Rizzitelli e le 5 partite più belle della Roma in Europa League: “Con il Broendby mi si è gonfiata la vena!”


Sono 17 le partecipazioni della Roma alla Coppa UEFA / Europa League dal 1971, anno della sua istituzione, fino alla stagione in corso, in cui i giallorossi hanno appena ottenuto il pass per i sedicesimi di finale. Nel computo, abbiamo preso in considerazione anche il preliminare disputato nel 2011-12 sotto la gestione di Luis Enrique, con la clamorosa e ricca di polemiche eliminazione subita da parte degli slovacchi dello Slovan Bratislava.

Abbiamo scelto, tra le 128 partite disputate, le 5 più belle o quelle che, comunque, sono rimaste negli occhi e nel cuore dei tifosi giallorossi. Per farlo, ci siamo serviti di un ospite d’eccezione, l’ex attaccante della Roma e della Nazionale italiana, Ruggiero Rizzitelli, che a un paio delle sfide top ha preso parte e ce l’ha raccontate dal suo punto di vista, in esclusiva per il blog di 888sport.it.

Scommetti live sull’Europa League con 888sport.it!

Roma-Broendby 2-1 1990-91, Semifinale - La Coppa Uefa 1990/91 ha visto la Roma di Ottavio Bianchi protagonista di una cavalcata trionfale, con l’eliminazione in successione di avversarie del calibro di Benfica, Valencia, Bordeaux e Anderlecht; in semifinale, il sorteggio ha riservato ai giallorossi la formazione danese del Broendby e la partita d’andata termina 0-0.

“Mi ricordo chiaramente tutti i particolari di quella partita – racconta Rizzitelli -. Dopo lo 0-0 dell’andata in Danimarca, a Roma si parlava già di una finale acquisita, di un risultato che avremmo ottenuto in scioltezza. Invece non fu semplice, perché il Broendby era un’ottima squadra e noi non avevamo preso l’impegno con lo spirito giusto. Dopo i primi quindici minuti, vidi chiaramente che i miei compagni avevano preso sottogamba l’avversario e, per svegliarli, iniziai a urlare in campo. 

Ma non bastò: dovevo fare qualcosa per far capire agli altri che dovevamo vincere quella partita e guadagnarci la finale. Mi si è gonfiata la vena, come amo dire, e mi sono messo a rincorrere tutti i giocatori avversari: ho fatto un brutto fallo a centrocampo per il quale ho quasi rischiato di essere espulso; ma da quel momento, il pubblico e i miei compagni hanno capito che non si poteva continuare così. Da quel fallaccio, le cose sono cambiate e siamo andati a vincere la partita”.

L'esultanza dei bomber giallorossi!
Proprio Rizzitelli porta in vantaggio la Roma al 33’, ma al 67’ il Broendby pareggia grazie a uno sfortunato autogol di Sebino Nela. A tre minuti dal termine, con i danesi virtualmente qualificati per la regola dei gol segnati in trasferta, Rudi Voeller regala alla Roma il biglietto per la doppia finale di Coppa Uefa.

Gent-Roma 1-7 2009-10, 3° Preliminare - Un precedente beneaugurante per la Roma contro i prossimi avversari in Europa League è quello della stagione 2009-10: la squadra giallorossa, allenata da Spalletti, vince l’andata del 3° turno preliminare in casa per 3-1, rendendo la sfida del ritorno poco più che una formalità.

Il 9 agosto 2009, in Belgio, la Roma si impone con un roboante 7-1 per le scommesse sportive, grazie ai 3 gol di Totti, alla doppietta di De Rossi e alle reti di Menez e Okaka. Il 7-1 a Gent rappresenta la più larga vittoria in trasferta della Roma nella competizione.

Sul nostro sito, la Roma in Europa League è quotata @18.00 per la vittoria dell’edizione 2019-20.

Roma-Dunav Ruse 2-0 1975-76, 1° turno - La Roma di Nils Liedholm in panchina, di Pierino Prati e Picchio De Sisti, ha conquistato un sorprendente terzo posto in campionato nel 1975 e si è qualificata, per la prima volta, alla Coppa Uefa.

La vittoria contro i bulgari del Dunav Ruse per 2-0 davanti a 70mila spettatori, ottenuta grazie ai gol firmati da Stefano Pellegrini e Carlo Petrini non è stata una partita particolarmente spettacolare: “La Roma vince senza entusiasmare” titola, infatti, La Stampa. Ma merita di essere menzionata nelle top 5 proprio perché rappresenta l’esordio assoluto!

Roma-Inter 1-0 1990-91, Finale - Archiviata la pratica Broendby, la Roma si trova di fronte l’Inter nella doppia sfida di finale; i nerazzurri hanno avuto la meglio in semifinale sullo Sporting Lisbona, pareggiando 0-0 in Portogallo e vincendo il ritorno in casa per 2-0 grazie ai gol di Matthaeus e Klinsmann.

In quegli anni la finale si disputa con la formula della doppia sfida in casa di ciascuna delle due squadre: l’andata a San Siro si conclude con il successo dell’Inter per 2-0, con un contestato rigore di Matthaeus e il raddoppio di Berti.

Per il ritorno, l’Olimpico è vestito a festa e la Roma disputa una grande partita: i giallorossi vincono una partita che rimane memorabile anche per le scommesse calcio, ma non basta per conquistare la Coppa Uefa, come ricorda, con un misto di orgoglio e rammarico, Ruggiero Rizzitelli.

“La finale è storia. La sfortuna ha voluto che io, dopo pochi minuti dal calcio d’inizio, prendessi il palo e, perciò, non siamo riusciti a sbloccarla subito. L’Inter, forte del successo conseguito all’andata, si è difesa per tutti i novanta minuti; sono riuscito a segnare un gol solamente a cinque minuti dalla fine e, purtroppo, non è bastato.

Pochi minuti dopo la rete del vantaggio, un colpo di testa è uscito fuori di un soffio sulla traversa: avrebbe portato la sfida ai supplementari e, secondo me, se la partita fosse proseguita oltre i novanta minuti, avremmo davvero potuto portare a casa la Coppa Uefa. Peccato”.

Roma-Broendby 3-1 1995-96, Ottavi di finale - Una delle più belle rimonte giallorosse, sicuramente la più spettacolare ottenuta nelle diciassette partecipazioni alla Coppa Uefa. Il 21 novembre 1995, dopo aver superato gli svizzeri del Neuchatel Xamax e i belgi dell’Eendracht Aalst nei primi due turni, la Roma perde l’andata degli ottavi di finale in Danimarca contro il Broendby che vuole vendicare l’eliminazione subita nelle semifinali del 1990-91; i gialloblù si impongono per 2-1 e la squadra di Carlo Mazzone ha bisogno di vincere al ritorno con due reti di scarto per passare ai quarti di finale.

Tutto sembra andare per il verso giusto, con i gol del diciannovenne Totti, con la maglia numero 11 (sic!) e di Balbo che portano la Roma sul 2-0. Ma, a sei minuti dal termine, Peter Moeller gela lo Stadio Olimpico mettendo alle spalle di Giovanni Cervone la rete del 2-1 che porterebbe la doppia sfida ai supplementari. Ci pensa però Amedeo Carboni, servito da Totti con un colpo di tacco all’88mo, a infilare col destro il pallone in porta per il 3-1 che regala la qualificazione ai giallorossi.

Purtroppo, la Roma non riuscirà a ripetere l’impresa di completare la rimonta nel turno successivo contro lo Slavia Praga.
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Yves Logghe (AP Photo); la seconda di Giulio Broglio (AP Photo).

December 26, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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888sport Italia - Guida completa alle scommesse sportive: Scommessa multipla – multiple bet video tutorial

 

 

Le scommesse multiple rappresentano un must per tanti appassionati. Si definiscono multiple le giocate nelle quali inseriamo più eventi insieme.

Con l'aumentare degli eventi giocati cresce, naturalmente, la quota complessiva della scommessa e del relativo ritorno in vincita!

Di contro, naturalmente, cresce la difficoltà di indovinare due o più pronostici rispetto all'unico evento sportivo rappresentato dalla c.d. singola.

La multipla, quindi, può essere consigliata quando sono più di uno i risultati dei quali siamo profondamente convinti. Altra opzione per giocare una multipla è quando ci troviamo davanti a super favoriti ai quali sono abbinate quote basse!

La scommessa multipla - Utilizziamo come esempio una giornata prenatalizia di Premier: scegliendo un Over 3.5, l'1 di una favorita in casa ed un pareggio in un match sulla carta più equilibrato, la quota totale arriva @10!

Vuoi saperne di più?! Guarda il video tutorial all'inizio dell'articolo!!!

 

December 26, 2019
888sport
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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I 5 migliori giovani della Serie B secondo Nicola Binda

Tradizionalmente, il campionato cadetto è un serbatoio dal quale le grandi del calcio italiano attingono i talenti del futuro, un pozzo dei desideri dal quale tirare su acqua sempre fresca per le rose della Serie A e per la Nazionale. Quasi tutti i grandi del calcio italiano si sono misurati, spesso a inizio carriera, con il campionato di Serie B, prima di calcare i più grandi palcoscenici del football mondiale..

Abbiamo chiesto a Nicola Binda, giornalista della Gazzetta dello Sport, firma autorevole ed esperta sulla nostra Serie B, di elencarci i migliori cinque giovani visti all’opera finora nel campionato cadetto, quelli che diventeranno in prospettiva i nuovi Totti, Pirlo, Baresi e Del Piero; a noi del blog il compito di parlavi di ciascuno di loro.

Tutte le quote di 888sport.it per le scommesse sportive sul campionato di Serie B

Emanuel Vignato

19 anni (Chievo Verona) - “Voglio giocare in una squadra forte”, ha dichiarato apertamente a inizio dicembre il giovane trequartista nativo di Negrar, lo stesso paese di un certo Damiano Tommasi: e ne ha tutte le ragioni del mondo! Se per molti i termini talento o promessa possono essere abusati e sprecati, a Vignato siamo certi che entrambi calzino a pennello.

Classe cristallina, ha già messo in fila 12 presenze in Serie A, sempre con la maglia del Chievo con cui ha fatto tutta la trafila dalle giovanili fino alla prima squadra, condite dal gol messo a segno contro la Lazio nell’anno della retrocessione tra i cadetti, che ha sconvolto il mercato delle scommesse calcio. E proprio in Serie B, Vignato si sta dimostrando come uno dei giocatori di maggiore qualità dell’intero campionato. Il ritorno in Serie A è più vicino di quanto possiamo immaginare per lui: a gennaio, Mihajlovic è pronto ad accoglierlo nel suo Bologna.

Christian D'Urso

22 anni (Cittadella) - È nato a Rieti, ma è cresciuto calcisticamente nella Roma: proprio per il marchio di fabbrica giallorosso, forse, viene paragonato a centrocampisti veloci e che fanno dell’abilità negli inserimenti il loro punto di forza come Simone Perrotta e Lorenzo Pellegrini. Dopo lo scudetto Primavera conquistato con la Roma di Alberto De Rossi, nel 2016 passa in prestito al Latina, in Serie B, dove colleziona 15 presenze prima di trasferirsi, ancora in prestito al Carpi a gennaio.

L’anno scorso è stato ceduto, nuovamente a titolo temporaneo, ai greci dell’Apollon Smyrnis con cui ha disputato un’intera stagione da titolare nel massimo campionato ellenico, concluso, però, con la retrocessione. Tornato alla base, si è messo a disposizione di Fonseca nel ritiro estivo della Roma, prima di essere ceduto a titolo definitivo al Cittadella. D’Urso è il trequartista della formazione veneta, in piena zona playoff, e ha già messo a segno due reti.

Giovanni Crociata

22 anni (Crotone) - Sono già quattro i gol realizzati dal centrocampista palermitano in forza al Crotone, l’ultimo dei quali è risultato decisivo nel successo contro il Livorno alla diciassettesima di campionato e ha permesso ai pitagorici di agganciare il Chievo Verona e l’Entella al sesto posto, a un punto da Cittadella, Frosinone e Perugia.

Cresciuto nelle giovanili del Milan, viene portato da Brocchi a Brescia nel 2016 e, dopo un fugace ritorno in rossonero, viene ceduto al Crotone col quale disputa un campionato di Serie A (segnando anche una rete). A gennaio 2019 passa in prestito al Carpi prima di tornare in Calabria l’estate scorsa e diventare uno dei titolari della formazione di Giovanni Stroppa che ha un solo obiettivo: il pronto ritorno in Serie A. Che non potrà che passare per i piedi di Giovanni Crociata.


Scommetti live sul campionato di Serie B con 888sport.it!

Tommaso Pobega

20 anni (Pordenone) - Nonostante la sconfitta per 5-0 subita sul campo dell’Atalanta e il campionato sempre più deficitario, c’è una nota positiva in questa stagione del Milan: la scelta di mandare in prestito a Pordenone il giovane centrocampista Tommaso Pobega.

Con tre reti messe a segno in 12 presenze all’esordio tra i cadetti, Pobega è la vera rivelazione della formazione rivelazione del campionato, i ramarri di Attilio Tesser che sono primi in classifica tra i terresti, se escludiamo il Benevento che, al momento, sembra davvero di un altro pianeta. Per lui, qualcuno ha scomodato addirittura un paragone con Nemanja Matic, ma le caratteristiche del centrocampista triestino sono ancora più offensive.

“Pobega è un giocatore di prospettiva, è un professionista con la ‘P’ maiuscola – ha detto di lui il presidente del Pordenone, Lovisa -. Vuole arrivare e se ne sentirà parlare. Ha tempi di inserimento, intelligente tatticamente”. Può essere, per il campionato di Serie B, il Tonali di questa stagione. Roberto Mancini prenda nota.

Gianluca Scamacca

20 anni (Ascoli) - Di professione centravanti, più volte è stato accostato a Ibrahimovic: nato a Roma, il non ancora ventunenne Gianluca Scamacca ha già una carriera ricca di esperienze, in Italia e all’estero. Cresciuto nel vivaio giallorosso, a sedici anni decide di accettare l’offerta del PSV e si trasferisce in Olanda, facendo il suo debutto da professionista con la maglia dello Jong PSV; passa poi al Sassuolo con la cui formazione Primavera conquista il Torneo di Viareggio.

Esordisce in Serie A con i neroverdi prima di passare in prestito alla Cremonese in Serie B; dopo aver conquistato la finale degli Europei Under 19, persa contro il Portogallo, torna nuovamente in Olanda, al PEC Zwolle con cui disputa otto partite nel massimo campionato. Quest’anno la definitiva esplosione dell’attaccante che ad Ascoli ha già messo a segno sei reti in 13 presenze di campionato; dice di ispirarsi a Christian Vieri e ha le idee chiare: “Entro cinque anni voglio giocare in Champions”, ha dichiarato. 
 

Segui il girone di ritorno con le scommesse serie B!

*La foto di apertura dell'articolo è di Darko Vojinovic (AP Photo). Prima pubblicazione, 25 dicembre 2019.

 
August 18, 2020
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Formula 1: i 5 trasferimenti più sensazionali di sempre!


 
Il Campionato mondiale di Formula 1 2019 si è concluso con la vittoria del titolo piloti da parte di Lewis Hamilton a bordo della Mercedes; fino al prossimo 15 marzo, data ufficiale d’inizio della stagione 2020 del circus iridato, a tener banco saranno le notizie e i rumors che impazzano sul mercato dei piloti, che poco ha da invidiare a quello dei calciatori.

Vediamo quali sono stati i 5 trasferimenti più sensazionali della storia della Formula 1, con un orecchio sempre attento ad ascoltare le voci che vorrebbero un clamoroso interessamento della Ferrari per la stagione 2021 per il britannico campione del mondo: l'accoppiata Hamilton - Ferrari sconvolgerebbe anche il mercato delle scommesse sportive!


Michael Schumacher, Benetton-Ferrari 1996 - Schumacher non ha ancora vinto il suo secondo titolo mondiale a bordo della Benetton quando decide di tentare una nuova avventura, convinto dai progetti ambiziosi di Jean Todt. Il francese vuole portare nuovamente un pilota della Ferrari a conquistare il titolo iridato, dopo l’ultimo successo di Scheckter datato 1979. Schumacher si fida e sceglie la Rossa di Maranello: diventerà il pilota più vincente della storia della Formula 1.

Ayrton Senna, Lotus-McLaren 1988 - Nonostante il divario tecnico non indifferente con le Williams, il brasiliano Ayrton Senna riesce a sopperire alle difficoltà con la sua Lotus, rimanendo in corsa per il titolo mondiale per gran parte della stagione 1987. In quella successiva, Senna passa alla McLaren, dove trova Alain Prost con il quale darà vita a una delle più accese rivalità della storia dell’automobilismo e dello sport in generale. 

Alain Prost, McLaren-Ferrari 1990 - Prost e Senna riescono a convivere nella stessa scuderia per due stagioni, durante le quali conquistano un titolo piloti a testa e due Mondiali costruttori. Nel 1990, però, il francese fresco di titolo iridato decide di lasciare la McLaren dopo il brutto episodio del Gran Premio del Giappone che peggiora ulteriormente i rapporti tra lui e il brasiliano, spingendolo ad accettare la proposta della Ferrari.

Scommetti live sulla Formula 1 con 888sport.it!

Niki Lauda, McLaren 1982 - Nel 1979, con due titoli mondiali conquistati al volante della Ferrari, l’austriaco Niki Lauda dice addio alle corse all’età di trent’anni: decide di fondare una compagnia aerea che prende il suo nome, la Lauda Air, e dedica il suo tempo a farla crescere.

Il 30 settembre 1981, però, stupisce il mondo intero, rivelando la sua intenzione di tornare alle gare dalla stagione successiva: firma un contratto con la McLaren ed esordisce nuovamente nel Mondiale 1982: avrà tempo di vincere un altro titolo iridato nel 1984.

Fernando Alonso – McLaren 2015 - Le voci si iniziano a diffondere a novembre del 2014: la Ferrari vuole a tutti costi il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel per tornare a vincere, a sette anni dall’ultimo titolo mondiale conquistato da Kimi Raikkonen. Si parla di un possibile scambio con Fernando Alonso, che approderebbe alla Red Bull al posto del tedesco; quando tutto sembra pronto, però, lo spagnolo rifiuta la scuderia austriaca e sceglie di tornare alla McLaren, con cui aveva corso nel 2007.  

Tutte le quote per scommettere sulla Formula 1 con 888sport.it

*L'immagine di apertura dell'articolo è di AP Photo.

December 25, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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La Supercoppa tra trofeo e finanza!

Mentre Juventus - Napoli si giocherà in Italia a Reggio Emilia con un montepremi totale di 2,6 milioni di euro, il netto successo della Lazio a Riad del 2019, con un giro d'affari più che doppio, ci offre lo spunto di esaminare come si vive la Supercoppa nei paesi in testa alla graduatoria per i coefficienti UEFA.

Le italiane in trasferta

Le cifre della sfida 2019, l'ultima per il momento all'estero

La tradizione inglese

Il rinnovato format spagnolo

Con un palinsesto extrafull di impegni, spesso, attraverso la Supercoppa nazionale, si sperimenta per esportare il prodotto calcistico all’estero, ed, ovviamente per aumentare i ricavi derivanti dalla manifestazione.

Le italiane in trasferta

La Supercoppa italiana è un trofeo relativamente giovane, nato nel 1988 per l’iniziativa dello straordinario e plurivincente Presidente della Sampdoria, Paolo Mantovani. La prima edizione si disputa proprio tra i blucerchiati ed il Milan, vincitore per 3-1. Salvi i casi di double, ha diritto a scendere in campo il vincitore dello scudetto che, tradizionalmente, ospita la squadra che solleva la Coppa Italia. 

Tra le 32 edizioni disputate, ne ricordiamo due tra le prime. Il 1 settembre 1990 il Napoli, Campione d’Italia, riceve una Juventus davvero rinnovata: la difesa a zona preparata nel ritiro estivo dal neotecnico bianconero Luigi Maifredi prende 5 gol dall’attacco partenopeo in serata di gala!

L’edizione del 1993, quindi, ci porta su un piano, anzi, in un Paese diverso: Milan e Toro, infatti, si sfidano a Washington in un match che ha il sapore di prova per gli imminenti Mondiali statunitensi! Da quel torrido pomeriggio, saranno 11 le edizioni disputate all’estero, tra USA, Cina, Qatar ed Arabia Saudita.


Le cifre della sfida 2019

Con la partecipazione alla sfida di, Juventus e Lazio hanno incassato un gettone di 3,5 milioni di euro ciascuna. Ad entrambe le società, quindi, sono andati il 45% dei proventi derivanti l’organizzazione della partita in Arabia Saudita. Il bottino dei due club sarebbe stato decisamente inferiore se l’incontro si fosse disputato in Italia: per farci un’idea, nel 2017, nella gara all’Olimpico di Roma, l’incasso, grande fetta dell'importo complessivo da dividere tra le squadre, derivante dai circa 50.000 spettatori fu di 1.670.000 euro.

La tradizione inglese

Non si gioca all’estero, si conosce la data con un anticipo di quasi 12 mesi ed è l'esordio per la stagione calcistica inglese: questi sono gli elementi che caratterizzano la Charity Shield. Il palcoscenico del match è naturalmente Wembley. Spulciando l’albo d’oro della competizione, evidenziamo come per le scommesse calcio negli anni’80 per 8 volte consecutive il trofeo è andato sempre ad una delle due squadre di Liverpool, con 4 successi per l’Everton ed altrettanti per i Reds. 

Il gol di Ibra a Ranieri!

Altro motivo di interesse per la partita tradizionale di apertura è la vetrina per i nuovi acquisti: così nel 2016, Ibra esordì con una zuccata vincente con la maglia dello United, nella vittoria per 2-1 contro il leggendario Leicester di Claudio Ranieri!

Il rinnovato format spagnolo

L'anno calcistico 2020 ha presentato per le scommesse sportive, oltre i tradizionali turni di FA Cup, la Supercoppa spagnola con un look completamente diverso. Hanno partecipato 4 grandi club, in relazione ai seguenti criteri: campione di Spagna, vicecampione, vincitore della Copa del Rey e finalista. Si è giocato a Gedda e le prime due sfide sono state davvero vibranti, in particolare la seconda: Valencia – Real e Barcellona – Atletico. 

Nell'atto conclusivo, derby di Madrid vinto ai rigori dal Real!

Come per quanto concerne la vendita dei diritti tv, la Spagna viaggia su un pianeta inavvicinabile per i manager della Lega Calcio Serie A. I numeri economici della "Final Four spagnola" in terra araba sono clamorosi e la distanza con quanto incassato da Juve e Lazio è davvero siderale: saranno ben 50 milioni di euro i premi destinati alle partecipanti, con un gettone di 12 milioni a ciascuna delle finaliste e 18 milioni, divisi per le altre due partecipanti.

Il Real Madrid, quindi, ha incassato tre volte e mezzo quanto percepito dalla Lazio! Segui anche l'edizione 2021 in Andalusia con le scommesse live di 888sport!

*La foto di apertura dell'articolo è di Nasser Alharbi (AP Photo); la seconda di Frank Augstein (AP Photo). Prima pubblicazione 23 dicembre 2019.

 
January 11, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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I gruppi di Euro 2020

I
Definirlo sorteggio potrebbe essere un azzardo. Dalla regole dell’Europe itinerante più che dalla serata di Bucarest sono nati i gruppi per la fase finale del torneo continentale!

Europeo a 24 squadre - Andiamo per gradi, prendendo come riferimento l’edizione dei campionati europei di calcio 2016 in Francia, la prima disputata con l’attuale formula a 24 squadre: il Portogallo che si laureerà campione nella magica serata di Parigi, aveva iniziato davvero male la fase a gironi con 3 pareggi in 3 incontri. I pari diventano addirittura 5 consecutivi, se consideriamo i risultati al novantesimo con la Croazia a Lens e con la Polonia, superata solo ai calci di rigore.  

In un torneo, quindi, che qualifica 16 delle 24 partecipanti per gli ottavi di finale con un meccanismo di addirittura 4 terze ripescate su 6 gironi non è così fondamentale partire subito con il piede sull’acceleratore, ad eccezione forse del Gruppo F. Le sfide che faranno la differenza saranno quelle nella fase ad eliminazione diretta: in quei momenti chi avrà la gamba giusta, potrà scrivere una pagine di storia del football!

Altro elemento, questa volta diverso dall’Europeo transalpino, da tenere in considerazione nella valutazione delle scommesse calcio di giugno 2020 è che, in attesa degli spareggi di marzo, ci saranno 7 o più squadre che giocheranno in casa almeno due incontri della fase a gruppi: senza troppe discussioni, diamo come estremamente probabile l’accesso agli ottavi per tutte queste selezioni, Russia e Danimarca comprese! 

Italia - Degli Azzurri di Mister Roberto “541” (partite in A) Mancini abbiamo già scritto tutto in questi mesi. Una nazionale giovane, amata dal pubblico e dagli appassionati sportivi per il coraggio di prendere sempre in mano il pallino del gioco, anche in trasferte insidiose ed in partite che non avevano più nulla da dire per le posizioni di classifica. Non è solo lo straordinario 100% di vittorie (solo il Belgio è riuscito ad eguagliarci) ad averci colpito, ma, soprattutto, le idee attraverso le quali questi successi sono stati meritatamente raggiunti.

Il girone con Turchia (partita inaugurale all’Olimpico), Svizzera e Galles è meno semplice di quanto lo faccia sembrare il sorteggio di Francia, Germania e Portogallo in un unico raggruppamento. L’Italia passerà per prima e tra gli ottavi a Londra ed i quarti a Monaco scopriremo la vera forza dei giovani calciatori Azzurri. Per tornare nella City e giocarsi le final four serviranno i gol di un centravanti che dovrà confermarsi in un palcoscenico così diverso rispetto alla serie A!

CR7 - Il Portogallo, Campione in carica, esordirà a Budapest. Non si conosce ancora il nome dell’avversaria, però una cosa è certa: si dovrà puntare sulla vittoria dei lusitani, ai quali serviranno appunto 3-4 punti per qualificarsi! Come dimostrato nell’ultima fase ad eliminazione diretta che ha letteralmente sconvolto il mercato delle scommesse live, Cristiano Ronaldo sarà l’attaccante che tutti vorranno evitare in sfide da 90’ o 120’!

Un'esultanza di Kane e compagni!

Le favorite - Avranno anche inventato il calcio, ma hanno vinto davvero poco. L’Inghilterra, a differenza delle altre favorite per le scommesse sportive, può giocarsi anche la semifinale e la finale nel teatro di Wembley. Quella inglese è una generazione di talenti clamorosi, secondi, forse, solo alla Francia, Campione del Mondo. Con un attacco che può ruotare Kane, Sterling, Sancho e Rashford, Southgate può vincere un trofeo, dopo i Mondiali casalinghi del ’66. 

Il calcio dà ed il calcio toglie - Indovinate a chi parò, proprio a Wembely, il portiere tedesco Andreas Köpke l’unico rigore, nella sequenza thriller della semifinale del ’96, miglior risultato agli Europei nel calcio moderno per gli inglesi?!... 
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Peter Morrison (AP Photo); la seconda di Visar Kryeziu (AP Photo).

December 21, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Gli ottavi di Champions: accoppiamenti chirurgici!


Gli ottavi di Champions più belli di sempre. Il sorteggio di Nyon, chirurgicamente, ha abbinato otto accoppiamenti, davvero equilibrati. Il vantaggio di essere arrivati primi nei rispettivi gironi, rischierà di essere annullato dall’entusiasmo con il quale le otto seconde disputeranno in casa il match di andata!

La Champions delle… prime volte! - L’edizione 2020 potrebbe essere ricordata come la Champions delle prime volte! Per le scommesse calcio, infatti, favorito numero 1 è il City di Guardiola che non ha mai vinto la Coppa dalle grandi orecchie. La fase ad eliminazione diretta inizia per De Bruyne e compagni con una non banale trasferta al Bernabeu. Altra squadra del lotto delle pretendenti alla vittoria nella finale di Istanbul è il PSG che scenderà in campo a Dortmund.

Sfide Spagna - Inghilterra - Non sarà solo Real – City ad elettrizzare gli appassionati e le scommesse live durante 180’ di clamoroso respiro internazionale; il Liverpool, campione in carica, sarà “ospite”, si fa per dire, nella tana del Cholo Simeone. Se c’è una squadra in Europa, in grado di eliminare tutte le certezze dei fantastici movimenti offensivi del tridente di Klopp è proprio l’Atletico.

Ricordiamo ai competenti lettori del blog di 888sport che nello stesso turno, nell’edizione passata, i colchoneros terminarono l’incontro di andata con un doppio vantaggio sulla Juventus di CR7!

Un'esultanza del blocco dei giocatori bianconeri!

Le italiane - Ambizioni diametralmente opposte per le tre italiane ancora in gara. L’Atalanta ha nel Valencia uno dei pochi avversari giocabili che il sorteggio gli potesse offrire. Come già scritto con convinzione, rispetto alle gare del girone, gli attaccanti del Gasp dovranno essere più efficaci sotto porta, cercando di non sprecare l’impossibile, come nelle 3 partite disputate a San Siro. Quando il gioco si fa duro…

Napoli vivrà la serata del 21 febbraio come la partita dell’anno in una stagione davvero deludente. La gara di andata rappresenterà la prova di orgoglio per Insigne, Milik e Fabian Ruiz; con la meravigliosa cornice di pubblico che in serate del genere sa regalare il San Paolo, Gattuso giocherà in 12, ma il progetto qualificazione, nell’ottica dei 180’ sembra davvero utopico per le quote Champions League.

La Juventus beneficerà dell’ottavo più semplice del tabellone. Il Lione non è più la formazione temibile di qualche anno fa ed il pass ai gironi è stato ottenuto solo con un pareggio casalingo in extremis, rimontando due gol al Lipsia già sicuro del primo posto. Il cammino dei bianconeri in Champions è assolutamente complicato da decifrare: al cospetto di una vera big, il centrocampo juventino sarà in grado di contrastare le giocate avversarie?!
 

Il marco… pesante! - Germania con 3 compagini agli ottavi. Se il Dortmund parte da sfavorito per le scommesse sportive contro il PSG ed il Lipsia ha pescato male con il Tottenham di Mou, proviamo a visualizzare il grafico delle azioni… calcistiche in Baviera! Il Bayern lo scorso anno è stato eliminato in casa, dopo il pareggio a reti inviolate ad Anfield. Nella stagione 2017/2018, invece, è uscito in semifinale con il Real. Ancora, nell’edizione 2016/2017, Muller e compagni si sono inchinati solo ai supplementari, davanti a Sua Maestà Cristiano Ronaldo! 

Nelle ultime 3 campagne europee, quindi, il Bayern è sempre uscito dalla massima manifestazione continentale contro quelli che sarebbero poi divenuti campioni. Nonostante sia l’unica ad aver chiuso la fase a gruppi a punteggio pieno, la squadra per il momento allenata da è, paradossalmente, snobbata dagli addetti ai lavori.

In un sistema di gioco nel quale Lewa trasforma sistematicamente in gol (ben 10 nella prima fase, con un match saltato) i numerosi assist delle frizzanti alette in maglia rossa, va assolutamente provata la quota Champions della sesta Coppa campioni a Marienplatz! 

*La foto di apertura dell'articolo è di Martin Meissner (AP Photo); la seconda di Luca Bruno.

 
December 21, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Qualcosa è cambiato


La rivincita della finale di Libertadores 1981, già raccontata nel nostro blog, con la straordinaria vittoria del Flamengo per 3-0 grazie alla immarcabile regia di Zico ed ai colpi di Nunes sotto porta, il bomber delle partite decisive, come è conosciuto a Gavea, ci apre alla riflessione su alcuni spunti interessanti in un’analisi parallela del calcio dei due mondi, non più così… distanti!

Il torneo più prestigioso - Nel vecchio continente, naturalmente, si disputano i campioni calcistici più importanti. Anche la competizione più prestigiosa per club è chiaramente la Champions europea, con la finale vinta dal Liverpool a Madrid, seguita mediamente da circa 400 milioni di telespettatori; numeri decisamente superiori anche a quelli di un altro evento planetario come il Super Bowl di football americano.

Rispetto allo sport professionistico statunitense, inoltre, l’interesse per la Coppa dalle Grandi Orecchie e per le relative scommesse sportive continua a crescere, mentre negli USA si assiste ad una pericolosa disaffezione del pubblico, anche a causa di calendari davvero compressi.

Se la Champions è il sogno di tutti i manager dei top club, la Libertadores nelle ultime stagione sportive ha ritrovato il prestigio di decade passate. Elenchiamo i  vincitori delle ultime 10 edizioni: Internacional, Santos, Corinthians, Atletico Mineiro, River (l’unica che l’ha vinta due volte in tale arco temporale), Atletico Nacional, Gremio e, appunto, Flamengo. Siamo davanti a società gloriose, nelle cui fila hanno dato spettacolo attaccanti straordinari, protagonisti di compravendite milionarie!

Il nuovo modello di club sudamericano - Rispetto a quanto eravamo abituati a constatare, i club sudamericani si sono ristrutturati, anche nel management e nelle guide tecniche, affidandosi spesso ad allenatori con esperienza in Europa.

Il Flamengo, campione del Brasileirao con un distacco record dai secondi e trionfatore a Lima contro il River, ha sì venduto Vinicius Junior al Real Madrid, in un’operazione record per un talento ancora minorenne, ma ha ingaggiato un tecnico di prima fascia internazionale, ed acquistato calciatori già protagonisti in Bundes o Liga, allestendo una rosa che varrebbe tranquillamente, se paragonata alle squadre affiliate alla UEFA, per le scommesse calcio un passaggio ai gironi di Champions o una semifinale di Europa League!

Gli amanti del calcio internazionale concorderanno che non è così frequente vedere con la stessa camisa un trequartista di rara tecnica come Giorgian De Arrascaeta alle spalle di una coppia così completa con la velocità di Bruno Henrique ed il cinismo sotto porta di Gabigol! Per darvi un'idea sull'entità degli stipendi, evidentemente non più da calcio di seconda fascia, l'uruguagio ex stella del Cruziero percepisce oltre 400.000 euro mensili!

I festeggiamenti del Fla al termine dell'incontro!
  
Il paragone economico delle due rose - Il portale di globo.com, uno dei media più influenti non solo in Brasile, ha provato a comparare i valori economici delle due formazioni. Per trionfare a Madrid, il Liverpool ha speso più di 500 milioni di euro, coprendo, stagione dopo stagione, le imperfezioni di un gruppo squadra che aveva già sfiorato la vittoria in Champions contro il Real a Kiev: proprio sugli errori di Loris Karius, Klopp è intervenuto, sostituendolo con Alisson, sicuramente il miglior portiere del mondo. 

Il vice presidente con delega al mercato del Flamengo ha investito sul mercato appena un ottavo del "chip" messo sul piatto dai Reds, affidandosi anche a prestiti, non così lungimiranti. Si troverà, infatti, a dover sostituire Gabigol, di proprietà interamente dell’Inter, senza incassare nulla, nonostante la clamorosa valorizzazione del centravanti cresciuto nel Santos.

I fatturati - Interessantissimo è il dato sui fatturati della stagione 2019, in Sudamerica si ragiona, infatti, in relazione all’anno solare, delle due squadre protagoniste del Mondiale per Club: il Liverpool dovrebbe confermarsi intorno la settima forza mondiale, dietro solo alle due spagnole, lo United, il gigantesco Bayern, e City e PSG, le due società degli sceicchi.

Il Flamengo chiuderà questa storica campagna internazionale, con quasi 200 milioni di fatturato, posizionandosi subito dopo le top 20 assolute. Il dato è ancora più clamoroso, se pensiamo alla “leggerezza” della moneta carioca, rispetto all’euro o alla sterlina.

Segui la FIFA Club World Cup anche con le scommesse live!

 

*La foto di apertura dell'articolo è di Silvia Izquierdo (AP Photo); la seconda di Hassan Ammar (Ap Photo).

December 21, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Riccardo Cucchi: “La mano di Sarri si vede e Inzaghi è uno dei migliori in Italia. Juventus-Lazio sarà una bella partita”


Domenica 22 dicembre alle 17.45 (ora italiana) è in programma al King Saud University Stadium di Riyad, in Arabia Saudita, la finale della Supercoppa italiana tra la Juventus, campione d’Italia, e la Lazio, vincitrice della Coppa Italia. 

La questione dei diritti umani - Anche lo scorso anno la finale di Supercoppa italiana si disputò in Arabia Saudita, a Gedda, e in quell’occasione fu la Juventus, guidata da Massimiliano Allegri, a imporsi di misura sul Milan, grazie a una rete di Cristiano Ronaldo. Come noto, sono state sempre più accese le polemiche sulla scelta della sede, alla luce delle continue violazioni dei diritti umani nella monarchia saudita, in particolar modo di quelli delle donne.

A differenza dello scorso anno, la Lega Serie A ha ottenuto che il pubblico femminile abbia accesso a tutti i settori dello stadio, e non solo ad alcuni dedicati.

Riccardo Cucchi, storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto” ha parlato con noi della finale di Supercoppa italiana in esclusiva per il blog di 888sport e non nasconde il suo dissenso in merito alla scelta della sede in cui disputarla:
“Credo sia un errore giocare in Arabia Saudita – ha detto Cucchi -, un paese che viola i diritti umani come più volte denunciato da Amnesty International. Il calcio deve diffondere valori. Non può permettersi di chiudere gli occhi”.

I precedenti in giro per il mondo - Ricordiamo chi gioca la Supercoppa italiana. Quella di domenica sarà l’undicesima finale di Supercoppa italiana che si disputa all’estero su 32 totali, l’ottava nel continente asiatico. Dopo le prime cinque edizioni disputate sul terreno della formazione campione d’Italia, il trofeo è volato per la prima volta all’estero nel 1993, al Robert F. Kennedy Memorial Stadium di Washington quando il Milan vinse 1-0 sul Torino grazie a una rete di Marco Simone.

Nel 2002 fu la volta di Tripoli, in Libia e l’anno successivo toccò di nuovo agli Stati Uniti d’America, con il successo della Juventus ai calci di rigore contro il Milan. Altre sedi all’estero sono state la Cina (tre volte a Pechino e una a Shanghai) e il Qatar. 

Come già anticipato dal nostro blog, è la quinta volta che Juventus e Lazio si contendono il primo trofeo della stagione e quella tra le due squadre in campo domenica a Riad è la finale che si è disputata più volte nella storia della manifestazione, nata nel 1988: il trofeo fu sollevato per la prima volta al cielo dal Milan di Sacchi che vinse per 3-1 la finale di San Siro contro la Sampdoria. 

Quanto conta per Juventus e Lazio conquistare il primo trofeo stagionale?
“Moltissimo. Per la Juventus sarebbe il primo trofeo dell'era di Maurizio Sarri. Per la Lazio sarebbe l’occasione di portarsi in vantaggio nel computo delle finali di Supercoppa disputata contro la Juventus”.

La Juventus domina - L’albo d’oro della Supercoppa italiana vede i bianconeri in testa con 8 successi su 14 finali disputate, davanti al Milan con 7, all’Inter con 5 e alla Lazio con 4. Seguono Roma e Napoli con 2 vittorie a testa davanti a Sampdoria, Parma e Fiorentina con una. Torino e Vicenza hanno disputato una finale a testa, ma non hanno vinto. 

In che condizioni arrivano Juventus e Lazio all'appuntamento?
“La Lazio sta bene fisicamente e mentalmente. Il gruppo è coeso e convinto dei propri mezzi. La Juventus ha voglia di riscattare la sconfitta in campionato e sta dimostrando il suo impressionante potenziale offensivo”.

Chi potranno essere i giocatori chiave, in entrambe le squadre?
“A mio parere, Luis Alberto e Milinkovic-Savic nella Lazio, Dybala e Alex Sandro nella Juventus. Con Immobile e Ronaldo incaricati di cercare il gol”.

Dopo gli inizi con qualche difficoltà, ora si vede la mano di Sarri. Lei si aspetta il tridente?
“La mano di Sarri si vede. Ma non è quella di Napoli. E non sarà quella di Napoli. Troppo diversi per caratteristiche i giocatori bianconeri”.

Cristiano Ronaldo è da sempre un uomo da partite importanti e da finali. Credi che Inzaghi abbia studiato misure ad hoc per il portoghese?
“Non è più il calcio delle gabbie. Ronaldo va limitato levandogli spazio. Ma se sta bene il portoghese può inventare in qualunque momento”.

Simone Inzaghi ha guidato la Lazio fino al meno tre dalla vetta in campionato. Che idea si è fatto del tecnico biancoceleste?
“È uno dei migliori in Italia. Sta crescendo in maturità e lettura tattica. Prevedo per lui un grande futuro”.

Lo scudetto alla Lazio è possibile?
“Legittimo sognare nel calcio. Ma sono convinto che il vero scudetto della Lazio sarebbe un piazzamento Champions”.

Le nostre quote per le scommesse sportive vedono la Juventus @2.02, il pareggio @3.10 e la vittoria della Lazio @4.10. Condivide?
“Direi di sì”.

Infine, le chiediamo un suo pronostico.
“Non amo i pronostici. La Juventus è più forte della Lazio, ma la Lazio gioca un bel calcio. L'unico pronostico che mi sento di fare è che sarà una bella partita”.

Le quote di 888sport.it – Come visto nella domanda a Cucchi, la Juventus è favorita per il successo nei novanta minuti regolamentari: ricordiamo che, in caso di parità al termine dei novanta minuti, sono previsti i tempi supplementari e gli eventuali calci di rigore. La quota per le scommesse calcio della doppia chance X2 in favore della Lazio è in lavagna @1.81, mentre l’1X per la Juventus è @1.25.

Il gol vale 1.78, con il No Gol @2.02. Riccardo Cucchi ha previsto una bella partita: può valere la pena prendere in considerazione l’Over 2.5 @2.07, con l’Under 2.5 @1.76.

Scommetti live sulla finale Juventus-Lazio con 888sport.it!

*La foto di apertura dell'articolo è di Gregorio Borgia.

 
December 20, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Buffon e gli altri primatisti!

 

Scendendo in campo al Marassi di Genova nell’anticipo con la Samp, Gigi Buffon raggiungerà un traguardo straordinario, quello delle 647 presenze in A, eguagliando il primato di un’altra leggenda azzurra, Paolo Maldini.

Rispetto al difensore rossonero, il portiere di Carrara ha totalizzato questo incredibile numero di partite disputate nel massimo campionato italiano, difendendo i pali di due squadre, il Parma da giovane spavaldo e la Juventus, con la parentesi a Parigi.

Come già pubblicato in un approfondimento su questo blog, relativo al numero di caps in Nazionale, è giusto sottolineare come entrambi siano sul podio anche delle partite giocate in maglia azzurra!

I numeri che non ti aspetti - Analizziamo con calma le statistiche nella storia della A anche per le scommesse calcio, partendo da due presupposti importanti, non solo a livello numerico: i campionati attuali hanno più partite da quando la A presenta ai nastri di partenza venti squadre. Ancora, gli estremi difensori hanno, naturalmente, una carriera mediamente più duratura rispetto ai calciatori di movimento. 

Tra i tanti campioni che occupano i primi posti della speciale classifica delle presenze, ne citiamo uno, troppo sottovalutato dagli addetti ai lavori, nonostante i successi collezionati in carriera: Giuseppe Favalli nei top venti di sempre con 486 presenze è stato un costante riferimento, in campo e fuori, capitanando la Lazio e nella doppia avventura milanese.

Numbers… in progress - Tra i giocatori in attività sono straordinarie le oltre 450 presenze del portiere nerazzurro, Samir Handanovic! Il dato è clamoroso per un duplice motivo: il capitano di Antonio Conte è cresciuto calcisticamente in Slovenia e ha acquisito i galloni della titolarità all’Udinese, dopo oltre 3 anni dal suo arrivo, facendo gavetta al Rimini in cadetteria!

Altro giocatore troppo poco considerato con numeri da capogiro è, naturalmente, Goran Pandev: nonostante il ruolo complicato ed un anno vissuto ad Istanbul nel quale non ha potuto ovviamente aggiornare i suoi numeri, il macedone ha superato abbondantemente le 400 presenze in A. Non dimentichiamoci che nell’anno del Triplete, un certo Mourinho lo scelse per equilibrare il terzetto dei trequartisti alle spalle di Milito, nella finale di Madrid contro il Bayern!

In Premier - Il campionato più bello del mondo ha un unico primatista, eccezionale nella qualità del rendimento offerto ai tifosi dell’Old Trafford. Parliamo naturalmente del gallese Ryan Giggs, probabilmente il più amato tra i componenti della famosa "class of ’92" anche dal leggendario Alex Ferguson! Dal 1992 al 2014, il talentuoso mancino è sceso in campo 632 volte, sempre e solo con la maglia dei Red Devils!

In Liga - Il portiere blaugrana Andoni Zubizarreta ha il record di partite, 622, in Spagna. Subito dopo Raul che ha guidato l’attacco madridista per oltre 3 lustri! Messi, solo classe ’87, è primatista nel numero di gol realizzati e viaggia per le 500 partite, alla media di quasi un gol ad incontro per le scommesse sportive!

Una paratona di Buffon nel quarto di finale contro la Germania!

Fu vero record?! - Torniamo al record di Buffon. Sempre esempio per i compagni più giovani, è davvero paradossale che Gigi Nazionale diventi il calciatore con più presenze in A, proprio nella sua unica stagione nella quale non è titolare.

La straordinaria carriera dell’eroe di Berlino resterà sempre immacolata nel ricordo degli appassionati calcistici, ma non vi è dubbio che le nuove regole, le rose lunghe ed il turn over quasi sistematico abbiano, di fatto, aumentato i numeri del portiere juventino! 

Segui la Champions 2020 anche con le scommesse live di 888sport!
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Claudio Miano (AP Photo); la seconda di Michael Sohn (AP Photo).

December 18, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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