achille polonara | polonara | polonara basket

Achille Polonara è uno dei casi più sorprendenti del basket italiano degli ultimi anni. L’ala forte di Ancona, dopo un decennio passato in A1, è stato costretto a lasciare l’Italia per cercare gloria all’estero.

Le caratteristiche di Polonara

I primi anni in A1 di Achille

Il salto di qualità a Reggio Emilia

Una nuova vita in Spagna

Polonara ci porta a Tokyo

La terra promessa di Achille Polonara è Vitoria, lì dove il Baskonia gli ha dato una possibilità e il lungo classe 1991 ha risposto presente. Adesso per Polonara c’è il sogno Olimpiade, conquistato a sorpresa dagli Azzurri in quel di Belgrado grazie soprattutto all’ala del Baskonia, nominato, non a caso, MVP del torneo preolimpico.

Le caratteristiche di Polonara

Achille Polonara è il prototipo ideale del lungo moderno. Un numero 4 di 2 metri e 3 centimetri, che all’occorrenza può anche ricoprire il ruolo di centro come fatto spesso contro la Serbia nella finale del torneo preolimpico di Belgrado.

Polonara apre meravigliosamente il campo viste le sue percentuali al tiro da tre punti, sempre superiori al 33% in campionato nelle sue ultime dieci stagioni. A questa capacità nel tiro da fuori riesce ad abbinare un grande atletismo e grandissimo tempismo, caratteristiche che lo rendono molto pericoloso soprattutto a rimbalzo d’attacco.

Soprattutto ad inizio carriera l’enorme impatto in attacco non era equiparabile al suo rendimento nella metà campo difensiva. 

I primi anni in A1 di Achille

A soli 18 anni Achille Polonara fa il suo esordio in A1 con la maglia di Teramo, collezionando cinque presenze e e 25 minuti realizzando un totale di 10 punti. Nella seconda stagione Polonara diventa un elemento importante delle rotazioni di Teramo, collezionando quasi 12 minuti di media, che diventeranno poi 16 nel suo ultimo anno in Abruzzo.

Chiude la sua terza stagione a Teramo da sesto uomo con otto punti e e quasi 5 rimbalzi a partita, attirando su di sé l’interesse di diverse squadre da playoff di A1. Accetta l’offerta di Varese, dove avrà la possibilità anche di giocare in Eurocup.

Le sue due stagioni in Lombardia sono ottime, e dopo qualche apparizione sporadica in amichevole dal 2014, entra nel giro della Nazionale. La stagione 2013/14 è quella dell’esplosione definitiva, visto che Polonara raggiunge nell’annata per la prima volta la doppia cifra con 10.5 punti a partita. 

Il salto di qualità a Reggio Emilia

A Reggio Emilia il grande salto, si gioca per competere nei playoff e in Eurocup. La prima stagione è esaltante, oltre 30 minuti di media a partita con 12 punti e 8 rimbalzi di media in Serie A1. A questi numeri va aggiunto un clamoroso 38% nel tiro da tre punti, che lo rendono uno dei giovani azzurri più interessanti.

Achille Polonara

Questi numeri gli valgono la convocazione per Eurobasket 2015, dove però gioca poco e gli Azzurri chiudono al quinto posto. La stagione successiva continua a garantire 11 punti a partita, ma nell’estate del 2016 arriva la grande delusione.

Polonara infatti non viene convocato per il preolimpico di Torino, dopo esser stato nei dodici un’estate prima ad Eurobasket: gli appassionati di scommesse live si ricorderanno la nostra sconfitta ai supplementari contro la Croazia.

La sua ultima stagione a Reggio Emilia è quella del 2016/17, prima del passaggio a Sassari con la sensazione che il treno sia passato. 

Una nuova vita in Spagna

A 26 anni il passaggio a Sassari ha il sapore di ultima chiamata, e Polonara insiste rispondendo sempre con i suoi 10 punti e 6 rimbalzi garantiti a partita. Numeri importanti, che però non portano ad alcuna chiamata delle big italiane.

Anche la Nazionale sembra metterlo da parte, gioca solo 6 partite di Qualificazione al Mondiale del 2019 e non viene preso in considerazione per la spedizione azzurra in Cina. In Italia non c’è più spazio per Polonara, che decide di mettersi in gioco e vola in Spagna.

Ad aspettarlo c’è il Baskonia, che lo vuole per allungare la panchina e sfruttare le sue qualità offensive entrando dalla panchina. 

Polonara ci porta a Tokyo

Il primo anno a Vitoria è difficile, perché i minuti di gioco sono pochi. Dodici minuti a partita con 4 punti e poco più di due rimbalzi a gara, Polonara però non si abbatte e l’esplosione arriva nei playoff della Liga ACB del 2020. Il Bakonia da settimo in classifica vince addirittura il titolo spagnolo, con un Polonara da 8 punti e 5 rimbalzi in 18 minuti nelle sette partite di playoff.

Dopo questo finale di stagione al Baskonia decidono di puntare su Polonara come titolare, e la risposta è strepitosa. Ben 11 punti e sei rimbalzi in Liga, che diventano addirittura 12 punti e 7 rimbalzi a partita in Eurolega, numeri che gli valgono la chiamata del Fenerbahce per la stagione 2021/2022, dove ripercorrerà la strada di un altro italiano, Gigio Datome.

Datome al Fenerbahce!

Non è finito qui però il magnifico 2021 di Polonara, perché a giugno è arrivata la chiamata di Sacchetti per tornare, quasi tre anni dopo, a vestire la maglia azzurra. Dopo le tre amichevoli di Amburgo, arriva il preolimpico di Belgrado: Polonara è semplicemente sensazionale! 

Chiude il torneo come quarto miglior realizzatore con 17.3 punti a partita, in più è anche il miglior rimbalzista (9.3 a gara) ed il migliore per valutazione, a sorpresa per le scommesse sportive online. Numeri che gli valgono il titolo di MVP del preolimpico e di atteso protagonista alle Olimpiadi di Tokyo. 

*L'immagine del Fenerbahce è di Darko Vojinovic (AP Photo).

July 22, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Gregorio Paltrinieri | Paltrinieri | Greg argento olimpico Tokyo

“Il Paese delle Meraviglie”. Il frutto della fantasia di Lewis Carroll, in cui la piccola Alice si trova di fronte a cose assurde, mai viste, splendide ma a volte anche terribili. E non è forse un caso che Gregorio Paltrinieri, nato a Carpi il 5 settembre 1994, chiami così i Giochi Olimpici.

L'oro di Greg a Rio 2016

Il cammino complicato verso Tokyo 

Quante medaglie per Paltrinieri

Le prime vittorie di Greg

L'anno della consacrazione

Gli obiettivi per Tokyo 2021

Un obiettivo così incredibile che chiunque inizi a fare sport un giorno spera di raggiungere, ma che non è alla portata di tutti.

L'oro di Greg a Rio 2016

Lui ce l’ha fatta, esaltando un paese intero in una notte nel 2016, quando milioni di italiani hanno sfidato il sonno e il fuso orario di Rio de Janeiro per vedergli vincere la gara dei 1500m stile libero, la maratona del nuoto in corsia, quella in cui basta perdere il ritmo o accelerare troppo nel momento sbagliato per crollare improvvisamente.

Greg in Brasile non ha mollato, ha vinto il suo oro, sfiorando il record mondiale e lasciando le briciole agli avversari, tra cui l’amico Gabriele Detti. 

Il cammino complicato verso Tokyo 

Ora però il paese delle Meraviglie si fa infido e pericoloso. Non certo per colpa di Paltrinieri, ma di un nemico subdolo e complicato da individuare: la mononucleosi,

L’atleta azzurro, che a Tokyo è qualificato per tre gare (i suoi 1500m stile libero, gli 800m e anche i 10km in acque libere, che ha cominciato a praticare quasi… per gioco e in cui, neanche a dirlo, si è scoperto campionissimo anche per i quotisti delle scommesse online) , arriva all’appuntamento dell’anno in condizioni fisiche non ottimali.

Colpa di una malattia che ha la capacità di prosciugare chi la contrae, che fa perdere peso e da cui non si recupera troppo facilmente. Non la migliore delle notizie per Paltrinieri, che pure a giugno aveva dato ottima prova di una forma fisica smagliante, vincendo una 5km in acque libere in carriera e dando spettacolo agli assoluti di Riccione.

Paltrinieri in acqua!

Poi lo stop, che lo ha costretto a saltare il Settecolli e a un allenamento differenziato per ritrovare il massimo dello splendore al momento di scendere in acqua in Giappone.

Quante medaglie per Paltrinieri

Anche perché c’è un medagliere importante da coronare, visto che quella nei 1500m di Rio resta l’unica medaglia olimpica, ma quando si parla delle altre competizioni Paltrinieri aumenta di molto il numero degli allori. Ai mondiali siamo già a 8 (3 ori, 2 argenti e 3 bronzi), a cui vanno aggiunti un oro e tre argenti in vasca corta.

Stessa cosa con gli Europei, che portano in dote tredici medaglie (8 ori, 4 argenti, 1 bronzo), più tre ori e un argento in vasca corta.

E poi ancora i Giochi del Mediterraneo, le Universiadi, mondiali ed europei giovanili, più i campionati italiani, in cui Greg quando partecipa…vince quasi sempre considerando che su 38 medaglie agli assoluti ben 27 sono d’oro. 

Le prime vittorie di Greg

Una carriera che definire vincente è poco, visto che è cominciata nel 2011 con il poker nelle manifestazioni giovanili, oro europeo e argento iridato nei 1500m e due bronzi negli 800. Nel 2012 in Ungheria, agli Europei dei grandi, sono arrivati l’oro nella “sua” distanza, i 1500m, e l’argento sugli 800m.

Ma, molto più importante, Greg è qualificato per i giochi di Londra, scendendo nel contempo per la prima volta in carriera sotto il muro dei 15 minuti. Si ripete nella finale olimpica dei 1500m, ma a causa di un dolore alla spalla arriva soltanto quinto. Il bello però deve ancora arrivare. Il 2012 si chiude con l’oro europeo e l’argento iridato in vasca corta, mentre il mondiale 2013 lo vede di bronzo, ma con la soddisfazione di stabilire il nuovo record italiano.

Che dura poco, perché nel 2014 lo migliora due volte, una delle quali agli Europei di Berlino, in cui vince l’oro in entrambe le sue specialità, ritoccando anche il primato europeo dei 1500m. Tempo qualche mese e il record europeo arriva anche ai mondiali in vasca corta, in cui vince l’oro. 

L'anno della consacrazione

 

È evidente che Paltrinieri si stia scaldando per Rio, ma nel 2015 c’è anche tempo per un oro e un argento mondiale, con doppio record europeo, ma anche per l’oro continentale in vasca corta con tanto di primato mondiale.

E poi il 2016, l’anno dei trionfi. A partire da quello olimpico, per arrivare alla doppietta europea con nuovo record continentale.

Il 2017 regala un oro e un bronzo mondiale, ma anche la prima medaglia nelle acque libere con la 10km alle Universiadi. Ai Giochi del Mediterraneo 2018 c’è anche spazio per un’altra distanza particolare, i 400m, vinti assieme ai 1500. Gli Europei dello stesso anno sono un po’ una delusione, con un argento e un bronzo, ma va meglio ai mondiali 2019, con un oro (gli 800m), un argento (la 5km a squadre) e il bronzo sugli 800m.

Gli obiettivi per Tokyo 2021

Anche il 2021 prima della mononucleosi prometteva bene: agli europei di Budapest per Greg ben cinque medaglie.

Strano a dirsi, i due argenti sono nelle prove in piscina, i tre ori sono in acque libere (5km, 10km e 5km a squadre). Insomma, se non fosse stato per l’infezione, Paltrinieri sarebbe arrivato a Tokyo quasi con la certezza di andare a medaglia.

Ora invece c’è un grosso punto interrogativo sulle sue condizioni fisiche. Anche se conoscendo Greg, non si arrenderà certo senza provare. E comunque vada, per lui sarà comunque l’ennesima vittoria.

Scopri il bonus scommesse di 888sport per le Olimpiadi nipponiche!

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Lee Jin-man e Darko Bandic. Prima pubblicazione 21 luglio 2021.

July 29, 2021
Ermanno Pansa
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Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Nuovi sport olimpiadi | nuovi sport olimpici | surf e baseball

Lo sport è un’attività senza tempo, presente da sempre nella storia dell’uomo. Da quando qualcuno ha sfidato qualcun altro a correre più veloce, la competizione agonistica ha fatto parte del DNA di ogni popolazione. Ma non per questo i Giochi Olimpici, che dal 1896 sono tornati a raccogliere tutto il mondo sotto un’unica bandiera, quella a cinque cerchi, possono permettersi di fossilizzarsi.

Cinque nuovi sport a Tokyo

Il baseball olimpico

Il tempio del karate

Arrampicata, surf e skateboarding

Lo sport non nasce e non muore, ma cambia, si evolve. E di conseguenza deve evolversi anche il calendario dei Giochi, che è parecchio aumentato rispetto a quando, 125 anni fa ad Atene, c’erano solo dieci sport e 43 eventi. A Tokyo 2021 gli sport saranno invece 33, con 50 discipline. E per alcuni è arrivato il momento del grande debutto ai Giochi.

Cinque nuovi sport a Tokyo

Le nuove politiche del CIO permettono infatti di aggiungere ai Giochi Olimpici alcuni sport che non sono “olimpici” nel vero senso del termine, ma che possono essere inseriti (con costi a carico del comitato olimpico interno) dal paese ospitante per aggiungere l’interesse locale.

E quindi a Tokyo faranno la loro comparsa altri cinque sport, tutti molto popolari nel paese del Sol Levante: il baseball/softball, il karate, l’arrampicata sportiva, il surf e lo skateboarding.

Un aumento importante rispetto a Rio de Janeiro, quando al programma di Londra (26 sport) erano stati aggiunti soltanto il golf e il rugby a sette, due discipline che, comunque, avevano già fatto parte dei Giochi Olimpici in passato (anche se il rugby in alcune delle prime edizioni si giocava a quindici). 

Il baseball olimpico

Il baseball e il softball sono certamente lo sport più seguito dei nuovi entrati. E a dirla tutta, è un ritorno, visto che il baseball ha fatto la sua prima comparsa a Stoccolma nel 2012. Poi è stato inserito nel programma a intervalli regolari (1936, 1952, 1956, 1964 e dal 1984 al 2008), prima di essere eliminato dopo Pechino. Il softball ha invece esordito ad Atlanta ed è andato avanti anch’esso fino al 2008.

La riammissione è stata complicata, perché avendo le due discipline due federazioni diverse era necessario considerarli due sport divisi. Quando si è deciso di riunire le federazioni e c’è stata la possibilità, quindi, il Giappone ha colto la palla al balzo e ha inserito le due discipline all’interno dell’edizione 2020.

Tanaka nel baseball americano!

I grandi favoriti per i siti scommesse sono i padroni di casa, guidati dall’ex stella MLB Masahiro Tanaka, seguiti dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti, che hanno deciso di presentarsi con una squadra che rappresenta un po' un mix, che schiererà veterani svincolati e giovani talenti. Discorso diverso per il softball, con le statunitensi favorite rispetto alle giapponesi. 

Il tempio del karate

Discorso diverso per il karate, che da anni cercava l’ammissione agli sport olimpici, senza successo e negli anni si è visto superare prima dal judo e poi dal taekwondo come sport da combattimento ufficiale nei tornei a cinque cerchi.

Ora però è arrivato il momento dell’esordio, con le competizioni che si terranno nella celebre Nippon Budokan di Tokyo, il vero tempio degli sport di combattimento del Sol Levante.

Sono previste le due discipline del kumite, con tre categorie per gli uomini e altrettante per le donne, e del kata, con una categoria per ciascuno. Al momento, però, il karate non è stato confermato per Parigi 2024. Ma vista la storia del judo, entrato a Tokyo 1964, poi scartato e riammesso in pianta stabile, non bisogna ancora dire l’ultima parola.

Arrampicata, surf e skateboarding

E poi, spazio agli sport “giovani”. Con questa formula Tokyo ha infatti ottenuto la deroga al numero di sport da aggiungere, che diventano cinque nel tentativo di creare appeal nelle nuove generazioni. Dunque arrivano sport che potranno sembrare strani a chi ha qualche… olimpiade sulle spalle, ma che hanno parecchio seguito tra i ragazzi. Come l’arrampicata sportiva, che presenta una gara maschile e una femminile.

Una decisione che ha creato parecchie polemiche, perché verranno così combinate le tre specialità (lead, speed e boulder), ognuna delle quali è particolarmente ostica a chi è specializzato nell’altra. La federazione ha però spiegato che la scelta è stata fatta per non dover escludere dal sogno olimpico alcuni degli atleti. 

Una scelta che è stata invece necessaria per quanto riguarda il surf, che ha optato per far disputare le due gare, una maschile e una femminile, con le tavole corte, le shortboards, escludendo dunque le longboards, le tavole da oltre tre metri con cui si surfava nei primi decenni dalla nascita della disciplina moderna. Le scommesse Italia aspettano le prestazioni sulle onde di Leonardo Fioravanti

I grandi favoriti in questo caso sono il brasiliano Medina, bicampione del mondo in carica, e la statunitense Moore. 

Ultima aggiunta, quella dello skateboarding, che come il ciclismo si dividerà in due gare (una maschile e una femminile) “park” e altrettante “street”. La prima, che si tiene in una struttura simile a quella dei classici streetpark, vedrà gli atleti esibirsi in una serie di trick a mezz’aria, mentre la seconda è su un percorso che rappresenta le difficoltà di una vera strada, con ostacoli che imitano la presenza di scale, muretti, dossi e corrimano.

Anche in questo caso, i grandi favoriti sono statunitensi e brasiliani, che dominano la scena dello skateboarding. Insomma, a Tokyo ce ne sarà davvero per tutti i gusti. E anche i giovani potranno dire la loro sotto la bandiera a cinque cerchi.

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di David Goldman e Frank Franklin.

July 21, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Pronostici Olimpiadi 2021 | Pronostici Tokyo 2020 | Pronostici olimpici

Prima finale per la Grecia, mentre la Serbia vuole confermare il meraviglioso oro olimpico di Rio 2016! Preso non solo il nostro pronostico, ma anche l'interpretazione della finale, aperta fino all'ultimo quarto!

GRECIA - SERBIA (domenica ore 9.30 Discovery+)

Bellissime le due semifinali con l'Italia non fortunatissima ad aver incrociato, da imbattuta, proprio i serbi già nei quarti di finale in un match a senso unico dal primo all'ultimo minuto.

Il cammino delle due selezioni è stato profondamente diverso: la Serbia non ha brillato nel raggruppamento B, sicuramente il più complicato dei due, ma è stata perfetta contro gli Azzurri e coraggiosa nella sfida ai fenomeni iberici, risolta a pochi secondi dalla sirena finale. Le due compagini, tra l’altro, si erano già sfidate all’esordio, nella prima gara del girone: il 25 luglio a vincere fu la Spagna 13-12.

Filipovic e compagni hanno realizzato la cifra incredibile di 90 reti durante un torneo così equilibrato e domenica mattina affronteranno, da favoriti per la lavagna elaborata dai bookmakers, gli ellenici, vera sorpresa di queste Olimpiadi, che, dopo aver agevolmente superato ai quarti il Montenegro, hanno vinto anche con la sempre ostica Ungheria, ribadendo, così, il successo nell’esordio a Tokyo, valevole per la classifica del raggruppamento A.

Il cammino verso la finale dei ragazzi dell'allenatore Thodoris Vlachos è stato praticamente netto: 6 vittorie ed un pari, 6-6 con l'Italia, sciupando un vantaggio di ben 4 reti. Più difficile il percorso dei campioni in carica che hanno già perso due incontri: con la Spagna, come sopra ricordato e nel derby da mille emozioni contro la Croazia.

Concordiamo sul favore dei pronostici per la squadra di Dejan Savic, ma secondo noi la Grecia ha i mezzi per giocarsela fino in fondo!
 

Pronostico 888sport:


PRONOSTICI VINCENTI

Tutti i pronostici dell'estate 2021 sul blog di 888sport! Riparte, nella terza settimana di agosto, un campionato di Serie A sulla carta, davvero, equilibratissimo, ma, adesso, concentriamoci sui Giochi Olimpici!

339 medaglie d'oro da assegnare, 1089 in totale! L'Italia è competitiva in tanti, tanti sport: i nostri atleti sono pronti a superare le ottime 28 medaglie, collezionate nella fantastica edizione di Rio 2016.

L'assenza del pubblico e la relativa mancanza di adrenalina trasmessa dagli spalti potrebbe incidere sulle prestazioni di alcuni protagonisti; le gare saranno allo stesso modo tiratissime!

Considerata la complessità della gara di Vincenzo Nibali, la prima medaglia azzurra dovrebbe arrivare dalla scherma maschile o dal Taekwondo, già sabato 24 luglio, primo giorno effettivo di gare.

Pronostici Olimpiadi

Tutto su Tokyo 2021

Per approfondire sulla spedizione italiana, i nostri atleti di punta, gli allenatori e le squadre azzurre in gara nelle Olimpiadi nipponiche:

Simona Quadarella
Elia Viviani
Jessica Rossi
Paola Egonu
Davide Mazzanti
Frank Chamizo
Elena Micheli

Tokyo 2021

Pronostici Serie A 2021/2022

Il successo dell'Inter ha riportato la Juve, dopo i 9 scudetti consecutivi, sulla terra. Adesso, con i nerazzurri che sembrano indeboliti, in campo e in panchina, i giochi si riaprono, per i pronostici Serie A con Giorgio Chiellini e compagni, leggermente favoriti per i quotisti!

Con il calciomercato dei calciatori completamente fermo, la prima stagione caratterizzata dal calendario asimettrico, sarà il campionato degli allenatori, con cinque delle sette sorelle, ad eccezione del Milan di Stefano Pioli e dell'Atalanta del Gasp, ai nastri di partenza con un nuovo tecnico.

Grandissima curiosità per il ritorno a Torino di Max Allegri e la nuova Lazio di Maurizio Sarri.

Mourinho basterà per migliorare la Roma? E quale sarà la vera dimensione del Napoli di Luciano Spalletti, dopo il pari contro il Verona nell'ultima giornata che è costato la mancata qualificazione all'Europa che conta?!

L'Atalanta, con tre campagne in Champions consecutive, può candidarsi anche alla lotta per il titolo?

Per i pronostici calcio relativi alla Coppa Italia ci sarà, secondo i bookmakers, grandissimo equilibrio. Ricordiamo ai nostri competenti utenti registrati che delle ultime sette finali, la Juventus, primatista con 14 trofei, in particolare con Max Allegri allenatore, è stata presente per ben sei volte, vincendo 5 coppe dal 2014/2015.

Pronostici Serie B 2021/2022

Tre grandi favorite su tutte. Parma e Monza, regine del complicato mercato estivo ed il Benevento, ancora scosso dall'incredibile retrocessione.

Con organici del genere, più che Serie B sarebbe corretto definirla A2! Il Parma esordirà a Frosinone e già alla seconda, in una sfida che si annuncia equilibratissima per i pronostici serie B, incrocerà gli Stregoni di Fabio Caserta!

Si parte con Massimo Coda, principe dei bomber; il premio Paolo Rossi sarà attribuito al nuovo capocannoniere del campionato.

Pronostici US Open 2021

Dopo il successo a Wimbledon sul nostro Berrettini, Djokovic, favorito per i pronostici tennis anche per il cemento di New York, proverà a fare un'impresa unica nell'era Open: conquistare tutti gli Slam stagionali!

Per farcela, oltre una buona dose di emozione, il campionissimo serbo dovrà superare 7 avversari al Flushing Meadows Park. Nota di colore: con la vittoria nella finale attualmente prevista per il 12 settembre 2021, Nole, oltre a conquistare il Grande Slam, supererebbe Federer e Nadal, come titoli assoluti.

Pronostici NBA 2022

Dopo la straordinaria impresa dei Bucks che hanno riportato l'anello NBA a Milwaukee a distanza di 50 anni, tornerà a trionfare una squadra della Western?

I Lakers si candidano per ripetere il titolo del 2020, mentre la franchigia con più talento, se risparmiati da infortuni, sembrano essere i Nets del trio delle meraviglie!

E se il meraviglioso Giannis ribaltasse i pronostici NBA come nella straordinaria serie contro i Suns?!

*Prima pubblicazione, 20 luglio 2021.

**L'immagine di apertura è di Eric Gay (AP Photo).

***Le indicazioni delle quote sono aggiornate alla data ultima di pubblicazione e suscettibili di variazioni; i pronostici devono intendersi come semplici consigli!

August 8, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Elia Viviani | viviani elia | portabandiera Tokyo

Nel mondo del ciclismo, solitamente, ci si trova davanti a scelte difficili. Quella principale è certamente… il terreno di caccia. Arrivati a un certo punto, se non ti chiami Filippo Ganna bisogna decidere se dedicarsi alla strada oppure alla pista.

Viviani e Rossi, i portabandiera

Le sei discipline dell'Omnium

Quante medaglie in carriera per Viviani

Elia Viviani tra Giro e Tour

Elia: obiettivo Tokyo 2021

Certo, si possono fare entrambe le cose, ma è quasi sempre complicato riuscire ad eccellere quando si devono conciliare due mondi all’apparenza così simili, ma in realtà diversissimi.

Viviani e Rossi, i portabandiera

La storia degli azzurri, però, dimostra che non è esattamente così. Ai più avanti con gli anni viene sicuramente in mente il grande Silvio Martinello, velocista in grado di vincere alcune tappe nei grandi giri, ma soprattutto oro olimpico nella corsa a punti ad Atlanta.

Ma, palmares alla mano, il suo erede Elia Viviani sta facendo decisamente meglio. Al punto che mentre Paola Egonu sfilerà con il vessillo del CIO, sarò lui, assieme a Jessica Rossi, uno dei portabandiera dell’Italia a Tokyo.

Le sei discipline dell'Omnium

Gran parte del merito della scelta va certamente alla prestazione dell’atleta veneto a Rio, quando si è imposto nell’Omnium facendo esultare tutto quanto il Paese. Un trionfo cercato e guadagnato attraverso la fatica, perché si parla della disciplina più lunga e complicata del ciclismo su pista.

Come suggerisce il nome stesso, l’Omnium premia il migliore… in tutto, anzi in sei diverse specialità. E non è semplice battere tutti quando l’avversario principale si chiama Mark Cavendish, un altro che fra pista e strada è una leggenda del ciclismo mondiale. Nei due giorni di gara, Viviani si è difeso nello scratch (corsa su pista da 15km), arrivando settimo.

Poi ha cominciato a recuperare il terreno perduto nell’inseguimento individuale, non la sua specialità ma un punto di forza, arrivando terzo.

La differenza poi l’azzurro l’ha fatta vincendo la corsa a eliminazione, di cui è stato campione europeo nel 2019. Il resto è stata ottima gestione, con il terzo posto nella corsa a cronometro, il secondo nel giro lanciato e una tranquilla sesta posizione nella corsa a punti finale a oro pressoché già ottenuto.

Quante medaglie in carriera per Viviani

Il degno coronamento di una carriera che in pista ha sempre regalato a Viviani grandissime soddisfazioni a livello continentale, ma che quando si parla di campionati mondiali racconta di parecchie delusioni.

Agli Europei nel corso degli anni il veneto ha davvero sbancato, vincendo sette ori per le scommesse Italia, un argento e tre bronzi a partire dal 2011, tra competizioni individuali e quelle a squadre.

Ai campionati iridati, però, la storia è spesso stata diversa. Già nel 2011 Viviani si è dovuto accontentare dell’argento nello scratch, mentre nel 2015, un anno prima di Rio, la delusione è stata doppia e cocentissima: un argento e un bronzo, rispettivamente nell’Americana e nell’Omnium.

Elia Viviani con la medaglia d'oro!

Logico dunque che l’azzurro sia arrivato sulla pista brasiliana con parecchia voglia di rivincita, incanalata nelle sei gare dell’Omnium e terminata con l’oro al collo e con l’onore di portare la bandiera nella spedizione Azzurra da record a Tokyo 2021.

Elia Viviani tra Giro e Tour

Giochi in cui Viviani, nonostante una carta di identità che segna ormai 32 primavere, resta comunque da tenere d’occhio, perché negli ultimi anni ha continuato a vincere con continuità e si è preparato alla perfezione per le gare di Tokyo.

Ma anche quando si passa dalla pista alla strada, Viviani sa benissimo come si fa a vincere. Basterebbe pensare che nel 2019 si è imposto ai campionati europei nella prova in linea, dopo che due anni prima aveva raggiunto l’argento.

L’annuncio del ruolo da portabandiera, del resto, gli è arrivato mentre era in sella, durante una tappa del Giro d’Italia.

Una competizione che ovviamente il veneto ama particolarmente e di cui ha vinto in carriera cinque tappe, più la maglia ciclamino (la casacca che spetta al ciclista che raccoglie il maggior numero di punti) nell’edizione 2018, quella in cui ha portato a casa addirittura quattro frazioni. Negli altri grandi giri, il palmares di Viviani parla anche di tre vittorie di tappa alla Vuelta de España e di una frazione conquistata al Tour de France nel 2019.

Senza poi dimenticare la vittoria nei campionati italiani in linea nel 2018.

Elia: obiettivo Tokyo 2021

Negli ultimi mesi l’azzurro ha ovviamente dovuto diminuire l’allenamento su strada, visto che come ha spiegato lui stesso soltanto gli ultimi venti minuti di una corsa su strada allenano davvero anche per le specialità della pista. Ma questo non gli ha impedito comunque di vincere due tappe dell’Adriatica-Ionica race che si sono disputate a giugno.

Insomma, nonostante un anno di ritardo, Elia Viviani arriva a Tokyo con grandissime speranze per le scommesse ciclismo e con un tricolore da sventolare assieme a Jessica Rossi. La speranza è che la bandiera la veda anche salire dal gradino più alto del podio come accaduto ormai cinque anni fa.

Del resto, considerando che anche la sua compagna Elena Cecchini è un talento del ciclismo tricolore, che suo fratello Attilio è anche lui professionista e che Viviani gestisce anche un negozio di bici nella sua Vallese di Oppeano, un altro oro Olimpico nella bacheca sarebbe decisamente…di casa.

*L'immagine di apertura è di Victor R. Caivano (AP Photo).

July 20, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Italia basket - Nazionale italiana basket - Nazionale basket

Lo straordinario Meo Sacchetti, per la gioia della moglie Olimpia, medaglia d’argento nel 1980, dopo aver vissuto i Giochi Olimpici da player, sarà tra i protagonisti della spedizione Azzurra, da record per numero di atleti e squadre partecipanti, anche come Coach!

Il Preolimpico a Belgrado

Lo straordinario talento di Mannion

Torna il Gallo in Azzurro

Il Gruppo B a Tokyo 2021

Il calendario dell'Italia Basket alle Olimpiadi

Meo è riuscito a rendere coesi, come nelle avventure di club di Sassari e Cremona, cestisti entusiasti, con i quali non è complicato lavorare sul parquet, desiderosi di uscire dall'anonimato. La vittoria clamorosa in Serbia è una soddisfazione straordinaria per i suoi ragazzi, che però non devono assolutamente sentirsi appagati.

Il Preolimpico a Belgrado

Dopo il flop preolimpico di Torino 2016, abbiamo sconfitto a domicilio la Serbia, sicuramente non nella versione migliore, considerando le assenze del fenomeno di Denver Nikola Jokic e quella del compagno di squadra del Gallo, Bogdan Bogdanovic.

Nelle ultime 12 sfide, prima di quella del 4 luglio 2021 (che domeniche meravigliose, in un'estate, indimenticabilmente, italiana...) si partiva da uno storico di 10-2 per loro e di sette sconfitte consecutive per gli Azzurri nelle ultime sfide.

Una grande serata per l’Italia, dopo la beffa in casa del capoluogo piemontese! La migliore  versione della Nazionale di pallacanestro degli ultimi anni, protagonista di una straordinaria impresa con oltre 100 punti messi a referto a Belgrado, che torna alle Olimpiadi dopo 17 anni!

Subito, iniziamo con il cuore, oltre la tecnica, contro una Serbia confusa che, evidentemente, non si aspettava di affrontare un'avversaria così forte. Grande difesa per il nostro quintetto, sempre aggressivo.

Il tempo sembra non scorrere mai, contro il gigantesco centro serbo Marjanovic (224 cm) e le mani, secondo una statistica davvero difficile da verificare, più grandi di sempre nella storia del basket, 33 cm dal pollice al mignolo...

Con una stoppata ed un tiro in sospensione, Simone Fontecchio rimanda la Serbia a -19 dopo 75 secondi giocati nel quarto periodo. Polonara, miglioratissimo dopo l’esperienza all’estero, in versione Toni Kukoc, rimanda a -17 a 4 minuti dalla sirena finale.

Achille in difesa!

Ricordiamo che, a proposito di partecipazioni olimpiche meritate, Simone Fontecchio, è figlio di Daniele, atleta nei 110 ostacoli con una finale sfiorata per una questione di centimetri a metà anni '80, nelle Olimpiadi organizzate nella Città degli Angeli.

Lo straordinario talento di Mannion

All'estero si migliora più velocemente ed i nostri ragazzi "tornano con un altro status" da queste esperienze umane e professionali, come ripete spesso il saggio Meo Sacchetti,  leader non soltanto tecnico di questo gruppo eccezionale.

Il livello dell'Italia nasce, appunto, da esperienze sportive diverse: la stagione di "praticantato" di Mannion a Golden State, gli oltre 10 punti di media a partita in Eurolega disputata con la canotta dell'Alba Berlino per Fontecchio, le prestazioni di Polonara al Baskonia Vitoria dove ha potuto confrontarsi quotidianamente anche con uno dei migliori giocatori a livello continentale, Shangonia.

Il compatto gruppo Azzurro!

Scelto alla posizione 48 assoluta del Draft 2020, da Golden State, è il più giovane nel gruppo squadra guidato da Capitan Melli; gioca con la sicurezza e la personalità di un cestista navigato! Ha già un massimo in carriera nella Lega più amata del mondo di 19 punti in 29 minuti sul parquet contro Sacramento: 5 canestri su 8 tentativi dall'arco ed un chirurgico 4/4 dalla lunetta. A Belgrado ha fatto ancora meglio: 24 punti! 

Torna il Gallo in Azzurro

Tra i 12 rientra Gallinari, ancora impegnato con i playoff NBA con i suoi Atltanta Hawks ad inizio luglio e quindi assente... giustificato a Belgrado, rispetto a Datome e Bellinelli, che invece potrebbero rientrare nelle scelte di Meo Sacchetti per i prossimi Europei. Rimane a casa Awadu Abass.

Il Gallo torna in Azzurro due anni dopo il Mondiale di Cina e potrebbe essere a lungo impiegato da centro atipico a Tokyo, alternandosi nello slot con il buon Tessitori.

 

Il Gruppo B a Tokyo 2021

Girone complicato: siamo nel gruppo B, passano le prime due e le due migliori terze tra i tre gironi. In sostanza, quindi, delle 12 selezioni partecipanti, ne vengono eliminate solo quattro nella prima fase che possiamo definire di rodaggio.

L'obiettivo credibile per l'Italbasket è di giocarci alla grande uno dei quarti di finale in programma il 3 agosto, sperando di evitare, naturalmente le prime classificate dei gironi A e C. Delle avversarie sappiamo molto: l'Australia nel 2019 è arrivata quarta.

Con la Germania abbiamo perso nel quadrangolare di Amburgo il 20 giugno con i tedeschi superiori nel secondo tempo per chi era collegato con la diretta scommesse e la Nigeria del CT Mike Brown ha tanti giocatori, provenienti dalla NBA.

Incredibilmente, 2 su 3 hanno appena battuto gli Stati Uniti di Gregg Popovich.  

Il calendario dell'Italia Basket alle Olimpiadi

Esordiamo all'alba del 25 luglio contro la Germania; poi la sfida, il 28, all'Australia, che secondo i bookmakers dovrebbe vincere il girone e la gara conclusiva contro la Nigeria, il 31.

L’Australia è competitiva da diversi anni, ha veterani Nba come Mills, Dellavedova, Baynes, Ingles di grande affidamento e il  giovane, classe 1997 che gioca a Philadelphia, Matisse Thybulle, difensore eccezionale.

La Nigeria sicuramente ha fatto un exploit enorme contro USA, non ci sono grandissimi nomi ma sono giovani e giocano quasi tutti in Nba. Okogie gioca da anni a Minnesota, esplosivo, bel giocatore. Okafor è molto discontinuo ma ha grande talento. Achiuwa sembra, finalmente, in rampa di lancio.

La Germania sarà alla nostra portata, non hanno convocato Schroder che è un po’ la stella e non ci sono almeno un altro paio di Nba. Girone tosto, quindi.

I favoriti per la medaglia d'oro sono naturalmente per le scommesse gli USA di Kevin Durant e Damian Lillard che non perdono dalla notte da incubo contro l'Argentina del meraviglioso Manu Ginobili ad Atene nel 2004.
 

*l'immagine di Achille Polonara, che difende sul cestista islandese, Jon Stefansson, è di Markus Schreiber (AP Photo).

July 19, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Filippo Ganna | ganna flippo | Filippo Ganna Campione del Mondo

Campione del Mondo a cronometro nel 2020 a Imola, piemontese come tanti altri atleti che hanno scritto la storia sulle due ruote come Coppi e Girardengo, Filippo, seppur con caratteristiche tecniche e fisiche (è alto, infatti, 193 cm) completamente diverse, può diventare l'idolo del pubblico italiano che dai tempi di Marco Pantani aspetta un vero eroe sportivo nel ciclismo!

Campione del Mondo anche nelle Fiandre il 19 settembre 2021!

La scelta del Team Sky

Il primo italiano a vincere nella crono iridata

I successi al Giro d'Italia di Top Ganna

Gli obiettivi di medaglia a Tokyo 2021

Air Ganna, il pupillo di tanti campioni

Bici Pinarello Ganna

Avete mai sentito di un atleta che alla prima assoluta al Giro, indossa la leggendaria maglia rosa al termine della corsa?!... No?! Leggete questa storia, allora, quando si parla di un predestinato, nel 2016, a soli 19 anni già il primo oro nell'inseguimento!

La scelta del Team Sky

Decisione vincente quella di lasciare la Uae Emirates nell'estate 2018 dopo due anni per approdare in Sky, la squadra più ricca del World Tour, dove ha goduto, in senso pieno, di carta bianca sulla preparazione e le corse alle quali concedere la priorità.

Sky diventa poi Ineos Grenadiers, conosciuta anche come Impero per farvi capire quale dimensione organizzativa sportiva stiamo provando a descrivere.

Con un bilancio di oltre 50 milioni di euro a stagione, annovera tra le sue fila campionissimi e giovani di prospettiva: prende il nome dall'omonima azienda chimica del miliardario Jim Ratcliffe, secondo molti l'uomo più ricco d'Inghilterra che, oltre il ciclismo, sponsorizza la vela e la Formula 1.

Il Team britannico ha investito pesantemente su Ganna, anche per provare a presentarsi con un'immagine diversa, molto, molto più moderna!

Il primo italiano a vincere nella crono iridata

Reduce dalla vittoria della cronometro di San Benedetto, l'atto conclusivo della prestigiosa Tirreno-Adriatico, il 25 settembre 2020 ad Imola sulla pista Ferrari è il primo italiano in 26 anni a trionfare nella crono iridata, secondo più giovane di sempre in questa specialità, anche grazie ad uno straordinario lavoro ingegneristico della sua crew.

Filippo Ganna ai Mondiali in Polonia

31 km di dominio assoluto all'interno dell'Autodromo prestato al ciclismo, davanti a tutti dal metro uno di gara, con una prima parte di gara semplicemente sensazionale; il favorito Van Aert arriva secondo per il live scommesse a ben 26 secondi di distanza. 

I successi al Giro d'Italia di Top Ganna

Ha un'imbattibilità di oltre un anno nelle prove a cronometro, ma non è tutto; dopo aver dominato proprio la cronometro di Palermo a quasi 60 km/h di velocità media con la sua biciletta color oro, il 7 ottobre 2020, quando tutti si aspettavano un successo del compagno di squadra Puccio, sotto la supervisione tecnica del DS Dario Cioni, ha vinto anche in montagna, nella meravigliosa tappa di Camigliatello in Sila, lasciando indietro di oltre 30 secondi l'austriaco Konrad.. 

Un successo del genere in una tappa lunga, di circa 225 km, arrivando, addirittura solo al traguardo, dopo una fuga con altri 6 ciclisti, iniziate ad oltre 200 km,  da leggenda per un atleta di queste caratteristiche che dovrebbe essere dominante solo in pianura!

I successi al Giro, in due edizioni ravvicinati, del figlio di un ex canoista olimpico diventano un clamoroso poker servito tra, Palermo, Conegliano, Cernusco e Torino nel 2021. 

Gli obiettivi di medaglia a Tokyo 2021

Determinato, con la mentalità del vincente, beniamino di Torino, agli ordini del CT Azzurro su pista Marco Villa "un secondo padre" si è preparato con sacrificio a Montichiari; disputerà tre gare in Giappone: crono in linea, dalle quote del sito scommesse online è favorito per la crono individuale su strada; vuole, inoltre, continuare a stupire gli addetti ai lavori e giocarsela anche nel quartetto dell'inseguimento a squadre su pista.

L'erede di Francesco Moser, amante dei Lego, si rilassa nel suo giardino nel Canton Ticino con l'inseparabile tosa erbe! 

Air Ganna, il pupillo di tanti campioni

Con la sua incredibile serie di vittorie, ha colpito anche due leggende come Bradley Wiggins, ex primatista del record dell'ora e Mark Cavendish. Secondo Cannonball, Ganna, anche per la giovane età e beneficiando del lavoro certosino del Team Ineos, può essere il primo uomo a percorrere 4 km in meno di 4 minuti nell'inseguimento. 

Con un fisico più da pallavolista che da ciclista, riesca a portare il motore ad altissimi giri. Anche l'esperto CT Davide Cassani si è sbilanciato "è uno da record dell'ora."

Bici Pinarello Ganna

Correrà con una Pinarello costruita con un manubrio in 3D, un mix di titanio e carbonio, una vera e proprio... Mercedes delle due ruote che vale sul mercato quasi 30K!

Oro costante delle corse... tic-tac, dopo le Olimpiadi si dedicherà al tentativo del Record dell'Ora, attualmente detenuto dal belga Victor Campenaerts, con i suoi 55 km percorsi ai 1800 metri di altezza di Città del Messico.

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Manu Fernandez e Czarek Sokolowski.

September 19, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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davide mazzanti | mazzanti ct volley | mazzanti tokyo 2021

Quando si parla della pallavolo italiana, c’è sempre uno spauracchio che non abbandona gli azzurri: i Giochi OIimpici. E non è un problema soltanto maschile. Vero, la Generazione di Fenomeni ha sfiorato l’impresa nel 1996, la new generation ci ha riprovato nel 2004 e la nazionale attuale si è fermata all’argento a Rio nel 2016. Ma anche le ragazze hanno lo stesso identico problema.

Davide Mazzanti CT dal 2017

Paola Egonu, la stella del volley Azzurro

Capitan Miriam Sylla

Le dodici convocate per Tokyo

La quota dell'Italvolley alle Olimpiadi

Il movimento femminile, che si è sviluppato a partire dagli anni Novanta a seguito delle imprese dei ragazzi di Velasco, ha cominciato a raccogliere i frutti del lavoro della federazione e delle atlete all’inizio del nuovo millennio.

Le azzurre si sono laureate campionesse del Mondo nel 2002 e d’Europa nel 2007 e nel 2009, ma anche per loro i cinque cerchi sono sempre stati amari: il miglior risultato è un quinto posto (raggiunto per tre edizioni di fila dal 2004 al 2012) e a Rio, con Bonitta CT, si è scesi addirittura al nono.

Un'esultanza della Nazionale femminile!

Davide Mazzanti CT dal 2017

Ora però c’è voglia di rivincita e a incanalarla c’è Davide Mazzanti, CT dal 2017, che da quando è sulla panchina azzurra ha incamerato un argento mondiale nel 2018 e un bronzo europeo nel 2019, guadagnandosi di recente anche la conferma per il successivo ciclo Olimpico.

Del resto, complicato pensare che non avrebbe fatto bene. Già parte dello staff azzurro negli anni dei quinti posti olimpici, Mazzanti ha dimostrato in Serie A di saper vincere.

Per lui tre campionati italiani, uno con Bergamo, uno con Casalmaggiore e uno con Conegliano, oltre a due supercoppe e una coppa Italia. Insomma, uno che con i club è una sicurezza, ma che non ha per nulla sofferto la transizione alla pallavolo delle nazionali.

E ora, alla guida delle sue ragazze, punta a quello che sui illustri predecessori come Bonitta e Barbolini non sono riusciti a ottenere: il podio a Tokyo 2020. O perché no, anche la vittoria. Del resto, la rosa a sua disposizione è di assoluto rilievo.

Paola Egonu, la stella del volley Azzurro

A partire ovviamente dalla stella del volley italiano e non solo: Paola Egonu. L’unico opposto della rosa, che attualmente gioca con l’Imoco Conegliano, è certamente la pallavolista più famosa dello Stivale, ma è anche conosciutissima a livello internazionale.

Basterebbe pensare che nelle ultime sessioni di mercato parecchi club stranieri hanno fatto carte false pur di assicurarsela. Ma la scelta di restare all’Imoco ha pagato, perché l’ultima stagione ha portato addirittura il triplete campionato italiano/Coppa Italia/Champions League con il clamoroso per le scommesse live quinto set contro le turche in Finale, con titolo di MVP in tutte e tre le competizioni.

Capitan Miriam Sylla

Accanto a lei anche l’inseparabile Miriam Sylla, schiacciatrice e da poco scelta come capitano, un’altra che negli ultimi anni è stata richiestissima in Italia e all’estero.

Ai mondiali 2018 e agli Europei 2019, la palermitana è stata eletta miglior schiacciatrice del torneo, nonostante la nazionale italiana si sia fermata sempre ad almeno un passo dall’oro. A Tokyo, dunque, c’è voglia di rivalsa e pazienza se davanti a un’oro la migliore a livello individuale sarà qualcun’altra!

La fascia di capitano che ora è sul braccio di Miriam Sylla, prima apparteneva fino a qualche mese fa alla “Principessa” della pallavolo italiana, Cristina Chirichella. La scelta del CT di assegnarla alla schiacciatrice deriva però dall’incognita sulla partecipazione della centrale napoletana.

Le dodici convocate per Tokyo

A giocarsi il posto nella lista delle quindici, poi da ridurre a dodici, c’erano infatti cinque schiacciatrici e quattro centrali e c’era la possibilità che a rimanere a casa fosse proprio una di loro.

Alla fine poi Mazzanti ha invece deciso di portarle tutte (le altre tre sono Anna Danesi, Sarah Fahr e Raphaela Folie) e di escludere invece la terza palleggiatrice Giulia Gennari, il secondo libero Beatrice Parrocchiale e la schiacciatrice Alessia Gennari. Dunque, spazio a Tokyo per Cristina Chirichella, che negli ultimi anni è stata una delle immagini più apprezzate dell’ItalVolley.

Per quello che riguarda il resto della squadra, parecchie certezze e altrettante possibili sorprese. La palleggiatrice titolare sarà Ofelia Malinov, in forza a Scandicci, che nel mondiale 2018 si è distinta come la migliore nel ruolo. A darle respiro di tanto in tanto toccherà ad Alessia Orro, alzatrize sarda della Pro Victoria Monza, due volte vincitrice della Coppa CEV nelle ultime tre stagioni.

Oltre a Miriam Sylla, pochi dubbi sulla presenza come schiacciatrice titolare di Caterina Bosetti, una delle azzurre con maggiore esperienza, considerando che dopo Londra 2012 ha prima giocato (e vinto) in Brasile con l’Osasco e poi in Turchia con il Galatasaray.

Ma non si possono certo dimenticare anche Elena Pietrini, classe 2000, anche lei in forza a Scandicci, MVP del mondiale under-18 del 2017, vinto dalle azzurrine, e la sua compagna di club, l’italo-lituana Indre Sorokaite, utilissima nelle rotazioni in quanto schierabile anche da opposto, che è una delle senatrici del gruppo.

Per quanto riguarda il posto di libero, zero dubbi: Mazzanti si fida talmente tanto di Monica De Gennaro da potersi permettere di non portare neanche una riserva nel suo ruolo.

Comprensibile, dato che la classe 1987 dell’Imoco Conegliano è in nazionale ormai dal 2006 e nel corso di quasi vent’anni di carriera ha fatto incetta di titoli di squadra (tra cui quattro scudetti, una Champions e un mondiale per club) e individuali. 

La quota dell'Italvolley alle Olimpiadi

Insomma, è tutto pronto affinché le azzurre facciano dei grandi Giochi Olimpici. E anche i bookmakers ci credono, perché la squadra di Mazzanti è costantemente tra le grandi favorite delle scommesse pallavolo , in compagnia di Cina, Serbia e Stati Uniti: le Azzurre alla prima data di pubblicazione di questo articolo sono quotate @3.55 dietro solo alle asiatiche guidate dalla pluridecorata Lang Ping! 

Dimostrazione che sognare un podio (o perché no, l’oro) non è poi così assurdo…

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Koji Sasahara (AP Photo).

July 17, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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atleti italiani olimpiadi 2021 | atleti olimpici italiani | campioni olimpici italiani

Quasi 400 atleti, per 41 discipline coperte. Ma i numeri, snocciolati di recente dal presidente del CONI Malagò ed integrati dalla qualificazione della squadra di basket maschile, bastano fino a un certo punto per raccontare gli umori della spedizione azzurra ai giochi di Tokyo, che si avvicinano sempre di più.

Obiettivo Top 10 nel medagliere

Il nuoto Azzurro

La scherma: il bancomat del CONI

Il ciclismo tricolore

Medaglie da conquistare tra judo ed atletica

I tornei a squadre di Tokyo 2021

Quanto vale una medaglia olimpica

L’obiettivo è quello perlomeno di mantenere le prestazioni delle ultime edizioni, che vedono l’Italia presenza costante nella parte alta del medagliere.

Obiettivo Top 10 nel medagliere

Gli Azzurri non escono dalla top 10 ormai da Barcellona 1992 e nelle ultime tre edizioni hanno tenuto risultati che più costanti non si può: otto ori a Pechino, Londra e Rio, più altre 19 medaglie in Cina e venti sia nel Regno Unito che in Brasile, per tre noni posti consecutivi nella classifica per nazioni. 

Ma chi sono gli italiani da seguire con maggior attenzione? I nomi celebri non mancano, a partire da quelli dei due portabandiera, il ciclista Elia Viviani, campione in carica nell’omnium a Rio, e la tiratrice Jessica Rossi, campionessa olimpica con tanto di record mondiale nella fossa nel 2012. Ma accanto a chi sventolerà il tricolore nella cerimonia di inaugurazione, ci sono tante altre speranze, vecchie e nuove.

Il nuoto Azzurro

Si può partire dalla piscina, per quella che con tutta probabilità sarà l’ultima Olimpiade di Federica Pellegrini, che punta al tris personale. Qualche problema in più per Greg Paltrinieri, che si presenta in Giappone con addosso i postumi di una fastidiosa mononucleosi, ma che vuole ripetere le splendide prestazioni di Rio, con l’oro nei 1500m stile libero.

Greg Paltrinieri!

Assieme a lui anche Gabriele Detti e alcune novità, come Simona Quadarella, che si presenta a Tokyo forte del tris di medaglie d’oro europee nei 400, 800 e 1500m stile libero e con l’oro ai mondiali 2019 nella lunga distanza. E vista la quantità di atleti in odore di medaglia, occhio anche alle staffette ed agli straordinari recuperi nell'ultima vasca per le scommesse live

La scherma: il bancomat del CONI

Se si cercano certezze, impossibile non rivolgersi alla scherma, da sempre terreno di caccia degli azzurri sia nelle discipline individuali che in quelle di squadra. Il ritorno del fioretto femminile a squadre segna un’ulteriore possibilità per le azzurre, campionesse in carica da Londra visto che nel 2016 la gara non c’è stata per rotazione delle discipline.

Nell’individuale c’è la voglia di riprendersi il trono, dopo che per quattro edizioni prima di Rio le azzurre avevano sempre trionfato, rischiando anche di monopolizzare il podio.

Dunque, occhio ad Arianna Errigo, che lancerà l’assalto alle fortissime russe. Voglia di rivincita anche per Rossella Fiammingo, arrivata a un passo dall’oro in Brasile nella spada.

Per quello che riguarda gli uomini, c’è un oro da difendere per Daniele Garozzo, vincitore nel fioretto a Rio, che si sfiderà anche con Alessio Foconi, così come un argento e un bronzo a squadre da vendicare da parte del team di spada e di quello di sciabola. 

Il ciclismo tricolore

Oltre a Viviani, il ciclismo offre qualche altro nome di sicuro interesse. Nella cronometro individuale su strada c’è lo specialista Filippo Ganna, mentre arriva la prima olimpiade per Letizia Paternoster, pronta ad aiutare le tre compagne nella gara di inseguimento a squadre e a mangiarsi la pista anche nell’individuale come ha fatto Viviani a Rio.

Attenzione poi alla gara elite su strada, in cui gli azzurri possono provare a stupire come ha fatto Elisa Longo Borghini, che è uscita da Rio con un bronzo e che ha preparato l’anno olimpico con l’argento agli Europei.

Medaglie da conquistare tra judo ed atletica

Un altro che ha un oro da difendere è Fabio Basile, che scende sul tatami nel judo per confermare la vittoria nella categoria 66kg.

Altra speranza del judo italiano è Odette Giuffrida, che a Rio si è fermata all’argento, ma che agli scorsi Europei si è presa la prima piazza nei 52kg e ha lanciato un avviso alle tante avversarie. Nella lotta, tutti gli occhi sono su Frank Chamizo, che dopo il bronzo di Tokyo nella libera ha ottenuto parecchi successi e punta a prendersi l’oro in Giappone.

L’atletica è invece chiamata a cancellare la delusione delle scorse olimpiadi, in cui nessuno degli azzurri è riuscito a centrare neanche una medaglia. La punta di diamante, nonostante qualche problema fisico negli ultimi tempi, è certamente Gianmarco Tamberi, che punta all’oro nel salto in alto dopo aver saltato Rio per un infortunio nel suo anno migliore.

Occhi puntati anche su Marcel Jacobs, che da poco si è preso il record italiano dei 100 metri, così come sul pesista Leonardo Fabbri, che sta lanciando costantemente vicino ai 22 metri. Salta invece per infortunio la rassegna Larissa Iapichino, che fino a poco tempo fa sembrava lanciatissima per ripetere le prestazioni di mamma Fiona May.

I tornei a squadre di Tokyo 2021

Nei tornei a squadre, invece, c’è parecchia attesa per il ritorno del basket e per il classico Settebello, senza dimenticare la pallavolo maschile e quella femminile, con Zaytsev e compagni che vogliono migliorare l’argento di Rio. Ultimo, ma non ultimo, il tiro, dove oltre a Jessica Rossi ci sono altre due certezze: Gabriele Rossetti e Diana Bacosi, entrambi oro nello skeet a Rio e vogliosi di ripetersi.

Alcune medaglie, invece, non saranno difese, come i due ori di Niccolò Campriani, vincitore a Rio nella carabina ad aria 10 metri e qualche giorno dopo anche della gara da 50m.

Non ci sarà neanche Tania Cagnotto, argento nel sincro da tre metri con Francesca Dallapè, che ha lasciato l’attività agonistica. E fa rumore l’assenza del Setterosa, che pure a Rio era arrivato secondo, con una medaglia a sorpresa per le quote delle scommesse sportive online .

Quanto vale una medaglia olimpica

Una perdita…anche economica, considerando che un oro in questa edizione vale 180mila euro, il 20% in più di quanto ha ricevuto chi ha vinto a Rio. Stesso aumento anche per le altre due medaglie, con un argento che vale 90mila euro e un bronzo che ne fa incassare 60mila.

Per non parlare delle possibili sponsorizzazioni, considerando che l’esposizione mediatica di chi ottiene una medaglia a cinque cerchi, soprattutto in discipline che normalmente non sono di primo piano, è immensa.

Basterebbe pensare all’improvvisa celebrità che ha colpito atleti come Chamizo o il duo Lupo-Nicolai, argento nel beach volley.

Un mondo che si apre, perché tra televisione, libri (come quello di Basile) e contratti pubblicitari, le possibilità di vedere aumentare il conto in banca sono parecchie. Insomma, tanti ulteriori motivi per arrivare sul podio a questi Giochi Olimpici che, causa pandemia, si sono fatti parecchio attendere. Perché è vero, come diceva il Barone De Coubertin, che l’importante è partecipare. Ma vincere è molto meglio, per la gloria…e per il portafogli!

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo sono di Petr David Josek e Michael Sohn. 

July 15, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Holly e Benji | Holly e Benji due fuoriclasse | Capitan tsubasa

Qualsiasi persona nata tra anni Ottanta e anni Novanta sia incappata negli ultimi mesi su Italia 1 verso le ore 14, di certo avrà avuto un leggero sussulto. Il canale Mediaset e da poco anche Sky ha infatti ricominciato a trasmettere quello che è un vero e proprio cult dell’animazione giapponese, Holly e Benji.

Holly e Benji - Due fuoriclasse

Da New Team a Nankatsu

Holly e Benji Forever

Captain Tsubasa World Youth

Holly vs Roberto Baggio

La storia dei due ragazzi, che da rivali diventano compagni di squadra e sfidano rivali sempre più forti fino ad arrivare al top al livello internazionale è parte integrante dell’infanzia di tantissime persone. Anzi, non mancano i calciatori celebri, giapponesi e non solo, che citano proprio il cartone animato come fonte di ispirazione per quella che sarebbe stata la loro futura carriera.

Holly e Benji - Due fuoriclasse

Un anime che è stato esportato in ogni parte del mondo e che ha avuto un successo planetario fin dal 1981, anno in cui è iniziata la sterilizzazione del manga di Yōichi Takahashi. Ma a chi si è fermato a guardare qualche scena, non sarà sfuggito un particolare: sono cambiati i nomi delle squadre e quelle dei calciatori, così come il titolo stesso del cartone animato

Anzi, a dirla tutta, sono tornati… quelli originali, perché il doppiaggio degli anni Ottanta aveva stravolto tutto per rendere i nomi meno esotici per il pubblico europeo. Dunque quando nel 1986 sbarca in Italia, da Captain Tsubasa diventa “Holly e Benji - Due fuoriclasse”.

Un cambio di focus già interessante, considerando che si passa da un solo protagonista, Tsubasa Oozora (per gli italiani Oliver Hutton, per quelli di lingua spagnola Oliver Atom, e via discorrendo), alla presenza di Benji Price (originariamente Genzo Wakabayashi).

Un concetto che nel corso degli anni è valso anche per Mila e Shiro, originariamente semplicemente intitolato “Attacker You” perché incentrato solo sulla storia di Yu Hazuki, o per i Cavalieri dello Zodiaco, che invece in origine è intitolato “Saint Seiya”, ovvero Seiya (che noi conosciamo come Pegasus) il Cavaliere.

Un disegnatore giapponese

Naturalmente, tutto quanto è stato il più possibile occidentalizzato, mantenendo chiaramente l’ubicazione geografica e poco altro. Per generazioni di ragazzi, quindi, le coppia d’oro di Holly e Tom Becker (Taro Misaki) o le sfide con Mark Lenders (Kojirō Hyuga) sono state leggendarie. Poi però l’autore del manga ha deciso che, in occasione del reboot del 2018 da parte della David Production, le geolocalizzazioni sarebbero sparite.

Da New Team a Nankatsu...

Una volontà ovviamente legata alla volontà di sfruttare quello che è un vero e proprio brand planetario, il cui valore però nel corso dei decenni è stato diminuito dalle traduzioni che impedivano un marketing e un merchandising a livello globale. Dunque, gli episodi prodotti negli ultimi anni vedono un ritorno ai nomi originali anche delle squadra, con la New Team che torna Nankatsu o la Meiwa che riprende il suo nome al posto della Muppet.

Un qualcosa che ovviamente lascia un po’ spiazzati i fan di vecchia data, considerando che quasi tutti erano abituati a sentir nominare Julian Ross, il campione fragile della Mambo, e non Jun Misugi del Musashi. Stesso identico discorso per quanto riguarda altri personaggi secondari, come il portiere karateka della Meiwa, Ken Wakashimazu (Ed Warner), o il capitano e leader coraggioso della Furano Hikaru Matsuyama, celebre come “Philip Callaghan” della Flynet).

Superata la confusione iniziale, però, ci si accorge che trattandosi di un reboot, la storia è assolutamente fedelissima a quella del manga, a parte una necessaria modernizzazione. La storia non è più ambientata negli anni Ottanta ma nel 2010, con tanto di telefoni cellulari e altre modernità che ovviamente i personaggi della serie originaria non potevano neanche immaginare.

Holly e Benji Forever

Non si tratta comunque del primo remake, considerando che già quasi venti anni fa, in occasione del mondiale 2002 in Corea e Giappone, famoso per gli errori aribtrali di Byron Moreno quasi da calcio scommessa, c’era stato un tentativo simile, quello di Captain Tsubasa Road to 2002, che in Italia è stato trasmesso con il titolo di Holly e Benji Forever.

Questa versione riprendeva parti della storia del cartone degli anni Ottanta, aggiungendo poi il torneo di Parigi, presente in una serie soltanto animata e non sul manga, e completando il tutto con la parte finale, inedita, che porta Holly a giocare i mondiali con la maglia del Giappone contro la squadra da sogno... il Brasile!

Captain Tsubasa World Youth

Quella di Captain Tsubasa è dunque una cronologia non troppo lineare, visto che esiste anche la serie degli anni Novanta Captain Tsubasa World Youth, che è stata adattata anch’essa come anime e che in Italia è arrivata con il titolo di Che Campioni Holly & Benji. 

Qui i calciatori della nazionale giovanile del Giappone erano alle prese prima con le qualificazioni asiatiche al mondiale giovanile e poi al torneo vero e proprio, in cui si ritrovavano ad affrontare giovani campioni provenienti dalle migliori nazionali del mondo, ispirati (e neanche poco) ai grandissimi talenti del calcio degli anni Ottanta.

Il tutto, ovviamente, dovendo rimanere fedeli all’arco temporale della prima serie, in cui Tsubasa e compagni sono poco più che dei pulcini all’inizio di quel decennio.

Holly vs Roberto Baggio

Probabilmente proprio per questo, però, non si proseguirà oltre con il nuovo anime. La decisione infatti è stata quella di ripercorrere i volumi originali della prima serie del manga, quelli che terminano con l’ultima sfida al campionato delle medie.

Adattare le parti successive con tanto di relativo videogame per le scommesse esport in cui i giovani calciatori non solo affrontano gli avversari stranieri, ma si ritrovano a giocare in Europa e in Sudamerica, incontrando anche campioni come Roberto Baggio o tecnici ispirati a personaggi reali come…Van Saal che allena il Barcellona di Tsubasa, avrebbe richiesto troppe modifiche e forse presentarle come sono state prodotte all’epoca sarebbe comprensibilmente anacronistico.

Il che non toglie però che la nuova serie sia un bel tuffo nel passato per i vecchi fan e una storia splendida da scoprire per le nuove generazioni.

*Le immagine dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 14, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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