L'Europa aspetta il Tigrinho

Questa che abbiamo il piacere di condividere non è una favola sportiva, ma la storia di un ragazzo dal talento indiscusso, che ha creduto nelle sue capacità e non ha mai avuto paura nello scegliere il club ed il relativo ambiente ideali per perfezionare le sue qualità e non abbassare il livello costante di miglioramento.

Si tratta del trasferimento record in uscita del florido mercato calcistico brasiliano che, in controtendenza con le inaccettabili prestazioni della Selecao quando al termine dei 90° (o dei calci di rigore...) si gioca il passaggio del turno, continua a produrre giovani calciatori di livello mondiale! 

Il ponte diretto dagli aeroporti internazionali di Rio e San Paolo non è più rappresentato dalla Primeira Liga lusitana e dalle regole della federazione portoghese che facilitano l'arrivo di giocatori dal Brasile, ma è quello del prestigioso, con tanti ringraziamenti a CR7 e Messi che hanno scelto soluzioni più comode per il finale delle rispettiva carriere, campionato spagnolo.

Con il Madrid che sembrava in vantaggio dopo le ultime straordinarie operazioni sul mercato verdeoro, il Barcellona ha festeggiato il ritorno al titolo iberico, con il clamoroso colpo Vitor Roque!

I catalani seguivano Vitor già da qualche anno e si sono avvalsi di rapporti costanti e proficui con il suo manager, Andre Cury.

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Chi è Vitor Roque

Vitor Roque è nato a Timoteo, una piccola città nello Stato di Minas Gerais, il 28 febbraio 2005. 

La provenienza dalla zona famosa per la corsa all'oro, incide sulla formazione calcistica del nuovo crack del calcio mondiale: iniziando a muovere i primi passi a centrocampo, infatti, Vitor gioca prima, a 10 anni, nelle giovanili dell'America MG e si trasferisce, senza spostarsi da Belo Horizonte, in età da Under 15 nel più blasonato Cruzeiro.

Sì, proprio il club di Ronaldo il Fenomeno...

Nel 2021, Vitor Roque realizza 21 reti in 21 partite, nel campionato nazionale Sub 17 (corrisponde alla nostra Under 17, la categoria che una volta si chiamava Allievi Nazionali).

La stagione successiva, a 16 anni, sempre con la maglia della Raposa, segna 6 gol in 11 partite con i grandi che disputano e vincono, da favoriti per le quote calcio, una Serie B brasiliana di livello clamoroso, nella quale partecipano altre nobili del calcio sudamericano come Gremio, Vasco e Sport Recife.

Mentre inizia a fare centro anche con le rappresentative giovanili del Brasile, nel 2022, con un trasferimento record per un diciassettenne sul mercato interno, passa all'Athletico PR, che investe, mai uso del verbo è stato più appropriato, la cifra record di 24 milioni di reais (4,5 milioni di euro).

La cifra non è assolutamente casuale, né concordata tra le parti. Il Furacao, per strapparlo al Cruzeiro, ha attivato una norma tutta brasiliana: quella del pagamento dello stipendio base di un giovane, moltiplicato per 2.000!

Vitor Roque con la maglia della Selecao!

Le caratteristiche tecniche di VR9

Vitor Roque è un attaccante completo, nell'accezione più moderna del ruolo. Non staziona davanti all'area di rigore avversaria. Rispetto agli ultimi talenti sbarcati in Europa dal Brasile, VR9 sembra più giocatore: spazia su tutto il fronte offensivo ed attacca a ripetizione la profondità.

Vitor mostra qualcosa di diverso, è un giocatore speciale, freddo nei momenti difficili: esplosivo sotto porta, è perfettamente ambidestro e prova la conclusione da qualsiasi punto dell’aerea di rigore. Un talento raro, insomma. 

VR9 in azione in Coppa Libertadores!

Sui calci da fermo, considerando l'altezza non statuaria, si posiziona sul secondo palo, un po' alla Ciro Immobile, pronto a sfruttare le amnesie delle quali sono, spesso, involontariamente, protagonisti i difensori, attratti colpevolmente dalla traiettoria della sfera.

Quando la sua squadra non ha il pallone, non si fa problemi ad andare in pressione, con vigore, sul centrocampista avversario: anzi ha collezionato qualche cartellino giallo di troppo, per interventi troppo decisi.

Il continuo confronto tra Vitor Roque ed Endrick

Come Vini è stato, da subito, confrontato con il talento di Ansu Fati per poi offuscare il fantasista iberico con una serie di prestazioni sensazionali, anche in Champions League, tanto da attribuirgli, da parte del suo mentore Carlo Ancelotti, la targa di calciatore più decisivo del Mondo, sarà costante anche il paragone tra Vitor Roque ed Endrick che ha scelto di aumentare la colonia brasiliana a Valdebebas.

Vitor Roque ha 18 mesi in più rispetto all'attaccante scuola Palmeiras ed ha sicuramente inciso maggiormente, anche in termini numerici, sui risultati della sua squadra. Nota di colore: dovrebbe coincidere l'arrivo in Spagna di entrambi ed anche la punta mancina classe 2006, a differenza dei suoi predecessori, potrebbe essere da subito aggregata con la prima squadra.

Il soprannome di Tigrinho

La tigre è uno degli animali più veloci e feroci e Vitor Roque in campo si muove come un Tigrinho, sempre famelico vicino alla porta avversaria!

Il fenomeno Vitor Roque!

L'attaccante del 2005, nella sua maturazione, ha l'onore di condividere lo spogliatoio all'Arena da Baixada con un campione del calibro di Fernandinho, decisivo nel cambio di passo nella storia calcistica del Manchester City, con il quale ha giocato quasi 400 partite ufficiali!

Le cifre del trasferimento al Barcellona

Il Barcellona seguiva Vitor già da qualche anno ed aveva rapporti costanti con il suo manager, Andre Cury.

Il famoso Presidente dell'Atletico Mario Celso Petraglia ha concluso con Joan Laporta un'operazione da primato. Ad oggi, tra contratti, tribunali e familiari ingombranti, a distanza di oltre 10 anni, non si conoscono ancora le esatte cifre del trasferimento di Neymar dal Santos al Barcellona: se quelle di Vitor Roque non le superano, ci vanno davvero vicine...

Si parla di quasi 400 milioni della moneta locale brasiliana, 74 milioni di euro, 30 in più di quelli pagati dal Real per Vini. Da evidenziare che, secondo il meccanismo di solidarietà, 2 milioni finiranno nelle casse del Cruzeiro.

Da record anche la clausola rescissoria che sarà inserita nel contratto: mezzo miliardo di euro!

Vitor Roque arriverà in Catalogna nell'estate 2024, anche se il suo arrivo potrebbe essere anticipato nella finestra di mercato di gennaio: beneficerà, in ogni caso, di almeno 12 mesi di convivenza con un mostro sacro del gol come Robert Lewandowski, dal quale apprendere i segreti del mestiere del bomber di fama internazionale!

Il trading calcistico dell'Athletico Paranaense 

L'Athletico Paranaense rappresenta per il Brasile quella che abbiamo imparato a definire in Italia come una bottega cara, carissimissima: magari non un club di prima fascia, anche se la finale di Libertadores 2022 resta comunque un risultato eccezionale, ma sempre attivo nel players trading.

Sono oltre 20 anni che la società più amata di Curitiba cede a peso d'oro calciatori ai club europei più ricchi: da Kleberson a Renan Lodi, passando per Bruno Guimaraes, tuttocampista meraviglioso che farà coppia con il nostro Sandro Tonali a Newcastle.

Vitor Roque rappresenta per il club rossonero l'operazione record, sia in uscita, con i 73 milioni di euro che incasseranno dal Barcellona, ma anche in entrata, con un investimento record, di ben 24 milioni di reais per un ragazzo che aveva giocato solo nella B brasiliana.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 30, 2023
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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LE STATISTICHE DELLA SERIE A 2022/2023: NON SOLO NAPOLI...

La Lega di Serie A sul sito ufficiale pubblica, praticamente in tempo reale, i dati di tutte le 380 partite in calendario. 

Anche se il calcio è uno sport a basso punteggio, le statistiche, soprattutto quelle che raccolgono i numeri di un intero campionato, hanno sicuramente un peso e possono essere uno strumento utile per le future scommesse sportive.

Le statistiche sono suddivise in un menu molto semplice, oltre che per stagione sportiva, tra generali e performance, e, naturalmente tra quelle relative alle squadra e le altre, ponderate sulle prestazioni dei singoli giocatori.

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I dati del terzo Scudetto del Napoli 

Analizziamo le classifiche nelle quali gli straordinari Campioni d’Italia 2023 hanno dominato: la squadra che ha comandato più il gioco è stata naturalmente il Napoli, con oltre 34' di possesso palla ad incontro, anche e soprattutto grazie alla qualità della prima costruzione della macchina perfetta, costruita da Luciano Spalletti.

Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia sono stati, per distacco, i calciatori più performanti nella cavalcata trionfale verso il terzo titolo, il primo vinto senza il miglior giocatore della storia del calcio.

Il Napoli ha chiuso la stagione anche con il maggior numero di reti realizzate e di assist vincenti (57), e tra i 77 gol segnati degli azzurri, scegliamo come più importante quello siglato a San Siro dal Cholito Simeone, con la zuccata decisiva contro il Milan, per una prodezza di testa che ha ricordato quella decisiva del papà alla Juve nel 2000 con la maglia bianca del Centenario della Lazio. 

La rete di Simeone al Milan!

In tema di classifiche individuali, tra l’altro, il centravanti argentino che ha esordito in Italia con la maglia della Fiorentina, guida la classifica dei subentranti con ben 27 ingressi dal folto e ben allestito roster partenopeo, messo a disposizione per le scelte del tecnico toscano!

Le statistiche di squadra per la Serie A 2023

Torniamo ai numeri relativi alle squadre e, nella particolare graduatoria del possesso palla, già i dati ci forniscono informazioni interessanti: sul podio con i Campioni d'Italia, infatti, c'è l'Inter che, però, inizia l'azione con un giocatore in più, il terzo centrale difensivo, e le squadre allenate dai cosiddetti giochisti: Monza, Lazio e Fiorentina.

Osimhen e soci sono in testa anche nella classifica dei gol realizzati e dei relativi assist vincenti: interessante in tema di tecnici propositivi, la presenza del Bologna di Thiago Motta al quarto posto dello speciale ranking delle assistenze con ben 41 passaggi vincenti, grazie in particolare alla continua ricerca della giocata del trequartista.

Per quanto riguarda le squadre che cercano di spostare, con metodo ed azioni preparate, la sfera sulle fasce, non è certamente un caso che la Fiorentina di Vincenzo Italiano sia la squadra che ha collezionato più calci d'angolo a favore, ben 237!

Un'azione di calcio d'angolo della Fiorentina

I due esterni bassi dei Viola sono stati difensori solo per la definizione fantacalcistica e l'investimento effettuato su Parisi, acquistato nell'estate 2023 dall'Empoli, rappresenta una conferma ulteriore del calcio, sempre alla ricerca del concetto di lateralità, che andrà in scena anche nei prossimi anni al Franchi ristrutturato!

Perfezionando l'analisi relativa ai numeri del Bologna, all'inizio della stagione guidato dallo straordinario Mihajlovic, attenzione agli inserimenti centrali nel 4-2-3-1 che predilige chiedere ai suoi l’ex numero 10 della Nazionale italiana: se i felsinei, infatti, sono al top o quasi in termini di assist, il Bologna ha battuto davvero pochi angoli, appena 145 per una media di neanche 4 corner a gara.

L’Inter, invece, è la squadra che ha calciato di più verso la porta avversaria, con 630 conclusioni, 17 delle quali fermate dai legni: la Lazio nella seconda stagione di Sarri, è appena quattordicesima in questa graduatoria: evidentemente Luis Alberto e compagni cercano la conclusione in porta solo in circostanze davvero favorevoli, quando, in sostanza, il passaggio non è più un'opzione utile.

I numeri dei calciatori nella stagione 2022/2023

I calciatori più impiegati nella Serie A sono tutti estremi difensori, con Falcone, portiere decisivo nella salvezza, non banale, del Lecce, sempre schierato dal 1’.

Sempre dei salentini è il giocatore di movimento con il maggior numero di minuti in campo, Federico Baschirotto che con l’esperto Umtiti ha formato una coppia centrale di assoluto rendimento, impreziosita da tre reti decisive, in particolare quella a Cremona, nella corsa, molto faticosa nel girone di ritorno, alla permanenza in massima serie.

In termini di performance, Milinkovic-Savic è stato l'atleta che ha corso di più; tra i numeri più interessanti per le distanze rilevanti di scatto, vanno evidenziate, ancora una volta su queste pagine web, le prestazioni di Antonio Candreva, non solo per l’età, ma anche per il cambio di ruolo, più dentro il campo, del quale l’assist man, è stato protagonista, quando Paulo Sousa è subentrato sulla panchina granata.

Berardi in gol dagli 11 metri all'Olimpico!

Parlando di gol personali, Mimmo Berardi, bandiera del Sassuolo nel 2023 ha festeggiato gli 11 campionati consecutivi al Mapei Stadium, con il primato di 7 rigori realizzati, mentre tra i top bomber, dietro naturalmente Osigol (26) e Lautaro, (21) che sono anche i giocatori che hanno calciato di più, clamorosa la presenza sul podio di Dia della Salernitana, con 16 centri.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 23, 2023
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Separazione delle carriere per gli arbitri di VAR

Sono molto lontani i tempi in cui si parlava di “terna arbitrale”. L’arbitro e il guardalinee hanno infatti visto aumentare gradualmente i colleghi con cui lavorare. Prima è arrivato il quarto uomo, mentre più di recente si sono aggiunti due fischietti che lavorano…in smart-working, ovvero l’arbitro che utilizza il VAR e il suo assistente, l’AVAR.

Si tratta di un ruolo che è sempre più importante, considerando che l’aiuto tecnologico agli arbitri è diventato parte integrante del calcio moderno, visto che, nonostante le polemiche continuano comunque a divampare, il VAR riesce comunque a dirimere la maggior parte delle situazioni più complicate con una certa percentuale di successo.

Dunque, ci sarà sempre più bisogno di arbitri in grado di padroneggiare il mezzo tecnologico. E la domanda si pone: come si diventa arbitro di VAR?

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Come si diventa arbitri di VAR

In primis…bisogna essere arbitri di campo, questa è la condizione necessaria per potersi poi formare per lavorare davanti allo schermo. Dunque, c’è la solita trafila, che prevede la partenza a livello giovanile fino a scalare le gerarchie per arrivare nei tornei più importanti.

Dopodiché l’AIA (Associazione Italiana Arbitri), che ha formato in fretta e in furia gli arbitri più importanti quando il VAR è stato introdotto in Serie A e a livello europeo, ha cominciato a lavorare anche sui fischietti più giovani, inserendo sempre di più il lavoro a schermo nella preparazione degli arbitri.

A Coverciano si tengono infatti con frequenza dei corsi che rilasciano agli arbitri partecipanti la certificazione per poter ricoprire il ruolo di VAR e AVAR, con esercitazioni e revisioni di situazioni che andavano per l’appunto gestite da parte del “quinto” e “sesto uomo” della squadra arbitrale.

I 4 casi di intervento del VAR

La formazione è più che necessaria, perchè i compiti dei fischietti che operano davanti a uno schermo sono molto diversi da quelli di chi è sul terreno di gioco.

La postazione di VAR e AVAR

Intanto, bisogna saper valutare l’ammissibilità dell’utilizzo del VAR, ovvero i quattro casi su cui si può intervenire (e sempre e solo in caso di chiaro ed evidente errore): una rete segnata o annullata, la concessione (o la mancata concessione) di un calcio di rigore, le espulsioni dirette e lo scambio di identità.

VAR e AVAR devono poi sapere che il collega in campo deve iniziare lui una revisione, mentre a loro spetta il compito di suggerirne una al collega.

La on field review dell'arbitro

L’ultima parola spetta poi comunque all’arbitro di campo, che può affidarsi a quanto gli viene detto da VAR e AVAR oppure far partire la “on field review” e recarsi lui stesso al monitor. 

La on field review

Agli arbitri al VAR spetta anche il gravoso compito di tirare le linee in caso di fuorigioco, anche se l’offside semi-automatico sembra destinato a dare una mano importante in questo senso.

I compensi per gli arbitri di VAR

E quanto guadagnano gli arbitri che lavorano al VAR? Beh, intanto si parte dal presupposto che si debba cominciare dai compensi generali dei fischietti, che hanno un contratto annuale la cui cifra base dipende dall’anzianità.

Un arbitro al primo anno di attività guadagna una base di 20mila euro, chi ha fino a 50 partite in A ne guadagna 30mila, chi ne ha oltre 50 va per i 60mila e gli internazionali arrivano a 90mila. Chi ha certificazione VAR, deve poi aggiungere altre cifre: 12mila euro per i primi tre anni, 24mila dal quarto anno e in caso di arbitro internazionale si parla di 30mila euro.

E poi ci sono i gettoni, partita per partita. Chi si ritrova davanti allo schermo in Serie A non percepisce quanto l’arbitro di campo (4mila euro a match), ma può comunque accontentarsi di ricevere un gettone da 1700 euro.

L’AVAR invece guadagna quasi la metà, 800 euro, meno dei 1400 degli assistenti dell’arbitro, ma comunque di più del quarto uomo, fermo a 500 euro. Per la B le cifre sono pressoché dimezzate. 

Separazione delle carriere per il VAR?

E il futuro, cosa riserva? Nonostante al momento il ruolo di VAR e AVAR venga ricoperto dagli stessi arbitri che poi magari la settimana successiva sono in campo, non è così improbabile che arrivi una vera e propria “separazione delle carriere”, attraverso la quale formare arbitri che si specializzano solo ed esclusivamente sul VAR.

Anthony Taylor

Certo, può sembrare un compito riduttivo, ma data l’importanza che l’aiuto tecnologico agli arbitri sta assumendo, è anche logico che si possa pensare di creare una professionalità specifica che garantisca i massimi standard quando si tratta di valutare quanto avvenuto in campo attraverso la revisione delle immagini.

Anche perchè ormai, per la poca gioia dei “nostalgici”, pensare a un calcio senza VAR (almeno ai massimi livelli) è un qualcosa di impossibile, come ha ben dimostrato la prima fase degli Europei Under-21 con decisioni arbitrali completamente sbagliate che hanno influito anche sulle quote calcio!

E quindi, ci sta che fare l’arbitro al VAR diventi…un lavoro a se stante!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 19, 2023
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Da Believe a Football is life quanti slogan da tv e cinema

Il rapporto tra calcio e cinema è da sempre molto saldo e l’avvento delle serie TV ha fatto sì che anche nella serializzazione il pallone sia diventato professionista. Basta pensare al successo di Ted Lasso, serie prodotta da Apple, in cui un allenatore statunitense molto particolare che non sa nulla di calcio porta una squadra inglese, l’AFC Richmond, a sognare la Premier League.

La serie americana ha ricevuto tantissime nomination agli Emmy Awards, a dimostrazione del suo successo planetario. E considerando che il calcio è il leit motiv principale (anche se non l’unico), non mancano le citazioni che sono già diventate iconiche.

La più importante è “Believe”, ovvero crederci, il motto del tecnico e della squadra. L’altra è “football is life”, il calcio è vita, il motto del messicano Dani Rojas, certamente il personaggio più positivo di tutta la serie.

I successi cinematografici di Arsenal e Brian Clough  

Il cinema si è occupato a lungo di pallone, con pellicole leggendarie come Fuga per la Vittoria o il nostro L’allenatore nel pallone, ma senza dover scomodare produzioni abbastanza datate, sono parecchi i film che parlano di calcio.

Se poi bisogna analizzare le citazioni, poche sono iconiche come quelle di Febbre a 90°, che riprende lo splendido romanzo di Nick Hornby.

Da “non supereremo mai questa fase”, riferendosi all’amore per il proprio club, a “c’è sempre un’altra stagione”, spiegando che la speranza è parte integrante della passione per questo sport, sono parecchie le frasi che hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati e non solo., soprattutto quando i Gunners sono protagonisti di campagne acquisti come nell'estate 2023 che li collocano di diritto tra i favoriti per le scommesse calcio

L'Arsenal in una vecchia finale di Coppa delle Coppe!

Per quanto riguarda poi i film che raccontano storie vere, uno di quelli di maggior successo degli ultimi decenni è Il Maledetto United, che descrive i 44 giorni in cui Brian Clough ha guidato il Leeds United. Considerando quanto sia leggendario il tecnico inglese, ovvio che le citazioni siano passate alla storia.

Frasi come “Non direi che sono il miglior allenatore del paese, ma sono nella top 1” o “Quando io e un giocatore non siamo d’accordo ne parliamo per 20 minuti e poi decidiamo che ho ragione io” fanno parte dell’iconografia di Clough e sono state inserite parola per parola all’interno del film.

Per Sorrentino è Diego l'uomo in più

Vista la vicinanza tra il mondo del cinema e quello del pallone, non sorprende che siano parecchi gli attori e i registi molto appassionati di calcio.

In Italia non si può non partire dalla Juventus, che gode del supporto costante di Luca Argentero. E come dimenticare il derby della comicità milanese?

Il Milan schiera Diego Abatantuono (che non per niente ha interpretato “Il Ras della Fossa”), mentre l’Inter risponde con un trio d’attacco davvero d’eccezione come Aldo, Giovanni e Giacomo (e anche qui, citazione d’obbligo: “Ma ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Sforza?”, “Quella di Ronaldo era finita”).

Stracittadina delle risate anche a Roma, con i giallorossi che non possono che essere rappresentati da Claudio Amendola (la bottiglieria de “I Cesaroni” in realtà è il Roma club di Garbatella).

Anche i registi non sono immuni dal fascino del calcio, come dimostra il premio Oscar Paolo Sorrentino, che del suo amore per il Napoli e per Maradona ha fatto un film, giustamente intitolato “È stata la mano di Dio” con la preziosa partecipazione di Toni Servillo, già straordinario protagonista, a proposito di idee calcistiche de "L'uomo in più"!

Paolo Sorrentino

A Londra Emma tifa Chelsea, Tom segue gli Spurs!

E all’estero? Tutte le big, o quasi, hanno un tifoso che è una stella del grande schermo. Il Real Madrid è molto ben rappresentato da Antonio Banderas, mentre il Barcellona risponde con l’attore e cantante Drake. Neanche a dirlo, in Inghilterra sono tantissimi gli attori e le attrici che hanno un club del cuore.

A Londra c’è l’imbarazzo della scelta, con Idris Elba che spiega sempre che poteva diventare un giocatore del suo Arsenal, oppure con “Spider Man”, al secolo Tom Holland, straordinario protagonista della serie tv dell'anno 2023 "The Crowded Room", tifoso del Tottenham sin da quando era bambino.

Anche il Chelsea ha la sua superstar, Emma Watson: la celebre Hermione Granger dei film di Harry Potter spunta con frequenza nelle tribune di Stamford Bridge.

Una giovane Emma Watson in tribuna

La passione calcistica degli 007

E poi c’è la sfida dei Bond: quello attuale, Daniel Craig, è tifosissimo del Liverpool, mentre uno di quelli del passato, Timothy Dalton, segue il Manchester City sin da quando gli sceicchi erano ancora un sogno molto lontano.

Dall’altra parte di Manchester, quella dello United, spunta Dominic Monaghan, Merry ne “Il Signore degli Anelli”.

E a proposito del capolavoro di Peter Jackson, si chiude con una fede calcistica decisamente particolare: Viggo Mortensen, che interpreta Arargon, è un grandissimo tifoso del San Lorenzo, al punto da presentarsi agli Oscar nel 2019 con lo stemma del club argentino.

Che oltre a vantare tra i suoi supporter Papa Francesco, può mostrare con orgoglio anche il re di Gondor e di Arnor.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 16, 2023
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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