Dal 2007 il nome Edin Dzeko è sinonimo di gol!

Dzeko ha segnato 449 gol

Numero gol Dzeko sempre aggiornato: quando si menzionano i grandi centravanti degli ultimi decenni, il nome di Edin Dzeko spesso viene ignorato. Ma andando a vedere con attenzione i numeri del Cigno di Sarajevo, nato nella capitale della Bosnia ed Erzegovina nel 1986 (quando era ancora Jugoslavia), si capisce che ha scritto pagine importanti di storia del calcio europeo.

Per lui ci sono un totale di ben 449 reti in 1040 partite, di cui 381 in 899 incontri con i club e 68 in 141 presenze in nazionale.

Nota di colore: lo straordinario centravanti non ha mai segnato in carriera una tripletta, ma ai malcapitati Spurs, nella stagione 2011/2012, segna un poker di reti nella poesia del White Hart Lane!

Le prime reti del bombe di Sarajevo

Gli esordi di Dzeko sono nello Željezničar, il club dei ferrovieri della sua Sarajevo, ma non da centravanti bensì da centrocampista.

Nella squadra in cui è cresciuto il bosniaco segna appena 4 reti in 42 partite totali, ma sono numeri che bastano per attrarre l’interesse dei cechi del Teplice, che lo acquistano nel 2005 per 80mila euro. Ma è il prestito nella seconda divisione ceca, all’Ústí nad Labem, la sliding door della carriera di Dzeko. Viene infatti spostato in avanti e da centravanti dimostra di avere una confidenza con il gol che non si insegna nelle scuole calcio.

Dopo appena sei mesi (19 partite e 8 gol), il Teplice se lo riprende e lo tiene fino all’estate del 2007, ricevendo in cambio 16 reti in 47 partite, 13 delle quali nell’unica stagione intera giocata nel club.

Dzeko campione di Germania

Il primo luglio del 2007 viene completato il suo trasferimento ai tedeschi del Wolfsburg, che pagano il suo cartellino 4 milioni di euro. Una cifra che i verdi della Volkswagen non possono che benedire, visti i numeri del centravanti in Germania. La prima stagione è di ambientamento ma non troppo, dato che Dzeko la conclude con 9 gol in 33 presenze.

Ma è nell’annata 2008/09 che la squadra di Felix Magath scrive la storia: il Wolfsburg vince, da outsider per le quote calcio, la sua prima e unica Bundesliga, sopravanzando di due punti il Bayern Monaco. Il merito è in gran parte della coppia d’attacco, composta dal bosniaco e dal brasiliano Grafite, che in due realizzano 54 gol in campionato.

Numero gol Dzeko

Edin Dzeko ha realizzato 85 gol con il Wolfsburg

Dzeko ne fa un totale di 36 in 42 partite tra Bundes, Coppa di Germania e Coppa UEFA, ripetendosi poi nella stagione successiva, con 29 marcature in 48 partite, comprese quelle nella prima Champions League della sua carriera.

Che il Wolfsburg non possa più trattenerlo diventa ovvio a tutti e infatti nel gennaio 2011 arriva il Manchester City, che sborsa per lui ben 37 milioni di euro e lo porta in Premier League. L’esperienza con il club tedesco si chiude dunque con ben 85 gol in 142 presenze.

Nel 2011 il City compra Dzeko per 37 milioni

In Inghilterra Dzeko comincia con il freno a mano tirato, con appena 6 reti nelle 21 partite della seconda metà della stagione 2010/11. Ma non appena si ambienta, il Cigno di Sarajevo mostra la sua classe anche a quelle latitudini.

Nell’annata 2011/12 è uno dei protagonisti dell’inatteso titolo conquistato all’ultimo respiro sotto la guida di Roberto Mancini, segnando uno dei gol del leggendario 3-2 al QPR valso la Premier ai Citizens. La stagione si chiude per lui con 19 gol in 43 presenze.

Con il Manchester City 72 reti in 189 match

In quella successiva è il miglior marcatore della squadra, 15 gol in 45 partite, ma il City deve accontentarsi solo della Community Shield. La miglior stagione a livello realizzativo per Dzeko in Inghilterra è quella 2013/14, che coincide con il secondo titolo vinto dal City degli sceicchi, favorito per le quote Premier, accompagnato anche da una League Cup.

Numero gol Dzeko

Il bosniaco segna ben 26 reti in 48 partite, mettendo la sua firma su tutti i trionfi del club. Va assai peggio nell’annata successiva, l’ultima all’Etihad, chiusa con appena 6 gol in 32 partite, che portano il suo totale in maglia sky blue a 72 marcature in 189 match.

Il Cigno di Sarajevo  sbarca a Roma nel 2015

Nell’estate del 2015 il bosniaco si trasferisce in Serie A. Ad attenderlo c’è la Roma, che lo paga un totale di 15 milioni, lo affida alle cure di Rudi Garcia e ai piedi di Francesco Totti.

La prima stagione italiana (terminata con sulla panchina giallorossa Luciano Spalletti) è deludente, con appena 10 gol in 39 partite e una serie di errori non da lui, che gli valgono parecchie critiche. Ma in quella 2016/17 si capisce eccome perchè i capitolini lo hanno voluto fortemente.

Dzeko ha segnato 119 gol con la maglia della Roma

Il Cigno di Sarajevo segna 39 gol in 51 match in tutte le competizioni, diventando il miglior marcatore stagionale nella storia della Roma. L’annata di maggior splendore, numeri a parte, è però certamente quella 2017/18, con Dzeko che realizza 24 reti in 49 match, 8 dei quali però nella splendida cavalcata che porta i giallorossi alle semifinali di Champions League.

Numero gol Dzeko

Nonostante gli anni che passano, il bosniaco è ancora fondamentale per la Roma e nella complicata stagione in cui Eusebio Di Francesco viene sostituito da Claudio Ranieri il centravanti mette comunque a segno 19 reti, mentre nell’ultima annata a Trigoria, con in panchina Paulo Fonseca, arrivano comunque 13 gol.

In totale nella sua avventura in giallorosso il bosniaco realizza 119 gol in 260 presenze, diventando così il miglior marcatore di sempre del club.

Dzeko è a quota 107 gol in Serie A

L’esperienza in Serie A però non è ancora terminata, perchè l’Inter, nonostante una carta di identità che dice 35 anni, lo porta in nerazzurro. Con i milanesi Dzeko gioca due stagioni, la prima in coppia con Lautaro, la seconda, alternandosi con Lukaku, vincendo due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, per un totale di 31 reti in 101 partite, 17 nella prima stagione e 14 nella seconda.

Numero gol Dzeko

Numero gol Dzeko

E persino quando lascia l’Italia, il bosniaco non smette di segnare. In Turchia, al Fenerbahce, il bomber gioca due stagioni, abbastanza per lasciare il segno con ben 46 gol in appena 99 partite, 25 nella stagione 2023/24 e 21 in quella 2024/25. Ora una carriera eccellente lo riporta in Serie A, nella Fiorentina.

E c’è da immaginare che il suo score nel massimo campionato, 107 gol in 268 partite, potrà solo che migliorare.

I record di Dzeko con la Bosnia

Impossibile però non chiudere con la nazionale bosniaca, di cui ovviamente Dzeko è capitano, recordman di presenze (141) e di reti (67). È anche grazie a lui che la selezione balcanica è riuscita a strappare il pass per la presenza alla Coppa del Mondo 2014, l’unico grande torneo disputato dalla squadra.

Il centravanti si laurea infatti vice capocannoniere delle qualificazioni con 10 gol e si toglie anche la soddisfazione di segnare una delle reti con cui la Bosnia vince la partita contro l’Iran, che però è ininfluente per la qualificazione alla fase a eliminazione diretta.

E il fatto che a quasi 40 anni Dzeko sia ancora la stella della sua selezione non è tanto un segnale di poco valore dei compagni, ma della sua meravigliosa longevità agonistica che continua a farlo rimanere al top.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

June 20, 2025
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Azzurrini sfavoriti con la Germania

Quote Germania - Italia Under 21

pronostico Italia Germania Under 21: nell'ultimo quarto di finale dell'edizione 2025 degli Europei Under 21 in programma nel weekend, alla MOL Arena slovacca, la Germania parte favorita sugli Azzurrini di Nunziata: il successo al novantesimo dei tedeschi si gioca @1.96, mentre pari e vittoria dell'Italia hanno, praticamente, lo stesso valore di quota, @3.60

Calcio d'inizio, domenica ore 21. Diretta RAI e possibile presenza allo stadio del nuovo CT Gattuso, Campione d'Europa nella sua esperienza Under 21, 25 anni fa proprio in Slovacchia!

Gli Azzurrini ad Euro 2025

Come da pronostico girone l'Italia ha approcciato al meglio le fasi finali della manifestazione in un gruppo che nascondeva più di qualche insidia: nelle prime due sfide, con Romania ed i padroni di casa della Slovacchia, gli Azzurrini hanno sbloccato subito il match.

Decisivi, oltre naturalmente ai gol di Baldanzi e Casadei, non a caso i più pagati del gruppo squadra, le eccezionali parate di Sebastiano Desplanches!

Anche nella terza partita del girone davanti alla fortissima Spagna, l'Italia non ha fatto male e l'1-1 finale che ci ha condannati al secondo posto, probabilmente non rispecchia il vero andamento delle dinamiche della partita, con un paio di occasioni importanti per gli Azzurrini dopo il pareggio lampo di Pisilli!

Germania favorita per la vittoria finale

I numeri della squadra del CT, di chiare origini italiane, Antonio Di Salvo mettono paura: Martel e compagni, hanno chiuso in testa il difficile girone B, battendo, nonostante un robusto turnover, anche l'Inghilterra Campione in carica nell'ultima partite.

Delle 8 nazionali qualificate ai quarti, la Germania è l'unica ad aver vinto tutte le partite del girone, con una media di ben 3 gol realizzati per ogni incontro disputato. Nelle qualificazioni, tra l'altro, i tedeschi avevano vinto 8 volte su 10!

L'attaccante dello Stoccarda Nick Woltemade, con solo 2 gare giocate da titolare, è già a quota 4 gol.

La chiave tattica

Entrambe le squadre difendono a 4 e giocano con due attaccanti larghi davanti. La difesa tedesca potrebbe soffrire gli inserimenti dei nostri centrocampisti: Casadei, Fabbian e Pisilli, con caratteristiche diverse, sono letali quando possono sfruttare gli spazi.

Non è assolutamente un caso se due dei tre gol siglati dagli Azzurrini nel gruppo A portino proprio al firma di questi centrocampisti di tecnica e gamba!

Le scelte del CT Nunziata

Sul gigante tedesco, 12 reti in 28 presenze nella Bundesliga 2024/2025 con lo Stoccarda, agirà in prima battuta Diego Coppola, unico ad uscire indenne dalla disfatta di Oslo. Possibile anche la conferma di Ghilardi e, quindi, di una difesa con 3 centraloni.

Dopo la sostituzione contro la Slovacchia ed il riposo forzato nella terza partita del girone, ritorna disponibile, Tommaso Baldanzi che agirà sulla trequarti.

Pronostico Italia Germania Under 21

Non è assolutamente un caso se in un torneo, storicamente dominato da Italia e Spagna, i tedeschi abbiano trionfato in due delle ultime tre edizioni. 

La Germania è fortissima: schiera calciatori che hanno già giocato con la Die Mannschaft di Julian Nagelsmann come l'airone Nick Woltemade, sempre in campo in Nations al fianco del fenomeno Wirtz, contro Portogallo e Francia.

A partire dagli anticipi del sempre attento capitan Pirola, servirà una prova granitica del pacchetto arretrato di Nunziata per provare a passare il turno. 

Ricordiamo, infine, che in caso di parità al novantesimo si va ai supplementari e che la vincente del nostro quarto di finale, troverà mercoledì chi si qualifica nella sfida tra Danimarca, vera sorpresa del torneo, e Francia, sempre devastante con il suo quartetto offensivo!


*Le indicazioni delle quote sono aggiornate alla data di pubblicazione e suscettibili di variazioni; i pronostici devono intendersi come semplici consigli!

**L'immagine di apertura del contenuto è distribuita da Alamy.

June 21, 2025
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The 888sport blog, based at 888 Towers in the heart of London, employs an army of betting and tipping experts for your daily punting pleasure, as well as an irreverent, and occasionally opinionated, look at the absolute madness that is the world of sport.

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I numeri del CT Gattuso

Gattuso leader azzurro

Stipendio Gattuso: l’Italia ha chiamato e Gennaro Gattuso, come sempre, ha risposto. Il calabrese classe 1978 è stato una colonna azzurra, in una carriera che lo ha visto vincere tutto al Milan e la Coppa del Mondo con la nazionale nel 2006.

E quando la FIGC ha capito che serviva scuotere dal torpore una selezione che rischia di saltare il terzo mondiale di fila, Ringhio è sembrato l’uomo giusto al momento giusto. Anche perchè il nuovo CT si è messo immediatamente a disposizione, non ponendo condizioni particolari per correre al capezzale degli Azzurri.

Stipendio Gattuso

Per quello che riguarda il suo stipendio, si parla di due milioni di euro per un anno di contratto, in un periodo che si dovrebbe concludere con i Mondiali su suolo americano. Poi si vedrà. Del resto, la carriera da allenatore di Gattuso dimostra che i soldi sono sempre stati un elemento per nulla fondamentale.

Secondo le quote calcio di 888sport, l'Italia può qualificarsi al Mondiale statunitense: non serve un'impresa, ma semplicemente diventare, finalmente, una formazione di calcio, scegliendo i calciatori più in forma e non inutili blocchi squadra di giocatori che vagano per il campo!

Gattuso inizia ad allenare in Svizzera

Che Ringhio si sia sempre visto in panchina non è un mistero, al punto che la sua prima esperienza da tecnico è arrivata quando ancora non era terminata la carriera da calciatore.

A dargli fiducia nel doppio ruolo di allenatore-giocatore sono stati gli svizzeri del Sion. Gattuso aveva accettato l’offerta di giocare nel campionato elvetico nell’estate 2012 ma a stagione in corso il club gli ha affidato anche la panchina per un breve periodo. Terminata quell’annata, il centrocampista calabrese ha capito che il suo futuro non era più in campo e si è messo definitivamente in gioco dall’altro lato della linea laterale.

Le prime esperienze da allenatore vero e proprio, però, non sono state memorabili. O almeno, lo sono state, ma non esattamente per motivi di campo. Nell’estate 2013 Gattuso prende in mano la guida del Palermo, con un contratto da 400mila euro e con dei buoni premi per la promozione in promozione in Serie A.

Che esperienza tra Grecia e Pisa

Ma il rapporto con i rosanero dura appena otto partite tra campionato e Coppa Italia, con l’esonero da parte del vulcanico presidente Maurizio Zamparini che arriva a fine settembre.

L’anno successivo Ringhio si lancia in una scommessa, quella che lo porta in Grecia, all’OFI Creta. Sul campo le cose vanno discretamente, con l’OFI che fa registrare una vittoria storica contro il Panathinaikos, ma sul fronte societario l’esperienza si rivela un disastro.

Il club è in profonda crisi economica, al punto che non solo Gattuso non percepisce tutto lo stipendio pattuito, ma si vede costretto a pagare di tasca sua gli ingaggi dei calciatori, che altrimenti non si presenterebbero al campo. La situazione dura qualche mese, ma a fine 2014 persino un combattente come Gattuso è costretto ad arrendersi e a rassegnare le dimissioni.

Ma il tecnico calabrese non è uomo che si tira indietro nelle difficoltà. E lo dimostra per l’ennesima volta a Pisa. I nerazzurri si affidano a lui nella stagione 2015/16 e i risultati sono molto positivi: secondo posto nel girone di Lega Pro, ma soprattutto la vittoria nei play-off, che permette ai toscani di riassaporare la Serie B.

Ma il giocattolo si rompe nell’estate successiva, con le dimissioni di Gattuso per problemi con la dirigenza, seguite da un cambio di proprietà che però non risolve i problemi economici della squadra. Alla fine il Pisa, penalizzato di 4 punti per inadempienze economiche, retrocede, senza che Gattuso abbandoni la nave.

Anzi, anche stavolta il campione del mondo 2006 ci mette del suo, prima accettando uno stipendio al minimo sindacale (1650 euro al mese) per permettere il pagamento degli stipendi dei giocatori, e poi acquistando l’acqua per i calciatori, che la società non forniva più. 

Al Milan Gattuso lascia 10 milioni 

Scottato da tutte queste delusioni, Gattuso nell’estate 2017 torna al Milan, prendendosi carico della Primavera. Il contratto è da 120mila euro a stagione, ma dura poco, perchè dopo qualche mese i rossoneri esonerano Vincenzo Montella e promuovono Rino alla guida della prima squadra. Di conseguenza aumenta anche il suo stipendio, da 2 milioni a stagione. 

Stipendio Gattuso

Il subentro alla guida del Diavolo è molto positivo, con il Milan di Ringhio che nel girone di ritorno mette le marce alte e arriva sesto, arrivando anche in finale di Coppa Italia, poi persa contro la Juventus. Nella stagione successiva i risultati sono addirittura migliori, con un quinto posto, ma le divergenze con la nuova proprietà rossonera portano all’addio a fine stagione 2018/19.

Anche qui non manca una scelta di cuore di Ringhio, che rinuncia a una buonuscita da 10 milioni affinché vengano garantiti i due anni di stipendio da contratto al suo staff.

A Napoli prende il posto di Ancelotti

Nel dicembre 2019 il tecnico si ritrova a sostituire il suo maestro, Carlo Ancelotti, sulla panchina del Napoli. L’accordo con i partenopei è da 750mila euro fino al termine della stagione, che si conclude in maniera decisamente positiva. Gattuso infatti è protagonista della vittoria della Coppa Italia, che gli vale la conferma per la stagione successiva, con ingaggio raddoppiato (1,5 milioni).

Stipendio Gattuso

La stagione 2020/21 parte col piede sbagliato e, nonostante un ottimo girone di ritorno, il Napoli non riesce a centrare l’obiettivo principale, la qualificazione in Champions League. Per questo, al termine dell’annata, le strade del Napoli e di Gattuso si dividono.

Nell'estate del 2021 il tecnico sembra destinato alla Fiorentina, ma il contratto firmato con i Viola non entrerà mai in vigore, a causa di attriti tra la società e il procuratore dell’allenatore, il portoghese Jorge Mendes.

Gli ingaggi di Gattuso a Valencia e Marsiglia

Dopo un anno di stop, Ringhio si rimette in corsa, stavolta in Spagna. Ad affidargli la panchina è il Valencia, che gli offre un biennale da 3 milioni di euro a stagione. Al Mestalla però l’allenatore calabrese rimane solo qualche mese, visto che a gennaio 2023 arriva la rescissione consensuale con il club visti gli scarsi risultati in Liga. Nel settembre dello stesso anno approda al Marsiglia, in sostituzione di Marcelino.

Anche in Francia il suo ingaggio è di 3 milioni a stagione ma anche oltralpe l’esperienza dura poco, con l’esonero a febbraio 2024.

Stipendio Gattuso

L’ultima avventura di Gattuso prima di prendersi la nazionale è in Croazia, all’Hajduk Spalato. Il tecnico firma un biennale e nella stagione 2024/25 porta la squadra al terzo posto in campionato, a due punti dalla vetta.

E di fronte ad alcune voci di troppo sul suo stipendio, Ringhio decide di renderlo pubblico in conferenza stampa: 450mila euro l’anno. Anche per queste critiche, nel giugno 2025 è arrivata la rescissione. E quindi Gattuso è stato libero di accorrere al capezzale di un’Italia che mai come ora ha bisogno…di ringhiare. 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

June 16, 2025
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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