Quanto vale Michael Jordan

I successi di MJ lontano dal parquet

Quanto guadagna Michael Jordan dalla Nike: Sei titoli vinti, cinque premi da MVP, dieci volte miglior marcatore della Lega, due ori olimpici con il Dream Team.

Nonostante questo meraviglioso ed unico percorso sportivo, Michael Jordan ha guadagnato immensamente di più nella sua seconda vita da manager, da business man di successo, rispetto ai contratti stipulati quando dominava sul parquet.

La Nike e le Air Jordan

Il logo Jumpman sulle divise NBA

Mike e Parigi

Jordan businessman

Jordan tra golf e Nascar

Che colpo con gli Charlotte Hornets

Cosa volete che siano per un uomo valutato da Forbes un paio di miliardi di dollari, gli appena 90 milioni guadagnati nei 15 anni di carriera: 63 nelle ultime due stagioni e solo 27 (…) nelle tredici stagioni precedenti.

La Nike e le Air Jordan

Attraverso le schiacciate di Jordan la Nike è penetrata nel mercato europeo a partire dalla seconda metà degli anni'80. Quel contratto tanto caldeggiato dai genitori, con un giovane Mike orientato verso Adidas nel 1984, valeva 500.000 dollari a stagione.

La linea Air Jordan fattura ancora oggi oltre 3 miliardi di dollari all'anno; 120 milioni è l'assegno che spetta a MJ ogni 12 mesi.

Quanto guadagna Michael Jordan dalla Nike

Jordan salva Nike anche nel drammatico 2020, grazie al sold out nelle vendite digitali delle Air Jordan 5, della serie... "anche i repubblicani comprano scarpe". 

Quanto guadagna Michael Jordan dalla Nike

Proprio grazie all'abbinamento con Jordan, la Nike ha mantenuto le sue quote di mercato, a differenza dei primi competitors Adidas e Under Armour, in grande, grande calo. 

La linea di scarpe oggi rappresenta il 96% del mercato di vendite di quello che gli esperti definiscono "broader lifestyle basketball category"; ovvero quelle scarpe da basket che si comprano anche per essere indossate sotto i jeans!

Mike e Parigi

Il collegamento, rectius, il link di His Airness con Paris risale a molto prima dei giorni del McDonald's Championship del 1997; MJ, infatti, oltre ad incantare in una partita esibizione con la Stefanel Trieste, inizia a presentazione le sue scarpe nel 1985 proprio dalla capitale francese.

Oggi la partnership si è spostata al calcio con la squadra di casa al Parco dei Principi.

Partita con una maglia per la Champions, all'interno del clamoroso contratto della Nike da 80 milioni di euro a stagione fino al 2032, Mike ha prodotto per Neymar e compagni una maglia spaziale, con sfumature rosa e viola, all'interno della collezione Performance, con monogramma stampato dalla tipografia service della... Nasa!

Roba da far impallidire anche LeBron!

Neymar con la maglia... spaziale!

 

Jordan businessman

La regola numero 1 di MJ23 quando giocava?! Never give up, naturalmente! Insieme a quel genio di David Stern, il miglior dirigente sportivo di sempre, da quello straordinario Draft 1984, MJ ha cambiato la visione dello sport globale, che da quel momento in poi ha iniziato ad avvicinarsi al concetto di entertainment!

Il timing di His Airness non funzionava solo sulla sirena al Chicago Stadium; il tempismo con il quale, infatti, Mike ha comprato Charlotte, prima dell'esplosione del valore delle franchigie NBA, è davvero clamoroso!

Insieme a Magic ha investito nella aXiomatic che gestisce uno dei più famosi player attivi negli Espors, la team Liquid. Oltre ad essere lo sportivo più ricco di sempre, Jordan è sempre attivo nel sociale: 100 milioni di dollari in 10 anni dal Jordan Brand destinati alla lotta contro il razzismo.
 

Jordan tra golf e Nascar

The Grove XXIII, creato dal famoso architetto Bobby Weed, sud della Florida. Quasi 100 ettari tra percorsi per interminabili sfide su 9 buche, una clubhouse e diversi cottage.

Ha fondato con il partner Danny Hamlin un team che parteciperà alle gare automobilistiche Nascar, una vera e propria passione per gli americani, in particolare in Carolina del Nord.
La macchina è personalizzata con le frasi Compassion, Love, Understanding.
 

Che colpo con gli Charlotte Hornets

Dal 2006 General Manager e, poi, dal 2010 proprietario, a fronte di un investimento di 275 milioni di dollari, dei Charlotte, allora Bobcats,

Gli Hornets hanno chiuso la stagione 2020/2021 con 5 sconfitte consecutive ed un deludente decimo posto ad est; al primo turno del play in è stata surclassata di 27 punti dai Pacers.

Quanto guadagna Michael Jordan dalla Nike

La franchigia nella sua storia non ha mai superato il secondo turno nelle rare partite disputate al termine della stagione regolare.

Con l'esplosione di LaMelo Ball, matricola dell'anno 2021 con una media di oltre 16 punti a partita, gli Hornets diventeranno un'opzione più credibile per le quote basket; il californiano, classe 2001, fratello minore di Lonzo, inoltre, è stato il più giovane di sempre nella NBA a mettere a referto una tripla doppia!

La franchigia vale oltre 1,5 miliardi di dollari e MJ, è già rientrato dell'investimento iniziale, cedendo una parte delle quote a un fondo!

*Le immagini dell'articolo, tutte distribuite da AP Photo, sono di John Swart, Alastair Grant, Thibault Camus e Chuck Burton. Prima pubblicazione 22 giugno 2021.

April 14, 2025
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Il Verona pronto a stupire ancora

Dopo una buona stagione sotto la guida di Igor Tudor, nasce il nuovo Hellas Verona targato Gabriele Cioffi e sul mercato i movimenti sono molti. Oltre ai riscatti già previsti (Giovanni Simeone, che però è destinato a lasciare Verona, Gianluca Caprari, Martin Hongla, Lorenzo Montipò) sono già arrivati alcuni volti nuovi, come il francese Thomas Henry, appena acquistato dal Venezia per circa 5 milioni di euro.

Sguardo anche al futuro, con il terzino Josh Daig, miglior giovane scozzese della stagione 2020/21, acquistato dagli Hibs per 3,6 milioni. A titolo gratuito invece l’approdo di Milan Djuric, che si è svincolato dalla Salernitana, mentre Roberto Piccoli arriva dall’Atalanta in prestito secco. 

Che valorizzazione per la rosa!

Arriva... e parte Eusebio Di Francesco

Hellas: il dodicesimo uomo in campo

Gli obiettivi di mercato del Verona

Ivan Ilic, il gioiello

Nella scorsa stagione, Tudor ha approcciato bene con la rosa scaligera. Dove, però, si può assolutamente migliorare è nella gestione delle sostituzioni e, quindi, nella tenuta, tattica e fisica, durante i secondi tempi.

Che valorizzazione per la rosa!

Già nel 2021, Juric, l'allievo prediletto del Gasp, in 24 mesi ha valorizzato una rosa nella quale solo una minima parte di addetti ai lavori credeva.

Nell'estate 2020, l'oggetto del desiderio, in particolare dalle formazioni della Capitale, era stato il centralone Marash Kambulla, ceduto a titolo temporaneo alla Roma per 2 milioni di euro, con un riscatto, al 30 giugno 2022, di ulteriori 13,5 milioni! Una plusvalenza clamorosa per un difensore 2000 cresciuto in casa, per le casse del team gialloblu.

Il Verona ha ancora tanti, tanti talenti in organico; in particolare sugli esterni, sia a destra che a sinistra, ci sono calciatori che farebbero stracomodo alle 7 favorite per le quote vincente scudetto.

Il lavoro di Juric è stato premiato da un contratto record: il Torino di Cairo, prima ancora di andare sul mercato, ha puntato fortissimo sul croato, offrendogli un triennale da 2 milioni di euro più bonus a stagione. Un contratto, quindi, che colloca, d'ufficio, l'ex centrocampista dal mancino raffinato, nella fascia degli allenatori semitop della Serie A!

 

Arriva... e parte Eusebio Di Francesco

A  sostituirlo, era stato chiamato Eusebio Di Francesco. Dalla elettrizzante semifinale di Champions con il Liverpool, il risultato europeo più rilevante per un tecnico italiano nell'ultimo lustro, è giusto evidenziarlo, la carriera dell'ex centrocampista con il vizio del gol è stata veramente complicata.

Arrivato con mille speranze alla Samp nell'estate 2019 (nella stagione 2018/2019, i blucerchiati avevano chiuso all'ottavo posto, anche grazie alle reti di Fabio Quagliarella capocannoniere con 26 centri), a Genova il tecnico abruzzese è durato solo sette partite.

Lo score? Ultimo posto, sei sconfitte ed una sola vittoria per una squadra che, poi, con il subentrante Claudio Ranieri si salverà con discreta facilità.

Fa sorridere come il management che accompagna Difra avesse inserito nel riecco biennale da oltre 1,5 milioni a stagione, sottoscritto con la società di Ferrero, una clausola per il bonus ulteriore dell'1% sull'importo relativo alla cessione di ciascun giocatore valorizzato... 

Non va meglio neanche l'avventura successiva al Cagliari, una squadra di tutto rispetto che aveva ingaggiato un paio di giocatori di livello assoluto per onorare sino alla fine l'anno del proprio Centenario. Anche qui il bottino è davvero da incubo per chi puntava sul Cagliari per le scommesse serie A: terzultimo posto con 15 punti in 23 giornate, e 14 sconfitte.

Il numero, però, davvero incredibile, per uno Starting Eleven che si presentava con Cragno, Godin, Nainggolan (da gennaio), Nandez, João Pedro e tanti altri buoni giocatori è il 16; tante sono state le giornate senza vittorie, al momento dell'esonero di Di Francesco dal sabato pomeriggio della vittoria sulla Samp!

Come è andata a finire l'avventura di Difra al Bentegodi era davvero prevedibile...

Hellas: il dodicesimo uomo in campo

Rispetto alle stagioni di Juric, il nuovo tecnico scaligero troverà un alleato in più: con gli stadi finalmente aperti, vedremo a settembre con quale percentuale di capienza, la Curva Sud del Bentegodi rappresenterà, non solo idealmente, il dodicesimo uomo in campo.

La tifoseria del Verona!

Nello stadio veronese sono cadute tante grandi e, proprio nell'impianto di casa, dovrà costruirsi la prossima e storica salvezza: il Verona, infatti, non disputa quattro campionati consecutivi nella massima serie dai meravigliosi tempi di Osvaldo Bagnoli!

Gli obiettivi di mercato del Verona

Quello con la Dea potrebbe essere un rapporto ancora più stretto, considerando che il Verona sembra avere in mano anche Alessandro Cortinovis, trequartista che ha anche giocato in Under-21. Anche con la Lazio c’è un binario preferenziale, che ha visto la cessione ai biancocelesti di Nicolò Casale (7 milioni) e di Matteo Cancellieri (in prestito), con la possibilità invece di accogliere in gialloblu il terzino destro Romano Floriani.

Aperti infine canali con il Milan per vedere al Bentegodi due talenti delle giovanili rossonere, il figlio e nipote d’arte Daniel Maldini e il centrocampista Marco Brescianini, nella scorso stagione in prestito al Monza.

Straordinario rendimento per Barak!

Ivan Ilic, il gioiello

Non era immediatemente di proprietà della società di via Olanda, ma è stato davvero un colpaccio prima rinnovare dal Manchester City il prestito di Ivan Ilic: il centrocampista mancino, classe 2001 ha battuto ogni record in termini di età all'esordio con la Stella Rossa e la nazionale serba.

Ilic

Sembra il centrale ideale, davanti la difesa per azionare i tagli delle punte dell'Hellas.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 21 giugno 2021.

July 16, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Calciomercato Sassuolo | mercato Sassuolo 2022 tutte le notizie

Insieme alla straordinaria Atalanta, il Sassuolo rappresenta il miglior modello, per distacco, calcistico italiano.

La rosa del Sassuolo vale 220 milioni

Sassuolo - De Zerbi amore a prima vista

Alessio Dionisi, il nuovo De Zerbi

Il Sassuolo in Nazionale

Prestiti da valorizzare

Il fenomeno Raspadori

Gli obiettivi del mercato 2021

Con un monte ingaggi complessivo di 35 milioni di euro, solo il tredicesimo tra le società che hanno disputato la massima serie nella complicata stagione 2020/2021, Berardi e compagni hanno collezionati 62 punti in classifica, gli stessi della Roma che, però, spende ben più che il triplo!

La rosa del Sassuolo vale 220 milioni

Le scelte di qualità effettuate negli anni da Giovanni Carnevali ed il suo gruppo di lavoro a favore di uno dei gioielli della generosa famiglia Squinzi ha portato dei numeri clamorosi: secondo il portale di riferimento transfermarkt la rosa del Sassuolo vale ben oltre 220 milioni di euro e si piazza alle spalle solo delle sette sorelle che, per bacini di utenza, quote di diritti tv e metropoli che rappresentano, hanno veramente poco a che vedere con la provincia di Modena.

Una valorizzazione del gruppo squadra a tali proiezioni economiche sarebbe stata davvero impossibile, senza l'ingaggio di De Zerbi.

Sassuolo - De Zerbi amore a prima vista

Anche qui, si tratta di una "fenomenata" del management neroverde che in un insignificante Sassuolo - Benevento del girone di ritorno 2017/2018, con gli stregoni già ampiamente retrocessi, si innamorano dell'impostazione offensiva del tecnico bresciano, accettando il rischio di affrontare un complicato cambiamento tecnico tattico, dalla gestione di Iachini...

Non a caso di quello Starting Eleven che, da outsider per le quote calcio, pareggiò 2-2 a Reggio Emilia, mandando in difficoltà, con deliziose triangolazioni offensive, un centrale affidabile come Francesco Acerbi, arrivò al Mapei Football Center anche il talentuoso trequartista serbo, Filip Djuricic e, per 3,5 milioni di euro, oltre a bonus ed un'importante percentuale sull'eventuale rivendita futura, il mancino, classe '99, tutta forza esplosiva, Enrico Brignola!

Alessio Dionisi, il nuovo De Zerbi

Il coraggio, quello che troppo spesso difetta in società definite “grandi” dagli addetti ai lavori, non è mai mancato nelle scelte di Carnevali e per sostituire De Zerbi è stato chiamato un altro tecnico emergente, Alessio Dionisi, molto, molto simile, come profilo a quello che rappresentava nell'estate 2018 l'ex allenatore del Foggia.

Del giovane tecnico, classe '80, abbiamo già parlato in queste pagine web, pronosticandogli un futuro di platino; alla guida dell'Empoli ha vinto il campionato di Serie B più difficile di sempre.

Con società ai nastri di partenza come Monza, Lecce, Chievo, i toscani non avevano di certo la rosa migliore. In quella che da sempre abbiamo definito un'università del calcio, un'eccellenza italiana nello sport, il tecnico di Abbadia San Salvatore ha rappresentato un valore aggiunto, cercando, da subito, di costruire una squadra votata all'attacco! 

La bontà del lavoro svolto da Dionisi, utilizzando la lente di ingrandimento, può essere riassunto in due dati ed una considerazione più ampia: i 20 gol realizzati da Leonardo Mancuso, una squadra per media età davvero giovanissima, con tanti ragazzi come Fabiano Parisi e Nedim Bajrami, lanciati senza pensarci due volte.

Ancora, per un ragionamento più raffinato, c'è la mano di Dionisi anche nello spettacolare Venezia che ha raggiunto con merito, attraverso la lotteria dei playoff, la serie A dopo 20 anni: un allenatore preparato come Paolo Zanetti, infatti, ha continuato a puntare, senza stravolgerli, sui dettami tecnico tattici del suo predecessore sulla panchina dei lagunari! 

Il Sassuolo in Nazionale

L'estate 2020 certifica, una volta per tutte, la straordinaria nuova dimensione del Sassuolo, non solo all'interno del panorama calcistico italiano, ma su scala internazionale. De Zerbi, dopo mesi e mesi di corteggiamento, ha ceduto alla proposta milionaria di una società ambiziosa come lo Shakhtar.

Vi vengono in mente tecnici più adatti dell'ex trequartista, tra le altre, di Catania e Brescia, per valorizzare il parco giocatori brasiliani dei minatori?!

La splendida Italia, costruita mese dopo mese da Roberto Mancini ed il suo straordinario staff, ha ben due titolari provenienti dal Sassuolo, entrambi davvero unici come caratteristiche. Locatelli, cercato più volte dalla Juve, è l'unico centrocampista Azzurro che, oltre a tecnica, mette a disposizione anche centimetri e propensione ai contrasti.

Definire Berardi una punta esterna, ci sembra davvero riduttivo; il talento mancino è un trequartista di fascia che crea superiorità e sforna assist a ripetizione per i compagni di attacco!

Lo sappiamo, in questa versione meravigliosa 2.0 di Nazionale non esistono più i blocchi di calciatori provenienti dalle "strisciate", ma nello Starting Eleven guidato da Donnarumma, essere rappresentati da due elementi, pareggia, tanto per evidenziarlo, il numero di calciatori della Juve...

Prestiti da valorizzare

Se la coppia di calciatori titolari nella Nazionale del Mancio è naturalmente sotto gli occhi di tutti, c'è da spendere un paragrafo sui ragazzi, i cui diritti federativi sono ancora in capo alla società di Piazza Risorgimento, in prestito, ma pronti a rientrare alla base.

Due su tutti, entrambi classe '99 e colonne della Under 21 e... non solo! Frattesi è stato, per distacco, il giocatore più continuo nell'organico, di categoria superiore, allestito da Galliani a Monza.

Frattesi con la Under21!

Nonostante un'intesa mai raggiunta con Mister Brocchi che non ne hai intuito le capacità di inserimento, l'intermedio ha realizzato 8 gol, praticamente lo stesso numero della somma totale di quelli messi a segno dall'intero parco attaccanti brianzolo...

Nel passaggio ad un centrocampo a 3, Frattesi sarà sicuramente valutato come merita, dallo staff di Dionisi.

L'altro nome è già un big, nonostante la giovane età: Gianluca Scamacca è un attaccante dalle potenzialità uniche. Riesce a coniugare una tecnica cristallina, con una superiorità fisica alla Ibra. In una squadra come il Genoa ha realizzato 8 gol in 26 apparizioni; non esageriamo, affermando che, chi gli concederà la titolarità nella prossima stagione, avrà in dote un centravanti che può avvicinarsi alle 20 reti!

Il fenomeno Raspadori

Il prossimo gioiello del Sassuolo sarà naturalmente Raspadori, 6 reti nell'ultima Serie A con una straordinaria doppietta al Milan e già oggi, naturalmente, una realtà, non più una scommessa, come testimonia la convocazione in extremis a Euro 2020.

De Zerbi ha lanciato il ragazzo di Bentivoglio tra i titolari in un afoso sabato pomeriggio romano del luglio 2020; il risultato? Gol del vantaggio annullato dal VAR, ma l'esultanza del classe 2000, davanti alla distratta difesa della Lazio, è rimandata solo di una mezzora: rete del pari con un sicuro sinistro sotto porta su prezioso assist di Caputo.

Raspadori con la Under 21

Il talento, cresciuto in casa dal Sassuolo, è un attaccante rapido, assolutamente ambidestro, abile nel fraseggio stretto con il terzetto di trequartisti nerazzurri!

Gli obiettivi del mercato 2021

Gli obiettivi di mercato di Carnevali dipenderanno, naturalmente, dalle cessioni. Probabile che lasceranno il Mapei Stadium Loca e forse Boga, mentre gli altri talenti continueranno il certificato percorso di crescita. Nella costruzione della rosa 2021/2022, saranno decisivi, ovviamente, anche i rientri o meno dai prestiti dei due Azzurrini!

Con il nuovo allenatore si dovrebbe passare all'1-4-3-1-2, quindi potrebbe essere nei piani l'acquisto di un trequartista di gamba e di un altro attaccante centrale per dare un cambio a Raspadori e Caputo.  

*Le immagini dell'articolo, tutte distribuite da AP Photo, sono di Antonio Calanni e Darko Bandic. Prima pubblicazione 20 giugno 2021.

December 25, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Rocco Commisso | Rocco commisso patrimonio

Quando il nome di Rocco Commisso è circolato per la prima volta parlando di calcio italiano è stato nel periodo in cui il Milan di Silvio Berlusconi cercava un acquirente.

Chi è Rocco Commisso

Commisso Mediacom

rocco commisso forbes 

Commisso Cosmos

Rocco Commisso Fiorentina

In quei mesi qualcuno ha cominciato a nominare quello che in capo a pochissimo tempo è diventato nelle cronache “lo Zio d’America”. Del resto, con una storia come la sua, Commisso rappresenta esattamente il sogno a stelle e strisce, per di più in salsa tricolore.

Chi è Rocco Commisso

Nato nel 1961 a Marina di Gioiosa Ionica, provincia di Reggio Calabria, emigrato negli USA ad appena dodici anni, laureato alla Columbia grazie a una borsa di studio e poi diventato ricco, anzi, ricchissimo, grazie alle telecomunicazioni.

La curva viola!

E anche se poi il Milan non l’ha più comprato, Commisso è comunque diventato proprietario di un club storico della Serie A: la Fiorentina. Che può vantarsi di avere un presidente che secondo le stime più recenti di Forbes ha un valore netto di 7,2 miliardi di dollari, che lo piazzano al terzo posto tra i proprietari di squadre di calcio italiane dietro a Silvio Berlusconi (Monza) e a Zhang Jidong. 

Con potenzialità del genere, davvero inaccettabili i 40 punti collezionati dai Viola nel campionato 2020/2021 come concorderanno gli appassionati di scommesse calcio

Commisso Mediacom

Da dove deriva dunque la fortuna di Commisso, che gli permette di competere con personaggi come il Cavaliere o Zhang, re della distribuzione privata in Cina? Negli Stati Uniti, il suo nome è sinonimo di Mediacom, la quinta azienda di televisione via cavo degli States.

Ma prima di creare il proprio impero, il numero uno viola ha avuto una carriera particolarmente movimentato. A cominciare dagli inizi, alla Pfizer, per poi passare alla Chase Manhattan Bank e alla Royal Bank of Canada.

Poi però il destino ha preso le sembianza della TV via cavo, che è diffusissima negli USA, soprattutto nelle zone del Midwest e nel Southwest. Sin dagli anni Ottanta, Commisso è stato vicepresidente di Cablevision, che nel 1991 si è fuso con Time Warner, non prima di essere salito all’ottavo posto tra i provider nel Paese.

Nel 1995, però, il presidente della Fiorentina ha deciso di mettersi in proprio e ha fondato Mediacom, che nel corso degli anni ha offerto ai suoi clienti anche internet e piani tariffari telefonici, diventando un vero e proprio colosso delle telecomunicazioni a stelle e strisce. Basterebbe pensare che il bilancio che riguarda il 2019 parla di due miliardi di dollari di ricavi e 800 milioni di dollari di guadagni.

Normale, considerando che al momento Mediacom è il quinto provider statunitense di tv via cavo che nella maggior parte degli stati del Northwest, in cui la copertura delle antenne è difficoltosa, è tra i maggiori fornitori e in alcuni casi (come l’Iowa) si piazza addirittura al primo posto.

Il tutto anche grazie alla partecipazione ad alcuni programmi governativi che prevedono l’offerta del pacchetto di Mediacom alle famiglie meno abbienti, con tanto di servizi educativi per i bambini.

rocco commisso forbes 

Un qualcosa che chiaramente fa il paio con il bouquet di canali, che nel corso degli anni ha offerto anche la trasmissione del sempre sentitissimo campionato NBA, oltre che la ritrasmissione via cavo del ricco palinsesto di ESPN. Un mercato, quello della TV via cavo, che neanche l’arrivo di internet è riuscito a ridurre.

E anche se così fosse, Commisso non ha problemi, perché grazie alle infrastrutture già in uso per la trasmissione del segnale c’è anche la possibilità di offrire ai clienti anche servizi di connessione fissa e mobile.

Logico dunque che spetti proprio a Mediacom, con un patrimonio di oltre 7 miliardi di dollari come sopra evidenziato secondo Forbes, l’onore di essere anche il main sponsor della Fiorentina, che però non è l’unica squadra del portfolio sportivo di Commisso.

Commisso Cosmos

Prima di arrivare in Serie A, infatti, il presidente della Fiorentina ha voluto acquisire la proprietà di un club leggendario del calcio d’Oltreoceano: i New York Cosmos, eredi della squadra che negli anni Settanta ha fatto approdare negli Stati Uniti campionissimi del livello di Pelè e Beckenbauer.

Il gruppo di calciatori dei Cosmos!

Commisso ha salvato il club dal fallimento nel 2017, un segno di gratitudine per la città di New York, dove da giovane l’imprenditore italo-americano è approdato in cerca di fortuna.

Rocco Commisso Fiorentina

Ed evidentemente il sogno americano per Commisso ha funzionato eccome, perché (anche grazie a una cultura del lavoro eccezionale del numero uno viola) Mediacom sembra non aver risentito della crisi planetaria, come dimostra l’aumento del valore netto personale del presidente della Fiorentina nell’ultimo anno.

Quello che, purtroppo per i tifosi, non si può dire delle prestazioni del club! Siamo convinti, però, che Rocco non si farà spaventare dal caso Gattuso e rinforzerà la rosa della Viola in modo adeguato dopo stagioni davvero complicate...

Per le quote serie A Firenze ha il dovere di concorrere per un posto in Europa League, non di trovarsi impantanata nella lotta per non retrocedere!

*L'immagine della foto di gruppo dei New York Cosmos è di Seth Wenig (AP Photo).

June 19, 2021
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Ederson subito titolare nel nuovo progetto di Gasp

Dopo anni in cui l’Atalanta è stata grande protagonista in Serie A e in Europa, la Dea deve fare i conti con una stagione non eccezionale. Gasperini è stato chiaro, i cicli finiscono, ecco perché il club nerazzurro deve agire sul mercato, tanto in entrata quanto in uscita, per riprendere lo smalto degli anni passati.

Oltre ai riscatti cari di Boga e di Demiral, rispettivamente per 22 e 20 milioni, è arrivato Ederson, centrocampista brasiliano che si è messo in luce con la Salernitana e che l’Atalanta ha pagato 21 milioni di euro alla società campana.

Acquisti anche sulle fasce, con l’acquisto di Ademola Lookman, ala sinistra proveniente dall’RB Lipsia e costata 9 milioni. Stessa cifra anche per Brandon Soppy, ormai ex terzino destro dell’Udinese approdato alla corte di Gasperini.

Il miglior acquisto: la conferma di Gasp

Il doppio centravanti colombiano

I mancini sensazionali dell'Atalanta

Gli obiettivi di mercato della Dea

L'Atalanta, ormai, è una realtà, in Italia ed in Europa. I giocatori che fanno parte della straordinaria rosa nerazzurra sono decisivi anche nelle rispettive selezioni nazionali e troverebbero spazio in tanti club, anche della fascia più alta dell'elite del calcio.

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Il miglior acquisto: la conferma di Gasp

I miglioramenti da effettuare? Semplice, troppo spesso si rischia troppo in fase difensiva e si stacca la spina a partita in corso, pensando di aver già in tasca i tre punti, subendo rimonte che non hanno ragion d'essere per un organico di tale livello, come nel clamoroso pari con il Toro in casa.

L'acquisto top è sicuramente la conferma di Gasperini., nonostante per la prima volta dopo anni i nerazzurri non hanno centrato la qualificazione europea. Il tecnico cresciuto nelle giovanili della Juventus è quello che, per distacco, incide di più in Italia nel migliorare i suoi calciatori.

Percassi portato in trionfo!

Abbiamo tanto parlato delle straordinarie plusvalenze, anche con talenti giovanissimi, che hanno permesso anche di investire il settore giovanile, oggi Gasp guida un gruppo maturo che in Italia ed in Champions può andare a giocarsi qualsiasi gara a viso aperto, senza alcun timore reverenziale.

Poi certo, il sistema di gioco è particolare e concede agli attaccanti, ma per una serata nera come quella contro il Liverpool, continuando a credere nella stessa mentalità sportiva, prima ancora che calcistica, si va ad Anfield due settimane dopo per vincere 0-2, creando, occasioni su occasioni in uno dei campi più difficili del mondo!

Il doppio centravanti colombiano

Nessuna squadra ha due centravanti come Zapata e Muriel, tra l'altro praticamente gemelli come data di nascita: i colombiani, seppur con caratteristiche completamente diverse, sono due gioielli per la società di Percassi.

Nella speciale classifica cannonieri i due nella stagione 2020/2021 hanno realizzato insieme 37 reti (22 per l'estroso attaccante lanciato in Italia dal Lecce e 15 per il carrarmato di Cali). Per gli amanti di statistiche relative alle scommesse sportive, come coppia solo i Campioni d'Italia Lukaku e Lautaro Martinez hanno siglato più gol, con un minutaggio, però, completamente diverso, perché, più che fare tandem, i due cafeteros sono stati spesso alternati da Gasp.

L'anno scorso Zapata è stato penalizzato da un lungo infortunio, ma nella nuova stagione sarà di nuovo uno straordinario uomo squadra!

I mancini sensazionali dell'Atalanta

Qui non si parla solo di calcio, ma di poesia applicata alla sfera. Mettiamo per un attimo da parte, Pessina che aveva compiti tattici diversi, prima di tornare al suo Monza.

Nessuno in Italia ha avuto in rosa tre talenti mancini dello spessore di Ilicic, Malinovskyi e Miranchuk, nessuno, neanche le strisciate... più nobili! Quando il numero 72 stava bene, itre si sono contesi una maglia (addirittura nessuna nelle rare occasioni nelle quali Gasperini ha optato per l'1-3-5-2 con il doppio centravanti) in panchina.

Chiaro, chi entra a gara in corso, può assumere le sembianze del Super Sub e spaccare la partita, ma non ci stupiremmo se uno dei tre venisse ceduto per, poi, essere rimpiazzato con un calciatore offensivo di caratteristiche diverse.

Probabile, infatti, che neanche il meraviglioso dipartimento scouting nerazzurro si aspettasse un approccio così rapido dell'ucraino e del russo (primo calciatore dell'Atalanta ad andare in gol agli Europei o Mondiali dal colpo di testa che superò Walter Zenga di Claudio Paul Caniggia). 

In particolare, con Miranchuk ceduto al Toro, quando l'ex stella del Genk si avvicina all'area di rigore avversaria, sembra cercare la mattonella, come il miglior Ray Allen dall'arco da tre punti e, come in Atalanta - Milan del 21 agosto 2022 è sempre un'opzione interessante come primo marcatore per le scommesse Serie A!

Gli obiettivi di mercato della Dea

Tra gli obiettivi primari della Dea ci sono altri calciatori di fascia. I nomi più caldi sono quelli di Sergio Reguilon e di Cengiz Under. Lo spagnolo, accantonato da Conte al Tottenham, è valutato 25 milioni, mentre l’ex romanista, attualmente al Marsiglia, potrebbe costarne una manciata in meno.

Anche in attacco l’Atalanta cerca qualcuno, perchè gli infortuni di Zapata della scorsa stagione non possono lasciare tranquilla la società. Il nome più importante è certamente quello di Moise Kean, che la Juventus però valuta circa una trentina di milioni di euro, ovvero quanto pagato per riprenderlo dall’Everton. Dunque, la Dea potrebbe guardare in avanti e puntare su qualche stellina in erba.

Ed è esattamente il caso del centravanti danese Rasmus Hojlund dello Sturm Graz, ma anche del centrocampista svizzero Fabian Rieder, di proprietà dello Young Boys. E visto che l’Atalanta sa scovare talenti ovunque, potrebbero essere due nomi da tenere d’occhio per il futuro….

Un'esultanza dell'Atalanta!

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Antonio Calanni (AP Photo). Prima pubblicazione 18 giugno 2021.

August 24, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

Aldair | Aldair Roma | Pluto Aldair

Quattrocento trentasei partite giocate e venti gol realizzati. Il forte legame tra Aldair e la Roma è testimoniato dai numeri sì, ma non solo da quelli. C’è qualcosa di più profondo nel rapporto tra il centrale difensivo brasiliano e la squadra giallorossa.

Il libro su Alda

Gli inizi di Alda a Roma

Tre o quattro stranieri, sempre una maglia da titolare

Sempre apprezzato in due epoche calcistiche

Pluto: un difensore unico ed inimitabile

Il libro su Alda

Nella sua lunga militanza nella Capitale, Aldair - per i tifosi Alda o Pluto - si è fatto apprezzare per le doti umane. Un campione tra i più immensi che abbiano mai indossato la maglia della Roma: tecnica sopraffina, senso della posizione, abilità nel gioco d’anticipo, ma anche professionalità dimostrata dentro e fuori dal campo.

La copertina del libro

Campione del mondo con il Brasile nel 1994, Aldair è stato pure campione d’Italia con la Roma nel 2001.

In pieno svolgimento dei campionati europei, a vent’anni esatti dalla conquista del terzo scudetto giallorosso, 17 giugno, esce “Aldair. Il potere del silenzio” (ed. Absolutely Free), un libro che condensa i tredici anni del difensore di Ilhéus nella Roma. Per l’occasione abbiamo intervistato Daniele Santilli, già autore de "L'anno del Flaminio"!

Il titolo del tuo libro fotografa il tratto più peculiare del carattere di Aldair: il silenzio, il riserbo. Quanto questo aspetto ha fatto breccia nel cuore della tifoseria romanista?

Credo che il “potere del silenzio” sia stato l’elemento che ha reso unico Alda. In un mondo in cui tutti non perdono l’occasione di mettersi in mostra, lui ha lasciato parlare i fatti e il pubblico romanista, che sa scegliere i propri eroi, non poteva non apprezzare questa rara qualità.

Pluto, tra i più amati del pubblico giallorosso

Quale fu il primo impatto di Aldair a Roma?

Aldair sbarcò a Roma nel bel mezzo di Italia 90; è chiaro quindi che le attenzioni mediatiche in quei giorni magici, erano rivolte a Schillaci e compagni. Nonostante ciò un buon numero di tifosi si recò a Fiumicino per dargli il benvenuto.

C’era un grande entusiasmo, poiché dopo la sofferenza economica, derivata dalla chiusura dell’Olimpico, a causa dei lavori in vista dei mondiali, il presidente Dino Viola era tornato a investire fortemente sul mercato, con l’intenzione di far risalire la Roma ai fasti dei primi anni 80.

Nessuno poteva sapere che quello di Aldair avrebbe rappresentato il suo ultimo grande colpo, ma ciò probabilmente influì sulla magia che accompagnò il percorso del brasiliano nella Capitale.

Quando scoccò la scintilla dell’affetto reciproco tra tifosi e calciatore?

L’inizio dell’avventura di Alda a Roma fu problematica. Il tecnico Ottavio Bianchi  attuava uno schieramento molto rigido in fase difensiva che prevedeva la marcatura a uomo, sistema sino a quel momento sconosciuto a Pluto.

Furono per lui mesi difficili in cui le problematiche si acuirono con la scomparsa del presidente Viola, che lo aveva accolto come un figlio. La grande forza di volontà del calciatore ebbe comunque la meglio e dopo una corsa sotto la curva Sud, a seguito di una rete realizzata contro il Torino, ebbe inizio una grande storia d’amore con la tifoseria ad oggi ancora viva. 

Eppure c’è stato un periodo, prima della sentenza Bosman del 1995, che Aldair era quasi considerato un peso…

Nell’estate del 1992 fu introdotta la possibilità di tesserare un numero illimitato di stranieri, anche se in campo ne potevano essere schierati solo tre. La Roma, fino all’anno della sentenza Bosman, ne tesserò sempre quattro ed in ogni sessione di calciomercato si parlava di un’eventuale cessione di Aldair, che avrebbe rischiato di non trovare spazio.

In realtà poi i fatti dissero altro: tutti i tecnici che si sono succeduti sulla panchina giallorossa puntarono su Alda costantemente, come pilastro insostituibile della difesa e in tribuna finirono spesso attaccanti e centrocampisti, arrivati con il clamore mediatico per poi essere relegati a un ruolo di comprimari.

Tra i ricordi degli ex compagni di squadra di Aldair che hai raccolto nel libro, quale ti è rimasto più impresso?

Ho coinvolto in questo racconto un calciatore per ogni epoca calcistica della carriera di Pluto in giallorosso. Alessio Scarchilli mi ha aiutato nella narrazione degli anni di Mazzone e devo dire che la sua disponibilità è stata preziosa per riportare alcuni aneddoti simpatici accaduti in quel periodo. Credo che abbia influito positivamente l’amicizia che c’è fra i due da molti anni. 

In tredici anni di militanza nella Roma, Aldair ha attraversato due epoche del calcio molto distanti tra loro, riuscendo a mantenere un livello in campo sempre altissimo. Quale era il suo segreto?

Anzitutto una grandissima professionalità. Alda si è allenato con la stessa dedizione sia nelle esperienze con la Nazionale che lo hanno portato a laurearsi da favorito per le scommesse calcio campione del mondo, sia nei momenti in cui con la Roma si poteva raggiungere a malapena il sesto posto.

Il “potere del silenzio” poi, gli ha imposto di dedicarsi solo ed esclusivamente al campo, non disperdendo energie in chiacchiere e polemiche, come magari qualche suo ex compagno ha fatto, e ciò lo ha reso unico.

Alda contro Ibra in Champions

Calcisticamente e caratterialmente, quanto Brasile c’è in Aldair?

A livello calcistico credo che sia raro ancora oggi vedere un difensore dotato di una tecnica sopraffina come la sua. A livello caratteriale mi è stato descritto, da chi lo conosce bene, differentemente dalle apparenze.

La riservatezza, l’educazione, la timidezza sono caratteristiche che lo contraddistinguono, ma chi con chi ha confidenza emerge lo spirito brasiliano di Alda caratterizzato da gioia e spensieratezza.

C’è un difensore oggi in attività che ti ricorda Aldair?

Ci penso spesso quando vedo l’ostinazione ad impostare il gioco dal basso, anche da parte di chi non avrebbe i mezzi tecnici per farlo. Così a volte mi è capitato di commentare con chi vede le partite accanto a me, dicendo “Ma chi si sente questo? Aldair?”. Ciò significa che a distanza di 18 anni dal suo addio alla Roma, non ho ancora visto qualcuno in grado di non farcelo rimpiangere…

*Il testo dell'intervista è di Federico Cenci. L'immagine di apertura è di Hans Deryk (AP Photo).

June 16, 2021
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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Calciomercato Napoli 2022: tanti i big da sostituire

Mercato di rivoluzione al Napoli, tra addii celebri e arrivi di volti nuovi. I partenopei hanno salutato Lorenzo Insigne, volato a Toronto da svincolato, ma anche Kalidou Koulibaly, pagato 38 milioni dal Chelsea, e David Ospina, Dries Mertens, Faouzi Ghoulam e Kevin Malcuit, anche loro a fine contratto.

Sono già con la squadra invece Mathías Olivera, terzino sinistro spagnolo pagato 11 milioni al Getafe, e Khvicha Kvaratskhelia, giovane esterno offensivo georgiano prelevato per 10 milioni dalla Dinamo Batumi. Servono però altri calciatori per mettere a disposizione di Spalletti una rosa capace di affrontare tre competizioni.

La stagione passata del Napoli è finita con la qualificazione alla Champions, ma le possibilità di competere per il titolo c'erano, eccome.

Spalletti firma un contratto biennale

Come cambia il Napoli con Spalletti

L'uomo in più: Victor Osimhen

L’obiettivo di calciomercato

Troppi punti persi in casa con le piccole e 5 punti regalati nelle trasferte di Reggio Emilia ed Empoli. 

Spalletti firma un contratto biennale

La prima mossa di ADL, la conferma di Spalletti, è di quelle dalle quali si evince che le ambizioni ci sono e ci saranno. Il ricco accordo per due stagioni firmato dal tecnico toscano è una assoluta garanzia nei programmi a medio termine del Napoli.

Spalletti è fermo da due stagioni e, sicuramente, la voglia di ricominciare e di incidere con il suo marchio di fabbrica dell’1-4-2-3-1 non gli manca! In una stagione nella quale l’Inter sembra ridimensionarsi, siamo sicuri che il Napoli giocherà tutte le partite con il piglio della grande squadra. 

Come cambia il Napoli con Spalletti

A beneficiare per primi dell’arrivo a Castel Volturno dell’ex allenatore dell’Inter saranno naturalmente i giocatori offensivi: il tecnico di Certaldo, rispetto a Gattuso, non gli chiede, infatti, ripiegamenti difensivi a ridosso dei propri esterni bassi, ma meno corsa nella fase di non possesso e tanta, tanta lucidità in più davanti alla porta avversaria!

I centravanti con Luciano alla guida sono stati sempre valorizzati, anche quelli atipici. Altro cambiamento tattico non impossibile da anticipare è la composizione della coppia dei mediani: rispetto all’ultimo campionato, è più probabile che la coppia scelta sarà sempre tra due centrocampisti eterogenei come caratteristiche.

Spalletti esulta con i suoi calciatori!

L’esempio perfetto? Naturalmente il duo David Pizarro – Daniele De Rossi e non deve essere assolutamente un caso, se un posto nel nuovo staff tecnico era stato lasciato inizialmente, proprio al geniale trottolino cileno!   

L'uomo in più: Victor Osimhen

Attenzione, ragazzi. Lo sappiamo: probabilmente l’attaccante nigeriano è stato pagato troppo, ma qui si parla di un fenomeno, con la dinamite nella gambe, pronto davvero ad esplodere! L’ex Lille lotterà per il titolo di capocannoniere per le scommesse Serie A, lavorando, giorno, dopo giorno sui movimenti che Spalletti richiede dalla punta centrale.

Anche qui l’esempio pratico del passato recente corrobora, ampiamente, le nostre idee: Maurito Icardi all’Inter. Rispetto allo straordinario attaccante argentino, Osimhen deve, naturalmente, acquisire più sicurezza in area di rigore, ma la sua tecnica in velocità è un punto di partenza clamoroso, sul quale costruire un prospetto di campione assoluto! 

Aggiungete tutte le altre punte di caratura internazionale a disposizione del Napoli ed il mix ha potenzialità davvero esplosive!

L’obiettivo di calciomercato

 In difesa è quasi tutto fatto per il norvegese del Brighton Leo Östigard, mentre continua l’interesse per altri centrali come il francese Abdou Diallo del PSG e Min-jae Kim, coreano del sud in forza al Fenerbahce. Il nome per la porta è invece quello di Keylor Navas, ormai in aria di rottura con il PSG.

I movimenti più importanti però sono quelli in attacco, dove il Napoli è alla ricerca di calciatori di grido che possano sostituire Insigne e Mertens. Quelli che sembrano più vicini al momento sono Gerard Deulofeu, spagnolo dell’Udinese, e Giovanni Simeone, appena riscattato dall’Hellas Verona.

Gerard Deulofeu

Ma occhio anche a Paulo Dybala, lo svincolato di lusso della Serie A, che non ha ancora chiuso con l’Inter. Infine, mai dire mai per quanto riguarda Mertens: “Ciro” non ha ancora trovato un altro club e potrebbe decidere di rimanere comunque nella “sua” Napoli.

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Jose Breton (AP Photo). Prima pubblicazione 14 giugno 2021.

July 16, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Acquisti Milan 2022! Oltre ad Origi, CDK sulla trequarti

Il Milan viene da tre stagioni magnifiche, culminate da uno Scudetto meritatissimo! Il processo per ritornare ad essere quella squadra che tutti hanno ammirato nei famosi mercoledì di coppe è ovviamente ancora lungo, ma, con la conferma di Stefano Pioli al timone, siamo decisamente sulla buona strada.

I campioni nella rosa rossonera

La gestione di Donnarumma

L'obiettivo del Milan sul mercato

Maldini e Massara: coppia perfetta

Acquisti e cessioni record Milan

Ricordiamo, infatti, che tra i due campionati '20/'21, il collaudato 1-4-2-3-1 ha ottenuto una clamorosa striscia di 27 partite consecutive utili: aggiungiamoci il filotto di vittorie decisivo nel testa a testa contro l'Inter...

Nelle nostre considerazioni, la straordinaria e meritata riconferma per la Champions League 2022/2023 incide, naturalmente insieme al cambio di proprietà, sulle operazioni di mercato della dirigenza rossonera.

Il bonus di benvenuto di 888sport!

I campioni nella rosa rossonera

Oltre ad Ibra, sono tre i campioni per la serie A che rimangono a disposizione dello staff del tecnico di Parma. Abbiamo evidenziamo l’espressione “per la Serie A, per enfatizzare il concetto che stiamo parlando di calciatori che sarebbero titolari in tutte le squadre italiane, Inter e Juventus comprese.

Il primo è naturalmente Theo Hernandez, dominatore della fascia sinistra ed attaccante aggiunto, in termine di gol ed assist, quando il possesso palla è del Milan. Sensazionale la sua cavalcata per il 2-0 all'Atalanta!

Hernandez al tiro!

Con la partenza di Franck Kessie: gli altri giganti rossoneri restano Leao e Mike Maignan!

Grande curiosità per l'arrivo di Charles De Ketelaere sicuro di essere convocato nella rosa del Belgio per i Mondiali di Qatar!

La gestione di Donnarumma

Ricordiamo la gestione del caso Donnarumma, dal quale, probabilmente, parte la cavalcata scudetto della banda Pioli. Quello tra Milan e Donnarumma non è mai stato un rapporto semplice, nonostante la serie clamorosa di record stabiliti dal portiere campano con la maglia gialla a San Siro.

Se nel 2017, il rinnovo quadriennale aveva soddisfatto l’entourage del ragazzo (ed il fratello Antonio, contrattualizzato anche lui…), al termine dell’importante serata di Bergamo, la dirigenza di via Aldo Rossi ha deciso di non ritoccare ulteriormente verso l’alto l’eccezionale offerta, considerando anche il momento storico, di 7 milioni l’anno più un altro milione di bonus.

La strategia è stata coraggiosa: nel complicato mercato di portieri, devono aver pensato, non aspettiamo ulteriormente le mosse della controparte, ma agiamo, decisi, per comprare un numero 1 affidabile, il neocampione di Francia, Mike Maignan, protagonista assoluto anche in Italia!

 

Lo abbiamo scritto su questo blog, il Lille è una bottega assai cara, ma le cifre, seppur importanti, 15 milioni di euro da versare in più rate al LOSC e un quinquennale da 2.8 a stagione per il terzo portiere della selezione transalpina. sono quasi irrisorie rispetto a quanto sarebbe costato il rinnovo contrattuale del numero 21 della Nazionale del Mancio…

La coppia Maldini - Massara continua a pescare dalla squadra francese: ottimo il colpo Renato Sanches per sostituire Kessie.

​Renato Sanches in Siviglia - Lille di Champions!

 

L'obiettivo del Milan sul mercato

A prescindere dai continui guai fisici del Totem Ibrahimovic, è palese come a questa rosa manchi un centravanti d’area titolare per capitalizzare l’enorme volume di gioco creato. Anche Giroud, vincitore seriale, ha 35 anni suonati. Origi è un'ottima acquisizione, per età, caratteristiche ed esperienza internazionale!

Origi in gol nel derby di Liverpool!

Leao e Rebic hanno occupato più volte la posizione di attaccante centrale, ma davanti a difese che lavorano bene di reparto e si chiudono con organizzazione, la presenza di un vero stoccatore offensivo è veramente d’obbligo. A corroborare la nostra tesi, abbiamo ancora impresso l’andamento di tante partite casalinghe che il Milan ha faticato a sbloccare.

Altro ruolo migliorabile è sicuramente quello del sottopunta: Brahim Diaz ha deluso, e dietro al centravanti ci serve un profilo che porti idee, ma anche qualche gol. Finalizzato, dopo settimane e settimane di trattative, l'interesse per l'atipico trequartista (191 cm...) De Ketelaere, arrivato a Milanello per circa 35 milioni di euro!

Il belga De Ketelaere

Maldini e Massara: coppia perfetta

La collaborazione tra Paolo Maldini e Frederic Massara è cresciuta giorno, dopo giorno dall'estate 2019. L'ex ala del Pescara di Galeone conosce il mercato italiano ed internazionale come pochi e si completa alla perfezione con Maldini che del Milan è la bandiera più riconosciuta! Da braccio destro di Sabatini a DS del Milan lo step non è certo banale.

La coppia è riuscita a portare a termine operazioni sulla carta proibitive, come il prestito di Tonali, che crescita per questo milanista DOC, quando sembrava che Cellino fosse interessato solo ad una cessione definitiva e le due firme di Ibra.

A tutti gli appassionati rossoneri è piaciuta, eccome se è piaciuta, la gestione coerente e con una linea di chiarezza non comune per situazioni del genere, dei rinnovi contrattuali di Donnarumma e Hakan Calhanoglu

Chi scrive, ha apprezzato, altresì come il numero 3 del calcio italiano per eccellenza abbia continuato a portare a Milanello attaccanti esterni, ruolo che nella rosa avrebbe potuto ricoprire, come prima riserva, il figlio Daniel: non si regala nulla a nessuno ed il Milan è più importante di tutto e tutti!

Acquisti e cessioni record Milan

Non che il Milan abbia mai speso tantissimo in confronto alle altre big, perché anche gli acquisti record del club si piazzano a cifre che non sono esattamente altissime. Il calciatore più costoso della storia del Milan è Bonucci, pagato 42 milioni di euro, seguito a poca distanza (41,3) da Rui Costa. Terzo posto per Paquetà (38,4), quarto per Andrè Silva (38) e quinto per Mattia Caldara (37).

Paquetà in amichevole con il Brasile!

E il fatto che, escluso Rui Costa, nessuno di questi abbia fatto la storia rossonera, dimostra che a volte spendere meno è decisamente meglio…

Acquisti record - Milan

  1. Leonardo Bonucci - Juventus (2017 - 42 milioni)
  2. Rui Costa - Fiorentina (2001 - 41 milioni)
  3. Lucas Paquetà - Flamengo (2018 - 38 milioni)
  4. Andrè Silva - Porto (2017 - 38 milioni)
  5. Mattia Caldara - Juventus (2018 - 36 milioni)

La cessione record del Milan resta sempre quella di Kakà, pagato 67 milioni dal Real Madrid. Seguono Andriy Shevchenko (44 milioni), Thiago Silva (42), Leonardo Bonucci (40) e Ktrzystof Piatek (24). 

Cessioni record - Milan

  1. Kakà - Real Madrid (2009 - 67 milioni)
  2. Andriy Shevchenko - Chelsea (2006 - 44 milioni)
  3. Thiago Silva - PSG (2012 - 42 milioni)
  4. Leonardo Bonucci - Juventus (2018 - 40 milioni)
  5. Ktrzystof Piatek - Hertha Berlino (2019 - 24 milioni)

 *L'immagine di apertura è di Daniel Cole (AP Photo). Prima pubblicazione 13 giugno 2021.

July 30, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

silvio berlusconi patrimonio | Patrimonio Silvio Berlusconi | Il Cavaliere

Imprenditore straordinario, politico, uomo di sport, più volte sul tetto del Mondo! C’è qualcosa che Silvio Berlusconi non sappia fare? A guardare la sua storia, la risposta è evidentemente no.

Berlusconi al sesto posto su Forbes

Le attività del Cavaliere

I gioielli di Silvio tra tv, cinema e stampa

Il Presidente dei trionfi

Dal punto di vista finanziario, il Cavaliere è sempre stato uno degli uomini più attivi d’Italia e partendo da una società edile ha creato praticamente dal nulla un impero che spazia dalle comunicazioni alla grande distribuzione, senza dimenticare tanti, tanti altri rami.

Berlusconi al sesto posto su Forbes

Quando ha deciso di fare politica lo ha fatto sul serio, fondando Forza Italia e vincendo le elezioni al primo tentativo nel 1994, diventando Presidente del Consiglio, ruolo che ha ricoperto poi in altre due legislature. E nel momento in cui si è dedicato allo sport, ha prima reso grandissimo il Milan e altre società lombarde di vari sport, mentre ora cerca di portare in Serie A il suo nuovo amore calcistico, il Monza.

Insomma, una figura a tutto tondo, che da decenni ormai è nelle prime dieci posizioni degli uomini più ricchi d’Italia. La classifica di Forbes del 2021 lo inserisce al sesto posto, con un valore personale stimato a 7,6 miliardi di dollari. Normale, viste tutte le attività in cui, direttamente o con partecipazioni, è impegnato.

Le attività del Cavaliere

Attraverso le holding Gruppo Mediaset e Fininvest, infatti, Berlusconi ha quote di maggioranza relativa o assoluta di una serie di aziende sparse in tutta Italia e di tutte le dimensioni, che si parli di una capillare rete di agenzie immobiliari o di colossi della comunicazione. 

Silvio Berlusconi

Per parlare delle attività di Berlusconi non si può che iniziare dal Gruppo Mediaset, la holding che si occupa dei media e della comunicazione.

Il gruppo detiene il 100% di Mediaset, che gestisce qualsiasi aspetto che riguardi nuovi e vecchi media: reti televisive, pay TV, comunicazione pubblicitaria, testate giornalistiche, radio, internet, telecomunicazioni. Mediaset possiede anche quattro studi di produzione (due a Roma e due a Milano) e ha sedi di corrispondenza sparse in tutto il mondo.

I gioielli di Silvio tra tv

Le attività televisive del gruppo hanno interessato non solo l’Italia, ma anche diversi paesi europei come la Francia, la Germania e la Spagna. A Mediaset vanno aggiunte anche la Medusa Film e la Taodue, che invece si occupano entrambe di produzione e distribuzione televisiva cinematografica.

La prima gestisce anche sale cinematografiche (il gruppo The Space, assieme alla famiglia Benetton), mentre la seconda è un'apprezzata casa produttrice di fiction del mercato italiano.

Non solo TV e cinema, però, perché attraverso Fininvest Berlusconi nel corso dei decenni si è dedicato a tantissime altre attività, a partire da quella che riguarda la carta stampata. Nel 1991 Berlusconi è diventato azionista di maggioranza di Mondadori, la cui presidenza è delle figlia Marina.

Oltre alle storiche collane e a marchi come Rizzoli, Einaudi o Fabbri Editori, Mondadori controlla diversi periodici (Chi, Donna Moderna, TV Sorrisi e Canzoni) e il quotidiano Il Giornale, affidato a suo fratello Paolo, che ne è diventato azionista di maggioranza.

È stato dismesso invece il portfolio edile, con la cessione di Edilnord 2000 (erede della Edilnord originale, la prima geniale azienda di Berlusconi, che ha costruito Milano 2 e Milano 3) alla Pirelli.

Per dieci anni il Cavaliere è stato anche proprietario del gruppo Standa, rilevata dalla Montedison nel 1988 e poi ceduta nel 1998. Perfino il campo delle assicurazioni è stato conquistato, attraverso la creazione di Mediolanum, azienda che si è poi trasformata in gruppo bancario. E sempre a proposito di banche, Fininvest ha anche una piccola partecipazione in Mediobanca.

Il Presidente dei trionfi

Non si può però ignorare il lato sportivo degli investimenti di Berlusconi. Il suo periodo alla presidenza del Milan, dal 1986 al 2017, i rossoneri, sempre un'opzione per le scommesse vincenti hanno conquistato 8 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 UEFA Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA.

In pratica, quasi una media di un trofeo all’anno, con picchi eccezionali come i periodi di Sacchi, Capello e Ancelotti. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, Berlusconi ha provato a trasformare il Milan in una vera e propria polisportiva, che fino al 1991 era guidata da Fabio Capello. Tutte le squadre (esclusa quella di calcio) prendevano la sponsorizzazione Mediolanum e nel giro di pochi anni sono tutte riuscire a vincere.

Nella pallavolo il Gonzaga Milano ha vinto la Coppa delle Coppe e due Coppe del Mondo per club, l’Amatori di Rugby ha monopolizzato il campionato fino alla metà degli anni Novanta, la squadra di baseball ha portato a casa due coppe Italia e due Coppe delle Coppe e quella di hockey su ghiaccio tre scudetti e una Alpenliga.

Con lo scioglimento della polisportiva nel 1994, però, molte delle società hanno vissuto anni complicati e alcune hanno addirittura smesso di esistere, travolte da problemi economici.

Nel calcio, però, il successo è stato duraturo e questo fa ben sperare il Monza, acquistato da Fininvest nel 2018. La promozione in B è già arrivata e quella in A è stata sfiorata per le quote Serie A.

Ma conoscendo Berlusconi ed il Condor Galliani, facile attendersi un’altra storia di successo in tempi relativamente brevi…

*L'immagine di apertura è di Antonio Calanni (AP Photo). Prima pubblicazione 12 giugno 2021.

April 6, 2023
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Il Mondo Inter saluta Zhang, Presidente della seconda stella

Nel calcio del passato, i soldi del proprietario di una squadra di calcio facevano eccome la felicità dei tifosi.

Basterebbe pensare all’arrivo di Abramovich al Chelsea, che nel 2004 ha sconvolto il mondo del pallone. L’oligarca russo poteva comprare calciatori a cifre impressionanti e i prezzi si sono gonfiati, fino a costringere la UEFA a regolamentare la questione.

Zhang compra l'Inter nel 2016

Zhang il proprietario più ricco nel calcio

Il gruppo Suning e l'Inter

La Suning Sports International

Suning tra Cina ed Italia

Non contano più i bilanci del proprietario, ma della società stessa. Gli investimenti a fondo perduto non sono più giustificabili. Un sistema che ora come ora certamente fa poco piacere ai tifosi del Paris Saint-Germain e del Manchester City, di proprietà dei fondi sovrani del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti.

Ma che ha anche rallentato le potenzialità dell’Inter, almeno nel periodo fino a quando il governo cinese non aveva ancora decretato lo stop agli investimenti nel pallone.

Dall'estate 2024, Steven Zhang non è più presidente dell'Inter: sotto la sua gestione, una delle più vincenti della storia dell'Inter, è arrivata la seconda stella nerazzurra!

Steven verrà ricordato come un numero 1 intelligente, che ha fortemente voluto la conferma di Simone Inzaghi e non ha mai interferito nella sapiente gestione societaria di Beppe Marotta.

Zhang compra l'Inter nel 2016

Nel 2016 il gruppo Suning ha acquistato da Erick Thohir le quote di maggioranza dell’Inter.

Il proprietario nerazzurro è quindi diventato Zhang Jindong, imprenditore cinese, classe 1963, fondatore dell’azienda privata più ricca di Cina.

E basterebbe fare un salto nel Paese del Dragone per rendersi conto che la holding, nata nel 1990 per la vendita al dettaglio di elettrodomestici e di materiale elettronico, sia parte integrante del tessuto culturale cinese.

Zhang è stato il proprietario più ricco nel calcio

Il leone, simbolo di Suning, è ovunque e nel corso degli anni Zhang Jindong si è espanso in altri settori, fino alla creazione di una società di capitali, la Suning Holdings, che controlla diverse imprese che in totale fatturano circa 85 miliardi di euro.

Non stupisce dunque che il numero uno nerazzurro, che pure ha lasciato la presidenza a suo figlio Steven, oltreché a quella della Serie A da favorito per le scommesse calcio, sia stato saldamente in cima alla classifica stilata da Forbes sui proprietari più ricchi del calcio mondiale, con un patrimonio personale stimato di circa 7,2 miliardi di dollari.

Il gruppo Suning e l'Inter

Del resto, il gruppo Suning si occupa di tantissime segmenti di mercato, attraverso le sue controllate e le sue consociate.

La più importante è Suning.com, leader nel commercio al dettaglio con una piattaforma di e-commerce con oltre 600 milioni di utenti registrati, ma anche più di 10.000 negozi fisici tra Cina, Giappone e Hong Kong.

Uno shopping Suning

Strettamente legata c’è anche Suning Real Estate, che come indica il nome si occupa di immobiliare e nel corso degli anni ha costruito diversi centri commerciali (chiamati Suning Plaza) che incorporano non solo i negozi della catena, ma anche hotel e ristoranti di lusso, oltre a uffici e agli store delle più grandi firme della moda, con marchi italiani e francesi a farla da padrone.

Non mancano ovviamente anche edifici strettamente residenziali, ma anche l’idea di costruire delle vere e proprie New Town a scopi turistici o sportivi.

La Suning Sports International

Una delle aziende del gruppo Suning più celebre è poi ovviamente la Suning Sports International, che deteneva, fino al maggio 2024, le quote dell’Inter, straordinaria finalista, anche per le quote finale Champions, dell'edizione 2023.

Zhang durante Manchester City - Inter

Tramite il veicolo sportivo sopra citato, il gruppo Suning, inoltre, fino al 2021 era anche proprietario dello Jiangsu Suning e dello Jiangsu Suning Ladies.

Strettamente legata agli investimenti nel calcio c’è la Suning Media & Entertainment, che si occupa di intrattenimento, in particolare di home-video e di spettacoli dal vivo.

La creazione di PPTV, sito di live streaming, ha portato all’acquisto dei diritti per la trasmissione in Cina da parte della sezione sportiva di International Champions Cup, Champions League, Europa League e altre competizioni UEFA, oltre che della Bundesliga, della Premier League, sempre in testa per numero di scommesse sportive degli appassionati di calcio, della FA Cup e della Serie A.

La maggior parte dei contratti però è stato risoltoin anticipo a febbraio 2021, al momento dell’interruzione degli investimenti calcistici da parte del governo cinese e, di conseguenza, anche del gruppo Suning.

Suning tra Cina ed Italia

In pratica, non c’è praticamente nulla di cui Suning non si occupi. Servizi finanziari attraverso Suning Financial Service, logistica al dettaglio grazie a Suning Logistics (che sta sviluppando addirittura autocarri pesanti a guida autonoma), persino la diffusione della cultura cinese in Italia attraverso Suning International, che qualche anno fa ha firmato un accordo con la camera di commercio per migliorare la conoscenza e il consumo dei prodotti tricolori in Cina e viceversa,.

L'accordo ha anche lo scopo di sviluppare strategie per migliorare la penetrazione del mercato cinese da parte dei marchi di lusso provenienti dall’Italia e da tutta l’Europa.

E poi ancora, investimenti su veicoli elettrici, aziende che gestiscono enormi car sharing e partnership con le più grandi compagnie alberghiere del mondo per la creazione di hotel a tema (uno dei più celebri è il Suning Venice Water City).

Insomma, se si guarda a Zhang Jindong e alle sue capacità economiche, l’Inter è stata certamente in buone mani.

Zhang firma gli scudetti del 2021 e del 2024

Zhang lascia Milano nel 2024 con la vittoria del meritatissimo scudetto di Lautaro Martinez.

Peccato che, tra fair play finanziario e lo stop agli investimenti nel calcio, i nerazzurri non abbiano mai potuto veramente sfruttare a pieno la potenza del gruppo Suning nei primi anni di presidenza della famiglia Zhang…

*La foto centrale dell'articolo è di Luca Bruno (AP Photo). Prima pubblicazione 11 giugno 2021.

June 22, 2024
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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