A Madrid si continua a comprare in Ligue 1

Vincere aiuta a vincere, un vecchio adagio che dal punto di vista calcistico può essere rappresentato con un nome e un simbolo: Real Madrid. I Blancos sono campioni di Spagna in carica e già che c’erano hanno portato a casa anche la quattordicesima Champions League della loro storia, la più difficile per distacco per le scommesse calcio, battendo nel percorso il Paris Saint-Germain di Messi-Neymar-Mbappè, il Chelsea campione in carica, il Manchester City di Guardiola e il Liverpool di Klopp in finale.

Verrebbe da pensare che si tratti di una squadra perfetta. Ma evidentemente la dirigenza non la pensa così, quindi, nonostante i trionfi, al Santiago Bernabeu si lavora per migliorare ulteriormente la rosa a disposizione di Re Carlo Ancelotti.

Le ultime operazioni di Florentino

Gli obiettivi di mercato del Madrid

I calciatori della Real Cantera 

Il Club più titolato del Mondo

Acquisti e cessioni record Real Madrid

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Le ultime operazioni di Florentino

Del resto, il Real Madrid, a partire dai tempi dei Galacticos, ha abituato quasi sempre a un mercato composto di uno o due grandi colpi a stagione, per costruire con costanza e con pazienza una rosa di qualità devastante. Nell’estate 2022 Florentino Perez ha dunque…rotto il porcellino per mettere mano al centrocampo.

A Madrid è arrivato il mediano francese Aurélien Tchouameni, acquistato dal Monaco per la bellezza di 80 milioni di euro, più 20 di possibili bonus. Una spesa pazzesca, che però il club ha fatto con cognizione di causa: il transalpino ha appena 22 anni e dovrebbe rappresentare per una decina di anni l’uomo d’ordine del centrocampo dei Blancos, proprio come ha fatto Casemiro, il compagno di squadra che nel tempo è destinato a sostituire.

E poi, visto che i parametri zero piacciono a tutti (come dimostra l’arrivo di Alaba nel 2021), Ancelotti ha accolto con gioia anche Antonio Rüdiger, che si è liberato gratis dal Chelsea e ha deciso di continuare la sua ascesa, cominciata allo Stoccarda e passata anche per Roma, sponda giallorossa.

Rudiger

Tra le cessioni ci sono quella da 10 milioni di Borja Mayoral al Getafe e gli addii a titolo gratuito di una leggenda come Marcelo, due…casi come Gareth Bale e Isco e un flop, almeno a queste latitudini, come Jovic.

Gli obiettivi di mercato del Madrid

Ma in entrata forse non è neanche finita qui. Il Real monitora costantemente il mercato, anche perchè nella sua storia non sono stati pochi i grandi colpi portati dai Blancos proprio a ridosso del gong del termine delle trattative. Ancora occhio al centrocampo, dove oltre a Casemiro ci sono da sostituire in ottica futura anche Kroos e Modric.

Il nome che fa gola al Real è quello di Fabian Ruiz. Il regista del Napoli è valutato 55 milioni, ma è anche in scadenza di contratto nel 2023. Dunque, i Blancos possono pensare di chiedere uno sconto a De Laurentiis, o semplicemente aspettare il prossimo giugno per accoglierlo gratis a Valdebebas.

E poi, vista la tendenza a portare a Madrid i giovani brasiliani top, come Vinicius Jr primo ed ultimo marcatore per le scommesse nella finale di Parigi, attenzione a Endrick, il giovane fenomeno del Palmeiras, che il Real potrebbe assicurarsi con largo anticipo con una spesa di circa 50 milioni di euro.

I calciatori della Real Cantera

Rispetto ai decenni passati, è diminuito un po’ il numero di giocatori prodotti nella cantera che gioca in prima squadra. Ma dopo i vari Hierro, Butragueño, Raul, c’è comunque qualcuno madridista fino al midollo nella rosa di Ancelotti.

Hierro

I fedelissimi della Casa Blanca sono Nacho, Dani Carvajal, Federico Valverde, Lucas Vazquez e Mariano Diaz, più ovviamente Vinicius e Rodrygo, che si sono fatti anche loro la gavetta al Castilla, pur non provenendo dal settore giovanile della squadra guidata da Florentino Perez.

Il Club più titolato del Mondo

Del resto, quale calciatore non vorrebbe andare al Real Madrid? Quasi nessuno, al punto che qualsiasi “no” alla Casa Blanca (come quello leggendario di Francesco Totti) viene percepito come un evento. Logico, quando si è il club più titolato del mondo: 35 campionati spagnoli, 19 Coppe del Re e 12 Supercoppe, 14 Coppe dei Campioni, 2 Coppe UEFA, 4 Supercoppe e 7 titoli di campione del mondo.

Per non parlare dei tantissimi Palloni d’Oro che hanno vestito la maglia del Real, tra cui Cristiano Ronaldo, Figo, Ronaldo il Fenomeno, Zidane, tanto per citarne qualcuno. Il Santiago Bernabeu, che sta vivendo una ristrutturazione che lo trasformerà in un impianto futuristico, è un tempio del calcio e la carica di presidente, eletto dai soci che controllano il club, è probabilmente la più importante al mondo dal punto di vista dirigenziale all’interno di una singola squadra di calcio.

Acquisti e cessioni record Real Madrid

Ed essendo un club così importante, ci sta che i campioni finiscano al Real, spesso per prezzi proibitivi. Il calciatore dei Blancos più costoso di sempre è Eden Hazard, costato 115 milioni da versare al Chelsea nel 2019; il belga è anche il più pagato della rosa.

105 invece quelli ricevuti dal Tottenham per il cartellino di Gareth Bale nel 2013. “Appena” 94 i milioni versati nel 2009 al Manchester United per Cristiano Ronaldo, una cifra che però batte gli 80 milioni di Tchouameni e i circa 78 di Zinedine Zidane, stranato alla Juventus nel 2001.

Hazard con la maglia del Real Madrid!

Il Real però sa anche vendere bene. La cessione migliore è quella di Cristiano Ronaldo, 117 milioni dalla Juventus nel 2018, ma anche quella di Angel Di Maria al Manchester United (75 milioni nel 2014) non è male. Chiudono la top five Alvaro Morata (66 milioni ricevuti dal Chelsea nel 2017), Mesut Özil (all’Arsenal per 47 milioni nel 2013) e Mateo Kovacic (anche lui al Chelsea per 45 milioni nel 2019).

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

August 5, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Con Scamacca continua la tradizione italiana degli Hammers

Le ultime stagioni hanno segnato uno spartiacque nella storia recente del West Ham. Dopo un periodo di clamorosa confusione, il ritorno in panchina di David Moyes ha portato i londinesi a tornare ad affacciarsi nelle parti che contano della classifica, con il sesto posto nella stagione 2020/21 e il settimo in quella successiva.

E visto che gli Hammers rappresentano da due anni…la prima forza al di fuori delle big six, logico che la dirigenza abbia accompagnato questo miglioramento dal punto di vista dei risultati con un mercato importante.

Gli ultimi acquisti del West Ham

Gli obiettivi di mercato degli Hammers

Declan Rice e l'Academy del West Ham

Il fascino del Boleyn Ground

Acquisti e cessioni record West Ham

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Gli ultimi acquisti del West Ham

Acquisti mirati, per migliorare reparti e ruoli in cui il tecnico scozzese era carente. Questo il senso della sessione estiva 2022 del West Ham, che non ha badato a spese per portare al London Stadium i calciatori di cui la rosa aveva bisogno.

La spesa più importante è arrivata in Serie A, con l’acquisto di Gianluca Scamacca. L’attaccante romano è costato 36 milioni di euro, versati nelle casse del Sassuolo, e dovrà rinverdire i fasti di un altro rappresentante tricolore che è sempre nei cuori degli Hammers come Paolo Di Canio. Non solo Scamacca che diventa un'ottima opzione di striker per le quote calcio oggi, però.

Scamacca contro l'Argentina!

Anche il difensore marocchino Nayef Aguerd non è arrivato con i saldi: per lui, nuovo partner di Zouma, che ricordiamo è il calciatore con lo stipendio più alto, il West Ham ha dovuto compliare un assegno da 35 milioni di euro ai francesi del Rennes. Per il centrocampo invece Moyes ha guardato alla Championship, strappando allo Swansea l’inglese Flynn Downes. Il ventitreenne è costato ai londinesi poco più di 10 milioni di euro.

Poco meno di 10 milioni, invece, per il riscatto di Alphonse Areola. Il portiere francese era in prestito dal Paris Saint-Germain e il club ha deciso di confermarlo, viste le buone prestazioni messe in campo nella scorsa stagione. A fronte di oltre 90 milioni di euro spesi, gli addii sono tutti stati gratuiti: Andriy Yarmolenko è volato negli Emirati, Ryan Fredericks al Bournemouth e lo storico capitano Mark Noble ha optato per il ritiro.

Gli obiettivi di mercato degli Hammers

Il lavoro degli Hammers però non è ancora terminato, perché ci sono parecchi obiettivi su cui il club sta lavorando. Per…garantire cross a Scamacca il nome caldo è quello del serbo Filip Kostic, esterno sinistro di proprietà dell’Eintracht Francoforte, che interessa anche alla Juventus. I tedeschi vorrebbero una ventina di milioni, anche perché il contratto del calciatore scade nel 2023.

A proposito di incroci con la Serie A, per il centrocampo si guarda…a Napoli dove c’è Piotr Zielinski. Il polacco è un obiettivo importante per il West Ham, che però deve scontrarsi con il poco interesse dei partenopei nel cedere il calciatore se non per un’offerta molto al di sopra del suo valore di mercato (che è di circa 40 milioni di euro). Sempre in mediana, attenzione all’interesse per il belga Amadou Onana, giovane talento del Lille.

Declan Rice e l'Academy del West Ham

Il vivaio del West Ham è sempre stato particolarmente florido, al punto che uno dei soprannomi del club è The Academy of Football. Anche senza dover scomodare leggende come Bobby Moore, capitano dell’Inghilterra campione del mondo 1966, o Geoff Hurst, che in quella finalissima ha realizzato una tripletta, le giovanili Hammers hanno spesso sfornato calciatori che poi sono diventati campioni come Paul Ince, Frankie Lampard, Rio Ferdinand o Joe Cole.

Nei titolari della squadra di Moyes c’è solo un calciatore che arriva dal vivaio, ma è…il più importante del club. Declan Rice è stato accolto al West Ham dopo che il Chelsea lo aveva scartato nel 2014 e gli Hammers non se ne sono certo pentiti, come invece è accaduto ai Blues…

Declan Rice con i suoi compagni!

 

Il fascino del Boleyn Ground

Il West Ham è uno dei club inglesi più famosi al mondo, ma paradossalmente non ha mai vinto il campionato. Al massimo per gli Hammers sono arrivate tre FA Cup, una Community Shield e una Coppa delle Coppe. Per le scommesse sport, dopo un'ottima campagna di Europa League e la semifinale  persa contro l'Eintracht nel 2022,il West Ham è tra le favorite per la seconda edizione della Conference! 

L’ultimo trofeo risale alla FA Cup 1980, ma questo non ha certamente diminuito il fascino del club, che è spesso protagonista di opere cinematografiche e letterarie, anche a causa del suo tifo organizzato che tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta è stato uno dei più tristemente famosi durante il fenomeno degli hooligans.

A corollario del mito del West Ham c’era anche quello del suo vecchio stadio, Boleyn Ground, anche detto Upton Park, demolito nel 2017 e sostituito un anno prima come impianto casalingo dal London Stadium.

Acquisti e cessioni record West Ham

Due degli acquisti annuali del West Ham sono così economicamente importanti da finire nella top 5 dei calciatori più costosi. Il primo è l’ivoriano Sebastien Haller, pagato 50 milioni all’Eintracht Francoforte nel 2019. Segue Felipe Anderson, 38 milioni versati alla Lazio nel 2018. Poi arrivano i 35 milioni di Scamacca e quelli di Aguerd, assieme alla stessa cifra versata al Chelsea nell’estate 2021 per l’acquisto di Kurt Zouma.

Per quanto riguarda le cessioni, la migliore è stata quella di Dimitri Payer al Marsiglia nel 2016 (29,3 milioni), seguita da quella di Carlos Tevez al Manchester City nel 2009 (29 milioni) e da quella di Rio Ferdinand al Leeds United nel 2000 (26 milioni). Buon incasso anche nel 2019 con la cessione di Marko Arnautovic allo Shanghai SIPG (25 milioni) e nel 2017 quando Andre Ayew è passato allo Swansea per 22,5 milioni di euro.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

August 5, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Suarez e gli altri, ultima tappa in Sudamerica

Spesso, al termine di una carriera lunga e piena di soddisfazioni, viene la voglia di tornare…a casa. Magari nel club in cui si è iniziato oppure, per chi ha passato anni lontano dalla patria, almeno nel proprio paese d’origine. E c’è una tipologia di calciatori per cui questo bisogno è quasi fisiologico: i sudamericani.

Spesso e volentieri, chi arriva da quelle parti del mondo mette piede in Europa da giovanissimo, lasciando famiglie e affetti a un oceano di distanza. Ci sta dunque che al momento della consapevolezza che la giostra sta per smettere di girare si decida che è ora di tornare. Come hanno fatto molti campioni nel corso degli anni.

Luis Suarez sceglie il Nacional

Arturo idolo del Maraca

Dani Alves il vincitore seriale

L’Apache torna al Boca

Di Maria e Messi in Argentina

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Luis Suarez sceglie il Nacional

L’ultimo esempio è quello recentissimo di Luis Suarez. Il Pistolero, classe 1987, a 19 anni era già in Europa, con la maglia del Groningen. Poi Ajax, Liverpool, Barcellona e Atletico Madrid, fino allo svincolo. E nonostante un bomber come lui avrebbe potuto trovare un ingaggio ovunque nel Vecchio Continente, la voglia di casa è stata troppo forte.

Dunque, grande ritorno al Nacional, il club in cui è cresciuto e che gli ha regalato il debutto tra i professionisti. Una scelta di cuore, legata anche alla nazionale uruguaiana.

Con Darwin Nunez che scalpita, in Qatar la generazione della Celeste che comprende Suarez ha forse l’ultima occasione di provare a fare qualcosa di grande e il centravanti ha deciso che giocare nel campionato casalingo può essere anche un modo per far crescere chi rappresenta il presente e il futuro calcistico dell’Uruguay.

Arturo idolo del Maraca

Il Pistolero però non è l’unico che ha deciso di tornare in Sudamerica in questa sessione di mercato. Dopo due stagioni in chiaroscuro all’Inter, anche Arturo Vidal ha optato per il cambio di continente.

Per lui una scelta decisamente particolare, però, perchè non è tornato in Cile, paese che ha lasciato nel 2007 per volare al Bayer Leverkusen (per poi giocare con Juventus, Bayern Monaco, Barcellona e con i nerazzurri), ma in Brasile, dove, domenica 28 agosto 2022 ha risolto l'equilibrato derby per le quote calcio con il Botafogo!

Vidal il giorno della presentazione con il Flamengo

Dopo anni di corteggiamento, il Flamengo è finalmente riuscito a portare in rossonero King Arturo, che ora sogna la Copa Libertadores.

Dani Alves il vincitore seriale

Gli esempi, dunque, non mancano. Impossibile non pensare a Dani Alves. Il calciatore più vincente di sempre, cresciuto nel Bahia e approdato in Europa nel 2002, dopo aver vestito le maglie di Siviglia, Barcellona, Juventus e Paris Saint-Germain, ha deciso di andare a difendere i colori del San Paolo.

Non gli è andata benissimo, considerando che in due anni si è fatto notare più per le critiche al calcio brasiliano e al suo club, piuttosto che per le prestazioni. Ma siccome si parla di Dani Alves, questa storia non può avere un finale normale. Infatti il brasiliano è prima tornato in Europa, di nuovo al Barça, e ora è un’altra volta in America, ma…centrale, visto che si è unito ai Pumas, in Messico.

L’Apache torna al Boca

Altra scelta di cuore quella di Carlos Tevez. L’Apache ci ha messo un po’ ad arrivare in Europa, visto che dopo gli esordi con il Boca Juniors ha fatto una scelta abbastanza insolita per un argentino, optando per il Brasile con la maglia del Corinthians, seppur nel massimo splendore economico del calcio brasiliano, in quel momento legato ai fondi di investimento.

Da lì, è volato al West Ham, poi a Manchester (prima United e poi City) e alla Juventus per poi, nel 2015, decidere di tornare a Buenos Aires alla Bombonera. Anche qui però c’è un twist.

L'iconico bacio di Carlos a Diego!

Nel 2017 Tevez vola in Cina, facendosi sedurre dai milioni dello Shanghai Shenhua. Ma dura poco, perchè la nostalgia di casa è forte e nel 2018 l’Apache è di nuovo al Boca, con cui ha giocato le ultime partite nel 2021, prima del ritiro ufficiale nel 2022 e di diventare allenatore cominciando dalla panchina del Rosario Central.

Di Maria e Messi in Argentina

E poi c’è chi invece ha…progetti futuri di tornare in patria. L’esempio più lampante è quello di Angel Di Maria. Il Fideo, un altro che è arrivato in Europa prima di compiere vent’anni, ha in programma di chiudere la carriera in Argentina.

Ma dopo aver giocato con Benfica, Real Madrid, Manchester United e Paris Saint-Germain, ha deciso di prolungare almeno di una stagione l’esperienza nel Vecchio Continente, accettando l’offerta della Juventus, solo per dodici mesi, però.

Poi, tra una stagione (ma chissà che non resti di più) dovrebbe concretizzarsi il tanto atteso rientro in patria. Per lui, nato a Rosario, difficile pensare a una destinazione diversa da quella del club in cui è cresciuto: il Rosario Central.

Neanche a dirlo che, per il sito scommesse, il Fideo ha realizzato la prima rete ufficiale della stagione bianconera, aprendo le marcature contro il Sassuolo!

Chissà quindi che Di Maria non si ritrovi un giorno a giocare il Derby di Rosario…contro il suo capitano Leo Messi, per loro esordio morbido visto che il calendario Qatar 2022 li ha messi di fronte all'Arabia Saudita. Già, perchè anche la Pulce ha sempre detto di voler un giorno assaporare i campi di casa, vissuti solo da giovanissimo quando giocava nelle giovanili del Newell’s Old Boys.

Poi a 13 anni è volato a Barcellona, che è stata casa sua fino al clamoroso trasferimento al Paris Saint-Germain. Ma un giorno, il sette volte Pallone d’Oro forse indosserà la maglia rossonera della Lepra, come ha fatto per onorare la memoria di Diego Armando Maradona (per inciso, un altro che ha chiuso la carriera tornando in Argentina).

Un tatuaggio splendido!

Del resto, sembra il destino di molti campioni sudamericani. E visto che Messi lo è, magari dopo un secondo passaggio al Barcellona…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 5 agosto 2022.

September 28, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Gundogan, il nuovo genio blaugrana

Dopo annate complicate, il Barcellona sembra essere tornato ai livelli che gli competono. L’arrivo del grande ex Xavi sulla panchina ha dato nuova linfa alla squadra, che si è aggiudicata la Liga numero 27 della sua storia.

Certo, non sono mancati i momenti di caos, sia per la delicata situazione finanziaria del club (che è stato costretto a farsi anticipare o a impegnare parecchie entrate future) che per gli addii eccellenti (Piquè su tutti) che ci sono stati nella scorsa annata.

Ma anche grazie a un mercato che ha portato al Camp Nou gente come Lewandowski, Raphinha, Koundè, Christensen e Kessiè, i blaugrana si sono ripresi il trono di Spagna e non hanno alcuna intenzione di abdicare.

Le ultime operazioni del Barça

Gli obiettivi del mercato blaugrana

I calciatori provenienti dalla Cantera

Il palmares del secondo club del mondo

Acquisti e cessioni record Barcellona

Le ultime operazioni del Barça

Eppure il mercato del Barcellona nella stagione 2023/24 non è esattamente di quelli faraonici. Finora l’unico calciatore costato effettivamente qualcosa è Oriol Romeu. Quello del catalano è un ritorno, visto che è uscito dalla cantera del club, costato 3,4 milioni di euro per strapparlo al Girona. Per il resto, due grandi acquisti a parametro zero, ovvero Inigo Martinez e Ilkay Gundogan.

Il difensore ex Athletic Bilbao serve a puntellare un reparto rimasto orfano di Piquè, mentre il tedesco ha lasciato il Manchester City dopo il Triplete per diventare un punto di riferimento della mediana catalana.

Inigo Martinez

Poche anche le cessioni, con il completamento del ritorno di Antoine Griezmann all’Atletico Madrid dopo i due anni di prestito, i viaggi in Portogallo di Nico Gonzalez (Porto) e Trincao (Sporting CP), Kessie in Arabia, ma soprattutto, almeno fino alla cessione di Ousmane Dembele al PSG, lo svincolo di grandi protagonisti del ciclo precedente, come Sergio Busquets e Jordi Alba, entrambi finiti all’Inter Miami con Messi, ma anche di Samuel Umtiti.

In realtà, il Barça però qualche soldo lo ha speso, anche se per la prossima stagione: i blaugrana hanno infatti già fermato Vitor Roque, nuova stella del calcio brasiliano, pagato 40 milioni di euro all’Atletico Paranaense.

Gli obiettivi del mercato blaugrana

Xavi voleva una squadra già pronta a inizio agosto ed è stato accontentato, ma c’è la fascia destra che in qualche maniera rimane scoperta. Ecco perchè i blaugrana stanno puntando due terzini, ovvero Joao Cancelo, che al Manchester City ormai è di troppo, e anche il giovanissimo Ivan Fresneda del Real Valladolid.

Sempre sulla destra, ma in avanti, l’obiettivo principale è Jeremy Doku, ventunenne attaccante di passaporto belga attualmente in forza al Rennes. Non manca il solito occhio aperto verso i giovani sudamericani. E non potrebbe essere altrimenti, visto che da quelle parti è arrivato un certo Leo Messi…

I calciatori provenienti dalla Cantera

Non solo di grandi acquisti però è fatta la rosa del Barcellona. Dopo anni complicati, in cui faticavano a uscire talenti dalla Masia, la cantera blaugrana è tornata a produrre calciatori dal potenziale altissimo.

Nella rosa del Barcellona di Xavi ci sono a tempo pieno Ansu Fati, Gavi, Ronald Araújo, Eric García, Inaki Pena e Alejandro Balde, tutti cresciuti nel settore giovanile del club. Oltre, ovviamente, agli ultimi rimasti del grande Barça di Guardiola e Luis Enrique costruito sui gioielli della Masia.

Di quella generazione, dopo l’addio di Messi e di Sergio Busquets e il ritiro di Piquè, è rimasto solamente Sergi Roberto, oltre al ritorno di Oriol Romeu. Del resto, la prolificità della cantera è uno dei segni distintivi del Barcellona, che nel corso dei decenni ha sempre puntato su calciatori che sono cresciuti in Catalogna, pur magari arrivando da altre parti della Spagna (Iniesta) o del mondo (Messi).

Il palmares del secondo club del mondo

Una formula che ha pagato parecchio, visto che i blaugrana sono uno dei club più celebri e titolati al mondo, con 27 campionati spagnoli, 31 Coppe del Re e 14 Supercoppe, 5 Champions League, 4 Coppe delle Coppe, 3 Coppe delle Fiere, 5 Supercoppe UEFA e tre Mondiali per club.

La grande Coppa!

Come è noto, il club è di proprietà dei soci, che eleggono un presidente operativo, ma che non per questo ha diritti maggiori a quelli del singolo azionista.

E nonostante ultime annate complicate dal punto di vista economico, il modello Barcellona è considerato uno dei migliori del mondo del calcio, dato che si parla del secondo club per valore secondo Forbes.

Acquisti e cessioni record Barcellona

E un club che vale così tanto, spende…parecchio.

A vedere gli acquisti e le cessioni record dei blaugrana si notano cifre molto alte, che però, purtroppo per i catalani, non hanno sempre corrisposto ad acquisti azzeccati, anche se almeno le cessioni spesso non sono state troppo rimpiante.

Il calciatore più pagato di sempre dal Barça è Ousmane Dembele, arrivato nel 2017 per 140 milioni di euro e tornato in Francia nel 2023 per 50.

Nello stesso anno era già approdato al Camp Nou Philippe Coutinho, pagato 135 milioni al Liverpool, mentre nel 2019, al termine di una telenovela di mercato, veste il blaugrana Antoine Griezmann, dopo il pagamento della clausola da 120 milioni di euro all’Atletico Madrid.

Meglio, per risultati, gli 88 milioni versati al Santos per Neymar nel 2013, mentre non troppo fruttuosi anche gli 86 milioni all’Ajax nel 2019 per Frenkie de Jong, attualmente il calciatore più pagato del Barcellona.

Acquisti record - Barcellona

  1. Ousmane Dembele - Borussia Dortmund (2017 - 140 milioni)
  2.  Philippe Coutinho - Liverpool (2017 - 135 milioni)
  3.  Antoine Griezmann - Atletico Madrid (2019 - 120 milioni)
  4.  Neymar Jr. - Santos (2013 - 88 milioni)
  5.  Frenkie de Jong - Ajax (2019 - 86 milioni)
Kounde

Cessioni record - Barcellona

  1. Neymar Jr. - PSG (2017 - 222 milioni)
  2. Arthur - Juventus (2020 - 76 milioni)
  3. Luis Figo - Real Madrid (2000 - 60 milioni)
  4. Ousmane Dembele - PSG (2023 - 50 milioni)
  5. Alexis Sanchez - Arsenal (2014 - 42,5 milioni)
  6. Paulinho -  Guangzhou (2018 - 42 milioni)

O Ney si prende ovviamente anche il primo posto per le cessione più fruttuose, visti i 222 milioni spesi per lui dal PSG nel 2017.

Seguono Arthur (valutato 76 milioni nello scambio con Pjanic nel 2020), Luis Figo (strappato al Barça dal Real nel 2000 per 60 milioni), Dembele, Alexis Sanchez (volato all’Arsenal per 42,5 milioni nel 2014) e Paulinho (che i cinesi del Guangzhou hanno pagato 42 milioni nel 2018).

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 3 agosto 2022.

August 12, 2023
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Campos vuole un difensore da affiancare a Marquinhos

Come ha spiegato bene Mauricio Pochettino, che del Paris Saint-Germain è stato allenatore, non è facile la vita al Parco dei Principi, perché chi arriva sotto la Tour Eiffel sa che deve immediatamente vincere.

E il campionato non basta, perchè la proprietà vuole la Champions. Dunque, dopo l’ennesimo ed inaccettabile fallimento europeo, il PSG affronta una nuova stagione e lo fa nell’unico modo che conosce: lavorando sul mercato per dare ancora più scelta al nuovo tecnico Christophe Galtier, che già ha a disposizione una rosa pazzesca.

Gli ultimi acquisti del Dream Team francese 

Gli obiettivi di mercato del Paris

La proprietà del PSG

Il settore giovanile parigino

Acquisti e cessioni record PSG

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Gli ultimi acquisti del Dream Team francese 

Evidentemente però non bastava, perchè il nuovo Football Advisor dei parigini, il portoghese Luis Campos, ha già portato a termine qualche colpo importante a suon di milioni. Il calciatore più costoso di questa sessione di mercato per il PSG è il centrocampista centrali Vitinha, acquistato dal Porto per 41 milioni di euro.

Vitinha con la maglia del Porto!

Un rinforzo importante è arrivato anche sulla fascia destra, dove è stato prelevato dall’RB Lipsia il terzino Nordi Mukiele. Per il francese i parigini hanno dovuto sborsare 12,5 milioni al club sassone.

E sempre a proposito di esterni di difesa, va inserito nella finestra 2022/23 anche il riscatto del portoghese Nuno Mendes, preso dallo Sporting CP in prestito con riscatto fissato a 38 milioni di euro, esercitato dal PSG durante la scorsa stagione. Ancora pochi gli addii, nonostante una rosa che costa molto e che è da sfoltire.

Finora hanno lasciato il Parco dei Principi i portieri Alphonse Areola (9,5 milioni ricevuti dal West Ham) e Marcin Bulka (2 milioni dal Nizza), oltre ovviamente ad Angel Di Maria, che si è liberato a parametro zero.

Il nostro Donnarumma cerca la titolarità assoluta!

Un mercato, quindi, che aumenta le possibilità di vittoria in Champions per le quote calcio, dopo la disastrosa serata di Madrid...

Gli obiettivi di mercato del Paris

Finito qui il mercato del PSG? Difficile pensarlo, perchè ci sono un paio di settori su cui Campos sta lavorando dall’inizio della sessione.

In primis il centro della difesa, dove ci si aspetta un colpo importante. Il nome più gettonato è quello dell’interista Milan Skriniar, individuato come priorità dal club francese, ma su cui i nerazzurri fanno ovviamente resistenza. In caso di mancato accordo per lo slovacco, il PSG potrebbe virare su Wesley Fofana, centrale francese del Leicester City.

A suo favore va l’età (21) anni, ma meno il fatto che le Foxes non sono obbligate a cedere da problemi di bilancio e quindi sparano altissimo, chiedendo oltre 80 milioni.

A proposito di affari che coinvolgono le italiane, anche l’obiettivo per il centrocampo, Renato Sanches, ha a che vedere con la Serie A. Il portoghese sembrava in dirittura d’arrivo al Milan per una ventina di milioni, ma l’inserimento del PSG ha fatto sì che l’ex Bayern Monaco sia più propenso a rimanere in Ligue 1 e a completare la mediana di Galtier.

La proprietà del PSG

Insomma, il solito all-in, che però non sorprende vista la forza economica della società. Da quando il PSG è stato acquistato dal fondo sovrano del Qatar rappresentato da Nasser Al-Khelaifi, il club, che fino a quel momento aveva vinto appena due volte il titolo di Francia si è trasformato in una superpotenza, che è arrivata a 10 scudetti, 14 coppe nazionali, 9 coppe di lega e 11 supercoppe.

Messi calcia in un'amichevole estiva del 2022!

Peccato che alla proprietà qatariota manchi l’affermazione a livello europeo, che invece paradossalmente è arrivata nei periodi precedenti, con la Coppa delle Coppe 1995/96 vinta da favorita per le scommesse sportive sul Rapid e l’Intertoto 2001. 

Il settore giovanile parigino

Con una società in grado di spendere così tanto, sembra complicato che qualcuno sia in grado di farsi strada dalle giovanili. E invece nella rosa attuale del PSG ci sono ragazzi che che sono partiti proprio dal vivaio del club. Il più celebre è certamente Presnel Kimpembe, che si è imposto come uno dei migliori difensori francesi, prendendosi il posto sia nel club che in nazionale.

Un altro talento, anche se poco utilizzato, è Arnaud Kalimuendo, attaccante classe 2002, che sta facendo molto bene in nazionale Under-21 ma che potrebbe partire, di nuovo in prestito o a titolo definitivo. Tra gli altri calciatori usciti dalle giovanili ci sono i terzini Timothée Pembélé e Thierno Baldé, i centrocampisti Junior Dina Ebimbe ed Edouard Michut e il centravanti Kenny Nagera.

Acquisti e cessioni record PSG

Dunque, il PSG è come sempre tra le regine del mercato, ma è complicato immaginare che possa superare…i suoi record di acquisti, visto che detiene la prima e la seconda posizione per i calciatori più costosi di sempre. Il numero uno è ovviamente Neymar, pagato 222 milioni al Barcellona nell’estate 2017.

Segue Kylian Mbappè, acquistato nella stessa sessione, ma pagato poi nel 2018 la bellezza di 180 milioni al Monaco. Il francese si avvia a diventare il calciatore meglio pagato al mondo...

Sempre a propositi di attaccanti sensazionali, ooi si scende a cifre più…umane: i 66,5 milioni all’Inter per Achraf Hakimi nel 2021, il 64,5 al Napoli per Edinson Cavani nel 2013 e il 63 al Manchester United per Angel Di Maria nel 2015.

Più contenute le cessioni record, perchè il PSG….non ha di certo bisogno di soldi.

Nella top 5 ci sono i 40 milioni ricevuti dal Valencia per Gonçalo Guedes nel 2018, i 35 dal Chelsea per David Luiz nel 2016, i 32 dal Barça per Ronaldinho nel 2003, il 28,4 dal Tottenham per Lucas Moura nel 2017 e i 25 dalla Juventus per Blaise Matuidi nella stessa stagione.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

August 3, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.