Attenzione: sulla distinta di gara non ci devono essere errori!

All’apparenza, il calcio è uno sport semplice. Si scende in campo, si gioca, chi segna di più vince. Eppure persino dietro una singola partita nelle categorie più basse del pallone nostrano, c’è una certa…burocrazia.

Già, perché mica basta presentarsi allo stadio e schierare la propria formazione… Ogni club è infatti tenuto a gestire tramite il proprio team manager, compilare e a consegnare all’arbitro l’elenco di gara, quello che viene comunemente definito “distinta”. Si tratta di un documento fondamentale, la cui compilazione è regolarizzata, attraverso istruzioni ben precise, dalle NOIF interne della Federcalcio.

Come si compila la distinta

Chi compare nell'elenco

La verifica dell'arbitro

Gli errori nella distinta: Diawara

Il caso Bologna - Inter

Riccardo Pinzi a Salerno

Come si compila la distinta

La compilazione avviene su moduli messi a disposizione dalla FIGC o almeno a essi conformi. Nella prima colonna vanno inseriti i numeri di maglia dei calciatori che scendono in campo, poi si passa alle distinzioni dovute alla presenza o no in campo e al ruolo. Come è logico che sia, nelle prima undici righe vanno inseriti i giocatori titolari, partendo obbligatoriamente dal portiere e poi via con tutti gli altri, in ordine numerico.

Anche le riserve vengono indicate in questa maniera, con il portiere (o anche i portieri) davanti a tutti e poi gli altri. Vanno altresì indicati anche il capitano e il vice-capitano per la partita in questione. Ma non basta certo l’elenco.

Di ogni calciatore, ma anche di tutti i dirigenti e degli altri tesserati inseriti nella distinta, viene infatti richiesto anche il numero di tessera FIGC o in alternativa gli estremi di un documento di identità. Nell’assurdo (ma non troppo) caso in cui un calciatore non abbia sotto mano nessuna delle due cose, toccherà eventualmente all’arbitro…garantire per lui per conoscenza diretta, altrimenti non c’è modo di poter partecipare alla gara e potrebbero cambiare, di conseguenza, le quote calcio oggi!

Chi compare nell'elenco

Parlando invece dei non calciatori, chi altro c’è sulla distinta? Ci sono persone che possono essere inserite e altre che invece…devono. Quelle obbligatorie sono il dirigente accompagnatore ufficiale, il medico di squadra e un operatore sanitario. Tutti quanti devono essere tesserati dal club per la stagione in corso.

Stesso discorso vale per i membri opzionali tra cui, strano ma vero, spuntano l’addetto agli arbitri, ma anche l’allenatore e il suo vice e i calciatori di riserva. In pratica, se una squadra decide di presentarsi in undici, senza tecnico e senza sostituti, è liberissima di farlo, a patto che porti con sé il dirigente accompagnatore, il medico e l’operatore sanitario.

E, ovviamente, che i nominativi siano corrispondenti all’identità di chi andrà a bordo campo, visto che agli arbitri è richiesta una certa severità nel controllo. Per quanto riguarda le categorie maggiori, c’è anche la possibilità di inserire fino a cinque persone che facciano parte della cosiddetta “panchina aggiuntiva”, in cui siedono membri dello staff che possono fornire alla squadra assistenza tecnica durante la partita. Anche in questo caso, c’è necessità che ci si identifichi con numero di tessera o con gli estremi di un documento.

La verifica dell'arbitro

Le NOIF che riguardano la Serie A non presentano la necessità di inserire la data di nascita dei calciatori, ma in altri casi è necessario, perchè l’arbitro deve controllare anche altre cose… Nelle serie inferiori esistono infatti regolamenti che prevedono l’obbligo per i club di utilizzare un determinato numero di calciatori under-21 o di averne un tot in campo in ogni momento.

L'arbitro Davide Ghersini!

Dunque il direttore di gara deve avere consegnate anche le date di nascita di tutti i calciatori, anche se non gli compete evidenziare se una delle due squadre non ha rispettato la norma. E in passato era anche utile sapere di che nazionalità fosse che scendeva in campo: ai tempi in cui c’era la regola dei tre stranieri, era infatti necessario capire quali e quanti fossero i calciatori non italiani.

Stesso discorso quando si è passato a parlare di extracomunitari, visto che l’arbitro doveva sincerarsi di chi fosse in possesso di un passaporto di stati membri dell’Unione Europea e chi no. 

E se ci si sbaglia a compilare la distinta? Beh, sono problemi. Per esempio ogni sostituzione all’interno del documento, come quelle necessarie per infortunio, se avvenuta dopo che è stata consegnata all’arbitro, va firmata da parte del dirigente accompagnatore. E una volta che è terminata la possibilità di modifiche, la distinta fa fede.

Gli errori nella distinta: Diawara

Eclatante il caso della partita della nazionale tra Italia e Bosnia, con Francesco Acerbi che è stato…obbligato a scendere in campo al posto di Chiellini perché sulla distinta c’era il suo nome tra quelli dei titolari e non quello dell'ex capitano della Juventus. Se poi si tratta di errori che non creano problemi particolari, come un nome trascritto male o una data di nascita errata, arriva la multa.

Attenzione però, perchè le date di nascita vengono poi controllate con i tesseramenti, quindi se si sbaglia la data e si viola qualche regola sulla presenza in campo dei giovani, si perde a tavolino.

E succede anche che finire in distinta quando non si può costi assai caro. È il caso di Diawara, che nel match tra Roma e Verona della scorsa stagione è regolarmente inserito nel documento consegnato all’arbitro.

Peccato che nel consegnare la lista dei 25 calciatori alla Lega di Serie A prima dell’inizio del campionato, la Roma non abbia inserito il centrocampista, ritenendolo ancora tra gli under-22 (e quindi liberamente utilizzabile), quando in realtà il giocatore aveva già compiuto 23 anni. Se Diawara non fosse stato segnato nella distinta, i giallorossi l’avrebbero passata liscia.

Diawara in azione

Ma visto che nel documento ufficiale è stato messo il suo nome, dunque quello di un calciatore non comunicato alla Lega, è stato impossibile per la squadra capitolina chiedere clemenza al Giudice Sportivo ed evitare lo 0-3 a tavolino, davvero fastidioso anche per i siti scommesse!

Il caso Bologna - Inter

A proposito di vittorie o sconfitte a tavolino, la distinta è anche stata protagonista di un caso altrettanto eclatante, quello del match tra Bologna e Inter, che non si è giocato nel bel mezzo della confusione di inizio 2022 tra ASL e protocolli per affrontare l’ormai nota problematica sanitaria mondiale. Il Bologna non si è infatti presentato in campo, ma la sera prima i suoi dirigenti avevano caricato una “bozza” di distinta sul sito della Lega, dimenticandosi però di toglierla prima dell’orario in cui doveva iniziare il match.

Di conseguenza l’arbitro Ayroldi si è ritrovato tra le mani la distinta compilata dal club, ma senza la squadra sul terreno di gioco. Un vizio di forma che in linea teorica poteva regalare lo 0-3 a tavolino ai nerazzurri. Vista la situazione, il Giudice Sportivo ha però poi deciso che la partita, quella che risulterà poi decisiva per lo scudetto rossonero, andasse rigiocata.

Inzaghi, Farris e la maledetta Bologna!

Ma in ogni caso, occhio alla distinta, perché un documento ufficiale…fa sempre fede in caso di controversie!

Riccardo Pinzi a Salerno

Tra i casi più recenti legati alla compilazione della distinta, c’è quello che riguarda Riccardo Pinzi, figlio di Giampiero, straordinaria bandiera dell'Udinese. Il calciatore, naturalmente cresciuto nella società dei Pozzo, è entrato nell’ultimo match della stagione 2021/22, contro la Salernitana, pur non essendo inserito nella distinta consegnata all’arbitro a inizio stagione.

Giampiero Pinzi, straordinaria bandiera dell'Udinese!

Le verifiche successive hanno segnalato che Pinzi invece era inserito nella distinta online, causando però comunque un altro problema: con il suo nome, l’Udinese aveva inserito 13 calciatori tra le riserve, invece dei 12 permessi. Una situazione che ha seriamente rischiato di compromettere la lotta per la salvezza. Se la sconfitta contro i friulani fosse costata alla Salernitana la retrocessione, il club campano avrebbe potuto fare ricorso e chiedere il 3-0 a tavolino per l’ingresso del calciatore bianconero.

Ma alla fine, che i granata si sono comunque salvati grazie alla sterilità dell'attacco sardo, non c’è stato bisogno di intervenire… 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

May 24, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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Acquisti Inter 2022! Cosa è mancato all'Inter per il double?

Dalla gioia alla delusione nel giro di dodici mesi. Un anno fa l’Inter di Antonio Conte spezzava un digiuno durato oltre un decennio, interrompendo la striscia di nove scudetti consecutivi della Juventus e laureandosi campione d’Italia. Fast forward alla fine della stagione 2021/22 e la squadra nerazzurra, ora guidata da Simone Inzaghi, vede i cugini del Milan festeggiare il titolo che le è appena stato scucito dalle maglie.

E dire che l’Inter a un certo punto della stagione sembrava destinata a stravincere anche questo campionato. Ma poi, complice un derby gettato alle ortiche in pochi minuti, la questione si è incanalata nella parte rossonera di Milano. Inzaghi però (che può vantare la vittoria di Coppa Italia e Supercoppa) non ci sta a vederla come un fallimento, anche alla vista del ridimensionamento avvenuto sul mercato.

Il calciomercato nerazzurro 2022

Le operazioni in entrata ed in uscita dell'Inter

Andrè Onana il nuovo portiere per Inzaghi

Per la Milano nerazzurra il sogno è Raspadori

Acquisti e cessioni record Inter

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Il calciomercato nerazzurro 2022

Nella scorsa stagione, infatti, l’Inter si è vista costretta per motivi di bilancio a dire addio ad alcuni dei grandi protagonisti dello scudetto. In primis Conte, che ha rescisso il contratto con il club, ma anche se non soprattutto Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, ceduti rispettivamente al Chelsea e al Paris Saint-Germain a peso d’oro (115 e 67 milioni di euro). Il mercato in entrata è stato orientato a coprire il vuoto lasciato dai due top player, con risultati altalenanti.

I tifosi dell'Inter!

Sulla destra è arrivato l’olandese Denzel Dumfries, che si è ben comportato e non ha fatto rimpiangere troppo il marocchino. In avanti invece sono stati acquistati Edin Dzeko (1,5 milioni) e Joaquin Correa (6 milioni per il prestito, 24 per l’obbligo di riscatto).

A centrocampo il colpo è stato strappare a parametro zero al Milan Hakan Calhanoglu, mentre sulla fascia sinistra a gennaio è arrivato Robin Gosens in prestito con un riscatto obbligatorio che può arrivare a 25 milioni. Tra le altre spese, 16 milioni sono stati versati allo Standard Liegi per il ritorno di Zinho Vanheusden, poi girato in prestito al Genoa.

Le operazioni in entrata ed in uscita dell'Inter

Risultati alla mano, però, alla fine l’Inter il ridimensionamento lo ha pagato, dunque c’è da aspettarsi uno step in più da parte dei nerazzurri nel prossimo mercato per tornare subito favorita per le scommesse serie A oggi.

Sulla testa della società pende però la necessità di diminuire i costi, che comunque in qualche maniera saranno già abbattuti da alcuni addii. Saluteranno infatti Arturo Vidal, Alexis Sanchez e Matias Vecino, per un risparmio di oltre 22 milioni. Per i due cileni, il cui contratto scade nel 2023, ci sarà probabilmente bisogno di una buonuscita da parte del club, mentre l’uruguaiano andrà via a parametro zero.

A proposito, c’è da valutare la situazione di Perisic e Handanovic, entrambi in scadenza. Sul croato c’è la Juventus, mentre il portiere sta valutando il rinnovo per un’altra stagione.

L'esultanza di Perisic dopo il gol in Coppa Italia!

Da quanto ha spiegato Marotta, però, lasciare andare calciatori con stipendi pesanti potrebbe non bastare e potrebbe paventarsi la possibilità di cedere un big. I papabili sembrano essere Alessandro Bastoni, che ha addirittura su di lui gli occhi di Pep Guardiola, o Dumfries, che è nel mirino del Bayern Monaco per rafforzare la fascia destra.

Assai più complicato pensare a un addio di Lautaro Martinez, a meno che non si presenti qualcuno ad Appiano Gentile con un assegno che supera i 100 milioni di euro.

Stesso discorso per Barella, richiestissimo in Premier ma destinato a essere il punto fisso della nuova Inter.

Andrè Onana il nuovo portiere per Inzaghi

L’interesse dei tifosi è però legato al mercato in entrata. E qui ci sarà bisogno di tutto il mestiere di Beppe Marotta e di Piero Ausilio, chiamati alla ricerca di occasioni che siano allo stesso tempo sostenibili economicamente e valide tecnicamente.

Da questo punto di vista i nerazzurri si sono già portati avanti con l’arrivo di Andrè Onana, portiere dell’Ajax che si è svincolato a parametro zero dai Lancieri. Onana piace ad Inzaghi ed al suo bravissimo secondo Farris: sarà titolare da subito?

L’altro parametro zero che interessa non poco all’Inter è chiaramente Paulo Dybala.

La Joya è uno dei nomi caldi del mercato nerazzurro e potrebbe trasferirsi all’Inter accettando un contratto da circa 7 milioni di euro, più bonus in grado di fargliene guadagnare fino a 10. Il tutto per la gioia di Marotta, che lo ha già acquistato ai tempi della Juventus e che lo stima tantissimo.

Tra gli altri calciatori a parametro zero che potrebbero interessare all’Inter c’è anche Henrik Mhkitaryan, che non ha ancora trovato un accordo per rinnovare con la Roma.

Per la Milano nerazzurra il sogno è Raspadori

Il resto del mercato dovrà essere orientato ad aumentare il valore della rosa e a chiudere i buchi creati dagli addii già previsti o che dovessero esserci. Se dovesse lasciare Perisic, per esempio, l’Inter valuta sulla sinistra sia Filip Kostic (Eintracht Francoforte) che Fabiano Parisi, esterno dell’Empoli che si è messo in mostra in questa stagione.

In attacco occhi sempre puntati su Gianluca Scamacca e su Giacomo Raspadori. Entrambi hanno fatto molto bene con il Sassuolo, ma il campione d’Europa 2021 e futuro numero 9 titolare con gli Azzurri ha un punto in più a suo favore: da bambino era tifoso nerazzurro.

Raspadori esulta dopo un gol alla Turchia!

A centrocampo infine occhi puntati su un altro talento dell’Empoli, il giovanissimo Kristjan Asllani, ma anche qualche possibilità di arrivare a Rodrigo de Paul, anche se per l’argentino ci sarà bisogno di parecchi soldi per convincere l’Atletico Madrid.

Per completare la rosa, comunque, l’Inter può anche contare su qualche giovane di ottime prospettive. Dal prestito al Monza tornerà Lorenzo Pirola, che tanto sta facendo bene in Brianza. Per lui o per Vanheusden c’è la possibilità di rimanere come centrali di scorta, visto l’addio di Andrea Ranocchia.

Un altro ragazzo di sicuro valore è Lucien Agoume, che dopo l’esperienza in prestito allo Spezia ha giocato anche in Ligue 1 con lo Stade Brestois e potrebbe ritagliarsi spazio nella prossima stagione.

In avanti resta il dubbio sul destino delle stelline del reparto: Andrea Pinamonti, Sebastiano Esposito, Eddie Salcedo e Martin Satriano hanno tutti le carte in regola per rimanere, ma bisognerà vedere se qualcuno di loro, in particolare Pinamonti opzione importante come marcatore per le scommesse Italia, non sarà utilizzato per rimettere a posto il bilancio.

Acquisti e cessioni record Inter

Insomma, per l’Inter il mercato estivo sarà all’insegna delle opportunità a costi ragionevoli.

Dunque, meglio non aspettarsi di infrangere i primati societari per gli acquisti più costosi. Il record sono i 75 milioni spesi per Lukaku, mentre dietro al belga nella top 5 si piazzano Christian Vieri (47 milioni), Hakimi (43), Joao Mario (40) ed Hernan Crespo (40).

Acquisti record - Inter

  1. Romelu Lukaku - Manchester United (2020 - 74 milioni)
  2. Christian Vieri - Lazio (1999 - 75 milioni)
  3. Achraf Hakimi - Real Madrid (2020 - 38 milioni)
  4. Joao Mario - Sporting Lisbona (2016 - 41 milioni)
  5. Hernan Crespo - Lazio (2002 - 40 milioni)

Lukaku in gol all'ultima con l'Inter!

Nelle cessioni record dell’Inter ci sono di nuovo Lukaku (115 milioni) e Hakimi (67), con il marocchino preceduto da Zlatan Ibrahimovic (69) e seguito da Mauro Icardi (50) e Ronaldo il Fenomeno (45). Ma se dovesse partire un big, facile immaginare che almeno qualcuno dovrà scendere di qualche posizione…

Cessioni record - Inter

  1. Romelu Lukaku  - Chelsea (2021 - 115 milioni)
  2. Zlatan Ibrahimovic - Barcellona (2009 - 69 milioni)
  3. Achraf Hakimi - PSG (2021 - 67 milioni)
  4. Mauro Icardi - PSG (2020 - 50 milioni)
  5. Ronaldo - Real Madrid (2002 - 45 milioni)

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. 

May 24, 2022
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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.

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