potrebbe volerci un conto in banca illimitato per far sì che i metodi, le strategie e i sistemi funzionino.

*Foto di Matthias Schrade (AP Photo).

January 21, 2019
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L’importanza di una vittoria alla Coppa d’Asia 2019 in vista del Mondiale 2022

Ora che ci siamo messi alle spalle un Mondiale che ha di gran lunga superato tutte le aspettative iniziali, siamo entrati nel 2019, anno già cruciale per valutare le sorti di molte squadre in vista della prossima Coppa del Mondo, che si terrà nel 2022 in Qatar.

Gennaio è iniziato subito con il botto grazie alla Coppa d’Asia, mentre nei mesi estivi vedremo l’AFCON (Coppa d'Africa), la Gold Cup della CONCACAF e la Copa América  svolgersi praticamente simultaneamente.

I diversi formati

Sia la Coppa d’Asia che quella d’Africa si svolgono con lo stesso formato, dividendosi in sei gruppi da quattro squadre ciascuno. I primi due classificati di ogni gruppo avanzano direttamente agli ottavi di finale, assieme alle quattro migliori terze.

La Copa América si basa sullo stesso modello, ma data la partecipazione di solo 12 squadre queste sono divise solamente in tre gruppi, con otto squadre (vincitrici dei gironi, seconde classificate e le due migliori terze) che avanzano direttamente ai quarti di finale.

L’ultima competizione che rimane è anche la più semplice: la Gold Cup della CONCACAF, ovvero un Mondiale in miniatura, è composta da 16 squadre divise in quattro gruppi da quattro e le prime due classificate di ciascuno passano alla fase successiva.

Quanto conta far bene in questi tornei?

Vincere non è essenziale, ma esistono precedenti di squadre che, avendo alzato il trofeo di queste competizioni regionali, hanno creato lo spirito giusto e hanno nettamente migliorato la propria prestazione anche alla successiva Coppa del Mondo.

Per quanto riguarda il Nord America, nel 2002 le dinamiche sono significativamente cambiate dopo la vittoria degli Stati Uniti alla Gold Cup, che li ha spronati poi a battere i nemici di lunga data del Messico al Mondiale di Corea/Giappone dopo anni di dominio de “El Tri”.

Inoltre, dopo aver nuovamente vinto la Gold Cup nel 2009, gli Stati Uniti sono arrivati primi nel proprio girone ai Mondiali del Sudafrica.

Un altro esempio degno di nota è quello della Coppa d’Africa del 1994, vinta dalla Nigeria, rivelatasi poi la mina vagante del Mondiale dello stesso anno.

I vincitori della Coppa d’Asia: che fine hanno fatto?

Il torneo farà da apripista alle competizioni continentali del 2019, fungendo da primo indicatore della forma e delle reali possibilità che molte squadre non-Europee avranno al Mondiale del Qatar. Qual è stato però l’impatto a lungo termine di una vittoria in questo torneo per le squadre più famose che hanno aggiunto una Coppa d’Asia al proprio albo d’oro?

Sud Corea 1956-1960

Partiamo dalla Corea del Sud, il cui nuovo campionato di K-League è pronto a ripartire a marzo. La nazionale fece il suo debutto al Mondiale del 1954, in cui soffrì l’inesperienza ritornando subito a casa dopo aver subito ben 16 goal contro Ungheria e Turchia. La giovane nazionale fece tesoro dell’esperienza e riemerse dalla disfatta per dominare la Coppa d’Asia nella seconda metà degli anni 50. Sfortunatamente, il Sud Corea non riuscì a trarne pieno vantaggio e non ritornò ai Mondiali fino al 1998.

Iran 1968-76

L’Iran fu il successivo dominatore dell’Asia. Tre successi consecutivi alla Coppa d’Asia culminarono finalmente nella qualificazione al primo Mondiale della nazionale iraniana, quello del 1978, arrivata grazie a 10 vittorie e due pareggi.

Il debutto al Mondiale fu sfortunato e, con una differenza reti di -6, rappresenta la peggior prestazione delle cinque opache partecipazioni alla massima competizione calcistica.

Arabia Saudita 1984-88

La vittoria alla Coppa d’Asia 1984 viene vista da molti come l’inizio del percorso che ha portato questa nazionale ad essere una presenza regolare ai Mondiali e, nel 1992, l’aver perso la Coppa d’Asia a scapito del Giappone non impedì comunque alla squadra di qualificarsi per la prima volta alla Coppa del Mondo. L’arrivo agli ottavi di finale, dopo la vittoria nell’ultima partita della fase a gironi contro il Belgio arrivato ai quarti al Mondiale precedente, rimane uno dei momenti salienti della storia recente della nazionale. Le “aquile verdi” non sono però mai più riuscite a migliorarsi.

Giappone 2000-04 e 2011

I giapponesi sono il modello da seguire per capitalizzare al massimo la vittoria di una Coppa d’Asia. Dopo aver inizialmente soffiato il trofeo all’Arabia Saudita nel 1992, dovettero riconsegnarlo quattro anni dopo. Nonostante questo, i “samurai blu” riuscirono a conquistare il primo biglietto d’oro per i Mondiali del 1998 e poco importa che sia stato un flop, quello che conta è che una volta avuto il vantaggio di giocare in casa tra la loro seconda e terza Coppa d’Asia, non si sono più fermati: da allora nessuna nazionale del Sol Levante ha mai salutato un mondiale a quota zero punti, e tutto lascia presagire che il Giappone non ricadrà mai più nel baratro del dimenticatoio.

Coppa d’Asia 2019: tutti contro i campioni in carica

Sebbene il Mondiale di Russia abbia rappresentato la continuazione delle delusioni calcistiche dell’Australia degli ultimi 10 anni, gli uomini di Graham Arnold hanno dimostrato di aver abbastanza stoffa per gestire il proprio girone della Coppa d’Asia contro Siria, Palestina e Giordania, con però un’assenza di rilievo: il prossimo torneo sarà il primo senza Tim Cahill, dopo quasi 15 anni di presenze regolari.

Le prestazioni del leggendario numero 4 sulla tre quarti avversaria è stato più che prezioso per un’intera generazione di giocatori passata per la nazionale e il ritiro di Cahill dagli impegni della nazionale dopo 108 presenze lascia l’Australia sul baratro di una nuova era d'incertezza.

Sorteggio di successo

Quattro delle altre teste di serie oltre alla nazionale ospitante avranno le proprie personali ragioni per essere sotto i riflettori durante il torneo.

L’Iran affronterà di nuovo la propria nemesi

L’Iran è la nazionale meglio piazzata nel ranking FIFA di tutta la competizione e sebbene i giganti del Golfo Persico abbiano fallito nuovamente la qualificazione al Mondiale, sono usciti a testa alta contro Spagna e Portogallo.

Gli iraniani sono testa di serie nel gruppo E, in cui affronteranno Iraq, Vietnam e Yemen. Di queste, solo l’Iraq ha vinto un titolo maggiore, ovvero la Coppa d’Asia del 2007.

La resa dei conti tra samurai

Il Giappone è stata l’unica nazionale asiatica a superare la fase a gironi dell’ultimo Mondiale e sarà senza dubbio una delle scelte favorite nel mercato del vincitore finale per la Coppa d’Asia.

Il record del Giappone di quattro vittorie in questo torneo è imbattuto, il che aumenta ulteriormente le aspettative sulla squadra. Ad ogni modo, la minaccia maggiore per il Giappone è l’Uzbekistan, nazionale che ha raggiunto le semifinali della Coppa d’Asia nel 2011 e ha mancato di un soffio la qualificazione ai Mondiali per soli due punti.

La Coppa di quest’anno rappresenta senza ombra di dubbio la chance migliore per l’Uzbekistan, a un passo da lasciare la propria impronta sul calcio del continente.

La Cina e il Sud Corea combattono per rimanere a galla nel “girone della morte”

Nel gruppo C le due nazionali che sembrano contendersela sono la Corea del Sud o la Cina.

La prima ha clamorosamente sconfitto la Germania allora campione del mondo nella fase a gironi dell’ultimo Mondiale, mentre la Cina era la testa di serie dell’urna numero 2 durante il sorteggio per la Coppa d’Asia. Gli investimenti della nazionale cinese sono ancora agli inizi ma le quote della squadra verranno esaminate con interesse nei prossimi mesi.

La Cina non ha mai vinto la Coppa d’Asia, raggiungendo al massimo la finale nel 2004, ma c’è sempre una prima volta per tutto...

I pronostici per la Coppa d’Asia di 888sport

È un pronostico davvero difficile da fare, ma basandoci su quanto visto al Mondiale 2018, sarà una sfida a due tra l’Iran e l’Australia, che potrebbe risentire dell'assenza del proprio uomo d’oro più di quanto ci si possa aspettare. L’Iran è attualmente a quota 5, tra i favoriti come vincitori assieme alla Corea del Sud.

January 21, 2019
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I posticipi: Genoa-Milan senza Piatek e Higuain. Juve per allungare sul Napoli!

Genoa-Milan (lunedì ore 15.00)

Avrebbe potuto essere la sfida tra Piatek e Higuain, ma, da una parte il giudice sportivo (con la squalifica del polacco), dall’altra il calciomercato (che priverà presto i rossoneri del Pipita) hanno stravolto il copione di un Genoa-Milan che si disputerà, stranamente, alle 15.00 di lunedì a Marassi.

Oltretutto, il centravanti genoano è vicino a vestire la maglia del Milan, proprio per rimpiazzare Higuain, destinato a raggiungere Sarri a Londra, sponda Chelsea.

Prandelli ha in mente due soluzioni possibili per rimpiazzare il polacco nell’attacco del Genoa: Favilli potrebbe far coppia con Kouamé, in leggero vantaggio su Pandev. A centrocampo, spazio a Rolon, complice le indisponibilità di Hiljemark e Sandro. 

Per quanto riguarda il Milan, favorito @2.28 nella lavagna 888, il rientrante Suso completerà il tridente offensivo con Cutrone e Calhanoglu. Senza lo squalificato Romagnoli, la coppia di centrali difensivi sarà formata da Musacchio e Zapata. Fermati per un turno anche Calabria e Kessié, potrebbero avere spazio Abate in difesa e Paquetà a centrocampo.

Probabili formazioni
Genoa (4-4-2): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Romulo, Veloso, Rolon, Lazovic; Kouamé, Favilli Allenatore: Prandelli.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, C. Zapata, Rodriguez; Bakayoko, J. Mauri, Paquetà; Suso, Cutrone, Calhanoglu. Allenatore: Riccio (Gattuso squalificato).
 

Scommessa consigliata: Genoa-AC Milan 1X @1.64

Juventus-Chievo Verona (lunedì ore 20.30)

La Juventus ospita il Chievo Verona nel più classico dei testa-coda per l’ultima sfida della ventesima giornata del campionato di Serie A.

I bianconeri, privi di Mandzukic, puntano forte sulla straordinaria vena realizzativa di Cristiano Ronaldo che, da solo, ha messo a segno più gol dell’intera squadra clivense fino a questo momento.
Per i bianconeri di Allegri, da valutare le condizioni di Bentancur dopo la contusione alla coscia rimediata in Supercoppa contro il Milan. Emre Can prenderà il posto di Miralem Pjanic in cabina di regia. Cancelo è di nuovo nella lista dei convocati, ma a presidiare la corsia destra ci sarà De Sciglio. Turnover al centro della difesa con Rugani che farà rifiatare Chiellini, mentre Perin prenderà posto tra i pali.
Nel Chievo, fuori Barba, recuperato invece il polacco Jaroszynski per la trasferta di Torino dove potrebbe trovare posto in difesa Tomovic. Di Carlo, potrebbe preferire Meggiorini in attacco alla concorrenza di Stepinski e Djordjevic, per affiancare Pellissier.

Probabili formazioni
Juventus (4-3-3): Perin, De Sciglio, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Khedira, Emre Can, Matuidi; Bernardeschi, Dybala, Cristiano Ronaldo. Allenatore: Allegri.
Chievo Verona (3-5-2): Sorrentino; Bani, Rossettini, Barba; Depaoli, Hetemaj, Rodovanovic, Giaccherini, Jaroszynski; Pellissier, Stepinski. Allenatore: Di Carlo.

Scommessa consigliata: Juventus-Chievo Verona Primo tempo/Finale Juventus/Juventus @1.41

January 21, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Serie A, al via il girone di ritorno: occhi puntati su Napoli

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Dopo la pausa di tre settimane torna la Serie A con la prima giornata del girone di ritorno.

Una sosta che è stata intervallata dagli ottavi di finale di Coppa Italia e dalla finale di Supercoppa vinta dalla Juventus grazie al solito gol di Cristiano Ronaldo.

La giornata si chiuderà lunedì proprio per permettere a Milan e Juve di rientrare con più tranquillità, ma l’attenzione è puntata su due sfide che si giocheranno domenica.

Alle ore 15 al Franchi di Firenze arriva la Sampdoria di Giampaolo per una sfida affascinante e molto importante per la corsa europea.

Posticipo della domenica che è il piatto forte della giornata con un Napoli rimaneggiato che dovrà vedersela con la Lazio di Simone Inzaghi. 

FIORENTINA-SAMPDORIA (domenica 20 gennaio ore 15.00)

Al Franchi di Firenze sfida tra due squadre in piena corsa per l’Europa League, con la Fiorentina di Stefano Pioli che dopo aver perso due partite casalinghe a dicembre deve ritrovare risultati positivi davanti ai propri tifosi.

Di fronte si troverà la Sampdoria di Marco Giampaolo che occupa il settimo posto in classifica con tre punti di vantaggio proprio sui Viola. I doriani con la sconfitta di Torino contro la Juventus hanno interrotto una serie di tre vittorie consecutive che comunque hanno permesso agli uomini di Giampaolo di arrivare a soli tre punti dalla zona Champions.

Entrambe hanno deciso di rinforzarsi ulteriormente sul mercato di gennaio, andando a caccia di gol con la Fiorentina che ha puntato su Luis Muriel.

Il colombiano quasi certamente giocherà titolare già dalla prima partita ufficiale in maglia Viola al fianco di Giovanni Simeone con Federico Chiesa che completerà il tridente. Davanti a Lafont il tecnico Stefano Pioli schiererà il solito quartetto difensivo con Pezzella e Vitor Hugo al centro, Milenkovic a destra e Biraghi a sinistra. Terzetto di centrocampo nel 4-3-3 dei Viola con Jordan Veretout in cabina di regia, Benassi e Fernandes si muoveranno ai suoi fianchi e cercheranno di supportare il tridente offensivo.

Classico 4-3-1-2 per Giampaolo che farà partire dalla panchina il neo acquisto Manolo Gabbiadini, tornato a Genova via Southampton per 12 milioni di euro.

L’unico dubbio per il tecnico doriano riguarda il trequartista da schierare a Firenze, con Ramirez e Saponara che si giocano la maglia da titolare.

Difesa composta da Bereszynsky, Andersen, Tonelli e Murru davanti ad Audero. Albin Ekdal in regia con Praet e Jankto da mezzala (il ceco prenderà il posto dell’infortunato Linetty). Con Gabbiadini in panchina sarà Gianluca Caprari ad affiancare Quagliarella al centro dell’attacco della Samp. 

NAPOLI-LAZIO (domenica 20 gennaio ore 20.30)

Un Napoli molto rimaneggiato ospita al San Paolo la Lazio di Simone Inzaghi, a caccia di un risultato positivo contro una big dopo un girone d’andata molto altalenante.

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Nel video, il successo della Lazio al San Paolo per 2-4.

Gli azzurri di Carlo Ancelotti dovranno rinunciare almeno a cinque titolari e per questo il tecnico dei partenopei sta studiando una formazione rivoluzionaria per allungare sull'Inter fermata ieri sera a San Siro dal Sassuolo.

Out gli squalificati Insigne, Allan e Koulibaly (respinto il ricorso per le due giornate di stop dopo l’applauso a Mazzoleni in Inter-Napoli), ai box anche gli infortunati Albiol e Marek Hamsik.

Da valutare le condizioni di Dries Mertens, ancora alle prese con una distorsione alla caviglia che lo tormenta da diverse settimane.

Se il belga non dovesse farcela, al fianco di Arek Milik al centro dell’attacco ci sarà Adam Ounas, già titolare domenica scorsa in Coppa Italia contro il Sassuolo.

Davanti al portiere Meret linea a quattro molto sperimentale con Hysaj e Ghoulam sulle corsie e coppia centrale inedita composta da Maksimovic e Luperto.

Per sostituire Allan e Hamsik chiavi del centrocampo che passano a Diawara e Fabian Ruiz, con Callejon sulla destra e Zielinski sulla corsia di sinistra.

La Lazio di Simone Inzaghi, invece, avrà a disposizione quasi tutti i suoi titolari per scavalcare la Roma vittoriosa ieri sul Toro: solo Marusic sarà out per la squalifica di due giornate arrivata dopo l’espulsione nella sfida casalinga contro il Torino.

Recuperato il capitano Senad Lulic che prenderà proprio il posto del montenegrino sulla corsia di destra nel 3-5-1-1 di Inzaghi.

Davanti al portiere Strakosha terzetto difensivo composto da Luiz Felipe, Acerbi e Radu con Lulic e Lukaku che giocheranno sulle corsie laterali. Alle spalle di Ciro Immobile agirà Luis Alberto, con Joaquin Correa che tornerà in panchina dopo diverse gare giocate da titolare, mentre a centrocampo il classico trio composto da Parolo, Lucas Leiva e Sergej Milinkovic-Savic.

 
January 18, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Premier League, Arsenal-Chelsea può decidere la corsa Champions

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Storia, grande qualità in campo e una corsa Champions da riaprire.

Il Derby di Londra tra Arsenal e Chelsea che si giocherà sabato pomeriggio alle ore 18.30 all’Emirates Stadium promette tanto spettacolo, con i Blues leggermente favoriti nei pronostici dei bookmakers di 888sport

Di fronte si troveranno le due grandi novità di questa stagione in Premier League, ovvero Unai Emery e Maurizio Sarri, entrambi a caccia della qualificazione alla prossima Champions League.

Per il momento la lotta al titolo è solamente un sogno per le due londinesi, troppo superiori a livello tecnico Liverpool e Manchester City, mentre il progetto del Tottenham è più solido e già avviato da anni rispetto ai nuovi corsi di Chelsea ed Arsenal.

I Blues con Sarri sono partiti molto bene, cinque vittorie e due pareggi nelle prime sette giornate che avevano addirittura fatto sognare i tifosi del Chelsea, pronti a tornare in corsa per il titolo dopo un’annata molto complicata.

Da novembre però qualcosa è cambiato, il rendimento degli uomini di Sarri è calato e sono arrivate un paio di sconfitte in trasferta che hanno allontanato il Chelsea dai primissimi posti della classifica.

Dopo il ko di Wolverhampton a inizio dicembre sono arrivati tre successi consecutivi lontano da Stamford Bridge, ma proprio in casa i Blues non sono riusciti a dare continuità, soprattutto durante il periodo delle vacanze natalizie.

Dopo la bella vittoria sul City per 2-0 per Sarri è arrivata la pesante sconfitta contro il Leicester e lo scialbo 0-0 interno contro il Southampton che hanno definitivamente spento le speranze di titolo del Chelsea.

Ai Blues ultimamente sta mancando il miglior Eden Hazard, straordinario nelle prime settimane in Premier ma reduce da sole tre reti negli ultimi tre mesi in campionato.

L’Arsenal di Unai Emery invece ha un grande problema, che si chiama rendimento in trasferta. La differenza tra i Gunners e il Chelsea in classifica sta proprio nei punti fatti lontano da casa, con i Blues che hanno totalizzato sette punti in più rispetto ad Aubameyang e compagni, reduci da due pareggi e ben tre sconfitte nelle ultime cinque partite lontano dall’Emirates.

Dopo aver perso la prima partita casalinga della stagione contro il City però l’Arsenal è stato praticamente perfetto in casa, pareggiando solamente contro Liverpool e Wolverhampton e ottenendo otto vittorie, battendo, anche nettamente, gli storici rivali del Tottenham.

Guidati da uno straordinario Pierre-Emerick Aubameyang, capocannoniere della Premier con 14 gol insieme a Salah ed Harry Kane, i Gunners cercheranno di sfruttare il fattore Emirates per riaprire la corsa Champions, dato che il Chelsea quarto in classifica è distante solamente sei punti.

Nel video alcuni degli straordinari gol in velocità del gabonese!

L’Arsenal deve ritrovare la continuità anche per difendere il quinto posto dall’assalto del Manchester United, che nelle ultime cinque partite ha recuperando otto punti ai londinesi arrivando a quota 41 proprio come gli uomini di Emery.

Chelsea favorito @2.28, il pari vale 3.45, la vittoria dei padroni di casa si gioca @3 per gli utenti registrati di 888sport!

Possibile conferma per il 3-4-3 adottato dal tecnico spagnolo nelle ultime settimane, modulo con cui riesce a far coesistere in campo dal primo minuto sia Aubameyang che Alexandre Lacazette.

Davanti a Leno, che ormai ha preso definitivamente il posto di Cech (il ceco si ritirerà al termine della stagione), terzetto difensivo composto da Mustafi, Sokratis e Koscielny, rientrato da poco dopo il terribile infortunio che la scorsa stagione lo ha costretto a saltare i Mondiali in Russia.

Sulle corsie laterali ci saranno Kolasinac e Maitland-Niles, con il giovane inglese in gol ad Anfield contro il Liverpool in vantaggio su Lichtsteiner, mentre a centrocampo Guendouzi è favorito sull’ex Samp Torreira per affiancare Granit Xhaka.

Davanti insieme ad Aubameyang e Lacazette ci sarà Iwobi, con Ramsey e Ozil che partiranno ancora una volta dalla panchina.

Solito 4-3-3 invece per Maurizio Sarri, che, in attesa di capire se arriverà Gonzalo Higuain, dovrà giocare ancora una volta con il falso nueve.

Con Morata ormai prossimo a vestire la maglia dell’Atletico Madrid e Giroud che non dà garanzie, al centro dell’attacco ci sarà nuovamente Eden Hazard ad occupare la posizione centrale in avanti, con Willian e Pedro che si muoveranno sulle fasce.

Terzetto di centrocampo composto da Jorginho in regia, con Kanté e Kovacic pronti ad inserirsi in area di rigore. Davanti al portiere Kepa linea a quattro con Azpilicueta a destra, David Luiz e Rudiger al centro e Marcos Alonso sulla sinistra. 
 

January 18, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Serie B, il sabato promette spettacolo: che sfide a Lecce e Perugia

 

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Dopo la sosta post natalizia di tre settimane torna la Serie B e il sabato cadetto promette grande spettacolo.

Quattro sfide ricche di spunti, dalla lotta per non retrocedere fino ai big match di Lecce e Perugia importanti per la corsa ai playoff. Tre appuntamenti in contemporanea alle ore 15, mentre l’ultima sfida di sabato si giocherà al Renato Curi alle ore 18. 

CARPI-FOGGIA (sabato 19 gennaio ore 15.00)

La prima sfida è un crocevia fondamentale nella corsa salvezza per Carpi e Foggia.

Al Cabassi arrivano i pugliesi, in piena zona retrocessione nonostante un rendimento che proietterebbe, senza penalizzazione, la squadra di Padalino fuori dalla lotta per non retrocedere.

Gli otto punti in meno decisi dalla Giustizia sportiva pesano in modo clamoroso e l’ex difensore ora deve cercare di ritirare su i rossoneri, anche se dopo il successo casalingo contro la Cremonese è arrivato un solo punto nelle ultime tre partite del 2018.

Il Foggia vanta il settimo miglior attacco del campionato guidato soprattutto dall’ex esterno del Frosinone Oliver Kragl, anche se dopo i 19 gol della passata annata in questa stagione stanno pesando le poche reti di Mazzeo, fermo a soli quattro centri stagionali.

Nel video, una carrellata di gol del bomber pugliese!

Di fronte i pugliesi si ritroveranno la peggior squadra per rendimento casalingo del campionato, il Carpi ha infatti totalizzato solo sei punti in casa trovando una sola vittoria a metà dicembre contro la Salernitana.

Dopo le dimissioni di Chezzi la società emiliana ha deciso di richiamare Fabrizio Castori, che però non è riuscito a trovare i risultati che speravano a Carpi. Gli emiliani sono a soli due punti dalla zona salvezza e con una vittoria casalinga contro il Foggia potrebbero inguaiare non poco i pugliesi. 

Grande equilibrio nelle quote pubblicate da 888sport: Carpi @2.65, pareggio @3.05 e vittoria del Foggia @2.80.

CROTONE-CITTADELLA (sabato 19 gennaio ore 15.00)

Il caos contro l’equilibrio. I tanti cambi d’allenatore del Crotone contro la stabilità del Cittadella, che da oltre quattro anni porta avanti il progetto tecnico di Venturato.

Dall’esonero di Stroppa fino alle dimissioni di Oddo con il ritorno dell’ex fantasista del Milan sulla panchina dei calabresi.

Tanta confusione a Crotone che ha portato i rossoblu in piena zona retrocessione, e pensare che solo sette mesi fa i calabresi giocavano in Serie A e davano filo da torcere a diverse big. Il Crotone ha vinto una sola partita nelle ultime quindici sfide in Serie B (2-1 al Padova il venti ottobre) e deve assolutamente provare a battere il Cittadella. Gli uomini di Venturato sono in piena corsa playoff anche se non trovano i tre punti dal successo del primo dicembre contro la Salernitana. 

I veneti, leggermente sfavoriti @3.05, sono la miglior difesa esterna del campionato al pari del Palermo con soli sette gol subiti, ma sono anche il peggior attacco con soli quattro gol in nove sfide giocate lontano dal Tombolato. 

LECCE-BENEVENTO (sabato 19 gennaio ore 15.00)

Il primo match d’alta classifica è quello del Via del Mare tra il Lecce e il Benevento, con la quarta della classe che ospita la sesta forza del campionato.

Le due squadre sono separate da un solo punto e in questa stagione hanno avuto rendimenti piuttosto simili. Entrambe hanno forse perso qualche punto di troppo in casa, mentre le prestazioni in trasferta sono state piuttosto buone.

Quindici punti in otto partite casalinghe per il Lecce, anche se i salentini sono reduci da tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro giornate giocate al Via del Mare.

La squadra di Liverani, in lavagna @2.35 su 888sport, si troverà di fronte la terza miglior difesa esterna del campionato, con il Benevento capace di totalizzare dodici punti nel girone d’andata lontano dal Vigorito e a caccia di un successo che rilancerebbe prepotentemente le ambizioni di promozione diretta dei campani. 

PERUGIA-BRESCIA (sabato 19 gennaio ore 18.00)

Spettacolo e tanto talento in campo nell’ultima sfida del sabato di Serie B tra il Perugia di Alessandro Nesta e il Brescia di Eugenio Corini. Al Renato Curi arriva la seconda in classifica, anche se le Rondinelle non stanno ottenendo risultati straordinari lontano dal Rigamonti.

Solamente nove punti totalizzati lontano da Brescia, ben sei pareggi su nove partite con quindici gol subiti e altrettanti realizzati. Il miglior attacco della Serie B vuole tenere il passo del Palermo capolista distante cinque punti e per farlo deve migliorare assolutamente il rendimento in trasferta, a cominciare dalla sfida di sabato a Perugia.

Gli umbri dal canto loro devono difendere il loro posto nella zona playoff e in questa stagione hanno ottenuto ottimi risultati al Renato Curi. Diciannove punti in otto partite in casa dove hanno perso solamente a settembre contro il Carpi.

Nesta punterà sul talento di Luca Vido, giovane classe 1997 capace di realizzare già sette gol e tre assist in questa stagione.

Scommessa consigliata: Gol segnato in entrambi i tempi, sì @1.81!

January 18, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Supercoppa: Juve e Milan a caccia del trofeo!

Scommetti su 888sport con le migliori quote sulla Supercoppa italiana

Inaugurata nel 1988, la Supercoppa italiana è il trofeo che si contendono, rectius, nel quale si dovrebbe affrontare la vincente del campionato di Serie A e quella della Coppa Italia. 


Negli ultimi 4 anni, avendo la Juventus conquistato entrambe le competizioni, a sfidarla è stata la squadra sconfitta in finale di Coppa Italia. Detentrice ancora per qualche ora, la Lazio che ha superato in extremis i bianconeri all'Olimpico per 3-2, con una zampata di Murgia in pieno recupero.


Palcoscenico dell’incontro sarà il King Abdullah Stadium, vista la criticatissima decisione della Lega Calcio di cedere l’organizzazione della finale all’Arabia Saudita, per tre delle prossime cinque finali. Calcio d'inizio ore 18.30 italiane.


Juventus e Milan hanno vinto sette volte a testa la competizione e si sono già sfidate nel 2016 a Doha: fu la parata di Donnarumma sul sinistro dagli undici metri di Dybala a regalare ai rossoneri quello che resterà alla storia come l’ultimo trofeo della trentennale presidenza di Silvio Berlusconi. Nel video la clamorosa deviazione del giovanissimo portiere milanista!


Con la serie A in letargo, entrambe le squadre hanno vinto sabato in trasferta i rispettivi ottavi di Coppa Italia: il Milan ha superato 2-0 a Genova la Sampdoria con una doppietta di Cutrone nei supplementari, la Juve, con un ampio turnover, ha regolato a domicilio il Bologna con lo stesso risultato finale.

Si giocherà con un clima primaverile. Juventus favorita sulla lavagna di 888sport. Tutti gli occhi puntati sembravano puntati sul duello a distanza tra Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain: nel precedente di questa stagione a San Siro, l’argentino ha sbagliato un rigore e si è fatto espellere per proteste! Il Pipita non sarà nei primi undici scelti da Gattuso!


Allegri dovrà fare a meno di Mario Mandzukic: il gigante croato non è neanche stato convocato. Assente di lungo corso il jolly di fascia destra colombiano Cuadrado, mentre, sempre sulla stessa corsia, dovrebbe partire dalla panchina Cancelo, che non ha i novanta minuti. Ballottaggio, quindi, tra Douglas Costa e Bernardeschi per completare il tridente, in ogni caso di fenomeni, con CR7 e Dybala!


Sul fronte rossonero, oltre alle solite assenze di Caldara e Bonaventura, Gattuso non avrà a disposizione il mancino di Suso. Sistema di gioco in bilico tra 4-3-3 e 4-4-2: sarà interessante vedere quale porzione di partita disputerà il neoacquisto brasiliano Lucas Paquetà e in quale ruolo l'ex calciatore del Flamengo verrà impiegato.

FORMAZIONI UFFICIALI:


JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala, Cristiano Ronaldo, Douglas Costa.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessiè, Bakayoko, Paquetà; Castillejo, Cutrone, Calhanoglu.

Juventus naturalmente favorita @1.50 nei novanta minuti e @1.28 coppa in mano. Il Milan alla fine dei regolamentari vale 6.75, coppa in mano 3.50. Il pari che prolungherà la partita almeno fino al centoventesimo minuto si gioca @4.
L’Over 2.5 quotato @1.95, il Gol @2.

Ricordiamo ai lettori del nostro blog che l'ultima partita disputata in gara secca tra le due squadre è stata la finale a maggio della Coppa italia: dopo un primo tempo avaro di emozioni, la Juventus ha dilagato con la sua fisicità, chiudendo la gara con un perentorio 4-0!


 

January 15, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Australian Open: possibile incrocio Federer-Nadal in semifinale

Melbourne accoglie il circuito tennistico per il primo Grande Slam della stagione 2019. 

L’Australian Open è l’appuntamento con cui si dà il via di fatto all’annata tennistica, un torneo da sempre molto particolare proprio perché è la prima grande sfida della stagione per tutti i grandi tennisti. 

Dopo le varie defezioni delle stagioni passate, quest’anno a Melbourne ci saranno tutti i big, dal campione in carica Roger Federer all’ultimo vincitore di Wimbledon Novak Djokovic. Nonostante qualche infortunio nelle ultime settimane, anche Rafa Nadal è presente all’Australian Open e cercherà di dare battaglia: al primo turno si è sbarazzato in tre set di Duckworth. Il fuoriclasse spagnolo occupa la parte bassa del tabellone come seconda testa di serie e si potrebbe giocare una semifinale da urlo con Roger Federer, campione in carica.

Nel video gli highlights della emozionante vittoria in 5 set dell'ultima edizione contro Marin Cilic. 

La parte alta del tabellone è dominata dalla testa di serie numero uno Novak Djokovic, con Alexander Zverev che cercherà di trovare risultati importanti anche nei tornei del Grande Slam. 

888sport seguirà il torneo, quindici dopo quindici, aggiornando in tempo reale le quote live!


Capitolo italiani, Fabio Fognini e Marco Cecchinato sono le uniche due teste di serie tricolore e si trovano entrambi nella parte alta del tabellone. Il tennista ligure, testa di serie numero dodici a Melbourne, se la vedrà al primo turno con Jaume Munar, giovane tennista spagnolo mai affrontato dal numero uno italiano. Fognini vuole raggiungere il miglior risultato in Australia, dove per due volte è arrivato agli ottavi di finale, l’ultima la scorsa stagione dove è stato poi sconfitto in tre set da Tomas Berdych. 

Prima apparizione all’Australian Open per Marco Cecchinato, che lo scorso anno è stato eliminato nel primo turno delle qualificazioni. Il tennista italiano, rivelazione del 2018 con la semifinale del Roland Garros, in questo 2019 va a caccia di risultati di alto livello al di fuori della terra rossa, dove ha già dimostrato di essere un giocatore d’élite nel panorama mondiale. I possibili ottavi di finale del tabellone maschile sono molto interessanti, a cominciare da Fognini-Nishikori con il vincitore che nei quarti se la dovrebbe vedere con Novak Djokovic.

Tanta potenza e qualità al servizio nel possibile incrocio tra Raonic e Zverev, con il tedesco che per la prima volta in carriera cerca di qualificarsi per le semifinali di un Grande Slam. Federer se la dovrebbe vedere con il Next Gen Tsitsipas, mentre per Nadal è previsto un ottavo di finale con il britannico Kyle Edmund. 

Per quanto riguarda il torneo femminile, il tabellone ha ulteriormente mischiato le carte per la corsa al titolo. Lo spauracchio Serena Williams, nettamente la tennista più forte al Mondo ma decisamente indietro in classifica, è finita nella parte di tabellone della numero uno Simona Halep, che potrebbe incrociare in uno straordinario ottavo di finale. 

888sport pubblicherà le migliori quote anche per il torneo femminile!

La campionessa in carica Caroline Wozniacki se la vedrà al primo turno con la belga Van Uytvanck, un esordio tutt’altro che scontato per la tennista danese. Al terzo turno poi possibile incrocio di altissimo livello con Maria Sharapova, in una sfida che potrebbe tranquillamente essere una semifinale di alta qualità. Il peggior sorteggio possibile è però capitato a Simona Halep, la numero uno del Mondo oltre all’incrocio con Serena Williams dovrà sudarsi ogni passaggio del turno fin dalla prima partita. Di fronte infatti al primo turno si troverà Kaia Kanepi, che ha già incrociato al primo turno allo US Open uscendo sorprendentemente sconfitta. Prima di Serena Williams, al terzo turno la Halep potrebbe incrociare Venus Williams, che però dovrà vedersela con la rumena Buzarnescu in un primo turno molto complicato per la fuoriclasse americana. 

Tanti altri primi turni sono molto interessanti, a cominciare dal derby ceco-slovacco Kvitova-Rybarikova, due tenniste che potenzialmente possono puntare alla seconda settimana del torneo. Tutt’altro che semplice anche il primo turno capitato a Camila Giorgi, numero uno italiana e ventisettesima testa di serie all’Australian Open. La tennista di Macerata se la dovrà vedere con la slovena Dalila Jakupovic, con cui ha già avuto a che fare in un primo turno dello scorso anno. Sull’erba di Nottingham infatti la slovena ha battuto la tennista italiana, ma in questa occasione la Giorgi va a caccia del miglior risultato in carriera in Australia, dove non è mai riuscita ad andare oltre il terzo turno.
 

January 14, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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I candidati al Pallone d’Oro di ieri: dove sono ora?

I candidati al Pallone d’Oro di ieri: dove sono ora?

I giocatori candidati al Pallone d’Oro tendono a vantare una longeva carriera al massimo della forma. Guardando però ai dati degli ultimi anni, vediamo che alcune stelle non godono della stessa fortunata sorte.

2012: Mario Balotelli

Durante la stagione 2011/2012 Mario Balotelli ha continuato a spiccare come uno dei talenti migliori del Manchester City, ma al contempo faceva parlare di sé fuori dal campo. Dopo aver vinto la Premier League nel 2012, il club lo ha ceduto in prestito al Milan per la stagione successiva.

Dal 2013, Balotelli è passato dal Milan al Liverpool per poi ritornare in prestito a Milano, sempre in sponda rossonera, ed approdare infine a titolo gratuito al’OGC Nice nel 2016. Da allora, Super Mario si è messo al servizio della squadra con 43 goal in 72 partite, guadagnandosi nuovamente la convocazione in nazionale all’inizio dell’anno. La vittoria della Coppa di Francia da parte del Nice è attualmente quotata a 41, mentre viene data a quota 21 il piazzamento nei primi 3 posti di League 1 di questa stagione.

2013: Franck Ribery

Dopo aver vinto la Champions League, la coppa di Germania e la Bundesliga, Ribery si classificò terzo nella votazione finale per il Pallone d’Oro FIFA 2013. A 35 anni compiuti, Ribery si trova al tramonto della carriera, con un progressivo peggioramento delle sue prestazioni in quanto a goal e assist, con un aumento degli infortuni. Il Bayern Monaco ha comunque continuato a vincere la Bundesliga ogni singola stagione a partire dal 2012/2013 e, nonostante il ritardo di classifica sul Borussia, la vittoria di quest’anno viene data a quota 1.33.

2014: James Rodriguez

Lo spettacolo messo in campo durante i Mondiali del 2014 con la meravigliosa doppietta all'Uruguay nel tempio del Maracanà gli è valso la maglia del Real Madrid e l’agognato FIFA Puskás Award per il miglior goal dell’anno. Sebbene al Madrid sia riuscito a mettere a segno goal e a confezionare assist, Rodriguez ha faticato a ritagliarsi un posto nella formazione titolare ed è stato ceduto in prestito al Bayern Monaco durante le ultime due stagioni, dove però non ha mai trovato spazio con regolarità.

2015: Yaya Toure

Yaya Toure è stato uno degli uomini chiave dell’ascesa del Manchester City al ruolo di pretendente al trono del calcio inglese. Dopo l'arrivo al City di Pep Guardiola, ex-allenatore di Toure, il giocatore non ha più trovato spazio in prima squadra. Candidato al Pallone d’Oro 2012, 2013, 2014 e 2015, l’ivoriano è ora alla ricerca di un posto nell’undici titolare dell’Olympiacos, il cui piazzamento nelle prime due posizioni del proprio girone di Europa League era dato a quota 3.5 all'inizio della fase a gironi.

January 14, 2019
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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Gli shock più indimenticabili del Grand Slam

Shock del Grande Slam del tennis memorabile

Il trionfo di Mark Edmondson all’Australian Open è considerato il più grande shock della storia del Grand Slam. Edmondson batté prima la leggenda Ken Rosewall durante la semifinale e poi il campione in carica John Newcombe in finale, diventando, così, il vincitore del Grand Slam con il ranking più basso. Questo record è ancora imbattuto. Fu l’ultima finale di Newcombe, vincitore di sette Slam, e l’unica finale di Edmondson.

Edmondson fu sorprendentemente l’ultimo Australiano ad aver vinto lo Slam di casa. Con una quota di 26,00, la vittoria di Nick Kyrgios  nel 2019sarebbe sconvolgente, ma mai quanto lo è stata quella di Edmondson.

Goran Ivanisevic era riuscito a qualificarsi al torneo di Wimbledon del 2001 solamente grazie ad una wild card, visto che un crollo fisico gli aveva fatto perdere posizioni nel ranking. Quella wild card gli era stata data perché Ivanisevic era riuscito ad arrivare in finale in tre occasioni. Il croato sfruttò al massimo quell’occasione, battendo Tim Henman in una semifinale epica, prima di sconfiggere Pat Rafter e guadagnarsi così lo Slam.

Dare filo da torcere ad un favorito nel primo turno del Grand Slam non deve essere una cosa da poco per una sedicenne appena qualificata, ma la vittoria di Jelena Dokic su Martina Hingis del 1999 è ad un altro livello. Nella sua carriera, Dokic era riuscita ad arrivare solamente ad una semifinale del Grand Slam, cosa da poco comparata ai cinque titoli di Hingis. Tuttavia, nel 1999, riuscì a far mangiare la polvere alla migliore tennista del mondo.

La sconfitta di Rafael Nadal contro Dustin Brown nel 2014 fu il quarto anno consecutivo che Rafa perdeva contro un giocatore il cui ranking non era tra i Top 100, continuando quindi un trend alquanto strano per il due volte campione di Wimbledon. Considerando che questo è solo il quarto, nella graduatoria dei c.d. shock, forse non lo rende così memorabile, ma fu lo stile di gioco di Brown a fare la differenza. Il tedesco anticonformista giocò in un modo tutto suo, in un misto di maestria e sportività. La lista di sconfitte shock di Nadal lo rende uno sfavorito per la vittoria di quello che potrebbe essere il suo terzo titolo a Wimbledon nel 2019.

Kuerten cominciò l’Open di Francia del 1997 in 66esima posizione del ranking mondiale, dunque non era tra i favoriti per vincere il torneo. Tuttavia, sembrava che il campione in carica Yevgeny Kafelnikov stesse per trionfare ancora, quando Kuerten riuscì a ribaltare l’esito dei quarti di finale, con la terza vittoria consecutiva del brasiliano.

Kuerten andò poi a battere Filip Dewulf in una delle semifinale più improbabili che ricordino a Parigi, prima di asfaltare la testa di serie numero 16 Sergi Bruguera e vincere così il suo primo di tre clamorosi titoli all’Open di Francia!!!

Il dominio di Nadal sul mercato dell’Open di Francia degli ultimi anni ha chiuso tutte le porte  per coloro che volessero imitare Kuerten.

January 14, 2019
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