Al via la nuova stagione della Serie A di calcio a 5

Con un po’ di ritardo, ma la pubblicazione del Comunicato 1 da parte della Divisione Calcio a 5 dà ufficialmente il via alla stagione 2022/23. Come sempre, la Divisione Calcio a 5 ha stabilito quali sono i parametri per l’iscrizione ai campionati, come si svolgeranno i tornei, ma anche i doveri delle società che vogliono rappresentare al massimo livello il Calcio a 5 tricolore.

Tra gli adempimenti necessari c’è ovviamente un impianto a norma, ma anche la necessità di segnalare per tempo l’indisponibilità per i campi nei casi in cui le società dividano l’impianto con altri club o con società appartenenti ad altri sport. Inoltre, le squadre non dovranno avere pendenze nei confronti della federazione o di altre società e presentare una fideiussione.

Le regole e l'obbligo di scuola calcio

Almeno 7 formati per squadra

Chi retrocede in A2

Le favorite per lo Scudetto del calcetto

Tutti i record di Mammarella

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Le regole e l'obbligo di scuola calcio

Per favorire la crescita del movimento, le squadre di Serie A sono poi obbligate a schierare una squadra Under-19 nel Campionato Nazionale, oltre che alla presenza di selezioni di età minore nei campionati di base e regionali, nonché alla creazione di una scuola Calcio a 5.

Nel caso alcune società non adempiano a quest’obbligo, sono previste sanzioni pecuniarie che vadano almeno ad eguagliare le spese che chi invece partecipa ai tornei deve effettuare.

Almeno 7 formati per squadra

C’è poi l’annosa questione dei limiti di partecipazione dei calciatori. Nel corso degli anni è aumentato il numero dei calciatori cosiddetti “formati” che una società deve impiegare nel corso della stagione. Per “formati” si intendono giocatori che a seconda dell’anno di nascita sono stati tesserati entro un certo limite di tempo o che comunque siano residenti in Italia da prima del decimo compleanno.

Per la stagione 2022/23 il numero minimo di “formati” è 7, una mossa che dovrebbe migliorare la competitività a livello di nazionale, vista l’ampia presenza nel campionato di calciatori provenienti dall’estero che in passato, vista una legislazione molto meno restrittiva da questo punto di vista, prendevano con facilità la nazionalità tricolore e risultavano quindi impiegabili anche dalla selezione maggiore.

Una foto della Nazionale

Chi retrocede in A2

Considerando che nel 2023 ci sarà la nascita di una nuova categoria, la “A2 Elite”, anche nel campionato 2022/23 saranno quattro le retrocessioni verso la serie cadetta.

Scenderanno di categoria le squadre che si classificheranno dal sedicesimo al quattordicesimo posto, mentre la tredicesima e la dodicesima si giocheranno un match di andata e ritorno per assicurarsi la salvezza.

Le favorite per lo Scudetto del calcetto

Non è ancora presente invece l’indicazione per quanto riguarda lo svolgimento della fase playoff, ma è già certo che la società Campione d’Italia giocherà la Champions League 2023/24 e che anche la seconda classificata, se previsto in base al regolamento UEFA, avrà la possibilità di farlo.

Con il mercato in fermento, tutte le squadre iscritte stanno cercando di migliorare le rose, ma indubbiamente la grande favorita per gli esperti di scommesse resta l’Italservice. La squadra di Pesaro ha vinto gli ultimi tre campionati e con tutta probabilità avrebbe anche fatto poker se nel 2020 il torneo non fosse stato sospeso (con l’Italservice in prima posizione) per le note problematiche sanitarie mondiali.

I marchigiani hanno vinto la regular season e ai playoff hanno avuto la meglio su Ciampino Aniene, FF Napoli e in finale sulla Feldi Eboli. Le riforme e la situazione economica, però, hanno costretto l’Italservice a una piccola rivoluzione, il che può dare spazio ad altre società, come i vice campioni d’Italia, che parteciperanno alla Champions League al posto dei vincitori dello scorso torneo. 

Tutti i record di Mammarella

Tra i calciatori in evidenza, non può certo mancare un monumento del Calcio a 5 italiano come Stefano Mammarella.

Il portiere dei record Mammarella!

Il portiere, recordman di presenze in nazionale, ha già festeggiato i vent’anni di carriera, ma non ha alcuna intenzione di smettere. Il suo nome è tra quelli dei giocatori confermati dal Pescara, che nella scorsa stagione si è fermato ai quarti di finale, ma che con il leggendario estremo difensore tra i pali può sempre sorprendere, anche con i bonus scommesse!

Occhio infine alla sempre florida scena romana e laziale, con parecchie società che vogliono sfruttare la rivoluzione in casa Italservice per riportare il tricolore lontano dalle Marche dopo qualche anno…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 26, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

Mondiali di calcio: nel 2026 si giocherà tra USA, Canada e Messico

Anzitutto una buona notizia, con l'allargamento delle partecipanti da 32 a 48 probabilmente parteciperemo alla fase finale di un Mondiale a distanza di 12 anni da quel gol di Godin, immarcabile nel gioco aereo anche per l'eccellente terzetto difensivo BBC, all'Estádio das Dunas di Natal!

No, non facciamo gli spiritosoni, ma saltare anche la prima competizione FIFA ad essere ospitata da tre nazioni differenti, USA, Canada e Messico sarebbe davvero tragicomico, visto che saranno 16, quindi tre in più, i posti che spetteranno alle confederazione che fanno capo all'UEFA.

Il format del Mondiale americano 2.0

Il record di 16 città ospitanti

Curiosità sull'edizione USA, Canada e Messico

Le favorite dei Mondiali 2026

I Mondiali di calcio 2030

Il format del Mondiale americano 2.0

Gli Stati Uniti stanno investendo sul calcio; questa frase la sentiamo da lustri, anche in ragione della straordinaria qualità delle campionesse di soccer femminile.

La MLS nell'estate 2022 ha pescato a piene mani sul mercato degli svincolati italiani e, se il contratto intelligentemente siglato da Insigne con Toronto è da classificarsi nella famosa sezione delle "scelte di vita", l'acquisto che non ti aspetti è quello di Federico Bernardeschi che, con la sua duttilità tattica, avrebbe fatto comodo a più di una squadra in Serie A.

Con 48 Nazioni ai nastri di partenza, i gironi non saranno più a quattro squadre, ma a tre con le prime due classificate che approderanno ai sedicesimi di finale. Rispetto alle nostre abitudini calcistiche, quindi, sono garantite solo due partite e non tre, ma la fase successiva avrà un turno in più.. Tutte le selezioni più forte dovrebbero avere un gironcino mediamente abbordabile.

Il record di 16 città ospitanti

Le città ospitanti saranno 16 con ben 11 metropoli statunitensi. Ad esse si aggiungeranno, appunto, non solo Toronto e Vancouver, ma soprattutto, il leggendario Atzeca, che con il gol del Secolo di Diego Armando Maradona ha fatto innamorare il mondo.

Diego esulta in Messico!

Gli altri due stadi messicani saranno l'Akron di Guadalajara e l'avveneristico Bancomer di Monterrey.

Ricordiamo che per il Messico sarà la terza volta, visto che, dopo le leggendari sfide del '70, proprio nel 1986 ha sostituito la Colombia come Paese ospitante.

Subito tre considerazioni per un percorso verso la finale che sarà durissimo anche per le solite selezioni favorite nelle quote Coppa del Mondo: la distanza dei viaggi rappresenterà un fattore.

Vietato, quindi, sbagliare il ritiro come nel caso dell'Italia di Prandelli che si era preparata per superare l'ostico gruppo del Mondiale brasiliano nel lusso del Portobello Resort & Safari di Mangaratiba, per poi affrontare trasferimenti e voli molto lunghi e, soprattutto, giocare a temperature decisamente più alte.

L'altra criticità da superare sarà il caldo, da considerare anche prima di effettuare le scommesse: non bastasse la stagione estiva, si dovrà fare i conti anche con il fuso orario che, per esigenze televisive in Europa, collocherà in fasce pomeridiane improbabili tanti, tanti match. 

Curiosità sull'edizione USA, Canada e Messico

Ne vedremo delle belle:

  • Tutti gli stadi a stelle strisce sono impianti che ospitano solitamente gli appassionati di NFL.
  • Raggiungono la capacità di 80.000 spettatori il Metlife Stadium di New York, l'impianto dei mitici Dallas Cowboys in Texas e, naturalmente, la magia dell'Azteca di Città del Messico.
  • Rispetto alle 9 città che avevano ospitato la Coppa della meravigliosa coppia Bebeto e Romario nel '94, è stata scelta Miami al posto di Orlando, manca Chicago, entrano, tra le altre, Filadelfia e Houston!
  • Los Angeles rimarrà una delle sedi ufficiali, ma non con il Rose Bowl, teatro della finalissima Italia - Brasile nel '94: gli è stato preferito, infatti, il Sofi Stadium che sarà anche una delle strutture utilizzate nelle Olimpiadi losangeline del 2028.
Lo stadio di Pasadena nella finale 1994

 

Le favorite dei Mondiali 2026

Piuttosto che pensare ad uno dei tanti tornei giovanili così lontani al calcio che conta, per proiettarci ad un Mondiale che inizierà a 4 anni dalla prima pubblicazione di questo articolo, un buon punto di partenza per un'analisi ponderata sulle quote Coppa del Mondo potrebbe essere il torneo olimpico di Tokyo, disputato nell'estate 2021.

Le due finaliste al Kashima Soccer Stadium, Brasile e Spagna, hanno gruppi squadra praticamente già formati con i millennial che già fanno parte integrante delle rispettive rose: pensate solo all'attacco della Selecao con Vinicius Jr, Rodrygo, Antony, tutti ragazzi che non avranno più di 26 anni nel Mondiale del Nord e Centro America!

Vinicius contro il Giappone

 

I Mondiali 2030

A proposito di designazioni olimpiche. Qui si parla di romanticismo puro e di non perdere l'occasione che ha completamente bucato il CIO con i Giochi del 1996, quelli del Centenario dalla prima Olimpiade moderna assegnati ad Atlanta e non ad Atene. 

Dopo tante scelte solo commerciali, la FIFA potrebbe decidere per l'accoppiata Uruguay - Argentina rispettando la tradizione della Coppa e della sua prima edizione a Montevideo e premiando, così, due Nazioni da sempre protagoniste assolute della storia del calcio.   

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 25, 2022
Ermanno Pansa
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Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.

 

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Quale è il vero nuovo Chievo

Quando nell’agosto 2021 il Collegio di garanzia del Coni ha decretato la mancata iscrizione del Chievo Verona ai campionati professionistici per inadempienze tributarie, sembrava essere arrivata la parola “fine” a una storia che è quasi un unicum nella storia del calcio tricolore.

A partire dal loro esordio in Serie A nel 2001, i “Mussi Volanti” hanno partecipato a 17 edizioni del massimo campionato, 11 delle quali consecutive, ottenendo addirittura la qualificazione alla coppa UEFA e alla Champions League.

Il Chievo-Sona

L' A.C. Chievo Verona 1929

La Clivense di Sergio Pelissier

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Ma la decisione di escludere il Chievo dai campionati non ha chiuso la questione, perchè in attesa del giudizio del Consiglio di Stato e nonostante il fallimento dichiarato dal Tribunale di Verona, il Chievo Verona è ancora vivo a livello giovanile. E anzi, a ben vedere di società che sostengono di essere eredi della storia e della gloria gialloblù ce ne sono ben tre.

Il Chievo-Sona

L’ultima è appena nata e si chiama…Chievo-Sona. Il progetto di Luca Campedelli, per anni presidente del Chievo Verona, e di Marco Pacione, storico team manager dei Mussi Volanti, ha portato alla creazione di un nuovo club attraverso la fusione con il Sona, società di Serie D che negli ultimi anni ha fatto parecchio parlare di sé con l’arrivo, tra gli altri, dell’ex interista Maicon o del cantante Enrico Ruggeri, che ha debuttato nel 2021 in Serie D all’età di 64 anni.

La fusione con la società veronese permetterà dunque al “nuovo Chievo” di ripartire direttamente dalla quarta categoria del pallone tricolore.

A guidare la squadra sarà Nicola Zanini, ex ragazzo prodigio del calcio italiano, acquistato nel 1990 dalla Juventus, ma che poi ha fatto una carriera al di sotto delle sue potenzialità. Dopo anni al Vicenza, Zanini ha allenato prima l’Este e poi la Luparense ed è appena stato nominato allenatore del Chievo-Sona.

Accanto a lui ci sarà un’altra bandiera del Chievo che fu, ovvero Fabio Moro. L’ex difensore classe 1975, cresciuto nelle giovanili del Milan, ha dedicato prima dieci anni di carriera in campo al Chievo, appendendo gli scarpini al chiodo nel 2010 come capitano gialloblù.

Moscardelli e compagni dopo un gol!

Poi anche da allenatore ha già dato il suo contributo alla squadra che lo ha reso celebre, prima come tecnico degli allievi regionali e poi come collaboratore tecnico della prima squadra.

Il Chievo-Sona, dunque, parte con buoni auspici e sta già preparando la stagione che verrà. Il quartier generale sarà al “Bottagiso Sport Center”, che già ospitava la scuola calcio del Chievo Verona e la volontà è dunque quella di prendere a pieno titolo l’eredità della società fallita.

L' A.C. Chievo Verona 1929

Il punto però è che il “vecchio” Chievo non si arrende e ha già fatto intendere, per bocca dei curatori fallimentari, che la società appena nata per scelta di Campedelli, che a sua volta non ha più alcun legame con il vecchio club, non ha nulla, se non parte del nome, del Chievo Verona che fu.

La volontà di accreditarsi come successore del vecchio club, spiegano i curatori in un comunicato molto chiaro, può portare a una battaglia legale per l’utilizzo del marchio, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, che negli auspici dell’A.C. Chievo Verona 1929 dovrebbe riportare il club originale almeno tra i dilettanti, se non in Lega Pro, e prevedere anche un corposo risarcimento per le decisioni precedenti che hanno escluso i gialloblù dai campionati professionistici.

Ricordiamo che sul campo, nella stagione 2020/2021 il Chievo, per le scommesse Serie B, era arrivato ad un tranquillo ottavo posto.

La Clivense di Sergio Pelissier

Nel frattempo, però, la confusione aumenta anche per i vecchi tifosi del Chievo, che ora rischiano di non sapere più a chi…affidare il loro cuore. Oltre al “vecchio” Chievo Verona, che combatte per il ripristino del suo titolo sportivo, e al Chievo-Sona, rappresentato da nomi “di casa” come Campedelli, Pacione e Moro, c’è infatti anche la terza incarnazione del Chievo, ovvero la Clivense di Sergio Pelissier.

Il vecchio capitano, assieme all’ex portiere e responsabile commerciale Enzo Zanin, ha fondato la FC Clivense nell’agosto 2021 proprio con l’obiettivo di offrire a tutti gli “orfani” del Chievo una nuova squadra da sostenere. 

L'esultanza di Pellissier!

Dopo essere ripartiti dalla Terza Categoria, vincendo il campionato, Pellissier, da centravanti ottima opzione di marcatore soprattutto nella partite casalinghe per le scommesse calcio, e i suoi hanno fatto un bel balzo in avanti, anche loro grazie a una fusione. L’accordo con la San Martino Speme, club di San Martino Buon Albergo, comune del veronese, ha permesso alla Clivense l’iscrizione in Eccellenza, avvicinandosi così a quello che è l’obiettivo primario della società, l’approdo tra i professionisti.

Ora però, con l’arrivo del Chievo-Sona, il rischio concreto è che la tifoseria si spacchi, decidendo di seguire l’uno o l’altro club a seconda delle preferenze personali per quanto riguarda la percezione di Campedelli o di Pellissier

E il tutto, con la possibilità che dopo la sentenza ritorni l’antico “Chievo Verona” a confondere ancora di più le acque. Perchè va bene che una favola come quella del Chievo non meritava di terminare, ma il fatto che sarebbe diventata quasi una telenovela forse non se lo aspettava nessuno…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

July 25, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.