Stipendi Ajax | Stipendi giocatori Ajax | stipendi Ajax 2022

Nei secoli passati, la grande fortuna dei Paesi Bassi si è costruita sulla bravura dei mercanti di quelle terre. Il commercio ha arricchito gli olandesi e da più di qualche decennio lo sta facendo anche nel calcio. L’Eredivisie è uno di quei campionati in cui molti giovani da tutto il mondo si mettono alla prova, sapendo che avranno sia la possibilità di farsi notare che quella di finire nelle migliori squadre del Vecchio Continente. E nessuno sa trovarli, farli crescere e rivenderli a carissimo prezzo come l’Ajax. 

Il podio dei più pagati dell'Ajax

Gli stipendi di Tagliafico e Antony

Gli ingaggi dei portieri dei Lanceri

I contratti dei calciatori dal vivaio

I Lancieri hanno un vivaio che permette loro di produrre con continuità giovani di talento, ma anche uno scouting che va alla ricerca di calciatori interessanti in giro per il pianeta. Di conseguenza, dal punto di vista degli ingaggi, non è che i biancorossi di Amsterdam facciano poi troppa fatica.

Chi arriva in prima squadra spesso lo fa con uno stipendio relativamente basso, poi arriva il primo rinnovo al momento in cui si diventa importanti, ma non è che il club si strappi i capelli se qualcuno decide di andarsene: l'importante è che chi vuole il calciatore paghi bene. Ma chi sono attualmente i giocatori più pagati della rosa dell’Ajax?

Il podio dei più pagati dell'Ajax

Il Paperone degli olandesi è uno dei nuovi arrivati, l’ivoriano Sébastien Haller. Il centravanti è arrivato nel gennaio 2021 dal West Ham per circa 23 milioni di euro. Una cifra non troppo alta, considerando il rendimento del calciatore, sempre ottima opzione come marcatore per le quote scommesse calcio, che ha firmato un contratto fino al 2025 che gli permette di guadagnare circa 3 milioni di euro netti a stagione.

Il gol al Dortmund!

Dietro di lui c'è il capitano della squadra, il serbo Dusan Tadic. Il trequartista è a lungo stata nel mirino delle big, ma il suo ultimo rinnovo di contratto, arrivato nell'estate 2021, conferma la volontà del calciatore di rimanere all'Ajax fino al termine della sua carriera. Il trentatreenne ha infatti firmato un accordo fino al 2024 da 2,8 milioni di euro all’anno.

Chiude il podio un…figliol prodigo. Davy Klaassen, dopo esperienze non proprio indimenticabili in Premier League e in Bundesliga, ha deciso di indossare di nuovo la maglia dei Lancieri. E per convincerlo a tornare l’Ajax gli ha offerto un contratto fino al 2024 da 2,6 milioni a stagione.

Gli stipendi di Tagliafico e Antony

Tra i più pagati del club c'è anche un calciatore arrivato da una grande rivale. Nell'estate 2021, approfittando di un contratto quasi in scadenza, l’Ajax ha acquistato dal Feyenoord Steven Berghuis per appena 5 milioni di euro. A spingere il trequartista al “tradimento” di certo ha contribuito il contratto fino al 2024 a 2,4 milioni di euro a stagione che gli hanno offerto i Lancieri…

Seguono poi i due terzini sinistri a disposizione di Ten Hag. Quello che dei due attualmente è la riserva, ovvero l’argentino Nicolás Tagliafico, è anche quello che guadagna di più, visto che il suo stipendio è di 1,7 milioni di euro netti fino al giugno 2023. Stessa lunghezza dell'accordo di Daley Blind, che avrà anche la maglia da titolare, ma deve accontentarsi di guadagnare 1,5 milioni a stagione.

Continuando con la graduatoria degli stipendi dell'Ajax, arrivano altri dei titolarissimi della squadra olandese. Con un contratto da 1,3 milioni di euro a stagione fino al 2024 spunta il mediano messicano Edson Álvarez, che per rendimento è uno dei più costanti della rosa.

Il brasiliano Antony!

Poco più in basso c'è invece la nuova stella della squadra, il brasiliano Antony, il cui rendimento non solo ha permesso al club di vendere David Neres allo Shakhtar Donetsk, ma è valso all'esterno destro anche un buon ritocco all'ingaggio, che è arrivato a 1,2 milioni fino al giugno del 2025. Un altro sudamericano che rappresenta una sicurezza e il difensore argentino Lisandro Martinez. Il leader della difesa dei Lancieri ha un accordo con il club fino al 2023 e guadagna circa 1 milione di euro.

Gli ingaggi dei portieri dei Lanceri

Poi però per la società arrivano le note dolenti, perché c'è un gruppo di calciatori che guadagnano tra gli 800mila e i 500mila euro a stagione, ma che non sembrano intenzionati a farlo per molto tempo. I portieri Andrè Onana e Maarten Stekelenburg e il terzino destro Noussair Mazraoui hanno tutti e tre il contratto in scadenza nel 2022. Il camerunese ha già reso chiaro che non rinnoverà, visto che manca solamente l'ufficialità del suo trasferimento a parametro zero all’Inter dove prenderà il posto di Handa, ormai non più una sicurezza per le quote serie!

L'addio di Onana spalancherebbe in teoria la porta a Stekelenburg, che però a 39 anni e con un infortunio abbastanza pesante in corso non può essere considerato una sicurezza. Per quanto riguarda il terzino marocchino, non servirà a capire se andrà via, ma semplicemente quale squadra lo acquisterà gratis. In pole ci sarebbe il Barcellona, per la gioia del suo procuratore Mino Raiola.

Scendendo ancora più in giù, c'è un gruppetto di giocatori acquistati dai Lancieri, che per questo guadagnano di più della maggior parte di quelli che invece sono cresciuti nel vivaio. Il terzo portiere Remko Pasveer ha un ingaggio da 500mila fino al 2023, lo sfortunato centrocampista ghanese Mohammed Kudus, spesso fuori per problemi fisici, guadagna 400mila fino al 2025 e il difensore Perr Schuurs si accontenta di 350mila euro a stagione fino alla stessa data. Chiude questa lista il danese Mohamed Daramy, legato fino al 2026 alla società per 130mila euro a stagione. 

I contratti dei calciatori dal vivaio

Il grande risparmio da parte dell'Ajax arriva però appunto da chi proviene dal florido vivaio del club. È il caso di Ryan Gravenberch, considerato il nuovo Pogba (e anche lui della scuderia Raiola), chè è protagonista assoluto, ma che guadagna ancora appena meno di 300mila euro a stagione. Il piccolo particolare è che il suo contratto scade nel 2023, quindi o il club riesce a convincerlo a rinnovare con uno stipendio molto più alto, oppure al massimo in estate bisognerà cederlo al miglior offerente.

L'esultanza dei lanceri!

Altri prodotti delle giovanili sono il centrocampista Kenneth Taylor (200mila euro fino al 2024), il brasiliano Danilo (130mila euro fino al 2022) e il terzino Devyne Rensch, che ha appena prolungato a 25mila euro a stagione fino al 2025. Il che è esattamente quanto guadagna uno dei titolari della squadra, il difensore centrale Jurrien Timber, che nel 2020 è entrato a far parte della prima squadra e nel 2021 ha firmato il suo primo prolungamento fino al 2024 per una cifra che, visto il suo valore, è davvero irrisoria. Ma del resto, all’Ajax funziona così. E visti i risultati, bisogna dire che funziona…davvero molto bene!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

March 14, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Mendes patrimonio | patrimonio Jorge Mendes | quanto guadagna Mendes

Quando si parla dei procuratori più importanti e influenti del mondo del calcio, inevitabilmente si finisce a fare due nomi. Il primo è quello di Mino Raiola, agente tra gli altri di Erling Braut Haaland, Paul Pogba e Matthijs de Ligt. Ma per quanto Raiola sia innegabilmente il più mediatico, forse il titolo di procuratore più potente del mondo va a Jorge Mendes.

Nel 1996 nasce la GestiFute

Il primo affare di Jorge Mendes

Il 2003 l'anno della svolta per Mendes e il Portogallo

I rapporti di Mendes con i top club

L'elite del calcio mondiale, il “Mendes Group”

Il trasferimento record di Joao Felix

Il portoghese, classe 1966, è stato un calciatore di livello discreto, ma ha trovato il mondo di mettere la sua firma sul mondo del pallone in altro mondo.

Nel 1996 nasce la GestiFute

Quando nel 1996 ha fondato la GestiFute forse non pensava di diventare il numero uno nell’ambiente, ma l’ambizione e la capacità di fare affari non gli è mai mancata.

Il risultato è la creazione di un vero e proprio impero, con la Gestifute che secondo Forbes è arrivata a registrare oltre un miliardo di euro di introiti. Nell’analisi fatta nel dicembre 2020, in un anno l’azienda di Mendes ha ottenuto oltre 100 milioni di dollari in commissioni e il patrimonio netto personale dell’agente si aggira più o meno sulla stessa cifra. Dal punto di vista delle soddisfazioni personali, Mendes ha anche vinto per otto volte il premio di miglior procuratore del mondo ai Globe Soccer Award e nel 2020 si è aggiudicato anche quello come miglior agente del secolo.

Il primo affare di Jorge Mendes

Il primo affare della carriera di Mendes è stato il trasferimento di Nuno Espirito Santo, all’epoca portiere, dal Vitoria Guimaraes al Deportivo La Coruña. Mentre si occupava dei calciatori già in attività, il procuratore ha anche cominciato a osservare con frequenza le scuole calcio di tutto il Portogallo, mettendo gli occhi su giovani con un potenziale importante.

Nuno Espirito Santo

Ed è proprio grazie ad alcune delle sue scoperte Mendes ha cominciato una scalata quasi inarrestabile, che ha avuto il suo momento più importante all’inizio del nuovo millennio. Nel 2002 arriva il primo calciatore di alto livello acquistato in Premier League, Hugo Viana, pagato 12 milioni di euro dal Newcastle. Ma nel frattempo ci sono due di quei ragazzini messi sotto contratto che stanno per fare la fortuna del procuratore portoghese.

Il 2003 l'anno della svolta per Mendes e il Portogallo

Nel 2003 lo Sporting Lisbona cede due giovanissimi talenti che sono entrambi della Gestifute; Ricardo Quaresma finisce al Barcellona, mentre Cristiano Ronaldo diventa un calciatore del Manchester United. Le cifre del mercato (e di conseguenza le commissioni ricevute) non sono ancora quelle attuali, ma intanto in Portogallo Mendes è diventato una celebrità.

Una situazione che viene dimostrata quando Josè Mourinho, che pure all’epoca un agente già ce l’ha, lo incarica di negoziare il suo trasferimento dal Porto, vincitore della Champions a sorpresa per le scommesse calcio, al Chelsea. Il lavoro viene svolto talmente bene che non solo lo Special One decide di affidare la procura dei suoi affari alla Gestifute, ma che molti calciatori della scuderia di Mendes, già fondamentali per Mou al Porto, si trasferiscono ai Blues. E nei trasferimenti di Ricardo Carvalho, Paulo Ferreira, Tiago e Maniche, Mendes viene pagato sia come procuratore dei calciatori che come mediatore da parte del club…

Mou con Drogba!

Ma non di solo Chelsea vive Mendes in quel periodo. Tra i suoi clienti ci sono anche altri calciatori portoghesi come Deco, così come anche altri tecnici.

I rapporti di Mendes con i top club

Nel 2008, pochi mesi dopo aver gestito il passaggio di Mourinho all’Inter che registrerà per le scommesse Serie A un triplete clamoroso nel giro di 24 mesi, il procuratore piazza Felipao Scolari sulla panchina della nazionale portoghese che sta per affrontare gli Europei. E se la “ricompensa” nel secondo caso è l’accesso all’albergo della selezione durante il torneo, all’Inter nel 2008 arriva un altro dei suoi clienti, ovvero Quaresma. Nel frattempo continua anche la collaborazione con il Manchester United, con i trasferimenti di Nani e Anderson, ma anche il rapporto con alcuni club spagnoli: Simao vola all’Atletico Madrid e Pepe invece al Real.

E sono proprio i Blancos a segnare il momento di massimo potere mediatico di Mendes. Prima, nel 2009, il Real decide di acquistare Cristiano Ronaldo del Manchester United, un affare da 100 milioni di euro, con almeno 5 milioni di commissioni per Mendes. Poi, nella stagione successiva, si muove addirittura Mourinho, che lascia l’Inter per approdare proprio al Real Madrid, strappando un accordo da 50 milioni di euro per quattro stagioni. 

L'elite del calcio mondiale, il “Mendes Group”

Se si parla di strapotere economico, però, non si può non citare il periodo 2014/15, in cui Mendes affianca il lavoro da procuratore a quello di intermediario per diversi club, che diventano delle vere e proprie…succursali della Gestifute. In particolare il Porto, l’Atletico Madrid, il Monaco e il Valencia hanno in rosa diversi calciatori del portoghese, che spesso gestisce il loro trasferimento da un club all’altro di quella che all’epoca viene definito proprio il “Mendes Group”.

E attraverso movimenti simili, in cui l’agente rappresenta addirittura tutte e tre le parti in causa, le commissioni si accumulano… Quando al termine del calciomercato estivo 2015 Record fa i conti in tasca al procuratore, i suoi calciatori in tre mesi hanno spostato 400 milioni, compresi quelli del PSG per Di Maria, quelli del Manchester City per Otamendi o quelli del Barcellona per Arda Turan. Nel 2016 si aggiunge un altro club nell’orbita di Mendes, perché i cinesi della Fosun acquistano il Wolverhampton e gli affidano il ruolo di consulente di mercato.

Tempo qualche mese e i Wolves diventano celebri come la più importante…colonia portoghese in Premier League, con l’arrivo anche del vecchio amico Nuno Espirito Santo come allenatore.

Il trasferimento record di Joao Felix

Anche gli ultimi anni sono stati pieni di soddisfazioni. In uno degli acquisti più costosi di tutti i tempi, quello di Joao Felix da parte dell’Atletico Madrid, c’è stato il suo zampino. Ci sono poi da considerare il nuovo contratto di De Gea (il portiere meglio pagato al mondo), i due trasferimenti di CR7, primatista mondiale, a Juventus e Manchester United, ma anche l’arrivo di Semedo al Barcellona e gli accordi di Josè Mourinho con i Red Devils, il Tottenham e la Roma, dove lo Special One ha ottenuto anche i servigi di un altro assistito del suo agente, il portiere Rui Patricio.

Diogo Jota!

Oltre ai campioni già nominati, il parco giocatori di Mendes comprende alcuni dei calciatori più importanti di Liverpool e Manchester City (Fabinho e Diogo Jota ad Anfield, Ruben Dias, Bernardo Silva ed Ederson all’Etihad), le due squadre che dominano la Premier League, ma anche James Rodriguez, l’ex milanista Andrè Silva, il rossonero Leao e buona parte della rosa dei Wolves. Insomma, per commissioni Mendes non sarà stato il numero uno al mondo nell’ultimo periodo (la distinzione va a Jonathan Barnett, che però ha molti più clienti).

Ma quando si parla di potere e di capacità di decidere i destini di una squadra, il portoghese è davvero il migliore per distacco…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

January 18, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Australian Open 2022 tabellone | tabellone Australian Open 2022 | risultati Australian Open

Dopo l'edizione delle fiamme del 2020 con la postilla del regolamento della sospensione delle gare in caso di aria troppo inquinata e le norme sull'isolamento che hanno salvato il torneo nel febbraio 2021, parte l’Australian Open con una visibilità sui media di tutto il mondo davvero senza precedenti.

Le teste di serie degli Australian Open 2022

I tennisti italiani in Australia

Il tabellone degli Australian Open 2022

Montepremi degli Australian Open e copertura TV

I favoriti dei singolari maschile e femminile

Senza soffermarci sull'application form di Djokovic per entrare in Australia, evidenziamo tutti gli aspetti di un'edizione che si annuncia, polemiche comprese naturalmente, da leggenda sportiva!

Le teste di serie degli Australian Open 2022

Il sito del torneo ha pubblicato le teste di serie per lo Slam maschile alla Rod Laver Arena con Novak, alla ricerca della decima a Melbourne, solido n. 1 del seeding. 

Il serbo ha già superato gli 8 trionfi di Roger a Wimbledon, ma raggiungerà i 13 titoli in un unico slam, primato appartenente naturalmente a Rafa, sovrano indiscusso di Parigi?!

Nole festeggia in Australia!
Djokovic, recordman assoluto nella "amata" Australia, ha vinto, appunto, 9 volte il torneo e ben 8 delle ultime 11 edizioni. Gli ultimi tennisti superati nell'atto conclusivo?! Nadal nel 2019, Thiem nel 2020, battuto solo in 5 set con il record di scommesse live sull'1-2 per l'austriaco, e Medvedev nel febbraio 2021.

Secondo e terzo tennista in tabellone Daniil Medvedev e Sascha Zverev, mentre attenzione a Rafa Nadal, che ha già vinto un torneo, nel 2022, alla casella 6...

I tennisti italiani in Australia

In attesa dell’esito del torneo di qualificazione, tra gli undici giocatori sicuri di entrare nel tabellone principale, tre azzurri nei primi 25: Super Matt, leader per distacco dei tennisti italiani, al settimo posto, Jannik all'undicesimo e Lollo Sonego proprio n. 25.
Nell'ultima edizione, due azzurri sono arrivati con grande merito alla seconda settimana: mentre Fognini esce agli ottavi contro Nadal in tre set, Berrettini non riesce a giocare il suo singolare contro Tsitsipas per l'infortunio all'addome che ne condizionerà le prestazioni fino alle Finals di Torino.

Il romano, top 10 ormai da ottobre 2019 quando perse una semifinale spettacolare a Vienna contro il padrone di casa Thiem, è un giocatore rispettato da tutti, con ancora tanto tempo per poter affinare alcuni fondamentali.

Super Matt in Australia!

Tra gli italiani in gara, una citazione la merita Andreas Seppi che a Melbourne giocherà il 66° torneo dello slam consecutivo: l’atleta di Bolzano ha nel mirino il record di Feliciano Lopez e Fernando Verdasco.

Ricordiamo, inoltre, che Lorenzo Musetti nel 2019, a 16 anni e 10 mesi, superando lo statunitense Nava ha vinto l'Australian open Under 18, sesto italiano di sempre a vincere una prova dello Slam junior! Il toscano deve superare un fastidio alla spalla che l’ha costretto al ritiro nel recente ATP 250 di Adelaide.

Il tabellone degli Australian Open 2022

Il tabellone con l’ordine dei 128 tennisti in gara nel torneo di singolare maschile è stato sorteggiato il 13 gennaio: la mina vagante Nadal sarà nella parte alta; il maiorchino ha vinto una sola volta, nel 2009 questo Open, mentre ha perso 4 finali. Nell'ultima disputata, nel 2019, contro Djokovic per la prima volta l'iberico ha perso una finale di slam in soli tre set.

Djokovic esordirà nel primo turno con il giovane connazionale Kecmanovic e trova dalla sua parte Berrettini, appunto Nadal e Zverev. Per gli italiani, Musetti se la vedrà contro l'ultima testa di serie del tabellone, l'idolo di casa Alex De Minaur.

Tra le donne, la n.1 Ashleigh Barty si trova propri stesso ottavo della campionessa giapponese Naomi Osaka. 

Quante palline da tennis!

Nell'ultima disputata, nel 2019, contro Djokovic per la prima volta l'iberico ha perso una finale di slam in soli tre set.
 

Montepremi degli Australian Open e copertura TV

Rispetto ai 44 milioni di euro di montepremi dell'edizione 2020, con 2,5 ai vincitori dei due tornei singolari, aumento nell'ordine del 5%: chi perde la finale, guadagna la metà del vincitore, chi esce in semi precisamente un quarto.

La Osaka firma una telecamera

Copertura integrale dell'evento su Eurosport1 ed Eurosport2.
 

I favoriti dei singolari maschile e femminile

I favoriti per i bookmakers sono i campioni uscenti.

Il serbo, che ha saltato anche alcuni giorni di allenamento, in carriera ha solitamente gestito bene momenti complicati, di grandissimissimo nervosismo come quello attuale; uno scoglio ulteriore per la decima di Nole potrebbe, però questa volta essere rappresentato dal pubblico di Melbourne, ad eccezione del gruppo di sostenitori serbi, naturalmente, magari alla prima protesta esagerata contro il giudice di sedia. 

Anche gli orari previsti per uno dei 7 incontri che dividono il n. 1 del mondo dalla decima potrebbero rappresentare un fattore: non impossibile immaginare che la direzione del torneo programmi più di un match di Djokovic in quella fascia diurna nella quale anche il caldo diventa un avversario da non sottovalutare! 

Evidenziamo che le considerazioni appena redatte potrebbero anche rimbalzare, nell’accezione borsistica del termine, davanti ad un campione di tale portata che diventa ancora più forte, praticamente imbattibile, davanti ad una o più avversità.

Dietro a Nole, gli altri chiari favoriti per le scommesse tennis sono Medvedev e Zverev: il russo ha infranto il sogno del Grande Slam nella finale di New York, mentre il tedesco dalla medaglia d’oro estiva di Tokyo è diventato un giocatore ancora più quadrato: dopo, appunto, il torneo olimpico di tennis, le due Finals ed i 5 Master 1000 vinti, al classe ’97 manca solo l’acuto in un torneo dello Slam. 


La Next gen che rappresentano è fortissimissima, ma sono solo tre i tennisti che possono essere definiti campioni: già così si può comprendere perché la grande rivoluzione, anche quella russa promossa dallo splendido Daniil, non si è ancora manifestata fino in fondo.

Per il quarto semifinalista, le quote sono davvero incerte: negli ultimi anni abbiamo assistito sempre a grandissimissime sorprese. Un nome interessante potrebbe essere quello dei Carlos Alcaraz, straordinario 2003 iberico!

In campo femminile, i favori del pronostico sono per la tennista di casa, Ashleigh Barty. La campionessa in carica è la Osaka. Molto improbabile che, per fatica ed esperienza, il torneo sia vinto da una giocatrice ancora a secco negli slam.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 12 gennaio 2022.

January 18, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Danilo Alessandro e gli stipendi dei calciatori d'Eccellenza

L'ultimo colpo è di quelli clamorosi: l'Amatrice Rieti, girone A dell'Eccellenza laziale, completa il roster offensivo, ingaggiando dalla Samb, Danilo Alessandro, fortissimo attaccante romano, con oltre 50 presenze in B.

Per parlare di stipendi del massimo campionato regionale, così, ragioniamo sui calciatori a disposizione dell'ambizioso club reatino che oltre ad Alessandro, contrattualizzato per il girone di ritorno, aveva già in rosa il bomber Daniel Rossi, l'idolo di Ascoli, Lion Giovannini e Stefano Sarritzu, esterno alla Candreva!

Per quanto si parli della quinta categoria del calcio italiano, se si dice “campionato di Eccellenza” un po’ di verità nel nome c’è eccome. La quinta serie è infatti il massimo livello regionale e nella stagione attuale è composta da ben 36 gironi, con numero diverso di squadre e persino di retrocesse in Promozione, a cui prendono parte ben 539 club.

Il tetto massimo di corrispettivo in Eccellenza

Gli accordi dei top players in Eccellenza

I rimborsi dei giovani in Eccellenza

Gli stipendi degli allenatori in Eccellenza

Essendo gestiti direttamente dai comitati regionali della Lega Nazionale Dilettanti, i gironi sono tra squadre della stessa regione, tranne che per la Val d’Aosta, da sempre incorporata nei gironi piemontesi. E il plurale non è casuale, perché ci sono alcune regioni in cui un solo campionato non basta e in cinque casi (Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana e Campania) ne servono addirittura tre. Senza considerare che, se le prime sono automaticamente promosse in Serie D, per le altre c’è un sistema di playoff che prevede incroci anche tra le squadre di diverse regioni. Insomma, un campionato complicato e in cui anche la situazione economica dei club non è sempre florida.

Il tetto massimo di corrispettivo in Eccellenza

Per quanto riguarda gli stipendi, valgono gli stessi limiti imposti a tutte le categorie dilettantistiche, campionato femminile compreso (almeno fino all’arrivo del professionismo rosa, previsto per la stagione 2022/23). Dunque, un club non può versare annualmente a un calciatore una cifra che superi il tetto di 30658 euro lordi, da corrispondersi in dieci mensilità e all’interno della stagione sportiva di riferimento. Un accordo di tipo puramente economico, che non permette ai calciatori di accedere al sistema previdenziale e neanche a casse infortunistiche.

Essendo infatti vietato sia il lavoro dipendente (il contratto vero e proprio) che quello da libero professionista (la partita IVA), nessuna delle classiche tutele del lavoratore viene inserita nell’accordo. Ma se in Serie D spesso il limite viene superato anche attraverso le indennità e i bonus, non i nostri bonus scommesse che portano il totale percepibile a circa 40mila euro lordi, che al netto fanno la metà, in Eccellenza non c’è quasi mai bisogno, anzi, la possibilità, di pagare stipendi simili a quelli della categoria superiore.

Gli accordi dei top players in Eccellenza

In Eccellenza, solamente i top player, come Claudio De Sousa, marcatore per le scommesse sportive in Lazio - Messina ed attualmente al Tivoli Calcio, possono pensare di vivere di calcio. In Serie D, tra limite e introiti spesso sommersi, non è così improbabile che anche un calciatore di media importanza possa farlo, ma a livello regionale è davvero complicato, perché sono in pochi quelli che arrivano ai 2500 euro netti al mese che vengono raggiunti nella quarta categoria.

De Sousa in gol all'Olimpico!

In Eccellenza, sono mosche bianche quelli che riescono a ottenere una cifra superiore ai 2000 euro. Da questo punto di vista, il passaggio alla serie superiore è molto più appetibile rispetto ai colleghi di Serie D, visto che la differenza tra gli stipendi medi sembra più alta. 

Poi, trattandosi di un campionato a base regionale, ovviamente è molto difficile trovare una quadra, perché in alcune regioni si offrono ingaggi maggiori e in altre invece si rimane molto più bassi. Il che, in un certo modo, spiega la preponderanza di alcune regioni quando si tengono i playoff. Se le prime di ogni girone vanno automaticamente in Serie D, le altre devono passare prima per i playoff regionali e poi a quelli nazionali.

E dalle statistiche storiche del campionato, è evidente che le regioni con più campionati sono quelle che più di frequente portano le loro squadre in D attraverso il torneo a eliminazione. Probabilmente anche perché, con una concorrenza locale maggiore, le squadre sono costrette a offrire stipendi più alti ai calciatori rispetto ai club di regioni in cui c’è un solo campionato e quindi non c’è la difficoltà della concorrenza quando c’è da tesserare un giocatore.

I rimborsi dei giovani in Eccellenza

Dunque, con queste dovute premesse, quanto guadagna un calciatore di Eccellenza? Partendo dal presupposto che difficilmente i club lasciano trapelare informazioni al riguardo, la stima migliore che si può fare è che i top player della categoria guadagnino una cifra compresa tra i 1000 e i 2000 euro netti al mese (sempre ricordando che le mensilità previste non sono 12 e che in Eccellenza di solito si paga su 9 mensilità, rispetto alle 10 della Serie D o della Serie A Femminile).

Parisi

Di certo un buon incasso, ma non un qualcosa che può sempre permettere di vivere solo giocando a pallone. Ai calciatori di medio livello non va molto meglio, considerando che i loro introiti dovrebbero variare tra i 500 e i 1000 euro netti al mese, cifre che a seconda della situazione possono rappresentare un ottimo rimborso delle spese oppure un piccolo stipendio collaterale, a cui vanno però necessariamente aggiunti altri introiti.

Chi sta peggio, ovviamente, sono i giovani che si affacciano alla categoria, che devono accontentarsi solamente del rimborso spese. Non esistono infatti i minimi retributivi che invece ci sono tra i professionisti, dunque le cifre ballano tra i 100 e i 400 euro netti al mese. Logico dunque comprendere le difficoltà di chi sogna di vivere di calcio ma che invece si trova costretto ad affiancare il pallone con un altro lavoro.

Gli stipendi degli allenatori in Eccellenza

Non che gli allenatori se la vivano meglio. Le stime più recenti riportano infatti che lo stipendio di un tecnico di Eccellenza è molto simile a quello dei calciatori di medio livello, dunque, che può variare tra i 600 e i 1000 euro al mese. Non esattamente una situazione semplice, che spiega anche perché le squadre dei campionati inferiori alla Serie D spesso trovino difficoltà a iscriversi alla serie superiore, anche quando raggiungono la promozione. Il salto di categoria, specie quello dall’Eccellenza alla D, implica un completo stravolgimento dei costi, che si fanno simili a quelli dei campionati professionistici, ma senza né l’appeal delle leghe maggiori né le facilitazioni che si ottengono con il cambio di status.

Sarri ha iniziato in Eccellenza

Basterebbe pensare che il budget medio per una stagione in Eccellenza si aggira tra i 90mila e i 120mila euro a stagione, abbastanza simile a quello per la Promozione, che varia tra i 60mila e gli 80mila. Quando si sale in Serie D, però, c’è un abisso, perché le stime parlano di un budget minimo di 400mila euro, con spese annuali che possono raggiungere addirittura i 700mila. In un momento così complicato, cifre difficili da pensare di poter investire quasi…a fondo perduto.

*L'immagine di apertura dell'articolo è di AP Photo. Prima pubblicazione 10 gennaio 2022.

January 3, 2024
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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