Max supera Lewis anche in termini di ingaggio!

La Formula 1 affronta la stagione 2023, che arriva dopo un’annata particolarmente calda.

Il mondiale 2022 ha dovuto affrontare le tante novità a livello regolamentare che dovevano essere implementate, il che ha portato a un certo rimescolamento delle carte anche a livello di prestazioni.

Ora le scuderie dovrebbero (condizionale d’obbligo) aver assorbito il cambiamento rispetto agli anni precedenti e tutti quanti si presentano al via del Circus con la voglia di mettere il muso della vettura davanti a quello dei rivali.

Il che dà come sempre vita a polemiche (che siano social o a mezzo stampa) tra i team principal, che cercano di ottenere qualche vantaggio anche dal punto di vista psicologico.

In ogni caso, è pur sempre una bella pubblicità per il Circus, che anche sulle sfide al cardiopalma basa il suo appeal mediatico, che lo rende uno degli sport più redditizi del mondo, sia per le casse di chi organizza che per i conti in banca dei piloti. Del resto, rischiare ogni weekend ha…il suo prezzo.

E quanto guadagnano i piloti che prenderanno il via nella stagione 2023 della Formula 1? Anche quest’anno, tra ritiri importanti come quello di Sebastian Vettel e qualche rookie da tenere sotto osservazione, ci sono parecchie facce nuove.

Ed ecco quello che, secondo diverse fonti all’interno del paddock, ognuno dei protagonisti del mondiale guadagna per…fare al meglio il suo lavoro!

888Sport

Lo stipendio ed i bonus titoli Mondiale di Max Verstappen

Si parte dal re, Max Verstappen, sempre favorito per le scommesse sportive, che ha riportato la Red Bull sul tetto del mondo dopo anni di dominio assoluto Mercedes, vincendo due campionati mondiali nel 2021 e nel 2022. Non sorprende dunque che la Red Bull abbia voluto legare l’olandese a sé il più a lungo possibile.

Nella scorsa stagione è infatti stato annunciato il rinnovo di Verstappen, che ha quasi triplicato il suo stipendio di base precedente: prima il campione del mondo guadagnava 20 milioni di euro, ora è passato a 55 milioni fino alla stagione 2028. E il tutto, senza considerare anche i bonus che la scuderia gli riconosce per vittorie e piazzamenti.

Rinnovo importante anche per il suo compagno di squadra, Sergio Perez, che inizia il suo terzo anno in Red Bull con parecchia fiducia anche da parte della scuderia e del team principal Chris Horner. Rispetto ai 3 milioni del suo vecchio contratto annuale, per il messicano è arrivato un biennale da 10 milioni all’anno.

Verstappen Campione!

 

Gli stipendi 2023 dei piloti Ferrari

Dopo una stagione positiva ma con parecchie recriminazioni, la Ferrari riparte dalla coppia che ha riportato a Maranello il secondo posto nella classifica costruttori. La punta di diamante è certamente Charles Leclerc.

Il monegasco, che nel 2022 ha fatto registrare ben 9 pole position ma “solo” 3 vittorie ha un contratto con la Rossa fino al 2024 che gli permette di guadagnare 24 milioni a stagione.

Esattamente il doppio rispetto al suo compagno di box, quel Carlos Sainz che nella scorsa stagione si è preso la prima vittoria della carriera (a Silverstone) che ha un accordo che dura fino al 2024 e che gli garantisce 12 milioni di euro l’anno.

La gioia di Sain in Inghilterra!

Una coppia di assi che il nuovo team principal Frédéric Vasseur dovrà sfruttare al massimo.

Il Baronetto Lewis Hamilton non è il più pagato

Nel 2021 ha perso la corona di campione del mondo e a inizio 2023 Lewis Hamilton deve cedere a Verstappen lo scettro del pilota più pagato.

Sir Lewis, la cui carta di identità segna 38 primavere, è comunque il secondo tra i paperoni del Circus perchè il suo ultimo rinnovo gli ha portato un accordo da 35 milioni di euro a stagione fino al termine della stagione in corso.

Dietro di lui cresce la stella di George Russell, che è destinato a essere il futuro delle Frecce d’Argento. Per lui il contratto parla di 8 milioni di euro a stagione fino a fine 2023, ma non ci sono dubbi sulla volontà di Toto Wolff di rinnovare l’accordo del britannico, che nel 2022 ha centrato la sua prima vittoria in carriera.

Il baronetto Lewis Hamilton!

Gli ingaggi della Alpine

Dopo un buon 2022, con il quarto posto nel mondiale costruttori, la Alpine punta tutto sul made in France, presentandosi al via con una coppia di piloti transalpini.

Confermatissimo Esteban Ocon, che ha un accordo a lungo termine con la scuderia francese, di durata non specificata ma che di certo supera il 2024, che porta nel suo conto in banca 6 milioni di euro a stagione.

Il suo nuovo compagno di box sarà Pierre Gasly, che ha lasciato l’Alpha Tauri per vestire la tuta dell’Alpine, firmando anche lui un contratto a lungo termine e pattuendo un compenso di base di 5 milioni di euro a stagione.

La McLaren punta su Lando Norris

Deve invece provare a riprendersi la McLaren, che ha lasciato andare Daniel Ricciardo (e il suo contratto da 15 milioni) e ha fatto all-in sul talento di Lando Norris. Il britannico ha firmato a inizio 2022 un rinnovo con la scuderia di Woking che porta nelle sue tasche 20 milioni a stagione fino al 2025.

Una bella pressione per chi in fondo deve ancora trovare il primo successo in carriera.

Accanto a lui c’è uno dei nuovi arrivati della Formula 1, ovvero l’australiano Oscar Piastri. Per lui, che ha vinto il mondiale sia in Formula 3 che in Formula 2, arriva il primo sedile tra i grandi, dopo aver fatto il terzo pilota alla Alpine.

Il suo contratto con la McLaren, da 2 milioni a stagione fino a oltre il 2024, è stato anche oggetto di investigazione, in quanto la Alpine aveva annunciato l’australiano come nuovo pilota titolare per il 2023, prima di ricevere una secca smentita dallo stesso Piastri, che ha visto l’accordo con gli inglesi confermato dalla FIA.

 

 

I piloti della Alfa Romeo e della Aston Martin

Chi non ha cambiato nulla rispetto al 2022 è l’Alfa Romeo, che ha confermato la…strana coppia formata da Valtteri Bottas e da Zhou Guanyu.

Il finlandese si è legato alla scuderia svizzera (si tratta pur sempre della Sauber!) fino al 2025, con un contratto da 10 milioni di euro a stagione.

Il cinese, che nella sua prima stagione non ha fatto male, ha invece un accordo da 2 milioni fino a fine 2023, ma considerando gli sponsor che porta è possibile che venga annunciato un rinnovo a stagione in corso.
 
Con l’addio di Sebastian Vettel, la Aston Martin ha deciso di continuare sullo stesso spartito, ingaggiando un altro ex campione del mondo. La vettura che è stata del tedesco passa infatti a Fernando Alonso. Lo spagnolo, che a oltre 41 anni non ne vuole sapere di smettere, ha firmato un accordo che gli garantisce 5 milioni a stagione fino al 2024.

Nel box accanto, l’iberico si trova…il figlio del proprietario della scuderia, ovvero Lance Stroll. Il canadese guadagna 2 milioni di euro a stagione, ma non ha certo problemi di durata del contratto: finché papà Lance Senior sarà al comando, difficile vederlo lontano dall’Aston Martin!
 
Una conferma e un ritorno nel Circus per i piloti della Haas. La scuderia guidata da Günther Steiner schiera di nuovo al via il danese Kevin Magnussen, forte del suo contratto da 5 milioni a stagione fino al 2023. Al posto di Mick Schumacher la Haas ha invece richiamato Nico.

Hulkenberg. Il tedesco, che nel 2022 ha sostituito in un paio di gare Vettel in Aston Martin, ha firmato un accordo da 2 milioni a stagione fino al 2024. 
 
Dopo un 2022 davvero pessimo, l’AlphaTauri vuole tornare protagonista e lo fa con una coppia non troppo esperta.

Il posto di Gasly lo prende infatti Nick De Vries, campione in Formula E, ma che in Formula 1 ha corso appena un GP, con la Williams nel 2022, ottenendo comunque un piazzamento a punti. L’olandese ha un contratto pluriennale da 2 milioni di euro.

Confermato invece Yuki Tsunoda, che nelle sue prime due stagioni ha dimostrato carattere e abilità. Il giapponese guadagna un milione di euro a stagione, ma la scuderia di Faenza potrebbe prolungargli il contratto.
 
Chiude l’elenco delle scuderie partecipanti la Williams, che conferma Alexander Albon e fa debuttare Logan Sargeant.

Il thailandese ha un contratto da 3 milioni di euro che lo lega alla scuderia inglese fino a oltre il 2024, mentre lo statunitense, esordiente assoluto nella categoria, ha firmato un biennale da 1 milione l’anno. Nella speranza che la squadra che è stata di Sir Frank possa dare a lui e al compagno di box una macchia migliore di quella degli ultimi anni…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 15 dicembre 2021.

March 5, 2023
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Stipendi Juventus femminile | Ingaggi Juve femminile | Stipendi Juventus Women

“Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta”. La celebre frase coniata da Giampiero Boniperti è diventata il motto della Juventus e non si può certo dire che sia stata presa sul serio solo dalla squadra maschile. Da quando nel 2017 è stata fondata la Juventus Women, squadra femminile della società bianconera, le…signore della Signora non hanno fatto nient’altro che portare a casa trofei.

Gli acquisti della Juventus femminile

Il tetto di retribuzione lorda per una calciatrice

Cosa cambierà con il passaggio al professionismo

Gli sponsor ed i bonus della Juve femminile

In tutte e quattro le stagioni finora disputate in Serie A, le juventine hanno vinto lo Scudetto, aggiudicandosi in un caso anche la Coppa Italia e in due occasioni la Supercoppa Italiana. I quattro titoli consecutivi, tra l’altro, rappresentano già un record a livello nazionale, perché soltanto la Torres tra la stagione 2009/10 e quella 2012/13 era riuscita a fare altrettanto. E in perfetto stile bianconero, la squadra piemontese punta a staccare le sarde e a prendersi il primato in solitaria.

Gli acquisti della Juventus femminile

Poco sorprendente, visto che sin dalla prima stagione della sua esistenza la Juventus Women ha fatto incetta di calciatrici importantissime sia a livello nazionale che provenienti dall’estero.

Basterebbe pensare che al 31 agosto 2017 erano arrivate in bianconero parecchie giocatrici che formavano (e formano tuttora, anche se alcune hanno lasciato la Continassa) la spina dorsale della nazionale italiana, come Sara Gama, capitano azzurro e anche bianconero, Laura Giuliani, Valentina Cernoia, Aurora Galli e Barbara Bonansea.

Il primo storico scudetto!

Nel corso delle stagioni, anche visto il successo immediato del progetto sportivo, tante altre stelle si sono aggiunte alla rosa juventina, come le azzurre Cristiana Girelli o Agnese Bonfantini e straniere dal passato o dal futuro importante come la britannica Eniola Aluko, la danese Sophie Junge Pedersen, la ceca Andrea Stašková e l’ultima arrivata, la giovanissima canadese (e campionessa olimpica in carica) Julia Grosso.

Il tetto di retribuzione lorda per una calciatrice

Insomma, visti gli acquisti della Juventus Women, verrebbe da pensare che la società bianconera, esattamente come quella maschile, oltre a un innegabile prestigio legato al nome e alla storia del club, offra alle calciatrici ingaggi irrinunciabili.

No, semplicemente perché…ancora non può farlo. Fino a quando il calcio femminile rimarrà legato alla Lega Nazionale Dilettanti, non ricevendo lo status professionistico, persino i grandi club non possono superare determinate soglie di stipendi per le calciatrici.

E il salary cap vale per tutte quante, indipendentemente dalla nazionalità e dal campionato di provenienza. Quando si arriva in Italia, si sa benissimo che più di un tot non si potrà guadagnare. Un bel problema, quando all’estero invece esistono campionati professionistici in cui le calciatrici guadagna cifre importanti, a volte quasi paragonabili a quelle dei colleghi uomini. 

In Serie A, invece, il tetto di retribuzione lorda per la singola calciatrice è di 30658 euro, a cui si possono aggiungere bonus e indennità che però non possono comunque sforare i 1000 euro mensili. Dunque, persino calciatrici dal palmares invidiabile, non superano un totale di 40000mila euro lordi all’anno. Questa la cifra percepita dalle top player bianconere, come la già menzionata Bonansea o il capitano Sara Gama.

Cosa cambierà con il passaggio al professionismo

Una volta che dal 2022 si passerà al professionismo, chiaramente, verrà a cadere il limite e gli stipendi potranno aumentare, anche in virtù dell’enorme interesse che il calcio femminile sta sviluppando negli ultimi anni, complici anche le buone prestazioni della nazionale e la decisione di coinvolgere i grandi club del calcio maschile.

Ma fino ad ora, il rischio è stato quello che gli stipendi bassi rispetto al resto d’Europa (basterebbe pensare all’Inghilterra, dove ora gioca l’ex juventina Galli, alla Francia, alla Germania o alla Spagna, dove sono passate alcune azzurre) rappresentassero un freno allo sviluppo del movimento, con la perdita di competitività da parte dei club, non certo per loro scelta.

Quando Barbara Bonansea ha deciso di farsi rappresentare da Mino Raiola, il messaggio alla Juventus e a tutto il calcio italiano è stato abbastanza chiaro: in mancanza di una riforma che possa migliorare le condizione economiche delle calciatrici, le opportunità di andare all’estero (l’attaccante bianconero aveva la possibilità di andare al Lione pluricampione d’Europa) saranno sempre più attraenti di quella di essere protagonisti in Serie A.

BB11 in gol al Mozzanica!

Il fatto che la bomber bianconera, sempre un'ottima opzione come scommessa vincente sia rimasta resta quindi forse il punto che regala più ottimismo. Se una delle stelle della nazionale preferisce rimanere in Italia, forse il tanto agognato passaggio al professionismo non è più una chimera e a breve le calciatrici potranno aumentare i loro introiti.

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Daniella Matar (AP Photo).

December 15, 2021
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Ilicic il nuovo genio del Bologna?!

Molto attivo in sede di trattative il Bologna di Sinisa Mihajlovic. I rossoblù hanno già portato a termine qualche colpo, ma hanno anche salutato alcuni protagonisti delle scorse stagioni.

Se ne sono andati Aaron Hickey (16,5 milioni, al Brentford) e Mattias Svanberg (pagato 9 milioni dal Wolfsburg), mentre sono già arrivati il centrocampista scozzese Lewis Ferguson (dall’Aberdeen per 3,5 milioni), il terzino sinistro greco Charalampos Lykogiannis, svincolato dal Cagliari, e il pari ruolo Andrea Cambiaso, girato in prestito ai felsinei dalla Juventus che lo ha appena prelevato dal Genoa. 

Mihajlovic tecnico manager

La rosa 2022 del Bologna 

Gli obiettivi di mercato del Bologna

Acquisti e cessioni record Bologna

Mihajlovic tecnico manager

Dopo la breve esperienza nell’inverno 2008, Mihajlovic è tornato, con un contratto di soli 5 mesi con opzione di rinnovo automatico in caso di salvezza, sulla panchina felsinea a fine gennaio 2019, per sostituire Pippo Inzaghi, dopo un clamoroso KO interno 0-4 con il Frosinone.

Sinisa premiato sotto la Nord Laziale!

Come è terminata quella stagione e cosa rappresenta l’ex mancino terribile al Centro Sportivo Nicolò Galli non necessita di parole, ma se esiste una categoria di tecnici manager in Italia, la bandiera della Stella Rossa ne fa assolutamente parte di diritto!

Paradossalmente, tra l'altro, proprio nel campionato da subentrato, Mihajlovic ha ottenuto la migliore posizione di classifica finale, mentre negli altri due ha sperimentato nella parte finale della stagione, lasciando per strada tanti punti.

La rosa 2022 del Bologna 

Davanti al portiere polacco Skorupski, la difesa si alterna tra 3 centrali ed una linea a 4 a seconda della posizione in campo di Gary Medel: che giochi con un compagno o da braccetto è ormai una garanzia il belga Theate,

Anche gli esterni sono un punto di forza con il giovanissimo scozzese Aaron Hickey e l'esperto Lollo De Silvestri che offre centimetri importanti anche nelle incursioni aeree. In mezzo al campo Dominguez e lo svedese Svanberg sono davvero insostituibili, in attesa che il gioiellino Schouten trovi, finalmente, continuità, dopo i ripetuti problemi di pubalgia.

Per Soriano, Mihajlovic ha cucito la posizione di trequartista di gamba: l'italotedesco che ha anche esordito in Azzurro, ha il delicato compito tattico di aggredire il playmaker avversario nella prima costruzione di gioco.

Galleggia, partendo dall'out mancino, tra sottopunta e la linea di Arnautovic, Musa Barrow: devastante quando trova spazi da correre con la sua straordinaria tecnica in velocità! Con il centravanti austriaco forma una validissimissima coppia, per una squadra di metà classifica come il Bologna! 

Un'acrobazia di Arnautovic!

Gli obiettivi di mercato del Bologna

I ruoli su cui si sta concentrando di più il club al momento sono quelli di difensore centrale e di centravanti. Per la retroguardia il Bologna ha pensato allo juventino Daniele Rugani, ma anche al senegalese Formose Mendy, lasciato libero dall’Amiens, e all’olandese Cas Odenthal, anche lui svincolato dal NEC Niimegen.

Per il centro dell’attacco invece occhio a Lorenzo Lucca, stellina del Pisa, al norvegese Jörgen Strand Larsen, passato per il Milan e attualmente in forza al Groningen, e a un’altra vecchia conoscenza della Serie A, l’ex romanista Borja Mayoral, tornato al Real Madrid, ma che potrebbe fare di nuovo le valigie. Infine, un regalo per Mihajlovic può essere rappresentato da Josip Ilicic.

Lo sloveno è in uscita dall’Atalanta e al Dall’Ara, nel percorso tracciato da Signori, Baggio e Di Vaio, potrebbe trovare una nuova casa…

Schouten in azione contro il Milan!

Acquisti e cessioni record Bologna

L'acquisto più caro della dirigenza Saputo e della storia del Bologna in toto coincide con il trasferimento definitivo al Dall'Ara nel 2019 del talentuoso esterno mancino, Riccardo Orsolini: proprio in quell'estate, nella fase finale dell'Europeo Under 21 organizzata tra Bologna ed Udine, il classe 1997 di Ascoli era stato tra i pochi a dare un contributo rilevante tra i ragazzi dell'allora CT Gigi Di Biagio.

Orsolini è, alla prima pubblicazione di questo contenuto, sicuramente penalizzato dal sistema di gioco che non prevede attaccanti esterni, ma due trequartisti, seppur di caratteristiche completamente opposte, alle spalle dell'unico centravanti.

Sul podio ci sono altri due calciatori ancora in organico. Barrow, meraviglioso giocatore offensivo che potrebbe esplodere anche su livelli di respiro internazionale, da quando ha trovato più facilità nel superare i portieri avversari ed è diventato un'opzione credibile come marcatore per le quote scommesse calcio!

Barrow in gol a San Siro!

A proposito di estremi difensori, sul podio c'è Skorupski, ingaggiato dalla Roma a titolo definitivo per quasi 10 milioni di euro.

Sempre dalla Roma, un altro investimento pesante per le casse del club felsineo, questa volta leggermente più datato, è stato quello effettuato per Mattia Destro. In questo caso i gol segnati con la gloriosa maglia del Bologna forse non hanno giustificato la spesa di 8,5 milioni: solo in una stagione, infatti, il centravanti titolare in giallorosso nella famosa finale del 26 maggio è andato in doppia cifra.

L'acquisto internazionale più caro è stato quello fortemente voluto da Walter Sabatini quando ha deciso di sbarazzarsi della forte concorrenza e tesserare Nicola Dominguez: anche in questo caso, come sopra specificato per Barrow, probabilmente il calciatore non ha ancora espresso tutto il suo enorme potenziale, da centrocampista moderno, con un sinistro chirurgico!

Acquisti record - Bologna

  • Riccardo Orsolini - Juventus (2019 - 20 milioni)
  • Musa Barrow - Atalanta (2021 - 14 milioni)
  • Lukasz Skorupski - Roma (2018 - 9 milioni)
  • Mattia Destro- Roma (2015 - 8,5 milioni)
  • Nicolas Dominguez- Velez (2019 - 8,5 milioni)

Cessioni record - Bologna

  • Simone Verdi- Napoli (2018 - 24 milioni)
  • Takehiro Tomiyasu - Arsenal (2021 - 18 milioni)
  • Gaston Ramirez - FC Southampton (2012 - 15 milioni)
  • Amadou Diawara - Napoli (2016 - 14 milioni)
  • Erick Pulgar - Fiorentina (2019 - 12 milioni)

Il Bologna è da sempre una bottega cara, che investe su giocatori ancora giovani, ma quando rivende, lo fa solo a cifre davvero importanti, come nell'estate 2021 per il trasferimento in uscita dell'esterno basso nipponico ai Gunners!

Il giapponese venduto all'Arsenal


 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 13 dicembre 2021.

July 16, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Il monte ingaggi del Cittadella: poca spesa, massima resa!

Come ha dimostrato il Citta andando ad espugnare Empoli nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia, il collaudato 4-3-1-2 collaudato di Edoardo Gorini sarà competitivo in ogni sabato di Serie B.

Tra i nuovi arrivati, nell'ottica di un'altra operazione alla Antenucci, occhio a Claudio Cassano, talento classe 2003, sempre cresciuto nello straordinario vivaio di Trigoria!

Tra i confermati, invece, grande fiducia nell'intelligenza calcistica di Alessio Vita, centrocampista completo, prodotto della Vigor Perconti, che potrebbe agire alla grande nel ruolo di trequartista!

Impossibile non utilizzare un luogo comune come quello del titolo, quando rappresenta alla perfezione la realtà. Ed è assolutamente innegabile che nelle ultime stagioni il Cittadella abbia speso molto poco, ottenendo risultati importanti.

Il club veneto è alla settima stagione consecutiva in Serie B, rischiando per ben due volte la clamorosa promozione in Serie A, con le sconfitte nella finale playoff del 2019 e del 2021.

Il podio degli ingaggi al Tombolato

Quanto guadagna Mirko Antonucci

Gli stipendi di Frare e Embalò

I contratti di Perticone e gli altri

Gli ingaggi del Cittadella sotto i 100 K

Il tutto con un monte ingaggi che è certamente tra i più bassi dell’intero campionato cadetto. I calciatori della squadra di Gorini guadagnano tutti assieme più o meno sette milioni di euro lordi, ovvero quanto una delle stelle della Serie A come Vlahovic e meno dei più pagati, ovvero Lukaku e Pogba.

Eppure, i risultati continuano ad arrivare. Ma quanto guadagnano le stelle del Cittadella per questo…miracolo continuo?

Il podio degli ingaggi al Tombolato

Si parte dal Paperone della rosa, Enrico Baldini. Il trequartista, nato nello Spezia ma con una lunga esperienza all’Inter, è arrivato a titolo gratuito nel gennaio 2021 e ha firmato un contratto fino al 2023 da 500mila euro.

Del tutto giustificato, visto il rendimento avuto finora con la maglia del club veneto: qualcuno potrà mai dimenticare la tripletta al Monza nel maggio 2021, neanche quotata tra le centinaia di opzioni disponibili per le scommesse calcio?!

Segue il portiere titolare, albanese classe 1997 Elhan Kastrati, cresciuto nel Pescara e arrivato nel 2020 a titolo gratuito dal Trapani. Per il balcanico il contratto parla di 440mila euro fino a giugno 2023, con un rinnovo avvenuto nel 2021 che gli ha aumentato di un terzo lo stipendio.

Quanto guadagna Mirko Antonucci

Il podio lo chiude uno dei calciatori più celebri del Cittadella, Mirko Antonucci. L’esterno classe 1999 si è fatto un nome nelle giovanili della Roma ed è anche sceso in campo con la maglia giallorossa sia in Serie A che nelle coppe europee.

Mirko Antonucci qui con la maglia della Roma

I capitolini però l’hanno lasciato andare e lui ne ha approfittato per cercare una nuova sfida al Tombolato. Il contratto del numero 10 parla di circa 400mila euro fino al 2024: freddo anche dagli 11 metri, il talentuoso trequartista rappresenta sempre una scelta chirurgica come marcatore per le scommesse live. Cifre simili anche per un calciatore che però è in prestito, il centrocampista Giovanni Crociata, arrivato dall’Empoli.

Cifre simili anche per un calciatore che però è in prestito, il centrocampista Giovanni Crociata, straordinaria intuizione di mercato!

L'esultanza del Cittadella!

Gli stipendi di Frare e Embalò

Resta fuori dal podio un’altra delle stelle del club veneto, ovvero Domenico Frare. Il difensore centrale classe 1996 condivide i natali (Conegliano) con Alessandro Del Piero ed è ormai una delle colonne del Cittadella.

Per lui, arrivato nel 2018 dopo essere cresciuto nel vivaio del Parma, il club sborsa quasi 400mila euro ogni anno e lo farà fino al 2025. Considerando che si tratta anche di uno dei giocatori con il maggior valore secondo Transfermarkt, una spesa più che sensata.

Si va avanti con uno dei nuovi arrivi stagionali, Carlos Embalò. L’attaccante della Guinea-Bissau, con un passato in Italia sin da quando era giovanissimo, è stato acquistato dai belgi del KAS Eupen a titolo gratuito e ha un contratto da 380mila euro fino al 2024.

Poi arriva un altro calciatore che ormai al Cittadella è di casa: Simone Branca. Il centrocampista centrale è arrivato nel 2018 dopo un’esperienza in Danimarca al Vejle ed è uno dei valori aggiunti della rosa. Per lui l’accordo con i club è fino al giugno 2023 e prevede circa 340mila euro a stagione.

A centrocampo c’è anche un altra colonna come Andrea Danzi. L’ex calciatore del Verona ha accettato la sfida del club veneto nel 2021 e ha messo la firma su un contratto fino al 2024, che gli permette di guadagnare 270mila euro a stagione.

I contratti di Perticone e gli altri

Al centro della difesa invece c’è una roccia di nome Romano Perticone.

Il difensore trentaseienne, con una lunga carriera in giro per l’Italia, ha un contratto annuale da 220mila euro a stagione. Chiude la fascia di stipendi superiore ai 200mila euro un altro calciatore arrivato a titolo temporaneo, il terzino sinistro Federico Giraudo, prestato al Cittadella dalla Salernitana. 

Nella lista spunta poi un nutrito gruppo di calciatori che guadagna circa 180mila euro all’anno. A guidarlo c’è Giuseppe Carriero, arrivato dall’Avellino con un contratto fino al 2025.

È un nuovo acquisto stagionale anche Gian Filippo Felicioli, terzino proveniente dal Venezia, mentre è al Cittadella da un anno e mezzo l’attaccante spagnolo Ignacio Varela, ex Siena, il cui contratto scade nel giugno 2023.

Chiudono questo gruppetto il portiere di riserva Luca Maniero, un passato nelle giovanili del Padova e dell’Inter e anche esperienze a Crotone e Palermo, e l’attaccante Andrea Magrassi, acquistato in estate dalla Virtus Entella e con un contratto che parla di 150mila euro a stagione fino al 2025.

Christian D’Urso

 

Gli ingaggi del Cittadella sotto i 100 K

Poi si scende sotto i 100mila euro, con il resto della rosa (e senza contare i ragazzi del vivaio, ancora con contratti da giovanili) che guadagna cifre che di solito non si assocerebbero al calcio di Serie B.

Su quella cifra c’è l’accordo con il difensore italo-argentino Santiago Visentin, mentre guadagna 85mila euro fino al 2023 il difensore centrale Dario Del Fabro, così come dovrebbe guadagnarla Alessandro Salvi, arrivato gratis dall’Ascoli a gennaio 2023.

Scendendo ancora ci sono i 55mila euro stagionali per Alessio Vita, i 50mila fino al 2023 per Valerio Mastrantonio e a chiudere la graduatoria ci sono due terzini, il laterali mancino Daniele Donnarumma, che guadagna 35mila euro come il collega sull’out destro Alessandro Mattioli.

Senza poi contare il prestito di una futura stella come Giuseppe Ambrosino, attaccante del Napoli che ha già fatto esperienza con la squadra di Spalletti e che è arrivato al Tombolato a gennaio 2023. Insomma, spese oculate e risultati importanti. E se qualcuno parla di “modello Cittadella”, in fondo non ha mica tutti i torti…

Il Cittadella a Livorno

*L'immagine di apertura dell'articolo è di AP Photo. Prima pubblicazione 13 dicembre 2021.

August 13, 2023
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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