Euro 2020 Stadio Olimpico | Euro 2020 Roma | partite Roma euro 2020

Sarà un’edizione itinerante, in cui le squadre faranno il giro del Vecchio Continente per celebrare i sessant’anni (che ora sono diventati 61) dalla prima assegnazione del trofeo. E si partirà da Roma, perché la Città Eterna ospiterà tre match dei gironi e un quarto di finale, ma ha l’onore di essere il palcoscenico della prima partita del torneo e quindi della cerimonia inaugurale.

Ecco quali incontri si giocheranno all’Olimpico all’interno del Gruppo A con gli Azzurri favoriti per i pronostici europei e quali sono i volti che si dovrebbero incrociare nel quarto di finale previsto sulle rive del Tevere.

Ecco le gare di Euro 2020 che si disputeranno allo Stadio Olimpico di Roma:

Tutto su Euro 2020

11 giugno Italia-Turchia

Si comincia dunque alle 21 dell’11 giugno con Italia-Turchia, che richiama alla mente l’esordio di 21 anni fa degli Azzurri, all’epoca guidati da Dino Zoff, nell’Europeo disputato tra Belgio e Paesi Bassi.

Anche nel 2000, la Turchia era un cliente scomodo, considerando che due anni dopo sarebbe arrivata terza ai Mondiali. A finire sul tabellino quel giorno furono il tecnico campione d’Italia in carica Antonio Conte, l’ex interista Okan Buruk e l’immancabile Pippo Inzaghi.

Di fronte alla squadra di Roberto Mancini ci sarà una nazionale in salute, anche se il ranking FIFA parla solo di ventinovesimo posto. Alcune della stelle a disposizione di Güneş, poi, giocano in A: il milanista Çalhanoğlu, lo juventino Demiral, ma anche il romanista Under, attualmente in prestito al Leicester, e il difensore del Sassuolo Muldur.

Occhio anche al sempreverde capitano Yilmaz, che ha deciso di sorprendere il mondo portando il Lille a vincere la Ligue 1, a Söyüncü (anche lui al Leicester) e al giovane Kabak, nonostante una stagione al Liverpool non troppo buona. E attenzione, perché da quando sulla panchina c’è Güneş, sono arrivati 18 risultati positivi (11 vittorie e 7 pareggi) su 21 partite.

16 giugno Italia-Svizzera

Gli Azzurri tornano in campo il 16 giugno alle 21 contro la Svizzera, per il match che è il vero e proprio classico della nazionale italiana.

Roberto Mancini durante una rifinitura all'Olimpico!

Gli elvetici, complice la vicinanza geografica e i tanti match giocati nei primi decenni del secolo scorso, sono gli avversari più incontrati dai nostri. A guidarli, un paio di volti abbastanza noti.

Il CT è Vladimir Petkovic, tecnico della Lazio tra il 2012 e il 2014, che con i biancocelesti ha vinto la Coppa Italia 2013 e il suo secondo è Antonio Manicone, cresciuto nell’Inter e che ha smistato parecchi palloni in Serie A. Sulla panchina della Svizzera da ormai sette anni, Petkovic ha raggiunto gli ottavi di finale sia agli Europei del 2016 che ai Mondiali del 2018.

L’ex tecnico laziale porterà una rosa collaudata e con calciatori che l’Italia dovrebbe conoscere bene: ci sono il granata Rodriguez e l’atalantino Freuler, ma anche l’ex interista Shaqiri, Widmer, con un passato all’Udinese, e Seferovic, che ha esperienze a Firenze, Lecce e Novara. Il capitano è il centrocampista dell’Arsenal Xhaka, mentre le altre stelle sono il difensore Elvedi e il centravanti Embolo.

20 giugno Italia-Galles

Per l’Italia il primo turno da favorita del raggruppamento per le scommesse sportive si chiude alle ore 18 del 20 giugno, giorno in cui i ragazzi di Mancini se la vedranno col Galles. I Dragoni avranno un’assenza importante, quella del CT Giggs, coinvolto in un caso giudiziario nel Regno Unito e dunque escluso dal torneo per scelta della Federazione.

In campo comunque non mancheranno le stelle, a partire dal capitan Bale, che ha spiegato di aver preso la stagione 2020/21 come… un allenamento verso l’Europeo. Occhio, perché quando i gallesi fanno sul serio c’è da preoccuparsi, come conferma la semifinale dell’edizione 2016.

Un Olimpico bagnato!

Assieme al calciatore di proprietà del Real Madrid ci sono poi altri volti celebri, come quello dello juventino Ramsey, il difensore del Tottenham Davies, il giovane terzino del Liverpool Williams, il centrocampista Ampadu, di proprietà del Chelsea, e l’ala del Manchester United che ha perso all'Olimpico un'ininfluente gara di ritorno di semifinali per le scommesse Europa League, James. Insomma, un mix tra esperienza e gioventù che può diventare pericoloso per tutti.

3 luglio: quarto di finale

L’ultima partita che si giocherà all’Olimpico è invece prevista il 3 luglio alle ore 21 ed è valida per i quarti di finale. Impossibile stabilire con certezza chi giocherà quella sera, ma basandosi sul tabellone si può immaginare chi potrebbe scendere in campo nella Città Eterna. Il quarto di Roma nasce infatti dagli ottavi di Londra e di Glasgow.

A Wembley giocheranno la prima del gruppo D, che in teoria dovrebbe portare all’Inghilterra, contro la seconda del gruppo F.

E il problema nasce proprio dal girone di ferro, perché il gruppo F contiene Francia, Germania e Portogallo. Dai risultati recenti, probabile che la seconda del girone possa essere proprio la squadra di Cristiano Ronaldo, che affronterebbe così i Tre Leoni.

Dall’altro lato c’è l’incrocio tra la prima del girone E, che dovrebbe essere la Spagna, contro una delle terze dei gironi A, B, C o D. Dunque, il match più probabile per il 3 luglio a Roma dovrebbe essere uno scontro tutto iberico tra Spagna e Portogallo, ma occhio all’Inghilterra, che vorrà arrivare almeno alle semifinali per giocare ancora una volta (o chissà, magari due) nello stadio di casa, che ospiterà la Final Four.

Tutto su Euro 2020

Vuoi saperne di più sul primo europeo itinerante della storia? Ecco, una serie di articoli di approfondimenti analitici:

Partita inaugurale Europei
La guida completa di Euro 2020
I convocati dell'Italia
Il calendario degli Europei
Il girone A dell'Italia
Gli stadi di euro 2020
 

*L'immagine di apertura è di Alessandra Tarantino (AP Photo).

Prima pubblicazione 31 maggio 2021.

June 15, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Sinner | Jannik Sinner | Sinner ATP 500

Attraverso questo ritratto, proviamo a descrivere il percorso di Sinner: nulla appare casuale nel successo del ragazzo di San Candido. L'organizzazione nello sport fa sempre la differenza, come ha dimostrato nel clamoroso successo di Washington!
 

Jannik Sinner ATP

Sinner ranking

Jannik sinner team

I record di Sinner

Gli sponsor ed i premi di Sinner

Instagram Janniksin
 

Jannik Sinner ATP

Oltre il rovescio e la risposta, le qualità migliori di Sinner sono decisamente la maturità, la costanza. Non ha muscoli, ma i suoi colpi sono davvero... pesanti! Le sue prestazioni sono figlie di innumerevoli sacrifici durante le pesantissime sessioni di allenamento. Naturalezza impressionante, coraggioso, a volte sin troppo, nelle scelte.

Evidentemente, ha tanti punti estremamente migliorabili, come il servizio, sia nelle percentuali che velocità dello stesso e la gestione dei momenti topici del match. Il suo coach Riccardo Piatti lo definisce “monotematico, monopensiero” e probabilmente questa passione folle per il tennis e per tutti i suoi piccoli segreti ancora da scoprire rappresenta la forza principale di Pel di Carota!

Sinner ranking

I numeri sono sensazionali: in un anno come il 2020 con tanti, troppi, tornei annullati, ha scalato 40 posizioni nel ranking ATP ed incassato oltre un milione di euro di premi, oltre a contratti dal valore di 300.000 per ciascuna sponsorizzazione con marchi di respiro internazionale! 

Il vero talento del super competitivo Jannick? Come dichiarato in un'intervista a cuore aperto a Stefano Semeraro, autore anche del bel libro Maestro Nascente, de La Stampa: "il mio vero talento è il rispetto per il lavoro e lo devo alla mai famiglia che mi ha insegnato a dare sempre il massimo".


Jannik sinner team

Sinner è il risultato di un complesso lavoro di squadra, coordinato come raramente si era visto in Italia dalla sapiente regia di Piatti, il Bollettieri tricolore!

Gli altri componenti del team Sinner sono Dalibor Sirola, preparatore atletico che ha lavorato con Raonic, Andrea Volpini, vice allenatore, il brindisino Cristian Brand, elite coach che lo segue durante i tornei, l’osteopata Claudio Zimaglia, il nutrizionista Luca Mondazzi (che non lesina di consigliare il Parmigiano nella dieta) ed il chiropratico Alfio Caronti.

Il rovescio di Jannik!

Riccardo Piatti è il coach, per distacco, più bravo tra quelli “laureati” alla scuola maestri di Roma. Dalla FIT, però, si staccò presto, diventando, di fatto, il primo allenatore privato di tennisti professionisti!

Dopo aver plasmato i Piatti Boys, protagonisti, partire da Renzo Furlan, di tante sfide di Coppa Davis, ha creato praticamente dal nulla Ivan Ljubicic, arrivato fino al n. 3 della classifica, e ha contribuito alla formazione iniziale di un giovane Novak Djokovic. L'incontro con Sinner? Max Sartori gli presentò la futura Furia Rossa, quando aveva solo 13 anni. 
 

I record di Sinner

Proviamo ad elencare una serie di primati stabili da Sinner sui campi da tennis, cercando sempre di essere originali e non lavorare con il copia/incolla da siti scommesse.

  • Lunedì 28 ottobre 2019 è stato tra i primi neomaggiorenni ad entrare nella top 100, traguardo che non aveva raggiunto così presto neanche Re Roger.  A 18 anni e due mesi, dopo la vittoria a Vienna sul tedesco Philipp Kohlschreibe, è stato il primo Azzurro ad entrare nei 100, così giovane.
  • Con la netta vittoria a Parigi nell'ottobre 2020 per 3-0 sull'esperto argentino di Rosario, Federico Coria, Sinner è il primo classe 2001 a raggiungere gli ottavi di un Major. Chi aveva superato prima di lui quattro turni nei tornei principali a soli 19 anni?!... Facile Djokovic nel 2006.
  • Superando in 4 set anche l'allora n. 7 del seeding Zverev ha eguagliato il cammino di Rafa Nadal: arrivare ai quarti nel suo primo Open di Francia nel 2005 ed è stato il primo italiano ad arrivare tra gli otto tennisti impegnati nei quarti, superando anche i record storici di Pietrangeli e Panatta.
  • Il 12 ottobre 2020, quindi neanche un anno dopo esser entrato nei primi 100, arriva al 46° posto del ranking.
  • Dopo aver superato in semifinale Mannarino a Sofia, il cittadino più famoso di San Candido, il 14 novembre 2020, con un’insolita diretta tv su Rai Due per un ATP 250, ha sconfitto nell’altura della capitale bulgara, in un incontro davvero complicato concluso al tie-break del terzo set, Vasek Pospisil, superando di ben 150 giorni il primato di Claudio Pistolesi, che aveva vinto a Bari a 19 anni, 7 mesi e 18 giorni. Inoltre, il circuito ATP non premiava un vincitore così giovane dal successo dell’allora diciottenne Kei Nishikori A Delray Beach nel 2008.
  • Dopo aver bissato il successo di Sofia, con un altro 250, stavolta in Australia, nella finale persa in due set a Miami ad aprile 2021 contro il polacco Hubert Hurkacz, un amico più che un collega, ha centrato, comunque, un altro record: è stato, ancora una volta il primo  italiano ad avere un percorso sino all’atto conclusivo in un Masters 1000, eguagliando per le quote tennis le prestazioni di Federer e Nadal, entrambi saliti alle luci della ribalta proprio al caldo della Florida!
  • Il 9 agosto, trionfa a Washington: è il più giovane, dal 2009, a vincere in un ATP 500!

Sinner trionfa a Washington!

Instagram Janniksin

Il profilo ufficiale di Sinner ha numeri in costanza aumento e in sei mesi ha praticamente più che raddoppiato i suoi followers, passando da 185 k a 380 k.

Gli analisti social hanno evidenziato, come oltre l’impressionante crescita, il dato clamoroso è la percentuale di engagement rate: il tasso di interazione supera, infatti, il 15%!

*Le immagini dell'articolo, distribuite da AP Photo, sono, in ordine di pubblicazione di Michel Euler, Joan Monfort, ed Alessandra Tarantino.

**Prima pubblicazione 31 maggio 2021

August 9, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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calendario: calendario europei 2021 | calendario europei Italia | calendario Italia europei 2021

L’estate si avvicina, ma per gli amanti del calcio il momento in cui inizierà la bella stagione non sarà il canonico 21 giugno, bensì l’11. Quella sera allo stadio Olimpico di Roma prenderà il via, Favorita la Francia per i pronostici europei la sedicesima edizione dei Campionati Europei, con un anno di ritardo. 

La UEFA non si è persa d’animo e ha riproposto lo stesso format spostando tutto di… 364 giorni, giusto per mantenere la finale di domenica 11 luglio. TUTTO SU EURO 2020

Ecco dunque il calendario della fase a gironi, che con 24 squadre a contendersi il passaggio alle partite a eliminazione diretta si prevede particolarmente interessante.

Venerdì 11 giugno

Si comincia dunque all’Olimpico di Roma, dove Italia e Turchia aprono il torneo, nel remake di quella che è stata la prima partita degli azzurri a Euro 2000.

Gli uomini di Mancini si trovano di fronte la squadra di Şenol Güneş, che nelle ultime partite ufficiali (le Qualificazioni ai Mondiali del 2022) hanno avuto risultati importanti.

Sabato 12 giugno

Il giorno dopo si completa il gruppo A con la sfida tra Galles e Svizzera e poi si disputano tutti i match del girone B. E se Danimarca-Finlandia non sembra una partita imperdibile, di certo è parecchio interessante lo scontro tra Russia e Belgio, due squadre che agli scorsi mondiali hanno fatto benissimo.

Anche stavolta Dzuyba e compagni avranno il fattore casalingo, visto che si gioca a San Pietroburgo, ma la rosa di Martinez, che può schierare tra gli altri Courtois, De Bruyne e Lukaku, è competitiva e abbastanza matura per puntare al bersaglio più importante.

Domenica 13 giugno

I match del 13 giugno si aprono con una partita attesissima, quella tra Inghilterra e Croazia. A Wembley i Tre Leoni vogliono la rivincita della semifinale del mondiale, in cui Mandzukic e compagni hanno battuto gli inglesi per andare a sfidare la Francia all’ultimo atto.

E visto che molti degli uomini di Southgate saranno gli stessi di tre anni fa, vorranno prendersi una tanto fredda quanto attesa vendetta. Nella stessa giornata si gioca anche tutto il gruppo C, con prima Austria-Macedonia del Nord e poi in serata ad Amsterdam con Paesi Bassi-Ucraina.

Lunedì 14 giugno

Si completa il gruppo D, in cui la Scozia scende in campo contro la Repubblica Ceca, e si gioca tutto il gruppo E.

Nel tardo pomeriggio si affrontano Polonia e Slovacchia, mentre il match serale a Siviglia è la sfida tra la Spagna e la Svezia. A entrambe le squadre mancano gli uomini simbolo: Luis Enrique non ha convocato Sergio Ramos, chiudendo forse l’esperienza del Gran Capitan con le Furie Rosse, mentre Andersson si sarebbe portato volentieri Ibrahimovic, se il ginocchio del milanista non avesse fatto crack.

Martedì 15 giugno

Solo due partite, quelle del gruppo F. Nel pomeriggio i campioni in carica del Portogallo affrontano l’Ungheria, mentre a Monaco di Baviera è la notte di Germania-Francia.

Un'immagine di Francia - Germania di Nations

La Mannschaft, scottata dagli ultimi grandi trofei, rischia subito grosso contro i campioni del mondo in carica, che a una rosa già molto forte hanno aggiunto anche Benzema, favorito come capocannoniere della manifestazione per le scommesse calcio tornato con i Bleus dopo anni di ostracismo di Deschamps.

Mercoledì 16 giugno

Cominciano i match della seconda giornata, che si apre con Finlandia-Russia. A seguire i match che interessano i tifosi tricolori, Turchia-Galles e ovviamente Italia-Svizzera, con la squadra di Mancini che affronta un avversario storicamente ostico e che, con una difesa particolarmente arcigna, cercherà di dare filo da torcere agli Azzurri.

Giovedì 17 giugno

Giornata di scontri non di altissimo livello. Il pomeriggio si apre con Ucraina-Macedonia del Nord, che può rappresentare la grande possibilità per Pandev e compagni, all’esordio nella manifestazione, di rientrare tra le migliori terze e avanzare alla fase a eliminazione diretta.

Gli altri due match sono nel tardo pomeriggio Danimarca-Belgio e alle 21 Paesi Bassi-Austria.

Venerdì 18 giugno

Due partite interlocutorie e un big match. Nei due match pomeridiano vanno in scena prima Svezia-Slovacchia e Croazia-Repubblica Ceca, ma tutti gli occhi saranno puntati su Wembley.

Alle 21 c’è Inghilterra-Scozia, che di certo farà ripensare agli appassionati alla sfida di Euro 1996, all’epoca sotto le torri dell’impianto londinese, finita 2-0 per i Tre Leoni con un leggendario gol di Gascoigne che decise la partita e le scommesse sport.

Gazza contro la Scozia!

Sabato 19 giugno

Si chiude il secondo turno con le ultime partite rimaste. Apre Ungheria-Francia, seguita dal big match di giornata, quello tra Portogallo e Germania, con Cristiano Ronaldo che incrocia il suo ex compagno al Real Madrid Kroos.

A seguire Spagna-Polonia, in cui Lewandowski vorrà sfatare la leggenda che non lo vede mai decisivo in nazionale contro le big.

Domenica 20 giugno

Il terzo turno dei gironi, ovviamente, prevede che tutte le squadre giochino alla stessa ora. Il gruppo A si chiude con Italia-Galles, in cui la squadra di Mancini dovrà vedersela con una delle sorprese dello scorso Europeo (Dragoni arrivati in semifinale) e Svizzera-Turchia.

Lunedì 21 giugno

I gruppi B e C regalano all’ultima giornata partite abbastanza interessanti. Partono le squadre che giocano ad Amsterdam e Bucarest con Ucraina-Austria e Macedonia del Nord-Paesi Bassi, mentre la giornata si chiude tra Copenaghen e San Pietroburgo con Russia-Danimarca e Finlandia-Belgio.

Martedì 22 giugno

Giornata dedicata alla chiusure del gruppo D, in cui si affrontano Croazia-Scozia e Repubblica Ceca-Inghilterra. Per i Tre Leoni ci sarà la voglia di vendicare l’ultimo incrocio con i cechi, in cui Kane e compagni hanno perso per 2-1 a Praga dopo essere andati in vantaggio proprio con il centravanti.

Mercoledì 23 giugno

La fase a gironi chiude con le ultime quattro partite. Il gruppo E saluta con Svezia-Polonia e Slovacchia-Spagna, mentre il girone di ferro regala Germania-Ungheria e soprattutto Portogallo-Francia, remake della finalissima di Euro 2016. In quel caso vinsero i lusitani, stavolta chissà.

Tutto su Euro 2020

Vuoi saperne di più sul primo europeo itinerante della storia? Ecco, una serie di articoli  analitici di approfondimenti:

Partita inaugurale Europei
La guida completa di Euro 2020
I convocati dell'Italia
Il girone A dell'Italia
Gli stadi di euro 2020
Le gare all'Olimpico di Roma

E poi…largo alla fase a eliminazione diretta. E buon Europeo a tutti!

*Le immagini dell'articolo sono di Francois Mori e Michael Probst (AP Photo). Prima pubblicazione 28 maggio 2021.

 
June 15, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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stadi europei 2021 | stadi europei 2020 | stadi partite europei

Ventiquattro squadre, 626 calciatori convocati e undici nazioni diverse in cui giocare. L’Europeo 2021, favorita numero 1 la Francia per i pronostici europei originariamente previsto per il 2020, è nato come torneo itinerante per celebrare i sessant’anni dalla prima edizione, quella del 1960.

Ecco perché nel 2014 sono state rese note le tredici città che avrebbero dovuto ospitare l’evento: Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Bruxelles, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra.

Tutto su Euro 2020

In sette anni qualcosa è cambiato, perché Bruxelles ha rinunciato nel 2017, mentre Bilbao e Dublino lo hanno fatto di recente. Restano dunque undici città (a sostituire Bilbao ci ha pensato Siviglia) e altrettanti impianti in cui si giocheranno i match in programma.

Gruppo A: Roma e Baku

Si parte dal Gruppo A, quello…degli stadi olimpici. Italia, Svizzera, Turchia e Galles giocheranno nello Stadio Olimpico di Roma e in quello di Baku. Due impianti dalla storia che non può essere più diversa. L’Olimpico capitolino (capienza 72698 spettatori) nasce nel 1927 ma viene completato solo nel 1953, dopo che durante la Seconda Guerra Mondiale è stato utilizzato addirittura come parcheggio.

Ha ospitato i Giochi del 1960, ma anche la finale dei Mondiali 1990. Proprio in vista della manifestazione iridata è stato ristrutturato, con la ricostruzione in cemento armato e una copertura in fibra di vetro. L’impianto romano ospiterà il match inaugurale tra gli Azzurri e la Turchia, le altre due partite dell’Italia nel girone e un quarto di finale.

Stesso numero di match ospitati ma storia molto più recente per l’Olimpico di Baku (capacità 68700), che si chiama così pur non avendo mai ospitato i Giochi.

I lavori di costruzione sono cominciati nel 2011 e l’inaugurazione risale al 2015, giusto in tempo per i Giochi Europei. Nel 2019 ha ospitato la finalissima di Europa League tra Chelsea e Arsenal, vinta dalla squadra guidata da Sarri, favoritissima per le relative scommesse Europa League per 4-1.

Gruppo B: Copenaghen e San Pietroburgo

Le partite del gruppo B (Danimarca, Finlandia, Belgio e Russia) si dividono tra Copenaghen e San Pietroburgo. Allo stadio Parken (capacità 38065) si giocheranno tre partite del girone e un ottavo di finale.

L’impianto danese è il più piccolo stadio di Euro 2021, ma anche uno di quelli costruiti più rapidamente: nato da una ristrutturazione totale del vecchio Idrætsparken, è stato completato in appena due anni. Nel 2001 è stato aggiunto il tetto retrattile e dal 2014 è disponibile una rete Wi-Fi gratuita per tutti gli spettatori.

Avranno parecchio da fare in Russia, visto che allo Stadio San Pietroburgo si giocheranno ben sette partite: tre del gruppo B, le tre del gruppo E originariamente previste a Dublino e un quarto di finale. Un bello stress-test per l’impianto cominciato nel 2007 sulle cenere del Kirov Stadion e inaugurato dieci anni più tardi, dopo aver dovuto risolvere uno strano problema di vibrazioni del campo retrattile.

Nella stagione 2021/22, lo stadio russo dovrebbe ospitare anche la finale di Champions, se non si sceglierà di giocare, finalmente, in Turchia.

Gruppo C: Amsterdam e Bucarest

Il gruppo C dovrà invece alternarsi tra Amsterdam e Bucarest, una buona soluzione considerando che vedrà impegnati i Paesi Bassi, l’Ucraina, l’Austria e la sorprendente Macedonia del Nord.

I match della squadra di De Boer si terranno tutti ovviamente alla Johan Cruijff Arena, il gioiello da 54990 posti a sedere con tetto retrattile (il primo stadio europeo ad averlo) inaugurato nel 1996 e conosciuto come Amsterdam Arena. La casa dell’Ajax (ma anche per una decina anni della squadra cittadina di football americano) è stata intitolata al Profeta del gol nel 2017, a un anno dalla morte di Cruijff.

Capienza molto simile (55634 posti a sedere) quella dell’Arena Națională, sorta dopo la demolizione del vecchio stadio nazionale di Bucarest. Un gioiellino da 234 milioni di euro, costruito in quattro anni e inaugurato nel 2011, che ospita le partite della nazionale rumena (che però ha mancato la qualificazione agli Europei), oltre che quelle del FCSB e della Dinamo Bucarest.

Gruppo D: Londra e Glasgow

Location molto vicine per le squadre del gruppo D, considerando che si giocherà a Londra e a Glasgow. Normale, quando nel girone ci sono sia l’Inghilterra che la Scozia, oltre a Repubblica Ceca e Croazia. La squadra di Southgate favorita per le scommesse farà gli onori di casa a Wembley, i cui 90000 posti potrebbero essere riempiti totalmente almeno per la final four, se il governo britannico darà l’ok.

L’ex Imperial Stadium, ricostruito a inizio millennio senza le due iconiche torri, ospiterà i tre match dei Tre Leoni, ma anche un ottavo e soprattutto le ultime tre gare: le due semifinali e la finalissima dell’11 luglio. Qualche centinaio di chilometri più a nord si respirerà atmosfera calcistica anche a Glasgow, con Hampden Park che aspetta con gioia la Tartan Army, ma non solo.

Il leggendario impianto scozzese, inaugurato nel 1903 e che nel corso della sua storia ha avuto affluenze vicine ai 150mila spettatori (come nel caso della finale di Coppa Campioni 1959/60 tra Real Madrid e Eintracht Francoforte), potrà ospitare 52063 tifosi per tre partite della fase a gironi e un ottavo di finale.

Gruppo E: Siviglia e San Pietroburgo

Viaggi invece abbastanza lunghi per il gruppo E. Spagna, Svezia, Polonia e Slovacchia in origine avrebbero dovuto fare la spola tra Bilbao e Dublino, ma entrambe le città hanno rinunciato.

E se le partite previste in Irlanda sono state spostate a San Pietroburgo, in Spagna si è offerta Siviglia, con il suo Estadio de la Cartuja (capienza 60mila spettatori) che ospiterà tre partite del girone e un ottavo di finale. L’impianto andaluso, inaugurato nel 1999, è stato teatro della vittoria del Porto di Mourinho nella finale di Europa League 2003 e di recente ha anche ospitato la finale di Copa del Rey tra Athletic Bilbao e Barcellona.

Gruppo F: Monaco e Budapest

Atmosfera mitteleuropea infine per il gruppo F, quello più interessante, visto che mette di fronte le squadre che hanno vinto gli ultimi due mondiali (Francia e Germania) e i campioni d’Europa in carica del Portogallo. Il vaso di coccio sembra dover essere l’Ungheria, che però potrà contare sul fattore casa: i match si giocano infatti a Monaco di Baviera e a Budapest.

L’Allianz Arena, con i suoi 75mila posti a sedere e il più grande parco coperto d’Europa, ospiterà ovviamente la Mannschaft e spera di portare più fortuna ai padroni di casa di quanto fatto nel 2012, quando il Bayern ha perso in casa la finale di Champions contro il Chelsea.

Lo stadio del Bayern

Terminata giusto in tempo per gli Europei 2020, la Puskas Arena (67889 posti) ha aspettato un anno in più del previsto per ospitare il torneo e farlo con i tifosi sugli spalti. Ma chi andrà a vedere la partita a Budapest farà meglio a portare con sé la carta di credito: nell’impianto la ristorazione funziona senza contanti!

Tutto su Euro 2020

Vuoi saperne di più sul primo europeo itinerante della storia? Ecco, una serie di articoli analitici di approfondimenti:

Partita inaugurale Europei
La guida completa di Euro 2020
I convocati dell'Italia
Il calendario degli Europei
Il girone A dell'Italia
Le gare all'Olimpico di Roma

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Dmitri Lovetsky e Matthias Schrader. Prima pubblicazione 26 maggio 2021.

June 15, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Girone Italia euro 2020 | gironi euro 2020 | partite italia europeo

Doveva essere Euro 2020, il torneo itinerante per celebrare con tutti i tifosi d’Europa i sessant’anni dalla prima edizione del campionato continentale di calcio. E quindi ecco Euro…2021, che in quanto a partecipazione lascerà per forza di cose un po’ a desiderare, visto che gli stadi delle località scelte non potranno essere riempiti fino all’inverosimile e saranno sconsigliati gli assembramenti di tifosi che hanno sempre contraddistinto i tornei internazionali.

Gironi euro 2020

La Svizzera di Pekto

La Turchia di Calhanoglu

Il Galles di Bale

Tutto su EURO 2020

Ma data la situazione, meglio accontentarsi e andare a vedere cosa può regalare questa edizione degli Europei all’Italia.

Gironi euro 2020

Il CT Mancini, che ha preso la panchina azzurra dopo l’incredibile (ma in negativo) mancata qualificazione ai Mondiali in Russia del 2018, ha portato per i pronostici europei con facilità la nazionale italiana alla fase finale dell’Europeo.

Nel loro gruppo di qualificazione, gli azzurri hanno affrontato Finlandia, Grecia, Bosnia ed Erzegovina, Armenia e Liechtenstein, facendo registrare un percorso netto: 10 vittorie in altrettante partite, con risultati assai convincenti come il 9-1 rifilato agli armeni e partite un po’ più complicate come quella casalinga contro Dzeko e compagni.

L’obiettivo qualificazione è stato centrato in pieno e gli azzurri, attualmente settimi nel ranking FIFA, sono stati inseriti nella prima fascia del sorteggio, che ha regalato a Mancini e i suoi tre avversarie da non prendere sotto gamba. Dalla seconda urna è uscita la Svizzera, dalla terza la Turchia e dalla quarta il Galles.

La Svizzera di Pekto

Gli avversari più quotati sono certamente i… vicini di casa. La Svizzera, attualmente tredicesima nel ranking FIFA, è di gran lunga la squadra più affrontata della storia della nazionale italiana. Tra azzurri e rossocrociati ci sono stati infatti ben 58 incroci, quasi venti in più di quelli con la Francia, che segue gli elvetici in questa classifica. Il bilancio è ampiamente positivo per l’Italia, con 28 vittorie, 22 pareggi e sole 8 sconfitte, con 107 reti segnate e 67 subite.

In pratica, gli azzurri hanno battuto gli svizzeri quasi nella metà delle partite. L’ultimo incrocio tra le due nazionali risale a oltre 10 anni fa, in un’amichevole che ha preceduto il mondiale 2010. In quel caso il match è finito 1-1. Per trovare l’ultima vittoria azzurra bisogna risalire al 2003 (1-2), mentre per la più recente affermazione elvetica si torna indietro addirittura all’1-0 nelle qualificazioni mondiali nel 1993.

Gli svizzeri si presentano all’Europeo dopo aver vinto il loro girone (con Danimarca, Irlanda, Georgia e Gibilterra). Il punto forte della rosa di Petkovic, ex tecnico della Lazio, è certamente la fase difensiva, considerando che le stelle della squadra giocano nella retroguardia (Elvedi, Akanji) o sono centrocampisti abbastanza difensivi (Zakaria o Freuler).

Un'esultanza svizzera!

Il capitano Xhaka è reduce da stagioni in chiaroscuro all’Arsenal, mentre i grandi nomi offensivi (Embolo e Shaqiri) hanno deluso di recente. Non mancano altre facce conosciute, come il granata Ricardo Rodriguez, l’ex Udinese Widmer o Seferovic, che ha giocato con Fiorentina, Lecce e Novara. Con la Svizzera ci si vede a Roma il 16 giugno, per la seconda partita del girone.

Ricordiamo che anche agli ultimi Mondiali per le quote scommesse calcio , la Svizzera è stata un avversario ostico da battere per tutti, anche per il Brasile!

La Turchia di Calhanoglu

L’esordio azzurro, che sarà anche la partita di apertura dell’intera manifestazione, ci sarà invece l’11 giugno, quando all’Olimpico arriverà la Turchia di Şenol Güneş, forse l’avversario più scomodo dell’intero girone. Il ranking FIFA non inganni, i turchi sono soltanto ventinovesimi, ma nell’ultimo periodo sono reduci da ottime prestazioni nel girone di qualificazione mondiale, come la vittoria per 4-2 contro l’Olanda.

A dare un po’ di ottimismo, però, sono i precedenti. Quello degli Europei sarà l’undicesimo incontro tra le due nazionali e gli azzurri sono imbattuti: sette vittorie e tre pareggi.

L’ultima sfida, nel 2006, è finita in pareggio, mentre l’ultima vittoria azzurra è parecchio benaugurante, perché riporta a un altro match di esordio, quello di Euro 2000, anche in quel caso giocato l’11 giugno, vinto per 2-1 dagli azzurri di Zoff con reti di Antonio Conte e Pippo Inzaghi.

Alcune delle stelle della Turchia sono volti parecchio conosciuti in Italia. Nella rosa ci sono Calhanoglu, punto di riferimento del Milan e spesso uomo assist, soprattutto su calcio piazzato per le scommesse serie A, Demiral, alla seconda stagione alla Juventus, ma anche Cengiz Under, di proprietà della Roma e attualmente in prestito al Leicester.

Assieme a lui nelle Foxes gioca il centrale Söyüncü, nel mirino delle big di tutta Europa. E sempre occhio a Burak Yilmaz, centravanti non propriamente costante ma che in questa stagione ha praticamente deciso di portare praticamente da solo il Lille a rischiare di vincere la Ligue 1.

Il Galles di Bale

Guardando alla storia sembra la Cenerentola del gruppo, ma occhio al Galles, se non altro perché tra le tre nazionali è quella che nella scorsa edizione è andata meglio. Nel 2016 i Dragoni hanno infatti raggiunto la semifinale, inchinandosi solo ai futuri campioni del Portogallo dopo aver eliminato clamorosamente ai quarti una delle grandi favorite, il Belgio.

E infatti il ranking parla chiaro, posizione numero 17, davanti anche alla Turchia. Certo, sul Galles c’è la grande incognita del CT Ryan Giggs, coinvolto in un processo per violenza privata, non guiderà i suoi. Al suo posto ci sarà Robert Page, che dovrà gestire genio e sregolatezza delle sue stelle. In primis, Gareth Bale, di recente fragile e discontinuo, ma che se è in giornata è immarcabile.

Il marchio di fabbrica di Bale!

Occhio anche al giovane Daniel James, esterno del Manchester United, che in questa stagione ha avuto qualche infortunio di troppo ma ha talento da vendere. Completano il gruppo dei migliori Wilson, ala del Cardiff, Ampadu, centrale di proprietà del Chelsea ma in prestito allo Sheffield United, e Rodon, difensore del Tottenham.

Anche con i gallesi l’Italia ha un bilancio positivo: nove partite, sette vittorie e due sconfitte. I due precedenti più recenti sono la vittoria nelle qualificazioni europee nel 2003 e la sconfitta nella stessa competizione del 2002. All’epoca c’era Giggs, stavolta l’ex dei Red Devils non ci sarà, neanche in panchina. Ma occhio ai suoi eredi…

Tutto su Euro 2020

Vuoi saperne di più sul primo europeo itinerante della storia? Ecco, una serie di articoli di analitici approfondimenti:

Partita inaugurale Europei
La guida completa di Euro 2020
I convocati dell'Italia
Il calendario degli Europei
Gli stadi di euro 2020
Le gare all'Olimpico di Roma

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 21 maggio 2021.

June 15, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Partita inaugurale euro 2020 | Partite inaugurali europei | biglietti partita inaugurale euro 2020

Il match tra Italia e Turchia dell’11 giugno 2021 con gli Azzurri favoriti per i pronostici europei. sarà la sedicesima partita inaugurale di un Campionato Europeo. Una storia lunga e affascinante, che permette anche di viaggiare attraverso gli anni e di vedere come la manifestazione continentale abbia vissuto parecchie trasformazioni.

La prima in assoluto

Esordio a Napoli nel '68

La formula delle semifinali

La Francia di Platini

Mancio in gol a Düsseldorf

Football’s coming home

L'impresa della Grecia

Oceano transalpino

Tutto su EURO 2020

I primi Europei sono molto diversi da quelli che conosciamo e sarà così a lungo. Il torneo vero e proprio è infatti composto solo da semifinali e finali tra le quattro squadre qualificate. 

La prima in assoluto

E siccome tra le finaliste  del 1960 c’è la Francia e si gioca nel paese transalpino, a inaugurare Euro 1960 ci sono proprio i Galletti, terzi al mondiale 1958, che sfidano la Jugoslavia.

L’esordio però non è fortunato per i padroni di casa, che al Parco dei Principi perdono un match spettacolare. Prima vanno in vantaggio i balcanici, poi la Francia si porta sul 3-1, gli jugoslavi accorciano le distanze, i Bleus allungano di nuovo il passo prima di subire due gol in due minuti. Risultato finale, Jugoslavia batte Francia 5-4.

Quattro anni dopo si gioca in Spagna e come da copione ad aprire Euro 1964 sono proprio le Furie Rosse, che si trovano di fronte l’Ungheria. I magiari non sono più la Squadra d’Oro degli anni Cinquanta, ma riescono comunque a creare parecchi grattacapi a Luis Suarez e compagni, che per raggiungere la finale hanno bisogno dei supplementari.

Vantaggio degli iberici, pareggio degli ungheresi a pochi giri di lancette dal termine e gol decisivo di Amancio al minuto 112.

Esordio a Napoli nel '68

Nel 1968 la sede scelta è l’Italia e quindi ovviamente il primo match lo giocano gli azzurri. A Napoli, in un San Paolo strapieno, si affrontano la squadra di Valcareggi e l’Unione Sovietica.

Il match è una battaglia ma non si sblocca neanche nei supplementari e quindi è necessario affidarsi alla sorte: si va alla monetina e il capitano azzurro Facchetti sceglie la faccia giusta. Tre giorni dopo, a Roma, la scena non si può ripetere perché si tratta della finale. Contro la Jugoslavia si va al replay e al secondo tentativo gli azzurri sono campioni d’Europa.

La formula delle semifinali

Per l’edizione 1972, che si tiene in Belgio, niente gara inaugurale ma doppia semifinale in contemporanea. Ad Anversa i padroni di casa affrontano la Germania Ovest, che passa 2-1 con una doppietta di Gerd Müller prima del gol della bandiera dei belgi.

Ad Anderlecht invece si affrontano l’Ungheria e l’Unione Sovietica, che vince 1-0 con rete di Konkov e si va a giocare la finale con i tedeschi, venendo però abbattuta per 3-0 (con un’altra doppietta del Bomber).

La stessa formula viene ripetuta nel 1976, quando si gioca in Jugoslavia. A Belgrado i padroni di casa perdono per 4-2 ai supplementari contro la Germania Ovest (con tripletta…di un altro Müller, Dieter) dopo essere stati in vantaggio per 2-0 durante i tempi regolamentari.

Contemporaneamente ci vogliono 120 minuti anche alla Cecoslovacchia, che poi vincerà il torneo, per aver ragione per 3-1 dei Paesi Bassi a Zagabria: 1-1 nei tempi regolamentari e poi due reti dei cecoslovacchi a pochi minuti dal fischio finale dell’extra-time.

La Francia di Platini

Nel 1980 arriva il primo cambio di formula. Le squadre qualificate diventano otto e sono divise in due gironi. A inaugurare il nuovo europeo però non è l’Italia padrona di casa, bensì la sfida del gruppo A che poi è il remake della finale di quattro anni prima.

Stavolta niente cucchiaio di Panenka e la Germania Ovest batte la Cecoslovacchia per 1-0 con rete di Rummenigge, per poi andare a vincere il torneo.

Nel 1984 si torna all’antico, almeno per quello che riguarda la scelta della squadra esordiente. A Parigi la Francia di Platini fa gli onori di casa al Parco dei Principi contro la Danimarca e vince per 1-0 con rete proprio dello juventino. È l’inizio del percorso trionfale di cinque vittorie che porterà i galletti alla vittoria nella finalissima con la Spagna.

Mancio in gol a Düsseldorf

Euro 1988 viene assegnato alla Germania Ovest e l’avventura del torneo comincia a Düsseldorf. Di fronte ci sono i padroni di casa con in panchina Kaiser Franz Beckenbauer e l’Italia di Vicini. Finisce 1-1 con reti di Mancini e Brehme e tutte e due le squadre andranno a braccetto in semifinale, dove però saranno eliminate rispettivamente dai futuri campioni dei Paesi Bassi e dall’Unione Sovietica.

In Svezia nel 1992 arriva il primo dei grandi miracoli della storia dell’Europeo, la vittoria della Danimarca, ripescata in tutta fretta dopo la squalifica della Jugoslavia. Perlomeno i danesi non devono fare un viaggio lungo, visto che si gioca in Svezia. E a Solna i padroni di casa aprono la manifestazione sfidando la Francia e fermando i Galletti sul risultato di 1-1 con reti di Eriksson e del Pallone d’Oro in carica Papin.

Football’s coming home

Euro ’96 resta celebre per lo slogan Football’s coming home e volando in Inghilterra cambiano di nuovo le regole. Le squadre partecipanti diventano 16, divise in quattro gironi. L’onore di aprire il torneo spetta comunque ai Tre Leoni, che sfidano la Svizzera a Wembley nel match inaugurale.

È una mezza delusione, perché gli inglesi vanno avanti con Shearer, ma vengono raggiunti a pochi minuti dal termine da un calcio di rigore realizzato da Türkyılmaz.

Euro 2000, il primo a essere disputato in due paesi (Olanda e Belgio), assegna il match inaugurale ai belgi. Si gioca a Bruxelles e si affrontano i padroni di casa e la Svezia, semifinalista del mondiale precedente. Vincono i Diavoli Rossi per 2-1, con reti di Goor ed Emile Mpenza. Per gli scandinavi inutile il gol di Mjällby. In ogni caso, nessuna delle due passerà il turno, perché a qualificarsi sono Italia e Turchia.

L'impresa della Grecia

Euro 2004 conferma che i miracoli avvengono e come e regala anche una situazione abbastanza particolare: la partita inaugurale del campionato europeo di calcio è la stessa che si riproporrà nella finalissima,

Cambia solo il risultato, ma neanche tanto. A Porto, Grecia batte i padroni di casa del Portogallo per 2-1, con reti di Karagounis e Basinas prima dell’inutile gol di un giovanissimo Cristiano Ronaldo. A Lisbona, qualche settimana più tardi, finirà 1-0 per gli ellenici con rete di Charisteas.

Anche l’edizione successiva, quella 2008, è assegnata…in comproprietà ad Austria e Svizzera. L’onore di inaugurare la manifestazione va alla Svizzera, che però inizia male un Europeo che sarà parecchio deludente.

A Basilea i padroni di casa vengono sconfitti dalla Repubblica Ceca, a cui basta un gol di Sverkos per portare a casa il risultato. Mal comune, mezzo gaudio, perché come accade spesso entrambe saranno eliminate nel girone.

Oceano transalpino

Altro giro, altro torneo in due nazioni, stavolta Polonia e Ucraina. Il match inaugurale di Euro 2012 è a Varsavia e mette di fronte i polacchi alla Grecia che otto anni prima aveva sconvolto il continente. Finisce 1-1 con vantaggio dei padroni di casa con Lewandowski e pareggio ellenico di Salpiggidīs. Per i polacchi l’Europeo casalingo finisce malissimo, con due pareggi e questa sconfitta.

La tifoseria transalpina!

Nel 2016 si torna in un solo paese, la Francia, ma in compenso aumentano le squadre qualificate, arrivando alle attuali 24 divise in sei gironi. Il match di apertura, come nel 1960, si gioca al Parco dei Principi e vede protagonisti i Galletti contro una squadra balcanica, che stavolta è la Romania.

I francesi, favoritissimi dal sito scommesse  vincono in realtà per il rotto della cuffia, andando in vantaggio con Giroud e segnando il 2-1 finale con Payet al minuto 89, dopo il momentaneo pareggio romeno di Stancu.

Tutto su Euro 2020

Vuoi saperne di più sul primo europeo itinerante della storia? Ecco, una serie di articoli di approfondimenti analitici:


La guida completa di Euro 2020
I convocati dell'Italia
Il calendario degli Europei
Il girone A dell'Italia
Gli stadi di euro 2020
Le gare all'Olimpico di Roma

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Alessandra Tarantino (AP Photo).

Prima pubblicazione 20 maggio 2021.

June 15, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Acestream | Ace Stream | Acestream link

Nella nostra carrellata sui siti di streaming, analizziamo con questo contenuto, l'asso... dei portali!

Il nome AceStream

Cos'è AceStream?

Come scaricare AceStream e cosa serve?

Come usare Ace Stream?

AceStream è legale?

Acestream: film e serie

Il nome AceStream

Acestream è il nome commerciale di questo software, che potremmo scomporre in 2 parole: ace + stream.
La prima parola "asso" esprime l'alta qualità del servizio in questione, come l'ace nel tennis e nella pallavolo per le scommesse italiane. E l'asso è la carta più preziosa del mazzo per la maggior parte dei giochi di carte, come il poker, e viene utilizzata in una vasta gamma di contesti oltre ai giochi.

Mentre la seconda parte di acestream, "stream", rivela la funzione del software stesso, per trasmettere dal vivo diversi spettacoli come film, serie, concerti ed eventi sportivi.

Direttamente, quindi, AceStream, attraverso il suo nome, ci incoraggia a utilizzare un programma che si vende come il migliore (asso) quando si tratta di trasmissioni in diretta (streaming).
D'altra parte, il fatto di non utilizzare alcun carattere specifico sportivo rende la richiesta di Acestream molto più trasversale.

Ad esempio, PirloTV sta chiarendo con il nome che il sito web è esclusivamente per eventi sportivi, poiché Pirlo è un ex calciatore e allenatore italiano. Sebbene in realtà su quel sito web, vengano offerti altri eventi sportivi diversi dal calcio.

Altri esempi come Batmanstream o Hulkstream ci ricorderebbero di più il cinema. Quindi Acestream o JokerStream (un altro vero esempio di streaming web) si adatterebbero maggiormente a un concetto più generico di trasmissioni che comprende più modalità.

Cos'è AceStream?

AceStream è un lettore video, che sta diventando popolare ultimamente grazie alle sue buone prestazioni sia per la visione di film, canali televisivi nazionali e internazionali, serie, musica e trasmissione di eventi sportivi, anche per le scommesse calcio.

Un ace nella pallavolo!
AceStream si basa sulla tecnologia P2P (peer to peer), attraverso la quale viene stabilita una rete di utenti collegati tra loro, che fanno un uso migliore della larghezza di banda e ci sono prestazioni migliori nella connessione e nel trasferimento dei dati.

Come scaricare AceStream e cosa serve?

Prima di tutto, ti consigliamo di scaricare il programma AceStream dal sito Web ufficiale di Acestream. Il download è gratuito.
AceStream è un programma intuitivo e facile da usare. In questo senso, ricorda il classico VCL Media Player.

L'utilità principale di Acestream è che ha la funzione di incollare l'URL dei collegamenti diretti che offrono trasmissioni in diretta. I collegamenti diretti per queste partite possono essere trovati su pagine di streaming, come Rojadirecta.

In questo modo, puoi utilizzare AceStream per guardare le tue partite preferite sul tuo cellulare, tablet o computer.

Come usare AceStream?

Una volta trovato un URL dello streaming che ti interessa, devi solo seguire questi passaggi:

  • 1. Apri il programma Acestream sul tuo computer.
  • 2. Fare clic sulla scheda "Media".
  • 3. Una volta lì, fai clic su "Apri dump di rete" o "Apri streaming di rete".
  • 4. Incolla l'URL.
  • 5. Premi Riproduci e goditi l'evento.

AceStream è legale?

AceStream è un programma totalmente legale. Ma questo non significa che tutto il contenuto che puoi trovare online sia legale. In altre parole, i programmi i cui diritti appartengono alla televisione a pagamento non possono essere visualizzati gratuitamente.

E questo include alcune trasmissioni sportive i cui diritti d'autore appartengono a piattaforme di grandi dimensioni come DAZN.

AceStream: film e serie

AceStream è una piattaforma ideale per guardare film e serie sia in download che in streaming. Il suo funzionamento è molto semplice e simile a quello di un lettore video in stile VCL Media Player.

Negli ultimi anni, e soprattutto dal 2020, godersi il miglior cinema e le migliori serie in casa, è diventata un'attività più quotidiana, e che anima il nostro tempo libero, sia da casa, da un mezzo di trasporto medio o quando siamo ospiti o in un hotel in vacanza.

Sono sempre di più i siti web specializzati nell'offrire i migliori film e serie in alta qualità, nonché piattaforme in cui, dietro pagamento di un importo mensile o annuale, consentono l'accesso ad un ampio catalogo. Qualunque sia la tua opzione, AceStream è un lettore di qualità che offre una visione stabile, senza interruzioni e senza interruzioni pubblicitarie che interrompono il momento più interessante del film.

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Enric Marti e Jeff Roberson.

May 19, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Conor Mcgregor | McGregor vs Poirier | McGregor Notorious

L'obiettivo di un lottatore è sempre quello di diventare un vero numero: nel caso di Conor, la strada per essere riconosciuto un Campione è stata particolarmente tortuosa, nella stessa trasformazione per la quale l'irlandese spende il paragone del passaggio da scimmietta a... gorilla!

L'esempio utilizzato all'arrivo in UFC?! Dopo una lunga militanza in squadre locali, adesso mi ha ingaggiato... il Liverpool!

L'idolo di Dublino non ha mai fatto mistero di provenire dalla povertà più assoluta, anzi, probabilmente proprio questo è una chiave del suo successo, sul ring e a livello mediatico!

Altro traguardo assolutamente sul quale McGregor non ha mai fatto segreti è quello di diventare un fighter da titolo proprio nella UFC, con tutto ciò che ne comporta dal punto di vista economico, perché, come vedremo nel relativo paragrafo, il denaro ha un ruolo determinante nella storia che vi stiamo raccontando. Uno dei suoi motti? "O sei nella UFC o non sei nulla"! 

Conor McGregor: Notorious

Dustin Piorier

conor mcgregor instagram 

conor moglie dee devlin 

film Conor McGregor

Il valore della prima borsa

Conor McGregor: Notorious

Lo sappiamo, Conor McGregor è il lottatore iconico per eccellenza dei Combat Sports, il più riconosciuto a livello planetario, non solo per le sue prestazioni sull'ottagono recintato, ma anche per il carisma che tutti gli appassionati delle arti marziali miste gli riconoscono! L'atleta irlandese non è imbattibile e proprio l'equilibrio tra i lottatori di prima fascia di MMA è stato un elemento assolutamente fondamentale nel successo della organizzazione UFC.

Memorabile, in tal senso, la sconfitta dell'idolo di Dublino contro l’ex campione russo Khabib Nurmagomedov nella riunione #229, ogni singolo avvenimento è numerato progressivamente, naturalmente a Las Vegas, che ha battuto tutti i record non solo per i pacchetti venduti dalla pay-per-view, ma anche per il clamoroso numero di scommesse piazzate sull'evento!

Sempre in Nevada, The Notorious si è dato anche... alla boxe, affrontando la leggenda del pugilato Floyd Mayweather, l'unico a terminare imbattuto una carriera da ben 50 incontri. L’incontro vinto da Pretty Boy nel 2017 per k.o. tecnico solo alla decima ripresa è stato quello più ricco della storia del pugilato! 

Conor impegnato come pugile!

Ricordiamo che la carriera di McGregor nella UFC inizia nel 2013 nei pesi piuma; proprio a proposito di specifiche categorie di combattimento, l’ex idraulico dei sobborghi del fiume Liffey è stato il primo nella storia a detenere due cinture UFC, contemporaneamente, in due categorie di peso, piuma, appunto, e leggeri.

L’interesse del pubblico per le arti marziali miste è cresciuto in modo direttamente proporzionale ai record, come gli imprevedibili per le scommesse live tredici secondi, tredici necessari a battere il temibile brasiliano José Aldo, di Conor nella gabbia! 

Dustin Piorier

Il 10 luglio 2021, nell'evento UFC #264, Conor McGregor affronterà per la terza ed ultima volta l'americano Dustin Poirier: nella prima sfida, datata settembre 2014, al MGM Grand Garden Arena, l'irlandese superò, dopo 106 secondi, il rivale per KO alla prima ripresa con una sequenza di pugni davvero impressionante. 

Nel secondo atto, Poirier si è preso una clamorosa rivincita nel gennaio 2021 ad Abu Dhabi, infliggendo, al round due, il KO a Conor, di fatto il primo subito dalla leggenda di Dublino!

La ventisettesima vittoria in carriera del Diamante della Louisiana è sicuramente la più bella e prestigiosa in oltre dodici anni di combattimenti straordinari: con questo successo, oltre a pareggiare il record nei combattimenti con McGregor, cancella, almeno in parte, la sconfitta per sottomissione con Khabib Nurmagomedov, proprio negli Emirati Arabi, nel 2019 che gli è costata il titolo dei pesi leggeri UFC. 

I nostri bookmakers immaginano una "bella" davvero equilibrata ed attribuiscono all'ex Double Champions solo un leggero favore nel pronostico: su quale lottatore piazzerai la tua scommessa sportiva?! Segui l'evento dell'anno delle arti marziali miste con tutte le quote pubblicate da 888sport per gli utenti registrati!

conor mcgregor instagram 

Tanti i profili su, in thenotoriusmma con 40 milioni di follower l'idolo di Dublino condivide due definizioni di sè: The face of the fight game e... Mr. Whiskey. Altro profilo ufficiale o quasi è quello creato per la promozione del film Conor McGregor: Notorious

conor moglie dee devlin 

Dee Devlin è la compagna storica di Conor, da quando per asciugare il bucato, serviva occupare metà soggiorno della casa della mamma Margaret a Lucan, South Dublin!

Conosciuta ad una festa e ritrovata su Bebo. Ha sempre creduto in lui e, sicuramente, è stata la prima a farlo seriamente!

film Conor McGregor

ll docufilm, distribuito in Italia da Netflix, parte dal combattimento dall'UFC #202, ed in particolare dalla fine del terzo round del match contro il californiano Nate Diaz.
Il successo della pellicola pubblicata il 1 novembre 2017 è durettamente proporzionale alle serie di aneddoti raccontati: dal documentario si evicono varie chicche delle arti marziali e della vita di Conor. Perché un ragazzo vuole praticarle? Per l'esigenza di sapersi difendere.
Il programma di allenamento di Conor? Sabato mattina: 15 round da effettuare. Domenica: pesi e cardio. La settimana inizia con la pratica in 10 round del ju-Jitsu la mattina e otto round la sera. Il martedì mattina altri nove round. 

Con tanti aneddoti come i dietro le quinte delle produzioni degli spot televisivi e un simpaticissimo "I'll be back" di Arnold Schwarzenegger, stile... Terminator!
 

Il valore della prima borsa

Il debutto in UFC contro Marcus, un debutto definito straordinario. La prima borsa? 60.000 dollari, un granello di sabbia se comparata agli ultimi ingaggi! Ottimi comunque per sostituire una vecchia Peugeot con un comodissimo fuori strada.

Il primo incontro da outsider per le MMA scommesse per il titolo a Las Vegas nel maggio 2015 contro l’imbattuto da oltre due lustri José Aldo, fino a quel momento definito dagli addetti ai lavori il miglior lottatore pound-for-pound del Pianeta.
 

*le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. 

 
May 18, 2021
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Finale Champions | Finale Champions League | Finale Champions 2022

Nella finale tutta inglese tra il Manchester City di Pep Guardiola e il Chelsea di Thomas Tuchel, i Ciziens non sono stati i primi, almeno nel nuovo millennio, debuttanti all’atto finale a vincere la coppa... 

Un qualcosa che, ancor prima dei ragazzi di Guardiola, hanno potuto raccontare, loro malgrado, il Paris Saint-Germain (2020), il Tottenham (2019), lo stesso Chelsea (2008), l’Arsenal (2006), il Monaco (2004), il Bayer Leverkusen (2002) e il Valencia (2000).

Finale con derby

Vittorie per Nazione

Record di pubblico

Esito dopo il novantesimo

Le finali senza gol

I record di Paolo Maldini

Kluivert il più giovane

Finale con derby

Non sarà il primo derby inglese, perché già le edizioni 2007/08 (Manchester United-Chelsea) e 2018/19 (Liverpool-Tottenham) hanno visto affrontarsi due squadre di Sua Maestà. Anche le spagnole hanno avuto i loro scontri fratricidi (Real-Valencia e ben due volte Real-Atletico Madrid), così come le tedesche (Bayern Monaco-Borussia Dortmund) e le italiane (Milan-Juventus).

Vittorie per Nazione

Quel che è certo è che a fine maggio l’Inghilterra arriverà così a quota 14 vittorie, facendo un passo verso la Spagna che domina a 18 e allontanandosi da Italia (12) Germania (8). Interessante notare come su 66 edizioni, compresa quella che si terrà il 29 maggio, quattro nazioni ne abbiano vinte 52, sfiorando l’80% di trionfi.

Lo straordinario gol di Bale a Kiev

Record di pubblico

Di record in una finale di Champions League se ne possono stabilire molti, anche se alcuni sono davvero imbattibili. Impossibile, per esempio, superare i 127mila spettatori che all’Hampden Park di Glasgow hanno assistito alla finale dell’edizione 1959/60, vinta dal Real Madrid contro l’Eintracht Francoforte.

Allo stesso modo, considerando che si farà di tutto per far accedere circa 10.000 supporters, non si potrà far peggio della finalissima di Lisbona dello scorso agosto, quando Bayern Monaco e PSG si sono affrontate in un’atmosfera spettrale in un match a porte chiuse.

Volendo invece escludere la finale dell’edizione 2019/20, la minor affluenza di pubblico c’è stata per la finale tra Bayern Monaco e Atletico Madrid nell’edizione 1973/74, la prima e unica che ha avuto bisogno di un replay per assegnare il trofeo. Alla seconda sfida, all’Heysel di Bruxelles, erano presenti soltanto 23325 spettatori.

Esito dopo il novantesimo

A proposito di prime storiche, i supplementari in finale fanno capolino nel 1958, sempre all’Heysel, nel 3-2 tra Real Madrid e il Milan. Per i rigori bisogna invece aspettare il 1984, quando all’Olimpico di Roma la sfida tra il Liverpool e i giallorossi padroni di casa si risolve dal dischetto.

Le finali senza gol

Da una finale di Champions League ci si aspetta spettacolo, ma non è sempre detto che vada così. Eppure ci vogliono addirittura quarant’anni prima di far registrare il primo 0-0 nei 120 minuti, quello tra Steaua Bucarest e Barcellona nell’edizione 1985/86.

In compenso, da allora ce ne sono stati altri tre: PSV-Benfica (1988), Stella Rossa-Marsiglia (1991) e Milan-Juventus (2003) con una partita senza gol difficile da pronosticare per le quote calcio.

È andata molto meglio nell’affollatissima finale di Hampden Park nel 1960, visto che Real-Eintracht 7-3 rappresenta sia la finale con più gol fatti (10), quella con il maggior numero di reti segnate da una squadra e anche una delle quattro sfide in cui qualcuno, pur segnando tre gol, non ha vinto il trofeo. 

I record di Paolo Maldini

Per quanto riguarda i calciatori, alcuni record sono insuperabili, altri un po’ meno. Il maggior numero di apparizioni in finale di Coppa Campioni/Champions League è appannaggio di due leggende: Paco Gento e Paolo Maldini, entrambi scesi in campo otto volte nella finalissima. Per quanto riguarda i gol fatti, altro ex-aequo tra due miti dei Blancos: Alfredo di Stefano e Ferenc Puskas, a segno ben 7 volte nell’ultimo atto.

Il Colonnello ungherese ha anche il primato per le reti in una singola finale, con un poker nell’ormai celebre match contro l’Eintracht nel 1960. C’è molta Italia invece quando si parla di longevità. Il calciatore più anziano a scendere in campo in una finale è Dino Zoff, che aveva 41 anni e 86 giorni quando la Juventus ha perso contro l’Amburgo nel 1983.

Il che rende DinoMito anche il finalista perdente più anziano. Il…vecchietto d’oro è invece Paolo Maldini, vincitore della Champions 2007 a 38 anni e 331 giorni.

E Paolino è anche il marcatore più attempato in una finale, considerando il suo gol nel 3-3 contro il Liverpool nel 2005 a 36 anni e 333 giorni, che gli vale anche il record per la rete più veloce in finale, dopo appena 50 secondi.

Kluivert il più giovane

La gioventù invece appartiene…al Benfica e all’Ajax. Il vincitore più giovane è il portoghese António Simões, che nel 1962 porta a casa la coppa e anche il record come finalista più precoce, a 18 anni e 139 giorni.

Il marcatore più giovane in una finale è invece Patrick Kluivert, che nel 1995 risolve Ajax-Milan ad appena 18 anni e 327 giorni, con i lanceri sfavoritissimi per le quote Champions. Un anno dopo tocca invece a Kiki Musampa, 18 anni e 307 giorni, diventare il più precoce finalista perdente.

Insomma, di primati a disposizione ce ne sono anche troppi. E chissà che Chelsea-Manchester City non sia importante solo per l’albo d’oro, ma anche per spedire qualcuno dritto nei libri dei record della Champions League!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 16 maggio 2021.

December 25, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Messi Inter | Messi Juve | Messi Milan

Meglio partire da un presupposto: vedere nell’altra squadra Leo Messi non promette mai nulla di buono. Del resto, quando si parla di un calciatore che tra Barcellona e nazionale argentina è stato in grado di superare ampiamente quota 700 gol, è facile immaginare che per il proprio portiere la serata rischia di finire malissimo.

Messi e il Milan

Ostacolo Messi per la Juve

Messi e la sera dei miracoli di Roma

Inter e Messi

Messi al Napoli

Messi contro l'Udinese

Per informazioni chiedere agli estremi difensori del Siviglia, che in 43 partite contro la Pulce sono stati trafitti 38 volte o ai concittadini del Betis, che invece fanno parte della schiera di quelli contro cui Messi ha più gol fatti (26) che partite giocate (24). Eppure c’è qualcuno che per il numero 10 blaugrana è un po’…la kryptonite.

La storia della Pulce contro le squadre italiane, tutte giocate in Champions League, racconta anche delusioni enormi e digiuni inattesi. 

Messi e il Milan

Non è decisamente il caso del club tricolore incontrato più spesso da Messi, il Milan. Per il sei volte Pallone d’Oro ben otto sfide contro i rossoneri, con altrettante reti segnate (e già che ci siamo, anche tre assist). Il primo incrocio è datato 2011, perché nelle sfide delle stagioni 2004/05 e 2005/06 Messi era rispettivamente in panchina perché un po’ troppo giovane e infortunato. Nella stagione 2011/12, però, rossoneri e blaugrana calano il poker.

Le due partite del girone H di Champions sono piene di gol e vedono sempre un Messi in grande spolvero. Nel 2-2 del Camp Nou l’argentino firma l’assist per il momentaneo 1-1 di Pedro, mentre nel 2-3 di San Siro arrivano un gol da calcio di rigore per fallo su Xavi e poi l’assist proprio al regista del Barça per il definitivo 2-3. Ci si vede di nuovo in semifinale e se a Milano finisce 0-0, a Barcellona si impongono i padroni di casa per 3-1 con doppietta della Pulce.

Tempo neanche un anno e le due squadre si incontrano di nuovo. Gli ottavi dell’edizione 2012/13 della Champions partono bene per il Milan,  che vince 2-0 in casa, ma non ha tenuto conto dell’alieno in blaugrana: al Camp Non finisce 4-0 con doppietta dell’argentino. L’ultimo doppio incontro è datato 2013/14, di nuovo nel girone e dei quattro gol del Barça al Milan, Messi ne segna tre: quello del definitivo 1-1 a San Siro e il primo e l’ultimo del 3-1 in Catalogna.

Ostacolo Messi per la Juve

Anche contro la Juventus, incontrata sette volte, ci sono buoni ricordi. Impossibile che non lo sia la finale di Cardiff nel 2015, in cui i blaugrana si impongono per 1-3 con Messi che serve l’assist a Suarez per il nuovo vantaggio dei catalani.

Va decisamente peggio nella stagione 2016/17, quando Barça e bianconeri si incontrano ai quarti di finali. La Juventus vince per 0-3 al Camp Nou e al ritorno si accontenta di uno 0-0, lasciando Messi totalmente a secco.

La Pulce si rifà nella stagione 2017/18, quando il doppio scontro arriva nel girone. Il Barcellona rende la pariglia alla squadra di Allegri con lo stesso punteggio, 3-0 in casa, con Messi che va a segno due volte, e 0-0 in trasferta.

L’ultima sfida è quella della stagione in corso, in cui per la prima volta Messi e Cristiano Ronaldo si incontrano dopo l’addio al Real del portoghese. All’andata CR7 non c’è e il Barça vince 0-2 a Torino con gol e assist di Messi. Al ritorno invece il lusitano c’è eccome e a Barcellona finisce 0-3 per i bianconeri, vincendo clamorosamente il girone da sfavoriti per le quote Champions.

Messi contro la Juve

Messi e la sera dei miracoli di Roma

A quota quattro incontri c’è la squadra italiana che rappresenta…un vero e proprio incubo per Leo Messi: la Roma. E dire che la storia contro i giallorossi era iniziata bene, quando nella stagione 2015/16 le due squadre si incontrano ai gironi di Champions. L’andata a Roma finisce 1-1, mentre il ritorno è un monologo blaugrana: al Camp Nou il tabellone segna 6-1, con la Pulce che segna due reti e serve a un assist a Piquè.

Il terzo incrocio è altrettanto fortunato: l’andata dei quarti di finale dell’edizione 2017/18 a Barcellona finisce 4-1, anche se la Pulce non entra nel tabellina. A Roma però arriva una delle più grandi sorprese della storia recente della competizione: la squadra di Di Francesco vince 3-0 e manda a casa i catalani, che anche ad anni di distanza continuano a ricordare la sconfitta dell’Olimpico come una serata nerissima.

Inter e Messi

Messi ha giocato anche quattro partite contro l’Inter, che è la prima delle due squadre tricolori che possono orgogliosamente dichiarare di non aver mai subito gol dall’argentino. La Pulce sfida i nerazzurri tre volte nella stagione 2009/10, quella del Triplate di Mourinho.

Nella prima partita, quella del girone, le due squadre si fermano sullo 0-0, poi Messi salta quella di ritorno con il Barça praticamente già qualificato. C’è però tempo di incontrarsi di nuovo in semifinale. L’andata è storica, con l’Inter che batte 3-1 i campioni in carica, che pure erano passati in vantaggio.

Il ritorno è addirittura leggendario, visto che l’Inter gioca in 10 per quasi tutta la partita, ma tiene e subisce l’1-0 di Piquè solo dopo 83 minuti, qualificandosi per la finale.

Messi contro l'Inter

L’ultimo incontro contro l’Inter vede l’unico contributo di Messi nelle gare con i nerazzurri, l’assist per Suarez per il definitivo 2-1 in rimonta pe le scommesse italiane della partita del Camp Nou dei gironi della stagione 2019/20.

Messi al Napoli

Per l’erede di Maradona è strano aver incontrato due sole volte il Napoli. Ironia della sorte, le sfide avvengono quando Diego è ancora vivo e lo stadio partenopeo si chiama ancora San Paolo.

L’andata degli ottavi della stagione 2019/20 nell’impianto degli azzurri finisce 1-1 e Messi non entra nel tabellino. Al ritorno però c’è modo eccome di farsi notare, visto che l’argentino segna il 2-0 dei blaugrana e causa il calcio di rigore che realizza il 3-0, prima del gol della bandiera di Insigne.

Messi contro l'Udinese

E poi c’è l’altra squadra italiana che può vantarsi di aver tenuto Messi a secco: l’Udinese. I friulani si ritrovano nello stesso girone di Champions del Barcellona nella stagione 2005/06, quella in cui Rijkaard decide di lanciare definitivamente Messi. Tra i suoi c'è uno straordinario Ronaldinho, che affonda la squadra di Serse Cosmi con una tripletta nel 4-1 definitivo.

E poi al ritorno Messi viene risparmiato, con De Sanctis che può dunque raccontare di aver giocato due volte contro la Pulce (c’è anche l’1-1 con la Roma nel 2015) ed essere rimasto imbattuto. Un qualcosa che non tutti possono dire!

*Le immagini dell'articolo sono tutte distribuite da AP Photo. 

May 11, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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