Emanuel Roşu: “Romania-Svezia sarà spettacolare!”


La partita che venerdì alle 20.45 metterà di fronte Romania e Svezia alla National Arena di Bucarest, per la nona giornata del gruppo F di qualificazione a Euro 2020, può essere considerato a tutti gli effetti uno scontro diretto. Con la Spagna già qualificata aritmeticamente, infatti, rimane un solo posto disponibile: a due giornate dal termine, la Svezia è seconda nel raggruppamento a 15 punti, davanti proprio alla Romania a 14.

Dopo il confronto tra le due nazionali, gli scandinavi ospiteranno le Fær Øer, fanalino di coda, mentre la formazione allenata dall’ex milanista Cosmin Contra andrà a Madrid, sperando che le Furie Rosse siano rese più addomesticabili dalla mancanza di obiettivi.

L'intervista - Abbiamo parlato della sfida, in esclusiva, con il giornalista Emanuel Roşu, giurato romeno per il Pallone d’Oro, il quale ce l’ha così introdotta: “La Romania ha un disperato bisogno di vincere, quindi cercheranno di andare in gol dal primo minuto. Non mi aspetto una partita con decine di tiri in porta, ma sono sicuro che sarà spettacolare grazie all’elevata intensità. Con lo stadio pieno, l’atmosfera si preannuncia elettrica”.

Una partita del genere merita di essere seguita minuto per minuto: con 888sport è possibile scommettere live su Romania-Svezia! 

La Romania è ricca di giovani talenti e sembra pronta a inaugurare un nuovo corso ad alto livello, dopo la crisi successiva agli anni d’oro di Hagi e Popescu. Cosa ne pensa?

“Abbiamo una nuova generazione di talenti, è vero, ma solamente pochi di loro si sono espressi sul grande palcoscenico. C’è ancora molto margine di miglioramento e siamo davvero lontani dal nostro meglio. Chilometri di distanza”.

Chi si aspetta che possa essere determinante nella partita contro la Svezia?

“Bogdan Stanciu e il portiere Tatarusanu saranno molto importanti per noi. Potremo soffrire nella zona centrale della difesa, poiché non abbiamo alcun giocatore di livello in quel ruolo: per il pacchetto arretrato della Romania sarà una grande sfida cercare di controllare gli attaccanti della Svezia”.

Contra dovrebbe schierare la Romania con un 4-2-3-1 spiccatamente offensivo: dietro al centravanti Puscas, ex Inter e Palermo, agiranno Hagi, Stanciu (indicato da Roşu come giocatore-chiave) e Mitrita. Il ct della Svezia, Andersson, invece, punterà su un classico 4-4-2, con Berg e l’ex rosanero Quaison in attacco; atteso l’esordio dal primo minuto sulla sinistra in difesa per l’italiano naturalizzato svedese del Parma, Riccardo Gagliolo.

A questo punto, come vede il discorso qualificazione?

“Siamo stati al quarto posto nel girone, ma il bello del calcio è proprio questo: ora, con 4 punti nelle prossime due partite, possiamo qualificarci all’Europeo. Contro la Svezia sarà tutto o niente, abbiamo il 50% delle possibilità di passare”.

Per le nostre scommesse calcio, la Svezia è favorita per il successo a Bucarest @2.55, mentre la vittoria della Romania è in lavagna @2.75, con il pareggio @3.40.

Abbiamo, infine, chiesto a Emanuel Roşu un suo pronostico per la partita di venerdì sera: “Vince la Romania per 2-0”, ha risposto. Sulle nostre scommesse sportive, il risultato esatto previsto dal giornalista romeno si può giocare @12.00.
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Vadim Ghirda (AP Photo).

November 14, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Brasileirao, il Flamengo prova a ipotecare il titolo prima della Libertadores

 

Saranno dieci giorni di fuoco quelli che accompagneranno il Flamengo di Jorge Jesus alla finale di Copa Libertadores di sabato 23 novembre contro il River. Fortunatamente per il tecnico portoghese, il commissario tecnico del Brasile ha deciso di non convocare giocatori dei campionati sudamericani, nella finestra dedicata alle nazionali.

Questo permetterà al Flamengo di contare su calciatori decisivi come Bruno Henrique, Rodrigo Caio e soprattutto Gabigol, uomo copertina del club brasiliano.

La rinascita di Gabigol - L’ex meteora dell’Inter è infatti il capocannoniere del Brasileiraio con 21 reti e comanda anche la classifica marcatori della Libertadores con sette gol. Un bottino straordinario per un giocatore che sembra aver trovato la sua dimensione al Flamengo, tanto da meritarsi anche il ritorno in Nazionale.

In vista della finale di Libertadores che si giocherà sabato 23 novembre a Lima con il Flamengo coppa in mano leggermente favorito @1.80 per le scommesse sportive, la squadra carioca dovrà anticipare a mercoledì notte la sfida di campionato valevole per la 34esima giornata contro il Vasco da Gama in uno dei derby più sentiti di Rio de Janeiro. Il Vasco non sta vivendo una stagione esaltante e occupa l’undicesima posizione in classifica con 42 punti, ben 35 in meno rispetto al Flamengo capolista.

Ruolino di marcia impressionante - Nonostante l’importante vantaggio in classifica, Jorge Jesus sa quanto sia importante il match contro gli storici rivali anche in ottica campionato. Il Flamengo è reduce da 13 vittorie e due pareggi nelle ultime 15 gare nel Brasileirao, un cammino che ha permesso a Gabigol e compagni di aprire il gap rispetto alle rivali ed accumulare ben dieci lunghezze di vantaggio rispetto al Palmeiras.

Alla terzultima giornata il Flamengo dovrà andare a giocare proprio in casa della seconda in classifica, e l’obiettivo di Jorge Jesus è quello di arrivarci già con il titolo in tasca. Per farlo servono altre tre vittorie consecutive, a cominciare dal clasico carioca di mercoledì sera.

Nuovi fenomeni - Nel match di domenica contro il Bahia, il Flamengo ha sofferto più del previsto ed è servito l’ingresso del prodigio classe 2002 Reinier a cambiare la partita. Il diciassettenne ha trovato il gol del pareggio ad inizio ripresa dopo l’autogol di Arao che aveva mandato il Bahia al riposo avanti 1-0. Le reti dei soliti Bruno Henrique e Gabigol negli ultimi venti minuti hanno fissato il punteggio sul 3-1.

Dall’altra parte il Vasco ha interrotto una striscia negativa di quattro partite consecutive senza vittoria battendo per 3-0 in casa il CSA grazie alle reti di Raul e di Henriquez, prima dell’autogol di Carlinhos che ha chiuso la gara. Il Vasco non batte il Flamengo in trasferta da oltre quattro anni, mentre l’ultimo successo contro i rivali è datato 24 aprile 2016.

Da allora si sono giocati ben tredici derby, con sette pareggi e sei vittorie del Flamengo (una delle quali ottenuta ai rigori nella finale playoff del Campionato Carioca di otto mesi fa. Nel match d’andata del Brasileirao il Flamengo ha vinto 4-1 sul campo del Vasco grazie a una doppietta di Gabigol e alle reti di Bruno Henrique e di De Arrascaeta.

Per le scommesse calcio, Flamengo favoritissimo @1.29: per gli utenti registrati di 888sport che prediligono quote più alte, l'opzione del pari @4.70 è davvero intrigante in un calendario sudamericano così fitto!

La giornata del Brasileirao - Se Flamengo-Vasco sarà l’anticipo della 34esima giornata, nel weekend si giocherà invece la 33esima giornata del Brasileirao: il big match sarà sicuramente Gremio-Flamengo.

Per la squadra di Porto Alegre ci sarà la possibilità di vendicare l’eliminazione in Libertadores dopo il sonoro 5-0 nel match di ritorno della semifinale al Maracana. Il Gremio è la squadra più in forma del campionato brasiliano, reduce da cinque vittorie consecutive compreso il successo nel derby contro l’Internacional per 2-0. Nonostante le quattro vittorie nelle ultime cinque gare giocate, il Flamengo non è mai riuscito a vincere a Porto Alegre contro il Gremio nel ventunesimo secolo.

In un weekend, senza campionati europei, sarà interessante seguire le partite del Brasileirao, anche con le scommesse live!

Oltre alla sfida d’alta classifica tra Gremio e Flamengo, l’attenzione degli appassionati sarà per il San-Sao, ovvero il derby tra il Santos e il San Paolo che si giocherà all’Estadio Vila Belmiro.

Riflettori anche sulla sfida del Palmeiras che giocherà sul campo del Bahia. Qualora la seconda in classifica dovesse perdere e il Flamengo capolista ottenere sei punti nelle due sfide contro Vasco e Gremio, allora Gabigol e compagni potranno festeggiare il titolo con un mese d’anticipo. 
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Fabio Motta (AP Photo).

November 13, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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F1, King Lewis fa sei: Hamilton batterà il record di Schumacher? 

Veloce, cattivo e sempre più “Rockstar”, questo è il volto della Formula 1 da sei anni a questa parte. Lewis Hamilton al volante della Mercedes è diventato il pilota di riferimento per il motorsport ed ha già riscritto la storia della Formula 1.

Cinque titoli mondiali nelle ultime sei stagioni, un’infinità di record infranti e una voglia matta di raggiungere quota sette.

Il record nel mirino - L’obiettivo di Hamilton è fissato e la data è già decisa. L’inglese vuole eguagliare i sette titoli mondiali di Michael Schumacher e vuole farlo nel 2020, dando seguito al dominio firmato Mercedes in questi anni. Nella prossima stagione l’inglese dovrà fare i conti con la Ferrari, da subito fuori dalla lotta al titolo quest’anno.

La Rossa ha iniziato troppo male l’annata per pensare di contendere a Lewis e alla Mercedes il titolo, ma la seconda metà della stagione è stata incoraggiante. Un grandissimo motore, due piloti estremamente competitivi e una voglia di vincere che cresce da dodici anni a questa parte. 

Le qualità di King Lewis - Un animale da competizione. Un uomo che odia perdere. Questo è il fuoco che spinge Lewis Hamilton, la sua più grande forza. L’inglese ha poi dimostrato di saper ottimizzare la macchina a sua disposizione, traendo quasi sempre il massimo dalla vettura. Nelle sue tredici stagioni in Formula 1, in undici occasioni Lewis Hamilton ha battuto il suo compagno di scuderia al termine dell’anno.

Solamente nel 2011 in McLaren e nel 2016 in Mercedes l’inglese è stato battuto da quello che, nel motorsport, è il principale rivale. Otto anni fa arrivò dietro a Jenson Button, che chiuse il Mondiale al secondo posto alle spalle di Vettel. È stato invece Nico Rosberg a batterlo nel 2016, con il tedesco che è riuscito a vincere il titolo proprio davanti all’inglese, con un clamoroso ribaltamento delle quote relative alle scommesse live

La principale forza di Hamilton risiede nel giro secco e nella qualifica, dove è già diventato il record-man della Formula 1. Al momento Lewis è arrivato a quota 87 pole position in carriera, 61 delle quali ottenute nei suoi sette anni in Mercedes. Tredici stagioni in Formula 1, tredici stagioni con almeno una pole ottenuta, un record che momentaneamente detiene con Michael Schumacher, in attesa di batterlo nella prossima stagione.

“Hammer-time” è il momento in cui entra in azione Lewis, in gara l’inglese fa la differenza con la costanza e un passo gara incessante e continuo come il battito di un martello. Nonostante i suoi famosi “bloccaggi”, Hamilton è uno dei migliori piloti anche sulla gestione delle gomme, realizzando delle vere e proprie magie con le strategie grazie proprio alla possibilità di far durare più degli altri i suoi pneumatici.

E da buon inglese è un mago anche nelle condizioni di umido/bagnato, come successo nel 2018 in Germania dove a Hockenheim ha demolito la concorrenza spingendo Vettel a un errore che è risultato poi decisivo nella corsa al titolo. 

Per le scommesse sportive, Hamilton favorito anche nel prossimo GP del Brasile @ 2.50!

I numeri di Hamilton - Non ci sono solo i numeri straordinari per quanto riguarda le Pole Position a dimostrare la grandezza di Hamilton in qualifica. L’inglese domina anche la speciale graduatoria delle prime file con 144 partenze dalle prime due posizioni in griglia. Con quattro successi, Lewis condivide con Jacques Villeneuve il record di vittorie in una stagione per un debuttante.

Come Senna, il suo idolo di sempre, Lewis ha ottenuto sei pole position nel Gran Premio di casa. Solamente in cinque stagioni un pilota è riuscito a salire 17 volte sul podio, ovvero Michael Schumacher nel 2003, Sebastian Vettel nel 2011 e addirittura tre volte Lewis Hamilton nel 2015, 2016 e 2018. L’inglese detiene anche il record per il maggior numero di Gran Premi consecutivi a punti, ben trentatré.

È impressionante anche il numero di gare in cui Lewis Hamilton è stato leader per almeno un giro con addirittura 146 GP.

L’ultimo record riguarda il maggior numero di vittorie ottenute partendo dalla Pole Position, ben 49 gare vinte dopo aver ottenuto il miglior tempo in qualifica. Riuscirà per le scommesse motori Lewis Hamilton a battere il record di Schumacher? Tutto, o quasi, è nelle mani della Ferrari, che per difendere il primato di Schumi dovrà mettere a disposizione di Vettel e Leclerc una vettura simile a quella che ha fatto la storia grazie al tedesco. 
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Eric Gay (AP Photo).

November 13, 2019
Ermanno Pansa
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Bosnia-Italia, a Zenica gli Azzurri cercano certezze per Euro 2020

Nonostante la qualificazione già ottenuta, l’Italia di Mancini va in Bosnia con grandi motivazioni. La trasferta di Zenica rappresenta infatti la sfida più ostica per gli Azzurri in questo girone, fino ad oggi dominato dall’Italia. 

A poco più di sei mesi dall’inizio di Euro 2020 la squadra di Mancini affronterà Dzeko, Pjanic e compagni in un match tutt’altro che semplice.

Bosnia praticamente eliminata - Se per l’Italia la qualificazione è già in cassaforte, la Bosnia è con un piede e mezzo fuori dal prossimo europeo. Nonostante questo, la squadra balcanica è stata quella che ha messo maggiormente in difficoltà l’Italia in questo girone nel match di Torino.

All’Allianz Stadium, gli Azzurri hanno sofferto contro la qualità bosniaca, andando sotto alla mezz’ora del primo tempo per il gol di Edin Dzeko. Nella ripresa i gol di Insigne e Verratti hanno ribaltato la gara, regalando una vittoria che è poi risultata fondamentale nel cammino degli Azzurri. Per le scommesse calcio, un'opzione da considerare per il penultimo incontro del girone è l'Over 2.5 @1.82!

In casa Bosnia è successo di tutto negli ultimi mesi, a cominciare dal pesante 4-2 subito a inizio settembre in Armenia. Dopo quel ko il commissario tecnico Robert Prosinecki aveva deciso di dimettersi, salvo poi tornare indietro sui suoi passi solo 72 ore più tardi. La vittoria per 4-1 in casa contro la Finlandia sembrava aver riaperto il discorso qualificazione, ma la sconfitta sul campo della Grecia e il contemporaneo successo dei finnici per 3-0 sull’Armenia ha di fatto sancito l’eliminazione della Bosnia.

Alla Finlandia basterà battere il Liechtenstein in casa per strappare il pass per Euro2020, un’impresa tutt’altro che impossibile. L’Italia però dovrà fare i conti con una delle migliori squadre per rendimento casalingo di queste qualificazione. La Bosnia infatti dovrà recriminare per le quattro sconfitte in altrettante gare disputate in trasferta, dove pesano soprattutto i ko contro Grecia e Armenia di questi ultimi due mesi.

In casa Dzeko e compagni hanno ottenuto dieci dei dodici punti a loro disposizione, pareggiando solamente contro la Grecia dopo aver chiuso il primo tempo avanti per 2-0. Tanti rimpianti che però spingeranno la Bosnia all’impresa nel match di Zenica contro l’Italia, che insieme al Belgio viaggia a punteggio pieno in queste qualificazione con otto vittorie in altrettante gare: sarà interessante seguire la gara venerdì sera anche con le scommesse live di 888sport! 

Il 4-3-3 del Mancio - Presentando le prossime due gare contro la Bosnia prima e l’Armenia poi, il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini ha parlato delle possibili scelte e del momento dei giocatori italiani nei rispettivi club: "Come attaccanti avremo Belotti e Immobile, giocheranno una partita per uno. Non è detto che non possano giocare insieme, anche se il 4-3-3 per il momento è consolidato.

La cosa positiva è che i calciatori giochino nelle loro squadra. Bernardeschi, Chiesa e Insigne ad esempio stanno trovando spazio, per noi è importante questo. Barella e Sensi invece sono due giocatori per noi importanti, se sono qui è perché sono tra i migliori in Italia”.

Queste ultime due gare saranno molto importanti per lo stesso Mancini, che dovrà valutare diversi elementi in vista del prossimo Europeo. Le amichevoli che verranno organizzate nei prossimi mesi faranno capire ancora meglio quali saranno le scelte del commissario tecnico, anche se le idee tattiche sembrano piuttosto nette.

Si andrà avanti con il 4-3-3, soluzione che dunque prevede la presenza di un solo centravanti e la scelta ricadrà su uno tra Immobile e Belotti. Al momento Mario Balotelli sembra fuori dal progetto di Mancini; il commissario tecnico ha fatto capire che le porte della Nazionale non sono chiuse per Balotelli, ma ad oggi non è sicuramente tra gli attaccanti più in forma.

Qualora dovesse mantenere una media-gol così straordinaria, sarà Ciro Immobile l’attaccante titolare dell’Italia al prossimo Europeo, con Belotti pronto a giocarsi le sue chances: per le scommesse sportive, sono entrambi quotati @5.50 come primi marcatori in Bosnia! 

Gerarchie che sembrano abbastanza chiare anche a centrocampo, dove il trio Jorginho-Verratti-Barella è stato un marchio di fabbrica di Mancini in questi mesi. A spingere ci sono soprattutto Sensi e Pellegrini, mentre Zaniolo potrebbe rientrare nella rotazione degli esterni dove ad oggi partono in vantaggio Chiesa e Insigne sul talento giallorosso e su Bernardeschi. 

*La foto di apertura dell'articolo è di (Darko Bandic (AP Photo).

November 13, 2019
Ermanno Pansa
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Copa Libertadores, le finali che hanno scritto la storia del Sud America

Dobbiamo tornare indietro di quasi sessant’anni per trovare la prima edizione della Copa Libertadores. La CONMEBOL nel 1960 decise di dare vita a una competizione simile alla Coppa Campioni europea, organizzata dalla UEFA.

L’idea era quella di trovare la squadra più forte del Sud America da contrapporre alla migliore squadra europea nella Coppa Intercontinentale. Vista la presenza delle squadre che hanno vinto il titolo nazionale, la Copa inizialmente fu chiamata Copa de Campeones de America.

Dal 1965, su proposta della federazione uruguaiana, è stato raddoppiato il numero dei partecipanti introducendo anche le squadre seconde qualificate nei rispettivi campionati. Con questo aumento di partecipanti la CONMEBOL ha deciso di cambiare nome alla competizione, dando così vita alla Copa Libertadores de America.

Per le scommesse calcio, queste le quote al novantesimo, davvero equilibrate, per la finale che sarà trasmessa in diretta sulla piattaforma DAZN: vittoria River 2.75, pari e gara ai supplementari 3.05, successo del Flamengo @2.55!

Lo spareggio in campo neutro - Nelle prime due edizioni a trionfare è stato il Penarol, ma è stata la terza edizione ad entusiasmare tutto il Sud America. Nel 1962 gli uruguaiani arrivarono ancora una volta in finale, ma questa volta di fronte a loro c’è il Santos di Pelé. Il fenomeno brasiliano però non giocò la finale d’andata in Brasile, nella quale gli uruguaiani andarono in vantaggio con Spencer, prima della doppietta di Coutinho che sancì il 2-1.

Il match di ritorno fu però un qualcosa di straordinario, con Spencer che due volte pareggiò le reti di Dorval prima e Mengalvio poi. Nel finale la rete di José Sasia regalò il definitivo 3-2 al Penarol e per la prima volta nella storia della Libertadores si giocò la terza finale in campo neutro.

L’unico problema per gli uruguaiani è che al Monumental di Buenos Aires tornò Pelé che con una doppietta regalò la Copa al Santos.

Decade '70 - Negli anni Settanta c’è stato il dominio dell’Independiente, capace di vincere quattro volte consecutivamente la Copa dal 1971 al 1974. In tre delle quattro edizioni gli argentini hanno avuto bisogno dello spareggio per trionfare, ma la finale più bella è stata senza dubbio quella del 1974: l’Independiente si ritrova con le spalle al muro dopo la sconfitta per 2-1 in Brasile contro il San Paolo nella gara d’andata.

Nella sfida di Avellaneda sono però saliti in cattedra i due “geni” dell’Independiente, Balbuena prima e Bochini poi hanno firmato il 2-0 che ha permesso agli argentini di guadagnare lo spareggio. A Santiago del Cile la rete del difensore uruguaiano Ricardo Pavoni ha regalato la terza Copa consecutiva agli argentini.

Ronaldinho sale in cattedra - Dal 1988 la CONMEBOL ha deciso di evitare lo spareggio introducendo i calci di rigore in caso di parità al termine dei 180 minuti. Rigori che hanno fatto esultare Ronaldinho nell’edizione del 2013, quando il suo Atletico Mineiro è riuscito in una rimonta pazzesca. Nell’andata della finale contro i paraguaiani dell’Olimpia Asuncion, i brasiliani hanno perso 2-0, subendo la seconda rete nei minuti di recupero, un gol che sembrava decisivo per l’assegnazione della Copa.

Nel match di ritorno al Mineirao l’Atletico di Ronaldinho è riuscito invece nella rimonta grazie alle reti di Jo e Leonardo Silva. Gli errori dal dischetto di Miranda e Gimenez per i paraguaiani ha regalato all’Atletico Mineiro il primo titolo della sua storia. Senza dubbio, però, la finale più sentita e importante della storia della Copa è quella della scorsa stagione.

Il Superclasico River-Boca vinto dai Milionarios ai tempi supplementari nel match di ritorno giocato a Madrid grazie alle reti di Quintero e Martinez. 

Nella finale 2019 che si disputerà in una singola partita, in campo neutro in Perù, sabato 23 novembre, River Coppa in mano leggermente sfavorito, @1.95 per le scommesse sportive!

La finale del 2019 - C’è stata la rivincita del Superclasico nella semifinale di quest’anno, ma anche questa volta il River ha avuto la meglio. Il Boca non è riuscito a riscattare la sconfitta dell’anno scorso, con i Milionarios che tornano in finale e difenderanno il titolo contro i quotatissimi brasiliani del Flamengo.

Guidati dal talento e dai gol di Gabigol, il club “Rubro-negro” ha steso il Gremio in semifinale grazie a un clamoroso 5-0 nel match di ritorno a Rio dopo il pareggio per 1-1 nella gara d’andata.

Da una parte ci sarà una delle migliori difese del Sud America, dall’altra oltre a Gabigol (capocannoniere della Copa con sette reti) ci sarà anche Bruno Henrique a comporre la coppia-gol più efficace di questa Copa con dodici gol realizzati: segui la finale in gara unica a Lima anche con le scommesse live!

*La foto di apertura dell'articolo è di Gustavo Garello (AP Photo).

 

 
November 12, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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I pronostici per il Mondiale per Club 2023: Real e Flamengo favorite

In attesa della nuova formula, quella a 32 squadre già confermata dalla FIFA nel dicembre 2022, si gioca quella che sarà l’ultima edizione della Coppa del Mondo per club (torneo meglio conosciuto come Mondiale per Club) con la vecchia struttura.

L’edizione 2022 si disputa…nel 2023 in Marocco, perchè, invece che a dicembre come avviene di solito si gioca a febbraio, per la concomitanza nella stagione dell'inedita Coppa del Mondo in Qatar. 

In questa edizione il roster delle sette presenti non è stato di facilissima definizione. Per quanto riguarda l’Europa e il Sudamerica nessun problema, perchè ci sono il Real Madrid che ha vinto la Champions League e il Flamengo che ha portato a casa la Copa Libertadores.

Tutto liscio anche per la CONCACAF, con la presenza degli statunitensi dei Seattle Sounders, e per la OFC, con i neozelandesi dell’Auckland City.

888Sport

Per gli altri tre posti, serve qualche distinguo. I padroni di casa del Wydad Casablanca non partecipano infatti come campioni del paese ospitale, ma hanno ottenuto il loro posto vincendo la Champions League africana.

Marcelo alza la Coppa a Parigi

Di conseguenza, c’è anche un’altra rappresentante della CAF, la squadra egiziana dell’Al-Ahly, finalista perdente contro i marocchini. Complicata anche l’assegnazione del posto per la AFC, perchè la finale della Champions asiatica non si è ancora svolta e alla fine la scelta è toccata alla stessa federazione continentale, che ha spedito in Marocco i sauditi dell’Al-Hilal.

Il primo turno prevede lo scontro tra Al-Ahly e Auckland City, con la vincente che affronterà i Seattle Sounders. Chi avanza poi si ritrova in semifinale il Real Madrid. L’altro quarto di finale è già stabilito e sarà quello tra Wydad Casablanca e Al-Hilal, con la vincente che andrà poi ad affrontare il Flamengo.

Nuova formula

La storia del Mondiale per club

La Juve a Tokyo

Nuova formula

Si tratta, come già detto, dell’ultima edizione con la formula attuale. Quella che partirà nel 2025 sarà infatti una versione riveduta e corretta, con addirittura 32 squadre al via e con cadenza non più annuale, bensì quadriennale.

Wenger 20 stagioni all'Arsenal!

Su quali saranno i requisiti per partecipare, però, il presidente della FIFA Gianni Infantino non è stato molto chiaro. Anzi, nelle dichiarazioni con cui presentava il nuovo torneo ha rimandato a data da destinarsi le spiegazioni su come sarà organizzato il torneo e chi vi prenderà parte.

Un indizio, però, il numero uno del calcio mondiale l’ha dato, aggiungendo che saranno invitate le migliori squadre al mondo. Dunque, non solo più il merito (di chi ha vinto le competizioni continentali), ma anche il blasone e la popolarità. Una sorta di Superlega in salsa FIFA che già sta facendo storcere un po’ il naso a parecchi…

La storia del Mondiale per club

Ci sono state tante competizioni internazionali nate con l’intento di individuare la squadra più forte del Mondo a livello di club. La FIFA ha deciso di dare vita alla Coppa del Mondo per Club solamente nel 2005, dopo un paio di tentativi falliti tra il 2000 e il 2001.

Nel primo caso venne istituito un torneo con otto squadre partecipanti dove le europee, in quel caso Real Madrid e Manchester United, giocarono con le riserve non rispettando la competizione e destano scalpore. Nell’anno successivo, per problemi legati a sponsor e calendario, la FIFA dovette rinunciare all’organizzazione del torneo.

L’unica competizione riconosciuta dalla FIFA prima del 2005 è, naturalmente, la Coppa Intercontinentale, nata nel 1960. Nella prima edizione il Real Madrid Campione d’Europa doveva sfidare la miglior squadra del Sudamerica, e per questo la CONMEBOL organizzò per la prima volta la Copa Libertadores. Il Penarol si aggiudicò il torneo sudamericano e affrontò il Real, che vinse il doppio confronto grazie al 5-1 del Bernabeu nel match di ritorno dopo lo 0-0 di Montevideo.

L'esultanza dei calciatori del Palmeiras!

Segui la prossima finale di Libertadores anche con le scommesse calcio!

Nella metà degli anni Settanta il torneo perse appeal, tanto che nel ’75 e nel ’78 non si disputò, mentre nel ’77 e nel ’79 Liverpool e Nottingham Forest decisero di non partecipare alla Coppa Intercontinentale, lasciando spazio a Gladbach e Malmo, entrambe sconfitte rispettivamente dal Boca Juniors e dall’Olimpia Asuncion.

La Juve a Tokyo

A dare nuovamente lustro al torneo ci pensò il marchio giapponese Toyota, che propose alla UEFA e alla CONMEBOL di organizzare una finale in gara unica da disputare in Giappone. Il risultato fu ottimo, con il torneo che ritrovò interesse anche se per le squadre europee fu difficile ritrovare la vittoria.

Ci riuscì per la prima volta la Juventus nel 1985 battendo ai calci di rigore l’Argentinos Jnr nove anni dopo l’ultimo successo di una squadra europea.

L'esultanza in bianco e nero a Tokyo!

Dal 2005 la FIFA ha preso il controllo della competizione introducendo la Coppa del Mondo per Club ed allargando il numero di partecipanti. È stata introdotta la formula ad eliminazione diretta, con un primo turno preliminare che vede sfidarsi i campioni nazionali del paese ospitante e la squadra campione d’Oceania. Ai quarti di finale partecipano la vincente del turno preliminare e le squadre campioni d’Asia, d’Africa e del Nord-Centro America.

Le due vincenti affrontano la squadra campione d’Europa e del Sudamerica prima di accedere alla finale, che ha visto tredici vittorie di squadre europee e quattro trionfi per le squadre sudamericane (tutte e quattro le volte successi brasiliani).

Negli ultimi anni, però, il dominio europeo è stato netto, considerando che l’ultima vittoria sudamericana è datata 2012, quando il Corinthians ha battuto il Chelsea per 1-0. Dopodiché sono arrivati nove successi del Vecchio Continente, con il Real Madrid che ha fatto la voce grossa portando a casa il trofeo ben quattro volte, di cui tre consecutive.
 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione, 11 novembre 2019.

February 1, 2023
Ermanno Pansa
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Premier League, spettacolo ad Anfield: a Liverpool arriva il City

 

È senza dubbio il big match di questo weekend a livello mondiale, forse già la partita dell’anno in Premier League. Liverpool-City può fare la differenza nella corsa al titolo, visto il vantaggio accumulato dalla squadra di Jurgen Klopp nelle prime undici giornate.

La classifica - Dieci vittorie e un solo pareggio ad Old Trafford, trentuno punti e sei lunghezze di vantaggio rispetto al Manchester City. La squadra di Pep Guardiola ha perso punti sorprendentemente in partite sulla carta agevoli come la trasferta a Norwich o la sconfitta casalinga contro il Wolverhampton.

Entrambe sono reduci da vittorie importanti e sofferte in Premier, a cominciare dal Manchester City che grazie al gol di Walker a cinque minuti dalla fine ha ribaltato il risultato contro il Southampton. Nel primo tempo, l’errore di Ederson ha regalato il vantaggio ai Saints, nella ripresa il gol di Aguero ha pareggiato i conti prima della rete decisiva del terzino inglese ex Tottenham.

Rimonta ancor più difficile per il Liverpool, che a Birmingham era sotto di un gol a cinque minuti dalla fine contro l’Aston Villa. Il pareggio di Robertson e la rete in pieno recupero di Sadio Mané hanno permesso ai Reds di mantenere i sei punti di vantaggio in vista del big match di domenica.

Per le scommesse calcio di 888sport, quote davvero equilibrate: 2.50 il Liverpool, 3.45 il pari e 2.60 la vittoria del City!

Il momento - Dopo un inizio straordinario, la squadra di Jurgen Klopp ha trovato più difficoltà nelle ultime settimane, riuscendo comunque a portare a casa i tre punti. Anche il City in queste giornate ha mostrato qualche piccola crepa come nelle ultime due gare in casa. Contro l’Aston Villa la squadra di Guardiola ha sofferto per tutto il primo tempo, salvo poi sbloccare la gara a inizio ripresa e dominare poi nel secondo tempo.

Ancor più sofferta la vittoria contro il Southampton, ma soprattutto in questo inizio di stagione si è vista qualche crepa in fase difensiva. I tanti infortuni che hanno colpito i difensori di Guardiola, su tutti il brutto ko di Laporte, hanno portato il City a subire più gol del previsto, tanto che i Citizens hanno la quarta miglior difesa dietro a Leicester, Sheffield e Liverpool. Fase difensiva che anche per i Reds è da rivedere, visto che la squadra di Jurgen Klopp subisce gol da quattro gare consecutive in Premier League.

I Reds stanno ottenendo il massimo risultato, senza mai dilagare come dimostrano le ultime vittorie ottenute in campionato. È da quasi due mesi che il Liverpool non vince una partita con più di un gol di scarto (3-1 interno contro il Newcastle il 14 settembre). Numeri che però non hanno impedito al Liverpool di mantenere i sei punti di distacco dal City e, soprattutto, di tenere aperta una striscia di 27 risultati utili in Premier League: sarà interessante seguire la gara, inserita nella schedina del TOTO8 settimanale, anche con le scommesse live!

L'ultima sconfitta - L’ultima sconfitta del Liverpool in campionato è datata 3 gennaio ed è arrivata proprio contro il Manchester City all’Etihad Stadium, nella partita che ha riaperto lo scorso anno la corsa al titolo. La speranza di Guardiola è quella di ridurre le distanze dai Reds anche domenica, nonostante il suo score ad Anfield sia tutt’altro che positivo.

Da quando è arrivato in Premier, infatti, il tecnico spagnolo non ha mai vinto in casa del Liverpool e anche il bilancio del City ad Anfield è decisamente negativo. L’ultimo successo dei Citizens risale al maggio del 2003, quando al gol di Milan Baros rispose con una doppietta Nicolas Anelka.

Il TOTO8 della settimana!

I probabili starting Eleven - Solito 4-3-3 per Jurgen Klopp che non ha dubbi di formazione, in difesa spazio a Lovren al fianco di van Dijk visto l’infortunio al ginocchio che ha colpito Joel Matip.

Ai loro lati ci saranno Alexander Arnold e Robertson, mentre il terzetto di centrocampo sarà composto da Henderson, Fabinho e Wijnaldum. Tridente delle meraviglie con Mané, Firmino e Salah, con quest’ultimo che va a caccia di reti visto che nelle ultime cinque partite ha segnato solamente un gol contro il Tottenham su calcio di rigore: per le scommesse sportive, l'egiziano primo marcatore della partita vale 6.75!

Guardiola andrà avanti con il suo 4-1-4-1 con Walker e Mendy sulle corsie esterne e la coppia centrale composta da Otamendi e Stones davanti a Ederson. Gundogan giocherà davanti alla difesa, mentre alle spalle di Aguero si muoveranno da destra a sinistra Sterling, De Bruyne, David Silva e Bernardo Silva. 
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Frank Augstein (AP Photo).

 

November 9, 2019
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Juventus-Milan: Clasico all’italiana


Nessuna sfida nel campionato italiano è definita come El Clasico o Der Klassiker: ma quella tra Juventus e Milan è la partita tra due delle squadre che, insieme all’Inter, hanno conquistato più scudetti; ma è anche la storia di una rivalità europea, di due formazioni che nel 2003 si sono contese la Champions League nella finale di Manchester che rimarrà negli annali del calcio continentale.

Juventus-Milan, in programma domenica alle 20.45 all’Allianz Stadium, è il big match della dodicesima giornata in Serie A, nonostante i rossoneri in questa stagione non occupino posizioni di vertice. La classifica del campionato vede, infatti, i bianconeri in testa con 29 punti, ottenuti con nove vittorie e due pareggi, seguiti dall’Inter a 28, dalla Roma a 22 e dal terzetto formato da Lazio, Atalanta e Cagliari a quota 21.

 

Il Milan occupa attualmente l’undicesima posizione con 13 punti, frutto di quattro vittorie, un pareggio e ben sei sconfitte. I rossoneri sembrano doversi guardare più alle spalle, con la zona retrocessione che dista tre punti, piuttosto che puntare a un posto in Europa, dieci punti più in alto.

Abbiamo parlato della partita, analizzando le quote sulla lavagna di 888sport, in esclusiva con il giornalista Stefano Fonsato di Eurosport.

Scommetti live su Juventus-Milan con 888sport!

Juventus-Milan è sempre una sfida dal sapore particolare. Che tipo di partita si aspetta?

“Vero, come si può a non pensare alle memorabili sfide Anni '90 e 2000? Ora gli equilibri sono decisamente saltati a favore dei bianconeri. Che però, ho come l'impressione, faranno giocare la squadra di Pioli, molto più in difficoltà al cospetto dell'aggressività delle cosiddette provinciali”.

La Juventus si è già qualificata agli ottavi di Champions League ed è in testa alla Serie A, ma sembra ancora non convincere pienamente. Che idea si è fatto del nuovo corso bianconero?

“Quella che abbiamo visto fino ad adesso, non è ancora la Juventus di Sarri. È evidente. La squadra si trova, in qualche modo, a metà del guado. In ogni caso, non diventerà esattamente come il Napoli del tecnico di Bagnoli: in casa bianconera, a differenza di quanto accade in casa dei partenopei, c'è l'assillo della vittoria”.

Il Milan non sembra in grado di uscire dalla crisi. Un risultato importante a Torino potrebbe aiutare a risolvere molti problemi. La Serie B per i rossoneri è un rischio concreto?

“Assolutamente no. In qualche modo i rossoneri raddrizzeranno la stagione. Tuttavia, li vedo potenzialmente poco più su di un anonimo campionato di metà classifica”.

Nella graduatoria virtuale delle nostre scommesse sportive, il Milan si trova attualmente in ottava posizione, con la quota per la vittoria del campionato @251.0.


Quali sono le ricette che Pioli potrebbe utilizzare per rimettere in carreggiata una stagione che rischia di diventare fallimentare, se non catastrofica?

“Gattuso, la ricetta, l'aveva trovata. Quando la qualità media della rosa è decisamente inferiore rispetto alle avversarie top class bisogna puntare sull'intensità, arrivare prima sul pallone. Ma, anche in questo caso, le caratteristiche del Milan di questa stagione non sembrerebbero funzionali”.

Per le nostre scommesse calcio, le quote vedono la Juventus @1.42, il Milan @8.00 e il pareggio @4.70: cosa ne pensa? 
“È quasi come se il Milan fosse una provinciale. Ma, d'altra parte, per quanto mostrato finora, non può andare diversamente”.

Quali possono essere gli uomini chiave da entrambe le parti?

“CR7 si esalterà, vedrete. D'altro canto, se ben servito, Piatek rappresenta sempre una minaccia negli ultimi sedici metri. Ma, ribadisco, va assistito in un modo ben specifico”.

Quale giocatore può guidare il Milan in questo momento difficile? 

“Il nocciolo della questione sta proprio in questa domanda: Gattuso aveva chiesto 3 uomini di esperienza ma non fu accontentato. Aveva ragione Ringhio: in questo Milan, infatti, non ci sono trascinatori. L'unico potrebbe essere Ibrahimovic se, come sembra, firmerà per i rossoneri a gennaio. Ma restiamo nel campo delle ipotesi”.

Lo scudetto sarà ancora Juventus? O vede l'Inter in grado di superare i bianconeri?
“Ancora Juventus. L'Inter equivarrà anche alla forza di bianconeri nell'undici titolare. Ma la Juventus, di fatto, dispone di un'altra formazione di prime linee, i nerazzurri no. E, in primavera, gli uomini di Conte pagheranno l’inevitabile scotto della stanchezza”.

Per le nostre scommesse serie A, la Juventus è la favorita numero uno per il titolo @1.40, davanti all’Inter @3.50. Più distanti il Napoli @16.00 e l’Atalanta @31.00, con le romane Roma e Lazio appaiate @51.00. Nel testa a testa sulla posizione finale, invece, la Juventus è quotata @1.28, contro l’Inter @3.30.


Infine, un suo pronostico per la partita di domenica sera. 
“3-1 per la Juventus”.

Il risultato pronosticato da Stefano Fonsato di Eurosport si può giocare su 888sport @11.50. I conseguenti Gol e Over 2.5 sono in lavagna, rispettivamente, @2.05 (quota più alta di quella del No Gol @1.73) e @1.81. Davvero interessante la quota dell’Over 3.5, in palinsesto sulle nostre scommesse calcio @3.05.

Le ultime notizie e le probabili formazioni - Cristiano Ronaldo è uscito anzitempo nella vittoria di Mosca, che ha regalato alla Juventus l’accesso agli ottavi di Champions, per un leggero affaticamento, ma la sua presenza contro il Milan è confermata.

In dubbio Matthijs De Ligt, a riposo a Mosca, che ha subito una distorsione alla caviglia: qualora l’olandese dovesse farcela, completerà il quartetto difensivo con Cuadrado, Bonucci e Alex Sandro davanti al polacco Szczesny: Bentancur e Matuidi agiranno ai fianchi del regista Pjanic, mentre Higuain è favorito su Dybala in attacco con Ramsey trequartista.

Pioli, come riportato da Sky, ha in mente una rivoluzione tattica per ridare vitalità al suo Milan: pronto un 3-4-1-2 con Bennacer a centrocampo insieme a Conti, Paquetà e Theo Hernandez; in difesa, spazio a Duarte, Romagnoli e Rodriguez. In avanti, Piatek sarebbe supportato dal rientrante Suso e da Calhanoglu.

*La foto di apertura dell'articolo è di Pavel Golovkin (AP Photo).
 

 
November 9, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Frosinone contro il tabù Chievo Verona per volare


L’inizio di stagione del Frosinone aveva sollevato numerosi dubbi sul reale valore della formazione gialloblù, retrocessa nella scorsa estate e costruita, nei progetti societari, per un pronto ritorno in Serie A; la squadra di Alessandro Nesta, infatti, nelle prime cinque giornate aveva raccolto solamente 4 punti, con una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. 

La svolta di Perugia - Dopo il 3-1 subito a Perugia, però, è arrivata la svolta, con il cambio di modulo deciso da Nesta. Con il 3-5-2, il Frosinone è diventato una formazione più solida, tanto da subire solamente una rete nelle ultime quattro partite di campionato. E sono arrivati anche i risultati: con il pareggio per 0-0 ottenuto sul campo del Cittadella domenica scorsa, infatti, la striscia positiva dei ciociari è arrivata a sei partite, nelle quali hanno ottenuto quattro pareggi e due vittorie.

Scommetti live su Frosinone-Chievo Verona con 888sport!

Domenica alle 21.00 allo Stadio Benito Stirpe, il Frosinone ospiterà il Chievo Verona per la dodicesima giornata del campionato di Serie B, in una sfida tutta a tinte gialloblù. I padroni di casa si trovano attualmente al dodicesimo posto con 14 punti all’attivo; il quartetto di formazioni che occupano le posizioni dalla terza alla settima, tra le quali il Chievo, è distante 4 lunghezze.

Il Chievo, nella lavagna di 888sport, è il quinto favorito per la vittoria del campionato, @9, per le scommesse serie B!

La classifica è decisamente corta: la distanza tra la zona playoff e quella playout, infatti, è di soli 5 punti: tutto è, quindi, possibile e il brutto inizio di stagione del Frosinone è ampiamente ribaltabile.

Il TOTO8 settimanale

I precedenti - I numeri, guardando ai precedenti, sono tutti a favore del Chievo. I clivensi sono un tabù per la squadra ciociara: negli ultimi sei precedenti tra le due formazioni, infatti, ben cinque sono state le vittorie per i veronesi con un solo pareggio ottenuto dal Frosinone, nell’ultima sfida del passato campionato di Serie A che si è concluso con la retrocessione di entrambe le formazioni. Due sono state le reti messe a segno dai laziali, contro le 12 dei veneti.

Per le scommesse sportive, il pari 1-1 è il risultato esatto più probabile @6.00.

Le ultime notizie e le probabili formazioni - Difesa titolare per il Frosinone: Brighenti rientra dalla squalifica e affiancherà Capuano e Ariaudo nel terzetto arretrato. Ciano e Dionisi saranno i due attaccanti, visto l’infortunio di Trotta. 

Nel Chievo, lo 0-0 in trasferta contro lo Spezia ha consacrato Luca Garritano che con il tecnico Marcolini ha trovato la situazione ideale per esprimere al meglio il suo potenziale offensivo. Cesar e Vaisanen costituiranno la coppia di centrali in difesa; il fantasista Vignato potrebbe tornare a disposizione.

Le quote di 888sport - Ricordiamo che la partita è inserita nella schedina del TOTO8 settimanale, con 3.000 euro in palio!

Per le nostre scommesse calcio, Frosinone favorito @1.97, con il pareggio @3.05 e il Chievo Verona @4.40. L’Under 2.5 @1.61 si lascia preferire rispetto all’Over 2.5 @2.23; Gol @1.90, No Gol @1.83: il pari 1-1 è il risultato esatto più probabile @6.00.

*La foto di apertura dell'articolo è di Armando Franca (AP Photo).

 
November 8, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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Alessandro Nizegorodcew: “Berrettini tennista dell’anno, ma a Londra vince Djokovic. Per Sinner appuntamento a Torino”


Abbiamo già presentato le ATP Finals che prenderanno il via lunedì a Londra, appuntamento che conclude la stagione tennistica mondiale prima delle finali di Coppa Davis.

Nell’intervista esclusiva realizzata con Alessandro Nizegorodcew, telecronista di Super Tennis TV e direttore responsabile della testata Sportface, abbiamo parlato dell’appuntamento londinese, analizzando le quote per scommettere con 888sport, delle prospettive di Matteo Berrettini e del futuro del tennis italiano.

Scommetti live sulle ATP Finals di Londra con 888sport!


Gli otto qualificati alle Finals sono davvero quelli che avrebbero meritato la partecipazione? 

“A questa domanda rispondo sempre sì. Se parliamo infatti di coloro che non sono riusciti a qualificarsi per problemi fisici che li hanno costretti a saltare parte della stagione, mi sento di dire che al giorno d’oggi la preparazione fisica e la gestione degli infortuni sono parte integrante dei piani di allenamento di un tennista di livello mondiale.

Quindi, per esempio, un Wawrinka che non sarà a Londra, nonostante alcuni ottimi tornei disputati, non ha avuto la bravura di gestire gli infortuni e, come lui Nishikori. Gli infortuni, per me, non sono mai un alibi. Berrettini è stato bravo, in tal senso, a sfruttare i momenti di miglior condizione, in cui giocava meglio, nonostante alcuni infortuni l’abbiano bloccato”.

Chi è il favorito per il successo finale? Per le nostre scommesse tennis, Djokovic @2.10, Federer @4.00, Medveded @4.75, Nadal @5.00. 

“Escluderei Nadal, perché il problema addominale che ha avuto lo limiterà al servizio. Il favorito anche secondo me è Djokovic. Provo a sbilanciarmi sui semifinalisti: nel girone di Berrettini dovrebbero passare Djokovic e Federer come primo e secondo; nell’altro molto dipenderà dalle condizioni di Nadal, ma il primo posto se lo aggiudicherà Medvedev. La finale che prevedo è tra Djokovic e Medvedev”.


Chi è il possibile outsider? Le ultime due edizioni del torneo sono state vinte da due tennisti che non erano favoriti, Dimitrov e Zverev. Non c'è due senza tre?

“Nel circuito dei Masters 1000 ci sono sempre sorprese, basta guardare alla finale raggiunta da Shapovalov a Parigi e le eliminazioni delle teste di serie che erano in lizza per un posto alle ATP Finals. Credo, però, che stavolta il vincitore sarà uno dei primi 4”.

Da un punto di vista della forma, chi arriva meglio all'appuntamento? E chi peggio?

“Quello che arriva nella condizione migliore è sicuramente Djokovic, ma anche Federer è in un ottimo momento. Medvedev non è sembrato al meglio nelle ultime due uscite, ma secondo me si è volontariamente tenuto, si è programmato ed è anche un po’ scarico da un punto di vista mentale: mi aspetto, però, che a Londra giocherà bene.

Berrettini è un po’ scarico dal punto di vista dell’energia, sia mentale che fisica, ma dopo una rincorsa del genere ci sta. Dovrà quindi supplire a questi aspetti. Nadal è quello che arriva peggio all’appuntamento, mentre non vedo Zverev in grado di difendere il titolo conquistato l’anno scorso. Il tedesco potrà fare qualche buona partita, ma non lo vedo in grado di vincere il torneo, così come Tsitsipas”.


La quota di Nadal per l’eliminazione nella fase a gironi @2.85 è la stessa dell’uscita di scena in semifinale. La sua eventuale partecipazione alla finale si può giocare sulle nostre scommesse online @5.50.
 

Matteo Berrettini, numero 8 del mondo e ottavo tra i qualificati a Londra: è un traguardo o un punto di partenza per l’italiano?

“Matteo ha dimostrato di saper gestire benissimo le emozioni e la tensione, ma di soffrire un po’ le prime volte. Questo non è né un punto di arrivo, né di partenza per lui: è un punto di approdo dal quale può ancora fare cose importanti perché, comunque, è giovane e potrà vincere grandi tornei.

Sinceramente non so se potrà conquistare tornei dello Slam, ma la vincita di uno o più Masters 1000 da lui me l’aspetto; ripeto, sugli Slam sono un po’ dubbioso, ma abbiamo imparato a farci sorprendere da Matteo: speriamo lo faccia anche in questo caso”.

C'è un rischio appagamento nel romano?
“No, non c’è. Il rischio è che, come ho già detto, sia scarico. Il problema sarà, secondo me, più per l’appuntamento con la Coppa Davis, che arriverà dopo le Finals in cui Berrettini avrà dato tutto e temo che potrà calare per l’appuntamento con la nazionale. Speriamo bene”.

Domanda difficile per un esperto come te, che conosce i protagonisti: cosa si dice di Matteo tra i grandi del tennis mondiale? Che opinione hanno di lui i suoi avversari?
“Matteo è molto ben visto, sia da un punto di vista umano che tennistico: è studiato, osservato, gli altri parlano bene di lui. Si fa voler bene, è un bravo ragazzo che fa gruppo in casi di players lounge”.

Berrettini è nel gruppo Borg, il più difficile: prospettive? Vincere almeno un match?
“Sì, vincere un match è nelle sue possibilità. Credo che l’appuntamento con Thiem sia alla sua portata, se si approccerà con le energie giuste”.

Per le nostre scommesse tennis, l’eliminazione di Mattero Berrettini alla fase a gironi si può giocare @1.18, mentre l’approdo alle semifinali è a quota @5.00, con la finale @14.00.

Tra gli otto tennisti in gara, Berrettini è quello con la quota più alta per la vittoria del torneo @31.00: punteresti 2 € su di lui?
“Nonostante gli voglia tanto bene, non lo punterei. Ovviamente è anche un modo per essere scaramantico”.

Per quanto fatto vedere durante tutta la stagione, a chi assegneresti il tuo personale trofeo di tennista dell’anno?
“Ho sempre preferito assegnare premi a chi sorprende davvero. Sarebbe troppo facile dire Djokovic; personalmente lo darei proprio a Berrettini, perché rispetto a quanto ci si aspettava all’inizio della stagione è quello che ha fatto il salto di qualità maggiore. Per quanto mi riguarda, Matteo è il tennista dell’anno”.

A quando Jannik Sinner nelle ATP Finals?
“Non so dirti quando, ma sul fatto che lo troveremo alle Finals stavolta scommetterei anche più di due euro. Se proprio devo giocare, dico che potremmo trovarlo all’appuntamento di Torino nel 2021”.
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Tim Ireland (AP Photo).

November 8, 2019
Emanuele Giulianelli
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Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.


I suoi articoli di calcio internazionale e geopolitica sono stati pubblicati, tra gli altri, su FIFA Weekly, il magazine ufficiale della federazione internazionale, su The Guardian, The Independent e su Eurasianet. Ha lavorato come corrispondente sportivo dall’Italia per Reuters.


Ha pubblicato tre libri, l'ultimo dei quali, "Qarabag. La squadra senza città alla conquista dell'Europa" edito da Ultra Sport, è uscito nel 2018.
 

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