Stipendi Leicester | stipendi Leicester 2022 | Stipendi giocatori Leicester 

La storia recente del Leicester City è quella, tra i club di Premier League, che più si adatterebbe a un film o a un romanzo. Nell’ultimo decennio delle Foxes c’è tutto, dalla gioia più inimmaginabile alla tragedia più devastante.

Nella stagione 2015/16 il Leicester, guidato da Claudio Ranieri, entra nella leggenda del calcio inglese vincendo la Premier League quando secondo i pronostici era tra i candidati alla retrocessione. Un anno dopo raggiunge i quarti di finale di Champions League, avendo nel frattempo esonerato “King Claudio”, un gesto di ingratitudine calcistica che è ancora una macchia.

Kasper Schmeichel capitano del Leicester

Youri Tielemans la stella del centrocampo del Leicester City

Jamie Vardy il leader delle Foxes

Gli stipendi al Leicester City

Poi, nell’ottobre 2018, il dramma: l’elicottero di Vichai Srivaddhanaprabha, proprietario del club, si schianta poco fuori dal King Power Stadium, con il portiere Kasper Schmeichel che prova (inutilmente) a salvare le persone a bordo. E infine, nel 2021, di nuovo gioia, con la prima FA Cup nella storia ultracentenaria della squadra e il Community Shield. Insomma, un periodo decisamente movimentato.

Kasper Schmeichel capitano del Leicester

Quello che non sfugge, tra imprese e lacrime, è che il club è cresciuto parecchio per quanto riguarda struttura e consapevolezza di sé. A dimostrarlo ci sono i piazzamenti in campionato (due quinti posti, quindi sempre davanti ad almeno due delle Big Six della Premier) e anche le buone prestazioni in Europa. Merito di un lavoro costante, che ha portato gli uomini giusti al posto giusto.

A partire dal tecnico, quel Brendan Rodgers che per poco non fa vincere la Premier al Liverpool e che invece fa bene a Leicester ormai dal 2019. E nelle mani del gallese c’è una squadra piena di calciatori importanti, alcuni dei quali con un futuro parecchio roseo davanti a loro.

La porta delle Foxes, neanche a dirlo, è difesa da Kasper Schmeichel, uno degli eroi della Premier vinta nel 2016. Il trentacinquenne danese ha fatto una scelta di vita e si è legato al Leicester, diventando anche capitano, ed è certamente uno dei punti di forza della squadra.

Una spettacolare parata di Kasper Schmeichel!

Dietro di lui ci sono il gallese Danny Ward e un altro estremo difensore di esperienza, il trentasettenne svizzero Eldin Jakupovic. 

Il centro della difesa è pattugliato da alcuni giocatori molto interessanti. A partire dal francese Wesley Fofana, che a 21 anni è considerato una stella del futuro. Peccato per lui che un infortunio molto grave lo abbia tenuto a lungo fermo, facendogli saltare praticamente tutta la stagione.

L’altro centrale titolare è il turco Caglar Söyüncü, scovato in Germania nel 2018 e nel mirino di molte big, visto il contratto in scadenza nel 2023. A prendere il posto di Fofana in stagione ci hanno pensato ben tre compagni di squadra. Quello più utilizzato è stato il ghanese Daniel Amartey, ma anche il nordirlandese ex Manchester United Johnny Evans e un nuovo arrivo, il danese Jannik Vestergaard, hanno dato il loro contributo.

Sulle fasce della difesa di Rodgers spunta un volto molto conosciuto in Serie A. Il terzino destro titolare è infatti il belga Timothy Castagne, uno dei protagonisti delle ultime stagioni dell’Atalanta, volato in Premier League per oltre 20 milioni nell’estate 2020. Il suo sostituto è invece il portoghese Ricardo Pereira, esploso nel Porto e ormai in Inghilterra da quasi quattro stagioni intere.

Sulla sinistra il Leicester ha una delle sue nuove stelle, il ventenne Luke Thomas. Prodotto delle giovanili, il terzino si è preso la maglia da titolare nonostante la giovanissima età e sembra destinato a fare lo stesso anche con la nazionale. Dietro di lui c’è Ryan Bertrand, campione d’Europa con il Chelsea una decina di anni fa, che non ha fatto la carriera che gli si prospettava, ma che comunque dà il suo quando viene chiamato in causa.

Youri Tielemans la stella del centrocampo del Leicester City

Il centrocampo titolare del Leicester è qualitativamente, anche per le quote Premier League, tra i migliori del Regno Unit e non sorprende che i due fedelissimi di Rodgers siano tra i più richiesti dalle big nei loro ruoli. Il mediano è il nigeriano Wilfred Ndidi, che aveva il non semplice compito di non far rimpiangere Ngolo Kantè e ci sta riuscendo alla grandissima.

Accanto a lui l’architetto della squadra è il belga Youri Tielemans, da sempre considerato una stella del futuro, che a Leicester ha spiccato il volo (e con un contratto fino a giugno 2023 potrebbe anche lasciare le Midlands in estate).

Youri Tielemans, tuttocampista del Leicester!

In caso di assenza dei due ci sono rispettivamente il francese Boubakary Soumaré, che può sostituire entrambi, o il prodotto del vivaio Kiernan Dewsbury-Hall, più votato alla costruzione.

Anche in attacco, tra trequartisti e centravanti, non mancano le scelte. Al centro dei tre di supporto c’è ovviamente James Madison. Il numero 10 delle Foxes, che ha finalmente esordito anche nella nazionale inglese, è il raccordo tra centrocampo e attacco e garantisce sia gol che assist.

Sulla sinistra il titolare è un altro nato e cresciuto nel club, l’inglese Harvey Barnes, cresciuto esponenzialmente nelle ultime stagioni. A destra si alternano il nigeriano scuola Red Bull Ademola Lookman, che può giocare anche sulla fascia opposta, e Marc Albrighton, uno degli ultimi reduci della Premier League vinta con Ranieri. Il sostituto di Maddison è invece lo spagnolo Ayoze Pérez.

Jamie Vardy il leader delle Foxes

Davanti?! Basta un nome: Jamie Vardy, il bomber operaio, striker seriale per le scommesse live, che a 35 anni non vuole smettere di segnare e di far sognare le Foxes. Ma visto che il tempo passa per tutti, per sostituirlo il Leicester ha acquistato lo zambiano Patson Data, che si è messo in mostra a Salisburgo e che in futuro non dovrebbe far rimpiangere persino un mito come Vardy.

Meno spazio infine per il nigeriano Kelechi Iheanacho, che pur di giocare a volte si accontenta di essere dirottato sugli esterni.

Gli stipendi al Leicester City

Per quanto riguarda gli stipendi, quasi…logico che i calciatori con il contratto più importante siano quelli che ci sono dai tempi…della Premier vinta. Dunque primo posto per Jamie Vardy, con 7 milioni di sterline, seguito da Kasper Schmeichel, che supera di parecchio i 6 milioni. L’altro ingaggio top è quello di James Maddison, che si avvicina ai 6 milioni, mentre le altre stelle della squadra…sono un po’ un problema.

L'esultanza di Maddison!

Gli stipendi di Ndidi, Tielemans o Söyüncü non sono faraonici (4, 2,5 e 2 milioni di sterline), ma lasciano pensare che al termine dei loro contratti (2023 per il belga e il turco, 2024 per il nigeriano) i tre possano lasciare il King Power Stadium per approdare in una big. A meno che, ovviamente, il Leicester non faccia uno dei suoi soliti miracoli! 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

March 16, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Rakitic è il leader della settima Europa League!

Quando il Manchester City e il Borussia Dortmund hanno eliminato il Siviglia dal suo girone di Champions League, tantissime squadre hanno cominciato a tremare.

Quali? Ma ovviamente quelle che giocano l’Europa League, che si sono ritrovate di fronte i padroni assoluti della competizione dell’ultimo quindicennio. A partire dal 2006, gli andalusi hanno infatti sollevato il trofeo ben sei volte, un record per la seconda coppa continentale.

Il mercato di Monchi al Siviglia

La formazione del Siviglia

Le bandiere del Siviglia: Jesus Navas e Ivan Rakitic

Che attacco con il Papu Gomez

Gli stipendi del Siviglia

Il mercato di Monchi al Siviglia

Tutto merito di una progettualità che viene espressa alla perfezione con un nome: Ramon Monchi.

Il direttore sportivo del club è un vero e proprio Re Mida del mercato (anche se i tifosi della Roma non saranno tutti d’accordo) e da quando è alla guida delle operazioni del Siviglia ha portato al Sanchez Pizjuan fior di campioni, spesso poi ceduti a ottime cifre.

E anche la rosa che affronta la stagione 2022/23 non è certamente da meno, visto che è composta da un mix di calciatori esperti dalla storia importantissima e da giovani che attirano l’interesse delle big del calcio continentale.

In porta, per esempio, c’è una delle ultime grandi scoperte di Monchi, il marocchino-canadese Bono.

Il portiere è stato a lungo nell’orbita dell’Atletico Madrid, ma non trovava sbocchi con davanti Oblak. L’esperienza al Girona è stata positiva e il Siviglia se lo è aggiudicato, prima come secondo e poi affidandogli la porta. Con ottimi risultati, visto che è stato uno dei protagonisti dell’ultima Europa League vinta dagli andalusi. Dietro di lui ci sono il serbo Marko Dmitrovic e lo spagnolo Alberto Flores.

La formazione del Siviglia di Lopetegui

In mezzo alla difesa ci sono due francesi: Loic Badè, arrivato a gennaio 2023 dal Rennes con diritto di riscatto e già diventato grande protagonista della rosa andalusa, e Tanguy Nianzou, un classe 2002 che è arrivato dal Bayern Monaco e che potrebbe diventare uno dei nuovi talenti da cedere al miglior offerente. 

L'esultanza del Siviglia!

Gli infortuni di Nianzou hanno però obbligato Mendilibar a usare spesso le riserve dei centrali. Uno è l’olandese Karim Rekik, cresciuto nel Manchester City, che quando viene chiamato in causa di tanto in tanto ricorda a tutti perchè una decina di anni fa si parlava di lui come un futuro big… 

L’altro invece è il brasiliano Marcao, arrivato dal Galatasaray ma colpito a ripetizione dagli infortuni. E quindi a giocare al centro della retroguardia arriva spesso uno che in teoria sarebbe un centrocampista, ovvero il serbo Nemanja Gudelj, ripescato da Monchi addirittura in Cina e sempre in campo, in difesa oppure in mediana.

Sulle fasce della sua difesa, l'esperto tecnico di Zaldibar punta sugli argentini. Entrambi i laterali titolari sono infatti calciatori dell’Albiceleste campione del mondo.

 

Sulla destra c’è Gonzalo Montiel, arrivato nella scorsa stagione dal River Plate per 11 milioni di euro dopo aver vinto tutto il possibile con la maglia dei Millonarios.

Dall’altro lato del campo c’è invece Marcos Acuña, arrivato nel 2020 dopo qualche anno di ottime prestazioni con la maglia dello Sporting Lisbona.

Dietro di loro, due calciatori dalle storie molto diverse. A sinistra l’altro terzino in rosa è il brasiliano Alex Telles, uno che ha girato parecchio (Inter, Porto, Manchester United) e che ora è in prestito proprio dai Red Devils.

Che attacco con Lamela, Suso ed il Papu Gomez

Altro reparto pieno di alternative è l’attacco, che presenta anche parecchi volti visti in Serie A.

Come l’ex romanista Erik Lamela, che a Siviglia cerca di dimenticare i tanti infortuni patiti in carriera. A fargli compagnia ci sono anche due ex Milan come Suso e Lucas Ocampos, che sono stati lasciati andare dai rossoneri ma che hanno ritrovato nuova linfa e motivazioni nella Liga.

Il sinistro di Suso alla Juve!

Impossibile poi non menzionare il Papu Gomez, stella dell’Atalanta dei miracoli di Gasperini, volato in Spagna dopo lo scontro con il tecnico della Dea. A loro si aggiunge anche il nuovo arrivo, Bryan Gil, in prestito dal Tottenham. Corona, appena prelevato dal Porto.

Per quanto riguarda il ruolo di punta centrale, il posto se lo è preso a suon di gol il marocchino Youssef En-Nesyri, che come alternativa ha lo spagnolo Rafa Mir.

Gli stipendi del Siviglia

Quanto costa al club tenere una rosa del genere? Non poco, perchè gli stipendi offerti ai calciatori sono importanti. Il più pagato è Rakitic, forte di un ingaggio da 6 milioni di euro a stagione, seguito da Oliver Torres e Papu Gomez, il cui stipendio si aggira sui 3 milioni di euro netti.

Gli altri sono quasi tutti in un range che parte dal milione di euro e arriva ai 2,5, come Lamela, che si è abbassato l’ingaggio rispetto ai tempi del Tottenham, o Jesus Navas, che ormai, andando verso il finale di carriera, gioca per cifre non certo esorbitanti. Per quanto riguarda le scadenze di contratto, Monchi non ha troppo lavoro da fare, almeno non a brevissimo termine.

La maggior parte delle stelle ha un accordo fino al 2024 o al 2025, dunque è in estate che si dovrebbe cominciare a discutere dei loro rinnovi, con conseguenti richieste al rialzo.

Ma occhio a non fare arrabbiare il DS: come dimostrano gli ultimi 15 anni, con addii eccellenti, al Siviglia tutti sono utili e nessuno è indispensabile…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

June 4, 2023
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Stipendi Rangers | Stipendi giocatori Glasgow Rangers | stipendi Rangers 2022

Se si parla di calcio scozzese, difficile spostarsi da Glasgow. Vero, c’è stato anche l’Aberdeen che con Sir Alex Ferguson in panchina ha vinto una Coppa delle Coppe, ma il pallone a nord del Vallo Adriano ha quasi sempre due nomi: Rangers e Celtic, le due squadre più vincenti nella storia della Scozia. I Gers sono quelli che hanno sollevato più volte il titolo (ben 55), ma anche quelli con la storia recente più travagliata.

Nel 2012 il club è infatti fallito, costringendo la nuova società a chiedere l’iscrizione alla Scottish Third Division, il quarto e ultimo livello del calcio scozzese.

Il Manager dei Rangers Giovanni van Bronckhorst

La rosa dei Glasgow Rangers, un mix tra esperienza e giovani

L'attacco stellare dei Rangers

Gli stipendi dei calciatori dei Rangers

La risalita non è stata semplice, perchè dopo due promozioni dirette per uscire dal limbo della Championship ci sono volute due stagioni, ma alla fine i Rangers si sono ripresi il loro posto nella Scottish Premier League e nella stagione 2020/21 si sono anche ripresi il titolo dopo dieci anni di dominio dei “cugini” del Celtic.

Il Manager dei Rangers Giovanni van Bronckhorst

E anche ora che Steven Gerrard, artefice del ritorno alla vittoria, è andato all’Aston Villa ed è stato sostituito dal grande ex Giovanni van Bronckhorst, la squadra continua a fare bene sia in Scozia che in Europa, grazie a una rosa composta da molti calciatori tra i 24 e i 30 anni, coadiuvati da qualche veterano e da un buon numero di ragazzi che arrivano dalle giovanili.

Il Manager Giovanni van Bronckhorst

Basterebbe pensare che la porta è difesa da un vero e proprio…Highlander, il quarantenne Allan McGregor. L’estremo difensore è cresciuto nel club e lo ha lasciato con riluttanza dopo il fallimento del 2012, ma quando c’è stata l’occasione di tornare, non se l’è fatta sfuggire. Accanto a lui un altro portiere esperto come il trentaquattrenne Jon McLaughlin e un altro prodotto del vivaio dei Rangers, il ventitreenne Robby McCrorie.

La rosa dei Glasgow Rangers, un mix tra esperienza e giovani

Per quanto riguarda i calciatori di movimento, Van Bronckhorst ha le idee abbastanza chiare sull’undici titolare e sul modo di schierarlo in campo: 4-3-3, che qualche volta diventa 4-2-1-3, con una dozzina di fedelissimi e altri che di tanto in tanto li fanno rifiatare. Una cosa che si nota parecchio guardando alla difesa. Il terzino destro è l’inamovibile capitano James Tavernier: l’inglese è arrivato nel 2015 ed è ormai parte integrante del club, nonché unico difensore in doppia cifra, visto che è l’incaricato dei calci di rigore.

Il suo sostituto, dopo la cessione di Nathan Patterson all’Everton, è il polacco Mateusz Zukowski. Sulla sinistra c’è più competizione, visto che i minuti stagionali se li sono divisi il croato Borna Barisic e il nigeriano Calvin Bassey, che però può anche giocare da centrale. E a proposito del cuore del reparto, la pietra angolare è certamente un altro inglese, Connor Goldson, che se non gioca 90 minuti è perchè…è squalificato o infortunato. Accanto a lui si alternano Bassey, ma anche centrali di ruolo come il tedesco Leon Balogun, lo statunitense James Sands o lo svedese ex Bologna e Verona Filip Helander.

Anche a centrocampo le opzioni utilizzate dal tecnico sono relativamente poche. I tre titolarissimi sono il nigeriano Joe Aribo, il finlandese Glen Kamara e il romeno Ianis Hagi. Aribo, scuola Charlton, è arrivato nel 2019 e si è immediatamente preso il posto nella mediana dei Rangers. Kamara, protagonista anche agli europei, è cresciuto nell’Arsenal, ma i Gunners non ci hanno creduto abbastanza.

Ora lo scandinavo con genitori della Sierra Leone è una stella ed è richiesto dalle big europee. Il figlio del grande Gheorghe è la scelta obbligata quando si gioca con il trequartista, ma un infortunio al ginocchio gli precluderà il resto della stagione.

Gli altri centrocampisti utilizzati con una certa frequenza da Van Bronckhorst sono il canadese Scott Arfield, l’ex Everton John Lundstram e il sempreverde nordirlandese Steven Davis, un altro di quelli che se n’è dovuto andare nel 2012 ma che è tornato appena ha potuto farlo. E da gennaio c’è anche un volto conosciuto della Serie A, il gallese Aaron Ramsey, due volte protagonista con la sua Nazionale dei campionati europei di calcio, che la Juventus ha prestato ai Gers, senza però prevedere un diritto o un obbligo di riscatto.

L'attacco stellare dei Rangers

Per quanto riguarda il tridente d’attacco, il tecnico olandese ha un paio di fedelissimi. Al centro della linea offensiva gioca il colombiano Alfredo Morelos, diventato ormai un mito per i tifosi anche per alcuni atteggiamenti particolarmente bellicosi nei match contro il Celtic.

Il gol di Alfredo Morelos, centravanti dei Rangers!

Il titolare sulla sinistra è invece l’inglese scuola Liverpool Ryan Kent, che si è preso la fascia mancina come suo territorio indiscutibile. Sulla destra invece sono stati utilizzati parecchi attaccanti, che possono comunque sostituire anche uno tra Morelos e Kent.

Il più gettonato è stato finora l’ex Leeds Kemar Roofe, anche prima riserva da centravanti, con minuti anche per lo zambiano Fashion Sakala e per lo scozzese Scott Wright. Anche in attacco, gennaio ha però portato un prestito che è in grado di cambiare le gerarchie. Il Manchester United ha spedito ai Rangers Amad Diallo, talento acquistato per oltre 30 milioni dall’Atalanta, che a Old Trafford non stava trovando spazio. L’ex calciatore della Dea si sta ricavando le sue possibilità sulla fascia destra, aggiungendosi ai compagni di squadra in lotta per la maglia da titolare.

Gli stipendi dei calciatori dei Rangers

Dunque, quando spende il club scozzese per gli stipendi? Non troppo, considerando che oltre ai titolari ci sono moltissimi ragazzi che giocano con le giovanili e che vengono convocati in assenza dei compagni più blasonati. I costi sono quindi abbastanza abbordabili, visto anche che la Scottish Premier League ha in comunque con quella inglese soltanto il nome e non certo i ricavi, una situazione che non permette neanche a Rangers e Celtic di spendere e spandere.

Un'altra esultanza spettacolare dei Rangers!

Gli stipendi più alti della rosa sono quelli dei calciatori che difficilmente escono dagli undici titolari: i più pagati sono Morelos, sempre ottima opzione come primo marcatore per le scommesse calcio, Goldson e Tavernier, con ingaggi che rispettivamente arrivano a circa 2 milioni di euro, 1,7 e 1,5. Anche Hagi e Kamara non se la passano male, con uno stipendio da 1,2 milioni, mentre la maggior parte della rosa non sfora il milione all’anno. Fanno chiaramente eccezione sia Ramsey che Diallo.

Nel caso del gallese, il club si è accollato solo una parte dei 7 milioni a stagione che Ramsey percepiva alla Juventus. L’ivoriano invece è in prestito secco con ingaggio a carico dello United, a cui evidentemente preoccupa di più il fatto che il giovanissimo abbia minuti, piuttosto che sgravarsi del suo stipendio. E i Rangers…ne sono felici.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

March 16, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Otavio guida il Porto anche come contratto!

Spendere bene e vendere ancora meglio. Questo è il motto del Porto, che nel corso degli anni ha costruito squadre di livello assoluto sborsando relativamente poco e poi ha provveduto a cedere le sue stelle al miglior offerente, ricevendo in cambio fior di milioni.

Il podio dei più pagati ad Oporto

Pepe guadagna meno di un milione a stagione

Quanto guadagna il portiere della nazionale portoghese

Che investimento per Gabriel Veron

Gli ingaggi più bassi del Porto

La grandissima fortuna del Porto è l’enorme numero di cacciatori provenienti dal vivaio che entrano a far parte della prima squadra. Considerando che dopo l'esordio da professionisti il club gli offre un buon contratto, i biancoblù si ritrovano nella invidiabile condizione di avere giovani fortissimi, con un accordo solitamente lungo e soprattutto poco costoso.

Un sistema che funziona molto bene per quanto riguarda il monte ingaggi: se il calciatore fa bene, viene venduto e ad aumentargli di parecchio lo stipendio…ci pensa il club successivo. Ma questo non significa che la società portoghese non sia pronta a pagare ingaggi importanti, soprattutto per quei calciatori che rappresentano le pietre angolari del progetto.

Ma chi sono i giocatori meglio pagati tra quelli a disposizione di Sérgio Conceição?

Il podio dei più pagati ad Oporto

Il Paperone della squadra è Otávio. Il trequartista, cercato a lungo da molte squadre italiane (in particolare dal Milan), ha messo fine alle illazioni sul suo conto firmando nel marzo 2021 il prolungamento di contratto con il Porto.

Per lui è arrivato un accordo fino al 2025 che gli permette di guadagnare circa 3 milioni di euro a stagione e di essere ancora protagonista, anche per le quote Champions!

Otavio, il più pagato al Porto!

La medaglia d'argento spetta invece al colombiano Mateus Uribe. Per l'ex Club America, che rappresenta un altro degli intoccabili della formazione titolare del tecnico portoghese, ci sono 1,5 milioni di euro fino al 2023. Logico dunque che il suo rinnovo sia uno dei punti principali all'attenzione della società. Chiude il podio il serbo Marko Grujic, che pur non essendo un titolare fisso guadagna moltissimo. 

Merito…di quanto lo pagava il Liverpool, visto che è arrivato in prestito con diritto di riscatto fino con uno stipendio da poco più di 1 milione di euro e lo ha mantenuto anche nel momento in cui il club ha deciso di confermare la sua permanenza, facendogli firmare un contratto fino al 2026.

Pepe percepisce meno di un milione a stagione

A un milione di euro invece c'è un gruppetto di giocatori abbastanza variegato. Quello con il contratto più lungo è il brasiliano Evanilson, che ha rinnovato un accordo che lo avrebbe tenuto a Oporto fino al 2025 aggiungendo altre due stagioni, ma anche ricevendo un bell’aumento del suo precedente ingaggio da 500mila euro, che è stato praticamente raddoppiato.

Prevista una permanenza lunga anche per un suo connazionale, Pepe, che è arrivato nel 2022 e che quindi ha firmato un contratto a lungo termine, scadenza 2026.

Stesso ragionamento per il terzino Wendell, brasiliano anche lui, che è stato prelevato dal Bayer Leverkusen e che ha messo la sua firma su un accordo che durerà fino al 2025. Contratto più breve invece per uno dei senatori della squadra, lo spagnolo Ivan Marcano, con un passato in Italia con la maglia della Roma. Il difensore centrale, che è anche vice capitano, vedrà terminare il suo legame con il club nel giugno 2023

Quanto guadagna il portiere della nazionale portoghese

Segue con uno stipendio di 800mila euro netti a stagione il portiere, Diogo Costa, ormai diventato numero uno anche della nazionale. Il suo contratto, precedentemente in scadenza 2022, è stato da poco rinnovato fino al 2026 fino a raggiungere una cifra più adeguata alla sua importanza per la squadra.

Diogo Costa

Sui 750mila netti si aggira invece il contratto di David Carmo, una delle novità stagionali del Porto. Il difensore è arrivato dal Braga per 20 milioni di euro e ha firmato un contratto abbastanza lungo, fino al 2027.

E poi c’è uno dei grandi vecchi della squadra. Il Porto sta benissimo quale sia l'età di Pepe, che si avvia verso i quarant’anni, ma questo non ha impedito al club di prolungare ulteriormente il contratto al leggendario difensore portoghese.

Per l'ex stella del Real Madrid c'è un accordo da poco più di 700mila euro fino al 2023. E chissà che l'eterno lottatore non decida di continuare ulteriormente: il suo gol alla Svizzera nei Mondiali 2022 è da record anche per il sito scommesse!

Che investimento per Gabriel Veron

Scendendo a circa 600mila euro netti arriva un buon gruppo di calciatori, guidato dal brasiliano Gabriel Veron. L’ala sinistra è arrivata per 10 milioni dal Palmeiras e si è legata al Porto fino al 2027. Stessa scadenza anche per uno dei prodotti del vivaio, il terzino destro Joao Mario. Per lui è da poco arrivato il rinnovo, che gli ha permesso di aumentare parecchio il suo stipendio rispetto agli 80mila euro guadagnati in precedenza.

Gabriel Veron in Libertadores con la maglia del Palestra Italia!

Stesse cifre e stessa scadenza anche per Galeno, arrivato nel 2022 dal Braga e costato 9 milioni di euro.

Un altro nuovo arrivo stagionale è il centrocampista Andrè Franco, acquistato per 3,5 milioni dall’Estoril e anche lui messo sotto contratto fino al 2027 per circa 550mila euro netti a stagione. Più o meno quanto guadagna uno dei centravanti a disposizione di Conceição, lo spagnolo Toni Martinez, legato al club fino al 2025. 

Sulla fascia sinistra invece il titolare è il nigeriano Zaidu, che ha ottenuto anche lui un rinnovo importante. Arrivato nel 2020, aveva un ingaggio da 40mila euro, che sono diventati circa 500mila al momento di mettere la penna sul nuovo accordo, con scadenza giugno 2027.

Gli ingaggi più bassi del Porto

Poi si scende ancora con gli stipendi, figli di ottimi acquisti a ingaggi bassi. Come Bruno Costa, 300mila euro fino al 2024, il secondo portiere Samuel, 300mila euro fino al 2027, il centrocampista canadese Stpehen Eustaquio, protagonista anche ai mondiali con la sua nazionale, che guadagna 280mila euro e ha un accordo fino al 2027.

E si può andare avanti ancora a lungo, con il centravanti Danny, arrivato dalle giovanili e con un contratto da 270mila euro fino al 2025, con Fabio Cardoso, 260mila euro fino al 2026 come Fernando Andrade, il cui accordo scade nel 2026, o un altro talento del vivaio, Goncalo Borges, appena prolungato fino al 2027 a 180mila euro a stagione.

Mehdi Taremi ai Mondiali contro l'Inghilterra!

Ma per proporzione costo-rendimento, il migliore è certamente Mehdi Taremi. Il centravanti iraniano è arrivato nel 2020 dal Rio Ave dopo aver giocato in patria e in Qatar e si è accontentato di uno stipendio molto basso, 75mila euro a stagione fino al 2024.

E infine c’è Wilsona Manafa, che fino al 2023 guadagna 60mila euro. Ma del resto, al Porto funziona così. Si comincia con poco, poi quando si fa bene, l’adeguamento arriva. A volte lo fa il club, altre…chi compra! 

*Le foto dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 14 marzo 2022.

February 14, 2023
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

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Formazione Porto |Formazione Porto 2022 | Rosa Porto

Due Champions League e altrettante Coppe Intercontintali, una Coppa Uefa, 29 campionati portoghesi e 17 coppe del Portogallo. Basterebbe sciorinare il palmares del Porto per spiegare quanto la squadra di casa all’Estadio do Dragão sìa una big del calcio lusitano, ma soprattutto europeo. Sotto la guida di Sérgio Conceição, che allena la prima squadra dal 2017, il Porto ha raccolto parecchio sia nel campionato di casa che quando si è trattato di giocare partite a livello continentale, qualificandosi con costanza alla fase a eliminazione diretta di Champions.

L'ultimo scherzetto a una big è datato 2021, quando agli ottavi i portoghesi hanno avuto la meglio sulla Juventus. Nella stagione attuale ai biancoblu è toccato un girone abbastanza complicato, che gli ha costretti a ripiegare sull'Europa League. E ora, neanche a dirlo, dopo aver eliminato con un pizzico di fortuna una buona Lazio, i lusitani sono tra i favoriti per il trofeo.

Diogo Costa portiere titolare

Pepe guida la difesa del Porto

Che qualità nel centrocampo di Conceicao

Gli attaccanti dei Dragoes

Anche perché quella a disposizione di Conceição è una rosa di livello assoluto, che presenta calciatori dal passato importantissimo, giocatori al top della loro carriera e stelle del futuro del pallone.

Diogo Costa portiere titolare

Tra queste ultime potrebbe esserci anche il portiere titolare, Diogo Costa, prodotto delle giovanili del club e salito in prima squadra nel 2019. Per lui, che ha anche la nazionalità svizzera, si sono spalancate le porte della nazionale e il dopo Rui Patricio sembra destinato a finire tra i suoi guantoni.

Diogo Costa contro l'Atletico!

Il suo sostituto è invece un estremo difensore di grandissima esperienza, l'argentino Marchesin, che dopo una buona carriera trascorsa tra la patria e il Messico è approdato in Europa un po' avanti con gli anni, ma dimostrando di poterci assolutamente stare. A chiudere i portieri a disposizione del tecnico c’è Cláudio Ramos, approdato al Porto nella stagione precedente dopo parecchie esperienze in squadre minori portoghesi.

Pepe guida la difesa del Porto

In difesa sugli esterni la batteria di calciatori di Conceição è variegata. Sulla fascia destra il titolare è il portoghese João Mário, uno dei tanti prodotti d’eccellenza del vivaio del Porto. Il club in lui crede molto, considerando che gli ha da poco rinnovato il contratto fino al 2025 e anche la nazionale portoghese potrebbe presto utilizzare i suoi servigi. Il suo sostituto è Wilson Manafá, arrivato nel 2019 dopo una gavetta nelle squadre minori della Primeira Liga.

La sua duttilità gli permette di giocare sia a destra che a sinistra, ma un grave infortunio lo ha costretto da poco a fermarsi per parecchio. Sulla sinistra il titolare è invece il nigeriano Zaidu, che può essere impiegato da terzino ma anche a centrocampo e che da quando è arrivato nell'estate 2000 ha scalato le gerarchie, prendendosi la fascia. Il suo sostituto è Wendell, brasiliano arrivato nel mercato estivo dal Bayer Leverkusen, con cui ha giocato sette anni prima di trasferirsi in Portogallo.

Al centro della difesa Conceição punta parecchio sull'esperienza e non poteva decisamente andargli meglio. La roccia della retroguardia, nonché il capitano della squadra, non può essere che Pepe, leggenda del calcio portoghese ed europeo, che con il Real Madrid ha vinto tutto quello che si poteva portare a casa. Certo, la carta d'identità comincia a consigliare di andarci piano, ma il fumantino difensore non sembra avere alcuna intenzione di smettere…di essere se stesso.

L'altro titolare è il congolese Mbemba, colonna della sua nazionale e con un passato prima in Belgio e poi in Premier League al Newcastle. A lui, il tecnico non rinuncia praticamente mai. Dietro di loro nelle gerarchie il nuovo arrivo Fábio Cardoso, cresciuto nei grandi rivali del Benfica, e una vecchia conoscenza del calcio italiano, l'ex romanista Ivan Marcano, che in caso di emergenza viene utilizzato anche come terzino sinistro.

Mbemba tiene nel duello contro Felipe Anderson!

Che qualità nel centrocampo di Conceicao

Se in difesa il tecnico non deroga mai dalla difesa quattro, a centrocampo a volte le cose cambiano, a seconda che si giochi con il 4-4-2 o con il 4-2-3-1. Differenza più di compiti tattici che di concetto, visto che comunque le posizioni di chi scende in campo sono sempre molto simili. Sulla destra il titolarissimo è Otávio, che a tre quarti potrebbe giocare un po' ovunque, ma che Conceição preferisce schierare sull’esterno: il classe 1995 è destinato ad approdare in uno dei top team europei, sempre favoriti per le scommesse calcio!

Il raffinato centrocampista Otavio!

Dietro di lui, ma prontissimo a scendere in campo e a prendersi i riflettori c’è…Conceição. Naturalmente non si parla dell'allenatore, che pure in carriera giocava esattamente sull'out destro, ma di suo figlio Francisco, una delle nuove stelle del calcio portoghese. La sua esplosione ha anche permesso di cedere Corona, che rappresentava una delle alternative.

A sinistra c'era invece il calciatore con il valore maggiore della rosa del Porto, il colombiano Luis Diaz. Uno che, prima di finire al Liverpool, in Champions League ha saputo fare male alle big. A sostituirlo c'è un altro sudamericano, il brasiliano Pepê, arrivato nella scorsa estate ma che sembra essersi già ambientato bene.

In mezzo al campo gli inamovibili sono due. Il primo è un altro colombiano, Mateus Uribe, che della coppia di centrali è quello con i compiti più difensivi. A gestire il pallone ci pensa invece un giovane, il classe 2000 Vitinha, proveniente dal vivaio e reduce da una buona stagione in prestito al Wolwerhampton. Sempre a proposito di giovani, occhio a un altro 2000, Fábio Vieira.

Conceição lo apprezza moltissimo e quando la squadra deve avere un tocco più offensivo, tocca quasi sempre a lui scendere in campo, vista la capacità di servire assist ai compagni. Le alternative in mediana sono il serbo Marko Grujic, arrivato in Portogallo dopo parecchi anni di prestiti a Liverpool, e Bruno Costa, riscattato dopo che era stato ceduto al termine del percorso con le giovanili.

Gli attaccanti dei Dragoes

I bomber della squadra, visto che si gioca a due in avanti, fanno spesso e volentieri coppia. Il più vecchio dei due è l’iraniano Mehdi Taremi, pescato in Qatar dal Rio Ave e acquistato un anno dopo dal Porto, che ne ha apprezzato parecchio il potenziale ed è stato ricompensato a suon di gol.

Il giovane è invece il brasiliano Evanilson, arrivato nel 2020 dalla Fluminense, che solitamente è il sacrificato quando Conceição opta per il 4-2-3-1.

Evanilson colpisce la traversa a San Siro!

Chiude la rosa lo spagnolo Toni Martínez, cresciuto nel Valencia e con una lunga esperienza in Inghilterra. bomber seriale per le scommesse Europa League, non viene utilizzato moltissimo in campionato, ma quando serve è sempre pronto a dare il suo contributo. E questo è l'importante sia per la squadra, che per il tecnico, che per i tifosi.
 

*Le foto dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

 
March 14, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Lo straordinario Bayer 2024 vince la Bundesliga a quota 90 punti

Prima di analizzare le cifre alla base dello storico successo del Bayer Leverkusen che, con ben 5 turni d’anticipo, il 14 aprile 2024, ha vinto per la prima volta la Bundesliga, fermando a 11 i titoli consecutivi del Bayern, è corretto condividere una premessa fondamentale del club sapientemente amministrato da Simon Rolfes.

Se è vero che le idee di Xabi Alonso sono state assolutamente decisive nella conquista dell’inedita Meisterschale, insistendo su un calcio moderno, con qualità in tutti i reparti, lo 04, come lo chiamano in Germania, è una società solida, strutturata che va ben oltre ai risultati del campo di gioco: tutti i dirigenti vengono da un'importante formazione professionale anche extracalcistico.

Solo partendo da radici così profonde è possibile ponderare una spiegazione su una stagione sensazionale, con, prima della batosta di Dublino contro l'Atalanta 51 risultati utili consecutivi (43 vittorie e 9 pari), compresa le ultime due manite sul difficile campo di Francoforte e al Vonovia Ruhrstadion di Bochum; un cammino netto anche nel trionfo di Berlino per la Coppa di Germania e 18 gol, quasi tutti decisivi, realizzati in pieno recupero!

Le statistiche dei ragazzi di Xabi Alonso nella Bundesliga 2024 sono sensazionali: 90 punti complessivi, per uma media di 2.65 a partita!

Chirurgici gli acquisti di Granit Xhaka, lasciato partire troppo frettolosamente dall'Arsenal e del bomber Victor Boniface, prelevato dall'Union Saint-Gilloise e il cui valore aggiornato, triplica i 20 milioni pagati nell'estate 2023 al club belga: il travolgente attaccante classe 2000 ci obbligherà presto ad aggiornare la graduatoria dei calciatori nigeriani più forti!

Il bagno dei Campioni per Xabi Alonso

Il monte ingaggi del Bayer Leverkusen

L'ex centrocampista di Liverpool e Real Madrid, alla sua seconda stagione in Renania, ha continuato ad insistere sulla difesa a tre, valorizzando il possesso palla e la verticalità: nel 3-4-2-1 di Xabi, sono esplosi definitivamente il fortissimo esterno spagnolo Grimaldo e l'immenso talento di Wirtz che, in attesa di vivere da protagonista assoluto EURO 2024 in casa, chiude l'anno magico in doppia, doppia, tra gol realizzati ed assist.

Per quanto riguarda i numeri, il Bayer, che appartiene al 100% all'omonimo colosso farmaceutico, incassa oltre 10 milioni di euro tra brand sulla maglia e la Castore, l'azienda sportiva britannica che produce le mute da giuoco.

La partnership vincente tra Bayer Leverkusen e Castore

Dall'ultimo bilancio disponibile, la dirigenza del Bayer Elf ha messo nel conto economico annuale 133 milioni di euro per pagare tutti gli stipendi, calciatori compresi, dei dipendenti: la cifra corrisponde a meno di un terzo di quello che investe, si fa per dire, il Bayern di Kane che ha ingaggi per 373 milioni di euro.

Sono lontani, insomma, i tempi dell'antipatico soprannome di Bayer “Neverkusen” dopo le sconfitte, in una settimana di distanza, della finale di Coppa di Germania e quella di Champions League a Glasgow nel 2002.

La formazione delle Aspirine

Il centrocampo del Bayer

La rinascita di Schick

I più pagati del Bayer Leverkusen

Però è anche vero che con la Coppa UEFA conquistata nella stagione 1987/88 (l’unico trofeo in bacheca assieme a una Coppa di Germania nel 1993, prima della Bundes 2024) il Bayer è uno dei soli cinque club a essere riuscito a vincere una competizione europea prima di aver trionfato nel proprio torneo casalingo.

La formazione delle Aspirine

I rossoneri sono tra i protagonisti della Bundesliga da oltre quarant’anni e continuano a produrre o ad acquistare calciatori di altissimo valore. I giocatori a disposizione di Xabi Alonso, che ha preso il posto in panchina dell'altro spagnolo Gerry Seoane, sono tutti molto giovani .

Basterebbe pensare che il veterano è il portiere finlandese Lukas Hradecky, che è il titolare inamovibile tra i pali ed il capitano. Per lui, arrivato alla BayArena nel 2018 nelle ultime stagioni le partite saltate si contano sulla punta delle dita, il che ovviamente lascia ben poco spazio alle sue riserve, l'esperto Lomb e il giovane Kovar

Al centro della difesa l’età media è particolarmente bassa. Il più vecchio in questo caso di anni ne ha solo 28 ed è il tedesco Jonathan Tah, da parecchio anche nel giro della Mannschaft.

Se il teutonico è la colonna sul centro sinistra, accanto a lui si giocano difensori molto interessanti, anche a livello internazionale: il centralone del Burkina Faso Edmond Tapsoba, l’ivoriano Odilon Kossounou (classe 2001) e il fortissimo calciatore ecuadoriano Piero Hincapié, nato a gennaio 2002 e punto di forza della retroguardia rossonera.  

Il centrocampo del Bayer

A centrocampo non mancano certo le alternative a Seoane, che può permettersi di sperimentare parecchio per quanto riguarda la sua mediana.

Il Bayer è certamente la favorita per le quote vincente Europa League, ed è una squadra sempre temibile che trova il gol con estrema facilità!  Dopo la partenza di Kerem Demirbay, che era arrivato dall’Hoffenheim nel 2019 per 32 milioni, per gestire il possesso palla è stato ingaggiato lo svizzero Granit Xhaka.

A gravitare accanto a lui come mediano, con compiti più di inserimento che di costruzione, è spesso e volentieri l’argentino Exequiel Palacios, scuola River Plate, strappato ai Millonarios a suon di milioni.

Il meraviglioso pubblico dello 04

Altro centrocampista sempre utile alla causa è il tedesco Robert Andrich, il classico mediano da inserire nella lista fantacalcio per rendimento costante.

La rinascita di Schick

Sulla trequarti, almeno al centro, zero dubbi, il posto da titolare e il futuro sono del ventunenne Florian Wirtz, che ha scritto il suo nome tra i più giovani marcatori di sempre della Bundesliga e che rappresenta la nuova nidiata di talenti tedeschi, al punto da aver esordito nella nazionale ai tempi della gestione Flick.

A lui, Xabi non rinuncia davvero mai. Ad accompagnarlo sul lato opposto dei trequartista c'è la fantasia di Amine Adli.

E la punta, oltre al centravanti nigeriano? Beh, numeri alla mano, Patrik Schick è decisamente uno dei migliori centravanti d’Europa. Il ceco, un flop alla Roma, è rinato e ha dato il suo contributo per la squadra sia in Germania che in Europa, come nell'estate 2021 quando è diventato anche un'opzione solida per le scommesse calcio durante gli Europei!

Ha completato il reparto offensivo, Borja Iglesias, prelevato a gennaio dal Betis.

I calciatori più pagati del Bayer Leverkusen

Avere calciatori così giovani in rosa dà una bella mano…alle casse del club, non solo per le cessioni remunerative, ma anche perchè il club non deve pagare stipendi esorbitanti.

I due giocatori più pagati del club sono Schick e Boniface, entrambi accreditati di un ingaggio superiore ai 3 milioni di euro netti. Ha fatto un bel salto in avanti anche Wirtz, che con il rinnovo del vecchio contratto ha prolungato fino al 2026 .

Boniface

Tra gli altri con contratti importanti si avvicina ai tre milioni a stagione capitan Hradecky.

Tra quelli che hanno rinnovato in extremis c’è Tah, che, un paio d'estati fa, sembrava poter lasciare la squadra a parametro zero, ma ha poi deciso di non andarsene da Leverkusen. Una fedeltà che gli ha permesso di portare il suo stipendio alla solda dei due milioni, dove trova anche Palacios.

Per tutti gli altri, ingaggi più che accessibili, che permettono al club di pensare al futuro sapendo che, in caso di stallo nelle negoziazioni per i rinnovi, c’è sempre la possibilità di cedere il calciatore al miglior offerente.

E visto che il Bayer è costantemente sulla cima dell’onda, vuol dire che il metodo funziona eccome!

*Le foto dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 14 marzo 2022. 

May 25, 2024
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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